Trattamento riabilitativo nelle fratture metacarpali. Maria Teresa Botta P.T. Università di Genova Centro Regionale di Chirurgia della Mano Savona

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1 Trattamento riabilitativo nelle fratture metacarpali Maria Teresa Botta P.T. Università di Genova Centro Regionale di Chirurgia della Mano Savona

2 Trattamento conservativo Fratture stabili Scopo del tutore Proteggere la frattura Mantenere gli archi fisiologici Sostenere la volta Impedire rigidità nei distretti non coinvolti Immobilizz. Selettiva cioè limitata all articolazione o al segmento leso Valuta e controlla unicamente la componente del movimento che sollecita le strutture lese

3 Come non si deve tutorizzare Archi palmari inversi Polso bloccato Mano a spatola

4 Mobilizzazione Protetta Fratture stabili Fratture instabili o scomposte trattate chirurgicamente Lesioni associate cutetendine-osso Ortesi di mobilizzazione attiva Ortesi di protezioneimmobilizzazione Ortesi per lo scorrimento tendineo e lavoro articolare Le ortesi vengono progettate in relazione ai tempi, alle sedi e ai tipi di lesione. Il metodo statico, statico-progressivo, dinamico, dinastatico viene applicato in relazione agli obiettivi da raggiungere

5 Lesioni associate Strategie Les.tendine estensore in zona 5-frattura metacarpo. Adozione di tecniche che consentano lo scorrimento tendineo attivo precoce Sintesi a cielo aperto e pull out mobilizzazione precoce Altre tecniche associate a tutore Kleinert inverso

6 Lesioni più complesse fratture del collo, di più metacarpi, con pericolo di diastasi, con flessione libera di MF Ci si orienta come per le lesioni degli estensori in zona 5 Si rimuove il sostegno al polso per la mobilizzazione attiva

7 Ortesi di mobilizzazione protetta neutralizzare la MF lavoro attivo limitato se occorre di flessori ed estensori estrinseci su IPP e IPD

8 lesione tendinea associata in zona 4 Mobilizz. Attiva immediata con ortesi statica di contenimento laterale e soistegno della volta (Levame e Viegas) Potenza dorsale e puleggia palmare per la mobilizzazione protetta

9 4 w Il tutore è gradualmente abbandonato Lavoro attivo per la flessione e la ripresa della forza di presa e tenuta Come ci orientiamo? Esiste una specificità nel training o possiamo flettere estendere pensando alle ferie?

10 Lesione ulnare Ccomplicanze fratture mtc Appiattimento dell arco trasverso mtc (segno di Massè) Perdita dell armonia nella sequenza di chiusura della manoifp mf ifd mano negativa Perdita della stabilità laterale (interossei) Impossibilità a mantenere MF flesse e IF estese Affondamento del mtc Rigidità MF e presa a griffe Nella flessione le dita si incrociano Buon trofismo avambraccio ma scarsa forza di presa e tenuta

11 «interossei e lombricali sono fisiologicamente i soli flessori di p1 e p2 ed estensori di p3» finochietto (1920) sterling bunnell : ischemic contracture (1948) eduardo zancolli : structural and dynamic bases of hand surgery (1979) richard smith : intrinsic contracture (1982)

12 INTEROSSEI DORSALI = ABDUZIONE DELLE DITA CAPO SUPERFICIALE : ABDUZIONE E DEBOLE FLESSIONE MF (METACARPOFALANGEA) CAPO PROFONDO + fl FLEssore XOR DIGITI QUINTI BREVIS = FLESSIONE E DEBOLE ABDUZIONE DELLE MF FIBRE TRASVERSE : FLESSIONE MF ESTENSIONE DI IPP E IPD FIBRE OBLIQUE (SPIRALI) ESTENSIONE DI IPP E IPD

13 3 INTEROSSEI VOLARI, 1 CAPO MUSCoLARE = ADDUZIONE E FLESSIONE DELLE MF BANDA LATERALE ULNARE DELL'INDICE BANDA LATERALE RADIALE DEL 4 E 5 DITO FIBRE TRASVERSE FLESSIONE MF ESTENSIONE DELLE IFP E IFD FIBRE OBLIQUE (SPIRALI) ESTENSIONE DELLE IFP E IFD

14 Arco trasverso

15 Controllo dell allineamento Scorrimento differenziato

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18 Prevalenza degli estrinseci Disarmonia nella sequenza

19 Passivo : attivo

20 Complicanze Strategie Cicatrice e aderenze dorsali ai piani cutaneo tendineo osseo Compressione elastomero ET Rigidità MF Interessamento dei rami sensitivi dorsali Intrinseci Valutazione e trattamento della sensibilità

21 Stretching contrazione

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25 Enfants : Joug de Hoel

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27 grazie

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