Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura"

Transcript

1 Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura 01/06/2007 dei Campi Elettromagnetici 1

2 Normativa tecnica di riferimento Guida CEI : Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza Pubblicata nell aprile /06/2007 dei Campi Elettromagnetici 2

3 Guida CEI Argomenti Trattati Valutazione del campo elettromagnetico emesso da una SRB: metodi numerici e misure Procedimento per valutare la conformità di un impianto Criteri generali di contenimento dell esposizione ai campi elettromagnetici e riduzione a conformità Appendici informative: a. Limiti fissati dalla legislazione b. Meccanismi di interazione tra campi elettromagnetici in alta frequenza ed organismo umano c. Destinazione e modalità di funzionamento e criteri di localizzazione di una SRB d. Criteri radioelettrici e di servizio telefonico per la localizzazione di una SRB e. Valutazione della potenza emessa da una SRB f. Metodologie di calcolo semplificate g. Valutazione dei software di calcolo previsionale dei livelli di campo elettromagnetico h. Metodologie di misura per segnali UMTS 3

4 Guida CEI Generalità Obiettivi univocità delle procedure di controllo definire i criteri da seguire affinché una SRB sia realizzata in modo da rispettare i limiti e gli obiettivi della legislazione italiana per l esposizione dei cittadini ai campi e.m. in alta frequenza 4

5 Realizzazione di una SRB conforme ai limiti di esposizione legislativi Il progetto di installazioni fisse per telecomunicazioni non può prescindere dall analisi dei livelli di esposizione ai campi elettromagnetici generati per la trasmissione del segnale A partire dagli obiettivi di copertura e traffico, la scelta finale dei parametri radioelettrici del sito (antenne, orientamento, potenze necessarie, ecc.) avviene solo dopo aver verificato che in nessun caso la popolazione possa essere esposta a valori di campo superiori a quelli previsti dalla normativa nazionale analisi della struttura radiante e della conformazione del campo generato nelle sue immediate vicinanze 5

6 I modelli di simulazione Svariati modelli per la simulazione del campo EM: Metodi elementari (ad es. modello in spazio libero) forniscono analisi previsionali conservative da un punto di vista protezionistico Formulazioni più complesse (ad es.ray Tracing) tengono in considerazione gli effetti del campo vicino, fenomeni di riflessione, attenuazione e diffrazione dagli elementi che circondano il sistema radiante. L applicazione dell uno o dell altro modello di previsione dipende dalle caratteristiche dell ambiente di propagazione e dalla distanza dalla sorgente. 6

7 Le regioni di analisi 7

8 Modello in spazio libero (Free( Space Loss) TX RX Strettamente valido in condizioni di campo lontano e di spazio libero, ovvero di propagazione dell onda nel vuoto o in un mezzo a caratteristiche elettromagnetiche costanti. 8

9 Ray-tracing (modello deterministico) TX RX Algoritmo che calcola tutti i possibili cammini del segnale tra trasmettitore e ricevitore, assimilando ogni onda ad un raggio. Può essere applicato a qualsiasi scenario dando valutazioni realistiche 9

10 Realizzazione di una SRB conforme ai limiti di esposizione legislativi I passi da seguire Il gestore dell impianto è obbligato a fare una progettazione di dettaglio delle emissioni elettromagnetiche del proprio impianto e a descrivere l impatto sugli edifici circostanti La simulazione viene svolta mediante dei software specifici che lavorando su delle mappe tridimensionali del terreno e degli edifici individuano i livelli di campo prodotti dall impianto in esame evidenziando le eventuali zone di rischio. 1. Tali software devono garantire un approccio conservativo al problema del calcolo del campo 2. Simulazione in situazione di caso peggiore: trasmissione a potenza MAX 3. Stima del campo elettrico generato da un impianto deve tenere conto dell esistenza di eventuali altri impianti nelle vicinanze (entro 100m per SRB, entro 500m per stazioni radio-televisive) 10

11 Poichè la maggior parte delle SRB è disposta in un ambiente architettonico complesso come quello urbano può essere utile ricorrere a strumenti software in grado di gestire: i risultati ottenuti dagli algoritmi di calcolo elettromagnetico mappe cartografiche impiegate per la verifica dei livelli di campo nelle zone accessibili alla popolazione Tavole grafiche dove si evidenziano le intersezioni tra i fasci elettromagnetici e gli edifici che circondano la SRB 11

12 Il volume di rispetto (1) In fase progettuale, al fine di verificare che in nessun caso la popolazione possa essere esposta a valori di campo superiori a quelli previsti dalla normativa nazionale è prassi comune l utilizzo del VOLUME DI RISPETTO VOLUME DI RISPETTO: regione di spazio intorno all antenna all esterno della quale il campo EM risulta certamente inferiore al valore prescritto dal limite della normativa vigente. delimitato da Isosuperficie: luogo di punti a campo costante (pari al limite di esposizione) 12

13 Il volume di rispetto (2) Nella pratica le isosuperfici si approssimano a volumi più semplici che massimizzano le reali dimensioni del volume di rispetto (stima cautelativa): 1. Parallelepipedo 2. Cilindro a sezione ellittica 3. Doppio cilindro 1. Parallelepipedo 13

14 Il volume di rispetto (3) 2. Cilindro a sezione ellittica 3. Doppio cilindro 14

15 Il volume di rispetto (4) Il volume di rispetto è definito da tre dimensioni: L M dimensione massima nella zona antistante l antenna (profondità ) L V dimensione parallela al piano verticale dell antenna (altezza) L H dimensione parallela al piano orizzontale dell antenna (larghezza) Il centro dell antenna si trova nel punto medio di L V e L H, mentre L M si suddivide in due segmenti L M1 e L M2 che si estendono in avanti e indietro dal centro dell antenna. Se l antenna presenta un angolo di down tilt elettrico β elt, per calcolare il volume di rispetto,occorre operare una rotazione pari a β elt La Guida CEI indica come calcolare le distanze che definiscono il volume di rispetto, fissato il limite di esposizione. Tali calcoli si basano sulla formula di spazio libero 15

16 Il volume di rispetto (5) L utilizzo di un particolare modello geometrico è funzione dell accuratezza che si vuole ottenere. La rappresentazione mediante una coppia di cilindri è più accurata per la maggior parte degli impianti radiomobili. La rappresentazione mediante un parallelepipedo consente una verifica del rispetto dei limiti più immediata e cautelativa TUTTAVIA ciascuna delle rappresentazioni possibili può portare in alcuni punti a stime eccessivamente conservative. 16

17 Il volume di rispetto (6) Per avere stime più realistiche si può utilizzare la rappresentazione del volume di rispetto mediante isosuperficie 2D o 3D. I passi da seguire sono: 1. Calcolo di vertici del modello a parallelepipedo 2. Definizione di un insieme di punti contenuti nel parallelepipedo secondo un intervallo assegnato 3. Calcolo del campo nell insieme di punti individuato 4. Costruzione dell isosuperficie 17

18 Il volume di rispetto (7) Rappresentazione del volume di rispetto mediante isosuperficie 3D Rappresentazione del volume di rispetto mediante isosuperfici 2D 18

19 Il volume di rispetto i presenza di più sorgenti (1) Il volume di rispetto di ciascuna sorgente deve essere calcolato tenendo conto dei contributi derivanti dalle altre sorgenti. Generalmente è raccomandabile costruire un isosuperficie a campo costante per rappresentare il volume di rispetto. Se si intendono calcolare i volumi di rispetto secondo le geometrie semplici di parallelepipedo, cilindro e doppio cilindro è possibile ricorrere alla seguente procedura: 1. Calcolo del volume di rispetto per ciascuna antenna secondo la geometria scelta 2. Calcolo puntuale del campo considerando i contributi di tutte le sorgenti nell intorno dei volumi di rispetto di ogni antenna 3. Controllo dei valori calcolati rispetto ai limiti 4. Estensione dei volumi se i limiti risultano superati 5. Il volume di rispetto complessivo è l unione di tutti i volumi calcolati 19

20 Il volume di rispetto i presenza di più sorgenti (2) Se si intendono calcolare i volumi di rispetto mediante isosuperfici è possibile ricorrere alla seguente procedura: 1. Calcolo di L M, L V, L H per ciascuna antenna 2. Calcolo del campo generato da tutte le sorgenti in un opportuno insieme di punti esterni ai volumi di rispetto individuati considerando il contributo di tutte le sorgenti 3. Controllo dei valori calcolati rispetto ai limiti 4. Modificare L M, L V, L H se i limiti risultano superati 5. Costruzione di un parallelepipedo che racchiuda l unione dei parallelepipedi costruiti per ogni antenna con le dimensioni modificate 6. Calcolo dei vertici del parallelepipedo 7. Calcolo del campo in un insieme di punti opportunamente distanziati all interno del parallelepipedo 8. Costruzione dell isosuperficie. 20

21 Il volume di rispetto i presenza di più sorgenti (3) Per il calcolo del volume di rispetto in presenza di più sorgenti è necessaria la disponibilità dei dati su ciascuna sorgente. Se i dati disponibili non sono sufficienti è possibile integrarli con misure di campo elettrico puntuali. Nella verifica della conformità dell impianto i risultati di tali misure sono da aggiungersi al campo elettrico calcolato. 21

22 Il volume di rispetto i presenza di più sorgenti (4) Esempio di volume di rispetto per due antenne con puntamento elettrico generico. 22

23 Conformità dell impianto Affinchè l impianto sia conforme è necessario che il volume di rispetto risulti non accessibile al pubblico. Per la verifica della conformità dell impianto è necessaria l intersezione con gli edifici su entrambi i piani verticale ed orizzontale (per isosuperfici 2D) 23

24 Classi di attenzione (1) Sulla base del potenziale impatto sull ambiente circostante ed in particolare sul livello di esposizione che ne può risultare, si suddividono gli impianti in classi di attenzione: il procedimento per valutare la conformità differisce notevolmente per impianti appartenenti a classi di attenzione differenti. Classe 1: appartengono a questa classe gli impianti che soddisfano ad almeno una delle condizioni relative a: 1. Caratteristiche funzionali del sistema di trasmissione: l interposizione sulla tratta radio tra trasmettitore e ricevitore di persone, così come di altri ostacoli, interrompe in modo automatico ed immediato l emissione di potenza elettromagnetica 2. Accessibilità: in qualunque punto accessibile, il campo elettrico prodotto dalla sorgente in esame è inferiore al 10% del limite di esposizione applicabile Classe 2: appartengono a questa classe gli impianti che non possono essere considerati appartenenti alla classe 1 24

25 Classi di attenzione (2) Se l impianto appartiene alla classe 1 è conforme ai limiti. Tale impianto è sempre conforme ai limiti, indipendentemente dall evoluzione nel tempo della situazione di campo elettromagnetico creata da altri impianti vicini. Il procedimento di verifica della conformità comporta l analisi del solo impianto in esame senza coinvolgere impianti circostanti. La Guida definisce un procedimento per la valutazione della conformità degli impianti di Classe 2 (differenziazione Impianto Attivo Impianto Non Attivo). Tale procedimento considera il contributo degli impianti vicini (in una fascia di 100m per SRB, 500m per stazioni radio-televisive) che concorrono a determinare il livello di campo elettromagnetico. Se al termine del procedimento si manifesta una non conformità si opera una riduzione che coinvolge tutti gli impianti considerati nel procedimento 25

26 Valutazione di conformità Impianto non attivo 1. Individuare i limiti di esposizione da considerare. 2. Individuare la presenza di altre sorgenti entro una determinata fascia di influenza (se livello di campo superiore al 10% del limite di esposizione): 500 metri per stazioni radio-tv, 100 metri in presenza di altre SRB. 3. Se si dispone di dati sufficienti, procedere per calcolare il volume di rispetto. Se i dati non sono sufficienti è possibile integrarli con misure di campo elettrico puntuali. 4. Verificare la presenza di aree accessibili all interno del volume di rispetto: se non si riscontrano punti critici, la stazione è conforme. Se la verifica rileva il superamento del limite e le condizioni di campo lontano e propagazione libera sono soddisfatte, la stazione non risulterà, conforme: in questo caso occorre procedere ad una riduzione a conformità. 5. Se tali condizioni non sono verificate è possibile procedere con metodi previsionali più accurati. Verificare nuovamente la presenza di aree accessibili all interno del volume di rispetto: se non si riscontrano punti critici, la stazione è conforme. 6. Viceversa è necessario procedere alla riprogettazione o alla riduzione a conformità. 26

27 Valutazione di conformità Impianto non attivo 27

28 Valutazione di conformità Impianto attivo 1. Individuare i limiti di esposizione da considerare 2. Individuare la presenza di altre sorgenti entro una determinata fascia di influenza (se il livello di campo superiore al 10% del limite di esposizione): 500 metri per stazioni radio-tv, 100 metri in presenza di altre SRB 3. Se si dispone di dati sufficienti, procedere per calcolare il volume di rispetto. 4. Se i dati disponibili non sono sufficienti è necessario effettuare misure di campo elettrico nei punti dove i calcoli, effettuati considerando il solo impianto sotto indagine, hanno fornito i valori più elevati 5. Se non si riscontrano punti critici, la stazione è conforme 6. Viceversa è necessario procedere alla riprogettazione o alla riduzione a conformità 28

29 Valutazione di conformità Impianto attivo 29

30 Riduzione a conformità La tipologia d intervento è di competenza del gestore 1. Limitazione dell accesso nelle zone dove l esposizione è superiore ai limiti: tale area deve essere resa inaccessibile alla popolazione, ad esempio mediante recinzione o segnaletica. 2. Riduzione della potenza emessa: si riduce la potenza in ingresso al sistema radiante per uno o più settori dell impianto; la scelta può differenziarsi in riduzione del numero di portanti o riduzione della potenza di ogni portante 3. Variazione della tipologia di antenna trasmittente utilizzata: l antenna di uno o più settori può essere sostituita per ridurre il guadagno complessivo, o per utilizzare sistemi radianti che hanno lobi secondari più ristretti o meno accentuati. 4. Variazione del tilt: la riduzione dell angolo di tilt può portare, in alcuni casi, ad una minore esposizione in un punto che si trovi dislocato inferiormente rispetto all antenna trasmittente 30

Regolamento Approvato con delibera C.C. n. 35/91/190 del 29/03/2004

Regolamento Approvato con delibera C.C. n. 35/91/190 del 29/03/2004 Regolamento Comunale per l installazione e l esercizio degli impianti radiobase per telefonia mobile e per teleradiocomunicazioni per la diffusione di segnali radio e televisivi. Regolamento Approvato

Dettagli

NUOVO CENTRO SPORTIVO Bologna Football Club 1909 S.p.a Comune di Granarolo Località Quarto Inferiore Via Prati

NUOVO CENTRO SPORTIVO Bologna Football Club 1909 S.p.a Comune di Granarolo Località Quarto Inferiore Via Prati 31 GENNAIO 2013 NUOVO CENTRO SPORTIVO Bologna Football Club 1909 S.p.a Comune di Granarolo Località Quarto Inferiore Via Prati ARPA Sezione Provinciale di Bologna Direttore Sezione - Dott.ssa M.Adelaide

Dettagli

PORTICI (NA) RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di

PORTICI (NA) RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di PORTICI (NA) 1 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 NORMATIVA VIGENTE 4 MISURE IN BANDA LARGA 5 COPIA DEI CERTIFICATI

Dettagli

COMUNE DI CHIONS. PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE (ex L.R. 6 dicembre 2004, n.

COMUNE DI CHIONS. PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE (ex L.R. 6 dicembre 2004, n. REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE COMUNE DI CHIONS PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE (ex L.R. 6 dicembre 2004, n. 28) DIAGRAMMI

Dettagli

Valutazione preventiva della nuova SRB WIND in via del Cristo a Fellegara in Comune di Scandiano

Valutazione preventiva della nuova SRB WIND in via del Cristo a Fellegara in Comune di Scandiano ArpaInforma iniziative di informazione alla popolazione e di supporto tecnico agli Enti locali Comune di Scandiano Valutazione preventiva della nuova SRB WIND in via del Cristo a Fellegara in Comune di

Dettagli

AERONAUTICA MILITARE ITALIANA

AERONAUTICA MILITARE ITALIANA AERONAUTICA MILITARE ITALIANA TECHNICAL REPORT SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI E.M. IN BANDA RADAR E RADIO PRESENTAZIONE ED ANALISI DEI DATI Technical Report 2014-10-09 12:45:45 - Pagina 1/47 CONTESTO

Dettagli

Nuova edificazione in prossimità di un elettrodotto esistente

Nuova edificazione in prossimità di un elettrodotto esistente tel. 055.32061 - fax 055.5305615 PEC: arpat.protocollo@postacert.toscana.it p.iva 04686190481 Nuova edificazione in prossimità di un elettrodotto esistente Guida pratica per le informazioni sulle fasce

Dettagli

ROMA 29 30 Ottobre 2009

ROMA 29 30 Ottobre 2009 ROMA 29 30 Ottobre 2009 ESPOSIZIONE DA CAMPI ELETTROMAGNETICI DERIVANTI DA SISTEMI IN TECNOLOGIA WI -FI VALUTAZIONE TEORICA E MISURE PRESSO L URP L DEL COMUNE BOLOGNA Dott. Daniele Bontempelli - Ing. Giuseppe

Dettagli

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET 1 di 5 27/12/2014 21.13 Sito aggiornato il 30/10/2014 IVA: 02118311006 Download Lo strumento DOCET DOCET è uno strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici

Dettagli

Presentazione Regolamento Comunale per l installazione di impianti di telefonia cellulare e radioelettrici

Presentazione Regolamento Comunale per l installazione di impianti di telefonia cellulare e radioelettrici CITTA DI GIAVENO Presentazione Regolamento Comunale per l installazione di impianti di telefonia cellulare e radioelettrici Anno 2006 1 CAPPELLO La Città di Giaveno ha partecipato ad un protocollo d intesa

Dettagli

COMUNE DI FORMIGINE AMBIENTE. Presentazione del Piano di Localizzazione per gli impianti di telecomunicazione della telefonia mobile

COMUNE DI FORMIGINE AMBIENTE. Presentazione del Piano di Localizzazione per gli impianti di telecomunicazione della telefonia mobile Presentazione del Piano di Localizzazione per gli impianti di telecomunicazione della telefonia mobile Il fenomeno elettromagnetico ad oggi è prodotto dai grandi conduttori di energia elettrica, dai trasmettitori

Dettagli

MISURAZIONE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA STAZIONI RADIO BASE NEL COMUNE DI MONSUMMANO TERME

MISURAZIONE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA STAZIONI RADIO BASE NEL COMUNE DI MONSUMMANO TERME MISURAZIONE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA STAZIONI RADIO BASE NEL COMUNE DI MONSUMMANO TERME Oggetto: SRB c/o stadio Richiedente: Comune di Monsummano Terme (PT) Scandicci, 30 novembre 2012 Il Tecnico

Dettagli

Impatto sulla ricezione DTT da parte dei servizi LTE nella banda UHF (800 MHz) Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica

Impatto sulla ricezione DTT da parte dei servizi LTE nella banda UHF (800 MHz) Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica Impatto sulla ricezione D da parte dei servizi nella banda UHF (800 MHz) Ieri voluzione dei servizi Broadcasting e Mobile nella banda UHF Oggi 2015... dopo 2015 a nuova banda 800 MHz (UHF) e l assegnazione

Dettagli

Elettromagnetismo Lucca propone un programma comunale della telefonia mobile attraverso un percorso che mette l accento sulla partecipazione dei

Elettromagnetismo Lucca propone un programma comunale della telefonia mobile attraverso un percorso che mette l accento sulla partecipazione dei Elettromagnetismo Lucca propone un programma comunale della telefonia mobile attraverso un percorso che mette l accento sulla partecipazione dei cittadini e sulla trasparenza e l accesso ai dati e ai monitoraggi

Dettagli

Il ruolo delle Agenzie in Italia

Il ruolo delle Agenzie in Italia Il ruolo delle Agenzie in Italia Salvatore Curcuruto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Riferimenti normativi LQ n.36/2001 ( Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni

Dettagli

Il Catasto Regionale degli impianti radioelettrici

Il Catasto Regionale degli impianti radioelettrici Il Catasto Regionale degli impianti radioelettrici A cura della Sezione di Fisica Ambientale dell ARPA del Friuli Venezia Giulia La legge quadro n 36 del 2001 istituisce il catasto nazionale che integra

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO Ufficio Tecnico c.a.p. 31010 Piazza Municipio, 13 tel. 0438/498834 c.f.: 82006050262 fax 0438/492190

COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO Ufficio Tecnico c.a.p. 31010 Piazza Municipio, 13 tel. 0438/498834 c.f.: 82006050262 fax 0438/492190 Allegato sub A alla delibera di C.C. n 64 del 23/12/2008 COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO Ufficio Tecnico c.a.p. 31010 Piazza Municipio, 13 tel. 0438/498834 c.f.: 82006050262 fax 0438/492190

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI PROTOCOLLO D INTESA TRA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI Per l installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazioni radio base Vista la legge del 22 febbraio

Dettagli

Radioprotezione in siti critici

Radioprotezione in siti critici Radioprotezione in siti critici 1 Valeria Petrini, Ph.D. Student DEIS/ARCES - Fondazione Ugo Bordoni valeria.petrini@unibo.it Legge quadro, 36/2001 2 Il quadro di riferimento italiano in materia di esposizione

Dettagli

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Programma Regionale I.N.F.E.A. Informazione Formazione ed Educazione Ambientale PROGETTO GEO Sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Dott. A.Zari - Dipartimento A.R.P.A.T.

Dettagli

NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO DA CAMPI ELETTROMAGNETICI

NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO DA CAMPI ELETTROMAGNETICI LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 05-04-2000 REGIONE BASILICATA NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO DA CAMPI ELETTROMAGNETICI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N.

Dettagli

1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2

1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2 Sommario 1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2 4. MISURE ADOTTATE CONTRO L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO 2 4.1 PREMESSA 2 4.1.1

Dettagli

Introduzione al catasto

Introduzione al catasto Introduzione al catasto Angela Alberici ARPA Lombardia CASTEL Catasto Informatizzato degli Impianti di Telecomunicazione e Radiotelevisione Sala Riunioni 1 - XXVI piano Palazzo Pirelli Via Fabio Filzi,

Dettagli

Progetto Banda Larga con tecnologia. WiMax. nel Comune di Bentivoglio

Progetto Banda Larga con tecnologia. WiMax. nel Comune di Bentivoglio Progetto Banda Larga con tecnologia WiMax nel Comune di Bentivoglio Indice La copertura della banda larga... Specifiche di progetto per la copertura del territorio del Comune di Bentivoglio... Potenze

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA STRETTA E LARGA effettuate nella città di POSITANO (SA)

RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA STRETTA E LARGA effettuate nella città di POSITANO (SA) RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA STRETTA E LARGA effettuate nella città di POSITANO (SA) 1 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 NORMATIVA VIGENTE 4 MISURE IN BANDA STRETTA 5 MISURE

Dettagli

Criteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse. D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012

Criteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse. D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012 Criteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012 Katia Raffaelli Regione Emilia-Romagna Servizio Risanamento

Dettagli

Autorizzazione all installazione di un antenna per telecomunicazioni: stessa procedura e diverse gestioni

Autorizzazione all installazione di un antenna per telecomunicazioni: stessa procedura e diverse gestioni Autorizzazione all installazione di un antenna per telecomunicazioni: stessa procedura e diverse gestioni Alberto Piacentini Responsabile Wireless Implementation Lombardia Milano, 7 novembre 2006 Realizzazione

Dettagli

Corso di prevenzione incendi ex L. 818/84

Corso di prevenzione incendi ex L. 818/84 Corso di prevenzione incendi ex L. 818/84 Il codice di prevenzione incendi: l approccio prestazione nella sicurezza antincendio Rovigo, 06/10/2015 Docente: Dott. Ing. Gianluigi Guidi Studio Guidi, Via

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA RELAZIONE TECNICA DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 933.60kW DA REALIZZARSI PRESSO L AEROPORTO

Dettagli

Maria Logorelli - ISPRA

Maria Logorelli - ISPRA Catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici: sviluppi normativi in attuazione dell art.4, comma 1, lettera c della Legge Quadro n. 36/2001 Maria Logorelli

Dettagli

Programma software ALDENA per ambiente Windows per la previsione dei campi elettromagnetici generati da antenne trasmittenti

Programma software ALDENA per ambiente Windows per la previsione dei campi elettromagnetici generati da antenne trasmittenti Programma software ALDENA per ambiente Windows per la previsione dei campi elettromagnetici generati da antenne trasmittenti I principi di funzionamento Distribuito da: MPB srl - Via Giacomo Peroni 400/402-00131

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore

Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore RETE DI MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO DEL COMUNE DI JESI RAPPORTO ANNO 2009 Servizio Radiazioni/Rumore Dipartimento

Dettagli

TzxÇé t exz ÉÇtÄx ÑxÜ Ät cüéàxé ÉÇx wxääëtåu xçàx wxä YÜ âä ixçxé t Z âä t

TzxÇé t exz ÉÇtÄx ÑxÜ Ät cüéàxé ÉÇx wxääëtåu xçàx wxä YÜ âä ixçxé t Z âä t TzxÇé t exz ÉÇtÄx ÑxÜ Ät cüéàxé ÉÇx wxääëtåu xçàx wxä YÜ âä ixçxé t Z âä t PROCEDURA PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DI LEGGE DI CUI AL DPCM 08.07.03 A SEGUITO DELL ATTIVAZIONE DI IMPIANTO PER

Dettagli

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI Articolo 1 Campo di applicazione 1. Le disposizioni del Titolo IV del d.lgs. n. 81/2008 si applicano alle attività di cui al comma 2 secondo le

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

Modulo del software GHERAP per la valutazione radio protezionistica del campo EM generato da segnali impulsivi (radar)

Modulo del software GHERAP per la valutazione radio protezionistica del campo EM generato da segnali impulsivi (radar) Modulo del software GHERAP per la valutazione radio protezionistica del campo EM generato da segnali impulsivi (radar) www.studioingsapone.it Pagina 1 di 10 Premessa Questo modulo rappresenta una opzione

Dettagli

Piano di settore per la telefonia mobile Aggiornamento del Piano a seguito nuove richieste dei Gestori per l anno 2012 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Piano di settore per la telefonia mobile Aggiornamento del Piano a seguito nuove richieste dei Gestori per l anno 2012 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Piano di settore per la telefonia mobile Aggiornamento del Piano a seguito nuove richieste dei Gestori per l anno 2012 RELAZIONE ILLUSTRATIVA 30/05/2012 Pagina 1 di 11 INDICE RELAZIONE ILLUSTRATIVA Indice

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero. Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 30/2000 SULL INQUINAMENTO ELETROMAGNETICO. SOMMARIO

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 30/2000 SULL INQUINAMENTO ELETROMAGNETICO. SOMMARIO 2 RUE ALLEGATO 6 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N. 30/2000 SULL INQUINAMENTO ELETROMAGNETICO. SOMMARIO Parte I - FINALITA... 4 Art. 1 - Obiettivi 4 Parte II MODALITA DI RILASCIO DELLE

Dettagli

COMUNE DI MANCIANO Provincia di Grosseto REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI RADIOCOMUNICAZIONE

COMUNE DI MANCIANO Provincia di Grosseto REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI RADIOCOMUNICAZIONE COMUNE DI MANCIANO Provincia di Grosseto REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI RADIOCOMUNICAZIONE Premessa Il presente schema di Regolamento verrà sottoposto all approvazione del Consiglio Comunale,

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore

Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore RETE DI MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO DEL COMUNE DI JESI RAPPORTO ANNO 2011 Servizio Radiazioni/Rumore Dipartimento Provinciale ARPAM di Ancona La rete di monitoraggio Il Comune

Dettagli

STIMA DI UN IMPATTO ACUSTICO

STIMA DI UN IMPATTO ACUSTICO Pisani STUDIO DI INGENERIA ACUSTICA PISANI CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE SULL INVOLUCRO DI UNO STABILIMENTO INDUSTRIALE AI FINI DELLA STIMA DI UN IMPATTO ACUSTICO LA NORMATIVA ITALIANA DI RIFERIMENTO

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

COMUNE DI BRUGNERA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE DI TELEFONIA MOBILE

COMUNE DI BRUGNERA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE DI TELEFONIA MOBILE COMUNE DI BRUGNERA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE DI TELEFONIA MOBILE Analisi radioelettrica relativa alla realizzazione del piano comunale di settore per la localizzazione delle stazioni radio base nel Comune

Dettagli

5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI

5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI 1 5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI 5.1 Premessa In questo capitolo si studierà la possibilità di inserire gli impianti radio FM da delocalizzare in alcuni siti sul territorio

Dettagli

L esperienza del Friuli Venezia Giulia

L esperienza del Friuli Venezia Giulia L esperienza del Friuli Venezia Giulia Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente CATASTO REGIONALE DELLE SORGENTI FISSE DEGLI IMPIANTI RADIOELETTRICI PER TELECOMUNICAZIONI E RADIOTELEVISIVI, CON

Dettagli

PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PER TELEFONIA MOBILE

PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PER TELEFONIA MOBILE REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI MALBORGHETTO VALBRUNA PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PER TELEFONIA MOBILE (L.R. 28 del 6 dicembre 2004) ELABORATO

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina

Dettagli

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

Impianti Solari Fotovoltaici

Impianti Solari Fotovoltaici Impianti Solari Fotovoltaici Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

RETE REGIONALE MONITORAGGIO CAMPI ELETTROMAGNETICI - MODENA

RETE REGIONALE MONITORAGGIO CAMPI ELETTROMAGNETICI - MODENA Report Campagna di misura Abitazione Privata Via Mincio 243/1 Savignano sul Panaro 6 Settembre 16 Ottobre 2013 Le principali sorgenti di campo elettromagnetico ad alta frequenza presenti in questo sito

Dettagli

DATI E INFORMAZIONI DI INTERESSE AMBIENTALE E TERRITORIALE Seconda sessione: DATI E INFORMAZIONI INERENTI I FATTORI DI PRESSIONI SULL AMBIENTE La banca dati impianti radio-telecomunicazioni ARPA Piemonte

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA TRASMISSIONI RADIO I segnali di radio frequenza vengono irradiati dall antenna trasmittente in ogni direzione PORTATA

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

CONTATORI DEL GAS E DISPOSITIVI DI CONVERSIONE DEL VOLUME

CONTATORI DEL GAS E DISPOSITIVI DI CONVERSIONE DEL VOLUME Allegati Specifici - Allegato MI-002 CONTATORI DEL GAS E DISPOSITIVI DI CONVERSIONE DEL VOLUME Ai contatori del gas e ai dispositivi di conversione del volume descritti qui di seguito, destinati ad essere

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Legame tra campo elettrico rilevato e parametri di trasmissione per stazioni radio base UMTS

Legame tra campo elettrico rilevato e parametri di trasmissione per stazioni radio base UMTS Legame tra campo elettrico rilevato e parametri di trasmissione per stazioni radio base UMTS Sara Adda - ARPA Piemonte Marco Cappio Borlino - ARPA Valle d Aosta La Guida CEI 211-10 (par.6.2.3, pag.16)

Dettagli

Difficoltà nella realizzazione delle reti LTE alla luce della normativa italiana sui campi elettromagnetici. Paolo Gianola Telecom Italia

Difficoltà nella realizzazione delle reti LTE alla luce della normativa italiana sui campi elettromagnetici. Paolo Gianola Telecom Italia Difficoltà nella realizzazione delle reti LTE alla luce della normativa italiana sui campi elettromagnetici Paolo Gianola Telecom Italia Analisi della Saturazione dello Spazio Elettromagnetico su alcune

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico 1 VISTO il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante il Codice delle assicurazioni private ed in particolare l articolo 132, recante Obbligo a contrarre;

Dettagli

Valutazione del potenziale

Valutazione del potenziale Valutazione del potenziale I servizi offerti da Noema 1 La valutazione è riferita alle capacità che la persona possiede e può essere fatta su due ambiti in particolare: prestazioni: verifica di quanto

Dettagli

Le nuove esigenze normative: il progetto del Testo Unico di Prevenzione Incendi (TUPI) e i suoi principi ispiratori

Le nuove esigenze normative: il progetto del Testo Unico di Prevenzione Incendi (TUPI) e i suoi principi ispiratori 15 Salone della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Bologna, 22-24 ottobre 2014 Le nuove esigenze normative: il progetto del Testo Unico di Prevenzione Incendi (TUPI) e i suoi principi ispiratori Mercoledi

Dettagli

Analisi normativa nazionale vigente: problemi aperti e criticità

Analisi normativa nazionale vigente: problemi aperti e criticità Analisi normativa nazionale vigente: problemi aperti e criticità Salvatore Curcuruto ISPRA Romualdo Amodio ISPRA Problemi aperti Essenzialmente legati all attuazione di alcune disposizioni della legge

Dettagli

ART.1-OGGETTO Sono oggetto del presente Regolamento gli impianti per telefonia mobile.

ART.1-OGGETTO Sono oggetto del presente Regolamento gli impianti per telefonia mobile. REGOLAMENTO PER L AUTORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE E LA MINIMIZZAZIONE DELL ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNATICI SUL TERRITORIO COMUNALE ART.1-OGGETTO Sono oggetto del presente Regolamento

Dettagli

NOVITÀ SYSTEM RF ANTIFURTO RADIO MAGGIO ITALIANO

NOVITÀ SYSTEM RF ANTIFURTO RADIO MAGGIO ITALIANO NOVITÀ SYSTEM RF ANTIFURTO RADIO ITALIANO MAGGIO 2003 SICUREZZA SENZA FILI I DISPOSITIVI DI GESTIONE E CONTROLLO LE CENTRALI Il cuore del sistema è la centrale disponibile in due differenti modelli a 16

Dettagli

1 PREMESSA... 3 3 RIEPILOGO DEI RISULTATI... 8 4 CONCLUSIONI... 10

1 PREMESSA... 3 3 RIEPILOGO DEI RISULTATI... 8 4 CONCLUSIONI... 10 Firmato digitalmente da Hermann Kohlloffel O = non presente C = IT 1 PREMESSA... 3 2 EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM) SUGLI ESSERI UMANI... 4 2.1 Riferimenti legislativi... 4 2.2 Metodologia di

Dettagli

ENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO

ENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO ENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO PROGETTO 2/1/1/1758/2009 Riconoscimento e certificazione delle competenze acquisite in ambiente di lavoro dagli occupati in contratto di apprendistato AzioneMacro

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

GUIDA ALLE SOLUZIONI

GUIDA ALLE SOLUZIONI Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non

Dettagli

PIANO TERRITORIALE PER L'INSTALLAZIONE DI STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA MOBILE NEL COMUNE DI BELLUNO Presentazione Preliminare 11 gennaio 05

PIANO TERRITORIALE PER L'INSTALLAZIONE DI STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA MOBILE NEL COMUNE DI BELLUNO Presentazione Preliminare 11 gennaio 05 PIANO TERRITORIALE PER L'INSTALLAZIONE DI STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA MOBILE NEL COMUNE DI BELLUNO Presentazione Preliminare 11 gennaio 05 DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA DELLE SCELTE Lo studio

Dettagli

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al

Dettagli

Modelli di simulazione acustica

Modelli di simulazione acustica Modelli di simulazione acustica rappresentano il metodo più veloce per condurre un analisi previsionale e permettono di simulare tutte le sorgenti sonore, tenendo in considerazione i parametri che influenzano

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA Simulazione 01/15 ANNO SCOLASTICO 01/15 PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA DELL ESAME DI STATO PER IL LICEO SCIENTIFICO Il candidato risolva uno dei due problemi Problema 1 Nella

Dettagli

Dalle esigenze e l esperienza dell ARPAT una proposta per un catasto acustico nazionale

Dalle esigenze e l esperienza dell ARPAT una proposta per un catasto acustico nazionale Dalle esigenze e l esperienza dell una proposta per un catasto acustico nazionale Andrea Poggi Perché oggi i catasti Solo oggi cominciamo ad avere reti di monitoraggio acustico Che fa una rete? Descrizione

Dettagli

N. del APPROVAZIONE PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA CELLULARE E DELLE STAZIONI RADIOTELEVISIVE - ANNO 2013.

N. del APPROVAZIONE PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA CELLULARE E DELLE STAZIONI RADIOTELEVISIVE - ANNO 2013. N. del OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA CELLULARE E DELLE STAZIONI RADIOTELEVISIVE - ANNO 2013. PROPOSTA DI DELIBERA Premesso: - che la Legge 28

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE Pagina 1 di 5 Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione Pagina 2 di 5 Indice 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Costituzione e funzionamento del Comitato di Certificazione

Dettagli

Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo

Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo Prerequisiti Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo L opzione Conto lavoro è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione L opzione Conto lavoro permette

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI

INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI 1 SCOPO Nell ambito della progettazione preliminare del nuovo elettrodotto a doppia terna in cavo 132kV per l alimentazione

Dettagli