federalismo regionale provinciale - costi dei fabbisogni standard sanitari A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi Cgil nazionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "federalismo regionale provinciale - costi dei fabbisogni standard sanitari A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi Cgil nazionale"

Transcript

1 federalismo regionale provinciale - costi dei fabbisogni standard sanitari A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi Cgil nazionale

2 Art. 1 Oggetto del Provvedimento Oggetto del Dlgs approvato dal Consiglio dei Ministri è l attuazione della legge 42/2009 in materia di federalismo per quanto concerne l autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario delle province nonché la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario

3 Le entrate regionali attuali 1 Le entrate regionali nel 2008 sono state pari a 135 miliardi di euro; nel 2007 erano 121 miliardi nel 2006 erano 119 miliardi Incremento di 16 mld. sul 2006 e 18 mld. sul 2008 Le entrate coprono il 67% della spesa corrente e in conto capitale nel rapporto tra accertamenti e impegni di spesa Le entrate tributarie costituiscono circa il 35% delle entrate totali Gli aumenti principali di incasso tributario hanno riguardato: IRAP Addizionale IRPEF e Tassa automobilistica Questi tre tributi costituiscono il 95% del gettito dei tributi propri

4 Le entrate regionali attuali 2 I trasferimenti dallo Stato alle regioni sono costantemente diminuiti dal I trasferimenti alle regioni 2009 pari a 176,5 miliardi (Fonte RUEF) (*) La parte sanitaria è pari a 110,6 miliardi di euro (*) Oltre il 75% dei trasferimenti riguarda 4 comparti: Trasporto pubblico locale; edilizia pubblica residenziale; incentivi alle imprese; viabilità. (*) RUEF = Relazione Unificata sull Economia e Finanza 2010

5 Le entrate regionali attuali 3 LE ENTRATE TRIBUTARIE Sono calate nel 2009 le entrate tributarie Imposte dirette - 7,1% Imposte indirette 4,2% (nel 2008 erano calate del 4,9%) Nel periodo di imposta gennaio - agosto le imposte dirette hanno registrato un calo del 5,0% e le indirette un modesto incremento dello 0,8%

6 Art. 2 rideterminazione dell addizionale all irpef delle regioni a statuto ordinario Dal 2012 è rideterminata l addizionale regionale all Irpef L addizionale deve assicurare: le entrate corrispondenti ai trasferimenti statali soppressi, Le entrate derivanti dalla soppressione dell accisa sulla benzina L aliquota è rideterminata nelle percentuali a partire dal 2014: 1,1% nel ,1% nel 2015 Per l anno 2012 il fabbisogno standard sanitario corrisponde al livello della vigente normativa del SSN al quale concorre il fondo ordinario statale. Attualmente l addizionale regionale Irpef è dello 0,9% Nelle regioni con deficit sanitario è elevata fino all 1,4% Si calcola sul reddito imponibile complessivo determinato ai fini Irpef al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di tale imposta.

7 Art. 3 compartecipazione regionale all IVA (Imposta sul valore aggiunto) Ad ogni regione spetta la compartecipazione al gettito dell IVA Per gli anni l aliquota è calcolata in base alla normativa vigente Dall anno 2013 la compartecipazione avviene in base al criterio della territorialità avendo a riferimento il luogo di consumo La compartecipazione all Iva è in vigore da 2001 (art. 2 Dlgs 56/2000) Nel 2008 la compartecipazione pari al 44,72% del gettito complessivo (*) Negli ultimi tre anni c è un calo delle entrate da IVA milioni di euro Dal 2008 al 2009 perdita pari al 4,9%

8 Art. 4 riduzione dell IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive) Dall anno 2014 le regioni a statuto ordinario possono ridurre l IRAP fino al completo azzeramento Non può essere disposta una riduzione dell IRAP se contestualmente c è la maggiorazione dell addizionale regionale Irpef è superiore allo 0,5% L Irap ha un peso pari all 8,4% delle entrate tributarie statali complessive Ha un gettito pari a 36,8 miliardi di euro Finanzia per il 33,7% la spesa sanitaria (dati 2009)

9 Art. 5 addizionale regionale all Irpef (1) Ogni regione con propria legge può aumentare o diminuire l aliquota dell addizionale regionale Irpef L aliquota base è dello 0,9% Le maggiorazioni non possono superare questi andamenti: 0,5% per il ,1% per il ,1% per il 2015 C è il limite di maggiorazione dello 0,5% se la regione ha disposto una contestuale riduzione dell IRAP In ogni caso la maggiorazione dello 0,5% non deve comportare un aggravio per i primi due scaglioni di reddito titolari di redditi da lavoro dipendente o da pensione Le regioni possono stabilire aliquote differenziate in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legislazione nazionale

10 Art. 5 addizionale regionale all Irpef (2) Le regioni con propria legge possono disporre detrazioni in favore della famiglia maggiorando quelle previste dalla normativa nazionale Le regioni possono stabilire con propria legge detrazioni dell addizionale in sostituzione di altre forme di agevolazione: sussidi, voucher, buoni servizio, ecc. Le regioni impegnate nei piani di rientro sanitari non possono stabilire detrazioni per carichi di famiglia e in sostituzione di sussidi e sostegni economici.

11 Art. 5 addizionale regionale all Irpef (3) Come funziona l Irpef attuale (dichiarazione redditi 2009) Per i Redditi da 0 a euro il valore dell' IRPEF lordo è pari al 23% del reddito Per i Redditi da ,01 a il valore dell' IRPEF lordo è pari a euro % sulla parte eccedente i euro Per i Redditi da ,01 a euro il valore dell' IRPEF lordo è pari a euro % sulla parte eccedente i euro Per i Redditi da ,01 a euro il valore dell' IRPEF lordo è pari a euro % sulla parte eccedente i euro Per i Redditi oltre euro il valore dell' IRPEF lordo è infine pari a % sulla parte eccedente i euro

12 Art. 5 addizionale regionale all Irpef (4) IL PESO DELLE ADDIZIONALI IRPEF ATTUALMENTE ADDIZIONALE REGIONALE il reddito da pensione medio (anno 2009) ammontava a di euro annui, Con l addizionale regionale Irpef al valore massimo dell 1,40 il prelievo è pari a 188,27 euro annui. Nelle regioni con deficit sanitario si ha una maggiorazione dello 0,30% e il prelievo passa a 228,61 euro annui pari a 40 euro in più annui ADDIZIONALE COMUNALE Con l aliquota massima pari allo 0,8% il prelievo aggiuntivo è pari a 107,58 euro annui. Sommando i prelievi delle due addizionali si ha la somma di 295,85 euro annui Nel caso del Comune di Roma la cui aliquota dell addizionale Irpef è dello 0,5% con l obbligo di aumento dello 0,4% si andrebbe allo 0,9% ovvero sopra al limite consentito per le addizionali comunali che è dello 0,8%. In questo caso i pensionati residenti a Roma vedrebbero gravare sulle loro tasche il prelievo di 121,03 euro annui (+ 13,45 euro) A Roma il prelievo aggiuntivo delle addizionali Irpef sarebbe di 349,64 euro annui.

13 Art. 6 soppressione dei trasferimenti dello Stato alle regioni Dal 2012 sono soppressi i trasferimenti dello Stato alle regioni a statuto ordinario La RUEF 2010 indica una diminuzione nei trasferimenti alle regioni pari a 4,5% nel periodo

14 Art. 7 ulteriori tributi regionali A decorrere dal 1 gennaio 2014 sono soppressi i seguenti tributi: Tassa per l abilitazione all esercizio professionale; Imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo; Imposta regionale sulle concessioni statali per l occupazione e uso dei beni del patrimonio indisponibile; Tassa per l occupazione di spazi ed aree pubbliche regionali; Tasse sulle concessioni regionali; Addizionale regionale sui canoni statali per le utenze di acqua pubblica A decorrere dal 2012 è soppressa la compartecipazione regionale all accisa sulla benzina LE REGIONI HANNO FACOLTA DI ISTITUIRE TRIBUTI PROPRI A PARTIRE DAL 2013 (ART. 25)

15 Art. 8 soppressione dei trasferimenti delle regioni a statuto ordinario ai comuni e compartecipazione all addizionale Irpef Dal 2013 sono soppressi i trasferimenti regionali di parte corrente in favore dei comuni Le regioni devono concordare con i comuni del territorio la compartecipazione degli stessi all addizionale regionale all Irpef come compensazione della soppressione dei trasferimenti La quota di compartecipazione successivamente può essere incrementata nella misura corrispondente alla soppressione di altri trasferimenti regionali di equivalente entità. In ogni regione è istituito un: FONDO SPERIMENTALE REGIONALE DI RIEQUILIBRIO La RUEF 2010 indica che i trasferimenti dalle regioni ai comuni sono stati pari a milioni di euro con un aumento di 979 milioni pari al + 11,8% sul 2008

16 Art. 9 Norme transitorie La legge statale disciplina i LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI Successivamente all entrata in vigore della legge sono rideterminati i FABBISOGNI STANDARD - già fissati con decreto legislativo correttivo integrativo del presente decreto

17 Art. 10 classificazione delle spese regionali Le spese relative ai LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI sono relative alle seguenti materie: SANITA ASSISTENZA SOCIALE ISTRUZIONE SCOLASTICA TRASPORTO PUBBLICO LCALE ULTERIORI MATERIE INDIVIDUATE IN BASE

18 Art. 11 Fase a regime e Fondo perequativo (1) Nel 2014 termina la fase sperimentale e avviene il passaggio graduale verso i COSTI STANDARD. Il finanziamento delle materie individuate all art. 10 avviene attraverso: Compartecipazione all IVA Addizionale Irpef IRAP fino alla sua sostituzione con altro/i tributo/i Quote del FONDO PEREQUATIVO Entrate proprie nelle misure stabilite nel riparto delle disponibilità finanziarie per il servizio sanitario nazionale per l anno 2010 La percentuale IVA va definita con apposito decreto Deve garantire il pieno finanziamento del fabbisogno corrispondente ai livelli essenziali delle prestazioni in UNA SOLA REGIONE Nelle regioni con gettito IVA insufficiente concorrono quote del FONDO PEREQUATIVO

19 Art. 11 Fase a regime e Fondo perequativo (2) Le fonti di finanziamento delle spese non riconducibili ai livelli essenziali sono finanziate attraverso: Tributi propri derivati (riconosciuti dalla legislazione vigente) Tributi propri istituiti dalle regioni con proprie leggi in relazione ai presupposti non già assoggettati ad imposizione erariale;(legge 42/09 art.7) Quote dell addizionale Irpef Quote del fondo perequativo E istituito dal 2014 un FONDO PEREQUATIVO alimentato dal gettito di una compartecipazione al gettito IVA tale da garantire in ogni regione il finanziamento integrale delle spese individuate: ovvero i LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI nelle materie indicate all articolo 10.

20 Art. 11 Fase a regime e Fondo perequativo (3) Il primo anno le spese per i LIVELLI ESSENZIALI delle prestazioni sono computate tenendo conto della spesa storica Nei successivi 4 anni devono convergere gradualmente verso i: COSTI STANDARD Le modalità sono definite da un apposito DPCM Per quanto riguarda la spesa sanitaria, la spesa coincide con il fabbisogno sanitario standard come definito (art. 21) In caso di mancata copertura delle spese per i livelli essenziali la differenza è assicurata escludendo le variazioni di gettito delle risorse derivanti dall autonomia tributaria così come è escluso il computo di quanto incassato dalla lotta all evasione fiscale regionale

21 Art. 11 Fase a regime e Fondo perequativo (4) Per il finanziamento dei LIVELLI ESSENZIALI delle prestazioni (art. 10 comma 2) si seguono i seguenti criteri: a) Le regioni con maggiore capacità fiscale (le regioni con gettito dell addizionale Irpef superiore alla media nazionale) alimentano il fondo perequativo b) Le regioni con minore capacità fiscale (con gettito addizionale Irpef inferiore alla media nazionale) c) Il principio di perequazione applicato per ridurre il differenziale tra territori con diversa capacità fiscale per abitante d) La perequazione deve tenere conto delle diverse caratteristiche regionali: Dimensione demografica Le quote di fondo perequativo non hanno vincolo di destinazione Il primo anno la perequazione avviene tenendo conto della spesa storica Nei successivi 4 anni deve convergere verso le capacità fiscali reali

22 Capo II - Autonomia di entrata delle province art. 13 (tributi propri connessi al trasporto su gomma) A decorrere dal 2012 diviene tributo proprio l imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori. L aliquota è pari al 12,5% Dal 2014 è possibile aumentare o diminuire l imposta in misura non superiore ai 2,5 punti percentuali

23 art. 14 soppressione dei trasferimenti statali e compartecipazione all accisa sulla benzina Dal 2012 spetta ad ogni provincia una compartecipazione all accisa sulla benzina L accisa deve assicurare le entrate corrispondenti a: I trasferimenti statali soppressi Alla soppressione della compartecipazione provinciale all Irpef Alla soppressione dell accisa sull energia elettrica

24 art. 15 soppressione dei trasferimenti dalle regioni compartecipazione alla tassa automobilistica regionale Dal 2013 è soppresso ogni trasferimento alle province da parte ogni regione a statuto ordinario Ogni regione - d intesa con le province determina le modalità della compartecipazione delle province alla tassa automobilistica, in misura corrispondente ai trasferimenti soppressi. L aliquota può essere variata in base alle diposizioni normative regionali L aliquota può inoltre essere incrementata se vi fosse una riduzione ulteriore dei trasferimenti regionali Per garantire l equilibrio territoriale è prevista l istituzione di un: FONDO SPERIMENTALE REGIONALE DI RIEQUILIBRIO alimentato dai proventi della tassa automobilistica

25 art. 16 ulteriori tributi provinciali Spettano alle province gli altri tributi riconosciuti dalla legislazione vigente Nella normativa vigente le entrate provinciali derivano da: l imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore (RcAuto), l imposta provinciale di trascrizione (IPT), l addizionale provinciale sui consumi di energia elettrica per usi non domestici, il Tributo per l esercizio delle funzioni di tutela ambientale L IPT è l unica vera imposta provinciale nel 2007 ha garantito un gettito pari a 1,3 miliardi di euro L RC Auto ha avuto nel 2007 un gettito pari a 2,1 miliardi di euro

26 art. 17 Fondo sperimentale di riequilibrio provinciale art. 18 classificazione delle spese Dal 2012 è istituito il FONDO SPERIMENTALE DI RIEQUILIBRIO Le entrate derivano dall accisa sulla benzina Fino all individuazione dei fabbisogni standard delle funzioni fondamentali delle province ai fini del finanziamento integrale sulla base del fabbisogno standard si applica quanto disposto dall articolo 21 comma 4 della legge 42/2009 (Princìpi e criteri direttivi concernenti l entità e il riparto dei fondi perequativi per gli enti locali)

27 art. 19 fondo perequativo per comuni e province Per il finanziamento delle spese di comuni e province successivo alla determinazione dei fabbisogni standard collegati alle funzioni fondamentali è istituito dal 2016 un FONDO PEREQUATIVO Il fondo ha indicazione separata degli stanziamenti per i comuni e per le province Il fondo è istituito previo accordo in sede di Conferenza Unificata

28 CAPO IV Costi e fabbisogni standard nel settore sanitario art. 20 (oggetto) art. 21 (determinazione del fabbisogno nazionale) Il provvedimento disciplina a partire dall anno 2013 la determinazione dei: COSTI STANDARD FABBISOGNI STANDARD Dal 2013 il fabbisogno sanitario è determinato in coerenza con il quadro macroeconomico complessivo in armonia con i vincoli di finanza pubblica: PATTO DI STABILITA EUROPEO PATTO DI STABILITA INTERNO Per gli anni il fabbisogno nazionale standard corrisponde a quello individuato all articolo 2 comma 67 della legge 191/2010 (Finanziaria)

29 art. 21 determinazione del fabbisogno nazionale - 2 (*) Legge 191/10 -Art2 comma 67. Per gli anni 2010 e 2011 si dispone un incremento rispettivamente di 584 milioni di euro e di 419 milioni di euro rispetto al livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale a cui concorre ordinariamente lo Stato, pari a milioni di euro per l'anno 2010 e a milioni di euro per l'anno 2011, comprensivi della riattribuzione a tale livello di finanziamento dell'importo di 800 milioni di euro annui di cui all'articolo 22, comma 2, del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e successive modificazioni, nonché dell'importo di 466 milioni di euro annui di economie sulla spesa del personale derivanti da quanto disposto dai commi 16 e 17 del presente articolo e dall'articolo 1, comma 4, lettera a), della citata intesa Stato- regioni, e al netto dei 50 milioni di euro annui per il finanziamento dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di cui all'articolo 22, comma 6,del citato decreto-legge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, nonché dell'importo di 167,8 milioni di euro annui per la sanità penitenziaria di cui all'articolo 2, comma 283, della legge 24 dicembre 2007, n Con successivi provvedimenti legislativi è assicurato l'intero importo delle risorse aggiuntive previste nella citata intesa Stato-regioni in materia sanitaria per il triennio Per l'esercizio 2012 sono assicurate al Servizio sanitario nazionale risorse corrispondenti a quelle previste per il 2011, incrementate del 2,8 per cento.

30 art. 22 determinazione dei costi e dei fabbisogni standard regionali Per la determinazione dei fabbisogni standard si fa riferimento agli elementi informativi presenti nel Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) del Min. della Salute. I livelli percentuali di finanziamento della spesa sanitaria sono: a) 5% per l assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro b) 51% per l assistenza distrettuale c) 44% per l assistenza ospedaliera Il fabbisogno sanitario standard delle singole regioni e prov. autonome cumulativamente pari al fabbisogno standard nazionale è determinato a partire dall anno 2013 Si applica a tutte le regioni il BENCHMARK (ovvero, i valori di riferimento) Sono individuate 3 regioni come regioni di riferimento di cui obbligatoriamente la prima (quella con migliore performance) individuate tra le 5 migliori regioni in quanto aventi i migliori risultati nell erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Mantenendo l equilibrio economico come stabilito dall intesa Stato Regioni in materia sanitaria del 23 marzo 2005 (*)

31 art. 22 determinazione dei costi e dei fabbisogni standard regionali - 2 (*) Art. 3 intesa stato regioni 3 dicembre 2009 Il costo standard (per ogni macroarea) è dato dalla media pro capite pesata del costo registrato dalle regioni benchmark Il livello di spesa è computato nel seguente modo: al lordo della mobilità passiva e al netto della mobilità attiva extraregionale; depurato della quota di spesa finanziata dalle maggiori entrate proprie rispetto alle entrate proprie considerate ai fini della determinazione del finanziamento nazionale. La riduzione è attuata proporzionalmente sulle tre macroaree depurato della quota di spesa che finanzia i livelli di assistenza superiori ai livelli essenziali; depurato delle quote di ammortamento applicato per ciascuna regione, alla relativa popolazione pesata regionalmente. Le regioni in equilibrio economico sono individuate in base ai risultati riguardanti il secondo esercizio precedente a quello di riferimento e le pesature sono effettuate con pesi individuati per classi di età considerati ai fini della determinazione del fabbisogno sanitario, sempre in relazione al secondo esercizio precedente a quello di riferimento

32 art revisione a regime dei fabbisogni standard art 24 disposizioni finali Al fine di garantire la continuità e l efficienza dei servizi sanitari possono essere rideterminati i criteri in sede di Conferenza Stato Regioni restano ferme le vigenti disposizioni in materia di riparto delle somme destinate al rispetto degli obiettivi del Piano sanitario nazionale e delle altre attività vincolate restano in vigore altre disposizioni in materia di finanziamento sanitario non disciplinate dal presente decreto resta in vigore quanto previsto dall articolo 9 del Dlgs 18 febbraio 2000 n 56 in materia di sistema di garanzia per il monitoraggio dell assistenza sanitaria con altro apposito decreto legislativo sono determinati i costi standard relativi alle materie diverse dalla sanità che richiedono la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni come fissati dalla normativa statale ai sensi della legge 42/2009

33 CAPO V NORME FINALI ED ABROGAZIONI Art. 25 tributi previsti dall art. 2 comma 2 lettera q9 della legge n 42 Art. 26 elementi informativi Art. 27 disposizione finanziaria Le regioni a partire dal 2013 possono istituire tributi regionali e locali con riferimento a quati possono determinare anche variazioni delle aliquote o introdurre agevolazioni che Comuni e Province possono applicare nelle esercizio della propria autonomia.

34 Appendice IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO Secondo l Istat L Istat rileva che nel 2009 l indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche è aumentato di circa milioni di euro rispetto all anno precedente, attestandosi sul livello di milioni di euro, pari al 5,3 per cento del Pil (2,7 nell anno precedente). Il debito pubblico alla fine del 2009 è risultato pari a milioni di euro (116,0 per cento del Pil). Rispetto al 2008 il rapporto tra il debito e il Pil è aumentato di 9,7 punti percentuali.

35 Appendice 2 IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO Secondo Eurostat Nel 2009, i Paesi in Europa che hanno registrato il debito pubblico più alto sono stati l'italia, con il 116% sul Pil, il Belgio, con il 96,2%, e l'ungheria, con il 78,4%, seguita da Francia (78,1%), Portogallo (76,1%) e Germania (73,4%). La spesa pubblica italiana si e' quindi attestata al 51,9% (dal 48,8% del 2008), mentre le entrate sono risultata sostanzialmente stabili al 46,6% (46,2% l'anno precedente).

36 Appendice 3 LOTTA ALL EVASIONE Nel 2009 recuperati 7,043 miliardi + 19,8% sul 2008 (*) Sono 4,9 i miliardi di euro riscossi (9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e 2,2 quelli versati direttamente dai contribuenti tramite gli istituti definitori (adesione, acquiescenza e conciliazione giudiziale). Dato, quest'ultimo, che evidenzia un aumento del 10% se confrontato con quello dello scorso anno. (*)Relazione Unificata sull economia e la finanza 2010

Schema di Dlgs in materia di federalismo fiscale municipale. A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi - Cgil nazionale

Schema di Dlgs in materia di federalismo fiscale municipale. A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi - Cgil nazionale Schema di Dlgs in materia di federalismo fiscale municipale A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi - Cgil nazionale Art. 1 devoluzione ai comuni della fiscalità immobiliare In attuazione

Dettagli

La perequazione: capacità fiscale e fabbisogni di spesa Il meccanismi perequativi nella Legge Delega del federalismo fiscale (legge 42/2009)

La perequazione: capacità fiscale e fabbisogni di spesa Il meccanismi perequativi nella Legge Delega del federalismo fiscale (legge 42/2009) Contenuti La perequazione: capacità fiscale e fabbisogni di spesa Il meccanismi perequativi nella Legge Delega del federalismo fiscale (legge 42/2009) Bari 24/06/2013 2 Perché è importante perequare? Le

Dettagli

Schema di decreto legislativo

Schema di decreto legislativo Schema di decreto legislativo Norme di attuazione dell art. 8 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87 della Costituzione; Vista la legge costituzionale

Dettagli

Atto del Sindaco Metropolitano

Atto del Sindaco Metropolitano Atto del Sindaco Metropolitano N.49 del 29/6/2015 Classifica: 004.03 Anno: 2015 (6227245) Oggetto ANNO 2015 - DETERMINAZIONE DELL'ALIQUOTA DELL'IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI CONTRO LA RESPONSABILITA' CIVILE

Dettagli

((approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il 31 marzo 2011 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12 Maggio 2011)

((approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il 31 marzo 2011 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12 Maggio 2011) Guida alla lettura del d.lgs 6 maggio 2011, n. 68, recante Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle Province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Documento sulle anticipazioni pagina 1 di 3 DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE La presente Nota informativa, redatta da PENSPLAN INVEST SGR S.p.A. in conformità allo schema predisposto dalla Covip, non è soggetta

Dettagli

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. CONFERMA ALIQUOTE ANNO 2014 30/04/2014 IL CONSIGLIO COMUNALE

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. CONFERMA ALIQUOTE ANNO 2014 30/04/2014 IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE N. 17 SEDUTA DEL OGGETTO ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. CONFERMA ALIQUOTE ANNO 2014 30/04/2014 IL CONSIGLIO COMUNALE Richiamato l articolo 52, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997,

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2397-A PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CAPEZZONE Riforma della disciplina delle tasse automobilistiche e altre disposizioni concernenti

Dettagli

Il federalismo fiscale: novità e prospettive per gli Enti Locali

Il federalismo fiscale: novità e prospettive per gli Enti Locali Scuola Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche CORSO Il federalismo fiscale: novità e prospettive per gli Enti Locali Paola D Avena Il federalismo fiscale: novità e prospettive per gli Enti Locali Bologna,

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA

PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA DELIBERA COMMISSARIALE Seduta del 05 GIUGNO 2013 ORIGINALE n. 59 del Registro deliberazioni OGGETTO: Variazione dell aliquota dell imposta sulle assicurazioni contro

Dettagli

A cura di Bruno Pierozzi Uff. politiche fiscali e di bilancio Spi Cgil naz. (giugno 2011)

A cura di Bruno Pierozzi Uff. politiche fiscali e di bilancio Spi Cgil naz. (giugno 2011) Nota di lettura del Decreto Legislativo Diposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Legge 1985032 Pagina 1 di 9 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 17

Dettagli

COMUNE DI POTENZA. Relazione istruttoria/illustrativa

COMUNE DI POTENZA. Relazione istruttoria/illustrativa COMUNE DI POTENZA Unità di Direzione BILANCIO E FINANZE OGGETTO: ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. DETERMINAZIONE DELLE ALIQUOTE 2014 E VARIAZIONE AL REGOLAMENTO. Relazione

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres.

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per il concorso delle

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011

L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 SEMINARIO Regione Emilia-Romagna Armonizzazione della contabilità regionale Antonio Strusi L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 21/6/2013 1 L INDEBITAMENTO NEL DECRETO CORRETTIVO

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999 «Trattamento di fine rapporto e istituzione dei fondi pensione dei pubblici dipendenti». (Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 2000

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (Aggiornato al 23 febbraio 2015)

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (Aggiornato al 23 febbraio 2015) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (Aggiornato al 23 febbraio 2015) Il presente documento integra il contenuto della Nota informativa per l adesione al fondo pensione aperto a contribuzione definita PENSPLAN

Dettagli

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1

Dettagli

Documento sul Regime Fiscale

Documento sul Regime Fiscale FONDO PENSIONE DEI DIPENDENTI DELLA HEWLETT- PACKARD ITALIANA S.r.l. E DI ALTRE SOCIETA DEL GRUPPO HEWLETT-PACKARD Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 1538 DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (aggiornato

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza

Dettagli

aggiornato al 31 luglio 2014

aggiornato al 31 luglio 2014 aggiornato al 31 luglio 2014 Regime fiscale applicabile ai lavoratori iscritti a una forma pensionistica complementare dopo il 31 dicembre 2006 e ai contributi versati, a partire dal 1 gennaio 2007, dai

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Fondo Pensione Complementare per i Geometri Liberi Professionisti FONDO PENSIONE FUTURA Iscritto al n. 166 all Albo COVIP DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Il presente documento integra il contenuto della Nota

Dettagli

COMUNE DI MIGLIONICO (Provincia di Matera)

COMUNE DI MIGLIONICO (Provincia di Matera) COMUNE DI MIGLIONICO (Provincia di Matera) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 12 del 05.09.2014 INDICE ART. 1 - OGGETTO

Dettagli

Fisco regionale. Fisco in pillole

Fisco regionale. Fisco in pillole Fisco regionale 1 Il decreto legislativo n. 68/2011 è uno dei decreti più importanti tra quelli emanati in attuazione della legge n. 42 del 2009. Si tratta di un ampio testo che ha quasi la veste di legge

Dettagli

www.provincia.roma.it Ragioneria Generale

www.provincia.roma.it Ragioneria Generale www.provincia.roma.it Ragioneria Generale PROVINCIA DI ROMA COMMISSARIO STRAORDINARIO L anno duemilaquattordici il giorno ventotto del mese di febbraio, alle ore 16.00, presso la sede della Provincia,

Dettagli

Studio Tributario e Societario

Studio Tributario e Societario Studio Tributario e Societario Studio Tributario e Societario Convegno Novità Tributarie 2011/2012 Genova, 19 Gennaio 2012 La tassazione delle persone fisiche come stumento di redistribuzione della ricchezza:

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, DISPONE

IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, DISPONE Protocollo n. 146981/2008 Provvedimento di determinazione della misura del credito d imposta di cui all articolo 83-bis, comma 26, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,

Dettagli

DOCUMENTO SUL MULTICOMPARTO

DOCUMENTO SUL MULTICOMPARTO FONTEDIR Fondo Pensione Complementare Dirigenti Gruppo Telecom Italia FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE DIRIGENTI GRUPPO TELECOM ITALIA in forma abbreviata FONTEDIR DOCUMENTO SUL MULTICOMPARTO REGIME FISCALE

Dettagli

La fiscalità della sanità integrativa

La fiscalità della sanità integrativa La fiscalità della sanità integrativa 1 Il trattamento tributario dei contributi Fonti normative Art. 10, comma 1, lettera e-ter del tuir 917/86(oneri deducibili) Art. 51, comma 2, lettera a) del tuir

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER PREVICOOPER FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE NAZIONALE A CAPITALIZZAZIONE DEI DIPENDENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE COOPERATIVA DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER Approvato

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

Autotrasportatori: importi e modalità di rimborso del caro gasolio

Autotrasportatori: importi e modalità di rimborso del caro gasolio CIRCOLARE A.F. N. 13 del 31 gennaio 2012 Ai gentili clienti Loro sedi Autotrasportatori: importi e modalità di rimborso del caro gasolio Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che con un

Dettagli

PROVINCIA DI PRATO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Risorse Umane e Finanziarie. Servizio di Staff

PROVINCIA DI PRATO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Risorse Umane e Finanziarie. Servizio di Staff Registro generale n. 4068 del 09/12/2014 Determina con Impegno di spesa DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Risorse Umane e Finanziarie Servizio di Staff Oggetto Rimborso allo Stato per recupero

Dettagli

COMUNE DI ROVIGO. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO COMUNALE n. DLCC/2014/8

COMUNE DI ROVIGO. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO COMUNALE n. DLCC/2014/8 COMUNE DI ROVIGO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO COMUNALE n. DLCC/2014/8 O G G E T T O Conferma per l'anno 2014 dell'aliquota dell'addizionale comunale

Dettagli

IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC) - APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE E DELLE DETRAZIONI DELLA COMPONENTE TASI (TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI) - ANNO 2015

IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC) - APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE E DELLE DETRAZIONI DELLA COMPONENTE TASI (TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI) - ANNO 2015 All. 1) DCC n. 22 del 30.3.2015 IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC) - APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE E DELLE DETRAZIONI DELLA COMPONENTE TASI (TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI) - ANNO 2015 IL CONSIGLIO COMUNALE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI)

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) ALLEGATO A COMUNE DI CASTELNUOVO BERARDENGA (Provincia di Siena) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 27 del 30/04/2014

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE fondo pensione aperto aviva Fondo Pensione Istituito in Forma di Patrimonio Separato da AVIVA S.p.A. (Art. 12 del Decreto Legislativo 5 Dicembre 2005, n. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Aviva Top Pension Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Forme pensionistiche complementari individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita (art. 13 del

Dettagli

FONDO PENSIONE APERTO UNIPOL INSIEME. 1. Regime fiscale della forma pensionistica complementare (fondo pensione)

FONDO PENSIONE APERTO UNIPOL INSIEME. 1. Regime fiscale della forma pensionistica complementare (fondo pensione) Allegato alla Nota Informativa FONDO PENSIONE APERTO UNIPOL INSIEME DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE 1. Regime fiscale della forma pensionistica complementare (fondo pensione) I fondi pensione, istituiti in

Dettagli

Risoluzione n. 78/E. Roma, 28 maggio 2004

Risoluzione n. 78/E. Roma, 28 maggio 2004 Risoluzione n. 78/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 28 maggio 2004 Oggetto: Richiesta di consulenza generica - deducibilità contributi versati al FASI da parte di contribuenti in pensione

Dettagli

AXA MPS PREVIDENZA PER TE - FONDO PENSIONE APERTO DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

AXA MPS PREVIDENZA PER TE - FONDO PENSIONE APERTO DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE AXA MPS PREVIDENZA PER TE - FONDO PENSIONE APERTO DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Il presente documento integra il contenuto della Nota Informativa relativa al fondo pensione aperto a contribuzione definita

Dettagli

PrevAer Fondo Pensione

PrevAer Fondo Pensione Pagina 1 di 5 Documento sul Regime Fiscale aggiornato al 27 marzo 2015 Regime fiscale applicabile ai lavoratori iscritti a una forma pensionistica complementare dopo il 31 dicembre 2006 e ai contributi

Dettagli

FONDO PENSIONE APERTO UBI PREVIDENZA

FONDO PENSIONE APERTO UBI PREVIDENZA FONDO PENSIONE APERTO UBI PREVIDENZA FONDO PENSIONE ISTITUITO IN FORMA DI PATRIMONIO SEPARATO DA AVIVA ASSICURAZIONI VITA S.P.A. (ART. 12 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005, N. 252) DOCUMENTO SUL

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14)

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime

Dettagli

Servizio INFORMATIVA 730

Servizio INFORMATIVA 730 SEAC S.p.A. - 38100 TRENTO - Via Solteri, 74 Internet: www.seac.it - E-mail: info@seac.it Tel. 0461/805111 - Fax 0461/805161 Servizio INFORMATIVA 730 15 GENNAIO 2008 Informativa n. 10 ULTERIORI NOVITÀ

Dettagli

Detrazione a favore delle famiglie numerose: modalità di attribuzione del credito d imposta Potito Di Nunzio Consulente del lavoro in Milano

Detrazione a favore delle famiglie numerose: modalità di attribuzione del credito d imposta Potito Di Nunzio Consulente del lavoro in Milano Detrazione a favore delle famiglie numerose: modalità di attribuzione del credito d imposta Potito Di Nunzio Consulente del lavoro in Milano Con decreto del Ministero dell economia e delle finanze 31 gennaio

Dettagli

DECRETO-LEGGE 13 maggio 1991, n. 152

DECRETO-LEGGE 13 maggio 1991, n. 152 DECRETO-LEGGE 13 maggio 1991, n. 152 Art. 18. 1. Per favorire la mobilita' del personale e' avviato un programma straordinario di edilizia residenziale da concedere in locazione o in godimento a dipendenti

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, che istituiscono e disciplinano l imposta municipale propria; Visto l articolo 13 del decreto

Dettagli

Il finanziamento dei livelli inferiori di governo in Italia

Il finanziamento dei livelli inferiori di governo in Italia Lezione 6 Il finanziamento dei livelli inferiori di governo in Italia Rapporti tra Stato e - Regioni -Enti locali (Comuni, Province, Comunità montane, Università, Camere di Commercio) Rapporti finanziari

Dettagli

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,

Dettagli

CIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014

CIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014 CIRCOLARE N.22/E Direzione Centrale Normativa Direzione Centrale Servizi ai contribuenti Roma, 11 luglio 2014 OGGETTO: Art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori

Dettagli

PREVIMODA. Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 117. Sezioni

PREVIMODA. Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 117. Sezioni Previmoda Fondo Pensione a capitalizzazione per i lavoratori dell industria tessile-abbigliamento, delle calzature e degli altri settori industriali del sistema moda. Documento PREVIMODA FONDO PENSIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

OGGETTO: Eventi sismici del 6 aprile 2009 Ulteriori chiarimenti

OGGETTO: Eventi sismici del 6 aprile 2009 Ulteriori chiarimenti CIRCOLARE N. 50/E Direzione Centrale Normativa Roma, 10 novembre 2011 OGGETTO: Eventi sismici del 6 aprile 2009 Ulteriori chiarimenti La presente circolare intende fornire alcuni chiarimenti in ordine

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (T.A.S.I.)

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (T.A.S.I.) COMUNE di MEGLIADINO SAN VITALE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (T.A.S.I.) approvato con atto di C.C. n. del in vigore dal 1 gennaio 2014 1 REGOLAMENTO

Dettagli

IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA

IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA Capitolo V. IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2012 1 Il decentramento in Italia Rapporti tra Stato e - Regioni - Enti

Dettagli

Gestione separata, artigiani ed esercenti attività commerciali: contribuzione per l anno 2012

Gestione separata, artigiani ed esercenti attività commerciali: contribuzione per l anno 2012 CIRCOLARE A.F. N. 20 del 10 Febbraio 2012 Ai gentili clienti Loro sedi Gestione separata, artigiani ed esercenti attività commerciali: contribuzione per l anno 2012 Gentile cliente con la presente intendiamo

Dettagli

postaprevidenza valore

postaprevidenza valore postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Per informazioni: 800.316.181 infoclienti@postevita.it

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (T.A.S.I.)

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (T.A.S.I.) COMUNE DI PONTE SAN NICOLÒ Provincia di Padova REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (T.A.S.I.) approvato con atto di C.C. n. 9 del 09.04.2014 in vigore dal 1 gennaio 2014

Dettagli

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità:

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità: INPS a porte aperte Questa scheda fa parte di una operazione di trasparenza dell Inps, annunciata dal Presidente Boeri nel suo discorso di insediamento. Nel corso delle prossime settimane e mesi pubblicheremo

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE 1 Il presente documento integra il contenuto della Nota informativa Il Regime Fiscale di un Fondo Pensione è caratterizzato da tre momenti: 1. Contribuzione 2. Gestione Finanziaria

Dettagli

CIRCOLARE N. 24/E. Roma, 31 luglio 2014

CIRCOLARE N. 24/E. Roma, 31 luglio 2014 CIRCOLARE N. 24/E Direzione Centrale Normativa Roma, 31 luglio 2014 OGGETTO: Articolo 1 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 Credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura

Dettagli

OGGETTO: DETERMINAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE all I.R.P.E.F. (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) CONFERMA PER L ANNO 2014.

OGGETTO: DETERMINAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE all I.R.P.E.F. (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) CONFERMA PER L ANNO 2014. Ufficio Proponente: SETTORE GESTIONE RISORSE FINANZIARIE OGGETTO: DETERMINAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE all I.R.P.E.F. (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) CONFERMA PER L ANNO 2014. IL PRESIDENTE

Dettagli

IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA

IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Capitolo IV. IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA Rapporti tra Stato e - Regioni - Enti locali (Comuni, Province,

Dettagli

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI Articolo 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina la concessione di agevolazioni

Dettagli

Libero Domani. Documento sul regime fiscale

Libero Domani. Documento sul regime fiscale Società del Gruppo Sara Libero Domani Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo - Fondo Pensione Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5092 (art. 13 del decreto legislativo n. 252 del

Dettagli

TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 31.01.2014

TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 31.01.2014 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 31.01.2014 OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI ** PENSIONI LIQUIDATE* 1^ SALVAGUARDIA

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

FONDO PENSIONE APERTO AVIVA

FONDO PENSIONE APERTO AVIVA FONDO PENSIONE APERTO AVIVA FONDO PENSIONE ISTITUITO IN FORMA DI PATRIMONIO SEPARATO DA AVIVA S.P.A. (ART. 12 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005, N. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

L.A. PREVIDENZA Fondo Pensione Aperto DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

L.A. PREVIDENZA Fondo Pensione Aperto DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE L.A. PREVIDENZA Fondo Pensione Aperto DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Il presente documento integra il contenuto della Nota Informativa relativa all offerta pubblica di adesione a L.A. PREVIDENZA Fondo Pensione

Dettagli

FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE DELLA BANCA POPOLARE DI ANCONA E DELLE SOCIETA CONTROLLATE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE DELLA BANCA POPOLARE DI ANCONA E DELLE SOCIETA CONTROLLATE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Allegato alla Nota Informativa FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE DELLA BANCA POPOLARE DI ANCONA E DELLE SOCIETA CONTROLLATE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE 1. Regime fiscale della forma pensionistica complementare

Dettagli

Provincia di Ancona. DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO nell esercizio dei poteri della Giunta provinciale. n. 170 del 04/12/2012

Provincia di Ancona. DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO nell esercizio dei poteri della Giunta provinciale. n. 170 del 04/12/2012 COPIA Provincia di Ancona DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO nell esercizio dei poteri della Giunta provinciale n. 170 del 04/12/2012 Oggetto: FISSAZIONE DELLE MISURE PER L'ADDIZIONALE TARSU,

Dettagli

postaprevidenza valore

postaprevidenza valore postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Per informazioni: 800.316.181 infoclienti@postevita.it

Dettagli

Articolo 1 Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati

Articolo 1 Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco, Previdenza e Riforme Istituzionali Decreto legge 24 aprile 2014, n 66 - Misure urgenti per la competitività

Dettagli

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile 8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8

Dettagli

Comune di San Salvatore Telesino Provincia di Benevento

Comune di San Salvatore Telesino Provincia di Benevento Comune di San Salvatore Telesino Provincia di Benevento Via Gioia, 1 82030 San Salvatore Telesino (BN) tel. 0824.881111 fax 0824.881216 e-mail: telesino@tin.it COPIA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Dettagli

postaprevidenza valore

postaprevidenza valore postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Il presente documento annulla e sostituisce integralmente

Dettagli

postaprevidenza valore

postaprevidenza valore postaprevidenza valore Fondo Pensione Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo (PIP) Documento sul Regime Fiscale postaprevidenza valore Il presente documento annulla e sostituisce integralmente

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE COMUNE DI SPILIMBERGO (Provincia di Pordenone) Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia PROTOCOLLO D INTESA TRA Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia, con sede in Trieste,

Dettagli

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 01 aprile 2016

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 01 aprile 2016 CIRCOLARE N. 8/E Direzione Centrale Normativa Roma, 01 aprile 2016 OGGETTO: Problematiche relative alla tassazione di capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione vita

Dettagli

I RISTORNI AI SOCI NELLE SOCIETÀ COOPERATIVE. Dott. Romano MOSCONI

I RISTORNI AI SOCI NELLE SOCIETÀ COOPERATIVE. Dott. Romano MOSCONI I RISTORNI AI SOCI NELLE SOCIETÀ COOPERATIVE Dott. Romano MOSCONI Diretta 19 ottobre 2009 ART. 2545-SEXIES, CODICE CIVILE RISTORNI L'atto costitutivo determina i criteri di ripartizione dei ristorni ai

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI)

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) COMUNE DI TREPUZZI. (Prov. LECCE) IMPOSTA UNICA COMUNALE - IUC REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) (art. 1, comma 682, legge 27 dicembre 2013, n. 147) (approvato con

Dettagli

Rapporto sulle entrate Dicembre 2014

Rapporto sulle entrate Dicembre 2014 Rapporto sulle entrate Dicembre 2014 Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-dicembre 2014 mostrano, nel complesso, una diminuzione di 1.471 milioni di euro (-0,2 per cento) rispetto all

Dettagli

COMUNE DI MASSA. Regolamento Imposta di Soggiorno

COMUNE DI MASSA. Regolamento Imposta di Soggiorno COMUNE DI MASSA Regolamento Imposta di Soggiorno Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.16 del 29/03/2012 Regolamento Imposta di Soggiorno Articolo 1 Oggetto del Regolamento 1. Il presente

Dettagli

I contributi statali e regionali per incentivare le Fusioni di comuni. Aggiornamento

I contributi statali e regionali per incentivare le Fusioni di comuni. Aggiornamento I contributi statali e regionali per incentivare le Fusioni di comuni. Aggiornamento novembre 2012 Studio di fattibilità per la fusione dei Comuni Comuni di Argelato, Bentivoglio, Castello d Argile, Castel

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE N. 2010/ 151122 Ripresa degli adempimenti tributari non eseguiti per effetto della sospensione disposta in seguito agli eventi sismici del 6 aprile 2009 che hanno colpito il territorio della regione Abruzzo

Dettagli

COMUNE DI VALLEFOGLIA Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F.

COMUNE DI VALLEFOGLIA Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. COMUNE DI VALLEFOGLIA Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio assunta con i poteri del

Dettagli

OGGETTO: Ritenuta del 10 per cento a titolo di acconto dell imposta sul reddito - articolo 25 decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78

OGGETTO: Ritenuta del 10 per cento a titolo di acconto dell imposta sul reddito - articolo 25 decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 CIRCOLARE n. 40/E Direzione Centrale Normativa Alle Direzioni regionali e provincial Roma, 28 luglio 2010 OGGETTO: Ritenuta del 10 per cento a titolo di acconto dell imposta sul reddito - articolo 25 decreto-legge

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 Codice DB1512 D.D. 5 agosto 2014, n. 531 Legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34, articolo 42, comma 6. Affidamento a Finpiemonte S.p.A. delle funzioni e delle attivita'

Dettagli

Rapporto sulle entrate Aprile 2014

Rapporto sulle entrate Aprile 2014 Rapporto sulle entrate Aprile 2014 Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-aprile 2014 mostrano, nel complesso, una contrazione pari a circa 232 milioni di euro (-0,1 per cento) rispetto

Dettagli

Aggiornamento dei limiti di reddito per l'anno 2014 degli assegnatari e degli acquirenti di alloggi di edilizia residenziale pubblica sociale.

Aggiornamento dei limiti di reddito per l'anno 2014 degli assegnatari e degli acquirenti di alloggi di edilizia residenziale pubblica sociale. REGIONE PIEMONTE BU4 23/01/2014 Codice DB0803 D.D. 20 dicembre 2013, n. 676 Aggiornamento dei limiti di reddito per l'anno 2014 degli assegnatari e degli acquirenti di alloggi di edilizia residenziale

Dettagli

COMUNE DI SAMATZAI IMPOSTA UNICA COMUNALE - IUC REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI)

COMUNE DI SAMATZAI IMPOSTA UNICA COMUNALE - IUC REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) COMUNE DI SAMATZAI IMPOSTA UNICA COMUNALE - IUC REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) (art. 1, comma 682, legge 27 dicembre 2013, n. 147) aggiornato al decreto legge

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DELLA IUC (IMPOSTA UNICA COMUNALE)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DELLA IUC (IMPOSTA UNICA COMUNALE) COMUNE DI OCCIMIANO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DELLA IUC (IMPOSTA UNICA COMUNALE) Allegato alla Deliberazione del C.C. n. 21 del 05.09.14 1 INDICE Art. 1 OGGETTO

Dettagli

CIRCOLARE N.3/E. Roma, 28 febbraio 2012

CIRCOLARE N.3/E. Roma, 28 febbraio 2012 CIRCOLARE N.3/E Direzione Centrale Normativa Roma, 28 febbraio 2012 OGGETTO: Articolo 24, comma 31, del decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,

Dettagli

OGGETTO: versamenti volontari del settore agricolo - Anno 2009

OGGETTO: versamenti volontari del settore agricolo - Anno 2009 Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione centrale Entrate Roma, 06/08/2009 Circolare n. 98 Allegati n. 2 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali

Dettagli

Rapporto sulle entrate Giugno 2013

Rapporto sulle entrate Giugno 2013 Roma, 05/08/2013 Rapporto sulle entrate Giugno 2013 Le entrate tributarie e contributive nel primo semestre 2013 mostrano nel complesso una crescita del 2,2 per cento (+6.767 milioni di euro) rispetto

Dettagli