PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI E ASSISTENZIALI PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMI DEL RENE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI E ASSISTENZIALI PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMI DEL RENE"

Transcript

1 PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI E ASSISTENZIALI PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMI DEL RENE A cura di Umberto Basso, Vittorina Zagonel L approccio multidisciplinare integrato è la migliore garanzia di qualità e di efficienza del percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale per i pazienti affetti da carcinomi del rene. Tale approccio permette oggi una trattamento personalizzato sulle caratteristiche biologiche della malattia, e sulle condizioni specifiche del singolo individuo. L Oncologica Medica 1 dello IOV, in collaborazione con le unità operative e servizi dello IOV, dell AOU di Padova e Ulss 16, garantisce al paziente un approccio multidisciplinare lungo tutto il percorso di diagnosi e cura. Il paziente che giunge all osservazione dell Oncologo Medico dell Istituto Oncologico Veneto (IOV) con diagnosi di tumore renale accertata o sospetta, viene valutato presso l Ambulatorio di Neoplasie Urologiche dedicato. Prima visita oncologica La prima valutazione da parte dell oncologo medico comprende: - Anamnesi e valutazione clinica completa. È essenziale che il paziente porti alla visita tutta la documentazione clinica recente in suo possesso, compresi i referti anatomo-patologici, le lettere di dimissione, nonché i dischetti degli accertamenti radiologici eseguiti al di fuori dello IOV; Programmazione degli esami ematochimici e strumentali per la definizione dell'estensione di malattia (stadio) Comunicazione al paziente riguardo la diagnosi e la prognosi della malattia Proposta delle opzioni e obiettivi del trattamento antitumorale (se informazioni già disponibili); Modalità di somministrazione della terapia e possibili effetti indesiderati; modalità per la prevenzione ed il trattamento, con eventuale acquisizione del consenso informato per la terapia (se il trattamento è già stabilito ) Valutazione geriatrica multidimensionale se paziente di età = o superiore a 70 anni. - Programmazione degli appuntamenti successivi con i recapiti telefonici, fax, per consentire di contattare il personale medico e/o infermieristico di riferimento durante il trattamento. Invio relazione di sintesi e delle decisioni in merito, al medico di famiglia. Inquadramento diagnostico ed esami di stadi azione Definiscono la diagnosi istologica, l estensione del tumore primitivo, l eventuale presenza di metastasi a distanza. Comprendono: - TAC torace addome-pelvi, con e senza mezzo di contrasto iodato - Scintigrafia ossea 1

2 - radiografie mirate dello scheletro (in presenza di dolori ossei) - TC cerebrale (in presenza di cefalea o altri disturbi neurologici) - RX torace ed ecografia addominale nei pazienti con insufficienza renale o controindicazioni ad eseguire TAC e RMN. Per i pazienti con pregressa diagnosi di neoplasia renale inviati per la comparsa di lesioni secondarie sospette (linfonodali, scheletriche o polmonari etc), può essere necessario eseguire una BIOPSIA tramite prelievo sotto guida TC o ecografica per conferma istologica, ed escludere eventuali altre neoplasie, cui seguirà adeguato programma di trattamento. Per i pazienti con diagnosi istologica di neoplasia renale eseguita in altra sede, potrà essere richiesta la revisione dei preparati istologici. ISTOLOGIA Classificazione istopatologica dei tumori maligni del Rene carcinoma a cellule chiare (circa 70% dei casi) carcinoma papillare (10-15%, suddiviso in tipo I e tipo II) carcinoma cromofobo (5%) carcinoma midollare carcinoma dei dotti collettori (tumori del Bellini), Tumori Epiteliali carcinoma con traslocazione Xp11, carcinoma tubulo-cistico, carcinomi inclassificabili Tumori mesenchimali Forme miste epiteliali/mesenchimali Neoplasie emopoietiche Metastasi di altre neoplasie Angiomiolipoma epitelioide tumore fibroso solitario sarcoma sinoviale altri istotipi rarissimi Tumore misto epitelio-stromale Linfomi Poco frequente Forme benigne di neoplasie renali sono l Oncocitoma, angiomiolipoma, adenoma metanefrico e altre forme più rare. La forma istologica più frequente di tumore maligno del rene è il carcinoma a cellule chiare, seguono poi altre forme meno frequenti di origine epiteliale o più raramente di origine mesenchimale, emopoietica. Il rene è raramente coinvolto da metastasi di altri tumori solidi. La presenza di differenziazione sarcomatoide può essere presente in tutti gli istotipi ed è associata ad una prognosi peggiore. 2

3 STADIAZIONE TNM (AJCC versione 7.0 del 2010) T0 Assenza di tumore primitivo nel Rene (TX se non possibile definire situazione del Rene) T1 Tumore fino a 7 cm limitato al rene Tumore Linfonodi T2 T3 T4 Tumore oltre 7 cm limitato al rene Tumore che invade vena renale o tessuto perinefrico ma non la ghiandola surrenale né supera la fascia di Gerota; può invadere vena cava sopra e sotto il diaframma comprese le pareti della vena cava Tumore che invade per contiguità il surrene oppure supera fascia di Gerota e invade le strutture adiacenti N0 Linfonodi regionali negativi (NX se non determinabili) N1 Uno o più linfonodi regionali coinvolti Metastasi M0 Assenza di metastasi a distanza M1 Presenza di metastasi a distanza STADIO I T1 N0 M0 STADIO II T2 N0 M0 STADIO III T1 o T2 N1 M0 T3 N0 o N1 M0 STADIO IV T4 Qualsiasi N M0 Qualsiasi T Qualsiasi N M1 TRATTAMENTO Il trattamento viene stabilito in base all estensione della malattia (TNM) e alle condizioni cliniche del paziente. PAZIENTI CON TUMORE LIMITATO AL RENE L intervento chirurgico è il trattamento di scelta e può consistere nell asportazione completa del rene o della sola neoplasia, e può essere eseguito anche in laparoscopia per consentire un più rapido recupero post-operatorio. In alternativa possono essere proposte terapie locali come radiofrequenza o crioterapia. Terapie adiuvanti: al momento non ci sono indicazione a terapia adiuvanti dopo intervento chirurgico con asportazione completa del tumore primitivo. Terapie neo-adiuvanti: In pazienti selezionati con malattia localmente avanzata (coinvolgimento vena renale o vena cava; linfadenopatie loco-regionali) può essere presa in considerazione una terapia sistemica con inibitori tirosin-chinasici (sunitinib o pazopanib), con lo scopo di ridurre la massa tumorale, favorire l intervento chirurgico e valutare precocemente la responsività del 3

4 tumore al trattamento che potrebbe giustificare interventi chirurgici estesi sia sul primitivo che sulle eventuali metastasi resecabili. FOLLOW-UP: Circa il 50% dei pazienti operati per carcinoma renale possano sviluppare recidive locali o sistemiche, sia precocemente che anche oltre 10 anni dall intervento. Non esiste dimostrazione che programmi di controlli ravvicinati possano impattare sulla sopravvivenza globale dei pazienti, però l eventuale riscontro precoce di ripresa di malattia locale o a distanza potrebbe consentire la guarigione mediante l asportazione chirurgica, oppure un migliore controllo a lungo termine di un minore carico di malattia metastatica. A seconda del rischio di ripresa di malattia (che dipende principalmente dal diametro della massa tumorale, dal coinvolgimento o meno dei linfonodi, dal grado di Furhman (da 1 a 4 in base all aspetto dei nuclei cellulari), dalla presenza o meno di una componente sarcomatoide e di necrosi tumorale, dall identificazione dell istotipo classico a cellule chiare oppure istotipi meno frequenti come carcinoma papillare, cromofobo, midollare o dei Dotti Collettori), il follow up dei pazienti sarà diverso e dipendente anche dalle comorbidità, dalla presenza o meno di sintomi, ed eventuale riscontro di reperti dubbi ai precedenti controlli. Programma di follow-up. Pazienti a basso rischio 0-2 anni Esami ematochimici, Rx torace, ecografia addominale e visita oncologica ogni 6 mesi 3-5 anni Esami ematochimici, Rx torace, ecografia addominale e visita oncologica ogni 6 mesi Pazienti ad alto rischio 0-2 anni Esami ematochimici, TAC torace, addome e pelvi, visita oncologica ogni 3-4 mesi 3-5 anni Esami ematochimici TAC torace e addome e pelvi, visita oncologica ogni 6 mesi Tutti i pazienti Oltre 5 anni controllo annuale Nel paziente sottoposto a nefrectomia per tumore renale, particolare attenzione deve essere posta al monitoraggio della funzione renale e della pressione arteriosa, oltre ad evitare l assunzione di farmaci nefrotossici. L esecuzione di TAC o RMN con gadolinio deve sempre essere preceduta da rivalutazione della funzione renale e accompagnata da abbondante idratazione. L assunzione di acetilcisteina (il giorno prima ed il giorno stesso della infusione del MDC iodato) può essere utile per limitare il danno renale. PAZIENTI CON MALATTIA AVANZATA Negli ultimi anni si sono resi disponibili numerosi nuovi farmaci biologici per il trattamento del tumore del rene in fase avanzata. Tali farmaci hanno contribuito a migliorare sostanzialmente la sopravvivenza e anche la qualità della vita dei pazienti in fase avanzata di malattia. La malattia metastatica non ha un andamento univoco ed in alcuni casi può essere indicato prima di iniziare una terapia, effettuare un secondo controllo a distanza di circa 3 mesi per valutare la 4

5 velocità di evoluzione della malattia. Gli obbiettivi principali del trattamento sono quelli di ridurre o posticipare l insorgenza dei sintomi legati alla malattia, di migliorare la qualità della vita e di prolungare la sopravvivenza. I farmaci biologici oggi disponibili sono farmaci antiangiogenici a somministrazione orale (sunitinib, pazopanib, sorafenib, everolimus, axitinib). Altri farmaci (temsirolimus e bevacizumab) richiedono invece una somministrazione endovenosa. L interferonealfa (oggi più raramente utilizzato), viene iniettato per via intramuscolare. Il trattamento endovenoso con Interleuchina 2 ad alte dosi, riservato a pazienti giovani con malattia a buona prognosi, richiede invece ricovero ospedaliero. La scelta del trattamento (tipo di farmaco, altre eventuali terapie) viene stabilito in base a: -andamento ed estensione della malattia metastatica -caratteristiche istologiche e molecolari di malattia -classe prognostica di Motzer o di Heng - presenza e intensità di sintomi legati alla malattia -condizioni generali e autonomia funzionale del paziente -comorbidità ed età del paziente -terapia farmacologica concomitante -risposta e tolleranza ai trattamenti precedenti -preferenza del paziente in relazione ai possibili effetti collaterali attesi dei diversi agenti -disponibilità di trial clinico SCHEMI TERAPIA DOSE-SOMMINISTRAZIONE FREQUENZA Sunitinib 50mg /die os dose unica x 28 gg 4 sett. di terapia seguite da 2 sett. di pausa, 1 ciclo= 6 settimane Pazopanib 800mg per os die unica dose continuativamente 1 ciclo=28 giorni (a digiuno) Sorafenib 800 mg, per os suddivisi in 2 continuativamente 1 ciclo=28 giorni dosi giornaliere (a digiuno) Axitinib 5 mg os in 2 dosi giornaliere continuativamente 1 ciclo=28 giorni (massimo 10 mg x 2) Everolimus 10mg os die unica dose continuativamente 1 ciclo=28 giorni Bevacizumab 10mg/kg endovena 2 dosi in 28 giorni, 1 ciclo= 28 giorni Interferone alfa 9MU im per 3 giorni alla 12 dosi in 28 giorni, 1 ciclo=28 giorni settimana Temsirolimus 25 mg ev ogni 7 giorni 4 dosi in 28 giorni, 1 ciclo=28 giorni In base alla tolleranza, possono essere necessarie riduzioni di dosaggio e/o pause terapeutiche di qualche giorno. 5

6 PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEI PRINCIPALI EFFETTI INDESIDERATI DEI FARMACI ANTIANGIOGENICI I farmaci antiangiogenici hanno effetti indesiderati diversi, la cui intensità può variare molto da paziente a paziente e per i quali è dimostrato che adeguate misure preventive possono limitare intensità e ridurre il disagio dei pazienti. Nella tabella a seguire vengono presentati i principali suggerimenti e consigli per la prevenzione ed il trattamento di tali effetti. TOSSICITA Suggerimenti Farmaci Ipertensione Tossicità cutanea (Hand-Foot Syndrome) Diarrea Evitare cibi salati Evitare situazioni di stress psico-fisico Evitare caffè e bevande con caffeina Evitare sovrappeso Evitare esposizione al caldo, solventi, sostanze irritanti e taglienti; usare detergenti neutri senza profumi Portare scarpe comode Non forare vescicole né strappare pellicine Accurata manicure o pedicure in caso di callosità fare pasti piccoli, leggeri e frequenti; ridurre il consumo di fibre e legumi bere spesso fino a 2 litri al giorno e in piccole quantità evitare alcool e caffè; ACE inibitori o Sartani Beta-bloccanti Diuretici Calcio-antagonisti Alfa-antagonisti Applicazioni locali frequenti di creme lenitive Applicazioni di creme all urea in caso di ipercheratosi Loperamide Racecadotril Fermenti lattici Nausea e vomito Stanchezza Pasti piccoli e frequenti assumere liquidi a piccoli sorsi, preferibilmente lontano dai pasti evitare cibi pesanti, con sapori o odori forti, non fumare preferire cibi secchi Evitare di sostare nei luoghi di preparazione o conservazione dei cibi (odori sgradevoli) Mantenere una regolare attività fisica (passeggiate, cyclette) pianificare le attività della giornata inserendo pause di riposo. Svolgere attività rilassanti e appaganti nel corso della giornata. 6 Metoclopramide Ondansetron/granisetron o tropisetron Desametazone Polivitaminici* Carnitina* Cortisonici* (*efficacia incerta)

7 Dieta bilanciata Mancanza di appetito assecondare i propri gusti per i cibi preferiti, evitare spezie e alcolici. assumere bevande nutrienti e ipercaloriche come spuntini masticare lentamente regolare attività fisica Mucosite orale igiene accurata, lavaggio frequente dei denti e delle protesi evitare il fumo e i cibi che possono irritare (alcol, agrumi, aglio, spezie); Preferire cibi morbidi e freschi (frullati, omogeneizzati, gelati, yogurt, etc); bere frequentemente. megestrolo acetato sciacqui con colluttori diluiti o con bicarbonato di sodio; applicazioni locali di gel o spray contenenti lidocaina o altri anestetici locali Ai pazienti viene consigliato di registrare in diario personale la regolare assunzione della terapia farmacologica oncologica e non-oncologica, assieme ai valori della pressione arteriosa ed eventuali effetti indesiderati. Viene inoltre raccomandato di conservare i farmaci a domicilio in luogo asciutto, lontano dalle fonti di calore e dai bambini, e di riportare ad ogni visita le compresse residue il controlli della terapia assunta. Valutazione della risposta e tossicità: Nei pazienti in trattamento chemioterapico per la malattia avanzata vengono eseguite visite oncologiche e controllo degli esami ematochimici a cadenza mensile; la valutazione della risposta con TAC ogni circa 3 mesi. Per la valutazione della risposta si utilizzano i criteri dimensionali (RECIST) e della variazione di densità delle lesioni (CHOI). Durata del trattamento: dipende dalla tolleranza e dalla risposta al trattamento. Sono possibili pause terapeutiche per i pazienti con malattia in risposta o stabile, in trattamento da oltre 12 mesi; alla ripresa di malattia viene generalmente ripresa la stessa terapia interrotta in precedenza. Fattori Prognostici e Predittivi Al momento non sono disponibili fattori validati bioumorali o biomolecolari predittivi di risposta ai trattamenti con inibitori tirosin-chinasici o mtor inibitori. Svariati studi condotti su polimorfismi genetici di geni implicati nei pathways angiogenetici e nel metabolismo di questi farmaci hanno dato risultati contrastanti, pertanto il loro utilizzo rimane al momento solo speculativo. La determinazione delle cellule tumorali circolanti, biomarcatore prognostico nel carcinoma mammario e del colon-retto, è in fase di valutazione in progetti di ricerca attivi presso lo IOV, come fattore predittivo/prognostico nei tumori renali. 7

8 Algoritmo di trattamento del carcinoma renale Terapie adiuvanti (post-intervento) Nessuna Terapie neo-adiuvanti (pre-intervento) In casi selezionati: suntinib o pazopanib per 3-6 mesi, da interrompere 1 settimana prima dell intervento. Malattia avanzata Prima linea Classe di Rischio Precedente trattamento Opzioni di trattamento Basso o intermedio nessuno -Sunitinib -Pazopanib -Bevacizumab + interferone -Interleuchina 2 alte dosi, ( pazienti selezionati) Alto rischio nessuno -Sunitinib -Pazopanib -Temsirolimus -Solo terapie di supporto Sunitinib -Everolimus -Sorafenib -Axitinib Pazopanib -Everolimus -sunitinib Basso o intermedio Sorafenib -Everolimus -sunitinib Malattia avanzata: Bevacizumab + IFN -Sunitinib -Sorafenib Seconda linea Alto rischio (raramente candidabili a seconda linea di trattamento) Temsirolimus Sunitinib Temsirolimus -Sunitinib -Sorafenib -Everolimus -Sunitinib In presenza di istotipo con estesa componente sarcomatoide, valutare in seconda linea schemi con antracicline e gemcitabina. Nei carcinomi dei dotti collettori (tumore del Bellini) valutare l utilizzo in seconda linea di cisplatino e gemcitabina, o antracicline. 8

9 Altri trattamenti per malattia avanzata Qualora le lesioni scheletriche siano diffuse e sintomatiche è indicato l utilizzo mensile di Bisfosfonati (acido zoledronico o pamidronato), in associazione a vitamina D., previa Rx ortopantomografia basale e se necessario valutazione odontoiatrica o maxillo-faciale (per escludere problemi dentari attivi e/o necessità di estrazioni o altri trattamenti odontoiatrici invasivi) per la prevenzione della osteonecrosi mandibolare. Pazienti con insufficienza renale o intolleranti all acido zoledronico, possono essere trattati con denosumab (sottocute mensile). La radioterapia può essere indicata a scopo palliativo (lesioni scheletriche dolenti o compressione midollare da localizzazioni vertebrali destruenti), inoltre possono essere indicati trattamenti locoregionali (radiofrequenze o crioterapia su lesioni epatiche, tessuti molli, ossee, polmonari etc). Nefrectomia nella malattia avanzata: Qualora il tumore renale si manifesti all esordio in fase metastatica, in alcuni casi può essere indicato procedere comunque alla rimozione chirurgica del tumore primitivo, e in ogni caso è necessario un accertamento istologico. L asportazione del tumore primitivo può essere eseguito prima della terapia sistemica oppure dopo almeno 2 cicli di trattamento, allo scopo di valutare la risposta del tumore al trattamento. Pazienti con Performance Status scaduto o gravi comorbidità traggono minore beneficio dalla nefrectomia con ritardo nell inizio della terapia sistemica; in questi casi è preferibile iniziare un trattamento sistemico e rivalutare l ipotesi chirurgica se strettamente necessaria. Metastasectomia: Pazienti con uno o pochi siti di malattia metastatica (soprattutto se a sede polmonare), con risposta duratura al trattamento sistemico, possono essere valutati per resezione chirurgica della malattia metastatica, possibilmente sempre con intento di radicalità oncologica. In caso di assenza di malattia residua, la terapia sistemica viene generalmente interrotta in attesa della eventuale progressione radiologica. Per i pazienti di età superiore ai 70 anni, alla prima visita in Oncologia, viene proposta una Valutazione Geriatrica Multidimensionale (VGM), attraverso la quale è possibile definire in modo più completo lo stato di salute del paziente, la sua indipendenza e gli eventuali bisogni sociosanitari. L esito della VGM permette di orientare l oncologo nella scelta del trattamento più opportuno e stabilire il grado di tollerabilità dei trattamenti oncologici e definire l attesa di vita in relazione allo stadio del tumore e alla comorbidità associata. Sono disponibili programmi di trattamento specificatamente ideati per i pazienti anziani, al fine di non escludere nessun paziente da trattamenti antitumorali potenzialmente attivi. Pazienti molto sintomatici per la malattia neoplastica o con comorbidità che ne condizionano pesantemente le capacità motorie e l autonomia, hanno una minor probabilità di trarre beneficio dal trattamento e una maggior probabilità che la chemioterapia possa peggiora la qualità della vita. In questi pazienti è possibile utilizzare un trattamento a dosi ridotte, o ottimizzare il supporto palliativo. Presso l U.O.C. di Oncologia Medica 1 dello IOV sono inoltre attivi diversi protocolli sperimentali nazionali ed internazionali clinici, approvati dal comitato di bioetica, con l utilizzo di nuovi farmaci chemioterapici o biologici. Tali studi sono disponibili per tutti i pazienti e vengono proposti sulla 9

10 base dello stadio di malattia e delle caratteristiche biologiche della malattia e delle condizioni del paziente. Pazienti affetti da Von Hippel Lindau e altre sindromi ereditarie Pazienti con carcinoma renale sviluppato nell ambito della sindrome di Von Hippel Lindau richiedono una presa in carico particolare in relazione al possibile coinvolgimento di svariati organi (retina, sistema nervoso centrale, rene, pancreas, surreni, etc) e vengono seguiti in stretta collaborazione con l Unità dei Tumori Ereditari dello IOV dove viene valutato l assetto genetico e vengono presi in carico tutti i membri della famiglia portatori del gene alterato per le opportune procedure di counselling genetico e monitoraggio clinico a lungo termine. Sono coinvolti svariati specialisti fra cui radiologi, patologi, radiologi interventisti, neurochirurghi, urologi, endocrinologi, etc. Più rare forme ereditarie (carcinoma renale papillare familiare, sindrome di Birt-Hogg-dubè, etc) vengono pure prese in carico in modo multidisciplinare. Cure simultanee Negli ultimi anni un numero consistente di studi condotti in pazienti oncologici in fase metastatica, ha dimostrato l utilità di associare, in modo sistematico, alle terapie antitumorali anche le cure palliative, ottenendo non solo un beneficio su tutti i parametri di qualità della vita (obbiettivo prioritario in questa fase di malattia), ma in qualche caso, anche un prolungamento della sopravvivenza. L applicazione delle cure simultanee ha dimostrato anche di garantire il corretto setting di cura a fine vita, di migliorare la soddisfazione del paziente e di ridurre i costi e sono considerate oggi il paradigma della migliore assistenza per il malato oncologico in fase avanzata e/o metastatica. In occasione della prima visita o alla diagnosi di malattia metastatica, a tutti i pazienti viene somministrato il termometro del distress attraverso il quale si ha una prima rilevazione del grado di distress globale del paziente (fisico, funzionale, sociale, psicologico e spirituale). In base ad esso vengono identificati i bisogni ed avviati i percorsi istituzionali e domiciliari appropriati attraverso i colloqui psicologici, il servizio di nutrizione, la terapia antalgica e l assistenza domiciliare in collaborazione con il MMG/distretti. La precoce attivazione dei servizi di presa in carico domiciliare, a seconda dei bisogni espressi dal paziente e dalla sua famiglia, garantiscono il più idoneo setting di cura nella fase avanzata di malattia. 10

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma METASTASI POLMONARI Terapia Oncologica Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Metastasi polmonari: EPIDEMIOLOGIA Prevalenza nelle autopsie di

Dettagli

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Oncologia medica

Domande relative alla specializzazione in: Oncologia medica Domande relative alla specializzazione in: Oncologia medica Domanda #1 (codice domanda: n.541) : Cosa caratterizza il grado T2 del colangiocarcinoma? A: Interessamento del connettivo periduttale B: Coinvolgimento

Dettagli

Sarcomi delle Parti Molli

Sarcomi delle Parti Molli Congresso Nazionale di Chirurgia Pediatrica LA MALATTIA NEOPLASTICA NELL ADOLESCENTE E NEL GIOVANE ADULTO STRATEGIE A CONFRONTO Ferrara, 9 OTTOBRE 2013 Sarcomi delle Parti Molli Gianni Bisogno Clinica

Dettagli

Le neoplasie renali. fabrizio dal moro

Le neoplasie renali. fabrizio dal moro Le neoplasie renali fabrizio dal moro Le neoplasie renali Epidemiologia - INCIDENZA: 7,5/100.000 - Maschi/Femmine: 2:1 - Fascia d et d età più colpita: 5-6 decade Le neoplasie renali Classificazione -

Dettagli

Criteri di scelta per la prima e seconda linea. Mariella Sorarù UO Oncologia Camposampiero

Criteri di scelta per la prima e seconda linea. Mariella Sorarù UO Oncologia Camposampiero Criteri di scelta per la prima e seconda linea Mariella Sorarù UO Oncologia Camposampiero Quali farmaci a disposizione? INIBITORI TKI: Sorafenib Sunitinib Pazopanib Axitinib INIBITORI m TOR: Temsirolimus

Dettagli

Tumore del Rene COS È IL TUMORE DEL RENE?

Tumore del Rene COS È IL TUMORE DEL RENE? Tumore del Rene COS È IL TUMORE DEL RENE? Comunemente conosciuto con ipernefroma, la sua incidenza nel 2009 negli USA viene estimata in circa 60.000 nuovi casi. Esso occupa il VII posto tra i piu frequenti

Dettagli

CHE COSA SONO I BIFOSFONATI?

CHE COSA SONO I BIFOSFONATI? Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico CHE COSA SONO I BIFOSFONATI? Informativa per i pazienti I bifosfonati sono farmaci introdotti più di vent

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PRESENTAZIONE DEL PDTA ELABORATO DAL GRUPPO FEDERICO REA U.O.C. CHIRURGIA TORACICA UNIVERTA DEGLI STUDI DI PADOVA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico ed Assistenziale Rappresenta

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

coin lesion polmonare

coin lesion polmonare coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta

Dettagli

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 24.10.2013 Dr.ssa S. Ferrario Dr.ssa M.V. Forleo Dr.ssa E. Piazza Dr.ssa G. Saporetti Dr. E. Goggi

Dettagli

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL RENE

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL RENE LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL RENE Data di aggiornamento: giugno 2011 1 TERAPIA Tumore del RENE Terapia delle cisti renali complesse PRESENTAZIONE (TNM Ed. 2009) Cisti renale complessa tipo III di

Dettagli

Bari, 7-10 novembre 2013 Gestione del Carcinoma Tiroideo in progressione Take Home Messages

Bari, 7-10 novembre 2013 Gestione del Carcinoma Tiroideo in progressione Take Home Messages Gestione del Carcinoma Tiroideo in progressione Take Home Messages Rinaldo Guglielmi UOC Endocrinologia Il problema La maggior parte dei carcinomi tiroidei differenziati guarisce con il trattamento iniziale

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

Neoplasia renale: quali alternative? Dott Fulvio Lagana Urologia O.C.Dolo

Neoplasia renale: quali alternative? Dott Fulvio Lagana Urologia O.C.Dolo Neoplasia renale: quali alternative? Dott Fulvio Lagana Urologia O.C.Dolo Neoplasia renale Fino al 50% dei casi riscontri incidentali Costante aumento dell incidenza di nuove diagnosi Aumento dell eta

Dettagli

CAPITOLO 1 indice. Tumore della mammella pag. 27 Tumore della cervice uterina pag. 30 Melanoma pag. 31 Linfomi pag. 31. bibliografia pag.

CAPITOLO 1 indice. Tumore della mammella pag. 27 Tumore della cervice uterina pag. 30 Melanoma pag. 31 Linfomi pag. 31. bibliografia pag. CAPITOLO 1 indice le neoplasie nell anziano pag. 5 Valutazione del paziente anziano pag. 7 Aspetti generali del trattamento pag. 10 Tumori del colon-retto pag. 11 Tumori della mammella pag. 13 Tumori del

Dettagli

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici. LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di

Dettagli

MULTIDISCIPLINARIETA E PROCESSO GISMa 26-27 settembre 2013

MULTIDISCIPLINARIETA E PROCESSO GISMa 26-27 settembre 2013 Antonio Maestri UOC Oncologia/Hospice Ospedale Santa Maria della Scaletta Azienda USL di Imola PERCORSI E RIPERCORSI SENOL RT CHIR AN PAT ONCO DIAGNOSTICA SENOLOGICA MULTIDISCIPLINARIETA E PROCESSO CHIRURGIA

Dettagli

Allegato 1 Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini dell autorizzazione all immissione in commercio

Allegato 1 Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini dell autorizzazione all immissione in commercio Allegato 1 Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini dell autorizzazione all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Tenendo conto della valutazione del Comitato per

Dettagli

ALGORITMO RIASSUNTIVO DELLE OPZIONI TERAPEUTICHE CHIRURGICHE : - Nefrectomia semplice - Nephron-sparing in pazienti selezionati

ALGORITMO RIASSUNTIVO DELLE OPZIONI TERAPEUTICHE CHIRURGICHE : - Nefrectomia semplice - Nephron-sparing in pazienti selezionati ALGORITMO RIASSUNTIVO DELLE OPZIONI TERAPEUTICHE CHIRURGICHE : STADIO I o T1,T2 No Mo : - Nefrectomia radicale (escissione del rene + del surrene + grasso perirenale e Gerota con o senza linfadenectomia

Dettagli

Sommario. 1. Scopo e applicabilità 2. Riferimenti 3. Allegati 4. Descrizione del percorso. PERCORSO Codice DVA 09 Rif. P 01. Pag.

Sommario. 1. Scopo e applicabilità 2. Riferimenti 3. Allegati 4. Descrizione del percorso. PERCORSO Codice DVA 09 Rif. P 01. Pag. Rif. P 01 Pag. 1 Sommario 1. Scopo e applicabilità 2. Riferimenti 3. Allegati 4. Descrizione del percorso REVISIONI N REV. DATA STESURA DESCRIZIONE Rif. PARAGR. Rif. PAGINA 00 20/10/2009 Prima emissione

Dettagli

Neoplasie della mammella - 2

Neoplasie della mammella - 2 Neoplasie della mammella - 2 Fattori prognostici Numero di N+ : >3 Età e stato menopausale Diametro di T Invasione linfatica e vascolare Tipo istologico Grading Recettore per Estrogeni/Progesterone Amplificazione

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

Le malattie della tiroide (dalla diagnosi alla terapia ) Focus sui percorsi aziendali A cura del Gruppo tiroide ASLAL Coordinatore: Dr.

Le malattie della tiroide (dalla diagnosi alla terapia ) Focus sui percorsi aziendali A cura del Gruppo tiroide ASLAL Coordinatore: Dr. Le malattie della tiroide (dalla diagnosi alla terapia ) Focus sui percorsi aziendali A cura del Gruppo tiroide ASLAL Coordinatore: Dr. Singarelli Il follow-up del paziente operato Piero Iacovoni Acqui

Dettagli

E.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore, L.E. Trodella, L. Poggesi, R.M. D Angelillo, E. Iannacone, L.Trodella!

E.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore, L.E. Trodella, L. Poggesi, R.M. D Angelillo, E. Iannacone, L.Trodella! Il trattamento stereotassico delle lesioni surrenaliche in pazienti oligometastatici affetti da NSCLC: una promettente arma per il controllo locale di malattia?! E.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore,

Dettagli

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia

Dettagli

Terapia del dolore e cure palliative

Terapia del dolore e cure palliative Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.

Dettagli

Osservazioni su Report di un caso di ADK POLMONARE con metastasi linfonodali,, epatiche ed ossee

Osservazioni su Report di un caso di ADK POLMONARE con metastasi linfonodali,, epatiche ed ossee Osservazioni su Report di un caso di ADK POLMONARE con metastasi linfonodali,, epatiche ed ossee dott. Mauro Madarena Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini (Roma) Paziente di sesso maschile, anni 52,

Dettagli

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA Direzione Sanitaria PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA Il carcinoma della mammella rappresenta la neoplasia più frequente nel sesso femminile, in tutte le fasce

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,

Dettagli

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE e-oncology II edizione: L informatizzazione in Oncologia Trento, 22 ottobre 2010 LA CONTINUITA ASSISTENZIALE Prof. Oscar Alabiso Oncologia AOU Novara Continuità Assistenziale : organizzazione centrata

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione

Dettagli

Franco Patrone DIMI, Università di Genova

Franco Patrone DIMI, Università di Genova PRINCIPI DI ONCOLOGIA GERIATRICA Franco Patrone DIMI, Università di Genova Genova, 16 Ottobre 2010 I Tumori nell Anziano: Dimensioni del Problema Più del 50 % dei tumori si manifestano tra i 65 e i 95

Dettagli

Maschio di 79 anni Ricovero 21.10.1999 per patologia polmonare sospetta TC Cerebrale senza e con MDC RMN 4.11.1999 2.11.1999 Scintigrafia ossea

Maschio di 79 anni Ricovero 21.10.1999 per patologia polmonare sospetta TC Cerebrale senza e con MDC RMN 4.11.1999 2.11.1999 Scintigrafia ossea Maschio di 79 anni Ricovero 21.10.1999 per patologia polmonare sospetta ed esegue: TC Cerebrale senza e con MDC In sede parasagittale sinistra superiormente al tetto del ventricolo laterale di sinistra,

Dettagli

RACCOMANDAZIONI per la SALUTE ORALE nei pazienti in cura con bisfosfonati

RACCOMANDAZIONI per la SALUTE ORALE nei pazienti in cura con bisfosfonati RACCOMANDAZIONI per la SALUTE ORALE nei pazienti in cura con bisfosfonati Caro paziente, se sei in procinto di iniziare o hai già effettuato un trattamento terapeutico con farmaci quali aminobisfosfonati,

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo Relatori: Neoplasia della mammella: come si affronta Dott. Duilio Della Libera Dott. Mauro Dal Soler Dott. Pierluigi Bullian Data 16 aprile 2014 Sede Aula

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P. CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1

Dettagli

IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta

IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta LA RADIOTERAPIA E un metodo di cura conosciuto da più di 100 anni che prevede l utilizzo di radiazioni

Dettagli

RACCOMANDAZIONI per la SALUTE ORALE nei pazienti che assumono Bisfosfonati o altri farmaci per la cura delle ossa

RACCOMANDAZIONI per la SALUTE ORALE nei pazienti che assumono Bisfosfonati o altri farmaci per la cura delle ossa RACCOMANDAZIONI per la SALUTE ORALE nei pazienti che assumono Bisfosfonati o altri farmaci per la cura delle ossa Gentile paziente, se sei in procinto di iniziare o hai già effettuato un trattamento terapeutico

Dettagli

La Terapia del dolore

La Terapia del dolore La Terapia del dolore Corso di Introduzione alle Cure Palliative-1 St. Christophe, 10 giugno 2006 Dott. Lorenzo Pasquariello Resp. SSD Terapia del Dolore Azienda USL Valle d Aosta Dolore oncologico Dolore

Dettagli

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Modulo 2 Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Istotipi Eventuale meno sottotitolo frequenti Carcinoma neuroendocrino a grandi cellule Neoplasia maligna a grandi cellule caratterizzata da un pattern

Dettagli

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI C.Mosci; F.Nasciuti Centro Specialistico di Oncologia Oculare Ente Ospedaliero Ospedali Galliera - Genova carlo.mosci@galliera.it XXVI RIUNIONE S.O.N.O.

Dettagli

PROGRAMMA 1 RIDUZIONE DELLE DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE

PROGRAMMA 1 RIDUZIONE DELLE DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE PROGRAMMA 1 RIDUZIONE DELLE DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE ex. Art. 3 Rete solidale e collaborazioni internazionali del DM del 21 luglio 2006 Programma straordinario

Dettagli

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore dell ovaio Adele Caldarella Tumore dell ovaio in Italia 9 tumore più frequente nel sesso femminile 2.9% delle diagnosi tumorali

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi

Dettagli

Le proponiamo un appuntamento per il giorno <gg/mm/aaa> alle ore <00.00> presso l ambulatorio di via <indirizzo>, Roma

Le proponiamo un appuntamento per il giorno <gg/mm/aaa> alle ore <00.00> presso l ambulatorio di via <indirizzo>, Roma La Regione Lazio e la ASL Roma XY La invitano a partecipare ad un programma di prevenzione del tumore del collo dell utero rivolto alle donne di età compresa fra i 25 e 64 anni. Il programma ha lo scopo

Dettagli

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4 1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che

Dettagli

Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale nella Sclerosi Laterale Amiotrofica: Esperienze e Progetti del Centro SLA dell'a.c.o.

Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale nella Sclerosi Laterale Amiotrofica: Esperienze e Progetti del Centro SLA dell'a.c.o. Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale nella Sclerosi Laterale Amiotrofica: Esperienze e Progetti del Centro SLA dell'a.c.o. San Filippo Neri Marialaura Santarelli PREMESSA La necessità di definire

Dettagli

Percentuale di soggetti operati entro 60 giorni dalla data della mammografia

Percentuale di soggetti operati entro 60 giorni dalla data della mammografia Codice Interno Definizione Fase PDTA Significato Denominatore Numeratore Formula Matematica Valore di Riferimento Fonti dati BC obj1 Percentuale di soggetti operati entro 60 giorni dalla data della mammografia

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

Gli esami di diagnosi e stadiazione previsti dai PDTA per cui è applicabile l esenzione 048 temporanea. (Domenico Manachino Responsabile CAS ASLVC)

Gli esami di diagnosi e stadiazione previsti dai PDTA per cui è applicabile l esenzione 048 temporanea. (Domenico Manachino Responsabile CAS ASLVC) Gli esami di diagnosi e stadiazione previsti dai PDTA per cui è applicabile l esenzione 048 temporanea (Domenico Manachino Responsabile CAS ASLVC) Esami di diagnostica e stadiazione neoplastica Stato attuale

Dettagli

ONCOVIEW 2012. Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti

ONCOVIEW 2012. Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti ONCOVIEW 2012 Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti ONCOVIEW - COME SI COLLABORA Lo studio ONCOVIEW ha l obiettivo di fornire un quadro esaustivo ed approfondito delle terapie farmacologiche

Dettagli

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente

Dettagli

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi

Dettagli

PROTOCOLLO PET/TC ONCOLOGICA

PROTOCOLLO PET/TC ONCOLOGICA Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO ospedale di Castelfranco Veneto e Montebelluna dipartimento diagnostica per immagini sede di Castelfranco Veneto unità operativa medicina nucleare - direttore:

Dettagli

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO

Dettagli

La cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedale-territorio

La cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedale-territorio La cura del dolore nell'anziano fragile: protocollo operativo multicentrico SIGOT di un programma di cure palliative integrato ospedale-territorio Dott. Gianfranco Conati U.O.C. Geriatria Ospedale Civile

Dettagli

Documento PTR n.212 relativo a:

Documento PTR n.212 relativo a: Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Commissione Regionale del Farmaco (D.G.R. 1540/2006, 2129/2010 e 490/2011) Documento PTR n.212 relativo a: PAZOPANIB Aprile 2014 Pazopanib Indicazioni registrate

Dettagli

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Questo testo intende fornire in maniera semplice utili informazioni su un tema di particolare importanza

Dettagli

IL MANUALE DEL DATABASE WEB

IL MANUALE DEL DATABASE WEB [Digitare il testo] PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE TERRITORIALE Mesotelioma Maligno della Pleura Allegato n. 5 Revisione n. 1 Approvato il 27/5/2014 Il manuale del database web IL MANUALE

Dettagli

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

Il Ruolo del Chirurgo Federico Rea

Il Ruolo del Chirurgo Federico Rea Il Ruolo del Chirurgo Federico Rea UOC CHIRURGIA TORACICA Università degli Studi di Padova Ruolo della chirurgia nel PDTA del tumore polmonare DIAGNOSTICO TERAPEUTICO Interventi Diagnostici Se possibile

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net

Dettagli

30/05/2011. Carcinoma esofageo. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1

30/05/2011. Carcinoma esofageo. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1 Carcinoma esofageo 1 Anatomia 2 scaricato da www.sunhope.it 1 3 Epidemiologia ed Eziologia 4 scaricato da www.sunhope.it 2 Epidemiologia ed Eziologia Costituisce il 50% di tutta la patologia d organo 7%

Dettagli

PERCORSO UNITA PROSTATA. POLICLINICO UMBERTO I v.le Regina Elena, 324 Roma

PERCORSO UNITA PROSTATA. POLICLINICO UMBERTO I v.le Regina Elena, 324 Roma PERCORSO UNITA PROSTATA POLICLINICO UMBERTO I v.le Regina Elena, 324 Roma COORDINAMENTO DIAGNOSTICO: Dott.ssa Valeria Panebianco, UOC Radiologia Centrale (Dir.Prof.C.Catalano) Dipartimento di Scienze Radiologiche,

Dettagli

Excursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011

Excursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011 Excursus legislativo sulla palliazione Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011 1 Legge 39/99 Stabilisce l adozione di un programma

Dettagli

Prima del trattamento con bifosfonati endovena. Misure preventive per pazienti oncologici ed ematologici

Prima del trattamento con bifosfonati endovena. Misure preventive per pazienti oncologici ed ematologici Prima del trattamento con bifosfonati endovena. Misure preventive per pazienti oncologici ed ematologici A.FASCIOLO, S.O.C. ORL. Direttore Dott. Raffaele Sorrentino ONJ Fattori di rischio Tipo bifosfonato

Dettagli

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights 16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara) Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati

Dettagli

Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta

Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta Il CAS (Centro Assistenza Servizi): Aspetti organizzativi e criticità Dott. Vittorio Fusco ASO Alessandria La Rete Oncologica: obiettivi Rispondere all incremento

Dettagli

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico C. Cocco 1, B. Caruso 1, E. Fiorio 2 1 Laboratorio Analisi (sede di BT) 2 Oncologia (sede di BT), AOUI,

Dettagli

Mini Guida Informativa per i dipendenti

Mini Guida Informativa per i dipendenti ASSICASSA Piano Sanitario Dipendenti a cui si applica il CCNL Telecomunicazioni Mini Guida Informativa per i dipendenti Sintesi delle Condizioni del Piano Sanitario MINI GUIDA AL PIANO SANITARIO ASSICASSA

Dettagli

Presentazione. Strategie europee contro il cancro 3

Presentazione. Strategie europee contro il cancro 3 00_carpanelli_ok 9-09-2002 16:52 Pagina V Autori Presentazione XI XVII MODULO 1 Epidemiologia, prevenzione e ricerca 1 Strategie europee contro il cancro 3 Il quinto programma quadro 3 Il programma qualità

Dettagli

Cancro del testicolo

Cancro del testicolo Cancro del testicolo ti 1 Anatomia 2 1 Epidemiologia ed Eziologia 1 2% dei tumori maligni 9 pazienti su 10 guariscono Incidenza 3/100000 in Italia Maggior frequenza nella terza quarta decade 3 Fattori

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

Il Nodulo Tiroideo. "Diagnostica Citologica"

Il Nodulo Tiroideo. Diagnostica Citologica Il Nodulo Tiroideo "Diagnostica Citologica" FNAC Con il termine di FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology) si intende un prelievo citologico eseguito mediante un ago definito sottile (a partire da 22G ),

Dettagli

RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014

RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 02/12/2014 - TUMORE DEL SENO E DELLA TIROIDE, CONVEGNO GIOVEDÌ IN CHIESA Campobasso. Giovedì 4 dicembre alle 18 e 30 nella chiesa di S.Antonio Abate, a Campobasso,

Dettagli

meditel Centro Medico Polispecialistico

meditel Centro Medico Polispecialistico meditel Centro Medico Polispecialistico ILProgetto Un vantaggio per LaDonna che accede a percorsi a lei dedicati, nella sicurezza di una struttura qualificata e supportata a livello ospedaliero. IlTerritorio

Dettagli

Dott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci

Dott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci Dott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci Negli ultimi anni c è stato un notevole cambiamento nella gestione diagnosticoterapeutica dei soggetti affetti da neoplasia

Dettagli

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE 30 Ovaio C56.9 Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e il raggruppamento in stadi per questo capitolo non sono stati modificati rispetto alla V edizione. ANATOMIA Sede primitiva. Le ovaie

Dettagli

IL TUMORE DELLA PROSTATA

IL TUMORE DELLA PROSTATA IL TUMORE DELLA PROSTATA Dott. CARMINE DI PALMA Andrologia, Urologia, Chirurgia Andrologica e Urologica, Ecografia Che cos è il cancro della prostata? Cancro significa crescita incontrollata di cellule

Dettagli