ADEMPIMENTI FISCALI MODALITA DI TASSAZIONE DEL REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE
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1 ADEMPIMENTI FISCALI MODALITA DI TASSAZIONE DEL REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE
2 Sono previste due forme di imposizione dei redditi conseguenti alla prestazione di lavoro subordinato: - la c.d. tassazione ordinaria, adottata per la retribuzione corrente e le eventuali mensilità aggiuntive, regolata dall'art. 23, D.P.R. n. 600/1973; - la tassazione separata adottata per le indennità di fine rapporto, gli emolumenti arretrati e le somme percepite (al netto delle spese legali sostenute), anche se a titolo risarcitorio o nel contesto di procedure esecutive, a seguito dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria o di transazioni relative alla risoluzione del rapporto di lavoro disciplinata dall'art. 17, D.P.R. n. 917/1986.
3 VARIE MODALITA DI TASSAZIONE TASSAZIONE ORDINARIA DETASSAZIONE TASSAZIONE SEPARATA TASSAZIONE TFR E ALTRE INDENNITA COLLEGATE ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO
4 ALIQUOTE A SCAGLIONI DI REDDITO Nuove aliquote e e nuovi scaglioni (comma 6) ART. 11 T.U.I.R. Scaglioni di reddito Aliquota Fino a % Oltre e fino a % Oltre e fino a % Oltre e fino a % Oltre i %
5 Esempio Calcolo Imposta Lorda Mensile REDDITO MENSILE ALIQUOTA CORRETTIVO Fino a 1.250,00 23% 0 Da 1.250,01 A 2.333,33 27% 50,00 Da 2.333,34 A 4.583,33 38% 306,67 Da 4.583,34 A 6.250,00 41% 444,17 oltre 6.250,00 43% 569, ,00 * 38% = 1.710, ,00 306,67 = 1.403, ,00 * 23% = 287,50 (2.333, ,01) * 27% = 292,50 (4.500, ,34) * 38% = 823,33 Imposta = 287, , ,33 = 1.403,33
6 Detrazione carichi familiari (art. 12 T.U.I.R.) Detrazione coniuge Detrazione Figli Ulteriore detrazione famiglie numerose Detrazione altri Familiari a carico
7 Detrazione Coniuge Coniuge non legalmente ed effettivamente separato Reddito annuo inferiore a 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili La detrazione deve essere riproporzionata in base ai mesi di presenza (matrimonio, separazione, decesso)
8 Detrazione Coniuge Reddito complessivo Formula Calcolo Note fino a euro x (RC / ) se il coefficiente è = 1 la detrazione è pari a 690 euro; se il coefficiente è = 0 la detrazione non spetta da a la detrazione è in misura fissa da a x (( RC) / ) Oltre la detrazione non spetta Il coefficiente deve essere preso troncato alla quarta cifra decimale
9 Detrazione Coniuge (altre detrazioni) Reddito complessivo Ulteriore detrazione fino a da a da a da a da a da a oltre
10 Detrazione Coniuge (ulteriore detrazioni) Il riferimento contenuto nella norma alla "detrazione spettante" implica che gli importi aggiuntivi devono essere assunti nell'intero ammontare indicato senza essere rapportati al periodo in cui il coniuge e' stato a carico. Ad esempio, in caso di matrimonio contratto il 9 luglio il coniuge risulta a carico per sei mesi e la detrazione spettante, a fronte di un reddito di euro, sara' di euro 355 ((690/12 x 6) +10).
11 Esempi Circolare Ag. Entrate 15/2007 Esempi di calcolo: -Con reddito complessivo pari a , la detrazione compete nella misura di 690 euro (rapporto e' uguale a 1); -Con reddito complessivo uguale a zero, la detrazione non compete (rapporto uguale a zero); -Con reddito complessivo pari a : (110 x ( / )) (110 x 0,6666) ,33 = 727,67 la detrazione compete nella misura di euro 727,67.
12 Esempi Circolare Ag. Entrate 15/ Con reddito complessivo pari a : 690 x (( ) / ) 690 x ( / ) 690 x 0,975 = 672,75 la detrazione compete nella misura di 672,75 - Con reddito complessivo pari a : 690 x (( ) / ) 690 x ( / ) 690 x 0,5 = 345,00 la detrazione compete nella misura di 345,00 - Con reddito complessivo pari a : 690 x (( ) / ) 690 x (1.000 / ) 690 x 0,025 = 17,25 la detrazione compete nella misura di 17,25
13 Detrazione Figli A prescindere dall età e dalla convivenza Reddito annuo inferiore a 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili La detrazione deve essere riproporzionata in base ai mesi di presenza
14 Detrazione Figli a carico Figli (compresi i naturali, adottati, affidati o affiliati) Detrazione annua (potenziale) (*) Maggiorazione x figlio minore di 3 anni Maggiorazione x portatore di handicap Maggiorazione x nuclei con almeno 4 figli Per ogni figlio ulteriore Altri familiari ex art.433 c.c
15 Detrazione Figli a carico la detrazione effettiva si ottiene dalla seguente formula: ( ( * N.Fg -1) RC) / ( ( * N.Fg 1)) Se il risultato è compreso tra 0 e 1 spetta applicando il coefficiente (con 4 cifre decimali) al valore potenziale della detrazione. Negli altri casi non spetta. La detrazione va ripartita al 50% tra i coniugi, salvo che con accordo si imputi la detrazione al coniuge con il reddito più alto.
16 Detrazione Figli a carico Esempio 1 Due figli interamente a carico di un solo genitore per 12 mesi, di cui il primo maggiore di tre anni e l'altro minore di tre anni. 800 per il figlio maggiore di tre anni 900 per il figlio minore di tre anni x (( ) - RC): ( )
17 Detrazione Figli a carico Esempio 2 Due figli interamente a carico di un solo genitore per 12 mesi, di cui uno minore di tre anni e uno portatore di handicap maggiore di tre anni 900 per il figlio minore di tre anni ( ) = 1020, per il figlio portatore di handicap maggiore di tre anni x (( ) - RC): ( )
18 Detrazione primo figlio in luogo del coniuge Se il coniuge è mancante: Decesso Non ha riconosciuto il figlio Presenza di figli adottivi, affidati o affiliati e il contribuente non è coniugato o se coniugato si è successivamente legalmente ed effettivamente separato Fare il calcolo di maggior favore
19 Detrazione primo figlio in luogo del coniuge Esempio 1 Genitore con tre figli maggiori di tre anni a carico per l'intero anno, di cui il maggiore portatore di handicap, in assenza di coniuge e un reddito presunto di calcolo della detrazione per il primo figlio: 1020 x (( ) ): ( ) 1020 x 0,7600 = 775,20 Calcolo della detrazione effettiva per il coniuge = 710 Il genitore potrà fruire della detrazione di euro 775,20 per il primo figlio e della detrazione di euro 1216 per gli altri figli.
20 Detrazione altri familiari a carico 750 x (( RC)/80.000) Pertanto, se il reddito complessivo e': uguale a , il rapporto e' uguale a "0" e quindi non spetta alcuna detrazione. maggiore di , il rapporto e' inferiore a "0" e quindi non spetta alcuna detrazione uguale a "0", il rapporto e' uguale a "1" e quindi non spetta alcuna detrazione maggiore di "0" e minore di , l'importo della detrazione teorica (750 euro) deve essere moltiplicato per il risultato del rapporto, utilizzando le prime quattro cifre decimali.
21 Detrazione altri familiari a carico Altri familiari a carico di cui all art. 433 c.c.: Genitori (o in mancanza ascendenti prossimi) Adottanti Generi e Nuore Suocero e Suocera Fratelli e Sorelle
22 Detrazione altri familiari a carico Reddito annuo inferiore a 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili Siano conviventi o percepiscano assegni alimentari volontari La detrazione deve essere riproporzionata in base ai mesi di presenza (matrimonio, separazione, decesso)
23 Nuova detrazione famiglie numerose NEW art. 12, co. 1-bis TUIR FINANZIARIA euro di detrazione + credito (oltre imposta netta) in presenza di almeno quattro figli a carico
24 Nuova detrazione famiglie numerose hanno diritto all ulteriore detrazione i soggetti con almeno 4 figli a carico; l importo spetta nella misura complessiva per i due genitori di euro 1.200; l ulteriore detrazione non spetta per ciascun figlio ma deve intendersi come bonus complessivo e unitario (non aumenta in presenza di un numero di figli superiori a quattro); l importo dell ulteriore detrazione è ripartito tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati nella misura del 50% (non possono essere stabiliti criteri differenti in base ad accordi intercorsi tra i genitori);
25 Nuova detrazione famiglie numerose l importo dell ulteriore detrazione è ripartito in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice in caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; l importo dell ulteriore detrazione spetta in misura intera nel caso di coniuge fiscalmente a carico; il diritto all ulteriore detrazione in misura intera spetta qualora l esistenza di almeno quattro figli a carico sussiste anche per una sola parte dell anno; l ulteriore detrazione spetta solo se sono applicabili le ordinarie detrazioni per figli a carico; la misura dell ulteriore detrazione non varia al variare del reddito.
26 Nuova detrazione famiglie numerose Il DM 31 gennaio 2008 al comma 1 dell art. 1 ( Attribuzione del credito da parte del sostituto d imposta ) stabilisce, a partire dall anno 2008, il riconoscimento del credito per incapienza dell imposta da parte del sostituto d imposta ai soggetti che percepiscono redditi di lavoro dipendente (art. 49 t.u.i.r.) e/o redditi ad essi assimilati (art. 50 t.u.i.r.) che abbiano: richiesto le detrazioni per i familiari a carico (e quindi vi sia la presenza di almeno 4 figli) di cui al comma 2, lett. a) del d.p.r. 600/1973; attestato l assenza di redditi di cui agli art. 49 e 50 del t.u.i.r. e a quelli derivate dal possesso dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze.
27 Detrazione per lavoro dipendente Reddito complessivo Formula Calcolo Note fino a euro Minimo 690 se contratto a tempo indeterminato Minimo 1380 se contratto a tempo determinato da a da a (502 x ( RC)/7.000) 1338 x ( RC)/40.000) oltre la detrazione non spetta
28 Detrazione per lavoro dipendente (altre detrazioni) Reddito complessivo Ulteriore detrazione fino a da a da a da a da a da a oltre
29 Esempi Circolare Ag. Entrate 15/2007 Gli importi fissati dalla norma di e di 502 euro devono essere rapportati al periodo di lavoro nell'anno. Ad esempio, in caso di rapporto di lavoro di durata di 306 giornate, dal 1 marzo al 31 dicembre, a fronte di un reddito di euro, la detrazione spettante sara' espressa dalla seguente formula: (1.338: 365 x 306) + ((502: 365 x 306) x ( ): 7.000) = = 1121,72 + (420,85 x 0,7142) = 1.422,30 Al medesimo risultato si giunge rapportando il risultato finale: (502 x ( ): 7.000) = = (502 x 0,7142) = 1.696, ,53: 365 x 306 = 1.422,30
30 Esempi Circolare Ag. Entrate 15/2007 Esempio 1 Se un soggetto è percettore di reddito di lavoro dipendente per l'intero anno ed ha un reddito complessivo di importo pari a euro, ha diritto alla detrazione determinata nel modo seguente: x (( ): ) = = x 0,7250 = 970,05 Poiche' il reddito complessivo e' pari a euro , la detrazione spettante deve essere aumentata dell'ulteriore detrazione di 30 euro: 970, = 1000,05 La detrazione effettivamente spettante e' pari a 1000,05 euro.
31 Esempi Circolare Ag. Entrate 15/2007 Esempio 2 Se un soggetto e' percettore di reddito di lavoro dipendente per 120 giorni dal 16 gennaio al 31 maggio, ed ha un reddito complessivo di importo pari a euro, l'importo fissato dalla norma di deve essere rapportato al periodo di lavoro nell'anno e quindi, il contribuente ha diritto alla detrazione determinata nel modo seguente: (1.338: 365 x 120) x (( ): ) 439,89 x 0,7250 = 318,92 Al medesimo risultato si arriva applicando la seguente formula: x (( ): ) = 970,05: 365 x 120 = = x 0,7250 = 970,05: 365 x 120 = 318,92 con reddito complessivo pari a euro , la detrazione spettante deve essere aumentata dell'ulteriore detrazione di 30 euro, che non deve essere rapportata al periodo di lavoro: 318, = 348,92 totale detrazione pari a 348,92 euro.
32 DETERMINAZIONE E TRATTENUTA DELL ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE Calcolo dell addizionale regionale BASE IMPONIBILE La base imponibile per la determinazione dell addizionale sia regionale che comunale è la stessa che viene determinata per il calcolo dell imposta sulle persone fisiche. Da tale base imponibile sono esclusi i redditi soggetti a tassazione separata (arretrati di anni precedenti, somme da corrispondere agli eredi, TFR e indennità soggette alla stessa aliquota del TFR, somme soggette ad imposta sostitutiva del 10% ai sensi del D.L. 93/2008), ma in essa sono ovviamente compresi quelli corrisposti da altri soggetti che il lavoratore ha chiesto di conguagliare.
33 IMPORTO È definito in percentuale, diversa da Regione a Regione, da applicare al reddito. L imposta è dovuta solo se il dipendente deve comunque versare l IRPEF vale a dire se la differenza tra l imposta lorda e le detrazioni dà un valore positivo. Se invece le detrazioni sono superiori all imposta lorda, non essendo dovuta l IRPEF non è dovuta neanche l addizionale. Se il dipendente ha chiesto di conguagliare altri redditi, si deve tener conto dell eventuale addizionale già trattenuta.
34 Calcolo dell addizionale comunale Dal 1 gennaio 1999, per effetto del D.Lgs. n. 360/1998, i contribuenti sono tenuti a versare, oltre all addizionale regionale, anche un addizionale comunale. L addizionale è dovuta al comune nel quale il contribuente ha il domicilio fiscale alla data del 1 gennaio dell anno cui si riferisce l addizionale stessa (ad es. 2009). Per quanto riguarda i redditi da prendere in considerazione e le modalità per effettuare le trattenute, valgono le stesse considerazioni già fatte per l addizionale regionale, compresa la rateizzazione, in rate non superiori a 11, con la sola differenza che il saldo dell addizionale comunale, determinato sul reddito dell anno al quale si riferisce il conguaglio (ad. es. 2009), sarà al netto dell acconto già trattenuto per il medesimo anno (ad. es. 2009).
35 Il Modello F24 Il Modello F24 è utilizzato in Italia per il versamento della grande maggioranza delle imposte, tasse e contributi dovuti da privati ed imprese. L'istituzione del Modello F24 ha notevolmente semplificato gli obblighi dei contribuenti non dovendo più, questi ultimi, far riferimento ad un modello differente per ogni tipo di versamento.
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37 IL CONGUAGLIO FISCALE DEFINIZIONE: Il calcolo e la trattenuta dell IRPEF nei confronti dei percettori di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente avviene, in ciascun periodo di paga, sulla base degli scaglioni e delle detrazioni ragguagliati allo stesso periodo di paga. Il calcolo effettuato sulla base di quanto percepito in ciascun periodo di paga ha, però, carattere parziale e provvisorio, in quanto il vero periodo di riferimento per il calcolo dell imposta è l anno solare e quindi la tassazione definitiva deve essere effettuata sulla base del reddito effettivamente percepito nell arco del suddetto anno.
38 Tale procedimento, denominato conguaglio, deve essere operato in ogni caso alla fine dell anno (conguaglio di fine anno) o nel momento in cui cessa il rapporto con il sostituto (conguaglio di fine rapporto). In entrambi i casi, le operazioni sono sostanzialmente identiche e devono concludersi, per quanto riguarda il conguaglio di fine anno, entro il 28 febbraio del periodo d imposta successivo.
39 CHI DEVE EFFETTUARE IL CONGUAGLIO DI FINE ANNO Secondo quanto prevedono il 3 comma dell art. 23 e il 1 comma dell art. 24 del DPR 600/73 il conguaglio deve essere effettuato da tutti coloro che, rivestendo la qualifica di sostituti d imposta, hanno in essere al 31 dicembre rapporti dai quali provengono sia redditi di lavoro dipendente che redditi ad essi assimilati. In merito a questi ultimi, la legge prescrive espressamente che nei loro confronti si applicano, in quanto compatibili, tutte le disposizioni dell art. 23 citato (ritenuta sui redditi di lavoro dipendente) e in particolare i commi 2 (determinazione della ritenuta), 3 (operazioni di conguaglio) e 4 (possibilità di richiedere il conguaglio cumulativo).
40 CONGUAGLIO-REDDITI DA CONGUAGLIARE REDDITI CORRISPOSTI DAL SOSTITUTO CHE EFFETTUA IL CONGUAGLIO INDIPENDENTEMENTE DALLA RICHIESTA DAL LAVORATORE REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE-- ANCHE SE RELATIVI A DISTINTI RAPPORTI DURANTE L ANNO REDDITI ASSIMILATI - SIA SE 1. PRECEDENTI LA COSTITUZIONE DEL RAPPORTO ( ES. STAGE O TIROCINIO) 2. SUCCESSIVI ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO ( ES CO.CO.CO.) 3. CONTESTUALI AL RAPPORTO DI LAVORO DIPENDENTE (ES. AMMINISTRATORE E DIRIGENTE)
41 CONGUAGLIO-REDDITI DA CONGUAGLIARE REDDITI CORRISPOSTI DAL SOSTITUTO CHE EFFETTUA IL CONGUAGLIO il comma 4 dell'articolo 23 dispone che ai fini del compimento delle operazioni di conguaglio di fine anno il sostituito può chiedere al sostituto di tener conto anche di altri redditi di lavoro dipendente, o assimilati a quelli di lavoro dipendente, percepiti nel corso di precedenti rapporti intrattenuti nel corso dell'anno e anche se erogati da soggetti non tenuti all'effettuazione delle ritenute alla fonte. Ovviamente si tratta di redditi diversi da quelli che ha erogato il sostituto stesso e per i quali, invece, non necessita alcuna richiesta da parte del sostituito (per esempio, gettoni di presenza e altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni ecc., borse di studio, assegni periodici corrisposti dal coniuge separato o divorziato, trattamenti in forma periodica corrisposti dai Fondi pensione complementare ecc.). (Circ. Ministero Finanze n.326 del 23/12/1997)
42 ..altre ipotesi di conguaglio RICHIESTA DI CONGUAGLIO COMPLESSIVO A FINE ANNO Il conguaglio complessivo con i redditi corrisposti nell anno da altri soggetti può avvenire anche qualora: si verifichi un passaggio di dipendenti senza interruzione del rapporto di lavoro, indipendentemente dall estinzione del precedente sostituto; si verifichi l interruzione del rapporto di lavoro anteriormente all estinzione del sostituto d imposta e la successiva riassunzione da parte di altro sostituto; nell ipotesi di successione mortis causa, l erede prosegua l attività del sostituto deceduto. Casi di operazioni societarie Straordinarie es: Scissioni; Fusioni; Cessione d azienda; Conferimento d azienda;
43 REDDITI DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE Il sostituto d imposta deve prendere in considerazione, ai fini del conguaglio, i seguenti redditi: A. I redditi di lavoro dipendente da lui stesso corrisposti nel periodo d imposta, anche se relativi a più rapporti. Se, ad esempio, il lavoratore ha avuto con lo stesso datore di lavoro più rapporti di lavoro a tempo determinato, o indeterminato, nel corso dell anno, quest ultimo, in sede di conguaglio, deve considerare i redditi corrisposti in ciascun rapporto, indipendentemente dalla richiesta del lavoratore. [Ag. Entrate Circ. 326/97: In considerazione delle finalità che il legislatore ha inteso raggiungere ( la definitività del prelievo alla fonte operata, riconsiderando alla fine del periodo d'imposta tutti gli emolumenti corrisposti durante l'anno) si ritiene che, in presenza di successivi rapporti con lo stesso sostituito, in sede di effettuazione delle operazioni di conguaglio il sostituto debba tener conto delle somme e dei valori complessivamente corrisposti al medesimo nel corso dei diversi periodi lavorativi dell'anno, indipendentemente dalla circostanza che lo stesso ne abbia fatto richiesta.] Tra i redditi da conguagliare devono essere ricompresi anche quelli corrisposti entro il 12 gennaio dell anno successivo, a condizione che siano riferiti all anno precedente. Ad esempio, la retribuzione di dicembre 2009 pagata entro il 12 gennaio 2010 fa parte del reddito del Se, invece, il pagamento della stessa retribuzione fosse effettuato dopo il 12 gennaio, il reddito deve essere considerato del 2010.
44 B. I redditi di lavoro dipendente corrisposti da altri sostituti, a condizione che il lavoratore, entro il 12 gennaio dell anno successivo, chieda espressamente che siano considerati ai fini del conguaglio, consegnando il relativo CUD. Gli altri sostituti possono essere: datori di lavoro presso i quali il lavoratore ha prestato attività lavorativa nei mesi precedenti il 31 dicembre; altri sostituti che hanno corrisposto compensi in relazione al rapporto di lavoro come l Inail, la Cassa Edile, l Inps etc. [Ag. Entrate Circ. 326/97: Va, poi, sottolineato che il comma 4 dell'articolo 23 dispone che ai fini del compimento delle operazioni di conguaglio di fine anno il sostituito può chiedere al sostituto di tener conto anche di altri redditi di lavoro dipendente, o assimilati a quelli di lavoro dipendente, percepiti nel corso di precedenti rapporti intrattenuti nel corso dell'anno. Ovviamente si tratta di redditi diversi da quelli che ha erogato il sostituto stesso e per i quali, invece, non necessita alcuna richiesta da parte del sostituito].
45 C. I redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (art. 50 del TUIR), sia quelli corrisposti direttamente dal sostituto (ed in questo caso il conguaglio è obbligatorio) sia quelli corrisposti da altri sostituti (in questa seconda ipotesi il conguaglio è possibile solo su richiesta del dipendente). Si tratta, ad esempio, dei redditi derivanti da contratti di collaborazione coordinata e continuativa, delle somme corrisposte a titolo di borse di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, degli assegni periodici corrisposti al coniuge, etc.
46 REDDITI ESCLUSI DALLE OPERAZIONI DI CONGUAGLIO Dalle operazioni di conguaglio sono esclusi: I redditi soggetti a tassazione separata, così come individuati dall articolo 17 del Tuir, quali, in particolare: a) Gli emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti. b) Il trattamento di fine rapporto di cui all art c.c. e altre indennità e somme percepite una volta tanto in dipendenza della cessazione del rapporto di lavoro dipendente, compresa l indennità sostitutiva del preavviso e l incentivo all esodo. Dal conguaglio dei redditi dell anno 2011, sono escluse inoltre: Le somme erogate ai sensi dell art. 2 del D.L. 93/2008 (cd. detassazione dei premi ), in quanto tali redditi sono soggetti ad un imposta sostitutiva, sia dell irpef sia delle addizionali all irpef, pari al 10%.
47 TFR Definizione e caratteristiche
48 Fonti normative Il rapporto di lavoro subordinato prevede con l estinzione del rapporto di lavoro, qualsiasi sia la causa, un indennità di fine rapporto commisurata alla retribuzione percepita ed al periodo di attività lavorativa svolta presso lo stesso datore di lavoro Art c.c. L indennità di fine rapporto ha subito con l intervento della Legge 29/5/1982, n. 297, una radicale trasformazione tanto da farle cambiare la sua natura, che con l indennità di anzianità era risarcitoria, trasformata invece in retribuzione differita con la modifica in trattamento di fine rapporto
49 Nozione generale e destinatari Il trattamento di fine rapporto (TFR) è una forma di salario differito che spetta al lavoratore dipendente in caso di cessazione del rapporto di lavoro per qualunque causa è dovuto per tutti i rapporti di lavoro subordinato (ivi compresi i contratti a termine, a tempo parziale, di apprendistato e di inserimento ) e matura anche durante il periodo di prova. Sorge in tutti i casi di cessazione del rapporto di lavoro sia essa dovuta a dimissioni, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo ovvero decesso
50 QUOTA ANNUA Annualmente il lavoratore dipendente matura una quota di trattamento di fine rapporto. La quota di TFR maturata nell'anno: 1. rimane accantonata presso il datore di lavoro (ovvero versata al Fondo di Tesoreria gestito dall'inps in caso di aziende con più di 50 dipendenti), nel caso in cui il lavoratore non abbia optato, tramite il Modello TFR1 o Modello TFR2, per l'adesione ad un fondo di previdenza complementare; 2. viene versata ad un fondo di previdenza complementare, con le modalità e i termini previsti dal fondo stesso, in caso di adesione tacita o esplicita alla previdenza complementare.
51 Calcolo, accantonamento e rivalutazione
52 Modalità di calcolo e rivalutazione Il TFR si calcola sommando per ciascun anno di lavoro una quota pari all importo della retribuzione dovuta per l anno divisa per 13,5 Gli importi accantonati sono indicizzati, al 31 dicembre di ogni anno, mediante l applicazione di un tasso costituito dal 1,5% in misura fissa e dal 75% dell aumento dell indice dei prezzi al consumo ISTAT registrato nel mese di dicembre dell anno precedente
53 Composizione del TFR Il TFR è pertanto composto: dalla somma complessivamente maturata al 31 dicembre dell'anno precedente dalla rivalutazione di tale somma sulla base del tasso risultante per il mese di cessazione (ovvero per il mese precedente se la cessazione è avvenuta entro il giorno 14) dalla quota di competenza maturata dal 1º gennaio al momento della cessazione
54 Contributo aggiuntivo 0,50% IVS In sede di rivalutazione del TFR e di accantonamento della quota annua il datore di lavoro recupera, sulla quota accantonata stessa, un importo pari allo 0,50% dell'imponibile previdenziale dell'anno di riferimento (art. 3 L. 297/1982).
55 Modalità di calcolo: Primo esempio Ipotizziamo una retribuzione annua utile ai fini del TFR pari a ,00 euro La quota annua di TFR da accantonare è così calcolata: ,00 : 13,5 = 2.203,85 euro Al risultato deve essere poi detratto quello risultante dalla applicazione della contribuzione aggiuntiva e a tal fine occorre prendere in considerazione la retribuzione imponibile ai fini previdenziali. Supponiamo che quest ultima sia pari ad euro ,65 x 0,50% = 152,46 euro La quota effettiva da accantonare è data dalla differenza 2.203,85-152,46 = 2.051,39 euro
56 Retribuzione utile al calcolo del TFR
57 Criteri di determinazione della retribuzione La retribuzione su cui va calcolato l accantonamento annuo comprende: tutte le somme e l equivalente in denaro dei compensi in natura corrisposti al lavoratore in dipendenza del rapporto di lavoro, purchè a titolo non occasionale, fatte salve diverse previsioni dei contratti collettivi dalla retribuzione deve essere escluso quanto corrisposto a titolo di rimborso spese (art. 2120, c. 2 Codice Civile)
58 La parte derogabile del TFR L art comma 2 stabilisce che salvo diversa previsione dei contratti collettivi, la retribuzione utile al TFR (retribuzione onnicomprensiva), comprende tutti gli emolumenti erogati in dipendenza del rapporto di lavoro compresi quelli ai quali non corrisponde una prestazione lavorativa (esempio gratifica di bilancio, ferie, indennità di preavviso), con esclusione dei compensi occasionali e dei rimborsi spese. Soltanto i contratti collettivi possono derogare alla nozione onnicomprensiva di retribuzione utile al TFR: i patti individuali non hanno potere di deroga La definizione onnicomprensiva è sussidiaria a quella contrattuale: è applicata soltanto se i contratti collettivi non dicono nulla e implicitamente o esplicitamente si richiamano alla definizione legale
59 Caratteri della retribuzione onnicomprensiva Tutti gli emolumenti della retribuzione previsti in dipendenza del rapporto di lavoro non soltanto quelli corrispondenti ad una prestazione lavorativa: esempio indennità di ferie, mancato preavviso, gratifica di bilancio Con esclusione degli emolumenti occasionali L occasionalità è propria di quei compensi fortuiti, imprevedibili che non trovano riscontro nella abituale prestazione lavorativa. La sporadicità dell erogazione può essere un segno del carattere occasionale. Spesso i giudici richiedono di esaminare una sequenza di buste paga. La tendenza è di giudicare occasionali le somme erogate a titolo di risarcimento danni o come atti di liberalità riservati non alla generalità dei dipendenti. Entrambi: risarcimento danni e liberalità sono funzioni diverse dalla retribuzione e non possono rappresentare somme utili al TFR.
60 La retribuzione figurativa: ipotesi di sospensione Ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro previste dalla legge (art.1, legge 297/82 e art c.c. e 2110) infortunio e malattia CIG e CIGS contratti di solidarietà astensione obbligatoria di maternità (art. 3, legge 53/2000) permessi per malattia del bambino fino al compimento dell 8 anno di età (art. 3, legge 53/2000) permessi retribuiti per dirigenti sindacali (art. 23, legge 300/1970) Ulteriori periodi utili per il riconoscimento della retribuzione figurativa individuate dalla giurisprudenza: assenze per richiamo alle armi (art. 2111, comma 2, c.c.), ma non per servizio militare di leva (Sentenza della Corte Costituzionale 4/7/1988, n. 802) indennità estero (sentenza n del 3 novembre 2000)
61 La tassazione separata È una modalità particolare di determinazione dell'irpef dovuta NON è un'imposta sostitutiva NON comporta una diversa determinazione del reddito
62 Tassazione Separata Emolumenti soggetti Art. 17, co. 1, lett b) ARRETRATI RIFERIBILI AD ANNI PRECEDENTI DOVUTI PER EFFETTO DI: LEGGI CONTRATTI COLLETTIVI (UNA TANTUM) SENTENZE ATTI AMMINISTRATIVI SOPRAVVENUTI ALTRE CAUSE NON DIPENDENTI DALLA VOLONTA DELLE PARTI
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