TEORIE E TECNICHE COSTRUTTIVE NEL LORO SVILUPPO STORICO ARCHITETTURA ROMANA. Architettura romana UTILIZZO DELL ARCO NELL ARCHITETTURA ROMANA
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- Flavio Milano
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1 TEORIE E TECNICHE COSTRUTTIVE NEL LORO SVILUPPO STORICO ARCHITETTURA ROMANA Strade e ponti Viadotti Acquedotti Pont du Gard (20-16 a.c): Ltot = 270m Luci campate: 25 m Chi vorrà paragonare le inattive Piramidi, o altre opere dei Greci prive di utilità sebbene così famose, con questi acquedotti, con queste strutture così indispensabili? (Julius Frontinus, De Aquis)
2 Ponte de Alcantara (Spagna, fiume Tago) 104 d.c. Io, Caius Julius Lacer, famoso per la mia arte, lascio un ponte affinché qui rimanga per sempre nei secoli del mondo. Ponte romano di Ciudad Rodrigo
3 La basilica Roma, Basilica di Massenzio ( d.c.) L ANFITEATRO Anfiteatro di Arles (I sec.a.c.) Anfiteatro flavio (Colosseo) (80 d.c.)
4 CONTRIBUTI ORIGINALI ARCHITETTURA ROMANA 1 Forme architettoniche basate su linee e superfici curve: - Arco - Volta - Cupola 2 Materiali : utilizzo di leganti (pozzolana), muratura a concrezione 3 Ricerca della funzionalità pratica L architettura romana doveva essere l espressione dell equilibrio e della solidità dell impero. 1. Utilizzo di nuovi materiali: LA MURATURA A CONCREZIONE FORME MURARIE Muratura Emplecton = muratura a strati verticali (3) Tecnica greca: pietre squadrate, allineamenti regolari di ortòstati, eventualmente con alternanza di diàtoni. Tecnica romana: muratura a strati verticali, disposti però in modo tale da migliorarne le capacità prestazionali e l economicità. La fodera esterna poteva essere configurata (oltre che secondo la tecnica greca) in una grande varietà di modi: - pietra in blocchi poligonali ( opus incertum ) - laterizio ( opus testaceum ) - tufelli ( opus reticulatum )
5 PARAMENTO ESTERNO OPUS INCERTUM: blocchi di forma varia, irregolare OPUS TESTACEUM (o anche OPUS LATERICIUM): in laterizi, in un primo tempo crudi (in argilla seccata all aria), poi cotti in fornace ( coctis lateres ). 1 piede (~ 30 cm) = pedali 2 piedi = bipedali 2/3 di piede (~ 20 cm) = besales 1.5 piedi (~ 45cm) = sesquipede PARAMENTO ESTERNO O OPUS RETICULATUM: realizzato con blocchetti di tufo ( TUFELLI ) tagliati in forma di piramidi regolari, con i lati delle basi complanari alla superficie esterna e inclinati a cm
6 PARAMENTO INTERNO Per realizzare lo strato interno i romani inventarono il cosiddetto OPUS CAEMENTICIUM = strati alterni di pietrisco e malta, poi compattati per battitura. Componente LAPIDEA ( Caementa ) = frammenti di pietre MALTA ( Materia ) = calce+sabbia+pozzolana Detta anche muratura a concrezione (veniva gettata, o tra le due pareti esterne, o in apposite casseformi). Il carico globale si ripartiva sui tre strati, a condizione però che vi fosse un sufficiente ammorsamento fra di essi, così che i tre strati si deformassero allo stesso modo. Per ottenere questo ammorsamento fra gli strati: mattoni e tufelli con forme appuntite. PARETI A PARAMENTO CURVILINEO Si utilizzavano mattoni a punta, oppure, per le colonne, ricavati da forme circolari. In alcuni casi, per il rivestimento esterno si utilizzava: OPUS MIXTUM = strati orizzontali, alternati, di mattoni e pietra OPUS VITTATUM = blocchetti rettangolari a fasce su filari orizzontali. STRUTTURE DI SPESSORI RILEVANTI Si componevano sempre di tre strati, collegati con perni metallici. Gli strati esterni erano in OPUS QUADRATUM = pareti di blocchi squadrati.
7 La muratura a concrezione era diversa dal calcestruzzo di oggi per: - modalità di impasto - modalità di confezione - componenti Le caratteristiche meccaniche erano invece SIMILI (Prove sulla muratura con carotieri a rotazione) Materiale Caucciù Tufo vulcanico Arenaria Legno Mattoni pieni Calcestruzzo Travertino Vetro Calcare Basalto Acciaio σ R (N/mm 2 ) Muratura a concrezione: σ R tra 10/-25 MPa per rottura a compressione σ t tra 1 / 2.5 MPa per rottura a trazione ( 0!)
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