INDICE SOMMARIO. Parte I I SOGGETTI RESPONSABILI

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1 INDICE SOMMARIO Parte I I SOGGETTI RESPONSABILI CAPITOLO I IL DATORE DI LAVORO di Fausto Giunta e Daniele Guerri 1. La definizione normativa di datore di lavoro Il datore di lavoro privato Il datore di lavoro nel settore pubblico La materia degli appalti La figura del committente Gli obblighi del committente La verifica dell idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici L obbligo di informazione sui rischi L obbligo di cooperazione e coordinamento Il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali CAPITOLO II LA DISCIPLINA DELLA DELEGA DI FUNZIONI di Tiziana Vitarelli 1. Premessa Le condizioni normative di ammissibilità della delega Le condizioni pretermesse Natura e modalità della pubblicità dell atto di delega Obbligo di vigilanza del delegante I potenziali deleganti. La subdelega Le funzioni indelegabili Delega di funzioni e responsabilità degli enti ex art. 25-septies d.lgs. 231/ CAPITOLO III GLI ALTRI GARANTI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO di Costanza Bernasconi 1. Considerazioni introduttive I dirigenti e i preposti L esercizio di fatto di poteri direttivi Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza... 86

2 VIII Indice sommario 6. Il lavoratore Il medico competente I soggetti esterni al rapporto di lavoro: i progettisti, i fabbricanti, i fornitori, gli installatori CAPITOLO IV L OBBLIGO DI IMPEDIRE L INFORTUNIO di Isabella Leoncini 1. La posizione di garanzia nel sistema prevenzionistico Le fonti normative della posizione di garanzia I confini della posizione di garanzia: la necessaria corrispondenza tra obblighi e effettivi poteri impeditivi La tendenza giurisprudenziale all estensione della responsabilità per omesso impedimento dell evento e i rischi di responsabilità oggettiva e per fatto altrui occulta I tentativi di arginare la responsabilità «di posizione» dei soggetti apicali Parte II LA RESPONSABILITÀ DEGLI ENTI PER I REATI IN MATERIA DI SICUREZZA CAPITOLO I LE MODIFICHE AL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 di Roberto Guerrini 1. L estensione della responsabilità degli enti ai delitti in materia di sicurezza e salute sul lavoro (art. 25-septies d.lgs. 231/2001) Il testo originario dell art. 25-septies introdotto dalla legge delega 123/ L illecito amministrativo dell ente, dipendente da reato: richiami strutturali Problematiche di compatibilità della disciplina generale contenuta nello Statuto di responsabilità sanzionatoria degli enti con l inclusione dei primi reati colposi nella relativa parte speciale I soggetti-persone fisiche autori di reato I modelli organizzativi di gestione e controllo dinanzi ai nuovi reati colposi L apparato sanzionatorio previsto nell art. 25-septies CAPITOLO II I MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE di Riccardo Lottini 1. Profili generali I requisiti richiesti dall art. 30 d.lgs. 81/ Le attività di risk assessment e risk management Mappatura del rischio ex art. 30 e valutazione del rischio ai sensi degli artt. 15, 18 e 29: quali rapporti? Il sistema di controllo eimeccanismi di aggiornamento già previsti dal d.lgs. 626 del I controlli di cui al d.lgs. 81/2008 e agli artt. 6, 7 d.lgs. 231 del

3 Indice sommario IX 5.2. La composizione e i compiti dell organismo di vigilanza nel settore degli infortuni sul lavoro Gli enti di piccole dimensioni Il sistema disciplinare Il sistema di registrazione degli adempimenti degli obblighi di legge Le linee guida UNI-INAIL del 28 settembre 2001 e il British Standard Occupational Health and Safety Assessment Series (BS OHSAS) 18001: La presunzione di conformità di cui al comma La commissione permanente di cui all art Modello di cui all art. 30: adozione obbligatoria o facoltativa? I rapporti tra art. 30 e art. 6 del d.lgs. 231 del 2001: il meccanismo di esonero da responsabilità nel caso di reato commesso dagli apici La compatibilità tra «elusione fraudolenta» e la natura colposa delle fattispecie di cui all art. 25-septies d.lgs. 231 del La responsabilità penale dei membri dell organismo di vigilanza per la violazione degli artt. 589 e 590 c.p Parte III I REATI E GLI ILLECITI DEL DATORE DI LAVORO E DEI DIRIGENTI CAPITOLO I I REATI PROPRI ESCLUSIVI DEL DATORE DI LAVORO di Dario Micheletti 1. L obbligo di sicurezza a carico del datore di lavoro sancito dall art c.c La rilevanza penalistica dell art c.c Le contravvenzioni di cui all art. 55 d.lgs. 81/2008: un primo quadro di sintesi Il fondamento politico-criminale della previsione di reati esclusivi del solo datore di lavoro L obbligo della valutazione dei rischi e le relative contravvenzioni L omessa valutazione dei rischi e l omessa predisposizione del documento di valutazione dei rischi (artt. 29, comma 1, e 55, comma 1, lett. a, d.lgs. 81/2008) Struttura e momento consumativo Disciplina transitoria e delimitazione soggettiva dell obbligo di valutazione dei rischi Le fattispecie aggravanti delle contravvenzioni concernenti l omessa valutazione dei rischi o l omessa predisposizione del documento di valutazione dei rischi (art. 55, comma 2, d.lgs. 81/2008) La carente redazione del documento di valutazione dei rischi (artt. 28, comma 2, e55, commi3e4, d.lgs. 81/2008) La mancata consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e la mancata rielaborazione della valutazione dei rischi (artt. 29, commi 2e3, e55, comma 3, d.lgs. 81/2008) L omessa nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (artt. 17, comma 1, lett. b, e 55, comma 1, lett. b, d.lgs. 81/2008) L irregolare assunzione da parte del datore di lavoro del ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione (artt. 34, comma 2, e 55, comma 1, lett. b, d.lgs. 81/2008)

4 X Indice sommario CAPITOLO II I REATI CONCERNENTI LA GESTIONE DEL RISCHIO LAVORATIVO ORDINARIO di Dario Micheletti 1. Gli illeciti relativi alla tutela primaria dei lavoratori L idoneità del lavoratore ad affrontare il rischio lavorativo L affidamento ai lavoratori di compiti inadeguati (artt. 18, comma 1, lett. c; 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) La mancata adozione di misure restrittive all accesso dei lavoratori non formati in zone a rischio grave e specifico (artt. 18, comma 1, lett. e; 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) Gli obblighi di formazione ed informazione dei lavoratori. Profili generali La violazione del generale obbligo di informazione (artt. 36, commi 1e2; 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) L elusione dello speciale obbligo di informazione dei lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave ed immediato. Rinvio La mancata formazione del lavoratore e degli altri addetti alla sicurezza (artt. 37, commi 1, 7, 9 e 10; 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) La mancata informazione dei volontari e l omessa prevenzione del rischio interferenziale (artt. 3, comma 12-bis, e 55, comma 5, lett. a, d.lgs. 81/2008) La mancata dotazione dei necessari ed idonei dispositivi di protezione individuale (artt. 18, comma 1, lett. d; 55, comma 5, lett. d, d.lgs. 81/2008) L omessa richiesta ai lavoratori di conformarsi alla normativa prevenzionistica (artt. 18, lett. f, e 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) L omesso aggiornamento delle misure di prevenzione (artt. 18, comma 1, lett. z; 55, comma 5, lett. d, d.lgs. 81/2008) L omessa adozione di cautele a difesa dell ambiente e della popolazione (artt. 18, comma 1, lett. q; 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) CAPITOLO III GLI ILLECITI IN MATERIA DI APPALTO di Silvia Callegari 1. L evoluzione dei rapporti tra committente e appaltatore in materia di sicurezza sul lavoro L ambito di operatività dell art. 26 d.lgs. 81/ La violazione dell obbligo di fornire informazioni sui rischi specifici La violazione dell obbligo di verifica dei requisiti tecnico-professionali (VTP) delle imprese appaltatrici e dei lavoratori autonomi La violazione degli obblighi di cooperazione e coordinamento e di redazione del documento di valutazione dei rischi La violazione dell obbligo di fornire la tessera di riconoscimento CAPITOLO IV I REATI CONCERNENTI LA GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI LUOGHI DI LAVORO di Dario Micheletti 1. Le novità in materia di emergenze nei luoghi di lavoro La trasgressione delle disposizioni generali in materia di emergenze

5 Indice sommario XI 2.1. La violazione degli obblighi di coordinamento con i soggetti istituzionali esterni (artt. 43, lett. a; 55, comma 5, lett. a, d.lgs. 81/2008) La violazione degli obblighi di programmazione interna (artt. 18, comma 1, lett. t; 43, comma 1, lett. b, c, d, e; 55, comma 5, lett. a, c, d.lgs. 81/2008) L illecita richiesta di continuazione del lavoro (artt. 43, comma 4; 55, comma 5, lett. a, d.lgs. 81/2008) Le contravvenzioni concernenti gli interventi di primo soccorso (artt. 45, comma 1; 55, comma 5, lett. a, d.lgs. 81/2008) Le contravvenzioni in materia di prevenzione degli incendi La mega-clausola sanzionatoria in materia di prevenzione degli incendi (artt. 46, comma 2; 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) L omessa installazione dei mezzi di estinzione necessari (artt. 43, comma 1, lett. e-bis; 55, comma 5, lett. c, d.lgs. 81/2008) CAPITOLO V GLI ILLECITI CONCERNENTI L EFFETTIVITÀ DEI CONTROLLI di Jacopo Fanelli 1. Gli illeciti relativi alla effettività dei controlli Gli illeciti penali e amministrativi connessi all attività del medico competente La mancata nomina del medico competente (artt. 18, comma 1, lett. a; 55, comma 5, lett. d, d.lgs. 81/2008) L omessa richiesta al medico competente di osservare gli obblighi previsti a suo carico (artt. 18, comma 1, lett. g; 55, comma 5, lett. e, d.lgs. 81/2008) La sorveglianza sanitaria illegittima (artt. 41, comma 3, e 55, comma 5, lett. f, d.lgs. 81/2008) L omessa vigilanza sulla conformità delle mansioni lavorative al giudizio di idoneità (artt. 18, comma 1, lett. bb; 55, comma 5, lett. g, d.lgs. 81/2008) La violazione degli adempimenti sanitari derivanti dalla cessazione del rapporto di lavoro (artt. 18, lett. g-bis, 25, comma 1, lett. e, 55, comma 5, lett. h, d.lgs. 81/2008) I reati collegati alla figura del responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RSL) L omessa comunicazione annuale all INAIL dei nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (artt. 18, comma 1, lett. aa; 55, comma 5, lett. l, d.lgs. 81/2008) La mancata consegna al RLS dei documenti di valutazione dei rischi (artt. 18, comma 1, lett. o e p; 55, comma 5, lett. a ed e, d.lgs. 81/2008) L impedimento delle funzioni di controllo attribuite al RLS (artt. 18, comma 1, lett. n; 55, comma 5, lett. e, d.lgs. 81/2008) La violazione dell obbligo di consultazione del RLS (artt. 18, comma 1, lett. s; 55, comma 5, lett. e, d.lgs. 81/2008) Gli illeciti correlati all attività del Servizio di Prevenzione e Protezione La mancata convocazione della riunione periodica di cui all art. 35 d.lgs. 81/2008 (artt. 18, comma 1, lett. v; 35, comma 4; e 55, comma 5, lett. e, d.lgs. 81/2008) L irregolare istruzione documentale della riunione periodica (artt. 35, comma 2, e 55, comma 5, lett. f, d.lgs. 81/2008) La mancata verbalizzazione della riunione periodica (artt. 35, comma 5, e 55, comma 5, lett. h, d.lgs. 81/2008)

6 XII Indice sommario 4.4. L omessa informazione del SPP (artt. 18, comma 2, e 55, comma 5, lett. g, d.lgs. 81/2008) Le fattispecie di omessa comunicazione di infortunio all INAIL L omessa comunicazione di infortunio di durata superiore ad 1 giorno (artt. 18, comma 1, lett. r; 55, comma 5, lett. h, d.lgs. 81/2008) L omessa comunicazione di infortunio di durata superiore a 3 giorni (artt. 18, comma 1, lett. r; 55, comma 5, lett. g, d.lgs. 81/2008) L omessa custodia del DVR nella specifica unità produttiva (artt. 29, comma 4, e 55, comma 5, lett. f, d.lgs. 81/2008) CAPITOLO VI L INOTTEMPERANZA AL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELL ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE di Pierluigi Rausei 1. La sospensione dell attività d impresa: ratio, natura e caratteristiche Titolari del potere e destinatari del provvedimento Presupposti per la sospensione Revoca e impugnazioni Ulteriore interdizione Omessa ottemperanza alla sospensione dell impresa per gravi e reiterate violazioni (art. 14, comma 10, prima parte) Soggetto attivo del reato ed elemento soggettivo Estinzione agevolata del reato Omessa ottemperanza alla sospensione dell impresa per lavoro irregolare (art. 14, comma 10, seconda parte) Soggetto attivo del reato ed elemento soggettivo Estinzione agevolata del reato Parte IV I REATI E GLI ILLECITI DEGLI ALTRI SOGGETTI CAPITOLO I I REATI DEL PREPOSTO di Simone Marani 1. La ridefinizione degli obblighi del preposto presidiati penalmente I reati propri del preposto: profili generali Omessa sovrintendenza o vigilanza ed omessa segnalazione (art. 19, lett. a) Omessa richiesta dell osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio, ed omessa istruzione sull abbandono del posto di lavoro (art. 19, lett. c) La richiesta della ripresa dell attività lavorativa in presenza di un pericolo grave ed immediato (art. 19, lett. e) Omessa segnalazione delle deficienze o delle altre condizioni di pericolo che si verifichino durante il lavoro (art. 19, lett. f) Omessa verifica sull adeguatezza delle istruzioni ricevute dai lavoratori che accedono a zone che li espongono ad un rischio grave e specifico (art. 19, lett. b) L omessa informazione sui fattori di rischio o sulle disposizioni in materia di protezione (art. 19, lett. d)

7 Indice sommario XIII 9. Omessa frequentazione dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza (artt. 19, lett. g; 37, comma7e7-bis) L abrogazione degli artt. 166, 171 e 179 d.lgs. 81/ CAPITOLO II I REATI DEI PROGETTISTI, FABBRICANTI, FORNITORI E INSTALLATORI di Paola Palladino 1. La responsabilità di progettisti, fabbricanti, fornitori ed installatori nel d.lgs. 81/2008 e nella normativa previgente Le contravvenzioni previste nell art. 57 d.lgs. 81/2008: profili generali Obblighi dei progettisti (art. 22; art. 57, comma 1) Obblighi di fabbricanti e fornitori (art. 23; art. 57, comma 2) Obblighi degli installatori (art. 24; art. 57, comma 3) CAPITOLO III GLI ILLECITI DEL MEDICO COMPETENTE di Valentina Magnini 1. Considerazioni introduttive: la ratio degli illeciti del medico competente I precetti sanzionati dall art. 58 d.lgs. 81/2008: un quadro di sintesi Il soggetto attivo: il medico competente Le attribuzioni del medico competente Le violazioni dei compiti professionali : omessa programmazione ed effettuazione della sorveglianza sanitaria Omessa tenuta e aggiornamento delle cartelle sanitarie Omissione delle visite nei luoghi di lavoro Le violazioni dei doveri collaborativi Le violazioni dei doveri informativi L effettuazione della sorveglianza sanitaria per accertare stati di gravidanza o negli altri casi vietati dalla legge: gli accertamenti medici privati sulle assenze per malattie o infortunio CAPITOLO IV GLI ILLECITI DEI LAVORATORI di Paola Palladino 1. La responsabilità dei lavoratori nel d.lgs. 81/2008 e nella normativa previgente Gli illeciti previsti nell art. 59 d.lgs. 81/2008: profili essenziali Obblighi dei lavoratori sanzionati penalmente: questioni generali Omesso rispetto di disposizioni ed istruzioni ai fini della protezione (art. 20, comma 2, lett. b; art. 59, lett. a) Omesso corretto utilizzo di attrezzature, sostanze pericolose, mezzi di trasporto, dispositivi di sicurezza (art. 20, comma 2, lett. c; art. 59, lett. a) Omesso idoneo utilizzo dei dispositivi di protezione (art. 20, comma 2, lett. d; art. 59, lett. a) Omessa segnalazione di carenze dei mezzi e dei dispositivi di cui all art. 20, lett. c e d, d.lgs. 81/2008, nonché di situazioni di pericolo ed omesso intervento (art. 20, comma 2, lett. e; art. 59, lett. a)

8 XIV Indice sommario 3.5. Rimozione o modifica non autorizzate di dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo (art. 20, comma 2, lett. f; art. 59, lett. a) Compimento di azioni o manovre di propria iniziativa (art. 20, comma 2, lett. g; art. 59, lett. a) Omessa partecipazione a programmi di formazione ed addestramento (art. 20, comma 2, lett. h; art. 59, lett. a) Violazione dell obbligo di sottoporsi a controlli sanitari (art. 20, comma 2, lett. i; art. 59, lett. a) Rifiuto ingiustificato delle designazioni in materia di prevenzione incendi e gestione delle emergenze (artt. 43, comma 3, primo periodo; 59, lett. a) Obbligo di identificazione dei lavoratori di imprese appaltatrici o subappaltatrici (art. 20, comma 3; art. 59, lett. b) CAPITOLO V GLI ILLECITI DEI COMPONENTI L IMPRESA FAMILIARE, DEI LAVORATORI AUTONOMI, DEI PICCOLI IMPRENDITORI E DEI SOCI DELLE SOCIETÀ SEMPLICI OPERANTI NEL SETTORE AGRICOLO di Alessandra Palma 1. I nuovi soggetti destinatari della normativa in materia sicurezza sul lavoro: i componenti l impresa familiare, i lavoratori autonomi, i piccoli imprenditori e i soci di società semplici operanti nel settore agricolo Violazione della normativa prevista dal Titolo III sulle attrezzature di lavoro (art. 21, comma 1, lett. a; art. 60, comma 1, lett. a) Adozione ed utilizzo di dispositivi di protezione individuale non conformi al Titolo III (art. 21, comma 1, lett. b; art. 60, comma 1, lett. a) Omessa dotazione del tesserino di riconoscimento (art. 21, comma 1, lett. c; art. 60, comma 1, lett. b) Omessa esibizione della tessera di riconoscimento da parte dei lavoratori autonomi (art. 20, comma 3; art. 60, comma 2) Modalità di estinzione degli illeciti amministrativi e penali Parte V LE SANZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA NEI CANTIERI CAPITOLO I IL TITOLO IV DEL D.LGS. 81/2008 SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. PROFILI GENERALI di Sabrina Cherubini 1. La sicurezza dei cantieri temporanei o mobili nel diritto vivente anteriore al d.lgs. 494/ Le direttrici di riforma recepite dal d.lgs. 494/1996 e confluite nel Titolo IV del d.lgs. 81/ Il campo di applicazione del Titolo IV: la definizione di cantieri temporanei e mobili La delimitazione spaziale del cantiere La soglia dimensionale del cantiere

9 Indice sommario XV 6. Gli obblighi scaturenti dalla pluralità d imprese. La sussumibilità del lavoratore autonomo nella definizione di impresa CAPITOLO II GLI ILLECITI DEL COMMITTENTE O DEL RESPONSABILE DEI LAVORI di Sabrina Cherubini 1. La figura del committente quale cardine del sistema di sicurezza nei cantieri Il rapporto tra committente e responsabile dei lavori: natura giuridica, condizioni ed efficacia della nomina Il rapporto tra committente (o responsabile dei lavori) e coordinatori; fondamento, natura giuridica ed effetti Gli illeciti contemplati dall art. 157 d.lgs. 81/2008: profili generali Le contravvenzioni di omessa designazione dei coordinatori per la sicurezza L omessa designazione del coordinatore per la progettazione (artt. 90, comma 3; 157, comma 1, lett. a, d.lgs. 81/2008) L omessa designazione del coordinatore per l esecuzione (artt. 90, commi 4 e 5; 157, comma 1, lett. a, d.lgs. 81/2008) L omesso controllo dei coordinatori (artt. 93, comma 2; 157, comma 1, lett. b, d.lgs. 81/2008) La mancata verifica dell idoneità tecnico-professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi (artt. 90, comma 9, lett. a; 157, comma 1, lett. b, d.lgs. 81/2008) L omessa verifica dell adeguata formazione e dell operato dell impresa affidataria (artt. 100, comma 6-bis; 157, comma 1, lett. b, d.lgs. 81/2008) Gli illeciti amministrativi. Modifiche alla normativa previgente CAPITOLO III I REATI DEI COORDINATORI PER LA SICUREZZA di Sabrina Cherubini 1. I coordinatori per la sicurezza in generale I compiti del coordinatore per la progettazione (CSP) L omessa redazione del piano di sicurezza e coordinamento L omessa predisposizione del fascicolo tecnico L omesso coordinamento dell applicazione delle disposizioni di cui all art. 90, comma 1, d.lgs. 81/ I compiti del coordinatore per l esecuzione (CSE) L omessa verifica dell applicazione delle disposizioni contenute nel PSC L omessa verifica dell idoneità del piano operativo di sicurezza, l omesso adeguamento del piano di sicurezza e coordinamento e del fascicolo e l omessa verifica dell adeguamento dei POS L omessa organizzazione della cooperazione, coordinamento e reciproca informazione tra i datori di lavoro L omessa verifica dell attuazione di quanto previsto dagli accordi per il coordinamento tra i RSPPL L omessa segnalazione delle inosservanze delle imprese e dei lavoratori autonomi

10 XVI Indice sommario 3.6. L omessa sospensione dei lavori La violazione del comma 2 dell art. 92 d.lgs. 81/2008: l omessa redazione del PSC e del fascicolo nell ipotesi di sopravvenuta compresenza di imprese CAPITOLO IV GLI ILLECITI DEL DATORE DI LAVORO E DEI DIRIGENTI di Iunio Valerio Romano 1. Cantieri temporanei o mobili: le fattispecie sanzionatorie a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti Misure per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili: obblighi dei datori di lavoro e dei dirigenti (art. 96, comma 1, lett. g e art. 159, comma 1; art. 96, comma 1, lett. a, b, c, d, e ed f e art. 159, comma 2, lett. c) Obblighi del datore di lavoro dell impresa affidataria (art. 97, commi 1, 3 e 3-ter e art. 159, comma 2, lett. a e c) Piano di sicurezza e coordinamento (art. 100, comma 3, e art. 159, comma 2, lett. a; art. 100, comma 4, e art. 159, comma 2, lett. d) Obblighi di trasmissione (art. 101, commi2e3, eart. 159, comma 2, lett. d) Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni in quota: viabilità nei cantieri (art. 108 e art. 159, comma 2, lett. b) Idoneità delle opere provvisionali (art. 112 e art. 159, comma 2, lett. b) e lavori in prossimità di parti attive (art. 117 e art. 159, comma 2, lett. a) Scavi e fondazioni: lavori di splateamento e sbancamento (art. 118 e art. 159, comma 2, lett. a) Presenza di gas negli scavi (art. 121 e art. 159, comma 2, lett. a) Pozzi, scavi e cunicoli (art. 119 e art. 159, comma 2, lett. b) Ponteggi e impalcature in legname: parapetti, andatoie, passarelle e sottoponti (art. 126 e art. 159, comma 2, lett. a; art. 130 e art. 159, comma 2, lett. c; art. 128, comma 1, e art. 159, comma 2, lett. a) Ponteggi e opere provvisionali: montaggio e smontaggio delle opere provvisionali (artt. 122 e 123 e art. 159, comma 2, lett. a e b) Disposizione dei montanti (art. 125, commi 1, 2 e 3, e art. 159, comma 2, lett. b) Ponti a sbalzo (art. 127 e art. 159, comma 2, lett. b) Impalcature nelle costruzioni in conglomerato cementizio (art. 129, comma 1, e art. 159, comma 2, lett. b) Ponteggi fissi: montaggio e smontaggio nei lavori in quota (art. 136, commi 1,2,3,4,5e6,eart. 159, comma 2, lett. b) Manutenzione e revisione (art. 137 e art. 159, comma 2, lett. c) Autorizzazione alla costruzione ed all impiego (artt. 133, comma 3, e art. 159, comma 2, lett. c) Documentazione (art. 134 e art. 159, comma 2, lett. c) Marchio del fabbricante (art. 135 e art. 159, comma 2, lett. c) Norme particolari (art. 138 e art. 159, comma 2, lett. c)

11 Indice sommario XVII 3.5. Ponteggi movibili: ponti su cavalletti (art. 139 e art. 159, comma 2, lett. c) Ponti su ruote (art. 140 e art. 159, comma 2, lett. b e c) Costruzioni edilizie: disarmo delle armature provvisorie (art. 145 e art. 159, comma 2, lett. a e c) Lavori speciali (art. 148 e art. 159, comma 2, lett. a) Strutture speciali (art. 141 e art. 159, comma 2, lett. c) Costruzioni di archi, volte e simili (art. 142 e art. 159, comma 2, lett. c) Posa delle armature e delle centine (art. 143 e art. 159, comma 2, lett. c) Resistenza delle armature (art. 144 e art. 159, comma 2, lett. c) Difesa delle aperture (art. 146 e art. 159, comma 2, lett. c) Scale in muratura (art. 147 e art. 159, comma 2, lett. b e c) Paratoie e cassoni (art. 149 e art. 159, comma 2, lett. c) Demolizioni: ordine delle demolizioni (art. 151 e art. 159, comma 2, lett. b e c) Misure di sicurezza (art. 152 e art. 159, comma 2, lett. b) Sbarramento della zona di demolizione (art. 154 e art. 159, comma 2, lett. b) Rafforzamento delle strutture (art. 150 e art. 159, comma 2, lett. c) Convogliamento del materiale di demolizione (art. 153 e art. 159, comma 2, lett. c) Demolizione per rovesciamento (art. 155 e art. 159, comma 2, lett. c) Violazioni non altrimenti sanzionate CAPITOLO V I REATI DEI LAVORATORI AUTONOMI di Iunio Valerio Romano 1. Il lavoratore autonomo quale soggetto attivo di reato e relativi obblighi (art. 94 e art. 160, comma 1, lett. b) Piano di sicurezza e coordinamento (art. 100, comma 3, e art. 160, comma 1, lett. a) Deposito di materiali sulle impalcature (art. 124 e art. 160, comma 1, lett. c) Norme particolari (art. 138, commi3e4, eart. 160, comma 1, lett. c) Misure di sicurezza (art. 152, comma 2, e art. 160, comma 1, lett. c) Parte VI LE DISCIPLINE SPECIALI CAPITOLO I GLI ILLECITI SUI LUOGHI DI LAVORO INSALUBRI O PERICOLOSI di Cinzia Fuggetti 1. I luoghi di lavoro nel d.lgs. 81/2008 e nella normativa previgente Disposizioni generali sui luoghi di lavoro. Criticità e punti di forza

12 XVIII Indice sommario 2.1. Definizione di luogo di lavoro Requisiti di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro Obblighi del datore di lavoro Locali sotterranei o semisotterranei Lavori in ambienti sospetti di inquinamento Notifiche all organo di vigilanza competente per territorio Le sanzioni CAPITOLO II GLI ILLECITI IN MATERIA DI ATTREZZATURE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE di Alessandra Palma 1. La disciplina delle attrezzature di lavoro nel d.lgs. 81/2008 e nella normativa previgente Gli illeciti contemplati dall art. 87 d.lgs. 81/2008: aspetti problematici comuni Scelta di attrezzature di lavoro prive dei requisiti minimi di sicurezza (art. 70, commi1e2;art. 87, comma 2, lett. a, comma 3, lett. a e comma 4 lett. d) Obblighi del datore di lavoro relativi all uso delle attrezzature di lavoro Violazione dell obbligo di mettere a disposizione del lavoratore attrezzature idonee rispetto alla tipologia di attività a cui sono destinate o all ambiente in cui sono inserite (art. 71, comma 1; art. 87, comma 2, lett. c) Omessa valutazione dei rischi nella scelta delle attrezzature di lavoro (art. 71, comma 2; art. 87, comma 2, lett. c) Omessa riduzione dei rischi connessi all utilizzo delle attrezzature (art. 71, comma 3; art. 87, comma 3, lett. b) Omessa adozione di misure necessarie alla installazione conforme alle istruzioni del fabbricante delle apparecchiature, alla idonea manutenzione ed all aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza, alla tenuta ed all aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature (art. 71, comma 4; art. 87, comma 2, lett. c) Omessa adozione di misure idonee a garantire la sicurezza del posto di lavoro e della posizione dei lavoratori (art. 71, comma 6; art. 87, comma 4, lett. b) Omessa adozione di misure necessarie a garantire l utilizzo di apparecchiature con rischi specifici da parte di lavoratori qualificati (art. 71, comma 7; art. 87, comma 2, lett. c) Omessa esecuzione dei controlli periodici sulle attrezzature (art. 71, comma 8; art. 87, comma 2, lett. c) Omessa annotazione dei risultati dei controlli e omessa conservazione dei risultati degli ultimi tre anni (art. 71, comma 9; art. 87, comma 4, lett. b) Utilizzo di attrezzature prive di attestazione di controllo al di fuori della sede dell unità produttiva (art. 71, comma 10; art. 87, comma 4, lett. b) Omessa effettuazione di verifiche periodiche sulle attrezzature elencate all allegato VII (art. 71, comma 11; art. 87, comma 4, lett. b) Omessa dichiarazione di conformità delle attrezzature noleggiate o concesse in uso ed omessa acquisizione dell attestato di formazione dell operatore (art. 72 commi1e2;art. 87, comma 7)

13 Indice sommario XIX 6. I dispositivi di protezione individuale: il campo di applicazione del d.lgs. 81 del 2009 e la normativa previgente Violazione del principio della residualità nell adozione di dispositivi di protezione (art. 75; art. 87, comma 2, lett. d) Obblighi del datore di lavoro inerenti i DPI (art. 77) Violazione dei criteri di scelta dei DPI, adozione di DPI privi di marcatura CE o inadeguati (art. 77, comma 3; art. 87, comma 2, lett. d) Omessa o inadeguata manutenzione, riparazione o sostituzione dei DPI (art. 77, comma 4, lett. a; art. 87, comma 2, lett. d) Omessa adozione di misure necessarie a garantire che i DPI siano utilizzati soltanto per gli usi previsti e siano destinati ad un uso personale (art. 77, comma 4, lett. b e d; art. 87, comma 2, lett. d) Omessa formazione e informazione del lavoratore (art. 77, comma 4, lett. e, f ed h; art. 87, comma 3, lett. c) Violazione dell obbligo di fornire ai lavoratori informazioni comprensibili e di stabilire le procedure per la consegna e il deposito dei DPI al termine dell utilizzo (art. 77, comma 4, lett. c e g; art. 87, comma 4, lett. c) Violazione dell obbligo di addestramento del lavoratore per l uso di DPI di terza categoria (art. 77, comma 5; art. 87, comma 2, lett. d) Disposizioni in materia di impianti ed apparecchiature elettriche Omessa valutazione del rischio elettrico (art. 80, comma 1; art. 87, comma 1) Mancata adozione di misure adeguate ad eliminare o ridurre il rischio elettrico (art. 80, comma 3; art. 87, comma 3, lett. d) Esecuzione di lavori su apparecchiature sotto tensione o in assenza di sicurezza (art. 82, comma 1; art. 87, comma 2, lett. d) Esecuzione di lavori in prossimità di parti attive non protette (art. 83, comma 1; art. 87, comma 2, lett. d) Omessa adozione delle protezioni necessarie per impedire pericoli derivanti da esplosioni (art. 85, comma 1; art. 87, comma 2, lett. d), comma 2, lett. d) Omessa effettuazione di controlli su impianti elettrici ed impianti di protezione dai fulmini (art. 86, commi 1e3;art. 87, comma 4, lett. d) CAPITOLO III I REATI IN MATERIA DI SEGNALETICA di Laura Caldarelli 1. La disciplina relativa alla segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro L apparato sanzionatorio a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti: caratteri comuni alle singole ipotesi contravvenzionali La violazione dei doveri sanciti dall art. 163 d.lgs. 81/2008: l omesso utilizzo della segnaletica di sicurezza (Segue): la violazione di più disposizioni tecniche previste dagli allegati (Segue): la omessa adozione delle misure necessarie per la segnalazione di situazioni di rischio non considerate dal d.lgs. 81/ (Segue): l omesso ricorso alla segnaletica relativa al traffico stradale, ferroviario, fluviale, marittimo o aereo per disciplinare il traffico veicolare all interno dell impresa Omessa formazione dei lavoratori ed omessa informativa ai lavoratori Le sanzioni a carico dei preposti

14 XX Indice sommario CAPITOLO IV I REATI IN MATERIA DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI di Elena Profiti 1. La nuova disciplina delle attività di movimentazione dei carichi (MMC) Le sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente Il rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico: il nuovo ambito applicativo Gli obblighi dei soggetti della sicurezza nel settore della MMC Violazione dell obbligo di evitare la MMC: artt. 170 lett. a e 168, comma 1, d.lgs. 81/ Violazione dell obbligo di ridurre il rischio connesso alla MMC: artt. 170 lett. a e 168, comma 2, d.lgs. 81/ Violazione dell obbligo di sorveglianza sanitaria: artt. 170 lett. a e 168, comma 2, lett. d, d.lgs. 81/ Violazione dell obbligo di informazione dei lavoratori: artt. 170 lett. b e 169, comma 1, lett. a, d.lgs. 81/ Violazione dell obbligo di formazione degli addetti alla MMC: artt. 170, lett. b e 169, comma 1, lett. b d.lgs. 81/ Le sanzioni a carico del preposto CAPITOLO V GLI ILLECITI IN MATERIA DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI di Alessandra Palma 1. La normativa in materia di attrezzature munite di videoterminali Gli illeciti a carico del datore di lavoro e del dirigente: questioni comuni alle fattispecie previste dall art Omessa adozione delle misure adeguate per evitare rischi per il lavoratore addetto ai videoterminali (art. 174, comma 2; art. 178, comma 1, lett. a) Omessa organizzazione dei posti di lavoro in conformità ai requisiti di cui all allegato XXXIV (art. 174, comma 3; art. 178, comma 1, lett. a) Violazione delle norme sullo svolgimento quotidiano del lavoro (art. 175, commi 1 e 3; art. 178, comma 1, lett. a) Violazione delle norme in materia di sorveglianza sanitaria (art. 176, commi 1, 3 e 5; art. 178, comma 1, lett. a) Omessa fornitura di dispositivi speciali di correzione visiva (art. 176, comma 6; art. 178, comma 1, lett. b) Inadempimento degli obblighi di informazione e formazione (art. 177; art. 178, comma 1, lett. b) CAPITOLO VI I REATI IN MATERIA DI AGENTI FISICI di Guido Casaroli 1. La disciplina di settore I precedenti legislativi Le sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente nei casi di violazione delle disposizioni generali sugli agenti fisici (art. 219)

15 Indice sommario XXI 3.1. (Segue): la violazione delle previsioni in materia di valutazione dei rischi (art. 181, comma 2; art. 219, comma 1) (Segue): le infrazioni alle disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi (art. 182, comma 2; art. 219, comma 2, lett. a) (Segue): la violazione degli obblighi di informazione e formazione dei lavoratori (art. 184; art. 219, comma 2, lett. a) (Segue): le inadempienze connesse agli obblighi in materia di sorveglianza sanitaria (art. 185; art. 219, comma 2, lett. a) Gli illeciti della parte speciale Le violazioni delle disposizioni a tutela dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore: le previsioni in materia di valutazione del rischio (art. 190, commi 1, 2, 3e5;art. 219, comma 1 e comma 2, lett. a) (Segue): la inosservanza delle norme sulle misure di prevenzione e protezione (art. 192, comma 2; art. 219, comma 2, lett. a) (Segue): la violazione delle previsioni in materia di dispositivi di protezione individuale (art. 193, comma 1; art. 219, comma 2, lett. a) (Segue): la inosservanza degli obblighi di informazione e formazione dei lavoratori (art. 195; art. 219, comma 2, lett. a). Rinvio (Segue): il mancato rispetto delle condizioni che consentono deroghe all uso dei DPI-u e all osservanza del valore limite di esposizione (art. 197, comma 3; art. 219, comma 2, lett. a) (Segue): presunte lacune di tutela Le infrazioni alle norme sulla protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni meccaniche (artt. 202, 203, 205, comma 4; art. 219, comma 2, lett. a) La violazione delle norme a protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici (art. 209, commi1e5;art. 219, comma 1; artt. 209, commi 2 e 4, 210, comma 1; art. 219, comma 2, lett. a; art. 210, commi 2e3;art. 219, comma 2, lett. b) La inosservanza degli obblighi imposti per la protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali (art. 216, comma 1; art. 219, comma 1; art. 217, comma 1; art. 219, comma 2, lett. a; art. 217, commi 2e3;art. 219, comma 2, lett. b) La disciplina in materia di agenti fisici che non sono oggetto di specifiche disposizioni nell ambito del Titolo VIII Il d.lgs. 106/2009 integrativo e correttivo del d.lgs. 81/ (Segue): correzione di errori materiali e modifiche contenutistiche (Segue): rivisitazione dell apparato sanzionatorio (Segue): aggiustamenti nei rinvii, nuove incriminazioni e proroghe dell entrata in vigore (art. 192, comma 3, primo periodo; art. 219, comma 2, lett. b; art. 196; art. 219, comma 2, lett. a; art. 216; art. 219, comma 1; art. 306, comma3) Gli illeciti del medico competente (artt. 185, 186; art. 220) CAPITOLO VII LE SANZIONI IN MATERIA DI SOSTANZE PERICOLOSE di Anna Lisa Maccari Parte I. Il titolo IX del decreto della sicurezza nei luoghi di lavoro Gli illeciti in materia di sostanze pericolose: note introduttive

16 XXII Indice sommario 2. La struttura dei reati, i soggetti attivi ed il trattamento sanzionatorio Parte II. La protezione da agenti chimici pericolosi Gli illeciti in materia di agenti chimici pericolosi: considerazioni introduttive Gli illeciti in materia di valutazione del rischio Gli illeciti in materia di misure specifiche di protezione e di prevenzione Gli illeciti in materia di disposizioni in caso di incidenti ed emergenze Gli illeciti in materia d informazione e formazione dei lavoratori Le violazioni in materia di divieti di lavorazione ed impiego di agenti chimici pericolosi, di cui all allegato XL Gli illeciti in materia di sorveglianza sanitaria e cartelle sanitarie di rischio Parte III. Le sanzioni in materia di protezione da agenti cancerogeni e mutageni Gli illeciti in materia di sostanze cancerogene e mutagene: profili generali L omessa sostituzione o riduzione degli agenti cancerogeni o mutageni Gli illeciti in materia di valutazione del rischio Gli illeciti in materia di misure tecniche, organizzative, procedurali Le violazioni in materia di misure tecniche Gli illeciti in materia d informazione e formazione Gli illeciti in materia di esposizione non prevedibile e le operazioni lavorative particolari Gli illeciti in materia di operazioni particolari Gli illeciti in materia di accertamenti sanitari e di misure preventive e protettive specifiche Gli illeciti in materia di registro di esposizione e cartelle sanitarie Parte IV. Le sanzioni in materia di esposizione all amianto La protezione dai rischi connessi all esposizione all amianto: profili generali L omessa ricerca dell amianto Le violazioni in materia di valutazione del rischio Gli illeciti in materia di notifica Le violazioni in materia di misure di prevenzione e protezione Gli illeciti in materia di misure igieniche Gli illeciti in materia di controllo dell esposizione Gli illeciti in materia di valore limite Gli illeciti in materia di operazioni lavorative particolari Gli illeciti in materia di lavori di demolizione o rimozione dell amianto Gli illeciti in materia d informazione dei lavoratori Gli illeciti in materia di formazione dei lavoratori Gli illeciti in materia di sorveglianza sanitaria Gli illeciti in materia di registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio CAPITOLO VIII GLI ILLECITI IN MATERIA DI ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI di Filippo Bellagamba 1. La disciplina in materia di protezione dall esposizione ad agenti biologici nel d.lgs. 81/2008 e nel d.lgs. 626/ Gli illeciti contravvenzionali previsti dall art. 282 d.lgs. 81/2008: profili problematici comuni

17 Indice sommario XXIII 3. L obbligo di comunicazione e la necessità dell autorizzazione (artt. 269, commi 1, 2 e 3; art. 270, commi 1e4;art. 282, lett. a e b) La valutazione del rischio (art. 271, commi 1, 3e5; art. 282, comma 1; art. 271, comma 2; art. 282, comma 2, lett. a) Le misure tecniche, organizzative, procedurali ed igieniche (artt. 272 e 273, comma 1; art. 282, comma 2, lett. a) Le misure specifiche dettate a seconda del luogo di svolgimento dell attività o del tipo di processo seguito nell uso di agenti biologici Le misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie (art. 274, commi 2 e 3; art. 282, comma 2, lett. a) Le misure specifiche per i laboratori e gli stabulari (art. 275; art. 282, comma 2, lett. a) Le misure specifiche per i processi industriali (art. 276; art. 282, comma 2, lett. a) Le misure di emergenza (art. 277, comma 2; art. 282, comma 2, lett. b) Gli obblighi di informazione e formazione (art. 278; art. 282, comma 2, lett. a) La sorveglianza sanitaria: prevenzione e controllo e registro degli esposti e degli eventi accidentali (art. 279, commi 1e2; art. 280, commi 1e2; art. 282, comma 2, lett. a) Mancata osservanza di prescrizioni connesse alla sorveglianza sanitaria (art. 280, commi3e4;art. 282, comma 2, lett. c) La riunificazione in un unica ipotesi contravvenzionale della responsabilità concorsuale dei preposti (art. 271, comma 2; art. 272; art. 274, commi 2 e 3; art. 275; artt. 276 e 278, commi 1e3;art. 283) L obbligo di informazione del datore di lavoro sull esistenza di anomalie imputabili all esposizione dei lavoratori ad un medesimo agente biologico (art. 279, comma 3; art. 284) Le due ipotesi contravvenzionali a carico dei lavoratori (art. 277, commi 1e3; art. 285, lett. a e b) Il divieto di assunzione di cibi o bevande, di fumo e di far uso di pipette o di applicazione di cosmetici nelle aree a rischio (art. 273, comma 2; art. 286) CAPITOLO IX I REATI IN MATERIA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE di Francesco Bencivenga 1. Considerazioni introduttive La definizione di atmosfera esplosiva La prevenzione della formazione di atmosfere esplosive come regola cautelare non specificamente sanzionata Tecnica normativa degli illeciti contravvenzionali di cui all art. 297 d.lgs. 81/ Le fattispecie contravvenzionali originate dalla clausola sanzionatoria di cui all art Violazione dell obbligo di valutare i rischi di esplosione (art. 290) Violazione dell obbligo di evitare le accensioni ed attenuare gli effetti pregiudizievoli (art. 289 comma 2) Violazione dell obbligo di strutturare gli ambienti di lavoro in sicurezza e predisporre il controllo con mezzi tecnici adeguati (art. 291) Violazione dell obbligo di coordinare le misure contro le esplosioni e di predisporre apposito documento (art. 292 comma 2)

18 XXIV Indice sommario 5.5. Violazione dell obbligo di ripartire le aree esplosive in zone (art. 293 comma1) Violazione dell obbligo di assicurare le prescrizioni minime di protezione (art. 293 comma 2) Violazione dell obbligo di redigere ed aggiornare il documento sulla protezione contro le esplosioni (art. 294) Violazione dell obbligo di informare e formare i lavoratori (art. 294-bis) Violazione dell obbligo di verifica delle installazioni elettriche (art. 296). 930 Parte VII IL REGIME SANZIONATORIO CAPITOLO I REGIME SANZIONATORIO E CAUSE DI ESTINZIONE DEGLI ILLECITI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO di Dario Guidi 1. Cenni generali L operatività del principio di specialità tra le fattispecie sanzionatorie del d.lgs. 81/ L ampliamento del raggio applicativo della c.d. oblazione condizionata ad opera dell art. 301 d.lgs. 81/ L estinzione agevolata delle contravvenzioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro Organi di vigilanza e prescrizione Le fasi salienti della procedura di cui agli artt. 20 e ss. del d.lgs. 758/ L adempimento con modalità diverse da quelle prescritte e la regolarizzazione spontanea della violazione La nuova ipotesi di estinzione agevolata degli illeciti amministrativi a seguito di regolarizzazione (art. 301-bis) Le modifiche al meccanismo di sostituzione delle pene detentive brevi Il potere di disposizione degli organi di vigilanza Le ragioni dell abrogazione dell art

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