Il Bilancio Sociale: funzioni e valenza per le piccole e medie imprese
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1 Ordine Dottori Commercialisti di Milano Scuola di Alta Formazione Il bilancio sociale nelle piccole e medie imprese Milano, 25 ottobre 2007 Il Bilancio Sociale: funzioni e valenza per le piccole e medie imprese Prof. Cristiana Schena Centro di Ricerca su Etica e Responsabilità Sociale Facoltà di Economia Università degli Studi dell Insubria Varese - Como cristiana.schena@uninsubria.it 1 Agenda 1. La funzione del Bilancio sociale: il rendiconto dell agire responsabile dell impresa 2. Utilità del Bilancio Sociale per le PMI: la valenza esterna del Bilancio Sociale e la valenza interna del processo di rendicontazione 3. L evoluzione dello scenario europeo in tema di CSR: l attenzione della Commissione Europea allo sviluppo della CSR nelle PMI 4. Il ruolo dei Dottori Commercialisti 5. Gli strumenti di lavoro forniti dalla Commissione Responsabilità sociale delle imprese 2 1
2 1. La funzione del Bilancio sociale: il rendiconto dell agire responsabile dell impresa L impresa è un attore essenziale del processo economico ed il suo agire produce riflessi non solo di natura economica, ma anche sociale (su dipendenti e familiari, fornitori, territorio di insediamento, ecc.) ed ambientale (ambiente di lavoro, ambiente esterno e future generazioni). L attuale contesto (congiuntura economica, concorrenza, norme, istanze dei consumatori, ecc.) impone alle imprese di accettare molte nuove sfide ed un impegno certamente più intenso per stare sul mercato e per produrre valore nel tempo. 3 La funzione del Bilancio sociale: il rendiconto dell agire responsabile dell impresa La CSR (Corporate social responsibility) può costituire una leva strategica in tal senso, perché costituisce un approccio strategico, un sistema di gestione che porta l impresa ad agire in risposta alle istanze e alle aspettative della pluralità dei suoi interlocutori (impresa multi-stakeholders) e non solo a quelle degli azionisti (shareholders): la soddisfazione degli stakeholder assicura una crescita equilibrata e profittevole dell azienda in un ottica di medio-lungo termine. Il Bilancio sociale (o global report) è lo strumento con cui fornire ai terzi (rendicontare) le informazioni che consentono di valutare i risultati socio-ambientali oltre che economici conseguiti dall azienda (cosa fa e come, chi ne beneficia e quanto): logica della triple bottom line. 4 2
3 In questa logica: Il Bilancio sociale è strumento di accountability rendere conto in modo trasparente e veritiero (non comunicazione autoreferenziale) degli obiettivi perseguiti (profitto) e dei risultati conseguiti, nel rispetto di un sistema di valori e delle aspettative e dei bisogni degli Stakeholder Gli Stakeholder sono: Tutti i soggetti che influenzano e/o sono influenzati dalle attività dell impresa e, più in generale, che hanno interesse ad avere informazioni sulle attività e la governance dell impresa: Soci/Azionisti e Comunità Finanziaria; Risorse Umane; Clienti; Fornitori; Partner finanziari; Stato, enti locali e Pubblica Amministrazione; Comunità; Ambiente e future generazioni Il Bilancio sociale è diverso dal bilancio di esercizio: Il bilancio d esercizio (o consolidato) esprime i risultati dell impresa (o gruppo) secondo un metro di misurazione di tipo monetario (economico, patrimoniale, finanziario). Il Global Report lo integra con la misurazione socio-ambientale Il Bilancio sociale in Italia non è obbligatorio per le imprese profit Mentre le Fondazioni devono redigere il bilancio di missione in una specifica sezione della relazione al bilancio (D. lgs. 153/99) e le Imprese Sociali hanno obbligo di redazione e deposito presso CCIAA bilancio sociale anche consolidato(d. lgs. 155/06) 5 Cosa suggerisce l osservazione della realtà I Bilanci sociali hanno spesso costituito la risposta delle grandi imprese alla pressione dell opinione pubblica e delle parti sociali (logica difensiva e non strategia proattiva ) Nell utilizzo del Bilancio Sociale spesso è prevalsa la logica di marketing o filantropica: rendicontazione dei soli aspetti positivi la responsabilità si riduce ad iniziative a vantaggio della comunità (le azioni filantropiche / di beneficenza evidenziano una socialità esterna ) disattenzione o politiche non incisive nei confronti degli stakeholder, che testimoniano che la CSR non è integrata nella definizione della strategia e nei processi gestionali dell azienda 6 3
4 Cosa suggerisce l osservazione della realtà Ciò ha causato una diffusa diffidenza nei confronti del Bilancio sociale (opinione pubblica, consumatori, imprenditori che consapevolmente o inconsapevolmente agiscono di fatto in modo responsabile, ecc.); diffidenza accresciuta a seguito degli scandali e dei fallimenti che hanno coinvolto diverse società con Bilanci Sociali e certificazione dei bilanci e dei bilanci sociali Per alcune imprese il Bilancio Sociale non è stato lo specchio, bensì il motore dello sviluppo di politiche di CSR o di una CSR più consapevole ed efficace Per alcune imprese il bilancio sociale ha prodotto due importanti risultati: rendere note all esterno le azioni responsabili realizzate, consolidando la credibilità/reputazione dell impresa concorrere alla creazione di una strumentazione interna utile ai fini della pianificazione, gestione e controllo di politiche di CSR che nel tempo possono divenire sempre più efficaci ed efficienti e generare valore (sociale, ambientale ed economico) 7 In sintesi: l osservazione della realtà suggerisce i fattori interni che condizionano la bontà e l efficacia del BS ( quando, come e perché farlo ) Quando: l azienda deve essere convinta di voler sviluppare una politica di CSR e di volersi confrontare con gli stakeholder interni/esterni su questi temi. Generare aspettative disattese o, addirittura, mentire agli stakeholder interni/esterni all azienda crea un effetto boomerang costoso ed estremamente negativo 8 4
5 In sintesi: l osservazione della realtà suggerisce i fattori interni che condizionano la bontà e l efficacia del BS ( quando, come e perché farlo ) Come: è necessario redigere un documento coerente con modelli di rendicontazione sociale accreditati e riconosciuti a livello nazionale ed internazionale: principi di chiarezza, veridicità, trasparenza, coerenza, inclusione, che assicurino ai terzi l utilità dello strumento informativo e di valutazione criteri di rendicontazione omogenei nello spazio e nel tempo che consentano una valutazione comparata dell efficacia ed efficienza dei risultati Si deve disporre delle conoscenze, competenze e risorse necessarie per poter redigere un Bilancio sociale coerente con i modelli di rendicontazione o con le azioni di stakeholder engagement che alimentano il processo di rendicontazione, oltre che lo sviluppo delle politiche di CSR 9 In sintesi: l osservazione della realtà suggerisce i fattori interni che condizionano la bontà e l efficacia del BS ( quando, come e perché farlo ) Perché: se il Bilancio Sociale e il sottostante processo di rendicontazione sono condotti nel rispetto di queste premesse, essi hanno una valenza interna ed esterna positiva, capace di: accrescere il valore dell azienda consentirle di interloquire con i soggetti che attribuiscono importanza alla CSR e che richiedono Bilancio sociale e certificazione per lo sviluppo di attività (gare, forniture all estero, ecc.) 10 5
6 2. Utilità del Bilancio Sociale per le PMI: la valenza esterna del Bilancio Sociale: integra la rendicontazione contabile fornendo migliori elementi di valutazione ai terzi (disclosure) produce accreditamento nei confronti degli stakeholder e migliora la reputazione dell azienda la valenza interna del processo di rendicontazione: Consente di rendere più efficace ed efficiente la gestione aziendale (pianificazione-gestione-controllo) Migliora i rapporti con gli stakeholder e consente di coglierne esigenze (diversificazione e qualità dell offerta, clima aziendale e sistemi incentivanti, sviluppo di partnership con il territorio, consenso sociale e istituzionale, fiducia, ecc.) Permette di consolidare nel tempo il processo di sviluppo dell azienda e di accrescimento del suo valore economico L evoluzione dello scenario europeo in tema di CSR: l attenzione della Commissione Europea allo sviluppo della CSR nelle PMI In passato: attenzione alla CSR delle grandi imprese approccio volontario Oggi: irrigidimento sugli strumenti di CSR il supporto e l incoraggiamento dello sviluppo della CSR nelle PMI sono uno dei principali ambiti delle azioni di promozione della CSR della Commissione Europea perché in Europa le PMI assumono un ruolo cruciale (predominanza numerica, determinante contributo in termini di PIL e di occupazione) 12 6
7 Orientamento europeo in tema di CSR Libro Verde Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese presentato dalla Commissione Europea nel 2001 e varato nel 2002 Il Parere del Comitato Economico e Sociale Europeo Strumenti di misura e informazione sulla RS delle imprese in un economia globalizzata (2005) segna una svolta importante in merito a: approccio alla CSR: volontario, ma sostanziale (non arbitrario) qualità delle politiche, degli strumenti e dell informazione (trasparenza informativa tramite rendicontazione, che è diversa da comunicazione ; GRI, AA1000, certificazione, codici etici, affidabilità e validazione dei dati mediante stakeholders engagement e soggetti terzi indipendenti) Risoluzione del Parlamento Europeo sulla responsabilità sociale delle imprese: un nuovo partenariato (2007) - Rapporto Howitt: necessità di affiancare agli strumenti volontaristici, strumenti normativi che vincolino i comportamenti delle aziende e li rendano effettivi e maggiormente efficaci ricorda alla Commissione Europea che la legislazione esistente contempla un'informazione sociale e ambientale integrata con quella di natura economico-finanziaria. 13 I modelli per il Bilancio sociale Linee Guida che definiscono standard: di rendicontazione (GRI, GBS, CNDC, SC-CSR, ecc.) di processo (AA1000 Series: AA1000 per rendicontazione, AA1000AS per assurance, AA1000SES Draft 2005 per stakeholder engagement) 14 7
8 Indice di massima del Bilancio Sociale Lettera agli stakeholder Premessa metodologica Identità Governance Relazione delle attività e indicatori di performance sociale-ambientaleeconomica (Esposizione risultati per stakeholder o per attività) Obiettivi di miglioramento ( miglioramento in varie edizioni) a chi mi rivolgo e perché quali criteri/principi seguo nel BS; gruppo di lavoro; struttura del documento chi sono, qual è il mio sistema valoriale e quali obiettivi ho nei confronti degli sth (storia, missione, valori, stakeholder e sistema di relazioni, azioni di stakeholder engagement ed esiti, linee strategiche e politiche di qualità, ecc.) come perseguo i miei obiettivi (struttura e sistema di governo, organizzazione, risorse umane - tecniche - finanziarie a disposizione, sistemi di ascolto e soddisfazione delle esigenze degli sth, ecc.) cosa faccio (varie attività) e quali risultati raggiungo (efficacia ed efficienza rispetto aspettative/bisogni degli sth e rispetto missione perseguita) quali progressi metodologici ed operativi mi impegno a compiere in risposta alle esigenze degli sth 15 Le azioni della Commissione Europea per lo sviluppo della CSR nelle PMI Gli studi della CE evidenziano che: la CSR costituisce una leva competitiva per le PMI: sviluppo delle attività, riduzione dei conflitti, incremento dei contratti di fornitura con imprese di grandi dimensioni che sviluppano strategie di responsabilità sociale, miglioramento della produttività, loyalty dei consumatori/clienti, ecc. esiste una relazione positiva tra lo sviluppo della CSR e il grado di innovatività e di qualità delle strategie e delle politiche realizzate dalle PMI spesso l adozione della CSR all interno delle PMI è ostacolata da barriere attitudinali, piuttosto che dalla mancanza di risorse (economiche, di tempo, ecc.) 16 8
9 Le azioni della Commissione Europea per lo sviluppo della CSR nelle PMI Diffusione della conoscenza delle best practice rilevabili a livello europeo, sia nell ambito delle esperienze aziendali, sia nella sfera delle iniziative di collaborazione e supporto realizzate a favore delle PMI da parte di istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria e professionali Soluzioni applicative per lo sviluppo della CSR delle PMI (toolkits, guide, sistemi di gestione, ecc.), tra cui una guida pratica per agevolare l applicazione delle linee guida del GRI al Bilancio Sociale di PMI. Nel sito del GRI sono disponibili anche numerosi bilanci sociali di PMI appartenenti a diversi settori produttivi Il ruolo dei Dottori Commercialisti L affiancamento del dottore commercialista potrebbe rivelarsi prezioso per diversi motivi: per superare gli ostacoli incontrati dalla PMI, di natura tecnica ed applicativa, legati alle competenze relative agli schemi di rendicontazione e al coinvolgimento degli Sth, per fornire alle PMI informazioni su eventuali contributi e/o agevolazioni previsti da istituzioni pubbliche e private (Regione, CCIAA, ecc.) a vantaggio delle imprese che redigono il Bilancio Sociale o, più in generale, realizzano percorsi di responsabilità sociale (azioni solidali, certificazioni di qualità, ecc.), per far breccia in quelle barriere attitudinali evidenziate dagli studi della Commissione Europea: attualmente gran parte delle PMI sono aprioristicamente contrarie all adozione di politiche di CSR o, in alcuni casi, addirittura restie a comunicare politiche di responsabilità effettivamente già realizzate al proprio interno. 18 9
10 5. Gli strumenti di lavoro forniti dalla Commissione Responsabilità sociale delle imprese Stato dell arte in materia di CSR e BS Una lettura di taglio operativo dei modelli di rendicontazione sociale: principi, criteri, valore aggiunto Indicatori Riferimenti bibliografici, materiali e casi pratici utili a fini di approfondimento ed applicativi 19 10
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