I N T R O D U Z I O N E
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- Gina Toscano
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1 INIZIATIVE COMUNITARIE I N T R O D U Z I O N E INTERREG III Cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale volta a incentivare uno sviluppo e un assetto armonioso ed equilibrato del territorio europeo. URBAN II Rigenerazione economica e sociale delle città e dei quartieri in crisi per promuovere uno sviluppo urbano durevole. LEADER + EQUAL Sviluppo rurale mediante iniziative di gruppi di azione locale Cooperazione transnazionale per la promozione di nuove pratiche di lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze di ogni tipo in relazione al mercato del lavoro Ciascuna iniziativa è finanziata da un solo Fondo strutturale: INTERREG + URBAN LEADER+ EQUAL FESR FEAOG-Orientamento FSE Si propone di assegnare: il 5,35% della dotazione dei Fondi strutturali alle quattro iniziative comunitarie; I N T E R R E G III Introduzione Dopo aver consultato il Parlamento europeo e i Comitati dei rappresentanti degli Stati membri, la Commissione ha adottato, il 28 aprile 2000 (GUCE C 143 del 23/05/00), il testo finale degli orientamenti per Interreg III. Gli orientamenti tengono conto delle esperienze realizzate nel periodo e mirano a rafforzare i risultati già ottenuti, garantendo il coordinamento delle regioni e dei territori coinvolti. Le regioni dovranno attuare strategie e programmi comuni, creare strutture amministrative comuni per elaborare e coordinare i programmi, selezionare i progetti, gestire e seguire la programmazione. Durata Dotazione finanziaria 4,875 miliardi di euro dei quali 426 milioni di euro per l Italia.
2 Settori di intervento Settore A Cooperazione transfrontaliera, ossia la promozione di uno sviluppo regionale integrato tra le regioni di frontiera. Settore B Cooperazione transnazionale, contribuendo ad un integrazione territoriale armoniosa nell ambito dell UE. Settore C Rafforzare la cooperazione internazionale e migliorare le politiche e le tecniche per lo sviluppo economico interregionale. SETTORE A Zone ammissibili Bari Cuneo Novara Valle d Aosta Belluno Gorizia Sassari Varese Biella Imperia Sondrio Venezia Bolzano Lecce Torino Verbano-Cusio-Ossola Brindisi Lecco Trieste Vercelli Como Livorno Udine Temi prioritari Promozione dello sviluppo urbano, rurale e costiero. Sviluppo dello spirito imprenditoriale e delle Pmi, turismo e iniziative locali di sviluppo e occupazione. Integrazione del mercato del lavoro e promozione dell integrazione sociale. Cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico, istruzione, cultura, comunicazioni, sanità e protezione civile. Tutela dell ambiente, efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili. Infrastrutture di base di rilevanza transfrontaliera. Cooperazione in campo giuridico e amministrativo. Cooperazione tra cittadini e istituzioni. Assistenza tecnica. SETTORE B Zone ammisibili Programma Mediterraneo Occidentale Piemonte Umbria Calabria Lombardia Lazio Campania Sicilia Liguria Sardegna Valle d Aosta Toscana Basilicata Emilia Romagna Spazio Alpino Lombardia Trentino Alto Adige Liguria Friuli Ve Giulia Valle d Aosta Veneto Piemonte Cadses Puglia Friuli Ve Giulia Trentino Alto Adige Molise Veneto Umbria Abruzzo Emilia Romagna Marche Lombardia Archimed Sicilia Basilicata Campania Calabria Puglia
3 Misure Strategie di assetto territoriale, compresa la cooperazione tra città e tra zone urbane e rurali al fine di promuovere uno sviluppo policentrico sostenibile Sviluppo di sistemi di trasporto efficienti e sostenibili e migliore accesso alla società dell informazione Promozione dell ambiente e corretta gestione del patrimonio culturale e delle risorse naturali, in particolare di quelle idriche priorità specifiche (Promozione della cooperazione integrata delle regioni marittime e delle regioni insulari, promozione della cooperazione integrata delle regioni ultraperiferiche, promozione delle energie rinnovabili) Assistenza tecnica SETTORE C Zone ammissibili Vedi Settore B Calendario La Commissione invita gli Stati membri e le autorità regionali designate, se del caso d intesa con i paesi terzi interessati, a presentare proposte particolareggiate di programmi d iniziativa comunitaria nell ambito dell iniziativa Interreg III, entro sei mesi dalla data di pubblicazione della comunicazione nella GUCE ( 23/05/2000). R I F E R I M E N T I Commissione Europea DG Politica regionale Rue de la Loi, Bruxelles La comunicazione della Commissione si può essere scaricata da:
4 U R B A N II Introduzione Dopo aver consultato il Parlamento europeo e i Comitati dei rappresentanti degli Stati membri, la Commissione europea ha adottato, il 28 aprile 2000 (GUCE C 141 del 19/05/00), il testo definitivo degli orientamenti per Urban, che mira al risanamento economico e sociale delle città e delle periferie urbane in crisi. Durata Dotazione finanziaria 700 milioni euro, per l Italia 114,8 milioni di euro per un totale di dieci programmi. Obiettivi principali Promuovere l elaborazione e la messa in atto di strategie particolarmente innovatrici per il risanamento economico e sociale delle città di piccole e medie dimensioni e dei quartieri in crisi dei grandi agglomerati urbani. Rafforzare e scambiare le conoscenze e le esperienze di sviluppo urbano sostenibile nell insieme dell UE. Misure Riurbanizzazione plurifunzionale ed ecocompatibile degli spazi urbani Imprenditorialità e patti per l occupazione. Integrazione degli emarginati e offerta di servizi di base economicamente accessibili. Trasporti pubblici integrati e comunicazioni. Riduzione all origine della quantità di rifiuti e smaltimento degli stessi; gestione efficiente delle risorse idriche, riduzione dell inquinamento acustico e dei consumi di idrocarburi. Sviluppo delle potenzialità tecnologiche della società dell informazione. Miglioramento della gestione. Calendario Gli Stati membri che desiderano beneficiare di Urban II sono invitati a presentare proposte di PIC o, se del caso, domande di sovvenzioni globali per le zone urbane, entro sei mesi dalla pubblicazione della comunicazione nella GUCE (19/05/2000).
5 R I F E R I M E N T I Commissione Europea DG Politica regionale Rue de la Loi, Bruxelles La comunicazione della Commissione agli Stati membri si può essere scaricata da: E Q U A L La Commissione europea ha adottato, il 5 maggio 2000 (GUCE C 127) il testo definitivo degli orientamenti per Equal, che mira alla cooperazione transnazionale per promuovere nuove pratiche di lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze di ogni tipo in relazione al mercato del lavoro. Dotazione finanziaria 2,847 miliardi di euro dei quali 371 milioni di euro per l Italia. Misure Azione 1 Azione 2 Azione 3 Instaurazione di partnership di sviluppo e di una cooperazione transnazionale. Creazione di programmi di lavoro delle partnership di sviluppo. Messa in rete tematica, diffusione di buone prassi e impatto sulla politica nazionale. Azione 4 Assistenza tecnica per sostenere le azioni 1, 2 e 3. Calendario La Commissione invita gli Stati membri a presentare la loro proposta di programma d iniziativa comunitaria Equal entro quattro mesi a decorrere dalla data di pubblicazione della comunicazione sulle GUCE. R I F E R I M E N T I Commissione Europea DG Occupazione e Affari Sociali Sig.Tommaso Grimaldi tel. 0032/2/ fax 0032/2/ La comunicazione può essere scaricata da:
6 LEADER+ (LEADER+: Collegamento fra le azioni di sviluppo dell'economia rurale ). Introduzione Dopo aver consultato il Parlamento europeo e i Comitati dei rappresentanti degli Stati membri, la Commissione europea ha adottato, il 14 aprile 2000 (GUCE C 139 del 18/05/00), il testo definitivo degli orientamenti per Leader+, iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale. Durata Dotazione finanziaria 2,020 miliardi di euro dei quali 284,1 milioni di euro per l Italia. Obiettivi Promuove azioni integrate elaborate e attuate nell'ambito di partenariati che operano a livello locale. Il programma si propone di incoraggiare e aiutare gli operatori rurali a riflettere sulle potenzialità del territorio in una prospettiva a lungo termine e promuove l'attuazione di strategie originali di sviluppo sostenibile integrate, di elevata qualità, riguardanti la sperimentazione di nuove forme di: valorizzazione del patrimonio naturale e culturale; potenziamento dell'ambiente economico, al fine di contribuire a creare posti di lavoro; miglioramento della capacità organizzativa delle rispettive comunità. L'aspetto cooperazione in senso lato costituirà un elemento fondamentale del programma. Zone ammissibili Possono beneficiare di LEADER+ tutti i territori rurali; tuttavia il contributo comunitario a titolo delle sezioni 1 e 2 sarà concesso soltanto ad un numero ristretto di territori. Beneficiari Beneficiari del programma sono i Gruppi di azione locale (GAL) che elaborano la strategia di sviluppo locale e sono responsabili della sua attuazione. Detti gruppi devono essere l'espressione equilibrata e rappresentativa dei partner dei vari ambienti socioeconomici del territorio. A livello decisionale, il partenariato locale può essere composto al massimo per il 50% da funzionari pubblici e rappresentanti eletti. I gruppi di azione locale intervengono in territori rurali di dimensioni ridotte che costituiscono un insieme omogeneo dal punto di vista fisico (geografico), economico e sociale. I territori non dovrebbero di norma avere più di abitanti nelle zone a maggiore densità (dell'ordine di 120 abitanti/km2), senza di norma scendere al di sotto dei
7 abitanti. Per le zone ad elevata e a bassa densità di popolazione, come ad esempio talune zone del nord dell'europa, si può prevedere una deroga a tali criteri per casi debitamente giustificati. Misure ammissibili LEADER+ si articola nelle seguenti tre sezioni: Sezione 1: sostegno a strategie pilota di sviluppo rurale a carattere territoriale e integrato, fondate su un approccio ascendente e sul partenariato orizzontale. I temi catalizzatori a livello europeo sono: utilizzazione di nuovi know-how e nuove tecnologie per aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi dei territori rurali in questione; miglioramento della qualità di vita nelle zone rurali; valorizzazione dei prodotti locali, in particolare agevolando mediante un'azione collettiva l'accesso ai mercati per le piccole strutture produttive; valorizzazione delle risorse naturali e culturali, compresa la valorizzazione dei siti di interesse comunitario NATURA Tuttavia, gli Stati membri possono ampliare sia l'elenco dei temi catalizzatori che quello delle categorie beneficiarie per tenere conto di situazioni nazionali specifiche. Sezione 2: sostegno a forme di cooperazione interterritoriale e transnazionale. LEADER+ mira a promuovere azioni di cooperazione all'interno di uno Stato membro (cooperazione interterritoriale), tra diversi Stati membri (cooperazione transnazionale) e/o paesi terzi. Tale cooperazione deve apportare un reale valore aggiunto al territorio e si prefigge due obiettivi spesso complementari: raggiungere la massa critica necessaria a garantire la vitalità di un progetto comune; ricercare complementarità. La cooperazione non può consistere in un mero scambio di esperienze, bensì nella realizzazione di un'azione comune, possibilmente integrata in una struttura comune. Questa sezione finanzia l'azione comune e le spese a monte nell'ambito dell'assistenza tecnica alla cooperazione. La presente sezione riguarda i territori rurali selezionati nella sezione 1 dell'iniziativa; della sua attuazione è responsabile un GAL capo fila. Si applicano in particolare le seguenti disposizioni specifiche: Cooperazione interterritoriale Cooperazione transnazionale Sezione 3: creazione di reti tra tutti i territori rurali dell'unione europea La creazione di una rete per l'insieme dei territori rurali, beneficiari o meno dell'iniziativa, e per tutti gli organismi e le amministrazioni partecipanti alle azioni territoriali in questione, ad esempio i centri di informazione rurale, viene sostenuta non soltanto a fini di scambio e di trasferimento di esperienze, bensì anche ai seguenti fini: stimolo e concretizzazione della cooperazione tra territori,
8 informazione e insegnamenti da trarre in materia di sviluppo rurale territoriale. La partecipazione attiva alla rete è obbligatoria per tutti i beneficiari di LEADER+. Ciascuno Stato membro propone le disposizioni relative alla creazione della necessaria struttura di animazione della rete LEADER. La Commissione raccomanda che l'unità di animazione della rete si faccia carico delle seguenti attività: individuazione, analisi e informazione a livello nazionale sulle buone prassi trasferibili; animazione della rete; organizzazione di scambi di esperienze e di know-how a favore soprattutto dei territori in ritardo di sviluppo affinché possano beneficiare dei risultati conseguiti dai GAL più esperti; assistenza tecnica alla cooperazione di prossimità e transnazionale. A livello comunitario, la creazione e l'animazione della rete europea sono affidate all Osservatorio dei territori rurali" diretto dalla Commissione. Attuazione Tenuto conto degli stanziamenti indicativi per Stato membro decisi dalla Commissione, gli Stati membri presentano alla Commissione proposte di programma a titolo dell'iniziativa LEADER+. I programmi sono elaborati dalle autorità competenti designate dallo Stato membro, al livello geografico ritenuto più adeguato in base a considerazioni relative in particolare alla struttura amministrativa e ai sistemi di attuazione e di gestione previsti. Per l'attuazione dei programmi, gli Stati membri possono scegliere la formula del programma operativo oppure della sovvenzione globale. All'atto della presentazione del programma, lo Stato membro comunica alla Commissione il numero di GAL che intende selezionare. La selezione può avvenire su base nazionale o regionale. Lo Stato membro può organizzare più di una procedura di gara, in particolare se LEADER+ è rivolta a nuovi territori. In ogni caso, i territori candidati alla sezione 1 devono essere selezionati entro due anni dall'approvazione dei criteri di selezione. Le disposizioni proposte devono garantire ai GAL l'accesso regolare e progressivo alle forme di cooperazione in questione. La Commissione approva i programmi di iniziativa comunitaria entro e non oltre cinque mesi dal ricevimento della domanda di intervento e determina la partecipazione del FEAOG, sezione Orientamento. Qualora lo Stato membro abbia scelto l'intervento sotto forma di programma operativo, entro tre mesi dall'approvazione del programma deve essere trasmesso alla Commissione, a titolo informativo, il complemento di programmazione. La Commissione è favorevole al ricorso ad una sovvenzione globale conformemente all'articolo 9, lettera I) e all'articolo 27 del Regolamento generale.
9 R I F E R I M E N T I In ogni Stato membro: Autorità nazionali e/o regionali competenti in materia di sviluppo rurale. Regione Veneto Segreteria Regionale - Settore Secondario e Politiche Comunitarie Palazzo Gussoni - Cannaregio, Venezia tel. 041/ fax 041/ A livello comunitario: Commissione europea Capo Unità -Direzione Generale dell'agricoltura Unità FII3 Coerenza dello sviluppo rurale e coordinamento con altri settori della DG Agricoltura: rispetto dei criteri ambientali - regolamento orizzontale Rue de la Loi, Ufficio L 130 6/197 B-1049 Bruxelles Tel.: Fax: Web:
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