ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO
|
|
- Giulio Roberto
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO Progetto di valorizzazione del Tartufo della Marca di Camerino Dott.For. Emiliano Pompei 31 marzo 2009
2 LA TARTUFICOLTURA NELLE MARCHE La tartuficoltura è iniziata nell'ultimo ventennio quando alcuni vivai (regionali e non) hanno iniziato a produrre e vendere piante micorrizate di media qualità e con gli aiuti comunitari per l'imboschimento delle aree agricole previsti dal Reg. (CE) 2080/92 e dal PSR MISURA H
3 LA TARTUFICOLTURA NELLE MARCHE La coltivazione ha interessato principalmente il tartufo nero (Tuber melanosporum V.) e il tartufo bianco (Tuber magnatum Pico),più di recente il tartufo estivo (Tuber aestivum Vittad.) solo nel T.melanosporum si sono ottenuti i migliori risultati
4 Tartufaia di Quercus pubescens di 3 anni e mezzo
5 Tartufaia di 20 anni
6 LA TARTUFICOLTURA NELLE MARCHE Inizialmente è stata data molta importanza alla pianta micorizzata e non ai caratteri ambientali del sito di coltivazione, solo successivamente sono state studiate le esigenze ecologiche richieste dai tartufi e nello specifico micorrizazioni di Tuber melanosporum.
7 Tartufaia di 6 anni
8 LA TARTUFICOLTURA NELLE MARCHE L'impianto di tartufaia è in stretta correlazione alla concessione di contributi pubblici Il costo ad Ha per l'impianto circa ,00 Si stima, nelle Marche la presenza di impianti costituiti: per l 85% con T. melanosporum per l 10% con T. aestivum per l 5% tra bianco e T. uncinatum.
9 LA TARTUFICOLTURA NELLE MARCHE Il materiale vegetativo utilizzato, nel 95% dei nuovi impianti, presenta il certificato di micorrizazione. La pianta ospite utilizzata è: nel 50% dei casi Quercus pubescens nel 30% Quercus ilex nel 15% Ostrya carpinifolia nel 5% altre specie
10 L IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA Nella realizzazione di Tartufaie artificiali il più delle volte vengono utilizzati terreni seminativi al max terreni abbandonati da pochi anni. La densità di impianto media è di m 5x5, ma anche di 4x4 e in alcuni casi con filari ogni 2 mt.
11
12 LE OPERAZIONI COLTURALI La Sarchiatura La maggior parte delle piantagioni è sottoposta a sarchiature alla profondità di cm: la sarchiatura può interessare l intera tartufaia o solamente il pianello. Nei suoli soffici si ottengono buoni risultati anche senza l intervento della sarchiatura (infestanti). In generale, sarchiature più profonde sembra siano favorevoli.
13
14
15
16
17 LE OPERAZIONI COLTURALI L'irrigazione può essere di soccorso per consentire l attecchimento delle piante dopo la messa a dimora. Durante la fase produttiva pochi agricoltori hanno acqua sufficiente per irrigare. Le irrigazioni vanno effettuate imitando le condizioni meteorologiche delle annate particolarmente produttive, che hanno permesso di ottenere risultati eccezionali ( Kg/ha).
18 LE OPERAZIONI COLTURALI La potatura viene effettuata nei primi anni per guidare la formazione della chioma. Nelle piantagioni produttive viene poi effettuata: la potatura invernale la potatura verde (estiva) La potatura consente impianti più densi: 4x4 o a file
19 Sesto 4 x 4
20 Sesto 5 x 5
21 Potatura di allevamento
22 Potatura di allevamento
23 LE OPERAZIONI COLTURALI La pacciamatura è una pratica agronomica utilizzata per difendere il suolo dall'eccessivo riscaldamento e dalla perdita di acqua per evapotraspirazione. Spesso viene realizzata utilizzando i resti di potatura verde e secca.
24
25 ALTRE OPERAZIONI COLTURALI L'inoculazione sporale, ossia la distribuzione di spore di tartufo nel suolo per conservare e/o incrementare la produzione. Le concimazioni: da evitare e comunque non vi sono esperienze significative maturate. Il diserbo chimico: comunemente il diserbo non viene praticato se non per contenere lo sviluppo delle infestanti.
26 ALTRE OPERAZIONI COLTURALI L uso di correttivi: quando il ph del suolo è inferiore a 7,5 si può intervenire con Ca CO3; in questi casi, comunque, è sconsigliabile coltivare il tartufo nero pregiato L uso di ammendamenti: utili nei suoli argillosi; sono comunque da evitare gli ammendanti organici.
27 ALTRE OPERAZIONI COLTURALI L uso di correttivi: quando il ph del suolo è inferiore a 7,5 si può intervenire con Ca CO3; in questi casi, comunque, è sconsigliabile coltivare il tartufo nero pregiato L uso di ammendamenti: utili nei suoli argillosi; sono comunque da evitare gli ammendanti organici.
28 RICONOSCIMENTO E TABELLAZIONI Al termine degli impianti ogni tartufaia dovrà avere: certificazione delle piante micorrizzate riconoscimento della Comunità Montana (sopralluogo congiunto con tecnico CFS, Regione Marche); eventuale (non obbligatorio) riconoscimento di fondo chiuso e coltura in atto; concessione per la recinzione della tartufaia;
29
30 PRODUZIONE di T.melanosporum Una maggior produzione la si riscontra in tartufaie ben coltivate, gestite e lavorate al momento giusto e con le corrette modalità...(non esiste un manuale). Le produzioni sono molto variabili, da qualche kg/ha ad oltre kg/ha nelle tartufaie irrigate. In media in un periodo di 5 anni, per tartufaie in prod. Il raccolto si aggira intorno ai kg/ha.
31 CONCLUSIONI La tartuficoltura è una recente attività agricola che sta ottenendo i primi veri risultati dopo anni di sperimentazione. Non esiste un manuale di coltivazione ma di volta in volta va adeguato, plasmato e corretto il proprio bagaglio di esperienza, con nozioni agronomiche e scientifiche.
32 CONCLUSIONI Bisogna rompere la cultura dell'omertà che ha tradizionalmente contraddistinto il raccoglitore e, insieme ad esperti del settore, interagire per consolidarne le più adeguate tecniche colturali. La tartuficoltura è ancora un'arte e purtroppo o per fortuna, non è una tecnica
ANNO Superficie (ha) 1929 2.832 1955 4.839 1960 5.206 1965 4.992 1975 6.652 2000 7.800 2006 12.057 2014 16.624
Il nocciolo è coltivato in Piemonte fin dalla fine del XIX secolo. La varietà utilizzata era conosciuta come Tonda Gentile del Piemonte o Ronde du Piémont. Il prodotto veniva esportato nei paesi esteri,
DettagliLa certificazione delle piante tartufigene in Emilia-Romagna: una opportunità per produttori e consumatori
Direzione Generale Agricoltura Servizio Fitosanitario La certificazione delle piante tartufigene in Emilia-Romagna: una opportunità per produttori e consumatori Presentazione di Pietro Bagnacavalli Bedonia(PR),
DettagliLa Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale
La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale Roberto Zampieri Regione del Veneto Unità di Progetto Foreste e Parchi Legnaro, 20 febbraio 2012 Azione Realizzazione di sistemi silvoarabili (filari
Dettagli(Deliberazione del Comitato di Gestione n. 6 del 17/01/08 e successive modificazioni)
AMBITO TERRITORIALE CACCIA ANCONA 2 REGOLAMENTO PER L INDENNIZZO DEI DANNI ARRECATI ALLA PRODUZIONE AGRICOLA DALLA FAUNA SELVATICA (Deliberazione del Comitato di Gestione n. 6 del 17/01/08 e successive
DettagliAspetti ambientali della coltivazione del pioppo
IL PIOPPO: UNA RISORSA ECOSOSTENIBILE PER IL FUTURO la PAC e i PSR 2014/2020 Piacenza 11 novembre 2013 Aspetti ambientali della coltivazione del pioppo CRA-PLF Giuseppe Nervo, Domenico Coaloa, Pier Mario
DettagliIL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi
IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi Il G.S. è inoltre lo strumento più idoneo con cui attivare un insieme di servizi quali: - reperibilità (24h/24h per 365 gg/anno) e pronto intervento (rimozione situazioni
DettagliPIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA
Assessorato all Agricoltura e alle Attività Produttive PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA IL FATTORE ACQUA è per l agricoltura un fattore determinante
DettagliProduzione agricola della canapa da fibra
Produzione agricola della canapa da fibra aspetti economici e scenari produttivi Studio Paroli e Associati Tecnica ed Economia Agraria Via Fiorentina, 84 PONTEDERA (PI) Tel 0587-59016 La coltivazione della
Dettagli5.3.1.1.4 Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali
5.3.1.1.4 Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali 1. Denominazione della Misura: Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali
DettagliLa Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale
La Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale Filippo Arfini, Michele Donati(Uniparma) Annalisa Zezza (INEA) U.O Economia ANCONA, 26-27 SETTEMBRE 2013 Unità Operativa
DettagliProfilo Professionale
Profilo Professionale Addetto alla Manutenzione del verde Roma 21 Luglio 2015 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 Finalità L addetto alla
Dettaglisi comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi
LA PATATA Famiglia delle solanacee Genere solanum Pianta erbacea coltivata come annuale ma che in natura si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi I fiori sono riuniti a
DettagliCarbon footprint: stato dell arte del lavoro della RRN sulla stima degli impatti sulle emissioni a livello di azienda agricola
Carbon footprint: stato dell arte del lavoro della RRN sulla stima degli impatti sulle emissioni a livello di azienda agricola Luogo e data Roma, 13/03/2014 Federico Chiani Motivazioni alla base del progetto
DettagliSostegno alla pioppicoltura
La pioppicoltura lombarda nel programma di sviluppo rurale 2007-2013 Cremona, martedì 14 ottobre 2008 Roberto Tonetti foreste@regione.lombardia.it Sostegno alla pioppicoltura Grazie ai fondi europei, negli
DettagliPossibilità e convenienza della coltivazione di biomasse legnose
Possibilità e convenienza della coltivazione di biomasse legnose Dagli incentivi del prossimo P.S.R. al greening della nuova PAC Relatore: Dott. Alessandro Pasini Una nuova agricoltura compatibile con
DettagliTecnica colturale della soia
Tecnica colturale della soia Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri Perugia, A.A. 2009-2010 1 Contenuti Contents 1 Impianto 1 2 Fertilizzazione 2 3 Cure colturali 2 1 Impianto Scelta varietale 1. Le
DettagliSuperficie complessiva: ha 07.16.81, di cui in coltura pura 04.15.39 ha e in coltura consociata ha 03.01.42
Scheda operativa n.5 LE COLTIVAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI Superficie complessiva: ha 07.16.81, di cui in coltura pura 04.15.39 ha e in coltura consociata ha 03.01.42 Premessa Le piante officinali rappresentano
DettagliCEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)
CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti
DettagliDENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO
DENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO Valorizzazione della biomassa legnosa ed erbacea delle aziende di Uta (indirizzo orto-frutticolo) e Ussana (indirizzo cerealicolo-foraggero). PREMESSA Nelle aziende S Appassiu
DettagliNumero nove 7 marzo 2014
Numero nove 7 marzo 2014 La situazione dei mercati mondiali dei cereali - prospettive 4 marzo 2014 Powered by Aretè s.r.l. In questo numero Mercati: le quotazioni nazionali dei principali prodotti agricoli
DettagliAmmendante Compostato Misto
Ammendante Compostato Misto Cos è il Compost? Il Compost deriva da rifiuti, come buona parte dei fertilizzanti, dal letame alla farina di carne, dal cuoio idrolizzato al solfato ammonico. Il Compost non
DettagliRELAZIONE FINALE A. ATTIVITA REALIZZATE
A. ATTIVITA REALIZZATE RELAZIONE FINALE 1. Incontro informativo - LAVORO SICURO IN AGRICOLTURA: UN OPPORTUNITA DI INVESTIMENTO - La valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza e gli aspetti autorizzativi
DettagliManuale di Estimo Vittorio Gallerani, Giacomo Zanni, Davide Viaggi Copyright 2005 The McGraw-Hill Companies srl
Copyright 2005 The Companies srl Caso 17 Stima dell indennità spettante all affittuario per l esecuzione di un drenaggio sotterraneo Indice 1. Conferimento dell incarico e quesito di stima... 2 2. Descrizione
DettagliCOMUNE DI FERRARA SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE
COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità Settore OO.PP. Mobilità Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico Ufficio Verde Pubblico SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE ELABORATE
DettagliOpportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura
Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura Seminario Agenzie Regionali di Protezione dell Ambiente (ARPA-APPA) 3-5 ottobre 2012 Sala Conferenze ISPRA - Roma Agricoltura
DettagliCASO-STUDIO 1 Coltivazione di mais NON-IRRIGUO su cover-crop di leguminosa (VECCIA)
SEMINA su SODO CASO-STUDIO 1 Coltivazione di mais NON-IRRIGUO su cover-crop di leguminosa (VECCIA) Il presente caso studio è stato sviluppato da AIPAS nell ambito di un progetto europeo di educazione ambientale
Dettagli1. Finalità e obiettivi
Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Economia montana e foreste Settore Foreste BANDO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE A CONTRIBUTO PER AZIONI DI MIGLIORAMENTO, RECUPERO
DettagliLEGGE REGIONALE N. 35 DEL 27-03-1995 REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, COLTIVAZIONE, CONSERVAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI TARTUFI
LEGGE REGIONALE N. 35 DEL 27-03-1995 REGIONE BASILICATA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, COLTIVAZIONE, CONSERVAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI TARTUFI Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N.
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliValutazioni economiche delle colture oleaginose per la filiera biodiesel
EIMA International, Bologna 7-11 Novembre 2012 PLF Unità di Ricerca per le Produzioni Legnose fuori Foresta Colture erbacee oleaginose: potenzialità produttive di brassicacee e girasole, meccanizzazione
DettagliInnovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra
Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra Attività svolte dalla Comunità Montana Ponente Savonese Giacomo Roccaforte Descrizione Sperimentazione Presso il Vivaio Isolabella
DettagliAGRONIX www.agronix.com
AGRONIX opyright 1987-2009 ADM srl - Ragusa Un prezioso strumento a sostegno di una produzione eco-sostenibile e di qualità Servizio online per il calcolo dei piani di concimazione www.agronix.com Da dove
DettagliA tartufi. Nell oltrep0 mantovano DOVE QUANDO COME. Accompagnati da esperti cercatori del luogo i trifulin mantuan
A tartufi Nell oltrep0 mantovano DOVE Nell Oltrepò Mantovano, nel comune di Quingentole Pagina 2 QUANDO Da settembre ad aprile in base al calendario di raccolta tartufi della Regione Lombardia Pagine 3
DettagliΕΡΓ. ΓΕΩΡΓΙΚΗΣ ΜΗΧΑΝΟΛΟΓΙΑΣ TEL.: (+30210)5294040 FAX: (+301)5294032 ΚΑΘ. Ν. ΣΥΓΡΙΜΗΣ email:ns@aua.gr, www.aua.gr/ns
ORTICOLE IN SERRA Preparazione del terreno Trapianto Post-Trapianto Inizio accrescimento vegetativo Accrescimento vegetativo Fioritura Allegagione Ingrossamento bacche frutti Invaiatura Maturazione Obiettivo/Problema
DettagliBIODIVERSITÀ NELL AGROECOSISTEMA
BIODIVERSITÀ NELL AGROECOSISTEMA po p i l i F ri Alleg Zurla G ia Barbi er i nluca Luca 2^C a.s. 2013/2014 COS È LA BIODIVERSITÀ È LA VARIETÀ DI SPECIE ANIMALI E VEGETALI PRESENTI NELLA BIOSFERA PERCHÉ
DettagliIl pirodiserbo in frutti-viticultura:
Il pirodiserbo in frutti-viticultura: l innovazione tecnologica per favorire la sostenibilità ambientale. www.pirodiserbo.it La nuova Organizzazione Comune di Mercato per il settore ortofrutticolo (Reg.
DettagliAgrital Ricerche Stefano Carrano marzo 2006
Impianto e cure colturali di Lampone e Rovo Agrital Ricerche Stefano Carrano marzo 2006 Propagazione Introduzione - lampone Questo lavoro è nato da una precedente raccolta di diapositive destinata ad un
DettagliNote per la compilazione del modulo per la richiesta di autorizzazione all'intervento di reintroduzione di specie vegetali
Note per la compilazione del modulo per la richiesta di autorizzazione all'intervento di reintroduzione di specie vegetali Come evidenziato in testa al documento, il modulo raccoglie e schematizza le informazioni
DettagliARPA Umbria, Faber s.r.l. Tecnologie Avanzate per l Ambiente di Napoli, Vekos s.r.l. di Vicenza.
INTRODUZIONE > Molti degli usi dell acqua non sono struttivi della stessa ma soltanto moficativi delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche e, pertanto, a valle tali usi si producono
DettagliCertificazione della consegna ed incentivazione della restituzione a punto vendita del volantino: il test Panorama
Certificazione della consegna ed incentivazione della restituzione a punto vendita del volantino: il test Panorama Parma 19 aprile 2013 Premessa L efficacia del volantino in termini di driver di spesa
DettagliIl compostaggio a ventilazione forzata : le biocelle. Messina, 20/03/2015
Il compostaggio a ventilazione forzata : le biocelle Messina, 20/03/2015 CHIARIMENTI NORMATIVI D.Lgs n 205 del 2010, all articolo 182-ter (Rifiuti organici) recepisce la Waste Framework Directive: la raccolta
DettagliSEMINA DIRETTA (SENZA ARATURA) E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI GRANO TENERO: VANTAGGI AGRONOMICI ED ECONOMICI
SEMINA DIRETTA (SENZA ARATURA) E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI GRANO TENERO: VANTAGGI AGRONOMICI ED ECONOMICI Anno 2006/2007 A cura dell ufficio Agronomico Italpollina Spa OBIETTIVO
DettagliI Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l.
I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l. 1 Finanziare il Fotovoltaico In Italia certamente non manca la disponibilità di strumenti finanziari in grado di garantire
DettagliALLEGATO 7 alla deliberazione della Giunta regionale n. 2030 dell 11 luglio 2008
ALLEGATO 7 alla deliberazione della Giunta regionale n. 2030 dell 11 luglio 2008 MISURA 211 - INDENNITÀ COMPENSATIVE DEGLI SVANTAGGI NATURALI A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI DELLE ZONE MONTANE 1) OBIETTIVI
DettagliBUSINESS PLAN IMPIANTO DI PAULOWNIA
BUSINESS PLAN IMPIANTO DI PAULOWNIA BUSINESS PLAN IMPIANTO DI PAULOWNIA clone 112. La coltivazione di paulownia, presenta le seguenti principali caratteristiche: a) Facilità colturale; b) Adattabilità
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliPiano Sementiero Nazionale per l Agricoltura Biologica
Piano Sementiero Nazionale per l Agricoltura Biologica Presentazione dei risultati del secondo biennio di attività Linee guida e disciplinari per la produzione di sementi biologiche D.ssa Alessandra Sommovigo
DettagliAlla COMUNITA MONTANA VALNERINA Sede Legale:Via Manzoni,8-06046 NORCIA Sede Operativa:Via delle Portelle,4-05100 TERNI
Marca da bollo 14.62 Mod. 20 Alla COMUNITA MONTANA VALNERINA Sede Legale:Via Manzoni,8-06046 NORCIA Sede Operativa:Via delle Portelle,4-05100 TERNI OGGETTO :Richiesta di riconoscimento tartufaia CONTROLLATA
DettagliEcologia e conservazione della Lepre in Italia
Ecologia e conservazione della Lepre in Italia Alberto Meriggi e Francesca Meriggi Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università di Pavia Premessa Declino generale della lepre in tutta
DettagliASSICURAZIONI AGRICOLE AGEVOLATE
ASSICURAZIONI AGRICOLE AGEVOLATE I numeri della campagna 2011 I Fondi di mutualità Perugia, gennaio 2012 Il ruolo dell ISMEA per le assicurazioni agricole agevolate ISMEA realizza servizi assicurativi
DettagliValutazioni preliminari per la raccolta di olio vegetale esausto da utilizzare in un impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore.
Valutazioni preliminari per la raccolta di olio vegetale esausto da utilizzare in un impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore. (Gruppo di lavoro Amsa Ecodeco) Indice Ipotesi di lavoro e
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliLa concimazione nel bilancio economico, energetico ed ambientale delle colture da biomassa. Federico Correale, Veneto Agricoltura
La concimazione nel bilancio economico, energetico ed ambientale delle colture da biomassa Federico Correale, Veneto Agricoltura Le colture da biomassa e la loro destinazione d uso N. Graniglia, UniSI
DettagliDocumento di lavoro. ART A Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura. (Versione 1.0)
ART A Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura R Documento di lavoro T Sintesi Gestione dei terreni ritirati dalla produzione (Versione 1.0) Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura
DettagliCONVEGNO di presentazione
CONVEGNO di presentazione L arboricoltura da legno: come coniugare ambiente e reddito Coniugare la gestione della rete idrica con la produzione di legno e l ambiente Stefano De Pietri Centro Ambientale
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliControllo Integrato delle infestanti dell'actinidia. INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE % S.a. DOSE l/ha ANNO Indipendentemente dal
INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE % S.a. DOSE l/ha ANNO Graminacee e Interventi chimici: Glifosate 30.40 9 l/ha Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. L'uso di diserbanti può
DettagliLa coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide
La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide Giuseppe Carli, Presidente Sezione colture industriali di ASSOSEMENTI Bergamo, 6 febbraio 2015 Il successo del mais il MAIS
DettagliCome un agricoltura produttiva e un ambiente vivo e ricco di biodiversità possono convivere
Cascina San Vittore in Canale Come un agricoltura produttiva e un ambiente vivo e ricco di biodiversità possono convivere Azienda agricola aderente al progetto Operation Pollinator Premessa La perdita
DettagliSostanza organica e potenzialità di sequestro di CO2 nei suoli agricoli emilianoromagnoli
Convegno L Agricoltura Conservativa esperienze concrete e misure di incentivazione Giovedì 30 ottobre 2014, ore 9,30 Tecnopolo di Reggio Emilia Piazzale Europa, 1 RE Sostanza organica e potenzialità di
DettagliL'agricoltura biologica
Testo della carta N 105 L'agricoltura biologica Bio è meglio? L'agricoltura biologica viene considerata generalmente la forma di produzione che meglio si adatta all'ambiente. L'obiettivo è un circuito
DettagliValutazioni agronomiche dei film per pacciamatura in Mater-Bi: otto anni di sperimentazione (2002-2009)
CONVEGNO I MATERIALI BIODEGRADABILI IN AGRICOLTURA Valutazioni agronomiche dei film per pacciamatura in Mater-Bi: otto anni di sperimentazione (22-29) Galileo Magnani Ferruccio Filippi Dipartimento di
DettagliPRODUTTIVITÁ DELLE SRC NELL APPENNINO CALABRESE. Sara Bergante Gianni Facciotto, Laura Rosso, Giuseppe Nervo, Enrico Allasia, Franco Fazio
PRODUTTIVITÁ DELLE SRC NELL APPENNINO CALABRESE Sara Bergante Gianni Facciotto, Laura Rosso, Giuseppe Nervo, Enrico Allasia, Franco Fazio 1 Ambito della ricerca Nella primavera 2009 l Unità di Ricerca
DettagliPROGETTO ESECUTIVO BOSCO GOLENA SAN MARTINO PIANO MANUTENZIONE QUINQUENNALE
PROGETTO ESECUTIVO BOSCO GOLENA SAN MARTINO IMBOSCHIMENTO TERRENI NON AGRICOLI PIANO MANUTENZIONE QUINQUENNALE COMMITTENTE: Comune di Viadana PROGETTISTA RINNOVA GREEN ENERGY SRL dott. for. Alberto Bergonzi
DettagliLa sostenibilità economica dell agrumeto
Dipartimento per la Ricerca nella Arboricoltura Seminario Nuovi orientamenti tecnici per l agrumicoltura della Sardegna Villasor, 14 febbraio 2012 La sostenibilità economica dell agrumeto Roberto Zurru
DettagliSCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ
CILIEGIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20 Misura 10 Pagamenti agro climatico ambientali Sottomisura 10.1 Pagamenti per impegni agro climatico ambientali Tipo di operazione 10.1.5 Coltivazione delle varietà
DettagliLINEE GUIDA ORTI SOLIDALI FATTORIA SOCIALE IL NOSTRO FIORE SAN GIOVANNI DI LIVENZA SACILE -
LINEE GUIDA ORTI SOLIDALI FATTORIA SOCIALE IL NOSTRO FIORE SAN GIOVANNI DI LIVENZA SACILE - LINEE GUIDA ORTI SOLIDALI SAN GIOVANNI DI LIVENZA Art.1 Disposizioni generali Ai fini delle presenti Linee Guida
DettagliWe care about People, Planet and Palate! Vanini 3P Program Bagua, Perù
We care about People, Planet and Palate! Vanini 3P Program Bagua, Perù L importanza della coltivazione del cacao Il Perù ultimamente sta sperimentando un notevole interesse verso il suo cacao, grazie sia
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI. Scheda tecnica triticale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO di AGRARIA - SACEG Scheda tecnica triticale Dott. Giovanni Pruneddu Tecnica colturale triticale Tipi di triticale Fra le varietà disponibili sul mercato possiamo
DettagliPSR e agricoltura conservativa: quali opportunità per le aziende agricole?
PSR e agricoltura conservativa: quali opportunità per le aziende agricole? Convegno «Agricoltura conservativa dalla teoria alla pratica Cover crop e fertilità del suolo» Chiara Carasi Regione Lombardia
DettagliDI COMO - LECCO - SONDRIO. Ufficio Tecnico
Consigli per ridurre la presenza di micotossine nella granella di mais (Presentato da A.I.R.E.S Associazione Raccoglitori Essiccatori Stoccatori di cereali e semi oleosi) Le ricerche sperimentali condotte
DettagliAZIENDA AGRICOLA MONTESSU
AZIENDA AGRICOLA MONTESSU Un agricoltura innovativa con l utilizzo delle risorse naturali 1 Azienda Montessu L azienda agricola Montessu nasce nel 2006 quando l avvocato Marco Secci con l aiuto del fratello
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliIl biologico in Toscana
Quaderno della Il biologico in Toscana 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione CTPB - Coordinamento Toscano Produttori Biologici - e un associazione nata nel 1983 a Firenze per iniziativa
DettagliENTE REGIONALE RISERVA NATURALE LAGHI LUNGO E RIPASOTTILE
ENTE REGIONALE RISERVA NATURALE LAGHI LUNGO E RIPASOTTILE OGGETTO: REGOLAMENTO PER L INDENNIZZO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA E RINSELVATICHITA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE. Art. 1 All interno del
DettagliStrumenti della nuova PAC per l attuazione del Piano nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
Strumenti della nuova PAC per l attuazione del Piano nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Dr. Giuseppe CACOPARDI MIPAAF Direzione Generale Sviluppo Rurale PRIORITÀ DELL UNIONE IN MATERIA
DettagliSISTEMA INFORMATIVO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE
SISTEMA INFORMATIVO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE Elementi distintivi QUALITÀ, EFFICIENZA, FLESSIBILITÀ, INNOVATIVITÀ sono gli elementi distintivi dei sistemi informativi-gestionali KeQualità sviluppati
DettagliMisura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg.
Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg. CE1698/05) Riconoscimento degli organismi abilitati all erogazione di
DettagliRistrutturazione e riconversione vigneti
Pag. 1 di 18 Ristrutturazione e riconversione vigneti Istruttoria comunicazione fine lavori a Pag. 2 di 18 Sommario Istruttoria COMUNICAZIONE di fine lavori per pratiche a... Errore. Il segnalibro non
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliSINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
DettagliCopertura invernale di due campi tennis della SCM: Studio di Fattibilità
Copertura invernale di due campi tennis della SCM: Studio di Fattibilità Nel presente studio si sono esaminate varie soluzioni finalizzate alla copertura di due campi da tennis della Società Canottieri
Dettagli5.3.2.2.1 Primo imboschimento di terreni agricoli
5.3.2.2.1 Primo imboschimento di terreni agricoli Riferimenti normativi Codice di Misura Articolo 36 (b) (i) e 43 del Reg. (CE) N 1698/2005 Articolo 31 e punto 5.3.2.2.1. dell Allegato II del Reg. (CE)
DettagliSW Legge 28/98 Sommario
SW Legge 28/98 Questo documento rappresenta una breve guida per la redazione di un progetto attraverso il software fornito dalla Regione Emilia Romagna. Sommario 1. Richiedenti...2 1.1. Inserimento di
DettagliLa candidatura MaB Unesco dell Appennino Tosco-Emiliano
La candidatura MaB Unesco dell Appennino Tosco-Emiliano L UNESCO Organizzazione Culturale Scientifica e Educativa delle Nazioni Unite (UNESCO: United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization)
DettagliFAQ. La formazione è obbligatoria anche per il subentrante? Si.
FAQ Le risposte di seguito riportate hanno carattere indicativo e non vincolante. Eventuali approfondimenti specifici potranno essere richiesti agli uffici referenti delle singole misure. INFORMAZIONI
DettagliIntroduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione
Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la
Dettagli5.3.1.1.4 Utilizzo di servizi di consulenza
5.3.1.1.4 Utilizzo di servizi di Riferimenti normativi Codice di Misura Articoli 20 (a) (iv) e 24 del Reg. (CE) N 1698/2005 Articolo 15 e punto 5.3.1.1.4. dell Allegato II del Reg. (CE) 1974/06 1.1.4.
DettagliS.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione. Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale
S.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale Carta dei Servizi Anffas Onlus Milano, dicembre 2004 Per le Associazioni
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliAgroforestry e PAC in Italia
Agroforestry e PAC in Italia Andrea Pisanelli andrea.pisanelli@ibaf.cnr.it Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale Adolfo Rosati adolfo.rosati@entecra.it Consiglio
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliBioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO. Fattoria Didattica e Visite
BioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO Fattoria Didattica e Visite La BioFattoria Solidale del Circeo opera su un terreno di 175 ettari all interno della Tenuta Mazzocchio (Azienda storica dell Agro Pontino che
DettagliMINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visti i propri decreti con i quali sono state iscritte nei relativi registri, ai sensi dell articolo 19 della legge n. 1096/71, le varietà di specie agricola indicata nel dispositivo, per le quali è stato
DettagliMais: impianto e tecnica colturale
Mais: impianto e tecnica colturale Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri Perugia, A.A. 2009-2010 1 Contenuti Contents 1 Tipologie di ibridi 1 2 Impianto 3 3 Fertilizzazione 4 4 Cure colturali 4 5 Raccolta
DettagliCOLTIVIAMO IL NOSTRO FUTURO LA COMUNICAZIONE DEL PSR BASILICATA 2007/2013 PUNTI DI FORZA E CRITICITÁ
COLTIVIAMO IL NOSTRO FUTURO LA COMUNICAZIONE DEL PSR BASILICATA 2007/2013 PUNTI DI FORZA E CRITICITÁ WORKSHOP - PROGETTO FA.RE.NA.IT. POTENZA, 3 LUGLIO 2013 LA COMUNICAZIONE DEL PSR Disposizioni volte
DettagliAllegato F alla determinazione del Direttore Generale n. 156/15 del 29.05.2015. DENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO
DENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO Valorizzazione degli archivi di ricerca e trasferimento: messa a punto di un processo per la fruibilità on line delle informazioni relative al corretto uso delle risorse
DettagliValutazione dei rischi
Valutazione dei rischi 5 Novembre 2008 Andrea Pellei Il processo di attuazione dell audit Obiettivi della valutazione del rischio L attività di audit effettuata sul Sistema di Gestione e Controllo di un
Dettagli