Il punto di vista delle Province: le criticità e i criteri autorizzativi
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1 Il punto di vista delle Province: le criticità e i criteri autorizzativi Francesco PVONE Provincia di Torino
2 VLLE D'OST LIGURI MOLISE CLBRI BSILICT FRIULI VENEZI GIULI TRENTINO LTO DIGE UMBRI CMPNI SRDEGN BRUZZO TOSCN MRCHE SICILI LZIO PIEMONTE VENETO EMILI ROMGN LOMBRDI PUGLI [MWp] La situazione del fotovoltaico in Italia ggiornamento 10/11/11 Fonte: GSE l 10 novembre 2011, risultavano in esercizio in Italia impianti per una potenza complessiva installata di 11,5 GWp. Il Piemonte (955 MWp) risulta la quinta Regione per potenza installata.
3 La situazione del fotovoltaico in Piemonte Ripartizione per potenza Ripartizione per numerosità TORINO 21% NOVR 5% VERBNO-CUSIO- OSSOL 1% ggiornamento 10/11/11 Fonte: GSE VERCELLI 6% CUNEO 38% LESSNDRI 18% STI 5% BIELL 6% TORINO 33% VERCELLI 5% VERBNO-CUSIO- OSSOL 2% NOVR 9% LESSNDRI 11% Con quasi 205 MWp installati, la provincia di Torino risulta la seconda provincia Piemontese per potenza installata, ma la prima come numerosità di impianti (7.390 sul totale del Piemonte di ). La provincia di Cuneo con più di 360 MWp installati fa registrare una dimensione media impianto di circa 61 kwp, contro una media piemontese di 44 kwp e della provincia di Torino di 28 kwp. STI 8% CUNEO 27% BIELL 5%
4 [kw] La situazione del fotovoltaico in provincia di Torino ggiornamento 10/11/11 Fonte: GSE In provincia di Torino il mercato fotovoltaico è più che raddoppiato nel Nell anno in corso il mercato è aumentato di un ordine di grandezza. l 10 novembre 2011, gli impianti in esercizio erano più di con una potenza installata superiore a 150 MWp.
5 I E O I O E E I LIGURI SICILI VLLE D'OST BSILICT SRDEGN CLBRI MOLISE BRUZZO PUGLI CMPNI LZIO TRENTINO LTO DIGE MRCHE UMBRI TOSCN FRIULI VENEZI GIULI EMILI ROMGN PIEMONTE VENETO LOMBRDI ITLI La situazione del biogas in Italia N P Fonte: CRP In Piemonte risultano operativi o in costruzione circa 55 MWe in 72 impianti di biogas del settore agro-zootecnico. Di questi, 15 sono in provincia di Torino 210 e 35 in provincia di Cuneo. 350 Numero Potenza novembre Centro Congressi 33 Torino Incontra, Via Nino Costa 8 Torino
6 [Numero] Numero di procedimenti La situazione gestiti del biogas dalla in Provincia Italia di Torino prima in corso Biogas Biomassa legnosa Eolico Fotovoltaico Olio vegetale ltri 6 procedimenti sulla biomassa legnosa si sono conclusi senza il rilascio del provvedimento di autorizzazione per annullamento o, in un caso, diniego.
7 I procedimenti La situazione gestiti del dalla biogas Provincia Italia di Torino Olio vegetale 21% Biogas 9% Complessivamente, con i procedimenti gestiti dalla Provincia sono stati autorizzati 146 MWe. In corso di realizzazione 26% Fotovoltaico 35% ttivo 22% Eolico 1% Biomassa legnosa 34% Lavori non ancora iniziati 52% Gli impianti fotovoltaici rappresentano il 35% della potenza autorizzata, seguita dagli impianti termoelettrici alimentati a biomassa legnosa (34%). Per quanto riguarda gli impianti a biomassa (in particolare nel caso della legna), si nota che per gran parte delle centrali autorizzate non sono ancora iniziati i lavori per la costruzione.
8 Inquadramento normativo Il D.Lgs. 387/2003, in attuazione della direttiva 2001/77/CE, disciplina l iter autorizzativo per la costruzione e l esercizio degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili Con D.M. 10/09/2011 sono state approvate le Linee guida ministeriali di cui all art. 12 del D.Lgs. 387/03 In attuazione del suddette L.G.M., la Regione Piemonte ha adottato la D.G.R. del 14 dicembre 2010 n Individuazione dei siti non idonei all installazione di impianti fotovoltaici a terra Il D.Lgs. 28/2011, in attuazione della direttiva 2009/28/CE, integra e modifica l iter autorizzativo per la costruzione e l esercizio degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
9 Competenze della Provincia art. 12 D.Lgs. 387/2003, art. 13 D.M. 10/09/2010 e art. 6 D.Lgs. 28/2011 UTORIZZZIONE UNIC Gli impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili sono soggetti ad utorizzazione Unica rilasciata dalla Provincia delegata. L art. 5 del d.lgs. 28/2011 ha ridotto il termine massimo per la conclusione del procedimento unico da 180 agli attuali 90 giorni Il procedimento unico si svolge tramite Conferenza dei Servizi, nell ambito della quale confluiscono tutti gli apporti amministrativi necessari. i sensi dell art. 14 e 15 delle Linee Guida ministeriali, in sede di Conferenza dei Servizi le mministrazioni competenti determinano eventuali misure di compensazione a favore dei Comuni, non meramente patrimoniali o economiche. Il Consiglio di Stato, Sez. V, 23/05/2011, n. 3099, ha ribadito che le mministrazioni convocate devono esprimere il proprio eventuale dissenso, a pena di inammissibilità, motivatamente all'interno della Conferenza dei Servizi.
10 Localizzazione Criteri autorizzativi art. 12 D.Lgs. 387/2003 ree idonee e non idonee Consumo e uso del suolo Corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio pprovvigionamento Tracciabilità e filiera corta Consorzi forestali e boschivi Colture energetiche dedicate Trasporti Impatto ambientale Monitoraggio D.Lgs. 152/2006 Migliori tecniche disponibili
11 BIOMSSE SOLIDE E LIQUIDE Si applica la procedura abilitativa semplificata (PS) di cui all art. 6 del D.Lgs. 28/2011 nei seguenti casi: 1. La potenza elettrica sia inferiore a 200 kw (Tab. allegata a D.Lgs. 387/2003 introdotta da art. 2 c. 161 della L. 244/2007) 2. a) L impianto operi in assetto cogenerativo (ai sensi della Delibera EEG 42/2002 e s.m.i.) b) L impianto abbia potenza elettrica inferiore a kw (piccola cogenerazione) ovvero potenza termica di combustione inferiore a kw. In caso di potenza termica di combustione superiore a kw è comunque necessaria l autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) Resta ferma la facoltà per il proponente di optare, in alternativa, per il procedimento unico di cui all art. 12, comma 4, del decreto legislativo n. 387 del 2003 (DM 10/09/2010 punto 11.1)
12 BIOMSSE LEGNOSE Rendimenti energetici Il rendimento elettrici degli impianti termoelettrici a biomassa è generalmente bassi: 15-25% secondo tecnologia impiegata e taglia dell impianto Con l esercizio di un impianto in assetto spiccatamente cogenerativo il rendimento energetico complessivo può superare il 70-80% Il rendimento di una moderna caldaia a biomassa per la sola generazione termica supera normalmente l 80% 1 MW termico in cogenerazione impiegato su rete di teleriscaldamento consente di servire utenze civili per circa m 3 (270 appartamenti da 100 m 2 )
13 BIOMSSE LEGNOSE Criteri localizzativi e autorizzativi In generale per la valutazione del sito per un impianto si dovrebbe tenere conto di: Disponibilità di biomassa locale: scarti di lavorazioni, gestione forestale, colture dedicate (SRF), ecc Possibilità di remunerazione della biomassa combustibile adeguata a consentire lo sviluppo di filiere forestali locali sostenibili Trasporti e vie di comunicazione Esistenza nelle vicinanze di utenze termiche idonee a consentire l uso dell impianto in assetto cogenerativo Impatti sulla qualità dell aria a livello locale, in particolare in zona di piano Monitoraggio in continuo delle emissioni per P > 6 MW
14 OlI VEGETLI Criteri localizzativi e autorizzativi Sono presenti o in corso di autorizzazione alcuni impianti di piccola potenza (< kw elettrici) oltre a uno da 17 MW elettrici Rendimento elettrico motore a olio: 40-45% circa In caso di impiego in cogenerazione / trigenerazione il rendimento energetico complessivo può arrivare a 80-85% Emissioni in atmosfera non trascurabili, in particolare per gli ossidi di azoto (Necessario impiego di sistemi di abbattimento SCR)
15 OlI VEGETLI Criteri localizzativi e autorizzativi Filiera di approvvigionamento: generalmente non locale ma in ambito comunitario (oli vegetali puri tracciabili secondo regolamento CE n. 73/2009) Esistenza nelle vicinanze di utenze termiche idonee a consentire l uso dell impianto in assetto cogenerativo (talora trigenerazione presso siti industriali o terziari) Monitoraggio in continuo delle emissioni per P > 6 MW
16 BIOGS Si applica la procedura abilitativa semplificata (PS) di cui all art. 6 del D.Lgs. 28/2011 nei seguenti casi: 1. La potenza elettrica sia inferiore a 250 kw (Tab. allegata a D.Lgs. 387/2003 introdotta da art. 2 c. 161 della L. 244/2007) 2. a) L impianto operi in assetto cogenerativo (ai sensi della Delibera EEG 42/2002 e s.m.i.) b) L impianto abbia potenza elettrica inferiore a kw (piccola cogenerazione) ovvero potenza termica di combustione inferiore a kw. In caso di potenza termica di combustione superiore a kw è necessaria l autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) Resta ferma la facoltà per il proponente di optare, in alternativa, per il procedimento unico di cui all art. 12, comma 4, del decreto legislativo n. 387 del 2003 (DM 10/09/2010 punto 11.1)
17 BIOGS D BIOMSSE GRICOLE E REFLUI ZOOTECNICI Criteri localizzativi e autorizzativi Sono presenti o in corso di autorizzazione numerosi impianti di piccola potenza (< kw elettrici). Rendimento elettrico motore a biogas: 40% circa In generale per la valutazione del sito per un impianto si dovrebbe tenere conto di: Disponibilità locale di biomasse e soprattutto di reflui zootecnici Impatti sulla qualità dell aria modesti per quanto riguarda le emissioni del motore Emissioni odorigene Ubicazione degli impianti presso aziende agricole e zootecniche Trasporti e vie di comunicazione locali L esistenza nelle vicinanze di utenze termiche idonee a consentire l uso dell impianto in assetto cogenerativo costituisce titolo preferenziale
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