IL PENSIERO SISTEMICO (introduzione)
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- Beatrice Marini
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1 L arte di vedere la foresta e gli alberi IL PENSIERO SISTEMICO (introduzione) Gianni Papa, PMP - Luglio
2 IL PENSIERO SISTEMICO (1) Il pensiero sistemico: Rafforza le capacità logiche e creative delle persone e dei gruppi Aiuta a leggere e ad interpretare la complessità Fornisce un linguaggio pratico per descrivere, capire e portare a soluzione complessi problemi aziendali Permette di descrivere e indagare la struttura dinamica di un sistema con l uso di modelli Introduce alla dinamica dei sistemi È l arte di vedere la foresta e gli alberi 2
3 IL PENSIERO SISTEMICO (2) Deriva dall ingegneria dei sistemi, e si è sviluppato negli anni novanta negli USA al MIT, Jay W. Forrester Rientra nell ambito della scienza / cultura della complessità Consente una visione d insieme dei sistemi complessi l azienda è un sistema complesso i progetti sono sistemi complessi Consente l approccio sistemico alla gestione, come indicato dalle norme Vision 2000 Si confronta con il management tradizionale È il modo di ragionare dei gestori di alto livello (top management, politici, ) 3
4 IL PENSIERO SISTEMICO (3) Noto anche come System Thinking, parte dalla osservazione che i sistemi sono caratterizzati da complessità, da dinamicità (i sistemi non sono mai statici!) e da molte interconnessioni Per analizzare i sistemi è spesso necessario astrarsi dal dettaglio per poterli valutare da un punto di vista superiore Riconosce l uso di modelli grafici per compensare le nostre limitate capacità cognitive e descrittive È spesso necessario adottare uno strumento comunicativo (il modello grafico) che permetta di trasmettere concetti e informazioni ai gestori che possono non conoscere il linguaggio tecnico Non considera gli elementi come singoli, ma l insieme delle parti come un tutt unico, concentrandosi sulle relazioni tra gli elementi piuttosto che sul contenuto dei singoli elementi 4
5 I SISTEMI COMPLESSI (1) La comprensione dei sistemi complessi 5
6 I SISTEMI COMPLESSI (2) Livelli di comprensione dei sistemi Eventi: i fatti, ciò che accade, ciò che si può vedere e misurare Variabili: sono gli schemi di comportamento le procedure. Sono i parametri/condizioni che generano gli eventi. Sulle variabili si può agire modificando le procedure/punti di funzionamento del sistema Struttura sistemica: è il modo in cui sono costruiti i legami che intercorrono tra le variabili, gestite da procedure disegnate sulla struttura, e risultanti negli eventi Modelli mentali Modelli mentali: sono i riferimenti sui quali è stata realizzata la struttura del sistema 6
7 I SISTEMI COMPLESSI (3) I comportamenti manageriali Reattivo: agisce per sola reazione agli eventi, subisce le situazioni, non pianifica Risponde con rimedi Adattativo: al ripetersi di situazioni problematiche cerca di individuare le variabili chiave e le presidia Risponde con modifiche procedurali Creativo: comprende come sono collegate le variabili che producono i comportamenti osservati, produce interventi duraturi Risponde con modifiche strutturali e interventi duraturi Generativo: comprende i modelli di funzionamento e sa proporne altri adeguati alle situazioni Risponde proponendo nuovi modelli ai quali adeguare le strutture del sistema 7
8 I SISTEMI COMPLESSI (4) Un semplice esempio sui comportamenti (1): Il caso: da alcuni giorni trovo una gomma a terra quando parcheggio la vettura nel mio box del condominio Comportamento reattivo: cambio la gomma ogni volta che è a terra Risposta con rimedi L azione è sugli eventi Comportamento adattativo: mi sono accorto che la causa è una scheggia in una griglia nell area di accesso ai box; evito di passare sulla scheggia cambiando il solito tragitto di accesso al box Risposta con modifiche procedurali L azione è sugli schemi di comportamento 8
9 I SISTEMI COMPLESSI (5) Un semplice esempio sui comportamenti (2): Comportamento creativo: prendo un utensile ed elimino la scheggia della griglia Risposta con modifica strutturale e intervento duraturo L azione è sulla struttura sistemica Comportamento generativo Comportamento generativo: propongo all assemblea condominiale una manutenzione periodica della griglia (mai fatta sinora) per verificarne lo stato e fare le eventuali riparazioni Risposta con la proposta di un nuovo modello al quale adeguare le strutture del sistema L azione è sui modelli mentali 9
10 I SISTEMI COMPLESSI (6) L effetto leva: per lavorare con efficacia sui sistemi è necessario conoscere l efficacia delle azioni sui vari livelli Aumenta 10
11 I SISTEMI COMPLESSI (7) La visione dei sistemi complessi può essere: La visione dei sistemi complessi può essere: meccanicistica o sistemica, 11
12 I DIAGRAMMI SISTEMICI (1) Le Mappe Causali (diagrammi sistemici) Sono dei disegni che sintetizzano il comportamento dei sistemi complessi rappresentando le variabili e le relazioni tra le variabili I sistemi evolvono e hanno proprie dinamiche e tempi di risposta agli eventi Una analisi dei sistemi permette di definire le variabili in gioco, i parametri, le connessioni e la tipologia di relazione tra esse Si valutano quindi: l esistenza di retroazioni che chiudono gli ambiti relazionali il tipo di relazione (stesso trend, opposto trend) l esistenza di ritardi nella comparsa degli effetti causati da modifiche delle variabili Tutto ciò si rappresenta con semplici modelli grafici 12
13 I DIAGRAMMI SISTEMICI (2) Le Mappe Causali I circoli base R e B i circoli R evolvono, i circoli B possono stabilizzarsi Le relazioni tra le variabili sono indicate con frecce e con indicazioni sulla evoluzione reciproca e sui ritardi S = stesso trend, O = opposto trend, T = ritardo sugli effetti T 13
14 I DIAGRAMMI SISTEMICI (3) I circoli base di Rafforzamento e di Bilanciamento 14
15 I DIAGRAMMI SISTEMICI (4) Con pochi elementi si possono così costruire modelli per descrivere sistemi complessi e di vario tipo Un circolo R e un circolo B con un ritardo rappresentano in un solo diagramma come varia la popolazione dei camosci in un parco (Archetipo: Limite alla crescita ) Il numero dei camosci tenderebbe ad aumentare esponenzialmente (ciclo R) se non intervenissero fattori limitanti quali il cibo pro capite che è funzione dell area a pascolo del parco (ciclo B che stabilizza il ciclo R) 15
16 I DIAGRAMMI SISTEMICI (5) Le tipologie comportamentali sono ripetitive Il Pensiero Sistemico definisce gli ARCHETIPI rappresentano modelli ricorrenti sono diverse combinazioni di Circoli di Rafforzamento, Circoli di Bilanciamento, Ritardi sono strumenti del pensiero manageriale Gli archetipi servono a: costruire rapidamente ipotesi sui sistemi evitare di perdersi nei dettagli verificare i propri modelli mentali creare un linguaggio condiviso 16
17 I DIAGRAMMI SISTEMICI (6) Alcuni archetipi: Soluzioni che falliscono. Il debito sembra diminuire, ma a lungo termine aumenterà 17
18 I DIAGRAMMI SISTEMICI (7) Alcuni archetipi: Spostare il carico. Il caffè aiuta, ma se non ci si concede tempo per il riposo 18
19 I DIAGRAMMI SISTEMICI (8) Negli esempi precedenti è evidente come, in sistemi che paiono stabilizzarsi con un ciclo B, si possa innescare anche un ciclo R che porta il sistema alla deriva Con queste mappe si possono realizzare dei modelli grafici per rappresentare in modo semplice concetti complessi e dinamici (ex. principi di controllo di processo tecnologico, principi economici, ) La modellizzazione può risultare complessa; si deve ricorrere a diversi archetipi più o meno interconnessi Il modello permette di valutare in forma qualitativa: gli effetti delle decisioni, anche a lungo termine gli effetti indesiderati l efficacia di alcune azioni (effetto leva) I simulatori dinamici, permettendo anche un approccio quantitativo con le variabili descritte da espressioni matematiche, possono essere utili per analisi di sensitività, analisi Critical Path method, 19
20 CONSIDERAZIONI Il Pensiero sistemico ( System Thinking ) NON fa parte del nostro normale bagaglio formativo Su questi temi è leader la scuola anglosassone (MIT) Il Pensiero sistemico enfatizza l aspetto relazionale che esiste tra le componenti dei sistemi complessi Le sue tecniche grafiche sono un valido strumento di comunicazione È utile per i PM abituarsi a lavorare con i sistemi e i loro modelli di rappresentazione Sono disponibili strumenti di pratico uso: i diagrammi sistemici in questa presentazione sono stati realizzati con Vensim 20
21 RIFERIMENTI Per chi volesse approfondire l argomento dei simulatori dinamici può essere utile: freeware Vensim (free download con manuale) Ci sono anche dei software definiti Micromondi : freeware NetLogo al sito Riferimenti Internet sul SystemThinking : MIT System Dynamics: Angelo Lonini ENEA Ed ecco alcuni riferimenti bibliografici: A. Gandolfi - Formicai, imperi e cervelli. Introduzione alla scienza della complessità Ed. Boringhieri P. Senge - La quinta disciplina Ed. Sperling & Kupfer 21
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