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1 Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale La popolazione sotto il livello di povertà. 09_21.odt 1 R.I. 21/09 Dicembre 2009

2 Questo rapporto è stato interamente editato con software Open Office.org rel 3.1 e facendo uso del font Spranq Eco Sans che consente di risparmiare il 20% dell'inchiostro in fase di stampa. Amministrazione Provinciale di Piacenza - Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale OPS - Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo via Garibaldi 50, Piacenza. tel. 0523/795369, ops@provincia.pc.it In copertina: trasloco. Copyright: 09_21.odt 2

3 La popolazione sotto il livello di povertà. P. Lega R. I. n 21/09 Dicembre Introduzione. La misura della popolazione sotto il livello di povertà è stato assunto come uno dei 33 indicatori di sostenibilità ritenuti "strategici" dal Rapporto di Sostenibilità della provincia di Piacenza, ed (1). L'ISTAT conduce annualmente una analisi delle condizioni di povertà relativa delle famiglie italiane, svolta sulla base di interviste ad un campione rappresentativo; la soglia di povertà relativa è calcolata sulla base della spesa familiare rilevata dall indagine annuale sui consumi condotta su un campione di circa 28 mila famiglie, estratte casualmente in modo da rappresentare il totale della famiglie residenti in Italia; la soglia di povertà relativa per una famiglia di 2 persone è posta pari alla spesa media pro capite nazionale, che nel 2004 era pari a circa 920 mensili e nel 2008 era di circa 999 ; le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono quindi classificate come relativamente povere. Per famiglie di ampiezza diversa il valore della soglia si ottiene applicando una opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle economie di scala realizzabili all aumentare del numero di componenti. Secondo lo studio dell'istat, nel 2008 le famiglie che si trovavano in condizioni di povertà relativa erano stimate in 2 milioni 737 mila e rappresentavano l 11,3% delle famiglie residenti; nel complesso erano 8 milioni e 78 mila gli individui poveri, il 13,6% dell intera popolazione (2). La percentuale di famiglie povere ha subito un leggero incremento nel 2008 rispetto al triennio precedente, in cui è rimasta stazionaria al 11.1%, ma la variazione non risulta statisticamente significativa; sono significative invece le differenze del fenomeno tra le diverse aree geografiche del paese: molto più accentuato al Sud dove fa registrare un picco del 23.8%, in forte aumento rispetto ai due anni precedenti, e meno accentuato al Nord dove la percentuale si ferma al 4.9%, in leggera diminuzione rispetto ai due anni precedenti. La percentuale inoltre aumenta per le famiglie più ampie, con tre o più figli, e per le famiglie con membri aggregati, per le quali le percentuali nazionali sono rispettivamente del 25.2% e del 19.6%. La situazione è più grave se i figli hanno meno di diciotto anni: l incidenza di povertà tra le famiglie con tre o più figli minori sale, infatti, in media, al 27,2% e, nel Mezzogiorno, addirittura al 38,8% (2). La povertà è inoltre associata a bassi livelli di istruzione della persona di riferimento (l incidenza è del 17,9% quando è a capo della famiglia una persona con al più la licenza elementare), a bassi profili professionali (tra le famiglie con componenti occupati è povero il 14,5% delle famiglie con a capo un operaio o assimilato) e, soprattutto, all esclusione dal mercato del lavoro: l incidenza di povertà tra le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione è pari al 33,9% e sale al 44,3% se in questa stessa situazione si trovano almeno due componenti (contro il 9,6% delle famiglie in cui nessun componente è alla ricerca di lavoro). L incidenza di povertà più elevata si registra, ovviamente, tra 09_21.odt 3

4 le famiglie in cui non vi sono occupati né ritirati dal lavoro; queste, infatti, risultano relativamente povere in quasi la metà dei casi (49,6%) (2). In Emilia Romagna il fenomeno sembra molto più contenuto: nel 2008 l'incidenza della povertà relativa interessava il 3.9% delle famiglie (contro il 4.9% del Nord), con una riduzione statisticamente significativa rispetto al valore del 2007 (6.2%); non esiste invece una statistica a scala provinciale. Per provare a leggere il fenomeno a questa scala di dettaglio, occorre affidarsi ad indicatori sussidiari, come ad es. quelli riferiti alla tensione abitativa, ed in particolare al numero di sfratti per morosità, emessi e non necessariamente eseguiti, e cioè agli sfratti dovuti essenzialmente a motivi economici. Per quanto questo indicatore sia fortemente correlato all'andamento del particolare mercato immobiliare, costituisce tuttavia un forte segnale dell'esistenza di situazioni economiche di povertà (1). 2. Materiali e metodi. Per valutare l'andamento temporale e territoriale del numero di sfratti per morosità in provincia di Piacenza si è fatto ricorso agli studi del Ministero dell'interno, Dipartimento per le politiche del personale dell amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, Direzione centrale per la documentazione e la statistica, Ufficio centrale di statistica, dal titolo "Procedure per il rilascio di immobili ad uso abitativo" (3). Per ogni provincia gli studi del Ministero riportano il numero di sfratti emessi per necessità del locatore, per finita locazione, per morosità o altra causa, e la variazione del totale degli sfratti rispetto all'anno precedente; inoltre riportano il numero delle richieste di esecuzione e degli sfratti effettivamente eseguiti e la loro variazione percentuale rispetto all'anno precedente. Infine gli studi riportano il rapporto tra i provvedimenti di sfratto e il numero delle famiglie residenti. 3. Discussione La fig. successiva illustra il numero di provvedimenti esecutivi di sfratto emessi nel 2008 nelle province dell'emilia Romagna per necessità del locatore, per fine locazione e per morosità, suddivisi per localizzazione nel capoluogo di provincia e nel resto del territorio provinciale Nec. Locatore Fin. Locazione Morosità Provincia: Capol. Resto Capol. Resto Capol. Resto Totale var.% Rich. Var.% Eseg. Var% Bologna , Ferrara , , ,2 Forlì , ,7 Modena , , ,6 Parma , ,3 Piacenza , , ,9 Ravenna , , ,9 Reggio , , ,3 Rimini , , ,5 Regione E.R , , ,72 Italia , , ,1 Fig. 1 - Emilia Romagna, anno Numero di sfratti emessi per necessità del locatore, per fine locazione e per morosità, nei capoluoghi e nel resto delle province; numero di procedure richieste ed effettivamente eseguite. Valori assoluti e variazione percentuale rispetto al Fonte: Ministero degli Interni (3) 09_21.odt 4

5 Dai dati emerge che nel 2008 in provincia di Piacenza sono state registrate 293 richieste (intimazioni) di sfratto, ne sono state ingiunte 269 (91.8%) e ne sono state eseguite 216 (73.7% delle richieste, a fronte di valori medi regionali pari rispettivamente al 69.4% e 33.1%); Piacenza occupa l'ultimo posto nella classifica regionale per numero di richieste e di sfratti eseguiti, dove al primo posto risulta sempre Bologna; la variazione delle richieste rispetto al 2007 è stata a Piacenza di +2.4% a fronte di un aumento medio regionale di +16.4%, mentre la variazione del numero di esecuzioni di sfratto rispetto al 2007 è stata a Piacenza di -26.9% a fronte di un aumento medio regionale di +9.7%. La situazione della provincia di Piacenza riguardo alla totalità degli sfratti sembra quindi sostanzialmente positiva rispetto alle altre province emiliane. Fig. 2 - Emilia Romagna, anno Percentuale di sfratti per morosità sui totali provinciali e rapporto tra famiglie residenti e numero di sfratti per morosità. Fonte: ns elaborazioni su dati Ministero degli Interni (3) Gli sfratti per morosità costituiscono la grande maggioranza del numero totale degli sfratti; rispetto ad un valore medio regionale assestato sull'89% di sfratti per morosità sul totale, la provincia di Piacenza presentava nel 2008 un valore di 83%, il più basso tra le province emiliane. Esaminando poi il rapporto tra il numero di sfratti per morosità e il numero di famiglie, a fronte di un valore medio regionale riferito al 2008 di 382 famiglie/sfratto, la provincia di Piacenza presenta un valore di 569 famiglie/sfratto, più alto della media regionale e il più alto tra tutte le province emiliane. Dal confronto con le altre province della regione si può dunque concludere che a Piacenza gli sfratti per morosità hanno una incidenza più bassa, pur presentando una elevata percentuale di abitazioni in affitto (21.9% nel Censimento 2001) rispetto alla media regionale (20.4%, sempre nel 2001). L'andamento negli ultimi 8 anni del numero di sfratti totale e degli sfratti per morosità rivela una inesorabile tendenza all'aumento, nella regione così come in provincia di Piacenza; in regione gli sfratti totali sono passati da 3488 nel 2001 a 5638 nel 2008, con un aumento del 62%, mentre nella provincia di Piacenza sono passati da 163 nel 2001 a 269 nel 2008, con un aumento del 65%; contemporaneamente il numero di sfratti per morosità è passato in regione dai 2342 nel 2001 ai 5013 nel 2008, con un aumento del 114%, mentre in provincia di Piacenza gli sfratti per morosità sono passati rispettivamente da 99 a 223, con un aumento del 125%. L'incremento è ben visibile anche rispetto ai dati riportati nel Rapporto di Sostenibilità 09_21.odt 5

6 cit. (1). I dati storici dimostrano dunque che il fenomeno nella nostra provincia non riveste un carattere rilevante rispetto alle altre province, ma tende ad ampliarsi ad una velocità superiore alla media regionale, ed è quindi da monitorare con attenzione, in quanto può essere immediatamente messo in relazione ad un progressivo incremento della base sociale soggetta a povertà assoluta. 300 Provincia di Piacenza N di sfratti totale e per morosità N di sfratti Morosità Regressione lineare per Morosità Totale Regione Emilia Romagna N di sfratti totale e per morosità N di sfratti Morosità Regressione lineare per Morosità Totale Fig. 3 - Provincia di Piacenza e Regione Emilia Romagna, anni Numero di sfratti totale e per morosità e linea di tendenza. Fonte: ns elaborazioni su dati Ministero degli Interni (3) Considerando invece il rapporto tra numero di sfratti per morosità e numero di famiglie, si può notare che mentre negli ultimi 4 anni questo è costantemente aumentato in regione Emilia Romagna (sfratti sempre più frequenti), in 3,00 Provincia di Piacenza - Regione E.R. Rapporto Sfratti per moros./1000 famiglie 2,50 2,00 1,50 Piacenza Emilia 1,00 0,50 0, Fig. 4 - Provincia di Piacenza e Regione Emilia Romagna, anni Numero di sfratti per morosità in rapporto al numero di 1000 famiglie. Fonte: ns elaborazioni su dati Ministero degli Interni (3) 09_21.odt 6

7 provincia di Piacenza è pure aumentato nel corso dell'ultimo quadriennio, seguendo tuttavia un andamento oscillante, con una leggera riduzione nel 2006 rispetto al 2005 e nel 2008 rispetto al 2007, fatto questo che può far pensare ad influenze congiunturali sul fenomeno. Prescindendo infine dalle statistiche sugli sfratti, una conferma diretta dell'importanza della situazione della povertà a Piacenza viene anche dall'osservatorio della Caritas diocesana, riportato dal portale (4): nei primi 6 mesi del 2009 dal punto di osservazione privilegiato della Caritas si evidenzia un forte aumento delle persone seguite che sono risultate 802 rispetto ad un valore nei 12 mesi del 2008 di 943. Gli uomini rappresentano la maggioranza (477), seguiti tuttavia da una importante presenza femminile (325). Il dato, collegato ad una rilevante fruizione di servizi, lascia trasparire una situazione che se confermata nel secondo semestre porta il numero di persone in difficoltà su valori di assoluto rilievo. D'altro canto la fruizione di servizi sembra non lasciare adito a dubbi, solo per citarne alcuni: pasti elargiti (contro i per l'intero 2008), 693 docce effettuate, notti alla casa di prima accoglienza, 251 interventi di consegna di vestiario, borse viveri consegnate a famiglie in difficoltà. Due i profili che sembrano emergere con forza: la povertà estrema caratterizzata dalla assenza totale di reddito (193 i senza dimora aiutati in questo primo semestre); la povertà familiare di nuclei che pur in presenza di una entrata non riescono a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile (314 le famiglie aiutate in questo primo semestre). Da ultimo, la componente straniera risulta maggioritaria (554 contatti), con una netta prevalenza a favore delle presenze regolari (501 con permesso di soggiorno) che in questo scorcio di 2009, dopo tre anni nella stessa direzione, si conferma e si consolida, rappresentando una delle principali novità nel profilo descrittivo dell'utenza che si rivolge alla Caritas. Novità che con tutta probabilità segna anche una diversificazione dell'utenza immigrata non più portatrice soltanto di bisogni emergenziali e di prima accoglienza. La presenza di famiglie immigrate, unita alla prima accoglienza che non è mai venuta meno, rappresenta in questa direzione un indicatore particolarmente significativo; questi dati costituiscono il segno che il disagio è sempre presente nella nostra società e che sempre nuove persone si affacciano per la prima volta ai servizi, segnale questo che il fenomeno della povertà e della vulnerabilità non tende a diminuire (4). 4. Conclusione L aumento dei canoni e l insostenibilità delle spese per un numero sempre crescente di famiglie ha portato negli anni ad un aumento degli sfratti per morosità. Le famiglie coinvolte sono a basso reddito (il 50% percepiscono meno di ,00 euro annui), ma aumentano quelle con redditi medi che nel corso del contratto hanno perso il posto di lavoro o hanno visto diminuire le proprie entrate: disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e pensionati. L'incidenza degli sfratti per morosità diventa così un potente indicatore del livello di povertà della popolazione. Negli ultimi 8 anni a Piacenza sono aumentati significativamente sia il numero totale di provvedimenti di sfratto che quello di provvedimenti di sfratto per morosità; contemporaneamente è aumentato anche il rapporto tra il numero di sfratti per morosità e il numero di famiglie, anche se ad una velocità inferiore a quella della Regione Emilia 09_21.odt 7

8 Romagna e con un andamento più oscillante. Questi dati, suffragati dalle informazioni provenienti dall'osservatorio della Caritas diocesana sulla povertà in provincia, fanno ritenere che la percentuale di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà in provincia di Piacenza sia recentemente in aumento, seppure con minore intensità rispetto al resto del territorio regionale e nazionale. 5. Bibliografia (1) "Rapporto di sostenibilità della provincia di Piacenza ", a cura di P.Lega e C. Pellegrini, Amministrazione Provinciale di Piacenza, Aprile 2006, (2) "La povertà in Italia nel 2008.", ISTAT collana "Statistiche in breve", Famiglia e società, Luglio 2009, estointegrale pdf (3) "Procedure per il rilascio di immobili ad uso abitativo.", anni vari, Ministero dell'interno, Direzione Centrale per la Documentazione e la Statistica, Ufficio Centrale di Statistica, (4) A cura di Caritas, "Caritas: sempre più poveri a Piacenza. Nei primi sei mesi del 2009 quasi raddoppiati", Corriere Padano, Portale Sezione Città Utile, option=com_content&view=article&id=3813:caritas-sempre-piupoveri&catid=123:archivio-flashnews24&itemid=110 09_21.odt 8

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