ENAV S.p.A. ENAV ACADEMY Scuola di formazione di Forlì Polo Tecnologico Integrato Progetto Strutturale definitivo Relazione Geotecnica

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2 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE IL NUOVO EDIFICIO DEL POLO TECNOLOGICO INTEGRATO L ORGANISMO STRUTTURALE ED I CRITERI DI PROGETTO LE PROBLEMATICHE GEOTECNICHE Inquadramento geologico Stratigrafie Modello geotecnico del terreno Idrologia Sismica Le problematiche geotecniche e le strutture fondali...5 RIFERIMENTI...7 NORMATIVE...9 ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 1 di 9

3 1 INTRODUZIONE La presente relazione ha per oggetto la progettazione strutturale definitiva del nuovo Polo Tecnologico Integrato presso la Scuola di Formazione ENAV di Forlì. Vengono descritte le strutture del nuovo edificio ed illustrati i criteri di progettazione e le problematiche geotecniche. 2 IL NUOVO EDIFICIO DEL POLO TECNOLOGICO INTEGRATO L edificio ha dimensioni in pianta di circa 80 x 50 metri. La copertura metallica di forma triangolare inclinata ricorda l ala di un aereo e poggia da un lato su un volume rivestito in alluminio, la cui forma richiama quella dell ala di un aereo, mentre sul lato opposto la punta inferiore poggia su setti rivestiti in pietra. Su quest ultimo lato si sviluppa un collegamento vetrato con il preesistente edificio della scuola di formazione. Su lato lungo dell edificio opposto all ingresso sono presenti tre volumi cilindrici rivestiti in metallo che ospitano le sale simulazione TWR e tre cubi rivestiti in pietra che ospitano le sale auditing. Sul lato opposto verso la piazza verde un grande vetrata delimita lo spazio interno destinato ad ospitare i Motion ed è presente un grande corpo cilindrico, anch esso rivestito in pietra, che ospita le sale simulazione volo e la grande sala integrata. L edificio si estende in altezza per due livelli oltre il piano terra ed il volume definito dalla copertura inclinata. 3 L ORGANISMO STRUTTURALE ED I CRITERI DI PROGETTO La strutture del nuovo edificio del Polo Tecnologico Integrato sono composte da elementi portanti verticali costituiti da setti e pilastri in cemento armato, orizzontamenti intermedi pure in cemento armato, tutti gettati in opera, e copertura in acciaio. Gli elementi di collegamento verticale hanno strutture in cemento armato ed in acciaio, coerentemente con le scelte di natura architettonica. Il tunnel di collegamento con la scuola ha una struttura in acciaio. Sono infine previste opere minori esterne (magazzino e locale impiantistico interrato), che hanno strutture in cemento armato. ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 2 di 9

4 Le fondazioni adottate sono di tipo diretto e sono costituite da una platea in cemento armato dello spessore costante di 50 cm; Nel progetto si sono portate in conto le caratteristiche di peso e resistenza dei materiali utilizzati ed inoltre le azioni corrispondenti ai sovraccarichi permanenti ed accidentali corrispondenti alle previste destinazioni d uso delle diverse zone. Nelle analisi strutturali e nelle verifiche di sicurezza si è inoltre tenuto conto delle caratteristiche del terreno e delle azioni orizzontali corrispondenti agli eventi sismici, essendo il sito di Forlì classificato tra le zone sismiche di seconda categoria. In merito alle caratteristiche del terreno, si deve rilevare che il presente progetto strutturale definitivo è stato sviluppato sulla base delle informazioni contenute nella Relazione Geotecnica e nei relativi allegati, indicati in Riferimento 1. Questo studio sulle caratteristiche dei terreni risale al 1997 ed è quindi precedente alla emanazione della più recente normativa sismica. Esso era peraltro finalizzato alla realizzazione della vicina scuola di formazione ed i dari in esso indicati sono relativi a sondaggi effettuati nelle vicinanze, ma non esattamente nell area interessata dal presente progetto. Si ritiene quindi necessario, come indicato anche nella relazione tecnica (Rif. 2) procedere, nella fase della progettazione esecutiva, ad ulteriori indagini centrate sull area in esame e finalizzate anche alla acquisizione degli elementi conoscitivi che consentano di attribuire ai terreni del sito in esame le appropriate caratteristiche che ne definiscono il comportamenti sismico sulla base dei criteri previsti nella normativa attualmente vigente. 4 LE PROBLEMATICHE GEOTECNICHE 4.1 Inquadramento geologico L area in esame appartiene alla pianura forlivese ed è situata a circa 27 metri sul livello del mare. Dal punto di vista geologico, il terreno che costituisce il sito dell opera in oggetto è costituito da un affioramento delle alluvioni quaternarie della pianura. Sulla base delle perforazioni di pozzi acquiferi effettuate dal Comune di Forlì, è noto che i sedimenti alluvionali quaternari raggiungono una profondità di circa 160 metri rispetto al piano campagna e poggiano su argille marine. Il deposito alluvionale è in prevalenza argilloso, ma sono anche presenti intercalazioni acquifere ghiaioso-sabbiose. ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 3 di 9

5 4.2 Stratigrafie Le stratigrafie di dettaglio dell area di interesse sono state studiate tramite la esecuzione di due sondaggi a carotaggio continuo, che hanno raggiunto profondità di 20 e 12 metri dal piano campagna; in questi sondaggi sono stati prelevati campioni indisturbati e messi in opera due piezometri. Sono state inoltre eseguite dieci prove penetrometriche statiche (CPT). La stratigrafia risultante dalle indagini evidenzia l esistenza di una serie coesiva, con qualche presenza di sabbie limose poggiante, a poco più di 9 metri di profondità, su un deposito ghiaioso compatto della potenza di circa 3 metri. Al di sotto delle ghiaie, dopo ulteriori 3,4 metri di terreni coesivi si presenta, a partire da 16 metri di profondità, un depositi, dapprima di sabbia limosa, poi decisamente sabbioso. Per quanto concerne in maggior dettaglio la serie di terreni al di sopra delle ghiaie, essa è in generale caratterizzata da un moderato andamento lentiforme, sia in senso orizzontale che verticale. Risulta inoltre abbastanza generalizzata la presenza di una lente sabbiosa dello spessore di 0,6 1,4 metri, situata ad una profondità variabile tra 5,2 e 7,8 metri. Si è rilevato inoltre un livello sabbioso di 0,6 1,0 metri saltuariamente presente al di sopra del baco ghiaioso. Le stratigrafie tipiche dall area oggetto di studio sono riportate alle pagine seguenti. 4.3 Modello geotecnico del terreno Sulla base dei risultati delle prove in sito, descritte in precedenza, e delle indagini di laboratorio sui campioni indisturbati prelevati nel corso dei sondaggi, si è ottenuto l insieme dei dati conoscitivi sulle caratteristiche geotecniche e meccaniche dei terreni interessati alla realizzazione dell opera in oggetto che sono riportati nelle tabelle seguenti unitamente alle due stratigrafie tipo che esprimono le situazioni limite riscontrate nel terreno in esame. ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 4 di 9

6 4.4 Idrologia Le acque sotterranee locali sono presenti soprattutto nelle intercalazioni ghiaiose e/o sabbiose presenti all interno della coltre alluvionale prevalentemente argillosa. Le misure effettuate attraverso i piezometri installati hanno evidenziato un livello massimo dell acqua sotterranea a 3,95 metri al di sotto del piano di campagna. In generale, secondo le informazioni raccolte sui pozzi acquiferi locali, le acque sotterranee della prima falda sono situate entro il banco ghiaioso-sabbioso, che inizia ad 8-9 metri di profondità dal piano di campagna. 4.5 Sismica In merito alle problematiche di natura sismica, nella relazione geologica è indicato che, in base al D. M. 16 Gennaio 1996 l area in esame ricade tra quelle per le quali si deve adottare un coefficiente di fondazione = 1, in quanto essa non rientra nella situazione prevista per i depositi alluvionali di spessore variabile da 5 a 20 metri, soprastanti terreni coesivi o litoidi con caratteristiche meccaniche significativamente superiori. All epoca non sono state ovviamente eseguite indagini specifiche previste dalla normativa sismica attualmente vigente; tali indagini dovranno quindi essere eseguite nella fase della progettazione esecutiva. Nella relazione geologica di cui al Riferimento 1 viene inoltre riportata una verifica rispetto alla possibile liquefazione dei livelli sabbiosi e sabbioso-limosi presenti alle profondità di 6,7 7,8 metri e 8,40 9,0 metri. La verifica viene effettuata con riferimento alle norme tecniche del dicembre 1984 della Commissione del Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti del C.N.R. Le verifiche in oggetto forniscono per gli strati potenzialmente liquefacibili coefficienti di sicurezza superiori ad 1,5, tali quindi da escludere la possibilità di verificarsi del fenomeno. 4.6 Le problematiche geotecniche e le strutture fondali Dal punto di vista delle scelte inerenti le strutture di fondazione, sulla base delle dimensioni planimetriche dell edificio in esame, e della sua estensione in altezza per tre livelli, si è optato per una fondazione di tipo diretto a platea. La scelta di una struttura di fondazione di dimensioni corrispondenti all intera estensione planimetrica dell edificio, rispetto ad altre ipotesi più ridotte, come ad esempio strutture lineari, è basata essenzialmente su due ordini di considerazioni. Da un lato una struttura di fondazione maggiormente estesa consente di trasmettere al terreno livelli pensionali inferiori e maggiormente distribuiti, con evidenti benefici sia in termini di cedimenti assoluti che differenziali. ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 5 di 9

7 Inoltre la presenza al piano terreno dei simulatori, macchinari che richiedono basamenti di dimensioni sensibili consiglia di unificare la struttura di appoggio dell edificio al terreno. Le pressioni di contatto trasmesse al terreno dalla platea di fondazione risultano variabili, nelle diverse zone, da 0,34 a 0,56 Kg/cmq, con un valore medio pari a 0,45 Kg/cmq. Tale valore è di gran lunga inferiore ai valori ammissibili indicati nella relazione geologica di cui al Riferimento 1 che sono pari a a,5 2,0 Kg/cmq. Per quanto concerne i cedimenti attesi, seguendo le analisi riportate nella relazione geologica citata, per valori medi della pressione di contatto pari a quello sopra indicato si può stimare un cedimento complessivo pari a circa 1,5 cm; di questo valore la quota parte attesa di cedimenti differenziali può essere stimata molto bassa. Inoltre lo sviluppo nel tempo di questi cedimenti appare essere abbastanza rapido per la maggior parte del volume di materiali coesivi interessato. Appare quindi abbastanza ragionevole pensare che la parte più significativa dei cedimenti attesi, peraltro, come già evidenziato, modesti, si sviluppi nel corso dei tempi di costruzione. ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 6 di 9

8 RIFERIMENTI (1) RELAZIONI GEOLOGICHE COMUNE DI FORLI INDAGINE GEOGNOSTICA SUL TERRENO IN VIA FONTANELLE- MONTASPRO DI FORLI OVE E PREVISTA LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA SEDE DEL CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E.N.A.V. 1. RELAZIONE Dott. Geol. Alberto D. Antoniazzi Forlì, 7 Gennaio 1998 COMUNE DI FORLI INDAGINE GEOGNOSTICA SUL TERRENO IN VIA FONTANELLE- MONTASPRO DI FORLI OVE E PREVISTA LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA SEDE DEL CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E.N.A.V. 2. PROVE IN SITO Dott. Geol. Alberto D. Antoniazzi LABORATORIO GEOMECCANICO Pesaro FORLI VIA FONTANELLI NUOVO CENTRO ENAV PROVE GEOTECNICHE - Rapporto di Prova Pesaro, (2) ELABORATI DEL PROGETTO STRUTTURALE DEFINITIVO RT RC RG RS RELAZIONE TECNICA RELAZIONE DI CALCOLO RELAZIONE GEOTECNICA RELAZIONE SISMICA ST-01 FILI FISSI ST-02 CARPENTERIA FONDAZIONE Q.R (Q.F ) ST-03 CARPENTERIA SOLAIO Q.R (Q.F ) ST-04 CARPENTERIA SOLAIO Q.R (Q.F ) ST-05 CARPENTERIA SOLAIO Q.R (Q.F ) E Q.R (Q.F ) ST-06 CARPENTERIA COPERTURA METALLICA ST-07 CARPENTERIA STRUTTURA DI COLLEGAMENTO ST-08 CARPENTERIE SETTI: SETTI FILI 1-15; SETTI ASCENSORE FILI ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 7 di 9

9 ST-09 ST-10 ST-11 ST-12 ST-13 ST-14 ST-15 ST-16 CME EPU ANP LLF EDLF CARPENTERIE SETTI: SETTI FILI / / / / / / / CARPENTERIE SETTI: SETTI FILI / / CARPENTERIA SCALA A CARPENTERIA SCALA B CARPENTERIA SCALA C CARPENTERIA SCALA D CARPENTERIA STRUTTURA METALLICA ASCENSORE CARPENTERIA LOCALE TECNICO PER IMPIANTO FILTRAZIONE ACQUA VASCA ESTERNA COMPUTO METRICO ESTIMATIVO ELENCO PREZZI UNITARI ANALISI NUOVI PREZZI LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE PREVISTE PER L ESECUZIONE DELL OPERA O DEI LAVORI (Strutture) ELENCO DESCRITTIVO DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE PREVISTE PER L ESECUZIONE DELL OPERA O DEI LAVORI (Strutture) ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 8 di 9

10 NORMATIVE Legge n 1086 del 5/11/1971 e conseguente D.M. ministero LL.PP. del 09/01/1996 Norme tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche ; D.M. ministero LL.PP. 16/01/1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi ; Circolare n 156 AA.GG./STC del Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. D.M. ministero LL.PP. 16/01/1996 Norme tecniche per le Costruzioni in zone sismiche ; D.M Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche O.P.C.M. 20 marzo 2003, n e successive modifiche ed integrazioni Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche. D.M. 14 Febbraio 1992 Norme tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. CNR Costruzioni in acciaio: istruzioni per il calcolo, l esecuzione, il collaudo e la manutenzione. CNR-UNI 10012/85 Istruzioni per la valutazione delle azioni sulle costruzioni ARKING 81 srl Ing. Mario Biritognolo Ing. Mauro Brunori Pagina 9 di 9

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