Sovency II. Contesto e sfide della riforma. Per ottenere la presentazione completa, scrivere a: blog.italia@sia-conseil.com

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1 Sovency II Contesto e sfide della riforma Per ottenere la presentazione completa, scrivere a: blog.italia@sia-conseil.com

2 Indice Introduzione Sintesi della riforma Contesto del mercato assicurativo Calendario della riforma I 3 «pilastri» Pilasto 1 Pilastro 2 Pilastro 3 Sfide della riforma e dei progetti Sfide per cantiere di lavoro Messa a frutto dell esperienza accumulata sui progetti Basilea II 2

3 Scenario Solvency II: una riforma europea per la gestione dei rischi dell assicurazione PERIMETRO DELLA RIFORMA : Pilastro 1 Esigenze quantitative: Capitale di Solvibilità (SCR) che minimizza la probabilità di fallimento Capitale Minimo Richiesto (MCR) Armonizzazione degli accantonamenti (riserve, fondi) tecnici Regolamentazione di gestione Attivo-Passivo Pilastro 2 Governo dei rischi: Processi interni di gestione dei rischi Dispositivi di reporting e di allerta Supervisione delle autorità di vigilanza Processo di validazione di conformità con il pilastro 1 Pilastro 3 Disciplina di mercato: Comunicazione finanziaria Il grado di esposizione al rischio dell istituto è controllato Entità coinvolte Commissione Europea Elaborato in collaborazione con il CEIOPS Destinato agli assicuratori dei paesi membri dell Unione Obiettivi Rafforzare le compagnie assicurazioni contro le situazioni eccezionali Proteggere gli utentti Armonizzare il settore concorrenziale dell assicurazione a livello europeo Date chiave Inizio 2006: Fine della consultazione Luglio 2007: Pubblicazione della direttiva 2010: Applicazione della direttiva 3

4 La gestione dei rischi in assicurazione Oltre alla propria attività, che consiste nella gestione dei rischi sottoscritti dai propri clienti, un assicurazione deve confrontarsi con diverse categorie di rischio che gestisce con tecniche specifiche già regolamentate o che lo saranno. L attività assicurativa Il «mestiere» Rischi sottoscritti Evoluzione dei rischi Opzioni nascoste dei contratti Accantonamenti Tecnici Diversificazione Riassicurazione Margine di capitale (Solvency I) Capitale di solvibilità (Solvency II) Investimenti Finanziari Le riserve sono collocate e quindi esposte ai rischi associati Rischio di tasso Rischio di liquidità Rischio di credito Gestione dell attivo Regolamentazione ALM Rischio Operativo Inerente all esercizio di qualsiasi attività commerciale Frode Non rispetto delle procedure Relazione Cliente Governance interna Organizzazione Analisi dei rischi Controllo delle procedure e degli strumenti quantitativi Solvency II viene a rafforzare la gestione dei rischi e ad estendere l esaustività della loro copertura Novità o forte innovazione della riforma 4

5 Calendario della riforma Cantieri delle entità coinvolte nella riforma Analisi dello Storico Adozione direttiva Creazione dei modelli Definizione del perimetro Implementazione Reporting Back Testing Stress Testing Organizzazione Governance Stati da pubblicare Pilastro 1 Pilastro 2 Pilastro a tornata di convocazioni alla consultazione 2a tornata di convocazione alla consultazione 3a tornata di cnvocazione alla consultazione 1a Versione Versione Versione Avanzata Finale Applicazione direttiva Direttiva della Commissione Europea 5

6 Indice Introduzione Sintesi della riforma Contesto del mercato assicurativo Calendario della riforma I 3 «pilastri» Pilasto 1 Pilastro 2 Pilastro 3 Sfide della riforma e dei progetti Sfide per cantiere di lavoro Messa a frutto dell esperienza accumulata sui progetti Basilea II 6

7 Pilastro 1: Esigenze quantitative Armonizzazione delle riserve e applicazione di requisiti patrimoniali minimi Capitale Requisiti patrimoniali minimi: Capitale Target o desiderato Capitale di Solvabilità Richiesto Accantonamenti Tecnici + Margine Capitale Minimo Richiesto Rafforzare le assicurazioni contro la ripetizione di situazioni eccezionali Sono allo studio diversi metodi di calcolo: Capitale Risk-Based: metodo fattoriale, ogni tipo di rischio è coperto da un ammontare di capitale predefinito. Value At Risk: Ammontare di capitale che permette di avere una probabilità di fallimento inferiore allo 0.5% su un anno, prendendo in considerazione l insieme dei rischi incorsi dall ente Prima soglia di allerta Capitale minimo richiesto: Barriera Calcolo molto semplice (quantile degli accantonamenti tecnici) Soglia d intervento elevata dell autorità di vigilanza La soglia di capitale auspicabile non può essere inferiore al capitale minimo richiesto Riserve Tecniche: Armonizzazione Attualmente, grande disparità nei metodi di calcolo delle riserve in Europa L unificazione dei metodi di calcolo permetterà una concorrenza più equa Sarà introdotto un margine di sicurezza Le attività finanziarie allocate sono regolamentate 7

8 Pilastro 2: Governo dei rischi Governance d impresa Coerenza del profilo di rischio con la situazione finanziaria Organizzazione e Responsabilità Procedure interne di riduzione dei rischi Misura dei rischi Mantenere il grado di rischio deciso dalla Direzione Generale Assicurare la conformità dei rischi ALM con la regolamentazione Quantificare i rischi operativi (Scenari) Produrre degli indicatori di rischio preventivi Follow-up a cura del supervisore Revisione degli indicatori di rischio Processi di convalidazione dei modelli interni Esame dei processi interni Misure d intervento Validazione dei modelli (Stress testing, Proiezioni nel futuro, Analisi degli scenari ) Valutazione del controllo interno (Qualità delle metodologie, Rispetto delle procedure, Governance ) Revisione al rialzo del capitale di solvibilità se necessario Assunzione di misure correttive nel caso di non rispetto dei ratio (vigilanza, o azione severa in relazione al livello di esposizione al rischio) Le Le autorità autoritàdi di controllo controllovalideranno validerannogli gliaspetti aspettiquantitativi quantitativima ma anche anche le le procedure proceduredi di controllo controlloe e di di minimizzazione minimizzazionedei dei rischi, rischi, e e potranno potrannointervenire intervenireper per correggere correggereuna unasituazione situazioneinadeguata inadeguata 8

9 Pilastro 3: La disciplina di mercato Documenti DocumentiFinanziari Finanziarialle alleautorità autoritàdi di vigilanza vigilanza T3 Simulazione Attivo-Passivo Informazione sull esposizione della società al rischio di inadeguatezza tra attivo e passivo C6 Bis Test di esigibiltà Test della capacità di sostenere gli impegni in condizioni deteriorate dei mercati (su un periodo di 5 anni) C9 Analisi delle coperture Simulazione di eventi sfavorevoli per valutare la copertura in riassicurazione Gestione Gestionedel dellivello livellodi di informazione informazioneda da parte parte dell autorità dell autoritàdi di controllo controllo Trovare un livello di trasparenza soddisfacente limitando l informazione al fine di evitare comportamenti della clientela che aggraverebbero la situazione di un istituto in difficoltà 9

10 Indice Introduzione Sintesi della riforma Contesto del mercato assicurativo Calendario della riforma I 3 «pilastri» Pilasto 1 Pilastro 2 Pilastro 3 Sfide della riforma e dei progetti Sfide per cantiere di lavoro Messa a frutto dell esperienza accumulata sui progetti Basilea II 10

11 Gli insegnamenti tratti dai progetti Basilea II Un cantiere dalle esigenze molto elevate Tenuto conto: Del grado di sofisticazione della riforma, Del ruolo centrale che occupa la gestione dei rischi nell ambito del settore bancario, Del carattere trasversale della riforma sull insieme dei processi bancari (convergenza contabile, impatti d uso ), Della prospettiva della revisione dei dispositivi da parte dell ente di vigilanza, i cantieri di adattamento degli istituti a Basilea II rappresentano dei progetti ambiziosi, pilotati dalle scadenze e soggetti ad esigenze di primaria importanza, ben oltre i progetti classici. Livello di esigenza 100% 85 % 60 % T1 T2 (= 2 x T1) Arresto / fine progetti classici T3 (= 2 x T2) Tempi Best Pratice Il tempo medio dei progetti Basilea II è molto variabile da un istituto all altro: «Partire troppo presto» rischia di portare alla «sindrome di sofisticazione», «Partire tardi» non permette di avere un grado di avanzamento sufficiente La durata ottimale di preparazione sembra si possa situare fra i tre anni e mezzo e i quattro anni 11

12 Decifrate le sfide strategiche dei Servizi Finanziari sul nostro blog: 12

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