SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE H

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1 1. NUMERO AZIONE RIEQUILIBRIO PIANO DI ZONA AL TITOLO AZIONE SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE H 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Gli interventi di assistenza domiciliare a favore dei disabili finora assicurati rappresentano una percentuale ridotta rispetto al fabbisogno evidenziato in tutto il distretto socio-sanitario 26. La rete dei servizi, pur articolata e diffusa, non risulta più adeguata a sorreggere la forte domanda delle famiglie rispetto alle difficoltà a gestire problematiche a volte molto complesse, derivanti sia dalla gravità della disabilità sia dall invecchiamento, e a volte dalla inabilità, degli stessi genitori. Oltre all incremento degli interventi di assistenza domiciliare personalizzata a favore di minori e adulti con disabilità psico-fisica o disagio psichico grave, dei disabili soli e di quelle situazioni in cui i familiari non sono più in grado di fornire adeguato supporto, si è scelto di ampliare il progetto anche all aspetto educativo riabilitativo con l introduzione della figura dell educatore. OBIETTIVI Obiettivi generali riconoscere e promuovere la funzione centrale della famiglia; garantire il diritto da parte della persona disabile ad abitare nel luogo in cui ha scelto di vivere e costruire e mantenere relazioni significative; sviluppare e migliorare la resa del servizio per la domiciliarità sulla base di progetti personalizzati; offrire sostegno alle famiglie in un ottica più ampia che rispetti il soggetto nella sua interezza, considerando i bisogni relazionali, di autonomia ed emancipazione (ricostruire il senso di appartenenza alla comunità); favorire e promuovere le iniziative solidaristiche tra famiglie che hanno al loro interno persone disabili ed altre che possono dare parte del proprio tempo a supporto; Obiettivi specifici del servizio di Assistenza Domiciliare per le famiglie con figli minori disabili: offrire spazi e tempi di sosta ai genitori; sostenere i familiari nella comprensione delle problematiche del figlio disabile; individuare risorse di sostegno sia all interno del nucleo familiare o della famiglia 11

2 allargata, che nella comunità locale; accompagnare con forme di sostegno educativo il minore e la sua famiglia, intervenendo anche sulle dinamiche relazionali. Obiettivi specifici del servizio di Assistenza Domiciliare per adulti: rendere possibile la permanenza a casa propria dei soggetti in condizione di non autosufficienza, attraverso l acquisizione di competenze specifiche; ridurre o contenere stati di non autosufficienza, malessere ed emarginazione fisica, psicologica e relazionale; sostenere la famiglia nei suoi compiti di cura; individuare risorse di sostegno sia all interno del nucleo familiare o della famiglia allargata, che nella comunità locale. Favorire il rientro a casa delle persone dimesse dalle strutture residenziali riabilitative. Target: Soggetti minori e adulti con handicap fisico e psichico grave e gravissimo; l accesso è prioritario per gli utenti dimessi dalle strutture residenziali riabilitative e per coloro che necessitano di interventi immediati, per gravi problematiche socio-sanitarie, nello specifico si trovino nella condizione di: necessità di assistenza continuativa per gravissima patologia solitudine o impossibilità dei congiunti ad assistere grave disagio economico Minimo 54 utenti con progetti personalizzati definiti con tempi e modalità di attuazione. STRATEGIA Modulare gli interventi secondo progetti personalizzati che prevedano una flessibilità sia negli orari che nell attività di cura ed educativa, cercando di integrare questo servizio con il servizio di trasporto, l accoglienza nei centri diurni e l accoglienza residenziale, anche temporanea, affinché lo stesso risulti integrato e coordinato con la rete dei servizi sociosanitari del territorio. Dal processo strategico si attende di raggiungere i seguenti obiettivi: attivazione del servizio in tutti i comuni del distretto proporzionalmente al numero di abitanti. Qualora in qualche Comune il servizio non dovesse attivarsi per mancanza di richieste, le ore previste saranno cedute ad altri Comuni previo accordo tra le AA. SS. degli stessi per una migliore razionalizzazione delle risorse economiche e umane miglioramento della qualità dell assistenza domiciliare abbattimento delle liste d attesa aumento del grado di soddisfazione dei soggetti e delle famiglie DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA Azioni rivolte alle persone: minori, adulti disabili e loro nuclei familiari igiene e cura della persona approntamento e consumazione pasti Aiuto motorio per un minimo di deambulazione Governo dell alloggio Disbrigo piccole commissioni Acquisto alimenti, generi di prima necessità, medicine Accompagnamento all esterno 12

3 disbrigo pratiche affiancamento nelle attività quotidiane, di lavoro, di svago, frequentazione di luoghi pubblici ( cinema, piscina, bar, uff. postali, ecc.) Tali azioni sono finalizzate sia all accudimento (persona allettata) che al mantenimento dell autonomia della persona ( es. disabile psichico). Azioni di sistema co-progettazione, in casi complessi: operatori dei servizi sociali e sanitari pubblici e privati, il soggetto e la famiglia; monitoraggio e verifica dei progetti personalizzati; promozione di gruppi di self-help e momenti di aggregazione per le famiglie; TEMPISTICA Il progetto avrà la durata di un anno. Si prevede di impiegare assistenti domiciliari per n 38 ore sett. ciasc., educatori per n 30 ore sett. ciasc., assistente sociale per n 38 ore sett. (Vedi dettaglio costi anno). 4 DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE Soggetto titolare ed enti coinvolti direttamente Comune Capofila, Comuni del distretto, AUSL n. 5, Cooperative sociali. Il progetto prevede l integrazione dei servizi di assistenza domiciliare ai portatori di handicap attraverso un unico servizio strutturato con i referenti dei Comuni e dell AUSL e gestito a livello di distretto dai Comuni. Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento Il SADH sarà strutturato e gestito a livello di distretto, con gestione indiretta affidata ad Enti socio-assistenziali aventi i requisiti prescritti dalla normativa in vigore. Le modalità di affidamento saranno quelle della normativa vigente. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell intervento/servizio: Assistente sociale: monitoraggio, coordinamento servizio, rapporti con la famiglia, interventi propri della professione Assistenti domiciliari per disabili: igiene e cura della persona, governo alloggio, approntamento pasti, aiuto motorio, disbrigo piccole commissioni, acquisto generi prima necessità, accompagnamento all esterno ed affiancamento nelle attività quotidiane. Educatori: realizza progetti educativi per promuovere lo sviluppo equilibrato della personalità, il recupero e l integrazione sociale condividendo con l utente ed il suo nucleo familiare differenti situazioni di vita quotidiana. Per la formulazione dei progetti personalizzati si procederà di Concerto, laddove la complessità del caso lo richieda, con le équipes dei servizi di Neuropsichiatria Infantile, di Riabilitazione, del Dipartimento di Salute Mentale, dell ADI della AUSL n

4 COMUNICAZIONE La comunicazione sarà garantita da sistemi di integrazione e raccordo periodici tra i soggetti coinvolti e in particolare tra i Comuni del distretto, l AUSL e il terzo settore. La cittadinanza sarà adeguatamente informata tramite Carta dei Servizi. CONTROLLI E VALUTAZIONE Il controllo e la valutazione dell'andamento dei singoli progetti verranno effettuati dagli operatori responsabili del progetto stesso, di concerto con il Servizio Sociale dell'ente Comune e degli altri servizi coinvolti (Neuropsichiatria Infantile, Riabilitazione, Salute Mentale). La valutazione si basa sui seguenti indicatori di efficacia e di efficienza: rapporto operatori utenti raggiungimento degli obiettivi previsti riduzione/aumento delle liste d attesa livello di soddisfazione dell utente livello di soddisfazione della famiglia dell utente percezione del livello di qualità di vita da parte dell utente eventuali reclami relativi al servizio. Rimodulazione ove necessario degli interventi programmati. Le Assistenti Sociali dei Comuni titolari del servizio relazioneranno semestralmente al gruppo tecnico dell'ufficio di piano circa l'andamento dello stesso. IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E DELLE RISPOSTE Rischi Discontinuità nella erogazione del servizio tra un annualità e un altra del PdZ. Elevato numero di richieste e possibile attesa per l erogazione del servizio. Risposte Migliore razionalizzazione delle risorse del Distretto. BUDGET Costo per un anno ,37 *vedi dettaglio costi 14

5 5. FIGURE PROFESSIONALI Tipologia A carico delle amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX ASP (EX AUSL), T.M., Scuole ) In convenzione EDUCATORE PROFESSIONALE 4 4 ASSISTENTE SOCIALE 1 1 ASSISTENTE DOMICILIARE Totale 6. PIANO FINANZIARIO (ALLEGATI 4 e 5) 7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE Diretta Mista X Indiretta 15

6 Allegato 4 PIANO FINANZIARIO AZIONE RIEQUILIBRIO AL N. Azione 3 - Titolo Azione SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE H - Voci di spesa Quantità Tempo ore/mesi Costo unitario Costo Totale RISORSE UMANE educatori professionali 4 30 h sett.. 18, ,60 D2 Ass. Sociale D h sett.. 18, ,44 Assistente domiciliare C h sett.. 16, ,72 TOTALE ,76 Oneri generali di gestione Costo 3 anno sede, utenze varie, cancelleria, assicurazione e ,22 manutenzione dei mezzi di trasporto, spese carburante, materiale di consumo per l igiene e cura della persona TOTALE ,22 TOTALE 3 (TOT.1+ TOT.2) ,98 IVA 4% ,39 TOTALE GENERALE ,37 Ripartizione del costo triennale totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 3 FNPS 3 per abitante Compartecipazione utenti Cofinanziamento 1 Totale , , ,37 1 Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive degli oneri figurativi, e sia agli eventuali finanziamenti provenienti da altre fonti (FSE, APQ, ) 16

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