Economia, ricchezza e povertà: alcuni processi globali in atto. Lorenzo Giovanni Bellù Economista, FAO UN - Roma 6 Novembre 2010
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1 Economia, ricchezza e povertà: alcuni processi globali in atto. Lorenzo Giovanni Bellù Economista, FAO UN - Roma 6 Novembre 2010
2 Alcune domande Quanti siamo? Quanti poveri ci sono? Tra questi ultimi, quanti poverissimi (poveri estremi) ci sono? Tra questi, quanti sono denutriti? 6,5 miliardi Dipende 1.2 miliardi 1050 milioni (l anno scorso) Oggi: 925
3 Persone denutrite
4 La mappa della Fame
5 Cause della fame: crisi prolungate
6 Cause delle crisi prolungate Conflitti internazionali Guerre civili, conflitti etnici Corruzione-malgoverno Instabilità politica interna Malattie e cause naturali
7 Cause delle cause Conflitti internazionali Accesso alle risorse terra, acqua, petrolio e delle altre risorse minerarie; Influenze geopolitiche/strategiche; scarso peso delle istituzioni internazionali; mercato internazionale delle armi Guerre civili conflitti etnici Accesso alle risorse, decolonizazione; cambiamenti climatici (desertificazione, inondazioni) Corruzione-malgoverno posizioni dominanti di gruppi sociali, etnie. ruolo delle imprese estere, commercio iniquo, Protezioni internazionali. Instabilità politica interna Debolezza delle istituzioni, transizione tra sistemi diversi; corruzione e malgoverno; disuguaglianza di accesso alle risorse Malattie Mancanza di istruzione, scarso accesso alle cure, mancanza di igiene e promisquità, mancanza di acqua potabile, spese militari Economia internazionale Controllo delle conoscenze, controllo e degrado delle Ragioni di scambio Investimenti esteri (p.es.:accaparramento della terra)
8 Quale economia internazionale genera le situazioni che abbiamo visto? Partiamo dai prezzi. Alcuni esempi: - Alimentazione - petrolio - cotone
9 Prezzi del cibo
10
11 CAUSE (1): Offerta Costi energetici (impatti sui costi di produzione, trasporto domestico ed internazionale di inputs e outputs) Fattori contingenti (?) (ma solo nel 2005 e 2006: cause climatiche)
12 CAUSE (2) domanda Sostituzione di cereali poveri, (es: sorgo, miglio) con cereali ricchi (es: grano, riso); Aumento della domanda di carni (rosse in particolare); Bio-carburanti: aumento della domanda di mais (es. US 23% dei cereali, Brasile, 54% della canna da zucchero), soia, olio di palma. Sussidi Europa /litro); Svalutazione del dollaro Aumento della popolazione (?) Ripristino degli stocks (cereali)
13 07/01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/2009 Prezzo del Petrolio
14 Milioni di dollari (prezzi correnti) I profitti delle maggiori compagnie petrolifere Profitti delle maggiori compagnie petrolifere (fonte OPEC) 140, , ,000 80,000 60,000 40,000 20, Anni
15 Alcune Implicazioni nei paesi produttori Produzione di reddito concentrato (in assenza di trasparenza, sindacati, società civile ecc.) Rafforzamento delle oligarchie nazionali Perdita del controllo sociale sulle risorse Spiazzamento degli altri settori economici d esportazione ( Dutch Disease ) Espansione permanente del potere su altre entità nazionali (es. fondi sovrani ) Ridotta attenzione ai consumi energetici (alta intensità di energia, es. circa +40% per unità di PIL rispetto ai paesi importatori )
16 Alcune Implicazioni nei paesi importatori Deficit della bilancia commerciale Deficit dei conti pubblici (sussidi ai carburanti) Ridotta spesa sociale ed investimenti per lo sviluppo; Rallentamento dello sviluppo economico Riduzione della spesa delle famiglie per consumi non energetici Ridotta mobilità e relative opportunità (lavorocommercio, sanità, istruzione) Aumento dei prezzi di molti beni di consumo Pressione sulle risorse naturali (foreste, acqua)
17 Ma anche: Riduzione dei consumi di energia fossile (es. minore intensità energetica per unità di PIL, riduzione del consumo di carburanti delle famiglie, persino in USA); Ricerca di fonti alternative: Biocarburanti in Brasile, Energia Nucleare in Africa, Italia (forse) Cambiamento delle priorità di produzione verso beni esportabili a reddito concentrato (agricoltura industriale)
18 Aspetti paradigmatici Il settore pertolifero concentra il reddito: 1. dai paesi importatori verso quelli esportatori 2. Nei paesi produttori, nelle mani dei governi, spesso dittatoriali od oligarchici 3. Nei paesi consumatori, dai consumatori verso le compagnie petrolifere, ed i sistemi bancari In assenza di un quadro istituzionale forte, questa concentrazione implica disuguaglianza (e povertà, almeno relativa); Alti prezzi, in assenza di un cambiamento dei modelli di controllo, e/o produzione e/o consumo, aumentano disuguaglianza e marginalizzazione.
19 Prezzo del cotone
20 E la forza lavoro? Buona parte di ciò che consumiamo è prodotto direttamente o indirettamente da persone più povere di noi. Salario agricolo in Burkina Faso: meno di un euro al giorno; Un muratore extracomunitario clandestino: 5-6 euro/ora (muratore ordinario : )
21 Quale sostenibilità? La crisi economica globale ; Impatto dei cambiamenti climatici; pressione sulle risorse naturali Vincoli sulle risorse (terra ed acqua) Desertificazione/salinizzazione dei suoli; Difficoltà a mantenere I livelli di consumo attuali; Aumento delle disuguaglianze Migrazioni Instabilità sociale;
22 Prospettive 1) Catastrofisti. Ulteriori Conflitti per il controllo del petrolio (Caucaso, Asia centrale, Sudan, Ciad, ma anche: Russia-Cina, Cina-India, Russia-Nato); Pesanti cambiamenti climatici, migrazioni massicce, conflitti per terra ed acqua. 2) Ottimisti; Adattamento tecnologico nel lungo periodo; Sufficiente disponibilità di combustibili fossili per garantire transizione morbida. Cambiamenti climatici non drammatici; Conflitti globali quasi impossibili. 3) Realisti: ulteriori conflitti, almeno locali; Riarmo, impoverimento e concentrazione della ricchezza; transizione culturale e tecnologica forzata.
23 COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Politiche di supporto di redditi più bassi (schemi di sicurezza sociale, sussidi, buoni pasto ecc.) Supporto di investimenti infrastrutturali ed adozione di nuove tecnologie, in particolare nel settore agricolo rurale. Miglioramento delle politiche commerciali (eliminazione delle restrizioni alle esportazioni); Supporto agli investimenti esteri Maggiore equità ed opportunità per I piccoli agricoltori coinvolti nella grande distribuzione (per esempio; contratti a termine)
24 Quanto ricevono i paesi più poveri Circa 100 miliardi di dollari all anno Nota il rapporto con i profitti delle compagnie petrolifere
25 Cosa si deve cambiare realmente? Quanto si mangia? Quanto si consuma? Quanto si inquina?
26 Quanto si mangia
27 Quanto si spende per mangiare? Noi: meno del 20% delle nostre spese totali gli altri: fino al 90% delle loro spese totali
28 Quanto si consuma
29 Quanto si inquina Popolazione CO2 Il 10% della popolazione mondiale emette il 40% di anidride carbonica
30 Cambiare con impatto 1. Conoscenza: Cosa leggo? Di cosa parlo coi miei amici? Quale tipo di televisione guardo? Cosa studio? Quanto studio? Perché studio? Quali siti visito su internet? 2. Consumo: Cosa mangio? Quanto mangio? Come mi sposto? Come mi vesto? Come e con cosa mi diverto?quanta energia elettrica consumo? Quanta benzina consumo? come gestisco i miei rifiuti?
31 Cambiare con impatto 3. Ridistribuzione: (solidarietà, scambio, accoglienza, attenzione). Come uso il mio tempo libero? Che spazio do nella mia giornata all ascolto/accoglienza degli altri? Come uso i miei soldi? Come mi pongo di fronte al diverso (straniero, bisognoso, più anziano, più giovane)? 4. Partecipazione: quali scelte politiche, locali e nazionali? A chi deleghiamo? quali aspetti consideriamo nel valutare programmi, partiti etc.? Quali richieste facciamo ai dirigenti? (conflitti, armi, inquinamento, solidarietà, immigrazione, posizione internazionale, supporto alle istituzioni internazionali, scuola, qualità dell informazione...)
32 Riferimenti Utili
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