Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Direzione Generale delle Risorse Forestali, Montane e Idriche Corpo Forestale dello Stato

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1 Roma, 22 luglio 2002 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Direzione Generale delle Risorse Forestali, Montane e Idriche Corpo Forestale dello Stato DIRAMAZIONE GENERALE Divisione XIII Protocollo n Pos. Allegati: OGGETTO: organizzazione della nuova struttura investigativa del Corpo Forestale dello Stato.- Si fa riferimento al D.M. 17 ottobre 2000, di cui se ne è data comunicazione con direzionale n del , e ai relativi decreti attuativi con i quali è stata definita la composizione dei Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale (NIPAF), l istituzione del Nucleo investigativo centrale di polizia ambientale e forestale (NICAF) e la nomina dei relativi responsabili. Ad un anno dalla riorganizzazione dei Nuclei si ritiene di dovere impartire ulteriori direttive per l operatività degli stessi. Per la tutela del territorio e delle risorse ambientali e forestali è indispensabile che le attività di controllo preventivo del territorio e di monitoraggio continuo dello stesso, così da rilevare con immediatezza le modificazioni e gli abusi apportati dalle attività antropiche, siano potenziate attraverso una più incisiva azione investigativa di contrasto alla criminalità agro ambientale e forestale. I Coordinatori provinciali, a tal fine, si avvarranno dei NIPAF, unità operative specializzate nella lotta ai crimini agro ambientali e forestali istituite, nell ambito di ogni Coordinamento e che opereranno, di norma, in stretto raccordo con i Comandi Stazione del CFS, nonché con le altre articolazioni dell Amministrazione territorialmente competenti. Al fine di assicurare il coordinamento a livello centrale delle predette attività (prevenzione e repressione dei reati agro ambientali e forestali) è necessario che, entro il 16 dicembre di ciascun anno, i Coordinamenti regionali trasmettano alla Divisione XIII, unitamente ad un motivato parere di fattibilità, specifiche proposte di programmi operativi per l anno seguente redatte sulla base di un analisi dei fenomeni di criminalità dei settori d interesse del CFS accertati nell anno di riferimento nel territorio regionale. Tali programmi predisposti dai Coordinatori provinciali in collaborazione con i responsabili dei NIPAF dovranno essere redatti sulla base di una relazione che contenga l analisi degli aspetti di criminalità agro ambientale e forestale presenti nel territorio della provincia, tenendo conto delle diverse realtà ed emergenze territoriali, della differente specializzazione acquisita dalle strutture investigative nonché dalle indagini in atto ed esporranno, in dettaglio, le complessive necessità finanziarie per la loro attuazione. Per tale attività i Coordinatori provinciali si avvarranno della procedura di rilevazione statistica RILPOLCFS.

2 evidenziati: Tale programmazione riguarderà, in via preferenziale, i settori d intervento di seguito tutela del territorio rurale e montano e delle sue componenti (bosco, suolo, risorse idriche ecc..); tutela del paesaggio e dei territori di particolare valore naturalistico; tutela dell acqua e dell aria dagli inquinamenti; tutela della fauna e della flora (autoctona ed esotica); prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi; lotta al traffico illecito ed agli smaltimenti illegali di rifiuti (discariche e cave); prevenzione e repressione dei reati connessi al settore agricolo o della tutela alimentare; Sarà cura successivamente della Divisione XIII NICAF verificare le proposte di programma e provvedere alla loro approvazione, di concerto con le altre Divisioni eventualmente interessate. La scrivente provvederà, compatibilmente con le risorse disponibili ed anche sulla base dei programmi approvati, ad assegnare ai Coordinatori regionali le risorse necessarie al funzionamento dei NIPAF, attraverso il capitolo di spesa 3463 per l acquisto di attrezzature e con gli stanziamenti di bilancio (ordinari o finanziati con legge pluriennale) afferenti questo Centro di responsabilità per le spese di missioni e straordinario. I Coordinatori regionali assicureranno l efficienza di gestione dei sistemi relativi al flusso dei dati e delle informazioni in uso al CFS (procedura RILPOLCFS e Banca Dati delle Forze di Polizia) e provvederanno all assegnazione ai Coordinamenti provinciali del personale e delle risorse finanziarie necessarie al funzionamento dei Nuclei investigativi, sulla base dei fondi resi disponibili dalla Direzione Generale. I Coordinatori provinciali assicureranno il buon funzionamento dei NIPAF attraverso la messa a disposizione delle attrezzature, degli automezzi (anche con targa civile e colori non d istituto) e del personale, segnalando al Coordinatore regionale le esigenze pervenute dai responsabili dei NIPAF e, nella individuazione del personale da assegnare ai Nuclei investigativi, in raccordo con il responsabile del NIPAF e preferibilmente su base volontaria, si terrà prioritariamente conto dei curricula personali e della attitudine a svolgere servizi di Polizia Giudiziaria. Il personale assegnato ai Nuclei investigativi (NIPAF e NICAF) svolgerà le attività connesse alle proprie funzioni di polizia giudiziaria (art. 55 del c.p.p.), in via prioritaria e continuativa (art. 12 del D. Lgs. 28 luglio 1989, n. 271) e al riguardo si avvarrà di un proprio registro delle notizie di reato e annotazioni di P.G. e del registro degli illeciti amministrativi. I funzionari preposti alla responsabilità dei NIPAF impartiranno al personale assegnato le direttive investigative ed operative del caso, organizzeranno il lavoro con autonomia funzionale in base a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, cureranno la gestione delle attività di acquisizione delle informazioni, l analisi dei fenomeni criminosi presenti nella provincia di competenza e la predisposizione delle relazioni richieste, nonché assicureranno il supporto tecnico e giuridico nei confronti dei Comandi Stazione del CFS in relazione alle attività da essi svolte, assicurando le opportune informazioni ai Coordinatori provinciali. Questi ultimi, in base alle esigenze di riservatezza richieste di volta in volta dal caso in esame e limitatamente agli eventi di rilievo, ne daranno immediata informazione sia ai Coordinatori regionali che al responsabile del NICAF. Per la registrazione dei documenti di interesse dei NIPAF e del NICAF, ricevuti e spediti, in ogni Coordinamento Provinciale e presso la Divisione XIII, i relativi preposti si

3 avvarranno, nell ambito delle norme che regolano la tenuta degli archivi, di una specifica posizione nel registro di protocollo. Il responsabile del NIPAF provvederà alla trasmissione delle CNR (comunicazioni di notizie di reato) alla Procura della Repubblica competente, informandone tempestivamente il Coordinatore provinciale. Nel caso di attività d indagine che dovessero essere svolte nei territori di competenza dei Coordinamenti Territoriali per l Ambiente e degli Uffici Amministrazione ex ASFD, si avrà cura, di norma, di predisporre le opportune intese con i rispettivi responsabili. Le missioni relative alle attività d indagine da svolgersi al di fuori del territorio regionale saranno autorizzate dalla Direzione Generale per il tramite della Divisione XIII NICAF, previa richiesta dei Coordinamenti provinciali. Ciascun Coordinatore regionale, sulla base di quanto previsto dall art. 12 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, comunicherà al Procuratore Generale presso la Corte di Appello ed al Procuratore della Repubblica del Tribunale, di competenza, l istituzione presso ciascun Coordinamento provinciale dei Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale, unità operative organiche destinate al potenziamento ed alla intensificazione delle attività di polizia agro ambientale e forestale, nonché il nominativo e la qualifica dei funzionari responsabili. Il NICAF, unità organica della Divisione XIII, sovrintenderà a livello nazionale, per gli aspetti tecnico giuridici e funzionali alle attività di polizia giudiziaria svolte dai NIPAF e da ogni unità organizzata del CFS comunque denominata, al fine di promuoverne, indirizzarne e coordinarne l attività ai fini investigativi ed anche operativi e di assicurarne il supporto logistico nei casi di complessità e di specificità delle indagini o per qualunque altra esigenza richiesta. Per lo svolgimento delle attività investigative ed operative e per la segnalazione di risorse di personale, apparecchiature ed automezzi da impiegare nel caso di attività d indagine particolarmente complesse o di specifica importanza, i NIPAF potranno mantenere rapporti con il NICAF per il tramite dei Coordinamenti provinciali. Eventuali chiarimenti o ulteriori indicazioni in merito a quanto comunicato con la presente potranno essere chiesti direttamente alla Divisione XIII. I Coordinamenti regionali avranno cura di verificare la massima diffusione della presente presso tutte le strutture dell Amministrazione operanti sul territorio di competenza. del C.F.S. La divisione VII provvederà alla pubblicazione della presente sul Bollettino ufficiale IL DIRETTORE GENERALE f.to G. Di Croce

4 OGGETTO: organizzazione della nuova struttura investigativa del Corpo Forestale dello Stato.- Si fa riferimento al D.M. 17 ottobre 2000, di cui se ne è data comunicazione con direzionale n del , e ai relativi decreti attuativi con i quali è stata definita la composizione dei Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale (NIPAF), l istituzione del Nucleo investigativo centrale di polizia ambientale e forestale (NICAF) e la nomina dei relativi responsabili. Ad un anno dalla riorganizzazione dei Nuclei si ritiene di dovere impartire ulteriori direttive per l operatività degli stessi. Per la tutela del territorio e delle risorse ambientali e forestali è indispensabile che le attività di controllo preventivo del territorio e di monitoraggio continuo dello stesso, così da rilevare con immediatezza le modificazioni e gli abusi apportati dalle attività antropiche, siano potenziate attraverso una più incisiva azione investigativa di contrasto alla criminalità agro ambientale e forestale. I Coordinatori provinciali, a tal fine, si avvarranno dei NIPAF, unità operative specializzate nella lotta ai crimini agro ambientali e forestali istituite, nell ambito di ogni Coordinamento e che opereranno, di norma, in stretto raccordo con i Comandi Stazione del CFS, nonché con le altre articolazioni dell Amministrazione territorialmente competenti. Al fine di assicurare il coordinamento a livello centrale delle predette attività (prevenzione e repressione dei reati agro ambientali e forestali) è necessario che, entro il 16 dicembre di ciascun anno, i Coordinamenti regionali trasmettano alla Divisione XIII, unitamente ad un motivato parere di fattibilità, specifiche proposte di programmi operativi per l anno seguente redatte sulla base di un analisi dei fenomeni di criminalità dei settori d interesse del CFS accertati nell anno di riferimento nel territorio regionale. Tali programmi predisposti dai Coordinatori provinciali in collaborazione con i responsabili dei NIPAF dovranno essere redatti sulla base di una relazione che contenga l analisi degli aspetti di criminalità agro ambientale e forestale presenti nel territorio della provincia, tenendo conto delle diverse realtà ed emergenze territoriali, della differente specializzazione acquisita dalle strutture investigative nonché dalle indagini in atto ed esporranno, in dettaglio, le complessive necessità finanziarie per la loro attuazione. Per tale attività i Coordinatori provinciali si avvarranno della procedura di rilevazione statistica RILPOLCFS. evidenziati: Tale programmazione riguarderà, in via preferenziale, i settori d intervento di seguito tutela del territorio rurale e montano e delle sue componenti (bosco, suolo, risorse idriche ecc..); tutela del paesaggio e dei territori di particolare valore naturalistico; tutela dell acqua e dell aria dagli inquinamenti; tutela della fauna e della flora (autoctona ed esotica); prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi; lotta al traffico illecito ed agli smaltimenti illegali di rifiuti (discariche e cave); prevenzione e repressione dei reati connessi al settore agricolo o della tutela alimentare;

5 Sarà cura successivamente della Divisione XIII NICAF verificare le proposte di programma e provvedere alla loro approvazione, di concerto con le altre Divisioni eventualmente interessate. La scrivente provvederà, compatibilmente con le risorse disponibili ed anche sulla base dei programmi approvati, ad assegnare ai Coordinatori regionali le risorse necessarie al funzionamento dei NIPAF, attraverso il capitolo di spesa 3463 per l acquisto di attrezzature e con gli stanziamenti di bilancio (ordinari o finanziati con legge pluriennale) afferenti questo Centro di responsabilità per le spese di missioni e straordinario. I Coordinatori regionali assicureranno l efficienza di gestione dei sistemi relativi al flusso dei dati e delle informazioni in uso al CFS (procedura RILPOLCFS e Banca Dati delle Forze di Polizia) e provvederanno all assegnazione ai Coordinamenti provinciali del personale e delle risorse finanziarie necessarie al funzionamento dei Nuclei investigativi, sulla base dei fondi resi disponibili dalla Direzione Generale. I Coordinatori provinciali assicureranno il buon funzionamento dei NIPAF attraverso la messa a disposizione delle attrezzature, degli automezzi (anche con targa civile e colori non d istituto) e del personale, segnalando al Coordinatore regionale le esigenze pervenute dai responsabili dei NIPAF e, nella individuazione del personale da assegnare ai Nuclei investigativi, in raccordo con il responsabile del NIPAF e preferibilmente su base volontaria, si terrà prioritariamente conto dei curricula personali e della attitudine a svolgere servizi di Polizia Giudiziaria. Il personale assegnato ai Nuclei investigativi (NIPAF e NICAF) svolgerà le attività connesse alle proprie funzioni di polizia giudiziaria (art. 55 del c.p.p.), in via prioritaria e continuativa (art. 12 del D. Lgs. 28 luglio 1989, n. 271) e al riguardo si avvarrà di un proprio registro delle notizie di reato e annotazioni di P.G. e del registro degli illeciti amministrativi. I funzionari preposti alla responsabilità dei NIPAF impartiranno al personale assegnato le direttive investigative ed operative del caso, organizzeranno il lavoro con autonomia funzionale in base a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, cureranno la gestione delle attività di acquisizione delle informazioni, l analisi dei fenomeni criminosi presenti nella provincia di competenza e la predisposizione delle relazioni richieste, nonché assicureranno il supporto tecnico e giuridico nei confronti dei Comandi Stazione del CFS in relazione alle attività da essi svolte, assicurando le opportune informazioni ai Coordinatori provinciali. Questi ultimi, in base alle esigenze di riservatezza richieste di volta in volta dal caso in esame e limitatamente agli eventi di rilievo, ne daranno immediata informazione sia ai Coordinatori regionali che al responsabile del NICAF. Per la registrazione dei documenti di interesse dei NIPAF e del NICAF, ricevuti e spediti, in ogni Coordinamento Provinciale e presso la Divisione XIII, i relativi preposti si avvarranno, nell ambito delle norme che regolano la tenuta degli archivi, di una specifica posizione nel registro di protocollo. Il responsabile del NIPAF provvederà alla trasmissione delle CNR (comunicazioni di notizie di reato) alla Procura della Repubblica competente, informandone tempestivamente il Coordinatore provinciale. Nel caso di attività d indagine che dovessero essere svolte nei territori di competenza dei Coordinamenti Territoriali per l Ambiente e degli Uffici Amministrazione ex ASFD, si avrà cura, di norma, di predisporre le opportune intese con i rispettivi responsabili.

6 Le missioni relative alle attività d indagine da svolgersi al di fuori del territorio regionale saranno autorizzate dalla Direzione Generale per il tramite della Divisione XIII NICAF, previa richiesta dei Coordinamenti provinciali. Ciascun Coordinatore regionale, sulla base di quanto previsto dall art. 12 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, comunicherà al Procuratore Generale presso la Corte di Appello ed al Procuratore della Repubblica del Tribunale, di competenza, l istituzione presso ciascun Coordinamento provinciale dei Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale, unità operative organiche destinate al potenziamento ed alla intensificazione delle attività di polizia agro ambientale e forestale, nonché il nominativo e la qualifica dei funzionari responsabili. Il NICAF, unità organica della Divisione XIII, sovrintenderà a livello nazionale, per gli aspetti tecnico giuridici e funzionali alle attività di polizia giudiziaria svolte dai NIPAF e da ogni unità organizzata del CFS comunque denominata, al fine di promuoverne, indirizzarne e coordinarne l attività ai fini investigativi ed anche operativi e di assicurarne il supporto logistico nei casi di complessità e di specificità delle indagini o per qualunque altra esigenza richiesta. Per lo svolgimento delle attività investigative ed operative e per la segnalazione di risorse di personale, apparecchiature ed automezzi da impiegare nel caso di attività d indagine particolarmente complesse o di specifica importanza, i NIPAF potranno mantenere rapporti con il NICAF per il tramite dei Coordinamenti provinciali. Eventuali chiarimenti o ulteriori indicazioni in merito a quanto comunicato con la presente potranno essere chiesti direttamente alla Divisione XIII. I Coordinamenti regionali avranno cura di verificare la massima diffusione della presente presso tutte le strutture dell Amministrazione operanti sul territorio di competenza. del C.F.S. La divisione VII provvederà alla pubblicazione della presente sul Bollettino ufficiale IL DIRETTORE GENERALE G. Di Croce f.to

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