UNI LDR P. SCHEDA DI SICUREZZA Revisione n 03 del 22/04/2014 Redatta da AB 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO, DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA

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1 Pag. 1 di 5 UNI LDR P SCHEDA DI SICUREZZA Revisione n 03 del 22/04/2014 Redatta da AB 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO, DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Nome commerciale : UNI LDR P Codice della preparazione : Numero di registrazione : xxxx 1.2 Utilizzo della sostanza/preparato Utilizzo dei prodotti chimici: Prodotti in lana di roccia per isolamento in edilizia, industria e per l isolamento acustico. I prodotti sono disponibili in forma di pannelli, materassi o coppelle Categoria di utilizzo: il prodotto può essere utilizzato comunemente 1.3 Identificazione della società Distributore Unistara S.p.A. P.zza Rossetti 3/ Genova (Itay) Contatti Servizio Tecnico Unistara Tel.: Fax: tech@unistara.com 1.4 Numero telefonico di chiamata urgente Centro Antiveleni Ospedale di Niguarda Milano Tel Roma Ospedale Gemelli Tel IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI 2.1 classificazione della sostanza o del preparato UNI LDR P non è classificata 2.2 Etichettatura 2.3 Altri Pericoli L effetto meccanico delle fibre a contatto con la pelle può provocare prurito temporaneo. La decomposizione del legante sopra i 190 C può pro durre biossido di carbonio e alcune tracce di gas. 3. COMPOSIZIONE E INFORMAZIONE SUI COMPONENTI 3.1 Sostanze Componenti principali Classificazione Concentrazione Lana di roccia (1) non classificata % Legante non classificato 1 5 % Olio non classificato % (1) Fibre artificiali vetrose (silicati) con orientamento casuale contenenti ossidi alcalini e ossidi alcalino terrosi (Na2O+K2O+CaO+MgO+BaO) in percentuale superiore al 18% del peso e conformi ad una delle condizioni della nota Q. Rivestimenti possibili: tessuto o velo di vetro, alluminio o carta

2 Pag. 2 di 5 4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso Inalazione: Abbandonare il luogo d esposizione. Sciacquare la gola e soffiare il naso per eliminare la polvere. Contatto con la pelle Se si verifica prurito dovuto all effetto meccanico delle fibra, rimuovere gli abiti impolverati,lavare la pelle con acqua fredda e sapone Contatto con gli occhi Sciacquare con acqua corrente. Ingestione Bere molta acqua in caso di ingestione accidentale. 4.2 Principali effetti e sintomi, acuti o ritardati 4.3 Indicazione di eventuali cure mediche immediate o trattamenti richiesti 5. MISURE ANTINCENDIO 5.1 Mezzi di estinzione Nessun particolare requisito richiesto. Si possono utilizzare normali mezzi antincendio. 5.2 Rischi particolari dovuti alla sostanza o al preparato 5.3 Raccomandazioni per i Vigili del Fuoco 6. PROVVEDIMENTI IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE 6.1 Precauzioni personali, equipaggiamento protettivo e procedure di emergenza In caso di presenza di una elevata concentrazione di polvere, utilizzare dispositivi di protezione personale come indicato al punto Precauzioni per la protezione dell'ambiente 6.3 Pulizia Utilizzare l aspirapolvere o un pulitore a vapore prima di spazzare via. 6.4 Riferimento al altre sezioni Consultare i punti 7.1 e MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO 7.1 Precauzioni per una corretta manipolazione In caso di installazione del materiale in spazi non propriamente ventilati si raccomanda l utilizzo di maschera protettiva. Durante la manipolazione si raccomanda l uso di indumenti protettivi, e occhiali se si lavora sopra la testa. Smaltire lo scarto secondo le normative locali vigenti. Si consiglia l'utilizzo di aspiratori per la pulizia. In caso di prurito sciacquare con acqua fredda prima di lavarsi. 7.2 Stoccaggio Custodire il materiale negli imballi originali protetto dall'umidità e da possibili danneggiamenti fino al suo utilizzo. 7.3 Uso specifico 8. CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE/PROTEZIONE PERSONALE 8.1 Parametri di controllo Valori Limiti di esposizione 1 fibra/cm³ Circolare n 4 del 15/03/2000 del Ministero della Sanità Limite massimo di esposizione Nessuno a livello Europeo

3 Pag. 3 di 5 Altri valori limite Polvere inorganica 10mg/m³ (FI,SWE,LT) 0,4mg/m³ (PL) Valori limite in altri paesi Fibra minerale 1 fibra/m³ (FI, SWE, LT) DNELs: PNECs: 8.2 Controllo dell esposizione l effetto meccanico delle fibre a contatto con la pelle può provocare prurito temporaneo Protezione di occhi/volto Indossare occhiali protettivi in caso di installazione in alto. Si raccomanda la protezione degli occhi secondo EN 166 Protezione della pelle Coprire la pelle esposta al contatto Protezione delle mani Si raccomanda l utilizzo di guanti secondo EN 388. Protezione delle vie respiratorie In caso di installazione in zona non areata o durante operazioni che possono generare polvere, utilizzare mascherine usa e getta in classe FFP2 raccomandate nella EN149. Pericoli termici Controllo dell esposizione ambientale 9. PROPRIETA CHIMICHE E FISICHE 9.1 Informazioni generali su proprietà fisiche e chimiche Aspetto Odore Soglia di odore ph Punto di fusione / punto di congelamento Punto di inizio ebollizione Punto di infiammabilità Tasso di evaporazione Infiammabilità (solido, gassoso) Limiti di infiammabilità o limiti di esplosione Pressione di vapore Densità di vapore Solida, fibrosa, grigia Priva di odore Oltre i 1000 C la lana di roccia comincia ad ammorbidirsi e a sciogliersi Non combustibile Densità relativa kg/m 3 Solubilità Coefficiente di partizione: noctanol/acqia Temperatura di autocombustione Temperatura di decomposizione Viscosità Proprietà esplosive Proprietà ossidanti I prodotti sono praticamente non solubili in acqua e soluzioni organiche.

4 Pag. 4 di Altre informazioni 10. STABILITA E REATTIVITA 10.1 Reattività 10.2 Stabilità chimica 10.3 Possibili reazioni pericolose 10.4 Condizioni da evitare 10.5 Materiali non compatibili 10.6 Rischi di decomposizione Nessuno in condizioni di utilizzo normali Per utilizzo ad alte temperature. Le resine iniziano ad evaporare sopra i 190 C rilasciando gas e odori. La durata e la quantità dei vapori rilasciati dipendono dallo spessore del prodotto, dal contenuto di legante e dalla temperatura. Durante il primo riscaldamento si consigliano una buona aerazione e dispositivi di protezione personale adeguati. 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1 Informazioni su effetti tossicologici Alta tossicità Non tossico Irritazione e corrosività L effetto meccanico delle fibre a contatto con la pelle può causare prurito temporaneo. Danni o irritazioni serie agli occhi Può provocare irritazione meccanica di breve durata Mutagenicità cellulare Cancerogenicità Tossicità riproduttiva Esposizione singola STOT Esposizione ripetuta STOT Pericolo di aspirazione Altre informazioni 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE 12.1 Tossicità Non tossica 12.2 Persistenza e degradabilità Persistente 12.3 Potenziale Bioaccumulativo Scarsa per le specie acquatiche 12.4 Mobilità Scarsa possibilità 12.5 Risultati della valutazione PBT o vpvb 12.6 Altri effetti negativi

5 Pag. 5 di CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1 Metodi di trattamento del rifiuto Gli scarti della lana di roccia conformi alla nota Q sono classificati come non pericolosi (codice ) secondo il Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER) e, in quanto tali, possono essere smaltiti in discariche per rifiuti non pericolosi. 14. INFORMAZIONI RELATIVE AL TRASPORTO 14.1 Numero UN 14.2 Nomenclatura UN per trasporto via mare 14.3 Classe di trasporto ADR 14.4 Gruppo di imballo 14.5 Rischi ambientali 14.6 Speciali precauzioni per l utilizzatore 14.7 Trasporto in stiva secondo l Allegato II della MARPOL73/78 del Codice IBC 15. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA 15.1 Norme e legislazione su ambiente, salute e sicurezza specifiche per la sostanza o preparati Le fibre di lana di roccia sono conformi alla nota Q secondo il Regolamento Europeo N. 1272/2008 su classificazione, etichettatura e imballaggio (CLP). La lana di roccia UNI LDR P non ha classificazione. Tutti i manufatti UNI LDR P sono composti da fibre biosolubili non classificate e certificate EUCEB. EUCEB, European Certification Board of Mineral Wool Products scaturisce da una iniziativa volontaria dell industria della lana minerale. E un autorità indipendente di certificazione che garantisce che i manufatti siano composti da fibre conformi ai criteri di biosolubilità indicati nella nota Q della Direttiva 97/69/EC e del Regolamento (EC) 1272/ Valutazione di sicurezza chimica 16. ALTRE INFORMAZIONI Lista delle relative frasi di rischio R e consigli di sicurezza S Fonti utilizzate per compilare la scheda di sicurezza Normativa (EC) N. 1272/2008, IARC (2002), Direttiva 97/69/EC, Monografia IARC sulla valutazione sui rischi cancerogeni per l'uomo, Volume 81 fibre di vetro, Direttiva 2009/2/CE della Commissione del 15 gennaio 2009, recante 31 adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/CEE. Metodi utilizzati ai fini della classificazione Rif.Punto 15 Note : Questi dati sono basati su una conoscenza attuale. Non costituiscono garanzia delle caratteristiche specifiche del prodotto e non hanno alcuna validità contrattuale. La stampa del presente documento è una copia in distribuzione non controllata della versione aggiornata disponibile sul sito Unistara. E responsabilità dell'utilizzatore verificarne l'aggiornamento controllando che il numero e la data di revisione coincidano con quelli della versione disponibile sul sito Unistara e, in difetto astenersi dall utilizzo ed eliminarla.