PORTO Marghera. Antonio Revedin. Direttore Pianificazione Strategica e Sviluppo Autorità Portuale di Venezia. IUAV 25 ottobre 2013

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1 PORTO Marghera Antonio Revedin Direttore Pianificazione Strategica e Sviluppo Autorità Portuale di Venezia IUAV 25 ottobre

2 PORTO Marghera Accessibilità nautica + Accessibilità ferroviaria + Accessibilità stradale 2

3 Evoluzione del porto a Venezia 3

4 Le ipotesi di ampliamento del Porto 1900 Progetto Soc. Adriatica Ferrovie 1905 Progetto del Collegio degli Ingegneri 4

5 Le ipotesi di ampliamento del Porto 1901 Progetto Ingg. Luzzatto Marangoni Oreffice 1905 Progetto Ing. Lavezzari 5

6 Le ipotesi di ampliamento del Porto 1905 Progetto Ing. Minio 1917 Progetto A. Salvadori 6

7 Le ipotesi di ampliamento del Porto 1904 Progetto Genio Civile Venezia in zona Bottenighi con nuovo canale di grande navigazione 7

8 Il Progetto Coen-Cagli 1917 La decisione del 1904 di costruire una nuova sede portuale sul bordo lagunare (in zona Bottenighi) viene accompagnata dal progetto di massima del Genio Civile per la costruzione del canale di grande navigazione Giudecca-Bottenighi. Nel 1906 il Piano Regolatore del Porto introduce l ampliamento verso il bordo lagunare. Nel 1917 il progetto viene rilanciato da Giuseppe Volpi di Misurata, sostenuto dal Sindacato di studi per imprese elettro-metallurgiche e navali in vista dello sviluppo nella zona di Porto Marghera (poi Società Porto industriale di Venezia). Il progetto elaborato da Enrico Coen Cagli viene presentato e immediatamente approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici, nello stesso anno viene firmata la convenzione per l avvio dei lavori. 8

9 Il Progetto Coen-Cagli

10 Il Progetto Coen-Cagli 1917 Il progetto prevede una predominanza di aree industriali rispetto a quelle per attrezzature portuali commerciali (700 ettari rispetto a 350 ettari). Tale predominanza si accentuerà con la mancata realizzazione dei ¾ dei moli del porto commerciale (completati solo negli anni 70); Il progetto inserisce anche il quartiere urbano di Marghera, di innovativa concezione 10

11 Un progetto industriale e portuale Nel 1925 il piano per la zona di ampliamento di Marghera redatto da Coen-Cagli prevederà l estensione delle aree industriali sino al Naviglio di Brenta (Fusina), ipotecando spazi sufficienti alle necessità di espansione dell area fino a tutti gli anni sessanta. Questa visione di futuro del progetto Coen-Cagli, rimasta valida fino agli anni 70, si sarebbe espressa anche nelle dimensioni previste per i canali (250m) e i bacini portuali (300m), se questi non fossero stati realizzati in periodi successivi. Oggi infatti l accessibilità a Porto Marghera avviene tramite canali con tratti larghi 80m. 11

12 Evoluzione di Porto Marghera 12

13 Perché Porto Marghera Venezia come sede di potere economico-finanziario Il porto come bocca di miniera 13

14 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, primi banchinamenti a San Giuliano. 1919

15 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, lavori stradali e ferroviari. 1920

16 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, area del cantiere navale Breda. 1922

17 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, costruzione banchine porto petroli. 1921

18 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, strada in zona industriale

19 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, canale industriale Ovest

20 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, Molo A e canale industriale nord. 1929

21 Lo sviluppo di Porto Marghera Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Porto Marghera, area Montevecchio sul canale industriale Nord. 1929

22 La Città Giardino - Il Progetto Emmer del 1919 La proposta di un quartiere urbano a Porto Marghera è contenuta nel progetto di Enrico Coen Cagli che accompagna la convenzione di attuazione del porto del Nel 1919 Emilio Emmer disegna il tracciato di una sorta di città giardino per abitanti, sviluppata lungo un viale centrale su cui si affacciano i principali servizi pubblici. La sua realizzazione è connessa allo sviluppo del porto industriale, ma anche alla necessità di trasferire in terraferma una quota di popolazione del centro storico, per interventi di risanamento edilizio. All interno del tracciato di Emmer e localizzate su tre aree prossime alla stazione di Mestre, si inseriscono le prime abitazioni realizzate dallo IACP di Venezia. L insediamento riceve un nuovo impulso nel 1926 quando lo IACP acquista quattro appezzamenti di terreno di mq. 22

23 La Città Giardino Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Marghera, primi edifici

24 La Città Giardino Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Marghera, foto aerea

25 La Città Giardino Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Marghera, casello autostrada Venezia-Padova

26 Il Secondo dopoguerra Il Porto di Venezia è inserito nel miracolo economico italiano Nel 1952 si supera il livello massimo di merci complessive movimentate raggiunto prima della guerra Nel 1970 si movimenta un volume di traffico 5 volte superiore a quello del 1939 Cambia la tipologia di merci: il carbone viene sostituito dal petrolio (nuova fonte energetica) Tra il 1955 e il 1965 si espande il traffico commerciale a servizio dello sviluppo industriale dell entroterra veneziano e veneto Tra il 1957 e il 1958 prendono avvio investimenti infrastrutturali sui moli commerciali (ricostruzioni, completamenti, ammodernamenti) 26

27 Il Piano Regolatore Portuale del 1965 Il PRP del 1965 va a completare quanto previsto da quello del 1917/25 per quanto riguarda la prima e seconda zona industriale I completamenti vanno però ad ampliare le superfici dei moli, riducendo le larghezze dei canali Viene inserito il canale di accesso lagunare Malamocco- Marghera, i cui lavori sono iniziati nel

28 Il Piano Regolatore Portuale del 1965 Viene introdotta la terza zona industriale di espansione a sud di Fusina Tale nuova area sarebbe sorta sulle casse di colmata A e B destinate a raccogliere i fanghi provenienti degli escavi del nuovo canale Malamocco- Marghera. La terza zona, dopo l alluvione del 1966, non sarà mai realizzata se non nella sezione di Porto San Leonardo 28

29 Il Piano Regolatore Portuale del

30 Il Porto di Venezia è stato il motore della industrializzazione e urbanizzazione del Veneto (cotone per la marzotto, legname per i mobilifici, ecc.) Nel secondo dopoguerra il potere economico-finanziario lascia Venezia 1956: apertura della seconda zona industriale 1964: Inizio escavi del Canale Malamocco-Marghera 1966: acqua alta eccezionale allaga Venezia 1967: blocco di tutti i lavori di ampliamento portuale in Laguna 1969: apertura del Canale Malamocco-Marghera in versione ridotta : Chiusura del Canale di Suez 30

31 Porto Marghera nel dopoguerra Escavi a Fusina

32 Porto Marghera nel dopoguerra Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Il Molo Sali e il Molo A in completamento

33 Porto Marghera nel dopoguerra Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Il Molo B

34 Porto Marghera nel dopoguerra Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Molo B dal silos Piemonte e la penisola della Chimica

35 Porto Marghera nel dopoguerra Archivio Storico Comune di Venezia Fondazione Giacomelli Molo B

36 La percezione sociale 36

37 La Legge n.84 del 1994 Passaggio da porto pubblico a gestione privata delle banchine 37

38 Da porto industriale a porto terziario anno aziende addetti Aumenta il numero complessivo di aziende, diminuiscono gli occupati. Le aziende sono più piccole e dedicate al settore commerciale e terziario aziende addetti

39 Riconversione logistica delle attività 60,0 Percentuale per settore sul traffico totale 50,0 PETROLIFERO 46,5 % 40,0 38,8% 30,0 20,0 10,0 COMMERCIALE INDUSTRIALE INDUSTRIALE 14,7 % 0,0 39

40 La Legge n.84 del 1994 I porti hanno le seguenti funzioni: a) commerciale; b) industriale e petrolifera; c) di servizio passeggeri; d) peschereccia; e) turistica e da diporto. l'ambito e l'assetto complessivo del porto, ivi comprese le aree destinate alla produzione industriale, all'attivita' cantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviarie, sono rispettivamente delimitati e disegnati dal piano regolatore portuale che individua altresi' le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate. Le previsioni del piano regolatore portuale non possono contrastare con gli strumenti urbanistici vigenti. il piano regolatore e' adottato dal comitato portuale, previa intesa con il comune o i comuni interessati 40

41 La pianificazione di Porto Marghera La variante al PRG del Comune di Venezia (DGR 350/1999) Il PAT del Comune di Venezia (2013) 41

42 La pianificazione di Porto Marghera Il PTCP delle Provincia di Venezia (approvato con DGR 3359/2010) 42

43 La pianificazione di Porto Marghera La variante al PTRC della Regione del Veneto (adottata con DGR 427/2013) 43

44 L isola delle Trezze

45 I marginamenti anni

46 La frammentazione delle proprietà 46

47 Porto Marghera, un confronto Anno CANALI PORTUALI ROTTERDAM Profondità (m) Larghezza (m) CANALI PORTUALI MARGHERA Profondità (m) Larghezza (m) , , (150*) (150*) , ,5 80 (140**) , ,8 80 (140**) , (140**) * Previsione Piano Regolatore Portuale 1917 ** Previsione Piano Regolatore Portuale

48 Evoluzione del naviglio 48

49 Porto Marghera Domani IL CONTESTO: L accessibilità al porto sarà vincolata alle dimensione della conca di navigazione del sistema Mo.S.E. Incertezza del quadro normativo (complessità dei processi di bonifica, competenze sull ambito portuale, riforma dei porti) Indefinizione delle grandi infrastrutturazioni di accesso (Oltre al Passante: TAV - Romea Commerciale ecc.) Molteplicità delle proprietà delle aree 49

50 Il Porto di Venezia nel contesto europeo Venezia è riconosciuta dall Unione Europea come: URBAN NODE DEL CORE NETWORK CORE SEAPORT NODE CORE INLAND PORT NODE CORE AIRPORT NODE 50

51 APV: la nuova accessibilità ferroviaria 51

52 APV: la nuova accessibilità stradale 52

53 APV: il nuovo terminal di Fusina mq di superficie 4 banchine a 12m di profondità per accogliere navi ro-ro e ro-pax con accessi suddivisi intra ed extra Schengen mq di piazzali mq di spazi logistici coperti Connessioni stradale e ferroviaria con la rete primaria europea Investimento complessivo di 247 milioni di Euro di cui 196 finanziati tramite project financing 53