Materiali didattici «Mobilità sostenibile» GLOSSARIO. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

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1 Materiali didattici «Mobilità sostenibile» GLOSSARIO GREEN JOBS Formazione e Orientamento

2 A Autostrada del mare Si tratta di vie marittime usate per il trasporto delle merci all interno di una rete trans-europea. Gli obiettivi di queste vie del mare sono quelli di migliorare i collegamenti marittimi esistenti tra gli Stati membri dell Unione Europea, istituire nuovi collegamenti, ridurre la congestione stradale, migliorare l accessibilità di isole, regioni e Stati periferici e ridurre l inquinamento ambientale. B Bicibus Forma di mobilità alternativa in cui il percorso casa-scuola è effettuato dai bambini in bicicletta, con la guida di accompagnatori. Il percorso è predefinito, segnalato da appositi cartelli e suddiviso in fermate. Lo scopo è quello di educare a una cultura ambientale e salutistica, promuovere la socializzazione e l'autonomia dei bambini, nonché ridurre il traffico veicolare nei pressi delle scuole. Bike sharing Servizio che permette di utilizzare una bicicletta su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio vicino al proprio domicilio e pagando in ragione dell'utilizzo fatto. Le amministrazioni comunali mettono a disposizione questo servizio. C Car sharing Servizio di mobilità che consente agli utenti di accedere ad una flotta comune di veicoli posizionati su più aree di parcheggio in prossimità di residenze o di importanti nodi della rete di trasporto pubblico. Sono auto messe a disposizione dalla amministrazioni comunali. Car pooling Utilizzo condiviso di una vettura privata tra un gruppo di persone che si trovano a percorrere lo stesso tragitto per condividere il viaggio e le spese. Centro di Distribuzione Urbana Sono centri di raccolta e smistamento delle merci che si trovano attorno al centro cittadino e consentono una più efficiente organizzazione della distribuzione dei flussi di merci in entrata ed in uscita. Le merci da distribuire in città vengono trasferite su mezzi di piccole dimensioni (spesso elettrici) adibiti alla distribuzione locale, ottimizzando i carichi ed i viaggi di consegna. 2

3 Coefficiente medio di riempimento E il numero di persone che mediamente riempiono un automobile in movimento. Attualmente il coefficiente di riempimento è di 1,2, significa che mediamente su ogni auto viaggia poco più di una persona e che, quindi, ogni 100 auto si possono contare non più di 120 passeggeri. D Domanda di trasporto E il numero stimato di persone che utilizzano i diversi sistemi di trasporto (per esempio quante sono le persone che utilizzano la metropolitana in un mese oppure quante sono le persone che si spostano con i mezzi privati, ecc.). Domanda di trasporto pubblico E il numero annuo di passeggeri trasportati dai mezzi di trasporto pubblico, calcolato in rapporto al numero degli abitanti. Questo numero serve per capire se le persone utilizzano i mezzi pubblici e di quanto aumenta il numero delle persone che viaggiano con questi mezzi di anno in anno. Per fare un esempio: la domanda di trasporto pubblico della città di Napoli nel 2008 era pari a 224 e quella di Roma era pari a 529. Significa che a Napoli il numero di passeggeri trasportati in un anno diviso per il numero di residente da come risultato 224 e così per Roma il risultato è di 529. Nel 2008 la città capoluogo che ha avuto la domanda di trasporto pubblico più alta è stata Milano con un valore di 702 G Gas serra Si tratta di gas che esistono nell atmosfera ma in quantità e proporzioni particolari e sono responsabili dell effetto serra naturale. Questi gas che sono in grande e rapido aumento a causa di varie attività umane che generano un eccesso di anidride carbonica che ha effetto sul clima quindi sulle condizioni di vita del pianeta e dell uomo. Tra le cause dell aumento dei gas serra -oltre alle fabbriche, ai riscaldamenti e al progressivo deforestamento- ci sono anche le auto e gli altri mezzi di trasporto a motore. I Intermodalità Uso combinato di diverse modalità e vettori di trasporto. Nell ambito del trasporto passeggeri, ne è un esempio l uso integrato di trasporto pubblico locale, bicicletta o bike sharing. L intermodalità assume rilevanza centrale in risposta alle problematiche derivanti dall'invasività che un sistema di spostamento basato solo sull'automobile comporta nei confronti della vita urbana (incidentalità, insicurezza, scarsa accessibilità ai servizi per chiunque non sia in grado di utilizzare un'auto, inquinamento, impoverimento delle relazioni informali). Per quanto riguarda le merci, il trasporto intermodale è quello che integra, per esempio, treno mare e strada. 3

4 M Mobilità sostenibile Un sistema di mobilità sostenibile è quello che, facendo salvo lo sviluppo sociale ed economico, minimizza gli effetti negativi della mobilità delle persone e delle merci, essendo compatibile con la salute dell uomo e dell ambiente. E sostenibile una mobilità che non intacca l ambiente e che tutela maggiormente la salute e la sicurezza delle persone. Moderazione del traffico/traffic calming Tipologie di intervento (singole o combinate tra loro) realizzate al fine di moderare gli effetti negativi prodotti dal traffico e dalla velocità dei veicoli (ad es. rotatorie, chicane, dossi rallentatori, attraversamenti rialzati, isole salvagente, strettoie, ecc.). P Parcheggio di interscambio/park and ride Parcheggio situato in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario, per agevolare l'intermodalità (ossia, l'interscambio tra automobile e mezzo pubblico). Utile, in particolare, allo scopo di decongestionare i centri delle città dai mezzi privati provenienti dalle periferie o dai centri limitrofi. Park pricing Politica di tariffazione della sosta differenziate per zona (es. progressivamente più onerosa dalla periferia al centro della città, sino al divieto totale) o per orario (es. più onerosa nelle fasce diurne, meno onerosa o gratuita in quelle notturne). L'uso di tale misura, coordinato con la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale e di altre misure (es. road pricing), può consentire di gestire la domanda di sosta (e di accesso ai centri storici) per auto o veicoli commerciali. Piano degli spostamenti casa-lavoro E il piano che deve realizzare il Mobility Manager d azienda nel quale definisce nuove soluzioni e proposte per i colleghi, affinché questi sostituiscano l auto nel loro percorso casa-lavoro- con mezzi più green e più sicuri. Piano Urbano della Mobilità(PUM) Strumento volontario (a differenza del Piano Urbano del Traffico, che è obbligatorio) a disposizione dei Comuni per regolamentare il settore della mobilità urbana. In esso sono riportati gli interventi previsti in materia di viabilità, di trasporto pubblico e di sicurezza stradale in un orizzonte temporale di 10 anni. 4

5 Piano Urbano del Traffico(PUT) Previsto dall'art. 36 del Codice della strada del 1992, è uno strumento di pianificazione dei trasporti obbligatorio per i comuni con più di abitanti ed è costituito da un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell'area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili e utilizzabili nel breve periodo e nell'ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate. Il PUT è quindi inteso come piano di immediata realizzabilità, con l'obiettivo di contenere al massimo, mediante interventi di modesto onere economico, le situazioni di circolazione critiche. Piedibus/Pedibus Al pari del Bicibus è una forma di mobilità alternativa in cui il percorso casa-scuola è effettuato dai bambini a piedi, con la guida di accompagnatori. Il percorso è predefinito, segnalato da appositi cartelli e suddiviso in fermate. Lo scopo è quello di educare a una cultura ambientale e salutistica, promuovere la socializzazione e l'autonomia dei bambini, nonché ridurre il traffico veicolare nei pressi delle scuole. Processo decisionale inclusivo/partecipazione Per la realizzazione di progetti di mobilità sostenibile il metodo sperimentato che produce esiti più efficaci è quello che prevede il coinvolgimento dei cittadini e di altri attori interessati agli interventi da progettare fin dall avvio della progettazione. Per esempio: per creare una zona 30 (dove si limita la velocità dei mezzi a 30 Km/ora) oppure per creare una zona a traffico limitato può essere utile coinvolgere i ragazzi delle scuole, i genitori oppure i commercianti che magari non vedono di buon occhio la limitazione del passaggio delle auto pensando di ridurre i loro affari. Il coinvolgimento di diversi soggetti può favorire la diffusione di nuovi comportamenti (per esempio evitare di accompagnare i bambini a scuola in auto scegliendo la bici o andando a piedi) oppure può ridurre la conflittualità (per esempio quella che possono generare i commercianti che si ritengono penalizzati da una scelta di nuova mobilità). Piano Urbano della Mobilità Sostenibile(PUMS) E un Piano Urbano che tiene particolarmente in considerazione la necessità che la mobilità non solo sia efficiente ma soprattutto sia sostenibile per i cittadini e per la città. Mette al centro della strategia non il traffico ma chi si deve muovere cioè le persone all interno di una ambiente che deve essere tutelato. R Ripartizione modale E la suddivisione dei modi in cui le persone o le merci si spostano indica, cioè, le diverse modalità di spostamento possibili per le persone e per le merci: macchina, moto, autobus, nave, bicicletta, ecc. 5

6 Responsabile della mobilità Figura professionale introdotta dal decreto interministeriale Mobilità sostenibile nelle aree urbane del 27 marzo Gli enti pubblici con più di 300 dipendenti per unità locale e le imprese con complessivamente oltre 800 dipendenti devono individuare un responsabile della mobilità del personale. Nell'ambito del decreto si delineano due figure professionali: mobility manager di azienda e mobility manager di area. Road pricing Sistema di tariffazione dell accesso alla città a carico degli automobilisti. S Shared Space Filosofia imperniata sul concetto dello spazio condiviso, caratterizzato dall assenza di separazione fisica tra lo spazio dedicato al traffico motorizzato e quello utilizzato da pedoni e ciclisti, e da una mancanza o una marcata riduzione di segnaletica orizzontale e verticale. Alla base di tale concezione vi è l idea che sia necessario limitare il più possibile la regolamentazione del traffico dall alto (ossia da parte dell autorità) al fine di responsabilizzare maggiormente i singoli, soprattutto nei confronti delle categorie più deboli (ciclisti e pedoni), incentivando l interazione tra i diversi utenti della strada, la riduzione della velocità e l assunzione di comportamenti alla guida più adeguati. Secondo alcuni studi, la logica dello spazio condiviso, laddove adottata (in particolare, nel Nord Europa), ha contribuito a ridurre l incidentalità. Sistemi di infomobilità Sistemi che forniscono informazioni in tempo reale sulla circolazione mediante l uso di tecnologie dell informazione, favorendo la mobilità e gli spostamenti di persone e merci. L infomobilità può essere rivolta sia ai cittadini che si muovono nel traffico con mezzi privati (in auto, moto, bici e a piedi), sia agli utenti di mezzi di trasporto pubblico (con informazioni in tempo reale sull andamento di autobus e treni, o sulla localizzazione delle fermate), sia gli operatori della logistica e del trasporto postale e delle merci. Le informazioni possono essere inviate all utenza in modo diffuso (es. con pannelli a messaggio variabile in autostrada), o può essere l utente stesso ad accedervi in base alle proprie necessità (es. informazioni sul traffico, ricerca di un parcheggio) o alla propria situazione specifica (es. da casa attraverso il web, o in mobilità attraverso un dispositivo mobile ecc.). L infomobilità deriva dall uso di Sistemi di Trasporto Intelligenti. Sistemi di trasporto intelligenti(its Intelligent Transport Systems) Si fondano sull'applicazione delle tecnologie dell informatica e delle telecomunicazioni ai sistemi di trasporto. Consentono di ottimizzare tutte le modalità di trasporto di persone e merci. Grazie alla raccolta, all elaborazione e alla distribuzione delle informazioni, questi strumenti consento di migliorare la mobilità e di verificare e quantificare i risultati raggiunti. Anche l infomobilità fa parte di questi Sistemi intelligenti. 6

7 T Tassodicaricodiunveicolo Il tasso di carico indica qual è il carico che mediamente trasportano i veicoli commerciali. Fatto 100 lo spazio disponibile sul mezzo per il trasporto di merci e oggetti, il tasso di carico indica quanto sono pieni, mediamente, i veicoli che trasportano le merci. Il tasso di carico medio per i veicoli commerciali pesanti è di circa il 50% mentre per i veicoli leggeri di circa il 25%. Significa che i veicoli pesanti (i camion più grandi) viaggiano in genere con metà carico mentre i veicoli leggeri (furgoni, per esempio) viaggiano con un quarto del carico che possono trasportare. Tasso di motorizzazione Numero di autovetture circolanti ogni abitanti. Elevati valori dell indicatore sono sintomo di non sostenibilità dello sviluppo. Trasferimento modale Si parla di trasferimento modale per indicare lo spostamento da un modo di muoversi e spostarsi ad un altro: per esempio dal trasporto delle merci su strada al trasporto via mare oppure dal trasporto delle persone che viaggiano in auto verso l uso di mezzi pubblici. Trasporto pubblico locale Con l'espressione trasporto pubblico locale (TPL) si intende l'insieme delle diverse modalità di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana, tram, treno, ecc) che, su scala urbana ed extraurbana (provinciale e regionale), consentono l'esercizio del diritto alla mobilità dei cittadini. Il TPL può essere direttamente gestito da aziende pubbliche oppure affidato in gestione ad aziende private controllate dal comune, dalla provincia o dalla regione. Trasporto a chiamata Utilizzo di una flotta di mezzi pubblici di piccole dimensioni (es. minibus) tali da consentire l'effettuazione di spostamenti personalizzati in base alle richieste degli utenti (con origine e destinazione scelte volta per volta). Il sistema di trasporto a chiamata è in grado di pianificare il percorso di ogni veicolo utilizzato in base alle richieste ricevute. Trasporto a tariffa zero/zero fare transport Servizio di trasporto pubblico non finanziato attraverso la vendita di biglietti ai passeggeri, bensì tramite modalità alternative come la tassazione da parte di amministrazioni nazionali, regionali, o locali o la sponsorizzazione da parte di aziende. Il trasporto a tariffa zero può essere predisposto da un'amministrazione locale per agevolare l accesso a servizi pubblici come ospedali, aeroporti, scuole e università, per decongestionare il traffico o colmare i disservizi temporanei della rete di trasporto. 7

8 Trasporto per gli utenti a mobilità ridotta Comprende interventi che mirano ad agevolare la mobilità di persone con disabilità o a mobilità ridotta tramite misure che facilitano l uso di modalità di trasporto tradizionali (spostamenti pedonali e trasporto pubblico) e attrezzature e forme di trasporto dedicate (o adattate), quali servizi a chiamata e taxi accessibili. U Ultimo miglio Si intende l ultima parte del percorso di distribuzione delle merci cioè la distribuzione all interno dei centri urbani. Urban sprawl La dispersione urbana - o urban sprawl - identifica un modello di città diffusa caratterizzato da un grande consumo di suolo. La diffusione di insediamenti e di funzioni urbane su ampi spazi, strappati prevalentemente ad all uso agricolo determina inevitabilmente la crescita del bisogno di mobilità. Il fenomeno dello sprawl urban, riconosciuto inizialmente negli Stati Uniti, si sta diffondendo rapidamente anche in Europa e in Italia. L alternativa ad una città diffusa è una città compatta che si sviluppa in verticale e non in orizzontale, che non consuma suolo e nella quale gli spostamenti delle persone sono solitamente di breve percorrenza, mentre la mobilità collettiva è più facilmente pianificabile. V Veicoli ecologici e a risparmio energetico Veicoli che contribuiscono a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici e gas serra, il consumo di carburante e la dipendenza dai carburanti fossili attraverso misure quali sistemi di trattamento dei gas di scarico, trasmissioni meccaniche alternative, uso di carburanti alternativi e sistemi di recupero dell energia. Visione zero Programma integrato per la sicurezza stradale basato sulla moderazione del traffico, nato in Svezia e già attuato in Svizzera. La concezione di una circolazione stradale con zero morti e feriti gravi parte dall idea che il sistema della mobilità debba essere adattato maggiormente alle capacità e ai limiti umani, in modo che gli errori commessi dagli utenti della strada non abbiano conseguenze letali. L idea portante di Visione zero consiste, in sintesi, nell adattare la strada al comportamento delle persone, mentre la logica tradizionale, al contrario, è di adattare l uomo alla strada. Ne deriva un approccio che tende a fare della sicurezza stradale un problema educativo e comunicativo. 8

9 I concetti cardine su cui si fonda sono i seguenti: i morti ed i feriti gravi in seguito ad incidenti non devono essere accettati come un effetto collaterale della circolazione stradale; l uomo commette errori, di conseguenza occorre concepire il sistema stradale in modo tale da ridurre al minimo gli effetti negativi dei possibili errori umani; la mobilità dev essere resa più sicura a partire dalle utenze deboli; tutti gli utenti della strada devono assumersi le proprie responsabilità nei confronti della collettività; è necessario favorire la sostenibilità in termini energetici, di emissioni, di uso dello spazio, di costi sociali per incidentalità. Z Zona a traffico limitato(ztl) Sono aree della città nelle quali è vietato o limitato il traffico delle auto e dei mezzi che trasportano merci. In alcuni casi queste aree diventano a traffico limitato in alcune fasce orarie oppure in alcuni giorni della settimana. Zona 30 Zona con velocità limitata a 30 km/h al di fuori degli assi di traffico principali. Le zone 30 nei quartieri contribuiscono a rendere più sicure le strade: abbassando il limite di velocità si riduce il traffico di transito, si impone una guida più controllata, si aumenta la sicurezza e si riduce la gravità degli incidenti, rendendo più sicuro il percorso casa-scuola e tutelando meglio gli utenti della strada più deboli. Zonaabassaemissione(LEZ-LowEmissionZone) Sono zone della città particolarmente tutelate per quanto riguarda le emissioni di CO2 quindi in queste zone possono entrare mezzi (che trasportano persone o merci) solo ecologici o ibridi. E la stessa logica della ZTL finalizzata, però, a ridurre le emissioni di CO2 quindi le polveri sottili. 9

10 CREDITI Materiale a cura del progetto La.Fem.Me Lavoro Femminile Mezzogiorno Italia Lavoro S.p.A. Rielaborazione a cura del progetto Increase Fonti: Cittalia-Fondazione Anci Ricerche Immagini: - Foto copertina: 1. James Monkeyyatlarge; 2. Fil.al; 3. Simada 2009 Aggiornamento Ottobre 2013 Per informazioni infolafemme@italialavoro.it servizi.prodottiformativi@italialavoro.it

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