Organizzazione aziendale Lezione 6 I fallimenti del mercato Cap. 2. Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel

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1 Organizzazione aziendale Lezione 6 I fallimenti del mercato Cap. 2 Ing. m.greco@unicas.it Tel Stanza 1S-28

2 Le cause delle distorsioni Concorrenza insufficiente Rendimenti crescenti di scala Esternalità Beni pubblici Beni meritori Carenza di informazioni Mercati incompleti 2

3 Beni meritori (1/2) Beni con grande significato sociale (salute, istruzione ), di cui il mercato potrebbe produrre una quantità insufficiente, causandone un consumo inferiore rispetto a quello desiderabile Lo stato interviene costringendo gli individui a usar tali beni (detti meritori), (Es. scuola dell obbligo) 3

4 Beni meritori (2/2) E un tipo di intervento che accetta che un gruppo di individui imponga la propria volontà e le proprie preferenze a un altro gruppo Risente anche del mutamento dei costumi e delle condizioni sociali (es. fumo) Un caso in cui l introduzione dei beni meritori è giustificata riguarda le decisioni che gli individui non sono in grado di prendere da soli, (es. per quanto riguarda l istruzione obbligatoria) 4

5 Carenza di informazioni L informazione è un bene e si ritiene che il mercato lasciato a se stesso non ne produca abbastanza. La quantità di informazioni su alcuni prodotti può, in qualche caso, essere giudicata insufficiente. Rientrano in questa categoria le informazioni fornite dalle banche ai propri clienti, le informazioni sulle medicine, sulla composizione degli alimenti, etc. Si interviene con normative, ossia vengono emanate regolamentazioni sul diritto all informazione dei consumatori (es. istruzioni sulle medicine, obbligatorietà della composizione sull etichetta di vari prodotti, norme sulla trasparenza delle condizioni applicate dalle banche, etc.). 5

6 Mercati incompleti (1/2) Mercati completi = un insieme di mercati, uno per ogni merce disponibile in una qualunque data futura e per ogni possibile stato del mondo. E chiaro che un sistema di mercati così esteso non esiste e di conseguenza il teorema fondamentale dell economia del benessere non può valere (ipotizza che qualunque bene possa essere scambiato). Si parla di mercati incompleti quando, pur essendo il costo di produzione di un bene o servizio inferiore alla disponibilità a pagare dei consumatori, il mercato non riesce a fornire il bene stesso in misura adeguata. 6

7 Mercati incompleti (2/2) L esistenza di mercati incompleti dipende da svariati fattori. Uno di questi consiste nell esistenza dei costi di transazione, che si aggiungono ai normali costi di produzione e distribuzione e possono divenire un ostacolo alla produzione o al consumo. Può capitare che transazioni mutuamente vantaggiose non abbiano luogo, causando una produzione/consumo inferiore a quella socialmente efficiente. 7

8 Conclusioni Non esistono argomenti risolutivi che permettano di scegliere in assoluto tra il mercato ( mano invisibile ) e lo stato ( mano pubblica ) come strumento preferenziale per l allocazione delle risorse. Diverse opinioni e teorie su quali siano i settori in cui si giustifichi l intervento pubblico o in cui esso sia più efficiente di quello privato. Ci sono due punti di vista: il primo punto sostiene che talvolta il libero mercato può mostrare qualche fragilità, ma questo non compromette il suo efficiente funzionamento; il secondo considera così rilevanti i fallimenti del mercato da rendere necessario un rilevante intervento del governo. 8

9 Organizzazione aziendale Lezione 6 Informazione, organizzazione e mercato Cap. 3 Ing. m.greco@unicas.it Tel Stanza 1S-28

10 L informazione nella teoria tradizionale Mercato dei beni; Mercato del lavoro; Mercato del credito; Mercato assicurativo;...;

11 L informazione nella teoria tradizionale: mercato dei beni Il consumatore conosce perfettamente la qualità dei beni e il prezzo praticato da ciascun venditore. Inoltre, il prodotto è omogeneo. In assenza di costi di trasporto, il produttore non può né alzare né abbassare il prezzo (ossia fissare un prezzo diverso da quello di equilibrio): il prezzo lo fa il mercato, il singolo (venditore o compratore) non ha potere di mercato (i soggetti sono price-taker). La flessibilità del prezzo porta in equilibrio il mercato.

12 L informazione nella teoria tradizionale: mercato del lavoro L imprenditore non può pagare un salario diverso da quello di equilibrio: il salario lo fa il mercato, il singolo (venditore o compratore) non ha potere di mercato (i soggetti sono price-taker) Il datore di lavoro conosce perfettamente la qualità dei lavoratori che sta assumendo e il salario a cui si offre ciascun lavoratore. Inoltre, il lavoro è omogeneo. In presenza di disoccupazione, lavoratori di eguale abilità si offriranno ad un salario più basso, e l impresa li assumerà, riducendo così la disoccupazione. La flessibilità del salario porta in equilibrio il mercato

13 L informazione nella teoria tradizionale: mercato del credito Tutti i beneficiari dei prestiti sono uguali, e i prestatori hanno perfetta conoscenza delle loro qualità. Anche qui, il tasso di interesse viene determinato sul mercato e la sua flessibilità porta in equilibrio il mercato (i soggetti sono price-taker)

14 L informazione nella teoria tradizionale: mercato assicurativo I soggetti sono ancora uguali, e le imprese hanno perfetta informazione sulla rischiosità di ciascuno. Un solo prezzo (i soggetti sono price-taker)

15 Queste ipotesi sono realistiche? Cosa accade alla teoria economica se non assumiamo più informazione completa e simmetrica?

16 Asimmetria informativa Asimmetria informativa quando l informazione completa è presente su un lato del mercato (ad esempio l offerta), mentre l informazione incompleta caratterizza l altro lato (ad esempio la domanda), ovvero quando alcuni soggetti dispongono di informazione che altri soggetti non hanno Es. durante l orale il docente non sa se lo studente ha studiato a menadito tutto il programma o ha trascurato qualche paragrafo 16

17 Contratti e asimmetria informativa Un contratto è un accordo volontario tra almeno due persone Stabilisce le modalità secondo cui deve realizzarsi una certa transazione economica: le azioni che ciascuna parte deve intraprendere, il comportamento che ciascuno può aspettarsi dagli altri ed i pagamenti che devono essere effettuati 17

18 Contratti e asimmetria informativa Un contratto è completo se stabilisce i comportamenti delle parti in ogni possibile circostanza, bisogna quindi: prevedere e descrivere tutte le contingenze che potrebbero emergere nello svolgimento della relazione contrattuale; definire le azioni efficienti ed i compensi per ciascuna contingenza; assicurare che i termini del contratto vengano eseguiti i contratti sono quindi per lo più incompleti, soprattutto a causa della razionalità limitata e delle asimmetrie informative 18

19 Il mercato delle automobili usate e il mercato assicurativo Un mercato è trasparente se tutti gli operatori sono perfettamente informati sulla qualità dei beni scambiati ed il loro prezzo Il mercato delle automobili usate può essere definito trasparente? Il valore di una vettura dipende da tante variabili misurabili e verificabili, ma anche da tante altre sconosciute (Es. incidenti subiti) o troppo costose da verificare Il mercato delle assicurazioni? Il premio dipende dalla probabilità di accadimento di un evento (Es. incidente), ma l assicurazione potrebbe aumentare tale probabilità (Es. sono assicurato, guido con minor prudenza) e l assicuratore non può conoscere il comportamento dell assicurato 19

20 Fallimento del mercato come conseguenza dell asimmetria informativa L asimmetria informativa produce: inefficienza, spreco di risorse rispetto alla situazione di perfetta informazione; meccanismi che permettono al mercato di fornire le informazioni rilevanti (Es. se vengo truffato su ebay, agisco sulla reputazione del venditore) Il vantaggio informativo condiziona la definizione delle caratteristiche del contratto tra il principale (colui che propone il contratto) e l agente (colui che lo può accettare o rifiutare) 20

21 Fallimento del mercato come conseguenza dell asimmetria informativa Se le parti avessero interessi in comune, le asimmetrie informative potrebbero cessare, perché tutti le condividerebbero Viceversa, chi sa di più, conserva le informazioni e cerca di sfruttarle per avvantaggiarsi 21

22 Fallimento del mercato come conseguenza dell asimmetria informativa Effetti delle asimmetrie informative: l equilibrio di mercato può non esistere e la sua esistenza dipende in modo cruciale dalla tipologia degli operatori presenti nel mercato stesso (Es % onesti vs % disonesti) se l equilibrio esiste esso risulta comunque inefficiente rispetto a quello teoricamente possibile sotto l ipotesi di piena informazione a causa dell esternalità negativa causata dai «disonesti» l inefficienza degli equilibri implica l esistenza di costi, anche nel caso in cui il mercato riesca a trasmettere l informazione rilevante (costi aggiuntivi sostenuti dagli onesti per farsi riconoscere) a parte il caso estremo di equilibri privi di scambi, un frequente effetto dell asimmetria informativa è l esistenza di equilibri con razionamento, che sono caratterizzati dalla sottoutilizzazione delle risorse disponibili (gli scambi reali risultano inferiori a quelli potenziali) 22

23 La selezione avversa Conseguenza di un asimmetria informativa precontrattuale o pre-transazione Una delle due parti è più informata dell altra a riguardo del bene da scambiare La paura di acquistare un bene del quale non si può capire del tutto la qualità può ridurne il valore per il potenziale acquirente, e ostacolarne quindi la vendita I venditori con beni di alta qualità potrebbero non trovare più conveniente vendere, mentre quelli di bassa qualità potrebbero sostenere i prezzi bassi, con il risultato che ci troveremmo sempre e solo con beni di bassa qualità (appunto, una «selezione avversa»)!!! 23

24 La selezione avversa Es. mercato assicurativo Le entrate (premio) precedono le uscite (indennità)! A quanto fissare il premio? Non tutti i casi sono uguali, occorre capire qual è davvero il caso che ho davanti ma le informazioni sono spesso private, quindi si potrebbe puntare ad un premio «medio» I soggetti a basso rischio potrebbero però ritenere di pagare un premio troppo alto, non sottoscrivendo la polizza, e lasciando soltanto quelli ad alto rischio 24

25 Selezione avversa: modello di Rothschild e Stiglitz (1976) Esistono solo due classi di rischio (alto e basso). Se il premio pagato dalle due classi è lo stesso non esiste alcun equilibrio «di aggregazione» (pooling equilibrium). Le compagnie di assicurazione possono cercare di aggirare il problema della selezione avversa differenziando le polizze e gli assicurati attraverso meccanismi di auto-selezione (Es. offrire premi più bassi a chi accetta franchigie più elevate). L eventuale equilibrio che si stabilisce in questo caso viene detto di separazione (separating equilibrium). Tuttavia, può non esistere alcun equilibro di separazione se la proporzione degli individui ad alto rischio è particolarmente elevata. 25

26 Selezione avversa Devo davvero cambiare il braccetto dell ammortizzatore? Mah, mi fido del meccanico (io «principale», ho meno informazioni dell agente, e poche speranze di chiarirmi le idee) Se non stiamo parlando del mio meccanico di fiducia (vedi giochi ripetuti) allora ha tutto l incentivo ad approfittarsi delle mie asimmetrie informative 27

27 Selezione avversa: modello di Akerlof (i «lemons») Mercato auto, acquirenti non informati, quattro categorie di prodotti: nuovo/usato, buone/scadenti Con probabilità q è una buona macchina, 1-q macchina scadente Prezzo minimo lemon P L =1000, prezzo alta qualità P Q =2000 Prezzo di riserva degli acquirenti per una lemon R L = 1500, per una di qualità R Q = 2300 In un mercato con informazione perfetta, i prezzi finali delle lemon sarebbero compresi tra 1000 e 1500, quelli delle macchine di qualità tra 2000 e

28 Selezione avversa: modello di Akerlof (i «lemons») Tutti i venditori di auto usate che valutino la loro macchina meno di R Q o R L la immetterebbero nel mercato Supponiamo che q=50% R medio =1500* *0.5=1900 Poiché 2000>1900, il cliente non è disposto a pagare 2000, quindi il venditore propone soltanto bidoni!! Nonostante il R Q sarebbe sufficiente a garantire un mercato per le auto di qualità, l incertezza le porta a scomparire 29

29 Selezione avversa: modello di Akerlof (i «lemons») Se il prezzo diminuisce, la qualità media diminuisce per l uscita dei prodotti migliori, viceversa se il prezzo aumenta invece la qualità aumenta Per quanto concerne la quantità venduta, essa dipende da prezzo (al crescere diminuisce la domanda) e qualità (al crescere aumenta la domanda) Prezzo Offerta dd D D dqme + dp p Q dp me p Domanda 30 Quantità

30 Soluzioni al problema della selezione avversa 1. Leggi che impongano la responsabilità del produttore/venditore e che riducono la possibilità di un decadimento qualitativo del mercato (es. garanzia del concessionario); 2. Imposizione di standard qualitativi e licenze (es. albi professionali); 3. Politiche di diffusione delle informazioni (es. la protezione dei marchi) al fine di ridurre l asimmetria informativa causa della selezione avversa; 4. Creazione e sviluppo di mercati incompleti per compensare le mancanze dovute alla selezione avversa (es. i mercati assicurativi). 31

31 Segnalazione vs Screening Meccanismi di «segnalazione» Es. certificazione di qualità, garanzia Se il soggetto i possiede informazioni che j ignora, i può: Nascondere le sue informazioni aggiuntive o rivelarle in modo ingannevole Rivelare una parte delle sue informazioni aggiuntive Dall altra parte, j può: Analizzare le informazioni cercando di riconoscere quelle vere e quelle false Rimanere ignorante 32

32 Segnalazione vs Screening Il soggetto i usa la propria azione come segnale per il soggetto j, che a questo punto può proporre un contratto Nel caso dello screening, invece, j induce la parte più informata i a inviare un segnale. 33

33 Segnalazione vs Screening j definisce diversi contratti orientati ad indurre i a rivelare le proprie informazioni aggiuntive Per esempio una compagnia assicurativa può proporre contratti differenti orientati a mettere in luce il tipo di cliente che ha davanti, attraverso una «autoselezione» basata su effetti di separazione Nello screening il costo del segnale viene imposto dalla parte meno informata alla più informata (Es. l università richiede al ricercatore il certificato medico) Nella segnalazione il costo è volontariamente sostenuto dalla parte con maggiore informazione (Es. adozione di una certificazione di qualità) Il segnale non è efficace se non è sufficientemente costoso 34

34 Il modello di Spence (1973) Segnali: caratteristiche modificabili dagli individui (Es. istruzione) Indici: caratteristiche non modificabili (Es. sesso, età ) Modificare i segnali deve essere costoso Due classi di produttività: alta o bassa Ognuno è consapevole della propria produttività, quantomeno più dei datori di lavoro Retribuzione produttivi = 80 /h Retribuzione meno produttivi = 30 /h Supponiamo che i lavoratori più produttivi siano il 30% W medio =0.3*80+0.7*30=45 /h 35

35 Il modello di Spence (1973) I lavoratori più produttivi vorrebbero però avere la giusta ricompensa! (mentre ricevono -35 /h) E anche il datore di lavoro vorrebbe evitare di strapagare i lavativi (+15 /h) L impresa paga la stessa cifra nel complesso, ma di fatto incentiva i lavativi Supponiamo che l istruzione sia un segnale della produttività 36

36 Il modello di Spence (1973) I lavoratori più produttivi vorranno acquisire un livello di istruzione maggiore per segnalarsi A tal fine, i lavoratori a bassa produttività non devono trovare conveniente acquisire un maggiore livello di istruzione La mancanza di un maggiore livello di istruzione deve essere un segnale credibile per evidenziare un lavoratore a bassa produttività Siano C A e C B i costi per acquisire un unità di istruzione per i lavoratori caratterizzati da alta e bassa produttività, ed E A ed E B il livello di istruzione scelto 80 C BE A < 30 C B E B 80 C A E A > 30 C A E B deve valere C A < C B 37

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