La ISO nel packaging alimentare e il regolamento sui materiali a contatto con alimenti (MCA)

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1 La ISO nel packaging alimentare e il regolamento sui materiali a contatto con alimenti (MCA) 1

2 Scopo e campo di applicazione della ISO SCOPO: si applica quando una organizzazione delle filiera alimentare ha bisogno di dimostrare la propria capacità di controllare i pericoli per la sicurezza alimentare al fine di garantire un alimento sicuro al momento del consumo umano. CAMPO DI APPLICAZIONE: tutte le organizzazioni coinvolte in ogni aspetto della filiera alimentare 1. FOOD CHAIN : produzione mangimi, coltivazione, allevamento, prima trasformazione alimenti, seconda trasformazione alimenti, commercio all ingrosso, commercio al dettaglio, catering e ristorazione 2

3 FOCUS ON. 2.NEAR FOOD: produttori di pesticidi, fertilizzanti (principi attivi per l agricoltura), medicinali veterinari per l allevamento, produttori di additivi alimentari, trasporto e stoccaggio di prodotti alimentari, produttori di impianti e attrezzature(meccano-alimentare),produttori di agenti sanificanti e prodotti di pulizia, produttori di imballaggi per alimenti, fornitori di servizi per l industria alimentare 3

4 OBIETTIVI della norma Proporre uno Standard uniforme in campo internazionale sul sistema di gestione della sicurezza alimentare e quindi uno std uniforme sull applicazione dell HACCP e delle GMP, GHP e GAP Le organizzazione non food non hanno obblighi di legge sul sistema di gestione della sicurezza secondo l HACCP! 4

5 SETTORE IMBALLAGGI ALIMENTARI PACKAGING Mostra interesse dalla seconda metà anni 90 all applicazione del sistema di autocontrollo HACCP (volontaria) Linee guida all applicazione HACCP su imballaggi (Istituto italiano imballaggi) Interesse rinnovatosi con il pacchetto igiene (nuovi indirizzi ) Interesse del settore -coinvolto anche recentemente in problemi di sicurezza alimentare causati da inchiostri utilizzati sull imballo primario (es. ITX) a: dimostrare l igienicità dell imballaggio che svolge sempre più funzione di conservazione proattiva e non solo protettiva (imballaggio attivo e intelligente) ridurre o annullare le cessioni di sostanze indesiderate(odori, sapori ) al di sotto anche di limiti specifici di cessione 5

6 gestire un sistema di sicurezza nella fabbricazione di imballaggi alimentari ( per evitare contaminazione chimica, rischio microbiologico, corpi estranei, difetti di fabbricazione pericolosi, cross-contamination con imballaggi non ad uso alimentare..) garantire la rintracciabilità richiesta in modo cogente (dal reg. CE 1935/2004 art. 17) dal IMBALLAGGIO PRIMARIO è l oggetto di maggiore interesse IL 70% degli imballaggi prodotti è destinato al SETTORE ALIMENTARE! Il settore conosce le problematiche di IGIENE, ed il metodo HACCP, sebbene in modo volontario e non diffuso! 6

7 Quali vantaggi? RISPONDERE ALLE RICHIESTE CAUTELATIVE DEI PRODUTTORI ALIMENTARI CHE DEVONO GARANTIRE LA FOOD SAFETY AL CONSUMATORE Affrontare organizzati le EMERGENZE alimentari, con procedure di ritiro e richiamo, garantendo coordinamento e comunicazione lungo la filiera con i produttori alimentari! 7

8 I requisiti della norma volontaria Iso consentono di: Implementare, mantenere e aggiornare un sistema per la gestione della sicurezza; dimostrare la conformità ai REQUISITI DI LEGGE es. Reg. 1935/04 -applicabili per la sicurezza imballaggi; dimostrare la conformità ai REQUISITI CLIENTE che riguardano la sicurezza alimento al fine di aumentare la soddisfazione; comunicare efficacemente alle parti interessati della filiera Alle PMI : di attuare un insieme di misure di controllo sviluppate esternamente 8

9 La conformità legislativa è oggetto di valutazione nel corso di una VI ISO I REQUISITI DI LEGGE: Regolamento quadro sul food packaging: Reg. Ce 1935/2004 Materiali e oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari E IL REGOLAMENTO del 2004 CHE ABROGA LE DIRETTIVE 80/590 E 89/109! 9

10 Il regolamento CE 1935/2004 sui materiali a contatto con gli alimenti (MCA) - si applica a tutti i materiali e oggetti -di qualunque natura sia il materiale componente o la funzione (imballaggi, oggetti promozionali, colle e inchiostri utilizzati per la stampa delle etichette, ) Non esistono materiali e oggetti NON regolamentati Collegamento alla food law (Reg. Ce 178/92) per alcune definizioni e principi + introduzione definizione imballaggi attivi e intelligenti 10

11 ART. 3 requisiti generali E cambiato il principio : il materiale NON deve essere INERTE, tale da NON cedere, non alterare la composizione, NON deteriorare dal punto di vista organolettico. I nuovi materiali non sono concepiti per essere inerti. Si chiede invece che: i materiali e gli oggetti devono essere prodotti conformemente alla GMP affinchè non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in q.tà tale da: a)costituire un pericolo per la salute umana b) Comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari c) Comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche DA QUI necessità di rivedere DICHIARAZIONI DI CONFORMITA! 11

12 Materiali e oggetti attivi e intelligenti Materiali e oggetti attivi sono quelli destinati a prolungare la conservabilità o mantenere o migliorare le condizioni dei prodotti alimentari imballati Possono quindi comportare modifiche della composizione o delle caratteristiche organolettiche a condizione che tali modifiche rispettino le disposizioni comunitarie applicabili agli alimenti, vedi direttiva sugli additivi alimentari( 89/107/CEE). Le sostanze incorporate in materiali attivi e intelligenti si considerano ingredienti ai sensi della direttiva 2000/13. Non devono comportare modifiche della composizione tali da poter fuorviare il CONSUMATORE (esempio coprendo il deterioramento) 12

13 ETICHETTATURA Dicitura o Simbolo europeo idoneità contatto con alimenti Nelle fasi di commercializzazione diverse dalla vendita al dettaglio info sui documenti di accompagnamento, etichette o sui materiali oggetti medesimi 13

14 Dichiarazione di conformita I materiali e oggetti devono essere accompagnati da una dichiarazione che attesti la loro conformità alle norme vigenti. Tale conformità deve essere dimostrata da documentazione appropriata disponibile su richiesta alle autorità competenti. Produttore imballaggi: emette dichiarazione di conformità + archivio documentazione di supporto in azienda Utilizzatore azienda alimentare: possesso della dichiarazione di conformità del produttore 14

15 Art. 17 Rintracciabilità novità! unico articolo che entra in vigore dopo 2 anni - il tutte le aziende predispongano sistemi atti a individuare, in ogni fase della produzione e commercializzazione, i fornitori nonché i soggetti a cui sono stati forniti materiali e oggetti La rintracciabilità è garantita in tutte le fasi per facilitare il controllo, il ritiro dei prodotti difettosi, le informazioni ai consumatori e l attribuzione delle responsabilità. In linea con il reg. 178/02! Richiesta della Iso al p.to

16 EFSA e reg. Ce 882/2204 Art. 7 Le disposizioni che possono avere implicazioni sulla salute pubbliche sono adottate previa consultazione dell EFSA Art. 24 ispezione e controllo Gli stati membri svolgono controlli ufficiali conformemente alla normativa sui controlli ufficiali di alimenti e mangimi (Reg. 882/2004) 16

17 Considerazioni La norma Iso chiede l applicazione di un sistema Haccp modello Codex Alimentarius, che è la misura preventiva massima per garantire lo scopo del reg (art. 3) affinchè il packaging non costituisca un rischio per la salute umana. 17

18 L analisi dei pericoli è fatta in modo analogo a quella che si fa per gli alimenti: pericoli fisici, chimici, biologici, microbiologici. Attenzione alle cessioni e contaminanti! Documentare con analisi di cessione Le GMP, GHP nel settore imballaggi possono diventare parte del sistema di gestione sicurezza alimentare come PRPs-programmi dei prerequisiti. 18

19 ITER DI CERTIFICAZIONE ISO Nelle verifica di certificazione- che prevede FASE 1 e FASE 2- viene VALUTATA durante la prima fase la CONFORMITA LEGISLATIVA dell organizzazione sugli aspetti di sicurezza alimentare E un ausilio per verificare la corretta applicazione della legislazione aggiornata(*). Con l implementazione della Iso l azienda deve comunque fare un riscontro sullo stato di aggiornamento legislativo e il suo grado di conformità. ES. (*) rintracciabilità imballaggio e materiale a contatto con alimenti implementata dichiarazioni di conformità 19

20 GLI ELEMENTI CHIAVE: Comunicazione interattiva Sistema di gestione Controllo del processo Programma dei PRP s Principi HACCP 20

21 I CAPITOLI: Il capitolo 5 riguarda la responsabilità della direzione. Il capitolo 6 riguarda le risorse disponibili per implementare il FSMS. Il capitolo 7 cuore della norma- è sulla pianificazione e realizzazione di cibi sicuri. Associa i Programmi dei Prerequisiti con le fasi di applicazione dell HACCP. Il capitolo 8 E il sistema di retroazione del FSMS, comprende validazione, verifica e miglioramento. 21

22 POLITICA PER LA SICUREZZA imballaggio ai fini della salubrità alimento La richiesta dai clienti (aziende alimentari) c è sempre stata Occorre dare ora enfasi elaborando una dichiarazione sulle garanzie di sicurezza packaging! RESPONSABILE gruppo per la Sicurezza alimentare Gestisce il gruppo per la sicurezza alimentare, può essere il responsabile autocontrollo HACCP 22

23 L HACCP secondo il CODEX E l allegato alla CAC/RCP , Rev. 4 (2003), quindi l esplicazione dei 7 principi dell haccp inteso come metodo di analisi del rischio internazionalmente conosciuto e le 12 tappe per l applicazione del sistema HACCP Tabella di corrispondenza 7 principi HACCP e Iso (appendice B) 23

24 TABELLA ISO/TS linea guida per l applicazione della norma Iso Pianificare cibi sicuri Correlazione tra Iso e le 12 tappe o passi del Codex Alimentarius- Haccp guidelines La sovrapposizione nelle attività tra haccp modello Codex e Iso è tale che le due attività specifiche della sola Iso sono: stabilire i Programmi dei prerequisiti operativi Validazione delle combinazione delle misure di controllo 24

25 LA COMUNICAZIONE lungo la filiera COSA: informazioni relative agli aspetti della sicurezza Comunicazione esterna- CHI? clienti, fornitori, autorità di controllo e legislative Comunicazione interna - Il Gruppo per la Sicurezza deve essere informato in modo tempestivo di qualsiasi cambiamento 25

26 Requisito 5.6 : comunicazione esterna..efficaci accordi per comunicare con: fornitori, clienti, autorità legislative e autorità pubbliche di controllo(regolamentari) e altre organizzazioni comunicazione interna il gruppo per la sicurezza alimentare sia informato in modo tempestivo dei cambiamenti, includendo, ma non limitatamente, i seguenti: a) prodotti o nuovi prodotti b) materie prime, ingredienti e servizi..ossia tutti i cambiamenti e le notizie che hanno un impatto sulla sicurezza alimentare 26

27 EMERGENZE 5.7-Iso Breve e sintetica indicazione sulle gestione emergenze: si richiedono procedure per gestire potenziali situazioni di emergenza e incidenti che possono avere impatto per la sicurezza alimentare (art.19 e 20 del reg. 178/02) RASFF Sistema rapido d allerta (reg. 178/02) Nel quale confluiscono anche le allerte causate da imballaggi (es. ITX) 27

28 I PRP s Definizione: condizioni ed attività di base per la sicurezza alimentare necessarie per mantenere un ambiente igienico idoneo per la produzione, lavorazione e fornitura di prodotti sicuri. Sono per il food packaging (settore K): GMP (manufacturing), GHP (hygienic),-tutti termini equivalenti. Esempi nell allegato C dal Codex Alimentarius: Code of Pratice or Code of Hygienic Practise di diversi settori 28

29 7.9 Traceability System L organizzazione deve stabilire a applicare un sistema di rintracciabilità che consenta l identificazione dei lotti di prodotto e le loro relazioni con i lotti delle materie prime, con le registrazioni di processo e di consegna. Richiesta di rintracciabilità art. 17 del 1935/04 su imballaggi e materiali dal

30 RITIRI Procedura documentata per: Notifica alle parti interessate gestione del prodotto ritirato come dei lotti ancora in magazzino Sequenza azioni da intraprendere N.B.: I ritiri comprendono i richiami!!! Per la Iso

31 CONCLUSIONI E una norma di sistema, che consiglia un approccio sistemico alla gestione della sicurezza alimentare (food safety); I concetti o strumenti di FOOD SAFETY (analisi dei pericoli o rintracciabilità) sono strumenti ormai consolidati nel food, però sono poco conosciuti e diffusi non-food; Vede la sicurezza alimentare come strumento competitivo, oggetto della politica e comunicazione aziendale- una leva strategica quindi; 31

32 CONCLUSIONI E una diversa lettura, internazionalmente riconosciuta, univoca, basata sull HACCP e creata per essere certificata Avvicinamento alle norme del Codex Alimentarius vedi allegato C) e alla legislazione europea La certificazione del Sistema di sicurezza alimentare consente la comunicazione a clienti (multinazionali, produttori alimentari utilizzatori di food packaging) rispetto ad un modello universale! 32

33 GRAZIE! Clementina Clementi Responsabile sviluppo tecnico agrolimentare 33

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