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1 Policy di valutazione e pricing dei Prestiti Obbligazionari della BCC Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17/02/2011 Aggiornato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24/01/2012 Aggiornato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 05/04/2012 Policy valutazione e pricing PO Pag. 1/10

2 1. Premessa La Comunicazione Consob n del (di seguito Comunicazione Consob ) inerente al dovere dell intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi e le relative Linee Guida interassociative ABI, Assosim, Federcasse (di seguito Linee Guida interassociative ) prevedono che gli intermediari, in ossequio ai doveri di trasparenza e correttezza previsti dalla normativa di riferimento, adottino una Policy di valutazione e pricing dei prodotti finanziari, fatta eccezione per quelli assicurativi. Tale Policy individua i criteri e parametri di valutazione e di pricing adottati dalla Banca con riferimento alle fasi del processo di emissione/offerta/collocamento/negoziazione in cui è necessario che l intermediario determini il valore dei prodotti finanziari, di propria emissione o negoziati in contropartita diretta, e ne fornisca opportuna informativa in sede di proposizione al cliente e in sede di rendicontazione periodica. La Policy deve essere approvata dall organo di Governo aziendale ed è soggetta a monitoraggio e a revisione periodica. Ai fini della determinazione del fair value dei prestiti obbligazionari (di seguito PO ) emessi, la Banca Atestina di Credito Cooperativo ha siglato uno specifico accordo di servizio con Cassa Centrale Banca che prevede la fornitura in via continuativa del pricing di tali strumenti finanziari. 2. Monitoraggio La Banca verifica mensilmente l efficacia delle metodologie individuate per la determinazione del fair value dei PO e la correttezza delle fonti informative utilizzate per il funzionamento del modello. Considerato che la quotazione degli strumenti finanziari è fornita da Cassa Centrale Banca, la predetta verifica si concretizza nel confronto dei prezzi da questa determinati con i prezzi disponibili sul mercato relativi a prodotti aventi caratteristiche simili. 3. Aggiornamento e revisione La metodologia per la determinazione del fair value dei prestiti obbligazionari di nuova emissione è quella descritta al paragrafo 5 della presente policy, mentre per quelli in essere continueranno ad essere applicate le metodologie prescelte in sede di loro offerta. L aggiornamento della policy, pertanto, potrebbe derivare unicamente dall offerta di nuove tipologie di prodotti per le quali si ritenga opportuno adottare una specifica metodologia di pricing. La Banca sottopone a revisione la policy nel caso dovessero emergere riscontri negativi dall attività di monitoraggio o qualora si rendano disponibili nuove metodologie riconosciute come più efficaci. 4. Controlli interni Il processo di validazione della policy prevede il coinvolgimento delle strutture di controllo di secondo livello. La banca definisce, nell ambito delle proprie procedure interne, le attività di competenza delle strutture di controllo di primo e secondo livello con riferimento alla verifica dell attuazione della policy. In particolare: - la funzione Compliance verifica che la Policy sia stata definita ed effettivamente applicata in conformità alle regole organizzative delle Linee Guida interassociative; - la funzione Risk controlling verifica l effettivo utilizzo delle metodologie approvate e l applicazione dei mark up /spread di negoziazione nei limiti previsti. La funzione Internal Audit verifica l esistenza e l adeguatezza della policy nonché dei presidi di primo e secondo livello con riferimento all applicazione della stessa. Policy valutazione e pricing PO Pag. 2/10

3 Al fine di assicurare la ricostruzione dell attività svolta, tenuto conto delle attività previste per il monitoraggio, la banca provvede ad archiviare quotidianamente il report Morning Briefing di Cassa Centrale Banca nel quale sono riportati i parametri utilizzati dalle metodologie di pricing. 5. Metodologia di pricing Il processo valutativo dei titoli obbligazionari di propria emissione prevede che il fair value sia determinato mediante la curva risk-free a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell emittente. Tale componente viene mantenuta costante per tutta la vita dell obbligazione. Le valutazioni successive rispetto a quella iniziale riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva risk-free di mercato. Si riporta di seguito la formula utilizzata per il calcolo del fair value: Nel caso di obbligazioni strutturate, la componente obbligazionaria pura sarà valutata come sopra descritto; il derivato, invece, mediante modelli finanziari che possono variare in base al tipo di opzione implicitamente acquistata o venduta dalla Banca emittente. La formulazione di prezzi di riacquisto avviene sulla base delle medesime condizioni applicate in sede di emissione, fatta eccezione per il tasso risk-free ed eventuali componenti di spread denaro/lettera applicate in sede di negoziazione (mark up). La metodologia descritta corrisponde a quella di Cassa Centrale Banca, denominata Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione. La scelta di tale approccio risponde all obiettivo precipuo di definire soluzioni operative quanto più possibili coerenti e vicine alle attuali prassi operative della Banca. Inoltre, atteso il vincolo di necessaria coerenza tra Policy valutazione e pricing PO Pag. 3/10

4 modalità di pricing adottate nei confronti della clientela e valutazioni di bilancio, espressamente previsto dalla citata Comunicazione Consob, sono state altresì prese in considerazione le posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea), nonché contabile (OIC, EFRAG), nelle lettere di commento al Discussion Paper Credit Risk in Liability Measurement pubblicato dallo IASB nel giugno Le posizioni assunte a riguardo dai citati organismi convergono sull opportunità di: considerare il rischio di credito solo in sede di iscrizione iniziale delle passività finanziarie, mentre le valutazioni successive, in linea di principio, non dovrebbero considerare eventuali variazioni dello stesso; adottare l approccio cd. del frozen spread, che prevede la valutazione iniziale del titolo al prezzo della transazione e valutazioni successive che riflettono esclusivamente variazioni dei tassi risk-free. In conseguenza del metodo prescelto, il pricing risulta formato dalle seguenti componenti: - valore attuale dei flussi finanziari futuri del titolo; - spread di emissione, composto da spread creditizio e spread commerciale. Lo spread di emissione è pari alla differenza tra il TIR (Tasso interno di rendimento) di emissione e il tasso risk-free di pari durata. Lo spread creditizio è pari alla differenza tra la curva dei tassi a termine corrispondente al rating BBB e quella risk-free. Lo spread commerciale è pari alla differenza tra spread di emissione e spread creditizio Merito di credito dell emittente Lo spread di emissione del titolo obbligazionario tiene conto, come già detto, del merito creditizio dell emittente la cui quantificazione, in assenza di rating ufficiali (individuali o relativi al Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo, di seguito FGI ) rilasciati da una agenzia specializzata, si avvale dei rating puntuali determinati dal FGI. I rating puntuali determinati dal FGI: a) derivano da una sistema di stima del merito creditizio delle BCC-CR: - conforme dal punto di vista metodologico alle prescrizioni previste dalla normativa prudenziale di Basilea 2 per i sistemi IRB (Internal Rating Based); - oggetto di valutazione da parte della Banca d Italia nell ambito del processo di riconoscimento formale del FGI; b) garantiscono la coerenza rispetto alle valutazioni effettuate ai fini interni dal FGI. In assenza di rating individuale si potrà probabilmente utilizzare un rating di gruppo, ovvero comune a tutte le banche partecipanti al sistema di tutela, anche denominato rating floor in quanto utilizzabile anche a fronte di un rating individuale peggiore. Il FGI coprirà le sole obbligazioni sottoscritte dalla clientela retail (ad esclusione dei prestiti obbligazionari subordinati) emesse in data successiva all avvio del fondo medesimo. Ciò premesso, in attesa dell avvio operativo del FGI, ai fini della valutazione dello spread creditizio, la componente di merito creditizio dell emittente è calcolata come differenza, relativamente alla struttura a termine dei tassi, tra la curva corrispondente al rating BBB (diversa per livello di seniority) e quella risk-free. La parte dello spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio dell emittente è riferibile ad una componente commerciale la cui entità, nell ambito della regolamentazione interna della banca, è soggetta a limitazioni predeterminate. Policy valutazione e pricing PO Pag. 4/10

5 5.2. Spread commerciale Lo spread commerciale non può superare la misura del 100% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione, così come definito al paragrafo 5.1. Ciò significa che la Banca effettuerà emissioni con un rendimento almeno pari a quello del tasso Swap di durata pari a quella delle obbligazioni di volta in volta in emissione. Con particolare riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari a tasso variabile, la banca, comunque, si impegna a non applicare al parametro di indicizzazione prescelto spread negativi superiori a 30 punti base Determinazione del Mark up Lo spread denaro/lettera, ossia la differenza tra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita, non può superare i 600 punti base (300 spread denaro / 300 spread lettera). Nell ambito di tale livello massimo, il valore applicato è determinato in base al seguente schema: Variabili Tasso denaro massimo Tasso lettera minimo A) Tasso fisso e step up A1) Vita residua fino a 6 mesi A1a) Valore nominale fino a ,50 +2,50 A1b) Valore nominale oltre i euro -2,70 +2,70 A2) Vita residua fino a 12 mesi A2a) Valore nominale fino a ,80 +2,80 A2b) Valore nominale oltre i euro -2,90 +2,90 A3) Vita residua oltre i 12 mesi A3a) Valore nominale fino a ,00 +3,00 A3b) Valore nominale oltre i euro -3,00 +3,00 B) Tasso variabile e misto B1) Vita residua fino a 6 mesi B1a) Valore nominale fino a ,45 +2,45 B1b) Valore nominale oltre i euro -2,65 +2,65 B2) Vita residua fino a 12 mesi B2a) Valore nominale fino a ,75 +2,75 B2b) Valore nominale oltre i euro -2,85 +2,85 B3) Vita residua oltre i 12 mesi B3a) Valore nominale fino a ,00 +3,00 B3b) Valore nominale oltre i euro -3,00 +3,00 Per quanto concerne il contesto di mercato, in presenza di condizioni di crisi, la Banca potrà sospendere le negoziazioni. Le condizioni di crisi sono determinate sulla base dei parametri presenti nella seguente griglia che considera la loro variazione giornaliera. Policy valutazione e pricing PO Pag. 5/10

6 Gruppo indicatori Parametro Soglia 1 Euribor 3 mesi media /360 Euribor 6 mesi media /360 2 CDS Italia CDS itraxx Xover CDS itraxx Fin. Sen. 3 Rendimento (BTP3Yr Swap 3 Yr) Rendimento (BTP5Yr Swap 5 Yr) 50 bps 50 bps 15 bps 30 bps 10 bps 10 bps 10 bps 4 Default o rinegoziazione del debito sovrano di uno stato OCSE Declassamento simultaneo di due livelli del rating attribuito al debito sovrano italiano Si considera crisi la simultanea anomalia di almeno un indicatore appartenente ai primi tre gruppi oppure di uno degli indicatori presenti nel gruppo 4. La situazione relativa allo stato degli indicatori sopra indicati viene rilevata tramite la piattaforma X-Ray de Il Sole-24 Ore o nel sito di Cassa Centrale Banca ( Per quanto concerne le quantità, la Banca potrà sospendere la negoziazione al superamento delle seguenti soglie: - per singola operazione ,00; - percentuale di una singola emissione 20%. Il verificarsi delle condizioni sopra descritte è riscontrato confrontando quanto dichiarato negli Avvisi relativi ai Risultati dell Offerta di ogni singola emissione conclusa (disponibili nei punti trasparenza presso le filiali della Banca e sul sito internet all indirizzo con le informazioni post trade disponibili presso le Filiali della Banca. Al raggiungimento dei limiti sopra indicati la Banca provvederà a darne comunicazione alla clientela tramite avviso a disposizione del pubblico presso la sede legale e presso tutte le filiali in formato cartaceo e sul sito internet all indirizzo 6. Esemplificazioni di pricing dei prestiti obbligazionari Banca Atestina Il presente paragrafo fornisce degli esempi di applicazione della metodologia di pricing utilizzata dalla Banca per la prezzatura teorica dei titoli obbligazionari ordinari (plain vanilla) non quotati. Si distinguono le seguenti tipologie di obbligazioni ordinarie: Tasso fisso: sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di una cedola già fissata in sede di emissione. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo. Step Up: sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di cedole già fissate in sede di emissione, ma con andamento crescente. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo. Zero Coupon: sono titoli obbligazionari che prevedono l emissione del titolo ad un prezzo inferiore a quello di rimborso. Non sono quindi previsti flussi intermedi. Tasso variabile o misto: sono titoli obbligazionari che prevedono il pagamento periodico di una cedola indicizzata ad un parametro del mercato monetario (generalmente il tasso Euribor). L emittente può prevedere uno spread cedolare. Questo può essere positivo, quindi andrà aggiunto Policy valutazione e pricing PO Pag. 6/10

7 al parametro di indicizzazione, oppure negativo ed in questo caso sarà invece sottratto. Alcune emissioni possono prevedere anche una percentuale del parametro, ad esempio il 90% dell Euribor a 6 mesi; in questo caso il tasso cedolare viene determinato calcolando il valore percentuale del tasso di riferimento alla data di rilevazione. Alcune cedole possono avere già un tasso prefissato al momento dell emissione. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza oppure tramite piano di ammortamento con rimborso progressivo Parametri di mercato e relative fonti di rilevamento Per determinare il fair value delle diverse tipologie di strumenti oggetto di prezzatura vengono utilizzati i seguenti dati di mercato, che vengono esposti con l indicazione del provider e della modalità di rilevazione: Tipologia di dato Provider Modalità di rilevazione Tasso di deposito overnight Telekurs/Reuters Rilevazione ore Tassi Euribor Telekurs/Reuters Fixing ore Tassi Swap Telekurs/Reuters Rilevazione ore Spread di credito (suddivisi su 4 classi di rating) Reuters Rilevazione ore Curva dei rendimenti di mercato Term Structure Nel calcolare il fair value ad una certa data di valutazione delle diverse tipologie di strumenti oggetto di prezzatura viene impiegata una curva che sintetizza, sulle varie scadenze, i rendimenti di mercato, la cosiddetta term structure. La curva base utilizzata è una curva di tassi zero coupon risk free (Overnight ERB360 zero coupon). Giornalmente vengono rilevati, per le scadenze fino a 12 mesi, il tasso di deposito overnight e i tassi di mercato monetario e, per le scadenze uguali o superiori ai 2 anni, i tassi swap di mercato. Essi sono sottoposti al metodo del bootstrapping al fine di ottenere la curva dei tassi zero coupon risk free. Per determinare i fattori di sconto utilizzati per l attualizzazione dei flussi futuri e per il calcolo dei tassi forward su scadenze intermedie rispetto a quelle della term structure si procede applicando l interpolazione lineare. Le term structure così definita verrà utilizzata per l attualizzazione dei flussi futuri tenendo conto degli spread di emissione Applicazione della Term Structure Con la metodologia adottata dalla Banca del Prezzo ottenuto con la curva comprensiva dello spread di emissione, per l attualizzazione dei flussi viene utilizzata la term structure risk free modificata con uno spread di emissione mantenuto costante per tutta la vita del titolo. Il calcolo degli eventuali tassi forward viene effettuato utilizzando la term structure risk free. Il fair value di uno strumento valutato con lo spread di emissione è dato dalla somma dei flussi futuri attualizzati Obbligazioni a tasso fisso, step-up e zero coupon. Il fair value di un titolo obbligazionario a tasso fisso, ad una certa data di valutazione, viene calcolato attualizzando e sommando tutti i flussi che il titolo produrrà, ossia le cedole fisse ed il capitale di rimborso a Policy valutazione e pricing PO Pag. 7/10

8 scadenza. La stessa logica viene seguita per la determinazione del fair value dei titoli obbligazionari di tipo step-up e zero-coupon. L attualizzazione dei flussi futuri viene effettuata considerando le convenzioni per il calcolo dei giorni specifiche di ogni emissione. Nell esempio riportato viene utilizzata la seguente curva risk free riferita alla data del per calcolare i discount factors ed i corrispondenti valori attuali. Il processo valutativo dei titoli obbligazionari emessi prevede che il fair value sia determinato mediante la curva risk free a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell emittente. Tale componente viene mantenuta costante per tutta la vita dell obbligazione e le valutazione successive riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva risk free di mercato. La parte dello spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio dell emittente è riferibile ad una componente commerciale. Policy valutazione e pricing PO Pag. 8/10

9 Lo spread di emissione calcolato per l esempio è pari a 0,255% Obbligazioni a tasso variabile o misto Seguendo la metodologia forward, il fair value di un titolo obbligazionario a tasso variabile o misto, ad una certa data di valutazione, viene calcolato attualizzando e sommando tutti i flussi che il titolo produrrà, ossia le cedole già fissate, le cedole future determinate tramite i tassi forward ed il capitale di rimborso a scadenza. La prezzatura avviene attualizzando i flussi futuri, ottenuti considerando le convenzioni per il calcolo dei giorni specifiche di ogni emissione, per la durata del periodo corrispondente. La determinazione delle cedole future non ancora fissate in modo definitivo avviene attraverso la loro derivazione dai tassi forward impliciti nella curva risk free alla data di valutazione. Le cedole così ottenute saranno incrementate o decrementate dell eventuale spread cedolare (a seconda che sia positivo o negativo). Nell esempio riportato viene utilizzata la seguente curva risk free riferita alla data del per la stima delle cedole future, per calcolare i discount factors ed i corrispondenti valori attuali. Policy valutazione e pricing PO Pag. 9/10

10 La tipologia per la determinazione del prezzo denominata Prezzo con spread di emissione e metodologia Forward prevede l utilizzo della curva comprensiva dello spread di emissione per l attualizzazione dei flussi. Le cedole future non certe vengono determinate tramite i tassi forward ricavabili dalla curva risk free. Lo spread di emissione calcolato per l esempio è pari a -0,216%. Policy valutazione e pricing PO Pag. 10/10

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