STRATEGIE DI CRESCITA DELLE PUBLIC UTILITIES. Francesca Lecci
|
|
- Guglielmo Di Lorenzo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 STRATEGIE DI CRESCITA DELLE PUBLIC UTILITIES Francesca Lecci
2 Agenda Le dimensioni del comparto delle public utilities: fabbisogno di crescita Le strategie di crescita Le alleanze strategiche Definizione i i e forme giuridiche idi Motivazioni e obiettivi Tipologie Le alleanze nel comparto delle public utilities (1997-) Le operazioni di fusione Definizione Motivazioni e obiettivi Tipologie Le fusioni nel comparto delle public utilities (1997-) 2
3 Agenda Le dimensioni del comparto delle public utilities: fabbisogno di crescita Le strategie di crescita Le alleanze strategiche Definizione i i e forme giuridiche idi Motivazioni e obiettivi Tipologie Le alleanze nel comparto delle public utilities (1997-) Le operazioni di fusione Definizione Motivazioni e obiettivi Tipologie Le fusioni nel comparto delle public utilities (1997-) 3
4 Dimensioni del comparto delle public utilities Generalmente imprese di piccole-medie dimensioni Pochissime imprese hanno un fatturato superiore ai 250 mil. Euro Poche decine di imprese hanno un fatturato superiore ai 50 mil. Euro Centinaia di imprese hanno un fatturato inferiore ai 50 mil. Euro con modeste risorse economico-finanziarie 4
5 Dimensioni del comparto delle public utilities 5
6 Dimensioni del comparto delle public utilities 6
7 Agenda Le dimensioni del comparto delle public utilities: fabbisogno di crescita Le strategie di crescita Le alleanze strategiche Definizione i i e forme giuridiche idi Motivazioni e obiettivi Tipologie Le alleanze nel comparto delle public utilities (1997-) Le operazioni di fusione Definizione Motivazioni e obiettivi Tipologie Le fusioni nel comparto delle public utilities (1997-) 7
8 Le strategie di crescita (1) 8
9 La crescita investendo risorse (1) La prima possibilità di crescita dimensionale consiste nell investire direttamente in nuove aree geografiche o in nuovi settori o nell acquisire imprese che operano in quelle aree geografiche e in quei settori L attuazione di tale strategia, se da una parte permette il mantenimento di un presidio diretto da parte dell ente ente proprietario, dall altra richiede: 9
10 La crescita condividendo risorse (1) La seconda possibilità di crescita dimensionale consiste nell aggregarsi attraverso fusioni o alleanze per raggiungere dimensioni complessivamente rilevanti L attuazione di tali strategie, se da una parte introduce complessità di governance maggiore, dall altra consente 10
11 La crescita condividendo risorse (2) 11
12 Le strategie di crescita (2) 12
13 Agenda Le dimensioni del comparto delle public utilities: fabbisogno di crescita Le strategie di crescita Le alleanze strategiche Definizione i i e forme giuridiche idi Motivazioni e obiettivi Tipologie Le alleanze nel comparto delle public utilities (1997-) Le operazioni di fusione Definizione Motivazioni e obiettivi Tipologie Le fusioni nel comparto delle public utilities (1997-) 13
14 Le alleanze strategiche: definizione 14
15 joint-venture Le alleanze strategiche: accordi di R&D forme giuridiche consorzi per attività di ricerca accordi di commercializzazione congiunta relazioni stabili di fornitura 15
16 Le alleanze strategiche: motivazioni e obiettivi (1) 16
17 Le alleanze strategiche: motivazioni e obiettivi (2) 17
18 Le alleanze strategiche: motivazioni e obiettivi (3) 18
19 Le alleanze strategiche: motivazioni e obiettivi (4) 19
20 Le alleanze strategiche: motivazioni e obiettivi (5) 20
21 Le alleanze strategiche: motivazioni e obiettivi (6) 21
22 Le alleanze strategiche: tipologie (1) Network Segregato: l impresa guida acquisisce una posizione dominante in una rete di soggetti che non intrattengono relazioni di interdipendenza, utilizzando le altre imprese per raggiungere i propri obiettivi strategici 22
23 Le alleanze strategiche: tipologie (2) Network Integrato: all interno della rete si sviluppano relazioni tra molteplici imprese connesse da legami di interdipendenza reciproca 23
24 Le alleanze strategiche: tipologie (3) 24
25 Le alleanze strategiche nel comparto delle public utilities (1) Le alleanze delle public utilities Gli attori coinvolti: alcune caratteristiche Le alleanze concluse: alcune caratteristiche Le alleanze delle public utilities & il processo di liberalizzazione i Linee di tendenza e prospettive 25
26 Le alleanze strategiche nel comparto delle public utilities (2) 26
27 Gli attori coinvolti: alcune caratteristiche (1) 27
28 Gli attori coinvolti: alcune caratteristiche (2) 28
29 Gli attori coinvolti: alcune caratteristiche (3) 29
30 Gli attori coinvolti: alcune caratteristiche (4) 30
31 Gli attori coinvolti: alcune caratteristiche (5) 31
32 Le alleanze concluse: alcune caratteristiche (1) 32
33 Le alleanze concluse: alcune caratteristiche (2) 33
34 Le alleanze concluse: alcune caratteristiche (3) 34
35 Le alleanze concluse: alcune caratteristiche (4) 35
36 Le alleanze delle public utilities La strategia di crescita tramite alleanza è perseguita soprattutto dalle Società per Azioni, i di medio grandi dimensioni e collocate nel Nord Italia Le strategie di crescita hanno prevalentemente focalizzazione locale e riguardano i settori in cui il processo di liberalizzazione è più avanzato a maggiore redditività attesa 36
37 Le alleanze delle public utilities & la liberalizzazione (1) 37
38 Le alleanze delle public utilities & la liberalizzazione (2) 38
39 Le alleanze delle public utilities & la liberalizzazione (3) Riduzione delle alleanze nel settore energetico (coerentemente con la stabilizzazione del settore) Aumento dei gruppi di acquisto nel settore del gas Aumento delle strategie di diversificazione nel settore delle TLC Comparsa delle coalizioni per partecipare alle gare nel settore dei trasporti 39
40 Le alleanze delle public utilities & la liberalizzazione (4) Le public utilities davanti alla liberalizzazione si alleano per raggiungere la massa critica necessaria per operare nel mercato liberalizzato Aumento del numero di alleanze Con particolare attenzione ai settori che progressivamente vanno a gara Le public utilities davanti alla liberalizzazione si alleano per Sfruttare le opportunità offerte da settori a elevata redditività attesa Aumento delle alleanze nelle TLC Con il coinvolgimento di operatori specializzati 40
41 Le alleanze delle public utilities & la liberalizzazione (5) Dimensioni del fenomeno Diffusione prevalente di alleanze orizzontali Conferma di un forte interesse per le attività di telecomunicazioni Prevalenza di una logica consortile Territorialità del fenomeno (anche se in diminuzione) Forte diffusione delle strategie cooperative, con l emergere di un numero limitato di operatori (circa 20 imprese) Tendenze evolutive Progressivo aumento di iniziative a livello nazionale (centro e sud) e a livello internazionale Prime gare per la cessione di partecipazioni Aumento della presenza di operatori industriali nelle società quotate 41
42 I vantaggi delle alleanze strategiche (1) 42
43 Gli svantaggi delle alleanze strategiche (1) 43
44 Gli svantaggi delle alleanze strategiche (1) 44
45 Agenda Le dimensioni del comparto delle public utilities: fabbisogno di crescita Le strategie di crescita Le alleanze strategiche Definizione i i e forme giuridiche idi Motivazioni e obiettivi Tipologie Le alleanze nel comparto delle public utilities (1997-) Le operazioni di fusione Definizione Motivazioni e obiettivi Tipologie Le fusioni nel comparto delle public utilities (1997-) 45
46 Le fusioni: definizione 46
47 Le fusioni: motivazioni e obiettivi Ridurre la dipendenza da risorse Ridurre i differenziali i di potere Accedere a risorse firm-specific Combinare e sviluppare nuove risorse Combinare identità, valori di fondo, missione e obiettivi 47
48 Le operazioni di fusione: tipologie (1) 48
49 Le operazioni di fusione: tipologie (2) 49
50 Le operazioni di fusione: tipologie (3) 50
51 I vantaggi e gli svantaggi delle fusioni Creazioni di una società unitaria Maggiore forza contrattuale Possibilità di sfruttare sinergie Perdita del contatto con il territorio Indebolimento delle relazioni istituzionali 51
52 Dalle alleanze alle fusioni: perché? (1) 52
53 Dalle alleanze alle fusioni: perché? (2) 53
54 Dalle alleanze alle fusioni: perché? (3) 54
55 Dalle alleanze alle fusioni: perché? (4) Negli ultimi anni 90, che si caratterizzavano per un elevato livello di instabilità, le public utilities preferivano l alleanza alla fusione Le public utilities sceglievano l alleanza in un ottica di attesa e per penetrare gradualmente in nuovi settori e territori i per facilitare l evoluzione culturale Oggi le public utilities vanno direttamente t verso la fusione 55
IL QUADRO DI SINTESI S IN ITALIA. Francesca Lecci
IL QUADRO DI SINTESI S IN ITALIA Francesca Lecci Agenda I settori del comparto L andamento economico del comparto Pubblico vs privato Impresa multiutility 2 Agenda I settori del comparto L andamento economico
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliSTRATEGIE D IMPRESA. Guida alla studio del libro di testo (Fontana Caroli) per gli studenti frequentanti (in sequenza)
STRATEGIE D IMPRESA Guida alla studio del libro di testo (Fontana Caroli) per gli studenti frequentanti (in sequenza) Cap. 5.1 e Cap. 5.2 (da indicazioni precedenti) segue Cap. 4.2 + 6.5 Cap. 5.3 (esclusi
DettagliLe strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN
Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN Agenda 1. Introduzione 2. Il credito al consumo: alcune riflessioni sull evoluzione
DettagliECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE
ECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia LE FORME AGGREGATIVE NELLE IMPRESE TURISTICHE 2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Globalizzazione
DettagliPunti dell intervento
Punti dell intervento 1. Premessa definitoria 2. Cosa pensa un campione d aziende delle aggregazioni aziendali (ricerca nella Regione Marche) 3. Possibilità/limiti della cooperazione tra aziende 4. Vantaggi
DettagliCassa depositi e prestiti. Sostegno al sistema produttivo
Cassa depositi e prestiti Sostegno al sistema produttivo CDP a sostegno del sistema produttivo e dello sviluppo delle infrastrutture Cassa depositi e prestiti è un operatore chiave a sostegno del sistema
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Gabriele Cappellini Milano, 18 ottobre 2011 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita patrimoniale
DettagliAggregazioni per una nuova competitività delle imprese
INSIEME E MEGLIO? Aggregazioni per una nuova competitività delle imprese Daniele Dondarini Responsabile CNA Servizi alla Comunità Emilia Romagna Angelo Cornacchione Presidenza CNA Servizi alla Comunità
DettagliInnovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014
Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap
DettagliI GRUPPI AZIENDALI COME MODALITA' DI RICERCA DELLA GRANDE DIMENSIONE
I GRUPPI AZIENDALI COME MODALITA' DI RICERCA DELLA GRANDE DIMENSIONE Prof. Alessandro Zattoni Università Parthenope I gruppi aziendali come ricerca della grande dimensione Le imprese italiane solo raramente
DettagliLa nuova Politica Agricola Comune (PAC)
Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliCapitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato
DettagliNata nel CONSIAG PRATO INTESA SIENA COINGAS AREZZO gas metano GPL energia elettrica telecomunicazioni gas naturale servizi energetici
Nata nel DALL ACCORDO TRA CONSIAG DI PRATO, INTESA DI SIENA E COINGAS DI AREZZO, che hanno scelto di aggregarsi per creare un soggetto a partecipazione pubblica di grandi dimensioni, è oggi una multiutility
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliScenari di mercato e nuove sfide per le agenzie di assicurazione
Scenari di mercato e nuove sfide per le agenzie di assicurazione Enea Dallaglio, Managing Partner IAMA Consulting R004-08 Un mercato in evoluzione Il divieto di esclusiva L eliminazione delle barriere
DettagliInnovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici
Innovare i territori Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 1 La Federazione CSIT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici 51 Associazioni di Categoria (fra
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliAlcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup)
Alcuni spunti relativi ad un nuovo Progetto D impresa (Startup) L'idea Imprenditoriale e Le Persone Il Prodotto/Servizio Il Piano Di Marketing Il Piano Di Produzione Gli Aspetti Economico-Finanziari L'
DettagliAGGREGAZIONI DI IMPRESE
AGGREGAZIONI DI IMPRESE ACCORDI DI COLLABORAZIONE TRA IMPRESE PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBIETTIVO COMUNE ESEMPI: CONSORZI, FRANCHISING, GRUPPI AZIENDALI SONO FINALIZZATI A MANTENERE, RAFFORZARE O RIPRISTINARE
DettagliCassa depositi e prestiti. Sostegno al sistema produttivo
Cassa depositi e prestiti Sostegno al sistema produttivo CDP per l economia reale: sostegno alle imprese e sviluppo infrastrutturale Cassa depositi e prestiti è un operatore chiave a sostegno del sistema
DettagliIl private equity al servizio delle imprese che vogliono crescere
Il private equity al servizio delle imprese che vogliono crescere AMEDEO GIURAZZA Amministratore Delegato - Vertis SGR SpA Napoli, 25 febbraio 2015 1 INTERESSE PER IL PRIVATE EQUITY Nell ultimo ventennio
DettagliAgenda. I. Descrizione questionario. II. Risultati ed evidenze. III. Regione Sicilia: focus. Obiettivi della ricerca
Agenda I. Descrizione questionario Obiettivi della ricerca Caratteristiche campione analizzato II. Risultati ed evidenze III. Regione Sicilia: focus 2 Agenda I. Descrizione questionario 3 I. Descrizione
DettagliBando regionale Servizi innovativi e strategici per la crescita delle imprese giovanili innovative e creative DGR 9/2013. Bologna, 25 febbraio 2013
Bando regionale Servizi innovativi e strategici per la crescita delle imprese giovanili innovative e creative DGR 9/2013 Bologna, 25 febbraio 2013 caratteristiche dei progetti Obiettivi: sostegno a giovani
DettagliPrevindai - Giornata della Previdenza
Previndai - Giornata della Previdenza Milano, 17 maggio 2013 Lucidi a supporto dell intervento di Giuseppe Corvino Rendimenti GS dal 1993 ad oggi Rendimenti GS dal 2000 ad oggi Rendimento della gestione
DettagliAnalisi della domanda
CASESTUDY E UNA PICCOLA IMPRESA (8 ADDETTI) NELL HINTERLAND MILANESE OPERA NEL SETTORE DELLA COSMESI PRODUCE DUE PRODOTTI: CREMA PER IL VISO E CREMA PER IL CORPO SI E CREATA UNA NICCHIA DI MERCATO DOVE
Dettaglicondivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.
condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni
DettagliPROGETTI POR FESR 2007-2013 REGIONE ABRUZZO
PROGETTI POR FESR 2007-2013 REGIONE ABRUZZO Cosa sono Si tratta di otto progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che hanno risposto all Avviso Pubblico POR FESR 2007-13 ATTIVITÀ I.1.1 "SOSTEGNO
DettagliScenari di mercato Come aprire una nuova fase di crescita
TERZA CONVENTION NAZIONALE Il nuovo mercato assicurativo: quali innovazioni per rilanciare lo sviluppo Roma, 1 ottobre 2008 Scenari di mercato Come aprire una nuova fase di crescita Enea Dallaglio IAMA
DettagliOPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI
OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI Cosa si intende per Open Innovation Angela Rotellini, LIUC Università Cattaneo Lomazzo, 22 Aprile 2015 Agenda Definizione di Open Innovation I vantaggi dell Open
DettagliSistema Informativo Excelsior
Sistema Informativo Excelsior Sintesi dei principali risultati - 2011 SOMMARIO TAVOLE STATISTICHE Appendice 1 Corrispondenza tra la classificazione di attività economica ATECO 2007 e i settori EXCELSIOR
DettagliLa cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.
La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione
DettagliPrivate Banking e Fondi Immobiliari
0 Private Banking e Fondi Immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari nel mondo e in Europa Nel 2005 il portafoglio dei gestori professionali ha superato gli 800 mld di
DettagliAgevolazioni a supporto dell internazionalizzazione. Brescia, 5 novembre 2015
Agevolazioni a supporto dell internazionalizzazione Brescia, 5 novembre 2015 2 Agevolazioni a supporto dell internazionalizzazione Contributi a fondo perduto Voucher Export Manager Campo Libero Bando Reti
DettagliSTRATEGIA COMPETITIVA. Gestione strategica ed operativa. Obiettivi strategici
STRATEGIA COMPETITIVA Nei confronti dell evoluzione dell ambiente esterno, l imprenditore può adottare differenti atteggiamenti: atteggiamento di attesa: risposta al verificarsi di cambiamenti ambientali;
DettagliLa strategia di specializzazione intelligente della Regione Lazio Francesco Mazzotta
La strategia di specializzazione intelligente della Regione Lazio Francesco Mazzotta Ricerca e Innovazione: le sinergie tra la Smart Specialisation Strategy e Horizon 2020 Roma, 9 luglio 2014 S 3 : nuovo
DettagliStrategia di marketing
Strategia di marketing La strategia di marketing è il complesso di azioni coordinate che un impresa realizza per raggiungere i propri obiettivi di marketing Elementi fondamentali della strategia di marketing
DettagliEvoluzione Rete Commerciale
Evoluzione Rete Commerciale 2014 Razionali d Intervento 2 Vision L evoluzione del mercato richiede un modello di un Ufficio Postale sempre più moderno e dinamico, che da una parte sappia essere accogliente,
DettagliAllegato 2A. INIZIATIVA SPERIMENTALE SalentoNet SOSTENERE LE RETI TRA IMPRESE. Sintesi del progetto di rete proposto da...
Allegato 2A INIZIATIVA SPERIMENTALE SalentoNet SOSTENERE LE RETI TRA IMPRESE Sintesi del progetto di rete proposto da.... PARTE PRIMA LE CARATTERISTICHE GENERALI DELLA RETE (max 2 pagine) 1) Descrizione
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
Dettaglidelle aziende in Italia:
Livello di rischiosità delle aziende in Italia: Lombardia Dati aggiornati a Dicembre 2012 Marketing CRIBIS D&B Agenda Distribuzione delle aziende nella regione Analisi del livello di rischiosità Confronto
DettagliDirezione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali Area per il manifatturiero
Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali Area per il manifatturiero FVG regione a vocazione manifatturiera Settori di specializzazione FVG Principali
DettagliIl Business Plandi Rete
Il Business Plandi Rete 30 Settembre 2015 Agenda Perché redigere un business plan di Rete? Obiettivi e destinatari della Guida Gruppo di lavoro Rapporto Rete d Impresa Banche Progetto d Impresa VS Progetto
DettagliEURO P.A. Salone delle autonomie locali Rimini 29 marzo 2007
EURO P.A. Salone delle autonomie locali Rimini 29 marzo 2007 Presentazione di Coopfond Fondo Mutualistico di Legacoop di Gianluca Laurini Area Capitale di Rischio LE ORIGINI I Fondi mutualistici nascono
DettagliLe garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI
Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Firenze, 26 febbraio 2015 Crisi economica: si assiste ad un attenuazione del credit crunch per le imprese ma i prestiti sono ancora
DettagliRETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze
110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliDistretti agricoli in Regione Lombardia
Distretti agricoli in Regione Lombardia Attività dei distretti (finalità, ruolo, opportunità), meccanismo di accreditamento in Regione Lombardia Roberto Daffonchio Distretti agricoli Distretti rurali >
DettagliPresentazione alla Comunità Finanziaria
Presentazione alla Comunità Finanziaria Luciano Facchini, CEO LUGANO SMALL & MID CAP INVESTOR DAY III Edizione Hotel Splendide Royal 28 settembre 2012 Servizi Italia: Partner delle aziende sanitarie italiane
DettagliL attività d investimento nel capitale di rischio
Ciclo di seminari sulla finanza d impresa L attività d investimento nel capitale di rischio Finalità e strategie operative Massimo Leone INVESTIMENTO ISTITUZIONALE NEL CAPITALE DI RISCHIO Apporto di risorse
DettagliLa scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it
La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice
DettagliRilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE. Quaderni FNE Collana Panel, n. 29 febbraio 2012 LE AGGREGAZIONI A NORD EST.
Rilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE Quaderni FNE Collana Panel, n. 29 febbraio 2012 LE AGGREGAZIONI A NORD EST Silvia Oliva Solo un imprenditore su dieci ritiene che, ancora oggi, la piccola
DettagliP.A. in tema di rinnovabili. Franco Colombo Presidente CONFAPI Varese
Sinergie i tra aziende private e P.A. in tema di rinnovabili Franco Colombo Presidente CONFAPI Varese La sfida industriale dell energia rinnovabile Tecnologie a basso impatto ambientale ancora poco competitive
DettagliDall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana
Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliFinanziamenti per Ricerca e Innovazione
Finanziamenti per Ricerca e Innovazione L esperienza di Intesa Sanpaolo Sandro Angeletti, Responsabile Valutazioni e Finanziamenti R&S Mediocredito Italiano ABI Roma, 15 dicembre 2009 Finanziamenti per
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2013 BILANCI Elaborazioni a: Marzo 2015 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale Risultati economici 1. Analisi dei
DettagliIL SEGNO SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE
COOPERATIVA SOCIALE IL SEGNO PIANO STRATEGICO 2009-2012 INDICE Premessa 1) BASE SOCIALE Partecipazione Capitalizzazione 2) SEDE 3) BILANCIO SOCIALE 4) COMUNICAZIONE 5) SOSTENIBILITA E SVILUPPO PIANO STRATEGICO
DettagliSocial Bond UBI Comunità: Valore condiviso
Social Bond UBI Comunità: Valore condiviso Damiano Carrara 1 dicembre 2015 1 Posizionamento di UBI Banca Forte posizionamento competitivo 3 Gruppo bancario commerciale italiano per capitalizzazione Circa
DettagliELEMENTI DEL CONTRATTO DI RETE. Gilberto Del Pizzo Gorizia 25 maggio 2012
ELEMENTI DEL CONTRATTO DI RETE Gilberto Del Pizzo Gorizia 25 maggio 2012 L importanza di fare Rete Il momento economico è complesso e non vi sono prospettive di crescita nel breve termine L individualismo
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliFUSIONI E ACQUISIZIONI
FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO
DettagliRiccardo Monti. Presidente ICE
Riccardo Monti Presidente ICE Le reti lean per la promozione del Made in Italy L export italiano: importante traino per l economia del Paese I rapporti con l estero costituiscono una componente primaria
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliLA FABBRICA DEL FUTURO
1 LA FABBRICA DEL FUTURO SENSORI E DATA FUSION NELLE LAVORAZIONI MECCANICHE (REGIONE EMILIA ROMAGNA) Leda Bologni ASTER Piacenza, 10 Aprile 2013 AGENDA 2 I megatrend che influenzano i sistemi di produzione
DettagliFoto indicativa del contenuto del modulo. Materiale Didattico Organizzazione Aziendale
Foto indicativa del contenuto del modulo Materiale Didattico Organizzazione Aziendale 3 Strategia d impresa (Introduzione al problema strategico) 4 Premessa Tema caratterizzato da ampispazi di indeterminatezza
DettagliLinee Guida per il Business Plan di Rete
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il Business Plan nei rapporti con il mondo finanziario Linee Guida per il Business Plan di Rete Francesco Aldo De Luca Segretario Commissione Finanza e Controllo
DettagliIndice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE
Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione
DettagliLezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.
Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi
DettagliFi.La.S. Finanziaria Laziale di Sviluppo S.p.a. Stefano Turi. Il supporto regionale alle PMI in linea con le strategie di Europa 2020.
Fi.La.S. Finanziaria Laziale di Sviluppo S.p.a. Stefano Turi Il supporto regionale alle PMI in linea con le strategie di Europa 2020 Roma, 27 V 2011 Europa 2020 Nuovo contesto ed orientamenti sull innovazione
DettagliPMI italiane fra tradizione e innovazione digitale tendenze e testimonianze dalle eccellenti 2014. Palazzo Mezzanotte Milano, 22 luglio 2014
PMI italiane fra tradizione e innovazione digitale tendenze e testimonianze dalle eccellenti 2014 Palazzo Mezzanotte Milano, 22 luglio 2014 Osservatorio PMI 2014 -VI Edizione 1 Obiettivi Individuare le
DettagliRidurre i divari tra il Nord e il Sud del mondo
Ridurre i divari Il problema Fino alla fine degli anni sessanta, la cooperazione allo sviluppo si identificava esclusivamente con la cooperazione economica o con l aiuto umanitario di emergenza. Questa
Dettagliinternazionalizzazione@regione.lombardia.it
Finalità: Favorire i processi di internazionalizzazione delle micro piccole medie imprese Risorse: 5.440.000 Ambiti di intervento: Valore del voucher: MPMI lombarde (escluso settore agricolo) Misura A:
DettagliAutori: prof. ing. Maurizio Fauri ing. Matteo Manica ing. Manuel Gubert
Cliente: Comune di Colorno via Cavour n. 9 43052 Colorno (Parma) Oggetto: Benefici economici derivanti dall acquisto dell energia elettrica sul libero mercato Relazione illustrativa Autori: prof. ing.
DettagliObiettivi conoscitivi
Analisi del settore e comportamenti concorrenziali Obiettivi conoscitivi Comprendere il significato dell analisi del settore e la sua rilevanza per le decisioni di marketing Definire i confini del settore,
Dettagli1. Il fine del sistema territoriale. 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile. 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale
Indice degli argomenti Convegno Qualità Ambientale e Marketing Territoriale Reggio Emilia, 22 Aprile 2009 Ambiente come strategia del marketing 1. Il fine del sistema 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile
DettagliFac-simile di SCHEDA TECNICA DI PROGRAMMA E PIANO FINANZIARIO
ALLEGATO B Fac-simile di SCHEDA TECNICA DI PROGRAMMA E PIANO FINANZIARIO 1- Dati identificativi del Programma di investimento Titolo del Programma Acronimo Denominazione Beneficiario (in caso di aggregazione
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliLe imprese di piccole e medie dimensioni (PMI)
Le imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) Corso di E-mail: andrea.calabro@uniroma2.it DEFINIZIONE DI PMI Per riuscire ad individuare una PMI occorre prendere in considerazione: PARAMETRI QUALITATIVI
DettagliCapitolo 2 Comprendere le relazioni. UNIVERSITÀ LUMSA Laurea Specialistica in Comunicazione d impresa, Marketing, New media
Capitolo 2 Comprendere le relazioni UNIVERSITÀ LUMSA Laurea Specialistica in Comunicazione d impresa, Marketing, New media IL CONCETTO DI RELAZIONE Le implementazioni di CRM sono concepite nell ottica
DettagliFacoltà di ECONOMIA Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali, Giuridiche, Merceologiche e Geografiche (DSEAGMEG) CONVEGNO
CeSAC Facoltà di ECONOMIA Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali, Giuridiche, Merceologiche e Geografiche (DSEAGMEG) CONVEGNO CONFIDI RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO E FONDO DI GARANZIA PER LE PMI I Confidi:
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliLABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi
LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi L esternalizzazione del Servizio di Ristorazione La Casa Albergo, completata una serie di interventi
DettagliIl servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili
Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliLa Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source
La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie Paola Tarquini Sommario Iniziative in atto Una possibile strategia per la diffusione del Software
DettagliI principali risultati dell Osservatorio Intesa Sanpaolo-Mediocredito sui contratti di rete in Italia. Giovanni Foresti Servizio Studi e Ricerche
I principali risultati dell Osservatorio Intesa Sanpaolo-Mediocredito sui contratti di rete in Italia Giovanni Foresti Servizio Studi e Ricerche Torino, 3 luglio 2014 Agenda 1 L identikit delle imprese
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliConsorzio ABN a & b Network Sociale. Luglio 2012
Consorzio ABN a & b Network Sociale Luglio 2012 1 1) Il company profile: ABN Impresa Sociale 2) L Approccio Sociale 3) Il settore energia in generale 4) Il settore energia: il modello comunitario 2 Cooperative
DettagliWorkshop Energia Elettrica
Workshop Energia Elettrica Consumare di più per consumare meglio? La sfida del comparto elettrico tra maggiore efficienza e strategie di mercato Centro Studi SAFE Ministero dello Sviluppo Economico, Sala
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliNote e commenti LE START UP NELLA CRISI
Note e commenti n 31 Maggio 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop LE START UP NELLA CRISI 1 La metodologia, proposta da Cerved, esclude dal conteggio delle vere start
DettagliFinanziamenti e Fondi BEI per Ricerca e Innovazione
Finanziamenti e Fondi BEI per Ricerca e Innovazione L esperienza di Intesa Sanpaolo Sandro Angeletti, Responsabile Valutazioni e Finanziamenti R&S Mediocredito Italiano SpA Unione Industriali Roma, 24
DettagliCassa depositi e prestiti. Imprese e Infrastrutture. Finanziamenti per le infrastrutture. Fondi equity infrastrutturali
CDP imprese B_cmyk:CDP imprese 04/01/12 14.13 Pagina 1 Finanziamenti per le infrastrutture CDP finanzia imprese private e interventi strutturati in Partenariato Pubblico Privato (PPP) per la realizzazione
DettagliSmart Cities: Le città del futuro La nuova sfida delle pubbliche amministrazioni
La nuova sfida delle pubbliche amministrazioni Intervento di: Massimo Leone Amministratore delegato Promem e dottore commercialista Premessa Con il termine Smart City si intende un insieme coordinato di
DettagliPROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1
PROGETTO D IMPRESA Guida alla Compilazione del Business Plan 1 1 Il seguente format si ispira al modello di Business Plan proposto dal progetto Mambo del Comune di Bologna. INDICE DEL BUSINESS PLAN 1.
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2014 STESSO INSIEME DI BILANCI NEI 3 ANNI Elaborazioni a: Giugno 2015 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale di imprese
DettagliOttobre, piovono libri. I luoghi della lettura
Ottobre, piovono libri. I luoghi della lettura Flavia Cristiano Direttore del Centro per il Libro e la Lettura Ministero per i Beni e le Attività Culturali La lettura in Italia Il mercato della lettura
DettagliCapitolo XVII. La gestione del processo innovativo
Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
Dettagli