PERCORSI MATEMATICI AMBIENTE DIDATTICO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. di Caterina Scapin

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1 PERCORSI MATEMATICI AMBIENTE DIDATTICO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA di Caterina Scapin

2 Ci sono delle attività che producono COMPETENZE Alcune COMPETENZE sono predittive di DIFFICOLTA - DISTURBO

3 DISLESSIA EVOLUTIVA ( un esempio di disturbo che interessa il 4% circa della popolazione scolastica che se riconosciuto in tempo, meglio se alla Scuola dell Infanzia, può essere compensato con successo ) La D.E. è una DISABILITA specifica di apprendimento di origine NEUROBIOLOGICA che si esprime con la difficoltà a leggere in modo accurato e/o fluente. Deriva da un deficit della componente FONOLOGICA del linguaggio

4 DISABILITA Incapacità a stabilizzare una routine di azioni L allenamento non produce gli effetti attesi ( effetti positivi solo sulla difficoltà, no sul disturbo) Non scatta l automatismo

5 ORIGINE NEUROBIOLOGICA Costituzionale fa parte della dotazione innata, tende a persistere nel tempo. Con interventi idonei si riducono gli effetti e si ottengono buoni risultati funzionali se il disturbo: viene affrontato precocemente con tecniche adeguate

6 COME RICONOSCERE LA DISLESSIA? SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA DELL INFANZIA Difficoltà di linguaggio Difficoltà di nella linguaggio copia da modello e disordine nello spazio del foglio Difficoltà Disturbo nella della memoria copia da a modello breve e disordine termine nello spazio del foglio Difficoltà di attenzione Disturbo Manualità della fine memoria difficoltosa a breve termine Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare Difficoltà di a attenzione ripetere sequenze ritmiche Manualità fine difficoltosa Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche SCUOLA PRIMARIA Difficoltà di copia dalla lavagna Perdita della riga e salto della parola in lettura Difficoltà d uso dello spazio del foglio Omissione delle lettere maiuscole Lettere e numeri scambiati Sostituzione di suoni simili Difficoltà nei digrammi Punteggiatura ignorata Difficoltà ad imparare le tabelline Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche Difficoltà a ricordare i termini specifici delle discipline, le epoche storiche, le date degli eventi Difficoltà espositive

7 SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI SANITARI

8 La relazione La didattica L organizzazione

9 CREARE CLIMA POSITIVO, LAVORARE SULLE DIVERSITA

10 Utilizzare un atteggiamento empatico Favorire occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie difficoltà e delle proprie diversità Non essere avaro di gratificazioni ed usare il rinforzo come strumento abituale Aiutare il bambino ad accettare le proprie difficoltà e a migliorare la propria autostima Ricordare che poco passa a livello cognitivo se il bambino non è sereno

11 La comunicazione scuola - famiglia è un aspetto di cruciale importanza perché deve creare fiducia ed alleanza nel progetto educativo Con i ragazzi in difficoltà la sfida è maggiore perché oltre alla professionalità viene chiesto di avere grande sensibilità ed umanità

12 Cercare di sapere tutto il possibile sulle difficoltà linguistiche e sui disturbi Informarsi in modo preciso sulle difficoltà specifiche perché ogni bambino è un po diverso dagli altri Coinvolgere tutti gli insegnanti della classe per parlare delle difficoltà, decidere insieme come comportarsi nelle attività, nelle osservazioni, nella valutazione In caso di trasferimento di scuola o nel passaggio di grado, comunicare tutte le informazioni ai nuovi insegnanti

13 Ambiente Scrittura Valutazione Lettura Studio

14 Cercare di organizzare lo spazio in modo accogliente e intenzionale, con punti di riferimento precisi. Anche lo spazio insegna e stimola l apprendimento. Lo spazio ben strutturato aiuta i bambini ad orientarsi meglio nelle attività Lo spazio dovrebbe garantire sia l attività individuale che l attività di reciproco aiuto

15 Pareti parlanti: Una parete per la scrittura con riferimenti chiari, visivi per ogni lettera e mano mano per le successive difficoltà ortografiche Una parete per i numeri con tutti i numeri ben visibili, linea dei numeri Pareti attrezzate: Spazi con riferimenti visivi per la lingua, la matematica, la storia ( storia personale, della scuola, del paese ), lo spazio e il tempo ( i percorsi, le mappe ) e riferimenti extralinguistici (grafici temporali, foto, schemi, mappe concettuali o mentali ) Pianificazione del lavoro Qualsiasi sia l età dei bambini, munisci l aula di un orologio grande e leggibile e di calendario.

16 Proporre giornalmente giochi linguistici per migliorare la competenza fonologica e metafonologica Qualsiasi cartellone o scheda presenta caratteri scritti in stampato maiuscolo Pensare sempre che la scrittura è un mezzo per comunicare, quindi ci dovranno essere mille occasioni per scrivere in modo spontaneo, sul disegno appena fatto, in un cartellone,.( soprattutto come approccio metalinguistico) Organizzare spesso lavori fonologici in gruppo così da favorire la crescita cognitiva

17 ALL INIZIO In fase di apprendimento, lasciar leggere per anticipazione accettando ciò che viene letto anche se inventato: Una storia raccontata ai compagni leggendo un libro dalla biblioteca e quindi raccogliendo informazioni dalle immagini o ricordando se la storia è conosciuta ( sviluppo di memoria) Chiedendo direttamente secondo te cosa c è scritto? da che cosa lo capisci? è una parole corta o lunga? conosci qualche lettera? ( per esempio partendo dal proprio nome )

18 E PER CONTINUARE Utilizzare spesso lettura dell adulto perché guida, spiega, chiarisce ( meglio raccontare la storia di Peter Pan che fargli vedere la videocassetta!!)

19 Leggere a voce alta fiabe, favole, racconti, romanzi a seconda dell età dei bambini per potenziare l ascolto e far amare la lettura; ritagliarsi un tempo di lettura ogni giorno. Predisporre, fin dalla prima, una biblioteca di classe con libri di vario tipo, formato, difficoltà, caratteri. Lasciare tempo ogni giorno, anche solo 15 o 20 minuti per la lettura individuale

20 Il bambino dislessico spende già molte energie a far corrispondere ai suoni le lettere della lingua italiana Con lo studio di un altra lingua i suoni e la concordanze da ricordare aumentano rendendo più faticoso l apprendimento COSA FARE? Concordare con chiarezza i suoni con le lettere Ricordare il significato delle parole Se deve imparare una seconda lingua, sarebbero da preferire le lingue con una base latina perché più trasparenti Se deve imparare l inglese, è opportuno puntare sulla lingua parlata, giochi e canzoni che non affrontino continuamente suoni nuovi; stare molto sugli stessi suoni, ripeterli.

21 un esempio di percorso didattico che produce competenze ed è predittivo di difficoltà: la MATEMATICA

22 LO SVILUPPO DELL INTELLIGENZA NUMERICA Gelman e Gallistel = teoria dei principi di conteggio Fuson = teoria dei principi della conta ( teoria dei contesti diversi) Hughes = classificazione stadi di scrittura del numero

23 AREE DI INTERVENTO PROCESSI LESSICALI = capacità di attribuire il nome ai numeri PROCESSI SEMANTICI = capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale di tipo quantitativo. PROCESSI SINTATTICI = le particolari relazioni spaziali tra le cifre che costituiscono i numeri COUNTING = capacità di conteggio

24 PROCESSI LESSICALI 1. Usare la scansione linguistica come base del meccanismo dell enumerare. 2. Usare la scansione linguistica per il potenziamento della memoria uditiva sequenziale. 3. Favorire l apprendimento del nome dei numeri. 4. Favorire l automatizzazione della sequenza numerica. 5. Avviare all incremento numerico per aggiunta di una unità. 6. Scrittura di numeri in codice arabico. 7. Lettura di numeri in codice arabico.

25 PROCESSI SEMANTICI 1. Stimare il peso in relazione diretta con il volume e indipendentemente dal volume. 2. Stimare lo spazio in rapporto alle dimensioni. 3. Stimare la numerosità, indipendentemente dalla grandezza degli oggetti. 4. Formulare un ipotesi sull incremento di numerosità. 5. Recuperare conoscenze di tipo quantitativo. 6. Stimare lo spazio in relazione alla quantità. 7. Ricavare la quantità uno e introdurre ilo concetto di zero. 8. Definire la quantità uno e consolidarla attraverso differenze e aggiunte. 9. Mostrare la quantità due per incremento. 10. Comprendere quantitativamente il numero 3,4,5 per incremento ( n + 1 )

26 11. Aiutare il bambino nella rappresentazione visuo-spaziale di quantità. 12. Avviare il bambino alla riflessione sull uguaglianza numerica. 13. Scomporre e rappresentare la quantità. 14. Far riflettere sull uso dei raggruppamenti numerici. 15. Favorire il rapido riconoscimento visivo ( subitizing). 16. Rappresentare la quantità 6,7,8,9 per incremento. 17. Sollecitare una rappresentazione quantitativa in sintonia con lo stile cognitivo del bambino. 18. Sollecitare la riflessione metacognitiva.

27 PROCESSI SINTATTICI 1. Selezionare gli oggetti differenziandoli per attributi. 2. Selezionare gli oggetti differenziandoli per funzione. 3. Selezionare gli oggetti differenziandoli per dimensione. 4. Distinguere una unità dall insieme di elementi che la costituiscono. 5. Introdurre l ordinalità. 6. Distinguere le dimensioni grande, piccolo, medio.

28 CUONTING 1. Acquisire e consolidare la corrispondenza uno a uno. 2. Costruire una sequenza progressiva e ordinata. 3. Recuperare il lessico dei numeri da 1 a e gli aspetti semantico quantitativi. 4. Avviare al contare e all uso del codice arabico, sollecitando il riconoscimento diretto di piccole quantità. 5. Sollecitare il subitizing rispetto alla quantità Incrementare la quantità : n Contare e introdurre l idea di nessuno come precursore del concetto di zero.

29 UNA DIDATTICA PER TUTTI GIOCHI FONOLOGICI AMBIENTE STRUTTURATO ATTEGGIAMENTO EMPATICO COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA LA BORATORIO DI MATEMATICA Fanno acquisire competenze Alunni stranieri Alunni in difficoltà Alunni diversamente abili Alunni dislessici Fanno consolidare e potenziare competenze Agli tutti gli altri alunni della classe

30 ASPETTI TECNICI: normativa e Riforma Didattica Laboratoriale ( es. giochi fonologici) LARSA ( progettazione di Laboratori per il Recupero e lo Sviluppo degli Apprendimenti) METODOLOGIE INNOVATIVE Unità di Apprendimento ( progettare percorsi per raggiungere competenze e non solo abilità) Piano di Studio Personalizzato ( rispetto dei Livelli Essenziali di Prestazione ma anche dei tempi e delle modalità con l inserimento delle misure Compensative /dispensative)

31

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