Il nodo di Genova costituisce un infrastruttura strategica della rete autostradale del Paese:

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1 Il nodo autostradale di Genova Il nodo di Genova costituisce un infrastruttura strategica della rete autostradale del Paese: passaggio obbligato per il traffico da e verso la Francia (via valico di Ventimiglia); origine/destinazione di importanti traffici marittimi del Mediterraneo occidentale; principale collegamento tra l Arco latino e la Pianura Padana (area più industrializzata del Paese); via di transito tra il nord-ovest ed il centro-sud del Paese; importante asse di comunicazione a servizio della regione e della città sia con riferimento alla accessibilità esterna, sia a quella interna. 1

2 Il nodo autostradale di Genova: situazione attuale La fonte delle elaborazioni IIC nel corso del Dibattito pubblico Rete infrastrutturale esistente: dati relativi ai flussi di traffico - giorno medio annuo (2007) 2

3 Il nodo autostradale di Genova: la capacità e i flussi attuali 2 corsie per senso di marcia in tutto il nodo = possono reggere fino ad un flusso compreso tra e veicoli al giorno OK Per assorbire il traffico attuale sarebbero necessarie 4 corsie per senso di marcia tra Ge-Ovest e Aeroporto e almeno tre in tutti gli altri tratti, tranne tra allacciamento A7/A12 e Ge-Bolzaneto, dove l infrastruttura è in grado reggere i flussi di traffico attuali Ge-Est Pegli Aeroporto Ge-Ovest Voltri Situazione di emergenza congestione 3

4 Il nodo autostradale di Genova: situazione attuale (traffico complessivo) Direzione Est Flussi giornalieri Direzione Ovest TOTALE Ge-Est Pegli Aeroporto Ge-Ovest Voltri

5 Il nodo autostradale di Genova: focus mezzi pesanti A10 Direzione Est Flussi giornalieri Direzione Ovest TOTALE Pegli Aeroporto Ge-Ovest Voltri

6 Il nodo autostradale di Genova: la GRONDA veicoli di cui 7.000/8.800* mezzi pesanti Ge-Est -55% di traffico sul Morandi da 73 mila a 33 mila Pegli Aeroporto Ge-Ovest Voltri * Nel caso di divieto di circolazione dei mezzi pesanti nel tratto Voltri Ge-Ovest 6

7 Il nodo autostradale di Genova: la GRONDA La Gronda potrà, verosimilmente, assorbire: tutti i veicoli con provenienza da A7 e destinazione A10 o A26 (oltre Voltri): veicoli, di cui 1394 auto e 489 mezzi pesanti; tutti i veicoli con provenienza A12 e diretti oltre Voltri: veicoli, di cui 6955 auto e 2072 mezzi pesanti; tutti i veicoli con provenienza A26 e A10 e destinazione A7 e A12 (oltre Genova Est) : veicoli, di cui auto e mezzi pesanti; tutti i veicoli con provenienza A26 e A10 diretti a Genova Ovest: veicoli, di cui 7745 auto e 850 mezzi pesanti; tutti i veicoli provenienti da Ge-Ovest con destinazione oltre Voltri (sia verso A10, sia verso A26): veicoli, di cui auto e 814 mezzi pesanti. Per un totale di veicoli 7

8 Gronda di Genova: a cosa serve Migliorare le condizioni di circolazione sulla rete esistente: Trasferimento di almeno metà del traffico sulla GRONDA con conseguente riduzione della congestione accompagnata da una maggiore efficienza dell infrastruttura e da minori emissioni inquinanti. Suddividere il traffico cittadino da quello di attraversamento: Il traffico di attraversamento viene tutto trasferito sulla GRONDA insieme ai mezzi pesanti Il traffico urbano (tra Voltri e Genova Ovest) ottiene un forte giovamento. Sostenere la crescita economica: Migliorando l accessibilità interna ed esterna all area migliora la competitività del territorio. 8

9 Gronda di Genova: a cosa serve Migliorare la sicurezza stradale: La nuova infrastruttura, contribuendo a ridistribuire il traffico sulle due direttrici (tradizionale + GRONDA), permette di ridurre i rischi di incidente (molto alti sull attuale tracciato in servizio tortuoso, stretto e congestionato) trasferendo anche il rischio insito nel trasporto merci via gomma in un tratto lontano da un area ad alta intensità abitativa. Offrire un alternativa all unico asse autostradale ligure: La GRONDA permetterebbe anche al ponente genovese di avere tre infrastrutture di collegamento/attraversamento così come avviene nel Levante, con Aurelia, Corso Europa, A12 9

10 Genova nel contesto europeo Uno studio dell Università di Montpellier: Les villes Européennes: une analyse comparative ha classificato le città europee con più di 200 mila abitanti Sulla base dei seguenti criteri: Accessibilità Presenza di grandi gruppi internazionali Sistema finanziario Turismo Fiere e saloni, congressi Patrimonio culturale, musei Risorse umane, istruzione Università e ricerca Qualità della vita 10

11 Genova nel contesto mediterraneo L IIC ha realizzato (2009) una riclassificazione delle città europee che si affacciano sul Mediterraneo ottenendo il seguente risultato: Barcellona (1 ) Cannes (12 ) Atene Alicante Marsiglia Bari Napoli Genova (15 ) Valenza Trieste Nizza (6 ) Palermo Montpellier Cagliari Venezia Catania Salonicco Tolone (20 ) Palma Messina Malaga Salerno 11

12 Gronda di Genova: i costi del non fare Il tema del costo della non realizzazione di un opera Infrastrutturale per il sistema economico-territoriale di riferimento rappresenta un dato che, oggi, non può più essere trascurato. Il precedente a Genova Nel 2005 uno studio CCIAA di Genova, Torino e Milano ha valutato in 8 miliardi di euro/anno il costo della non Alleanza tra le regioni del nord-ovest. 12

13 I costi della congestione sul nodo Autostrade per l Italia ha rilevato: ore di disagi/anno generati dalla inefficienza della rete 900 ore/anno di blocco nel tratto compreso tra Ge-Ovest e Bolzaneto I disagi derivano dalla inadeguatezza della rete esistente che è fortemente sottodimensionata (2 corsie per senso di marcia in luogo delle 4 necessarie per assorbire i flussi di traffico dati 2007). 900 ore di blocco, corrispondono a 37,5 giorni continuativi (24h al dì) Nota la struttura e la vulnerabilità del nodo le code generano perturbazioni su tutto l area ed in particolare nel tratto Voltri Ge Ovest e Ge Ovest allacciamento A7/A12. Senza contare: 13

14 I costi della congestione sul nodo: : la stima dell IIC Trascurando le difficoltà di circolazione generate dai disagi generati dalla inefficienza della rete, peraltro valutabili in 4,5 milioni di /anno, l IIC ha definito le seguenti ipotesi: Metà delle 106 mila auto che interessano quotidianamente il nodo si sposta nelle ore di punta (53 mila auto) 12 mila mezzi pesanti in entrata/uscita quotidiana dal porto di Genova Numero medio passeggeri per auto: 1,5 Numero medio passeggeri per mezzo pesante: 1 Tempo medio in coda giornaliero durante le ore di punta: 1,5 ore Costo orario per conducenti auto: 10 Costo orario per conducenti mezzi pesanti: 20 14

15 I costi della congestione sul nodo: valutazione del tempo perso in coda I risultati dell analisi 1,2 milioni di euro al giorno la valutazione economica del tempo perso in coda per gli automobilisti euro al giorno la valutazione economica del tempo perso in coda per i camionisti OGNI ANNO, SOLO DI TEMPO PERSO IN CODA: 570 MILIONI DI EURO corrispondenti a 934 euro per ciascun genovese 15

16 Emissioni inquinanti L IIC, nei suoi approfondimenti, ha messo in evidenza come, grazie al trasferimento del 50% dei flussi di traffico attuali sulla GRONDA, sia ragionevole sostenere che metà delle emissioni inquinanti verrà trasferita da un area densamente popolata (tratto Voltri Ge-Ovest) ad un area interna. Si nota che l inquinamento totale generato dal traffico in Val Polcevera resterà invariato (metà veicoli continueranno a transitare sul Morandi e metà sulla GRONDA) con la possibilità di una sensibile riduzione derivante dalla minor congestione sul nodo, minori rallentamenti a causa della maggiore efficienza del nodo. 16

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