La liquidazione dell IVA (cenni teorici)

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1 La liquidazione dell IVA (cenni teorici) L IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) è un imposta indiretta che si applica alle cessioni di beni, alle prestazioni di servizi ed alle importazioni. Sulla base delle risultanze dei registri obbligatori (registro delle fatture emesse ed il registro degli acquisti), periodicamente, le aziende devono determinare la posizione per IVA a debito ed a credito nei confronti dell Erario. Il calcolo per la liquidazione dell IVA consiste semplicemente nel porre a confronto la situazione dell IVA a debito (per le vendite e gli anticipi a fornitori, eventualmente anche per le rettifiche su vendite) e dell IVA a credito (per gli acquisti e gli anticipi a clienti, eventualmente anche per le rettifiche sugli acquisti). Dalla differenza emergerà una posizione debitoria (IVA a debito > IVA a credito) od una posizione creditoria (IVA a credito > IVA a debito) nei confronti dell Erario. Si può dire che l IVA non è né un costo né un ricavo, ma soltanto un credito o un debito nei confronti dell Erario.

2 Diciassettesimo esercizio Esercizio n 17 La società Alfa acquista merci per Euro 100,00 e vende beni per Euro 300,00. Procedere alla liquidazione dell IVA. 2

3 Diciassettesimo esercizio Metodo La liquidazione dell IVA si concretizza in due passaggi: 1. Si chiudono i conti Iva ns credito e Iva ns debito e, al tempo stesso, si apre il conto Erario c/iva. 2. Si chiude il conto Erario c/iva regolando la posizione creditoria o debitoria (per ragioni didattiche, vedremo solo il caso di IVA a debito IVA a credito). 3

4 Diciassettesimo esercizio Iva ns credito Iva ns debito VNA CREDITI (22% di 100) 22,00 Si chiude in avere Per chiudere i conti Iva ns credito e Iva ns debito si apre il conto Erario IVA Si chiude in dare VNP DEBITI (22% di 300) 66,00 Erario c/iva 22,00 (l importo dell IVA a credito chiuso in avere ora è in DARE) 66,00 (l importo dell IVA a debito chiuso in dare ora è in AVERE) Erario c/iva a Iva ns credito 22, Iva ns debito a Erario c/iva 66,00

5 Diciassettesimo esercizio Erario c/iva Ora bisogna chiudere il conto Erario c/iva. Vale sempre la stessa regola: un conto si chiude quando il totale dare = totale avere 22,00 Mancano 42,00 per far si che D = A 66,00 42,00 è l importo che deve essere versato allo Stato. Denaro che esce = VNP Erario c/iva a Cassa 44,00

6 Introduzione alla redazione del bilancio d esercizio Al termine di ogni esercizio gli amministratori sono tenuti alla redazione ed alla pubblicazione del bilancio, composto dalle tre parti previste dal codice civile: lo Stato Patrimoniale; il Conto Economico; la Nota Integrativa. La redazione del bilancio è un operazione importante e delicata affinché il bilancio, una volta ultimato, possa fornire una rappresentazione veritiera e corretta della realtà aziendale sia da un punto di vista economico che da un punto di vista patrimoniale (numerario). In questo modo, quindi, il bilancio può svolgere due distinti ruoli: a livello esterno comunica agli interlocutori sociali dell azienda i risultati economici ottenuti nell ultimo esercizio e preziose informazioni sulla sua struttura patrimoniale; a livello interno costituisce la verifica finale dell efficacia delle politiche aziendali adottate e dell efficienza della gestione effettuata durante l arco di tempo coperto dall esercizio. 6

7 Introduzione alle scritture di assestamento I dati necessari per la stesura del bilancio provengono dal sistema di contabilità generale, ovvero, confluiscono nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico i saldi dei conti utilizzati durante l esercizio tramite le rilevazioni effettuate nell intero arco dell anno. L elaborazione del bilancio, tuttavia, non può essere effettuata automaticamente basandosi sulle scritture effettuate fino al termine dell esercizio: al fine di valutare correttamente il patrimonio aziendale e calcolare l utile o la perdita conseguita, è necessario integrare le rilevazioni già effettuate in contabilità con apposite scritture, dette di assestamento, in grado di rettificare le quantità rilevate di determinati componenti positivi e negativi di reddito in base al principio della competenza economica. La necessità di effettuare le scritture di assestamento deriva dal fatto che la competenza finanziaria delle entrate e delle uscite non coincide sempre con la competenza economica dei costi e dei ricavi 7

8 Le scritture di assestamento: aspetti generali Logica della contabilità generale: La contabilità generale registra i fatti esterni di gestione al momento della loro variazione numeraria. Al termine di ogni esercizio avremo ricavi di diretta derivazione numeraria e costi di diretta derivazione numeraria: R DDN C DDN = Reddito DDN Obiettivo della contabilità generale: L obiettivo della contabilità generale nel sistema del reddito consiste nella determinazione del reddito di competenza economica dell esercizio Principio di competenza economica Un costo è di competenza Un ricavo è di competenza Se ha avuto nell esercizio il correlativo ricavo Se è ragionevole ipotizzare che non lo avrà più in futuro Se ha avuto nell esercizio il correlativo costo Se è ragionevole ipotizzare che non lo avrà più in futuro 8

9 Le scritture di assestamento: classificazione Ne deriva che il reddito di diretta derivazione numeraria non coincide con il reddito di competenza economica dell esercizio, ovvero: Reddito DDN < > Reddito di competenza economica Le scritture di assestamento: sono necessarie per passare dal reddito di diretta derivazione numeraria al reddito di competenza economica d esercizio; in pratica: Reddito di competenza economica = Reddito DDN ± Integr.ni/Rett. derivanti dalle scritture di assestamento Imputazione delle quote di ammortamento Scritture di assestamento Scritture di integrazione Scritture di rettifica 9

10 Iter logico di formazione del bilancio d esercizio Iter logico di formazione del bilancio d esercizio: Sono le fasi in cui si articola il passaggio dal reddito di diretta derivazione numeraria al reddito di competenza economica d esercizio ITER LOGICO DI FORMAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO 1. Redazione del bilancio di verifica 2. Effettuazione delle scritture di epilogo 3. Imputazione delle quote di ammortamento 4. Effettuazione delle scritture di integrazione 5. Effettuazione delle scritture di rettifica 6. Effettuazione delle scritture di rilevazione del risultato d esercizio 7. Effettuazione delle scritture finali di formazione dello stato patrimoniale 10

11 La redazione del bilancio di verifica Il bilancio di verifica: E un prospetto sinottico di tutti i conti utilizzati nel corso dell esercizio finalizzato ad accertare che le somme iscritte in dare eguaglino le somme iscritte in avere. La funzione del bilancio di verifica è quella di individuare eventuali errori di calcolo nella tenuta della contabilità. CONTI Banca c/c Cassa Impianti TOTALI ECCEDENZE DARE AVERE DARE AVERE Merci c/ acquisti Merci c/ vendite Fitti passivi N.B.: Le somme in dare devono eguagliare quelle in avere TOTALE XX XX YYYYYY YYYYYY 11

12 La redazione del bilancio di verifica: un esempio Banca c/c 1.500,00 400, ,00 300,00 Cassa 600,00 200, ,00 Impianti Merci c/acquisti 400,00 200,00 Merci c/vendite 1.500,00 600,00 300,00 Fitti Passivi 12

13 La redazione del bilancio di verifica: un esempio CONTI TOTALI ECCEDENZE DARE AVERE DARE AVERE Banca c/c 1.500, , ,00 Cassa 600,00 200,00 400,00 0 Impianti 1.000, ,00 0 Merci c/ acquisti 600, ,00 Merci c/ vendite , ,00 Fitti passivi 300, ,00 0 TOTALE

14 Le scritture di epilogo Le scritture di epilogo vengono utilizzate per riepilogare al conto economico tutti quei costi e quei ricavi che hanno trovato nel corso dell esercizio la correlativa manifestazione numeraria ad eccezione dei costi relativi all acquisizione dei beni a fecondità ripetuta. RIEPILOGO DEI COSTI CE a diversi Mano d opera Stipendi Int. Passivi Fitti passivi Merci c/acquisti YYYY 14

15 Le scritture di epilogo RIEPILOGO DEI RICAVI diversi a CE YYYY Int. attivi Merci c/vend. Abbuoni att. Fitti attivi Provv.ni att.ve 15

16 L imputazione delle quote d ammortamento (1) Le scritture di imputazione delle quote di ammortamento hanno lo scopo di far partecipare i fattori produttivi a fecondità ripetuta (immobilizzazioni materiali e immateriali, costi capitalizzati) alla formazione del reddito d esercizio per la parte che di tali costi si ritiene di competenza economica dell esercizio stesso. L ammortamento si profila, dunque, come un procedimento tecnicocontabile mediante il quale si ripartisce un costo pluriennale lungo il periodo di durata utile del bene (a fecondità ripetuta) a cui il costo si riferisce. Alla fine di ogni esercizio una quota del costo originario del bene viene accantonata in un apposito fondo, detto fondo ammortamento. 16

17 L imputazione delle quote d ammortamento (2) Tale procedura consente: - di integrare il conto economico con la quota di costo di competenza corrispondente alla parte di utilità che il bene ha fornito nel corso dell esercizio; - di rettificare il costo pluriennale della quota di competenza dell esercizio in corso allo scopo di determinare la quota da rinviare ai futuri esercizi (essa corrisponde al valore residuo). La scrittura di imputazione diretta delle quote d ammortamento sarà la seguente: Qt. amm.to impianti a Impianti A questo punto sarà possibile riepilogare nel conto economico la quota d ammortamento: CE a Qt. Amm.to Impianti 17

18 ESEMPIO Si acquistano, il , impianti per La vita utile del bene è di 5 anni. Scritture di Acquisto: Impianti a Banca , ,00 Impianti Banca ,00 18

19 ESEMPIO Scritture al Ammortamento Impianti a Impianti ,00 Assestamento Conto Economico a Ammortamento Impianti ,00 Epilogo C.N.R.* * Componente Negativo di Reddito Impianti Amm. Impianti Conto Economico , , , , ,00 * * Conto economico acceso ai costi d esercizio 19

20 Le scritture di integrazione Le scritture di integrazione hanno l obiettivo di far partecipare alla formazione del reddito relativo all esercizio in chiusura tutti quei costi e ricavi che, pur ritenendosi di competenza economica dello stesso, troveranno solo in seguito la correlativa manifestazione numeraria Le scritture di integrazione si suddividono in scritture di integrazione in senso stretto e scritture di completamento Interessi attivi e passivi da liquidare Scritture di integrazione di completamento in senso stretto Fatture da emettere e da ricevere Stralcio dei crediti ritenuti inesigibili Accantonamento al F.T.F.R. Ratei attivi e passivi Accantonamento ai fondi per oneri futuri Accantonamento ai fondi rischi 20

21 I ratei attivi e passivi I ratei attivi e passivi rappresentano crediti o debiti presunti che misurano ricavi di competenza dell esercizio esigibili in esercizi successivi e costi di competenza dell esercizio pagabili in esercizi successivi. In sostanza, si tratta di quote di ricavi o di costi di competenza economica dell esercizio, la cui manifestazione numeraria si avrà in esercizi successivi. Credito presunto misura Quota di ricavo Rateo attivo (conto numerario presunto attivo) Debito presunto misura Quota di costo Rateo passivo (conto numerario presunto passivo) 21

22 I ratei attivi e passivi La rilevazione dei ratei attivi e passivi può avvenire attraverso due metodi: 1. Metodo analitico 2. Metodo sintetico Nel prosieguo si farà riferimento esclusivamente al metodo analitico. Con il metodo analitico la rilevazione avverrà in due fasi: 1. Nella prima si rileva il debito (rateo passivo) o il credito (rateo attivo) in un apposito conto acceso ai ratei; 2. Nella seconda si rileva il costo o il ricavo nel conto riguardante il componente di reddito che deve essere integrato. ESEMPIO Si ipotizzi di possedere un capannone ceduto in affitto il 1 novembre al canone semestrale di 600 pagabile in via posticipata il 30 aprile dell anno successivo. Nel caso di specie si avrà: Momento in cui avviene la manifestazione numeraria Quota di ricavo di competenza dell esercizio Quota di ricavo di competenza dell esercizio successivo 22

23 I ratei attivi e passivi Nel caso di specie la rilevazione del rateo attivo mediante il metodo analitico avverrà nel modo seguente: Nella prima fase si rileverà la quota di ricavo (fitto attivo) di competenza dell esercizio in chiusura. Poiché la quota è relativa a due mesi (novembre e dicembre) sarà pari a Rateo attivo a Fitto attivo 200 Nella fase successiva si epiloga il componente positivo di reddito nel conto economico Fitto attivo a Conto economico 200 A rigor di logica, questa seconda rilevazione rientra tra le scritture di epilogo (cfr. iter logico di formazione del bilancio d esercizio ). 23

24 Es. I ratei attivi ESEMPIO: Si ipotizzi di aver effettuato un prestito di euro in data 1/11/13, con interessi pagabili semestralmente in via posticipata nella misura del 20%. Nel caso di specie al 31/12/13 si avrà: Momento in cui si è avrà la manifestazione numeraria del ricavo Calcolo dell interesse semestrale. Qt. di ricavo da imputare nell esercizio Qt. di ricavo di competenza dell esercizio successivo x 6 x 20 = 200 interesse pagabile all 1/05/ Calcolo della quota maturata nell esercizio : 6 = x : 2 x = 66,7 24

25 I ratei attivi 31/12/2013 Ratei attivi Interessi attivi 66,7 66, Rateo attivo a Interessi attivi 66,7 25

26 I ratei attivi Nella fase successiva si chiude il ricavo di competenza nel conto economico. Interessi attivi Conto Economico 66,7 66,7 66, Interessi attivi a Conto Economico 66,7 26

27 Es. I ratei passivi ESEMPIO Si ipotizzi di aver contratto un mutuo di euro sul quale si liquidano semestralmente alle date 1/6 e 1/12 gli interessi posticipati del 16% Nel caso di specie al 31/12/13 si avrà: Momento in cui si è avrà la manifestazione numeraria del costo Qt. di costo da imputare nell esercizio Calcolo dell interesse semestrale. Qt. di costo di competenza dell esercizio successivo x 6 x 16 = interesse pagabile all 1/06/ Calcolo della quota maturata nell esercizio : 6 = x : 1 x = 666,66 27

28 I ratei passivi 31/12/2013 Interessi passivi Ratei passivi 666,66 666, Interessi passivi a ratei passivi 666,66 28

29 I ratei passivi Nella fase successiva si chiude il costo di competenza nel conto economico. 31/12/2013 Interessi passivi Conto Economico 666,66 666,66 666, Conto Economico a Interessi passivi 666,66 29

30 L accantonamento ai fondi oneri futuri e ai fondi rischi I fondi oneri futuri e i fondi rischi rilevano costi presunti connessi a variazioni numerarie future, le quali possono essere: CERTE nel verificarsi (an), ma INCERTE nell ammontare (quantum) e INCERTE nella data di manifestazione (quando) FONDI ONERI FUTURI INCERTE nel verificarsi (an), INCERTE nell ammontare (quantum) e INCERTE nella data di manifestazione (quando) FONDI RISCHI SPECIFICI Si tratta, in sostanza, di imputare all esercizio in corso quote di costi di competenza che riguardano: a) Spese che vengono impegnate nell esercizio in corso sebbene avranno manifestazione numeraria futura (es.: fondo manutenzione programmata, fondo buoni per concorsi a premio ecc.); b) Rischi che incombono su elementi patrimoniali attualmente esistenti (es.: fondo rischi per incendio stabilimento, ecc.). 30

31 L accantonamento ai fondi oneri futuri e ai fondi rischi Sotto il profilo contabile, si tratta dunque di costi di competenza dell esercizio aventi manifestazione numeraria futura. In Partita Doppia occorre rilevare: DEBITO PRESUNTO COMP. NEG. RED. in AVERE del conto FONDO X in DARE del conto Acc.to al FONDO X Variazione numeraria passiva presunta Variazione economica di reddito accesa a costi d esercizio Le scritture relative all operazione in questione saranno le seguenti: Acc.to al Fondo X a Fondo X Conto economico a Acc.to al Fondo X 31

32 Es. Fondi rischi Es.1: La ditta Alfa ha in corso un contenzioso in materia di imposte indirette (IVA) per il quale ritiene prudente al 31/12/13 effettuare un accantonamento di Euro a fronte di un futuro possibile esborso in caso di decisioni sfavorevoli delle commissioni tributarie. Al 31/12/13 movimenteremo i seguenti conti: Accantonamento rischi per imposte: Conto economico acceso ai costi d esercizio (+ Costi VEN); Fondo imposte: Conto numerario destinato a coprire perdite presunte su operazioni in corso (+ Debiti presunti VNP) 32

33 Es. Fondi rischi 31/12/2013 Acc. Rischi imposte Fondo imposte Accantonamento rischi imposte a Fondo per imposte

34 Es. Fondi oneri futuri Es.: La ditta Beta al termine dell esercizio, ritiene opportuno effettuare un accantonamento di Euro ad un fondo manutenzioni programmate, la cui manifestazione finanziaria avrà luogo nel successivo anno. Al 31/12/13 movimenteremo i seguenti conti: Accantonamento per spese future: Conto economico acceso ai costi d esercizio (+ costi VEN); Fondo manutenzioni programmate: Conto numerario destinato a coprire costi presunti di competenza ma non ancora rilevati/liquidati (+ debiti presunti VNP): 34

35 Es. Fondo oneri futuri 31/12/2013 Acc. per spese di manut. progr. Fondo manutenzioni progr Accantonamento per spese di manutenzioni progr. a Fondo manutenzioni progr

36 Le scritture di rettifica Al termine delle scritture di epilogo, ammortamento e integrazione il conto economico risulterà composto dai seguenti elementi: CONTO ECONOMICO Costi di diretta derivazione numeraria Imputazione delle quote d ammortamento Costi presunti Ricavi di diretta derivazione numeraria Ricavi presunti Le scritture di rettifica hanno l obiettivo di rinviare alla competenza di esercizi futuri quella parte dei costi e dei ricavi che, pur avendo già trovato provvisoria chiusura al conto economico, non si ritengono di competenza economica del presente esercizio. distinte Risconti attivi e passivi Scritture di rettifica indistinte Rimanenze attive e passive 36

37 I risconti attivi e passivi I risconti rilevano quote di costi o di ricavi che, pur non essendo di competenza dell esercizio, hanno già avuto la loro manifestazione numeraria. Si tratta di costi o ricavi aventi avuto manifestazione numeraria anticipata e hanno natura economica di reddito: sono cioè costi o ricavi sospesi, nel senso che sono da rinviare ad esercizi successivi. Si ipotizzi di aver rilevato in via anticipata (ovvero quando ha avuta la propria manifestazione numeraria) un costo e una parte di esso è relativa ad esercizi successivi. In tal caso, al dovrò rinviare al futuro la quota non di competenza ed otterrò un costo sospeso (Risconto attivo in quanto consente di sospendere un costo da rinviare) Momento in cui si è avuta la manifestaz ione numeraria del costo Qt. di costo di competenza dell esercizio Qt. di costo da rinviare 37

38 I risconti attivi e passivi Si ipotizzi di aver rilevato in via anticipata (ovvero quando ha avuta la propria manifestazione numeraria) un ricavo e una parte di esso è relativa ad esercizi successivi. In tal caso, al dovrò rinviare al futuro la quota non di competenza ed otterrò un ricavo sospeso (Risconto passivo in quanto consente di sospendere un ricavo da rinviare) Momento in cui si è avuta la manifestazion e numeraria del ricavo Qt. di ricavo di competenza dell esercizio Qt. di ricavo da rinviare La rilevazione dei risconti attivi e passivi può avvenire attraverso due metodi: 1. Metodo analitico 2. Metodo sintetico Nel prosieguo si farà riferimento esclusivamente al metodo analitico. Con il metodo analitico la rilevazione avverrà in due fasi: 1. Nella prima si rileva il costo (risconto attivo) o il ricavo (risconto passivo) in un apposito conto acceso ai risconti; 2. Nella seconda si rettifica il costo o il ricavo non di competenza nel conto riguardante il componente di reddito che deve essere rettificato. 38

39 I risconti attivi e passivi ESEMPIO Si ipotizzi di possedere un capannone ceduto in affitto il 1 novembre al canone semestrale di 600 pagabile in via anticipata il 1 novembre dell anno in corso. Nel caso di specie si avrà: Momento in cui si è avuta la manifestazion e numeraria del ricavo Qt. di ricavo di competenza dell esercizio Qt. di ricavo da rinviare Nel caso di specie la rilevazione del risconto passivo mediante il metodo analitico avverrà nel modo seguente: Nella prima fase si rileverà la quota di ricavo (fitto attivo) di competenza dell esercizio successivo. Poiché la quota è relativa a quattro mesi (gennaio, febbraio, marzo, aprile) sarà pari a Fitto attivo a Risconto passivo

40 I risconti attivi e passivi Nella fase successiva si rettifica il ricavo non di competenza nel conto riguardante il componente di reddito che deve essere rettificato (Fitto attivo) Fitto attivo a Conto Economico 200 ( NB: si effettua l epilogo della parte di ricavo o costo di competenza dell esercizio in chiusura) 40

41 Risconti Passivi ESERCIZIO L impresa X ha concesso in affitto a terzi in data 01/07/2013 un proprio immobile per un corrispettivo di Euro annuali, liquidato in via anticipata in contanti. In data 01/07/2013 si movimentano i seguenti conti: Cassa (conto numerario movimentato in dare ad aumenti di denaro VNA); Fitto Attivo (conto economico acceso in avere ad aumenti di ricavi VEP). La quota di competenza dell esercizio successivo, ovvero del periodo 01/01/ /06/2014, deve essere stornata nel bilancio d esercizio al 31/12/2012 tramite apposita scrittura. In data 31/12/2013 si movimentano i seguenti conti: Fitto Attivo (conto economico movimentato in dare a diminuzione di ricavi VEN); Risconto Passivo (conto economico movimentato in avere a rettifiche di ricavi). 41

42 Risconti Passivi 01/07/ Cassa Fitto Attivo Cassa Fitto Attivo

43 Risconti Passivi 31/12/2013 Fitto Attivo Risconto Passivo Fitto Attivo Risconto Passivo

44 Risconti Attivi ESERCIZIO L impresa X ha preso in affitto da terzi in data 01/07/2013 un immobile per un corrispettivo di annuali, liquidato in via anticipata in contanti. In data 01/07/2013 si movimentano i seguenti conti: Fitto Passivo (conto economico acceso in dare ad aumenti di costi VEN); Banca (conto numerario movimentato in avere a diminuzioni di denaro VNP). La quota di competenza dell esercizio successivo, ovvero del periodo 01/01/ /06/2014, deve essere stornata nel bilancio d esercizio al 31/12/2013 tramite apposita scrittura. In data 31/12/2013 si movimentano i seguenti conti: Risconto Attivo (conto economico movimentato in dare a rettifiche di costi); Fitto Passivo (conto economico movimentato in avere a diminuzione di costi VEP). 44

45 Risconti Attivi 01/07/2013 Fitto Passivo Banca Fitto Passivo Banca

46 Risconti Attivi 31/12/2013 Risconto Attivo Fitto Passivo Risconto Attivo Fitto Passivo

47 Le rimanenze finali Durante l esercizio le imprese sostengono costi relativi a: l acquisto di materie prime e merci; la trasformazione delle materie prime in prodotti finiti; la gestione e l immagazzinamento delle materie prime, dei semilavorati, dei prodotti finiti e delle merci Se al termine dell esercizio esistono rimanenze di magazzino (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci) i relativi costi non possono essere considerati di competenza economica dal momento che: le merci e i prodotti finiti non sono stati venduti; le materie prime e i semilavorati non sono stati immessi nel ciclo produttivo o non lo hanno concluso. Si rende, dunque, necessario rettificare i costi d esercizio e, allo stesso tempo, rinviare tali costi a futuri esercizi, ovvero al momento in cui presumibilmente si genereranno i corrispondenti ricavi. La rilevazione delle rimanenze può avvenire attraverso due metodi: 1. Metodo analitico 2. Metodo sintetico Nel prosieguo si farà riferimento esclusivamente al metodo analitico. Con il metodo analitico la rilevazione avverrà in due fasi: 1. Nella prima si rileva il costo sospeso in un apposito conto acceso al tipo di bene in rimanenza (merci, materie prime, prodotti finiti, semilavorati, ecc.); 2. Nella seconda si effettua la rettifica indistinta del costo non di competenza in un conto Rimanenze distinto a seconda del tipo di bene (Es.: Merci c/rimanenze finali; Materie c/rimanenze finali, ecc.). 47

48 Le rimanenze finali ESEMPIO Si ipotizzi che al termine dell esercizio un impresa registri la presenza di Merci in magazzino per Le scritture in partita doppia saranno le seguenti: Nella prima fase si rileverà il costo sospeso nell apposito conto Merci Merci a Merci c/rimanenze finali Nella seconda fase si effettuerà la rettifica indistinta del costo non di competenza nel conto Merci c/rimanenze finali Merci c/rimanenze finali a Conto economico

49 Le scritture di rilevazione del risultato d esercizio Al termine delle scritture di epilogo, ammortamento, integrazione e rettifica il conto economico risulterà composto dai seguenti elementi: CONTO ECONOMICO Costi di diretta derivazione numeraria Imputazione delle quote d ammortamento Costi presunti Ricavi sospesi da rinviare al futuro Ricavi di diretta derivazione numeraria Ricavi presunti Costi sospesi da rinviare al futuro In seguito alle scritture di assestamento è possibile determinare il reddito d esercizio come saldo del conto economico, cioè come differenza tra ricavi e costi d esercizio In particolare, nel caso in cui i componenti positivi superino quelli negativi si avrà la seguente scrittura: Conto economico a Utile d esercizio 49

50 Le scritture di rilevazione del risultato d esercizio Al contrario, nel caso in cui i componenti negativi superino quelli positivi si avrà la seguente scrittura: Perdita d esercizio a Conto economico L utile e la perdita d esercizio sono conti economici di capitale poiché esprimono la variazione positiva o negativa subita dal capitale per effetto della gestione. Al termine delle scritture effettuate il conto economico si chiude con la seguente struttura: CONTO ECONOMICO Costi di diretta derivazione numeraria Imputazione delle quote d ammortamento Costi presunti Ricavi sospesi da rinviare al futuro (Utile d esercizio) Ricavi di diretta derivazione numeraria Ricavi presunti Costi sospesi da rinviare al futuro (Perdita d esercizio) 50

51 Le scritture di formazione dello stato patrimoniale Le scritture di formazione dello stato patrimoniale servono per chiudere tutti i conti rimasti aperti. In particolare, nel DARE dello stato patrimoniale confluiscono tutti i conti che hanno un saldo attivo; nell AVERE dello stato patrimoniale confluiscono tutti i conti che hanno un saldo passivo, tra cui i fondi rettificativi di valori dell attivo e i conti di capitale positivi. RIEPILOGO ATTIVITA SPF a diversi Cassa Crediti Impianti Risconti attivi Ratei attivi YYYY La perdita d esercizio è chiusa insieme alle attività perché, essendo un conto economico di capitale negativo, presenta un saldo in avere. Può essere dunque inserita in DARE dello stato patrimoniale o in AVERE dello stato patrimoniale con segno negativo. 51

52 Le scritture di formazione dello stato patrimoniale RIEPILOGO PASSIVITA diversi a SPF YYYY Debiti Risconti pass. Ratei passivi Capitale netto Utile d esercizio 52

53 Le scritture di formazione dello stato patrimoniale Al termine delle scritture effettuate lo stato patrimoniale si chiude con la seguente struttura: STATO PATRIMONIALE CN certi Cassa Banca c/c attivo.. Banca c/c passivo.. CN certi CN assimilati Crediti vs. clienti Cambiali attive. Debiti vs. fornitori Cambiali passive. CN assimilati CN presunti Ratei attivi Fatture da emettere Onorari da ricevere. Ratei passivi Fatture da ricevere Onorari da liquidare Fondi rischi e oneri futuri CN presunti CER accesi a C/R sospesi Risconti attivi Rimanenze finali Risconti passivi Fondo svalutazione magazzino CER accesi a C/R sospesi CER accesi a C/R pluriennali CE di capitale Immobili Impianti Costi di impianto e ampliamento Avviamento. Perdita d esercizio Perdita d esercizio precedente Aggio d emissione.... Capitale sociale Utile d esercizio Riserve CER accesi a C/R pluriennali CE di capitale 53

54 Le scritture di riapertura dei conti Il 1 gennaio di ogni esercizio si riaprono tutti i conti dello stato patrimoniale, ovvero: Attività; Passività Poste ideali del patrimonio netto Le scritture di riapertura saranno le seguenti: diversi Cassa Crediti Impianti.. a diversi YYYY Debiti Cap. sociale Riserve. YYYY 54

55 Le scritture di riapertura dei conti Si considerino in particolare i conti relativi alle scritture di assestamento tra cui ratei, risconti, fatture da emettere e da ricevere, rimanenze di magazzino. La scrittura di riapertura, al pari della precedente, sarà: diversi Ratei attivi Fatt. da emet.re Risconti attivi Merci a diversi Ratei passivi Fatt. da ric.re Risconti passivi YYYY YYYY 55

56 Le scritture di riapertura dei conti Si consideri il caso dei ratei attivi e passivi. Al il rateo attivo integrava un ricavo di competenza, mentre il rateo passivo integrava un costo di competenza dell esercizio. All inizio dell esercizio successivo il ricavo e il costo in questione non sono più di competenza Pertanto, i ratei attivi e passivi devono essere stornati ovvero chiusi. La chiusura del rateo attivo viene contabilmente compensata da un componente negativo di reddito che costituisce una rettifica di ricavo (fitto attivo, interesse attivo, ecc.), mentre la chiusura del rateo passivo viene contabilmente compensata da un componente positivo di reddito che rappresenta una rettifica di costo (fitto passivo, interesse passivo, ecc.). La seguente rilevazione consente di rettificare il ricavo e di chiudere il conto acceso al rateo attivo: Fitto attivo a Rateo attivo La seguente rilevazione, invece, consente di rettificare il costo e di chiudere il conto acceso al rateo passivo: Rateo passivo a Fitto passivo 56

57 Le scritture di riapertura dei conti Si consideri il caso delle fatture da emettere e da ricevere. Al le fatture da emettere integravano un ricavo di competenza, mentre le fatture da ricevere integravano un costo di competenza dell esercizio. All inizio dell esercizio successivo il ricavo e il costo in questione non sono più di competenza. Pertanto, i conti fatture da emettere e fatture da ricevere devono essere stornati ovvero chiusi. La chiusura delle fatture da emettere viene contabilmente compensata da un componente negativo di reddito che costituisce una rettifica di ricavo (Merci c/vendite), mentre la chiusura delle fatture da ricevere viene contabilmente compensata da un componente positivo di reddito che rappresenta una rettifica di costo (Merci c/acquisti). La seguente rilevazione consente di rettificare il ricavo e di chiudere il conto acceso alle fatture da emettere: Merci c/vendite a Fatture da emettere La seguente rilevazione, invece, consente di rettificare il ricavo e di chiudere il conto acceso alle fatture da ricevere: Fatture da ricevere a Merci c/acquisti 57

58 Le scritture di riapertura dei conti Si consideri ora il caso dei risconti attivi e passivi. Al i risconti attivi rettificavano costi non di competenza dell esercizio, mentre i risconti passivi rettificavano ricavi non di competenza dell esercizio All inizio dell esercizio successivo tali costi e ricavi divengono di competenza Pertanto, tali costi e ricavi devono essere integrati ovvero devono entrare a far parte dei C/R del nuovo esercizio La chiusura dei risconti attivi viene contabilmente compensata da un componente negativo di reddito che costituisce una integrazione di costo (Fitto passivo, Interesse passivo, ecc.), mentre la chiusura dei risconti passivi viene contabilmente compensata da un componente positivo di reddito che rappresenta una integrazione di ricavo (Fitto attivo, Interesse attivo, ecc.). La seguente rilevazione consente di integrare il costo e di chiudere il conto acceso ai risconti attivi: Fitto passivo a Risconto attivo La seguente rilevazione, invece, consente di integrare il ricavo e di chiudere il conto acceso ai risconti passivi: Risconto passivo a Fitto attivo 58

59 Le scritture di riapertura dei conti Si consideri ora il caso delle rimanenze finali. Al il conto Merci rettificavano costi non di competenza dell esercizio All inizio dell esercizio successivo tali costi divengono di competenza Pertanto, tali costi devono essere integrati ovvero devono entrare a far parte dei costi del nuovo esercizio La chiusura del conto Merci viene contabilmente compensata da un componente negativo di reddito che costituisce una integrazione di costo (Merci c/rimanenze iniziali). La seguente rilevazione consente di integrare il costo e di chiudere il conto acceso alle Merci : Merci c/rim. iniziali a Merci 59

60 I componenti straordinari di reddito La gestione di un azienda può essere caratterizzata dal verificarsi di eventi inattesi ed imprevisti che influiscono sulla formazione del risultato d esercizio. I costi ed i ricavi originati da questi eventi inaspettati ed insoliti sono detti componenti straordinari di reddito e classificati come segue: -Plusvalenze e minusvalenze¹ -Insussistenze -Sopravvenienze Le plusvalenze e minusvalenze si originano quando avviene la cessione di un cespite ad un valore superiore (plusvalenza) o inferiore (minusvalenza) del valore contabile. A ben vedere esse non risultano essere originate da eventi inaspettati o imprevisti, ma non convenzionalmente inserite in tale gruppo di conti economici. ¹ Vedi capitolo riguardante le immobilizzazioni 60

61 I componenti straordinari di reddito Le insussistenze Le insussistenze sono componenti straordinari di reddito originati dal verificarsi di una inattesa diminuzione di elementi patrimoniali attivi o passivi. Si verifica un insussistenza dell attivo (o insussistenza passiva) se viene meno un attività (crediti, immobilizzazioni)che è espressa da un costo straordinario Si verifica un insussistenza del passivo (o insussistenza attiva) se viene meno una passività che è espressa da un ricavo straordinario La rilevazione in partita doppia delle insussistenze dell attivo avviene rilevando nel DARE il costo straordinario e nell AVERE la diminuzione della attività. La rilevazione delle insussistenze del passivo, avviene registrando in DARE la diminuzione della passività ed in AVERE il ricavo straordinario 61

62 I componenti straordinari di reddito ESERCIZIO N.1 La nostra società a causa di un incendio perde un impianto per L operazione comporta la movimentazione dei seguenti conti: Insussistenze dell attivo (conto economico acceso in dare ad aumenti straordinari di costo); Impianti (conto economico movimentato in avere a diminuzioni di attività). 62

63 I componenti straordinari di reddito Insuss.dell attivo Impianti Insussistenze dell attivo a Impianti 5.000,00 63

64 I componenti straordinari di reddito ESERCIZIO N.2 Un debito dell azienda X di viene stralciato completamente. L operazione comporta la movimentazione dei seguenti conti: Insussistenze del passivo (conto economico acceso in avere ad aumenti straordinari di ricavo); Debiti vari (conto numerario movimentato in dare a diminuzioni di debiti). 64

65 I componenti straordinari di reddito Debiti vari Ins.del passivo Debiti vari a Ins.del passivo

66 I componenti straordinari di reddito Le sopravvenienze Sono componenti straordinari di reddito che si originano in seguito ad inaspettati aumenti di elementi patrimoniali attivi o passivi. In particolare l incremento delle attività determinano un ricavo straordinario che si registra come sopravvenienza dell attivo o sopravvenienza attiva. Se invece si verifica una sopravvenienza del passivo o sopravvenienza passiva, si regista un costo straordinario. Le sopravvenienze attive si rilevano in partita doppia iscrivendo nel DARE l incremento delle attività e nell AVERE il ricavo straordinario. Le sopravvenienze del passivo si rilevano iscrivendo nel DARE il costo straordinario e nell Avere l aumento delle passività. 66

67 I componenti straordinari di reddito ESERCIZIO N.3 Si riceve in donazione un fabbricato del valore di L operazione comporta la movimentazione dei seguenti conti: Sopravvenienze attive (conto economico acceso in avere ad aumenti straordinari di ricavo); Fabbricati (conto economico acceso in dare ad aumenti di attività). 67

68 I componenti straordinari di reddito Fabbricati ,00 Sopravv.attive ,00 Fabbricati a Sopravvenienze attive ,00 68

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