Allegato B- Piano di gestione Relazione economico-finanziaria ai sensi dell'art. 55 Regolamento CE 1083/2006

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1 Provincia di Bari PO FESR Puglia Asse VI- Linea di intervento 6.2 Azione Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi Bando Regione Puglia BURP n. 117 del Progetto di infrastrutturazione Zona PIP Allegato B- Piano di gestione Relazione economico-finanziaria ai sensi dell'art. 55 Regolamento CE 1083/2006 a cura di: dott. Emmanuele Daluiso Responsabile economico-sociale Ufficio Staff del Sindaco agg

2 1. Introduzione Il presente Piano di gestione economico-finanziario, ai fini dell accesso al bando regionale per il finanziamento delle infrastrutture di supporto alle aree di insediamento produttive, è stato elaborato tenendo presente: - per un verso, la normativa comunitaria di cui all art. 55 del Regolamento (CE) 1083/2006 relativo ai progetti generatori di entrate 1 e ai connessi documenti comunitari e regionali (nota presentata al Comitato di Coordinamento Fondi COCOF 07/0074/03-EN e allegato G al bando regionale, contenenti le linee guida per l applicazione dell art. 55); - per altro verso, la struttura del piano economico finanziario proposto dalla Cassa Depositi e Prestiti con la sua circolare 1207/1996. Rispetto alle su indicate linee guida comunitarie e regionali, l elaborazione del PEF del PIP di Cassano tiene conto delle caratteristiche delle diverse opere che costituiscono il progetto, che hanno diversi tassi di ammortamento tecnico (vita utile) e che, quindi, non possono essere ricondotti ad una durata standard della vita utile di progetto di 20 anni, come proposto nelle linee guida regionali. Tale modalità di calcolo consente di pervenire ad una più accurata valutazione di redditività del progetto di infrastrutturazione dell area PIP e ad una più accurata determinazione del deficit di finanziamento del progetto stesso, metodo, quest ultimo, puntualizzato nella suddetta nota informativa COCOF 2. Tale nota per altro, a seconda dei settori di investimento indica vari periodi di riferimento. D altra parte, come sottolinea la stessa nota, le entrate nette maturanti in tempi remoti diventano sempre meno importanti a causa della attualizzazione e che il valore residuale è un proxy delle entrate residuali. 1 Secondo la definizione dell art. 55 del Reg. (CE) 1083/2006, i progetti generatori di entrate sono rappresentati da qualsiasi operazione che comporti un investimento in infrastrutture il cui utilizzo sia soggetto a tariffe direttamente a carico degli utenti o qualsiasi operazione che comporti la vendita o la locazione di terreni o immobili o qualsiasi altra fornitura di servizi contro pagamento. 2 Il paragrafo della nota informativa COCOF 07/0074/03-EN chiarisce che il metodo del deficit di finanziamento, adoperato per determinare la partecipazione dei fondi comunitari ai progetti generatori di entrata, nel quadro del ciclo di programmazione , consiste nella differenza tra l attuale valore dei costi di investimento del progetto e le entrate nette, indica, cioè, quella parte dei costi di investimento del progetto che non può essere finanziata dal progetto stesso e che perciò necessita di finanziamento. Tale metodo, come chiarisce la stessa nota informativa, è adoperato per due ragioni fondamentali, sia per consentire al progetto di avere a disposizione le risorse necessarie alla sua realizzazione, evitando sotto o sovra finanziamento, che per assicurare un livello minimo di redditività. Esprimendo il concetto in formule, si ha che: max SAA=CIA-PNA=DF dove SAA= spesa ammissibile attualizzata CIA= costo d investimento attualizzato PNA= proventi netti attualizzati DF= deficit di finanziamento a cura di Emmanuele Daluiso 2

3 In definitiva, quindi, il metodo qui prescelto di sviluppare l analisi economicofinanziaria sul periodo delle opere del progetto che hanno la vita utile più lunga (strade ed opere civili), consente di pervenire ad una analisi di redditività e ad una stima del deficit di finanziamento più accurate, senza pregiudicare le linee guida regionali. Per quanto riguarda le entrate del progetto sono qui considerate le sole entrate, a carico degli utenti del PIP, che servono a giustificare l uso da parte degli stessi delle infrastrutture da realizzare (opere di urbanizzazione primaria e secondaria). Gli utenti considerati sono le aziende assegnatarie dei 61 lotti del PIP, per una superficie complessiva di mq. In alternativa alla quantificazione delle entrate connesse ai vari servizi offerti alle aziende insediate, si fa qui riferimento ad una tariffa media (euro/mq assegnato) che le stesse devono pagare annualmente per l uso delle infrastrutture. Tale tariffa è calcolata per consentire la ricostituzione del capitale alla fine della vita utile del progetto, così da poter prevedere il rifacimento totale delle infrastrutture dell area alla fine del periodo di riferimento. Ovviamente, in fase di attuazione del progetto si procederà a diversificare la tariffa in funzione della effettiva partecipazione dei vari assegnatari all utilizzo delle infrastrutture, sulla base di un piano finanziario di dettaglio operativo. Le entrate comprendono anche un contributo finanziario del Comune alle attività della Società Consortile di gestione dell area PIP, che si costituirà ad approvazione del finanziamento regionale, con la partecipazione maggioritaria del Comune, la partecipazione degli assegnatari e la possibile partecipazione di banche, Camera di Commercio, Politecnico di Bari ed altri soggetti in grado di valorizzare la funzione di servizi alle imprese da parte della Società. Non sono considerate altre possibili entrate connesse alle potenzialità operative della Società Consortile sia per l accesso a fondi europei, nazionali e regionali per servizi alle imprese, sia per la erogazione di specifici servizi anche a terzi. Il tasso di riferimento, come previsto dal punto 4 delle linee guida regionali, è del 5%. Il periodo di analisi è di 32 anni, comprendenti i due anni di realizzazione dell investimento, a cui vanno aggiunti 30 anni, che rappresentano il periodo di gestione del progetto, che consente il pieno recupero dell investimento. 2. Il bacino di utenza ed il volume di attività L analisi della domanda potenziale e da soddisfare è contenuta nella tav. 1, che individua nella superifice dei lotti della zona PIP, pari a mq, corrispondenti a tutte le aziende insediate, l elemento che determina la domanda a cui applicare la tariffa di riferimento del servizio. a cura di Emmanuele Daluiso 3

4 L offerta è data dalla capacità produttiva massima del progetto di soddisfare la domanda ed è quindi posta pari a mq. (tab. 2). In altri termini, la domanda e gli obiettivi di vendita del servizio coincidono e le previsioni di utilizzo delle infrastrutture, a partire dal 2012, sono pari al 100% (tab. 3 e 4). Allo stato attuale sono stati assegnati 54 dei 61 lotti disponibili, gli ulteriori saranno assegnati nelle more della realizzazione delle opere infrastrutturali, al fine di dotare l area di un polo logistico e di un centro per la ricerca e sperimentazione di energie alternative. Ai fini della determinazione della domanda, dell offerta e della tariffa da applicare per rendere conveniente l investimento nei limiti della capacità di mercato, in data 26 ottobre 2009 si è tenuto un incontro fra il Comune e gli assegnatari della zona PIP. La tariffa media da assumere a base di riferimento per la determinazione degli obiettivi di vendita e per il calcolo dei costi di esercizio e quindi per determinare la convenienza economica dell investimento risulta pari a 4,40 euro/mq. Tale tariffa, nel calcolo del piano, sostituisce le possibili entrate specifiche che possono essere meglio determinate in fase di avvio della gestione dell investimento, alla luce di una più puntuale valutazione da parte della Società Consortile che prenderà in carico la gestione delle opere realizzate. 3. Il piano degli investimenti Il progetto ammonta complessivamente a euro (tab. 5). Per l acquisizione delle aree oggetto di infrastrutturazione, pari a mq è stato considerato un costo medio a mq di 10,00 euro, alla luce della vigente normativa sugli espropri, che sviluppa un costo complessivo di euro. Le opere ammontano complessivamente a euro, le somme a disposizione dell amministrazione a euro, di cui per spese tecniche e generali e per IVA ed oneri vari. Le tabb. 6.A e 6.B riportano il calcolo dell ammortamento tecnico delle varie categorie di opere, sulla base della normativa fiscale, e la proiezione per tutto il periodo di analisi. Alla fine del 2041 tutti gli investimenti risulteranno ammortizzati e il valore residuo pari a Il piano di finanziamento Il finanziamento dell opera (tab. 7) riporta il calcolo della spesa max ammissibile a finanziamento, sulla base dei criteri dell art. 55 del Regolamento CE 1083/2006 e delle Linee guida regionali allegate al bando di gara in oggetto. La ripartizione del a cura di Emmanuele Daluiso 4

5 finanziamento è nella misura del 20% a carico dei privati assegnatari dei lotti e la restante quota dell 80% a carico del PO FESR Puglia. 5. L analisi dei costi Nelle tabelle 9 e 9/A sono riportati la determinazione dei costi di gestione e la loro proiezione nel corso del periodo di gestione. Tali costi raggiungeranno la loro fase a regime nel 2014, nella misura di circa euro annui. Aggiungendo i costi di ammortamento e quelli generali di esercizio, il totale dei costi di esercizio a regime ammonta a circa euroannui. Tali costi sono stati calcolati in via prudenziale nei limiti della tariffa euro/mq applicabile per rendere conveniente l investimento (tabb. 10 e 11). 6. Altri rientri finanziari Nella tabella 12 sono riportati gli altri proventi non derivanti da tariffa. Sono qui compresi i contributi annuali di gestione previsti da parte del Comune alla Società Consortile di gestione dell area PIP, previsti in euro annui. 7. Il piano economico-finanziario e la determinazione della tariffa Ai fini della determinazione della tariffa, di cui si è già detto in precedenza, si è proceduto attraverso lo sviluppo delle tabb. 13 e 14, da cui emerge che per pareggiare i costi di esercizio a regime sarebbe necessaria una tariffa di circa 6 euro a mq annui. In realtà, in considerazione della evoluzione negli anni dal 2019 in poi dei costi di ammortamento tecnico, che diminuiscono (vedi tab. 11), la tariffa applicabile ammonta a 4,40 euro/mq. 8. Verifica della sussistenza dell equilibrio economicofinanziario La tab. 15 riporta l analisi dei risultati della gestione proiettata al 2041 da cui risulta un valore attuale netto positivo della gestione del progetto. In altri termini, alle condizioni precedentemente esposte, tutti i costi di investimento e di esercizio saranno totalmente coperti nel periodo di gestione, con il completo recupero dell investimento e con un risultato netto attualizzato della gestione di circa 231 mila euro. a cura di Emmanuele Daluiso 5

6 9. Analisi di convenienza del progetto Le ultime due tavole (18 e 19) sintetizzano l analisi di redditività del progetto, da cui risulta che tutte le condizioni poste dall analisi economico-finanziaria sono soddisfatte, alla luce delle ipotesi di gestione formulate, compatibili con i criteri dell art. 55 del Regolamento CE 1083/2006. a cura di Emmanuele Daluiso 6

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