Scarico a parete o a tetto degli impianti negli edifici: guida di orientamento pratico
|
|
- Enzo Tucci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Scarico a parete o a tetto degli impianti negli edifici: guida di orientamento pratico Questo articolo è una guida di primo orientamento pratico per capire, alla luce degli ultimi aggiornamenti introdotti dal D.L. 63/2013 (convertito in legge dalla L. 90/2013) ed in vigore dal 01/09/2013, in quali casi la normativa (leggi e regolamenti nazionali, normativa tecnica e regolamenti locali) consentono l installazione di sistemi di evacuazione fumi a parete, ed in quali casi invece è obbligatorio lo scarico oltre il tetto. Il tutto in base alle varie tipologie di impianti (tradizionali e a condensazione, stufe e caminetti, scaldaacqua monoutenza) e di edifici (villette e edifici isolati, condomini ed edifici multipiano). La lettura risulterà particolarmente utile per progettisti e installatori, chiamati a consigliare ai clienti soluzioni conformi alla regolamentazione in vigore, ed a tutti coloro che desiderano sapere quali sono i propri diritti e doveri in relazione alle corrette modalità di scarico dei fumi degli impianti. A cura di Dino de Paolis Fast Find : per trovare tutta la normativa e le altre risorse utili sull argomento 1 Collegati al sito 2 Digita nel campo di ricerca in alto a destra il codice AR853 PREMESSA Il D.L. 63/2013, convertito in legge dalla L. 90/2013, ha nuovamente sostituito, a pochi mesi di distanza dall altro recente intervento sul punto operato dal D.L. 179/2012, il comma 9 dell art. 5 del D.P.R. 412/1993, introducendo notevoli restrizioni alla possibilità di scarico direttamente a parete (o in facciata) dei fumi provenienti dai cosiddetti «impianti termici». Come si vedrà meglio più avanti, infatti, sono davvero pochi i casi in cui tale pratica risulta ancora consentita, pur rimanendo alcuni punti dubbi nella regolamentazione ora in vigore. Viene di seguito dettagliatamente descritta la situazione attuale, applicabile dal 01/09/2013, con i necessari accenni ai contenuti della normativa tecnica sull argomento, di cui si riportano i riferimenti a beneficio di progettisti e installatori. LA PREVIGENTE DISCIPLINA INTRODOTTA DAL D.L. 179/2012 E RIMASTA IN VIGORE DAL 19/12/2012 AL 31/08/ MOTIVAZIONI E PROBLEMI APPLICATIVI Il D.L. 179/2012 mirava a rendere effettive le novità contenute nella riforma del condominio L assetto normativo sul punto definito dal D.L. 179/2012, convertito in legge dalla L. 221/2012, ed in vigore dallo scorso 19/12/2012 rispondeva alla necessità di rendere concretamente attuabile la novità Bollettino di Legislazione Tecnica 2/
2 già contenuta nella L. 220/2012 di riforma della legislazione in tema di condominio (entrata in vigore dal 17/06/2013), la quale, avendo modificato l art. 1118, comma 4, del Codice Civile, consente, a determinate condizioni, di richiedere il distacco dall impianto di riscaldamento centralizzato, restando il condomino richiedente obbligato solo a contribuire alle spese per la manutenzione straordinaria, conservazione e messa a norma dell impianto. Art. 1118, comma 4, del Codice Civile Il condomino può rinunciare all utilizzo dell impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell impianto e per la sua conservazione e messa a norma. Nella prassi tuttavia, la previgente versione dell art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/1993 costituiva un ostacolo alla possibilità di attuare la norma in commento, poiché prescriveva, in tutti casi di impianti termici individuali realizzati dai singoli previo distacco dall impianto centralizzato, l obbligo di scaricare oltre il tetto dell edificio i prodotti della combustione, tecnicamente spesso di realizzazione assai difficile, fatta eccezione per gli occupanti degli ultimi piani. Di qui l introduzione, con il citato D.L. 179/2012, di una disposizione meno restrittiva, che consentiva lo scarico a parete in tutti i casi di installazione di caldaie a condensazione appartenenti alla classe ad alta efficienza energetica, più efficiente e meno inquinante, prevista dalla pertinente norma tecnica di prodotto UNI EN 297 e/o UNI EN 483 e/o UNI EN 15502, ed a condizione di rispettare le prescrizioni in merito ai sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione contenute nella norma UNI-CIG :2008 (Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione). In ogni caso la norma del D.L. 179/2012 faceva salve le disposizioni contenute nei regolamenti edilizi locali, e disponeva esplicitamente la non applicabilità di quanto in essa contenuto agli apparecchi non costituenti «impianto termico» secondo la definizione contenuta nell art. 1, comma 1, lettera f), del D.P.R. 412/1993. Art. 1, comma 1, lettera f), del D.P.R. 412/ Ai fini dell applicazione del presente regolamento si intende: f) per «impianto termico», un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente i sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo; sono quindi compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari; Criticità emerse dalla concreta applicazione del D.L. 179/2013 Già dalle prime settimane di applicazione delle nuove disposizioni del D.L. 179/2012, in combinato disposto con quelle della riforma del condominio (quindi in pratica dopo il 17/06/2013, data di entrata in vigore di queste ultime), sono emerse alcune criticità, sotto forma di innumerevoli richiesta di distacco dagli impianti centralizzati, con probabile contenzioso essenzialmente dovuto alla difficoltà di certificare, da parte dei tecnici incaricati, l assenza di «notevoli squilibri di funzionamento» ed al fatto che pressoché in tutti i casi si verifichino «aggravi di spesa per gli altri condomini», se non altro perché il distacco comporta la diminuzione dei soggetti che contribuiscono alle ordinarie spese di conduzione e manutenzione dell impianto. LA DISCIPLINA INTRODOTTA DAL D.L. 63/2013 E VIGENTE DAL 01/09/2013 Le deroghe al divieto di scarico a parete vigenti dal 01/09/2013 Dalle criticità sopra segnalate deriva il «correttivo» introdotto dal legislatore del D.L. 63/2013, che ha drasticamente ridotto le possibilità di scaricare i fumi a parete, poiché lo consente soltanto nei seguenti casi, elencati dal nuovo comma 9-bis dell art. 5 del D.P.R. 412/1993: A. per le installazioni, esclusivamente se effettuate in sostituzione di altre preesistenti alla data del 31/08/2013 e già dotate di scarico dei fumi a parete o in canna collettiva ramificata; B. per le installazioni, sia nuove che in sostituzione di generatori preesistenti, nelle quali il rispetto del vincolo di scarico a parete sia incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell intervento; 118 Bollettino di Legislazione Tecnica 2/2014
3 C. per le installazioni, sia nuove che in sostituzione di generatori preesistenti, nelle quali il tecnico progettista asseveri l impossibilità tecnica a realizzare lo scarico oltre il colmo del tetto (questo rappresenta il principale punto di incertezza della nuova disciplina, dal momento che non è facile delineare i confini della «impossibilità tecnica» di installazione dello scarico a tetto, concetto che sarebbe opportuno che la normativa definisse in termini più chiari). Condizioni da rispettare per usufruire delle deroghe In tutti e tre i casi di deroga sopra indicati, la nuova norma (comma 9-ter dell art. 5 del D.P.R. 412/1993 introdotto dal D.L. 63/2013) prevede: che il generatore installato sia della tipologia al alto rendimento energetico ed a basso Nox (Classe 4 o 5). Conseguentemente, non sono in nessun caso ammessi alla possibilità di deroga allo scarico oltre il tetto i generatori di calore, anche se installati in sostituzione di altri preesistenti al 31/08/2013, che per valori di prestazione energetica e di emissioni appartengano alle classi 1, 2 e 3 previste dalle norme UNI EN 297, UNI EN 483 e UNI EN (1); che il terminale di tiraggio (ritenendo tale definizione equivalente a quella di «terminale di scarico»), come chiarito dal Ministero dello sviluppo economico con la nota prot. N del 25/11/2013, sia installato in conformità alla citata norma UNI EN Quanto al requisito relativo ai valori di prestazione energetica e di emissioni, è stato sottoposto al Dipartimento per l Energia del Ministero dello sviluppo economico il dubbio riguardante se tale requisito fosse riferito unicamente alla classe di emissione di NOx o anche alla classe di rendimento. A tale incertezza è stata data risposta con la nota prot. n del 18/12/2013, ove è stato chiarito che in tutti i casi di deroga all obbligo di scarico sopra il tetto in precedenza descritti, i generatori di calore installati devono rispettare i seguenti requisiti: possedere un rendimento termico utile maggiore o uguale a: log (Pn) in corrispondenza di un carico termico pari al 100% della potenza termina utile nominale; appartenere alle classi 4 o 5 secondo la classificazione relativa alle emissioni di NOx indicata dalle norme UNI EN 297, UNI EN 483 e UNI EN Con ciò in pratica il Ministero ha chiarito che il riferimento di legge alle «classi 4 e 5» va inteso esclusivamente riferito ai livelli di emissione, mentre quanto ai valori della prestazione energetica si fa invece riferimento a quanto stabilito dall Allegato H del D. Leg.vo 192/2005 (2). Va altresì precisato che le deroghe di cui ai punti A, B e C sopra elencati sono alternative tra di loro e non complementari (in pratica, è sufficiente l esistenza di una sola delle condizioni sopra riportate per poter accedere alla deroga). (1) Si ricorda che i livelli di emissione (concentrazione per kwh di potenza installata) per le caldaie a gas, conformemente agli standard europei di prova EN 297 e EN 483, sono i seguenti: Classe NOx Livello di emissione 1 fino a 260 mg/kwh 2 fino a 200 mg/kwh 3 fino a 150 mg/kwh 4 fino a 100 mg/kwh 5 fino a 70 mg/kwh (2) Si segnala tuttavia che il punto D dell Allegato H al D. Leg.vo 192/2995, che definisce il valore minimo del rendimento di combustione dei generatori di calore rilevato nel corso dei controlli, recita: «Il rendimento di combustione, rilevato nel corso dei controlli di cui al comma 5 dell allegato L, misurato alla massima potenza termica effettiva del focolare nelle condizioni di normale funzionamento, in conformità alle norme tecniche UNI, deve risultare non inferiore ai valori limite riportati di seguito: 1) Generatori di calore ad acqua calda ( ) d) per i generatori di calore installati a partire dall 8 ottobre 2005, non inferiore di un punto percentuale rispetto al valore minimo del rendimento termico utile alla potenza nominale definito con la formula: X+2 log Pn; dove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del singolo generatore, espressa in kw, ed X vale 90 per le caldaie a condensazione, e vale 88 per tutte le altre tipologie di caldaie. Per valori di Pn maggiori di 400 kw si applica il limite massimo corrispondente a 400 kw.». Bollettino di Legislazione Tecnica 2/
4 Infine si segnala che il nuovo comma 9-quater dell art. 5 del D.P.R. «invita» i comuni ad adeguare i propri regolamenti edilizi alla disciplina sopra descritta. La successione temporale della disciplina sullo scarico a parete è sintetizzata dallo schema riportato qui di seguito. Fino al 18/12/2012 Dal 19/12/2012 al 31/08/2013 Dal 01/09/2013 Scarico a parete consentito per le singole ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari. Scarico a parete consentito in tutti i casi di installazione di caldaie a condensazione appartenenti alla classe ad alta efficienza energetica. Scarico a parete consentito in casi di sostituzione di generatori di calore preesistenti con altri ad alta efficienza e basso NOx. MODIFICHE RISPETTO ALLA DISCIPLINA PREVIGENTE (IN VIGORE DAL 19/12/2012 AL 31/08/2013) Sono esaminate di seguito le principali differenze tra la disciplina attualmente in vigore, derivante dal D.L. 63/2013, e quella previgente, derivante dal D.L. 179/2013, precedute da una tabella che mette a raffronto i testi dell art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/1993 nelle due successive versioni. Vecchia versione dell art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/2013, vigente dal 19/12/2012 al 31/08/ Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente, fatto salvo quanto previsto periodo seguente. Qualora si installino generatori di calore a gas a condensazione che, per valori di prestazione energetica e di emissioni nei prodotti della combustione, appartengano alla classe ad alta efficienza energetica, più efficiente e meno inquinante, prevista dalla pertinente norma tecnica di prodotto UNI EN 297 e/o UNI EN 483 e/o UNI EN 15502, il posizionamento dei terminali di tiraggio avviene in conformità alla vigente norma tecnica UNI 7129 e successive integrazioni. Nuova versione dell art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/2013, vigente dal 01/09/2013, comprensiva dei nuovi commi 9-bis, 9-ter e 9-quater 9. Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente. 9-bis. È possibile derogare a quanto stabilito dal comma 9 nei casi in cui: a) si procede, anche nell ambito di una riqualificazione energetica dell impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che risultano installati in data antecedente a quella di cui al comma 9, con scarico a parete o in canna collettiva ramificata; b) l adempimento dell obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale; c) il progettista attesta e assevera l impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto. 9-ter. Nei casi di cui al comma 9-bis è obbligatorio installare generatori di calore a gas che, per valori di prestazione energetica e di emissioni, appartengono alle classi 4 e 5 previste dalle norme UNI EN 297, UNI EN 483 e UNI EN 15502, e posizionare i terminali di tiraggio in conformità alla vigente norma tecnica UNI 7129, e successive integrazioni. 9-quater. I comuni adeguano i propri regolamenti alle disposizioni di cui ai commi 9, 9-bis e 9-ter. Obbligo di scarico a tetto esteso a tutte le tipologie di edifici L obbligo di scaricare a tetto, con le deroghe precedentemente esaminate, è ora esteso a tutte le tipologie di edificio, e non riguarda solamente, come da norma precedentemente in essere, gli edifici costituiti da più unità immobiliari (precedente versione dell art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/1993 introdotta dal D.L. 179/ articolo 34, comma 53 - coordinato con la legge di conversione). Possibilità di deroga allo scarico a tetto non limitata agli impianti a condensazione Il nuovo testo dell art. 5, comma 9, del D.P.R. 412/1993, introdotta dall art. 17-bis del D.L. 63/2013, non prescrive più la necessità di ricorrere, per poter usufruire della deroga dallo scarico dei fumi a parete, alla sola tipologia della caldaia a condensazione. Peraltro si verifichi lo schema riportato più avanti che, tenendo conto della normativa nazionale in coor- 120 Bollettino di Legislazione Tecnica 2/2014
5 dinamento con quanto riportato dalle pertinenti norme UNI per le caldaie a condensazione e non, chiarisce di fatto in quali limitati casi si possa fare ricorso all installazione di impianti non a condensazione. Nuova definizione di «Impianto termico» È importante far notare che il D.L. 63/2013 ha introdotto anche una modifica della definizione di impianto termico, riportata di seguito (nuova lettera l-tricies dell art. 2, comma 1, del D. Leg.vo 192/2005), che in parte innova quella già contenuta nell art. 1, comma 1, lettera f), del D.P.R. 412/1993 e che chiarisce il divieto di scaricare a parete anche per gli apparecchi a pellet e legna quali stufe, caminetti, ecc. La nuova definizione è riportata di seguito. Art. 2, comma 1, lettera l-tricies, del D. Leg.vo 192/ Ai fini del presente decreto si definisce: «impianto termico»: impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolarizzazione e controllo. Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 5 kw. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate. A proposito dei generatori di calore a legna si segnala peraltro che il divieto di scarico a parete poteva già considerarsi vigente visto il riferimento contenuto nel D.M. 37/2008 all obbligo, ai fini della sicurezza, di installare gli impianti termici, incluso il sistema di evacuazione fumi, «a regola d arte». Con riguardo ai generatori di calore a legna, la «regola dell arte» coincide con la norma UNI 10683:2012 (Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione), la quale prevede che lo scarico dei prodotti della combustione sia realizzato a tetto, vietando senza eccezioni lo scarico a parete. CENNI SULLA NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO PER GLI APPARECCHI A CONDENSAZIONE E NON A CONDENSAZIONE Apparecchi non a condensazione - Norma UNI-CIG :2008 La terza parte della norma UNI-CIG 7129 definisce i criteri dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione collegati ad apparecchi aventi singola portata termica nominale fino a 35 kw, ad esclusione di: apparecchi a condensazione o affini, per i quali il riferimento è alla norma UNI-CIG 11071:2003 (Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini - Criteri per la progettazione, l installazione, la messa in servizio e la manutenzione); apparecchi per la ristorazione e ospitalità professionale, per i quali il riferimento è la norma UNI- CIG 8723:2010 (Impianti a gas per l ospitalità professionale di comunità e similare - Prescrizioni di sicurezza). La UNI 7129 prevede come regola generale che lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto. In caso di impossibilità di scarico a tetto, ove consentito, possono essere adottati altri sistemi di scarico. In particolare, gli apparecchi di tipo B e C (3) possono: utilizzare nuovi sistemi fumari; (3) Si definiscono rispettivamente: caldaia tipo B: a camera aperta con canna fumaria a tiraggio naturale (installata utilizzando l apposito terminale per l aspirazione dell aria direttamente dal luogo in cui è installata la caldaia); caldaia tipo C: a camera chiusa con canna fumaria a tiraggio forzato (installata utilizzando tubi concentrici o altri tipi di condotti previsti per caldaie a camera stagna per l aspirazione dell aria e l espulsione dei fumi). Bollettino di Legislazione Tecnica 2/
6 utilizzare sistemi fumari esistenti, secondo quanto indicato nella UNI-CIG 10845:2000 (Impianti a gas per uso domestico - Sistemi per l evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas - Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento); scaricare direttamente all esterno (scarico a parete o scarico diretto a tetto) nel rispetto della legislazione vigente e delle prescrizioni della medesima norma UNI La norma contiene inoltre dettagliate disposizioni per il posizionamento dei terminali di tiraggio, distanze da balconi, finestre ed aperture di aerazione/ventilazione, differenziate a seconda della potenza, del tipo di apparecchio e della presenza o meno di ventilatore. Apparecchi a condensazione - Norma UNI-CIG 11071:2003 Quanto agli apparecchi a condensazione, la norma UNI prevede a sua volta che l evacuazione dei prodotti da combustione possa avvenire in uno dei seguenti modi: in camino/canna fumaria collettiva operante in depressione; in camino operante con pressione positiva rispetto all ambiente di installazione collocato all esterno dell unità abitativa e non addossato ad essa; tramite un condotto per intubamento funzionante con pressione positiva rispetto all ambiente di installazione collocato in vani tecnici dell edificio; tramite un condotto per intubamento operante in depressione; diretto a parete (nei casi consentiti) o a tetto a mezzo di terminale. Scaldaacqua unifamiliari Tale tipologia di apparecchi risulta esclusa dalla definizione di «impianto termico», come fornita sia dal D.P.R. 412/1993 che dal D. Leg.vo 192/2005. Per questi dunque non si applicano le disposizioni appena citate, mentre resta valido, in ogni caso quanto stabilito per i sistemi fumari dalla specifica norma di installazione, e cioè, come già chiarito: la UNI :2008 se apparecchio non a condensazione; la UNI 11071:2003 se apparecchio a condensazione. SCHEMA RIEPILOGATIVO DEI CA IN CUI È POSBILE LO SCARICO A PARETE A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DI IMPIANTO Coordinando le prescrizioni contenuti nella regolamentazione nazionale e nella pertinente normativa tecnica, si riporta una tabella che chiarisce in quali casi lo scarico a parete è consentito, sempre che tale possibilità sia contemplata dalle norme regionali e dai regolamenti edilizi locali, a seconda che l impianto sia di tipo tradizionale o a condensazione, e sempre ovviamente nel rispetto delle condizioni di deroga previste dal nuovo comma 9-ter dell art. 5 del D.P.R. 412/1993. Casistica deroga Installazioni, esclusivamente se effettuate in sostituzione di altre preesistenti alla data del 31/08/2013 e già dotate di scarico dei fumi a parete o in canna collettiva ramificata. Installazioni, sia nuove che in sostituzione di generatori preesistenti, nelle quali il rispetto del vincolo di scarico a parete sia incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell intervento. Installazioni, sia nuove che in sostituzione di generatori preesistenti, nelle quali il tecnico progettista asseveri l impossibilità tecnica a realizzare lo scarico oltre il colmo del tetto. Impianto tradizionale NO NO Impianto a condensazione Si evidenzia in pratica come l impianto non a condensazione, nel rispetto delle altre condizioni previste, può essere installato esclusivamente nel caso in cui il progettista certifichi l impossibilità tecnica di evacuazione dei fumi sopra il tetto (certificazione, come si è detto, estremamente difficile da fornire), dal momento che la pertinente norma UNI 7129 prevede esclusivamente tale possibilità. 122 Bollettino di Legislazione Tecnica 2/2014
7 LA DISCIPLINA CODICISTICA SULLE IMMISONI Si consideri infine che le possibilità di scarico a parete vanno considerate anche in relazione alla disciplina del Codice civile e del Codice penale, ove in sostanza si prevede che le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni provenienti dalla proprietà del vicino non debbano superare la «normale tollerabilità». Il Codice penale prevede altresì una sanzione pecuniaria nel caso di emissioni di gas, vapori o fumo provocati in difformità dalle leggi vigenti. In pratica quindi, prima di effettuare una installazione con evacuazione dei fumi a parete, occorre accertarsi che non vi sia in alcun modo possibilità di arrecare fastidio ad altri. CODICE CIVILE Art Immissioni Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell applicare questa norma l autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso. Art Distanze per fabbriche e depositi nocivi o pericolosi Chi presso il confine, anche se su questo si trova un muro divisorio, vuole fabbricare forni, camini, magazzini di sale, stalle e simili, o vuol collocare materie umide o esplodenti o in altro modo nocive, ovvero impiantare macchinari, per i quali può sorgere pericolo di danni, deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza. CODICE PENALE Art Getto pericoloso di cose Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l arresto fino a un mese o con l ammenda fino a euro 206. FONTI COLLEGATE Utilizza il «Fast find» tramite il campo di ricerca posizionato sulla testata del sito per trovare velocemente la normativa di interesse. FAST FIND ESTREMI TITOLO NN12303 D.L. 04/06/2013, n. 63 NN11781 D.L. 18/10/2012, n. 179 Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale. Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. NN8999 D. Min. Sviluppo Econ. 22/01/2008, n. 37 Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici. NN7403 D. Leg.vo 19/08/2005, n. 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia. NN2164 D. P.R. 26/08/1993, n. 412 Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art.4,comma 4, della L.10/91. Bollettino di Legislazione Tecnica 2/
OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE.
OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE. *************************************************************************************** ITER SCARICO A PARETE per caldaie domestiche.
DettagliLe regole per scarico a tetto e a parete legge 90/2013
Le regole per scarico a tetto e a parete legge 90/2013 Napoli, 18 Dicembre 2013 Davide Castagna L. n90 del 4 Agosto 2013 Modifica Dpr 412 Il testo: «Art. 17 bis. (Requisiti degli impianti termici). 1.
DettagliNuove disposizioni sullo SCARICO A TETTO in vigore a partire dal 19 luglio 2014
Nuove disposizioni sullo SCARICO A TETTO in vigore a partire dal 19 luglio 2014 Il D.Lgs 102/2014 ha modificato nuovamente le regole sull obbligo dello SCARICO A TETTO degli impianti termici previsto dal
DettagliD.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 Art. 5 Comma 9 "AL TETTO"
TESTO COORDINATO D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 - "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento
DettagliSCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE A PARETE
SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE A PARETE Lo scarico dei fumi degli apparecchi di combustione, espulso sulle pareti delle abitazioni crea enormi problemi di coesistenza tra le persone negli edifici plurifamiliari,
DettagliLE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI
LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI Perche fare i controlli? RISPARMIO ENERGETICO Un impianto termico più efficiente consuma meno combustibile a parità di calore prodotto. RISPARMIO ECONOMICO
DettagliArt. 1 "A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione"
Art. 1 "A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione" QUESITO N. 2 Quali impianti devono essere muniti del libretto? Ad esempio se ho
DettagliVia Bellarmino, 23 29141 Milano Tel. 02 36522641 Fax 02 36522812 www.progettogas.it - email:info@progettogas.it
Via Bellarmino, 23 29141 Milano Tel. 02 36522641 Fax 02 36522812 www.progettogas.it - email:info@progettogas.it Oggetto : Risposta a Sua domanda Messaggio: Scarico caldaie a condensazione Spett. Redazione
DettagliSTUDIO LEGALE LEPORE. Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI. Attuale conformita delle caldaie a due stelle.
STUDIO LEGALE LEPORE Avv. GAETANO LEPORE Avv. MARIA CLAUDIA LEPORE Avv. CARLO LEPORE Avv. LUCA PARMEGGIANI Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI Attuale conformita delle caldaie a due stelle. All esito dell esame
DettagliDomande e risposte sulla legge 10/91
Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio
DettagliIng. SOCAL - Legge 10/91 1
Manutenzione degli impianto di riscaldamento 19/06/2007 Ing. SOCAL - Legge 10/91 1 Legge 10/91 Oggetto: uso razionale dell energia Finalità: ridurre i consumi energetici e migliorare la compatibilità ambientale
DettagliANVU. Scarico a tetto e a parete: novità dal 1 settembre 2013
ANVU Scarico a tetto e a parete: novità dal 1 settembre 2013 Per impianti termici installati ex novo a partire dal 1 settembre 2013 in tutte le tipologie di immobili vige l'obbligo di scaricare a tetto.
DettagliRendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)
Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del
DettagliFLEXSTEEL. Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete. Canne fumarie in acciaio Inox
Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete Canne fumarie in acciaio Inox Canne fumarie Flessibili Doppia Parete CARATTERISTICHE TECNICHE Diametri interni: da 80 a 400 mm Materiale tubo: 2 Pareti di acciaio
DettagliEFFICIENZA ENERGETICA
EFFICIENZA ENERGETICA La strategia italiana per l'efficienza energetica arch. Mario NOCERA GREEN JOBS E NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO NELL AMBITODELL EFFICIENZA ENERGETICA: STRUMENTI, INNOVAZIONI E BUONE
DettagliPER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET
NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO 2014 PER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET SECONDO IL D.M. DEL 10/02/2014 1 www.zetalinea.it 1. Cos è il libretto di impianto? E la carta di
DettagliTecnofumi Srl. Testi leggi
Testi leggi NORMA EN 1856/1e norma 1856/2 del 2003 - Marcatura CE La norma riguarda i proddotti Doppia parete ed i sistemi camino. Sintesi: la presente norma istituisce la Marcatura CE, fissando i requisiti
DettagliUNI 11071/03. Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini.
Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini. Criteri per la progettazione, l installazione, la messa in servizio e la manutenzione. Redatto da Per. Ind. Marco Martinetto
DettagliNorme in materia di dimensionamento energetico
Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la
DettagliTITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI
TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici
DettagliBonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013. (DL n. 63 del 04.06.2013)
Ai gentili clienti Loro sedi Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 (DL n. 63 del 04.06.2013) Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliFaq: efficienza energetica degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2014
Ultimo aggiornamento: 19 settembre 2014 A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2014 del decreto 10 febbraio 2014, riportante in allegato i modelli del Libretto di impianto
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliIl nuovo Conto Termico
FORLENER 2015 PELLET DAY I mercati del pellet Aspetti tecnici e filiere alternative Gli incentivi Il nuovo Conto Termico Gli incentivi Antonio Panvini LINGOTTO FIERE TORINO Sala Verde Sabato 26 settembre
DettagliIl decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto:
E uscito il nuovo decreto attuativo per la legge sul risparmio energetico con le modifiche legate alla finanziaria 2008.Cerchiamo di focalizzare sui punti chiave, oggetto del nuovo decreto. Ho evidenziato
DettagliGestione delle centrali termiche condominiali: il quadro vigente in Emilia Romagna
Bologna, 19 novembre 2014 Gestione delle centrali termiche condominiali: il quadro vigente in Emilia Romagna Risparmio energetico? Benvenuto nel Club! DPR 74/2013 (1) Regolamento recante definizione dei
DettagliLa tua caldaia fuma? FALLA SMETTERE! Lodirespira. Campagna per il controllo e la gestione degli impianti termici
Comune di Lodi La tua caldaia fuma? FALLA SMETTERE! Lodirespira Indice CAMPAGNA OBBLIGATORIA PER IL CONTROLLO E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI A CHI E RIVOLTO QUESTO OPUSCOLO? 4 GLI IMPIANTI TERMICI,
DettagliIn caso di nuova installazione - ristrutturazione - cambio dei generatori di calore:
Normativa di riferimento L. 10/91 D.P.R. 412/93 D.P.R. 551/99 D.Lgs. 192/05 D.Lgs. 311/06 L.R. 24/06 D.G.R. n. 6033/07 Cos è un impianto termico Qualsiasi impianto di riscaldamento dotato di: Generatore
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliDIRETTIVA 2002/91/CE Dlgs 311/06 e NUOVI IMPIANTI
DIRETTIVA 2002/91/CE Dlgs 311/06 e NUOVI IMPIANTI Ing. Laurent SOCAL 19/06/2007 Ing. SOCAL - Certificazione energetica 1 Allegato I Nuovi edifici Nuovo edificio applicazione integrale Ristrutturazione
DettagliSCARICO DEI FUMI A TETTO E A PARETE (Legge 3 agosto 2013, n. 90)
I Quaderni del RUE Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano SCARICO DEI FUMI A TETTO E A PARETE (Legge 3 agosto 2013, n. 90) Disposizione tecnico-organizzativa (DTO
DettagliLa contabilizzazione e
La contabilizzazione e termoregolazione del calore Quorum - Ripartizione Spese - Distacco 18 Dicembre 2015 Hotel Due Torri - Verona L assemblea: i quorum Legge n. 10/1991 art. 26, Comma V: Per le innovazioni
DettagliL'installazione delle caldaie a condensazione:
L'installazione delle caldaie a condensazione: vantaggi pratici, modalità di evacuazione dei prodotti della combustione e principali incentivi a supporto del risparmio energetico Alberto Montanini Vicepresidente
DettagliDichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale
Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera
DettagliComune di Brembilla. Provincia di Bergamo ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE
COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO ENERGETICO 1 0. Premessa... 3 1. Campo di applicazione... 5 2. Categoria A... 6 3. Categoria B... 8 4. Categoria C... 10 5. Categoria D... 10
DettagliFocus sulla potenza termica
Focus sulla potenza termica La vigente normativa distingue le prescrizioni di sicurezza e di risparmio energetico in funzione della potenza dei generatori di calore o degli impianti termici. A volte, però
DettagliBonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013
Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 (DL n. 63 del 04.06.2013) Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a seguito dell approvazione
DettagliIng. Stefania Crotta Responsabile Settore Sviluppo Energetico Sostenibile
Ing. Stefania Crotta Responsabile Settore Sviluppo Energetico Sostenibile * il Catasto degli Impianti Termici (CIT) sostituisce il l Sistema Informativo di Gestione degli Impianti Termici (SIGIT); * 15
DettagliIL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica
DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE
DettagliDETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%)
DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) GUIDA ALL APPLICAZIONE DEL DECRETO 83/2012 ART. 11 CONVERTITO CON LEGGE 7 AGOSTO 2012 N 134 (SETTEMBRE 2012) Indice: 1. INTRODUZIONE...2 2. TESTO DISPOSIZIONE: ARTICOLO
DettagliAllegato energetico al Regolamento edilizio 1
Allegato energetico al Regolamento edilizio 1 Adottato con deliberazione di Consiglio comunale n. 47 del 2 aprile 2012 Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 53 del 8 maggio 2012 1 Regolamento
DettagliA tal proposito i commi di nostro interesse sono dal 344 al 350.
Finanziaria 2007 La Legge Finanziaria 2007 prevede una serie di agevolazioni tributarie per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, al fine di ottenere un risparmio nella bolletta energetica
DettagliCanne fumarie. Sommario
Canne fumarie Sommario Legislazione e normativa di riferimento Esempi pratici di allacciamento Canne collettive ramificate Scarico a parete Termostato fumi Esempi di installazioni errate 1 Sommario Legislazione
DettagliIMPIANTI TERMICI. Ing. Salvatore Cataudella Siracusa, 24/03/2015
IMPIANTI TERMICI 1 Ing. Salvatore Cataudella Siracusa, 24/03/2015 2 Esercizio dell impianto termico ai sensi del D.Lgs 192/2005 L esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici
DettagliLE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI
LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI a) Premessa L incentivo fiscale per il risparmio energetico introdotto con la Finanziaria 2007 è paragonabile per grandi linee
DettagliBari 14 febbraio 2014
Bari 14 febbraio 2014 Dott. Ing. Raffaele GRAZIANO Raffaele GRAZIANO Dott. Ing. Raffaele GRAZIANO Aggiornamento Normativo Scenario legislativo europeo e nazionale Workshop Normative Panorama Direttive
DettagliPROROGHE: PAGAMENTI IMPOSTE MOD. UNICO 2013 e DETRAZIONI FISCALI 50% E 55%
Circolare informativa n. 07/2013 (disponibile anche sul sito www.guidi-partner.it) A tutti i clienti LORO SEDI PROROGHE: PAGAMENTI IMPOSTE MOD. UNICO 2013 e DETRAZIONI FISCALI 50% E 55% 1) PROROGA VERSAMENTI
DettagliUBICAZIONE DELL UNITA MOBILE Indirizzo... Nr... Palazzo... Scala...Piano...Interno...CAP... Località...Comune... Provincia...
LIBRETTO IMPIANTO OBBLIGATORIO PER GLI IMPIANTI TERMICI CON POTENZA TERMICA DEL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw (ART. 11, COMMA 9, DPR 26 AGOSTO 1993, N 412 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI) 2 Libretto impianto
DettagliRegione Liguria Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici
1. Con che periodicità si devono effettuare i controlli di manutenzione sugli impianti termici? L art. 7 del DPR 16/04/2013 n. 74 ha disposto che le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione su
DettagliRisoluzione 303/E-15/7/2008 dell Agenzia delle Entrate Risoluzione 340/E 1/8/2008 dell Agenzia delle Entrate
2 Gli interventi realizzati da un impresa di costruzione sugli immobili merce non possono beneficiare della detrazione del 55% (ora 65%) Risoluzione 303/E-15/7/2008 dell Agenzia delle Entrate Una Società
DettagliRisparmio energetico in edilizia Decreto Legge numero 63 del 4 Giugno 2013
1/5 Risparmio energetico in edilizia Decreto Legge numero 63 del 4 Giugno 2013 Il decreto legge D.L. 63/2013 varato dal Governo Letta e pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 130 del 5 Giugno 2013, attua
DettagliDisposizioni per l esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti termici. Incontro Asl 27 marzo 2015
Disposizioni per l esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti termici. Incontro Asl 27 marzo 2015 Relatore : Teresa Mauri - Responsabile Servizio Energia RUOLO PROVINCIA La Provincia, mediante
Dettagli7. CASI IN CUI FARE IL LIBRETTO D IMPIANTO, IL CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA E IL BOLLINO
7. CASI IN CUI FARE IL LIBRETTO D IMPIANTO, IL CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA E IL BOLLINO 7.1 Tre generatori di calore a gas al servizio dello stesso impianto termico, ovvero sullo stesso circuito
DettagliIl nuovo APE 2015 Le offerte di vendita e locazione
ARES Agenzia Regionale per l Edilizia Sostenibile s.r.l. Regione Friuli Venezia Giulia Il nuovo APE 2015 Le offerte di vendita e locazione entrata in vigore 1 L art.6 del Decreto Legislativo 192/2005 stabilisce
DettagliMetodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.
REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.
DettagliRiepilogo delle soglie di rilevanza comunitaria degli appalti pubblici nei settori ordinari e speciali
Riepilogo delle soglie di rilevanza comunitaria degli appalti pubblici nei settori ordinari e speciali In questo articolo si riportano tabelle riepilogative delle soglie di rilevanza comunitaria degli
DettagliAA 2002 2003 Corso di impianti elettrici. Lezione 3 - Legislazione
AA 2002 2003 Corso di impianti elettrici Lezione 3 - Legislazione Legislazione Lo Stato tutela l individuo come cittadino e come lavoratore, in particolare per quanto riguarda:! la salute! la sicurezza
DettagliPeriodico informativo n. 44/2013
Periodico informativo n. 44/2013 Impianto fotovoltaico e detrazione del 36% Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che a seguito di un chiarimento
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI
DettagliCONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE. È obbligatoria la canna fumaria esterna tanto per le caldaie individuali
CONTROVERSIE IN MATERIA CONDOMINIALE Caldaie È obbligatoria la canna fumaria esterna tanto per le caldaie individuali quanto per quelle centralizzate. L obbligo dello sbocco sopra il tetto è escluso soltanto
DettagliLIBRETTO DI IMPIANTO
1 LIBRETTO DI IMPIANTO OBBLIGATORIO PER GLI IMPIANTI TERMICI CON POTENZA TERMICA DEL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw (ART. 11, COMMA 9, DPR 26 AGOSTO 1993, N 412 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI) (Sono già
DettagliREGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI TERMICI ESISTENTI ALLE NORME VIGENTI
REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI TERMICI ESISTENTI ALLE NORME VIGENTI (Delibera C.P. n. 109/A del 20/12/2001 integrata con la Delibera C.P. n. 64 del 29/04/2004) INDICE Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO
DettagliCaldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse
Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Le caratteristiche tecniche richieste per ottenere il conto termico. Antonietta Serra, responsabile sezione Termotecnica presso Istituto Giordano Spa
DettagliNORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n.
ALLEGATO 7 BIS ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE O DENUNCIA INIZIO ATTIVITA DICHIARAZIONE PER ADEMPIMENTI LEGGE N. 46/90 ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI SAN MARTI DI VENEZZE (RO)
DettagliUna serata EDIFICIO RIMEDI NATURALI OGGI POSSIAMO ACCEDERE A DETRAZIONI FISCALI
Una serata..energetica ADEGUAMENTO DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE SECONDO STANDARD DI RISPARMIO ENERGETICO SU BASE DI INTERVENTI SPECIFICI VOLTI A MIGLIORARE IL BILANCIO ENERGETICO DELL EDIFICIO EDIFICIO
DettagliSINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%:
aggiornamento del 13/5/2008 SINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%: NORME PRINCIPALI DI RIFERIMENTO: - Legge n. 296/2006 (legge Finanziaria
DettagliDICHIARAZIONE (ai sensi del D.M. 22.01.2008n. 37 circa Disposizioni in materia di installazzione degli impianti all interno degli edifici )
COMUNE DI VALLARSA Provincia di Trento ALL UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI VALLARSA DICHIARAZIONE (ai sensi del D.M. 22.01.2008n. 37 circa Disposizioni in materia di installazzione degli impianti all interno
DettagliIMPOSTE DIRETTE: : NUOVE DETRAZIONI D IMPOSTA D IL RISPARMIO ENERGETICO
IMPOSTE DIRETTE: : NUOVE DETRAZIONI D IMPOSTA D PER IL RISPARMIO ENERGETICO Normativa: Art. 1, commi da 344 a 349 della Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007); Decreti Ministeriali attuativi
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliCONTRATTO-TIPO DI MANUTENZIONE BIENNALE IMPIANTI TERMICI CON POTENZA NOMINALE INFERIORE A 35 kw. Telefono: Fax.:. Partita I.V.A.:
All. 1b CONTRATTO-TIPO DI MANUTENZIONE BIENNALE IMPIANTI TERMICI CON POTENZA NOMINALE INFERIORE A 35 kw Art. 1 - LE PARTI - CONDIZIONI PARTICOLARI Il presente contratto è stipulato tra la ditta: Attestato
DettagliRISOLUZIONE N. 12/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 12/E Roma, 7 febbraio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica detrazione d imposta del 55% per l installazione di sistemi termodinamici a concentrazione
DettagliSulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2014 è stato pubblicato il D. Leg.vo 4 luglio 2014 n. 102 recante
Le azioni per l efficienza energetica in edilizia nel D. Leg.vo 102/2014 Il D. Leg.vo 04/07/2014, n. 102 ha recepito la Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. In questo articolo vengono messe
DettagliProcedimento di dimensionamento energetico
Procedimento di dimensionamento energetico Dal fabbisogno energetico agli indici di prestazione energetica Gli indici di prestazione energetica parziale Il fattore n Indice teorico di prestazione energetica
DettagliIl BOLLINO CALORE PULITO.
ALLEGATO D SCADENZE TEMPORALI OPERAZIONI DI MANUTENZIONE D.Lgs. 192/05 e smi Allegato L Deliberazione Assemblea Legislativa Regione Emilia Romagna n 156/2008. Le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione
DettagliSERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE
COMUNE DI AVELLINO SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE Norme installazione UNI 10683 GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O DA ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI- REQUISITI DI INSTALLAZIONE.
DettagliALLEGATO 2 - REQUISITI TECNICI MINIMI DEGLI IMPIANTI
BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DEI NUCLEI FAMILIARI PER L INSTALLAZIONE NELLA PRIMA CASA DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA DA FONTI RINNOVABILI E DI SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA
DettagliUNI 10683. ed. Ottobre 2012
UNI 10683 ed. Ottobre 2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi Potenza termica nom< 35 kw VERIFICA INSTALLAZIONE CONTROLLO (NEW) MANUTENZIONE (NEW) APPARECCHI Categorie
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2868 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COLETTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 26 MARZO 2004 Nuove norme in materia di esercizio e manutenzione degli impianti
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
ERETO 11 marzo 2008 coordinato con ecreto 26 gennaio 2010 (modifiche in rosso, in vigore dal 14 marzo 2010; attenzione: le modifiche sono riportate al solo scopo di facilitare la lettura del decreto; in
DettagliCITTÀ DI MODUGNO PROVINCIA DI BARI
CITTÀ DI MODUGNO PROVINCIA DI BARI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE REG. GEN. N. 652 / 2010 RIFERIMENTI 03/08/2010 PROPONENTE SET02/DD/2010/61 OGGETTO Procedure applicative del D. L. n. 311/06 aggiornato dal
DettagliLa Certificazione Energetica degli Edifici in Liguria
La Certificazione Energetica degli Edifici in Liguria Regione Liguria - Dipartimento Ambiente Servizio Tutela dall Inquinamento Atmosferico e Sviluppo dell energia Sostenibile Badalato Lidia 02/07/2009
DettagliIMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI
ALLEGATO 1 IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI Ai fini della presente determinazione si definisce impianto di climatizzazione un impianto tecnologico la cui produzione di calore
DettagliD.P.R. n. 74/2013. Impianti termici: Esercizio e manutenzione; Controlli di efficienza energetica; Accertamenti ed ispezioni
D.P.R. n. 74/2013 Impianti termici: Esercizio e manutenzione; Controlli di efficienza energetica; Accertamenti ed ispezioni Domenico Prisinzano ENEA CCEI Sicilia Milano, 03 giugno 2014 Ing. Domenico Prisinzano
DettagliPrincipali elementi di una certificazione energetica
Principali elementi di una certificazione energetica Rossella Esposti ANIT www.anit.it CERTIFICAZIONE ENERGETICA Viene incontro alle esigenze di: Maggiore efficienza di un parco edilizio energeticamente
DettagliRaccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti
Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione degli operatori del post contatore gas ai sensi della norma UNI 11554 e del PdR 11/2014. Premessa Il presente documento riporta indicazioni
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,
DettagliSTABILE PROGETTO CAMINO ver.2.1.0. Per.Ind. Martinetto Marco
STABILE PROGETTO CAMINO ver.2.1.0. Per.Ind. Martinetto Marco Menu del giorno Il sistema camino UNI 10641:2013 UNI EN 13384-1:2008 1:2008 UNI EN 13384-2:2009 Uso software Progetto Camino Normative di riferimento
Dettaglicon detrazione del 36% e quella con detrazione del 55% per interventi volti a intensificare il risparmio
Capitolo Terzo Confronto tra le due misure agevolative di detrazione del 36% (50%) e del 55% per interventi volti a intensificare il risparmio energetico nei fabbricati Sommario: 1. Nota introduttiva.
DettagliCOMUNE di CHIOGGIA. Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DITTA:
COMUNE di CHIOGGIA Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DATI IDENTIFICATIVI DELL INTERVENTO: DITTA: PRATICA EDILIZIA: DESCRIZIONE
Dettagliper la verifica dello stato di manutenzione ed esercizio degli impianti termici da parte degli Enti locali competenti
Linee Guida per la verifica dello stato di manutenzione ed esercizio degli impianti termici da parte degli Enti locali competenti RICORDATI DI CHIEDERE AL TUO MANUTENTORE DI APPLICARE IL BOLLINO Provincia
DettagliAgenzia delle Entrate: risoluzione 22/E del 2 aprile 2013
Agenzia delle Entrate: risoluzione 22/E del 2 aprile 2013 La risoluzione 22/E del 2 aprile 2013 dell Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti interpretativi sull applicabilità della detrazione alle spese
DettagliLa certificazione energetica degli edifici : strumento innovativo di risparmio energetico.
La certificazione energetica degli edifici : strumento innovativo di risparmio energetico. Il CERTIFICATO ENERGETICO : la Direttiva Europea 2002/91/CE del Parlamento e del Consiglio del 16 dicembre 2002
DettagliFiscal News N. 48. Risparmio energetico: immobili interessati. La circolare di aggiornamento professionale 12.02.2014
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 48 12.02.2014 Risparmio energetico: immobili interessati Categoria: Irpef Sottocategoria: Detrazione 55% A seguito delle modifiche apportate all
DettagliRISOLUZIONE N. 215/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 215/E Roma,12 agosto 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 - Detrazioni per interventi di risparmio energetico.
DettagliDisposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici. Art.
Consiglio Regionale Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici Art. 1 (Oggetto) 1. Nel rispetto del Titolo V della Costituzione
DettagliCorso di Aggiornamento - 16 ore in Aula
NUOVA PRESTAZIONE ENERGETICA IN EDILIZIA Requisiti e modalità di calcolo, relazione di progetto e linee guida per la redazione dell APE in vigore dal 1 ottobre 2015 Corso di Aggiornamento - 16 ore in Aula
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliDetrazione del 36-50% per le spese relative all acquisto e installazione di impianti fotovoltaici
Detrazione del 36-50% per le spese relative all acquisto e installazione di impianti fotovoltaici Con la presente si analizzano i chiarimenti recentemente forniti dall Agenzia delle Entrate con la Risoluzione
DettagliLINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO
Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI
DettagliCOMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA
COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA GUIDA PER L APPLICAZIONE DELLE NORME TRANSITORIE DI CUI AL D.LGS. N.192 DEL 19 AGOSTO 2005 E AL D.LGS. N.311 DEL 29 DICEMBRE 2006 INTRODUZIONE Allegato al Regolamento
Dettagli