Mafie in Veneto Dati statistici

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1 Mafie in Veneto Dati statistici Raccolta di dati a cura di Avviso Pubblico

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3 Le mafie Scheda informativa sintetica 1 Diverse sono le ipotesi etimologiche del termine mafia. La più accreditata ritiene che il termine sia di origine araba e derivi dai seguenti termini: mafi, che significa "non c'è"; mahias, inteso come spacconeria; màhfal, inteso come adunanza, riunione di persone; maha, inteso come cava di pietra, in riferimento alle cave di pietra di Marsala e Trapani dove trovarono rifugio i fuggiaschi sin dai tempi dei saraceni; mu inteso come salvezza e afah inteso come proteggere e tutelare. Il termine mafia, nel linguaggio corrente, viene utilizzato per descrivere organizzazioni criminali segrete formate da uomini (e donne), dotate di eserciti privati, armi e capitali, il cui fine è quello di commettere reati per arricchirsi rapidamente ed impunemente controllando, attraverso l'esercizio della violenza e dell'intimidazione, il territorio nel quale agiscono. Maggiore è la ricchezza di cui le mafie dispongono maggiore è il loro potere. Le mafie, tuttavia, si comportano come delle vere e proprie imprese, delle holding economico-finanziarie che agiscono a livello nazionale e internazionale, unendo alle classiche attività illecite anche la capacità di inserirsi nel sistema economico e politico di un determinato territorio. Una parte del denaro realizzato con le attività criminali viene investita nelle attività illecite - narcotraffico, armi, rifiuti, esseri umani, estorsioni e usura - un'altra parte viene riciclata e investita in attività lecite, come ad esempio nell acquisto di immobili, di quote di aziende, nel mercato finanziario. Il riciclaggio del denaro sporco viene generalmente effettuato in aree a non tradizionale presenza mafiosa, come ad esempio l'italia centrale e settentrionale nonché in alcuni paesi esteri, europei ed extraeuropei. La prova dell'esistenza di questi investimenti nonché del fatto che le mafie non sono soltanto un problema che riguarda alcune regioni meridionali italiane è dimostrato dai dati delle confische dei beni oltre che dalle inchieste giudiziarie avviate in diversi tribunali italiani. Al fine di raggiungere i loro obiettivi - arricchimento, potere e impunità - le mafie necessitano di avere rapporti con esponenti del mondo politico, imprenditoriale, economico-finanziario, investigativo-giudiziario, ossia con tutti quei soggetti rientranti nella categoria della cosiddetta "borghesia mafiosa" o area grigia, formata da soggetti insospettabili in grado di assicurare ai mafiosi specifici servizi e relazioni. Ai mafiosi, infatti, interessa fare affari, riciclare capitali illeciti, esercitare il potere e arricchirsi riducendo non solo i costi economici ma altresì quelli di carattere penale (carcere e confisca dei beni). Corruzione, intimidazione ed esercizio della violenza sono gli strumenti utilizzati per perseguire i propri obiettivi. L omertà è l elemento fondamentale per salvaguardare l esistenza delle compagini criminali nonché il potere necessario per svolgere le attività illecite ad esso connesse. A livello giuridico le organizzazioni mafiose sono definite e sanzionate dall'articolo 416-bis del codice penale, introdotto con la legge 13 settembre 1982, n. 646, meglio conosciuta come "Legge Rognoni-La Torre", dal nome dei proponenti del provvedimento, l'onorevole Pio La Torre, segretario regionale del Partito Comunista Italiano, ucciso a Palermo il 30 aprile 1982, e il Ministro dell'interno Virginio Rognoni. La legge fu rapidamente approvata dopo l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (Prefetto di Palermo), della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, avvenuto a Palermo il 3 settembre Le principali mafie italiane sono: Cosa nostra siciliana, la Camorra campana, la Ndrangheta calabrese, la Sacra corona unita pugliese. Altre compagini mafiose, che operano in contesti più limitati, sono la Stidda siciliana e i basilischi in Basilicata. In Italia si registra la presenza anche di gruppi criminali, alcuni con caratteristiche mafiose, provenienti dal continente africano, dall est Europa, dall Asia e dal Sud America. 1 La presente scheda è stata elaborata consultando il sito internet dello Sportello scuola e Università della Commissione parlamentare antimafia della XV legislatura.

4 ALCUNI DATI SULL INFILTRAZIONE MAFIOSA IN VENETO Il Veneto non è una terra di mafia, ma è un territorio che interessa sempre di più le mafie, sia italiane che straniere, sia per la sua posizione geografica, i suoi snodi stradali, portuali ed aeroportuali, sia dal punto di vista economico. In tempi recenti, l attività investigativa e giudiziaria ha colpito in modo significativo alcuni tentativi di infiltrazione mafiosa nella nostra regione. Dalle inchieste è emerso che l infiltrazione malavitosa avviene soprattutto attraverso il riciclaggio di denaro sporco all interno del sistema economico legale, come attesta anche il numero delle operazioni finanziarie sospette accertate dall Unità di informazione finanziaria della Banca d Italia. Diffusa è la pratica dell usura come ha testimoniato l inchiesta denominata Aspide svolta dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia che tende a colpire soprattutto imprenditori in difficoltà economiche a cui le banche e le società finanziarie non concedono più credito. In questi casi, persone legate ai clan offrono denaro fresco e contante e praticano l attività usuraia al fine di impossessarsi delle aziende che faticano a trovare finanziamenti nel circuito bancario e finanziario legale. Vi sono, tuttavia, anche imprenditori locali che non disdegnano di investire e di accettare capitali di provenienza sospetta, come ha scritto la Commissione parlamentare antimafia nella relazione sulla sua missione in Veneto nel Altre attività a cui le mafie sono interessate nel Veneto sono quelle legate al ciclo di smaltimento dei rifiuti, il settore degli appalti, il traffico di droga, il traffico di armi e di esseri umani. Preoccupa la diffusione della corruzione sia a livello macro che micro che, com è noto, perseguendo in modo illecito finalità di natura particolare a scapito di quelle generali, calpestando le regole condivise e legittime, contribuisce a costruire quel terreno di coltura fatto di omertà, favori e di illegalità sul quale attecchisce anche la criminalità organizzata. Di seguito si forniscono una serie di dati ufficiali ricavati dai rapporti periodici redatti dalle istituzioni deputate alla prevenzione e al contrasto alle mafie in Italia.

5 Beni e aziende confiscate Dati in Veneto Beni immobili: 84 ( a livello nazionale) Aziende: 4 (1.707 a livello nazionale) Totale 88 ( a livello nazionale) Suddivisione dei beni immobili confiscati per province e numerosità: Venezia: 35 Verona: 24 Belluno: 10 Padova: 7 Rovigo: 3 Treviso: 3 Vicenza: 2 Suddivisione dei beni aziendali confiscati per province e numerosità: Venezia: 2 Belluno: 1 Verona: 1 Il Veneto è la decima regione italiana per numero di beni confiscati (Fonte: Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata)

6 Operazioni finanziarie sospette (Fonte: Direzione investigativa antimafia Relazione 1 Semestre 2013) Nel primo semestre 2013, il Veneto è stato la quinta regione italiana per numero di operazioni finanziarie sospette

7 Riciclaggio (Fonte: Direzione investigativa antimafia Relazione 1 Semestre 2013)

8 Estorsioni (Fonte: Direzione investigativa antimafia Relazione 1 Semestre 2013) Usura (Fonte: Direzione investigativa antimafia Relazione 1 Semestre 2013)

9 Corruzione (Fonte: Direzione investigativa antimafia Relazione 1 Semestre 2013) Concussione (Fonte: Direzione investigativa antimafia Relazione 1 Semestre 2013)

10 Ecomafie e illegalità ambientale (Fonte: Rapporto Ecomafie Legambiente) Il Veneto è al decimo posto nella classifica nazionale sugli illeciti ambientali accertati dalle forze dell ordine. Nella regione sono state registrate infrazioni, pari al 3,4% per cento del totale nazionale, che hanno portato alla denuncia di persone e all esecuzione di 213 sequestri. Nell ambito del traffico di rifiuti illegali nel Veneto, si sono registrati episodi di corruzione, di riciclaggio di denaro sporco e di collusione con persone legate al mondo della criminalità organizzata, in primis della camorra campana. Secondo quanto riportato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Venezia i gruppi camorristici hanno guadagnato somme imponenti dallo smaltimento dei rifiuti di aziende venete secondo testimonianze di collaboratori di giustizia fino a un milione di euro a settimana ora quelle somme vengono reinvestite, anche nel Veneto. I porti di Mestre e di Venezia sono considerati dei punti importanti sulle rotte internazionali del traffico illecito dei rifiuti, come ha dimostrato un inchiesta su rifiuti pericolosi destinati ad essere smaltiti in Cina.

11 Narcotraffico (Fonte: Direzione centrale servizi antidroga Ministero dell Interno Anno 2012) Nel 2012, il Veneto è stato: - la nona regione italiana per sequestri di sostanze stupefacenti - la quarta regione del Nord Italia per sequestri di sostanze stupefacenti - l ottava regione italiana per persone segnalate all autorità giudiziaria - la terza regione del Nord Italia per persone segnalate all autorità giudiziaria

12 Decessi per droga in Veneto dal 2003 al 2012 Totale decessi: 332 Media annuale dei decessi: 33 Media mensile dei decessi: 2,8 Il Veneto è la sesta regione italiana per numero di morti per droga dal 2003 al 2012

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