Scaffalature per Sistema Portapallet Dinamico a Gravità
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- Rosangela Marini
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1 Scaffalature per Sistema Portapallet Dinamico a Gravità
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3 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO Le scaffalature dinamiche per lo stoccaggio di prodotti pallettizzati sono strutture compattabili dotate di rulliere disposte in leggera pendenza per consentire il movimento dei pallet. I pallet vengono inseriti dalla parte più alta delle rulliere e si muovono per gravità e a velocità controllata fino a giungere all'estremità opposta pronti per essere estratti. Il portapallet dinamico a gravità è idoneo per le seguenti aree in cui si lavora con prodotti pallettizzati: Magazzini di prodotti deperibili. Magazzini intermedi fra due zone di lavoro. Zone di spedizione in cui si richiede una grande agilità nell'estrazione dei pallet. Magazzini di sosta (ordini preparati, canali per la classificazione in circuiti automatici, ecc.). Illustrazione di un magazzino con scaffalature per sistema portapallet dinamico. 3
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5 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO Perfetta rotazione Lo stoccaggio dinamico permette una perfetta rotazione del prodotto immagazzinato con il sistema FIFO (First-in, First-out), dove il primo pallet a entrare è il primo a uscire. Quando si toglie il primo pallet gli altri avanzano di una posizione, quindi il pallet immagazzinato da più tempo si trova sempre al primo posto. Questa caratteristica lo rende idoneo al magazzinaggio di prodotti deperibili. 5
6 I vantaggi più importanti di questo sistema Perfetta rotazione dei prodotti con il sistema FIFO. Massima capacità, essendo un sistema di stoccaggio compattabile. Risparmio di tempo nell'estrazione dei pallet. La facile localizzazione di ogni prodotto riduce i tempi di manovra dei carrelli, poiché le distanze da percorrere sono minime. Eliminazione delle interferenze di passaggio. Le corsie di carico sono diverse da quelle di scarico, quindi i carrelli possono depositare ed estrarre i pallet senza interruzione. Ottimo controllo dello stock. In ogni tunnel di carico c'è un solo tipo di articolo. Facile accesso perché tutti gli articoli sono disponibili in una stessa corsia. Sistema sicuro e affidabile. I vari elementi di cui è composto sono stati progettati per garantire una movimentazione semplice, affidabile e sicura. Rapido ammortamento. Il risparmio di spazio, la riduzione dei tempi di manovra e una manutenzione praticamente inesistente permettono un ritorno veloce dell'investimento, nella maggior parte dei casi in un periodo di due o tre anni. Adattabile alle richieste dei clienti e alle loro unità di carico. Rapida installazione. Settore pane / prodotti da forno surgelati Settore alimentare 6
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8 Sistemi costruttivi con elevatori a colonna Questo sistema è applicabile a qualsiasi settore dell'industria o della distribuzione (alimentazione, industria automobilistica, industria farmaceutica, chimica, ecc.) grazie ai notevoli vantaggi che presenta e alla sua grande versatilità. Spesso un blocco portapallet dinamico viene installato accanto a scaffalature convenzionali e destinato ai prodotti di maggiore consumo o che hanno periodi di scadenza più brevi. Componentistica Settore alimentare 8
9 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO Impianto per prodotti sfusi Industria automobilistica Industria di lubrificanti 9
10 Componenti Struttura 1) Spalle 2) Correnti 3) Piastre di livellamento 4) Ancoraggi 11 Rulliere 5) Binari 6) Rulli 7) Tamburi frenanti 8) Rulli frenanti 9) Lamiere di centratura 10) Rampe di frenatura 11) Ferma-pallet (optional) 12) Protezione dei rulli 6 Rulli 10 Le caratteristiche dei componenti garantiscono un movimento graduale dei pallet. Gli assi dispongono di intagli che si inseriscono nelle scanalature delle rulliere. Il loro diametro e la distanza tra l'uno e l'altro dipendono dalle caratteristiche e dal peso dei pallet. 7 Tamburi frenanti Controllano la velocità di spostamento dei pallet, agendo simultaneamente su due rulli contigui. Sono vincolati con delle molle che garantiscono il contatto continuo con i rulli e attenuano le eventuali accelerazioni. 10
11 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO 8 Rulli frenanti Hanno la stessa funzione dei tamburi frenanti. Si usano nei casi in cui questi ultimi non possono essere montati, per mancanza di spazio oppure per delle condizioni di lavoro specifiche. 9 Lamiere di centratura Centrano il pallet all'entrata del tunnel. 10 Rampe di frenatura Frenano e trattengono i pallet all'uscita. Sono allineate alle traversine inferiori dei pallet. 12 Protezione rulli Protegge il primo rullo dell'entrata dagli urti frontali Ferma-pallet Trattengono o separano i pallet, favorendo l'estrazione del primo oppure frazionando la pressione esercitata tra un pallet e l'altro. Dispongono di un gruppo di elementi che permettono di continuare a trattenere i pallet in fase di estrazione del primo pallet, quando quest'ultimo è leggermente sollevato. Vengono montati su richiesta, in funzione delle caratteristiche dell'impianto e del tipo di carrello o di robot di stoccaggio. La pressione esercitata sul riscontro dal primo pallet fa sollevare i fermi che trattengono il secondo pallet. 11
12 Senso di movimentazione Generalmente i pallet vengono movimentati dal lato più stretto e si spostano all'interno delle rulliere con i traversini inferiori perpendicolari ai rulli (figura 1). È il sistema più efficace, sicuro ed economico. Ovviamente, la qualità e le buone condizioni dei pallet sono fondamentali ai fini di un buon funzionamento del sistema. La separazione tra rulli può variare soprattutto in funzione del peso e delle caratteristiche dei pallet. La quota Y deve essere un multiplo di 66,66 mm (figura 2). Lo stesso per la distanza tra freni riduttori di velocità, generalmente tamburi frenanti (quota X), poiché servono a far sì che i pallet si muovano a una velocità controllata (figura 2). Figura 1 Pendenza del 3,5% circa Y X Figura 2 12
13 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO Se le rulliere sono poco profonde, i pallet possono essere movimentati dalla parte più larga, cioè scorrono con i traversini inferiori paralleli ai rulli (figura 3). Pure in questo caso la qualità e le condizioni dei pallet sono molto importanti, benché per definire la separazione tra rulli occorra tenere conto anche della larghezza dei traversini inferiori, che non dovrà mai essere inferiore a 100 mm. Con questa soluzione si mettono i freni per controllare la velocità solo quando si immagazzinano più di due pallet in profondità, e in funzione del carico. Il tipo di freno utilizzato è il rullo frenante invece del tamburo frenante. La distanza tra rulli deve essere di 66,66 mm (quota Y), e quella tra rulli e rulli frenanti di 100 mm (quota Z) (figura 4). La distanza tra rulli frenanti (quota X) dipenderà dalle dimensioni e dal peso dei pallet (figura 4). Figura 3 Pendenza del 3,5% circa X Y Z Figura 4 13
14 Tolleranze Le tolleranze di un impianto con sistema portapallet dinamico dipendono dalle dimensioni dei pallet, dalla profondità dell'impianto, dalle macchine di movimentazione, ecc. H G Le tolleranze più comuni sono quelle indicate qui di seguito. 1. Larghezza e altezza dei moduli La separazione tra montanti o la misura dei correnti (quota H) è uguale alla dimensione frontale del pallet, carico compreso (quota A), più 230 mm, 115 per ogni lato (quota B). La lunghezza dei rulli (quota G) deve essere 100 mm maggiore della larghezza della base del pallet. Se il carico sporge dal pallet le dimensioni del rullo non cambiano, però cambierà la larghezza del tunnel e quindi la lunghezza dei correnti (figura 5). Multiplo di 50 mm I Altezza pallet J D B C B D E F B A B Figura 5 A B C (1) D (1) E F G H I(2) J (1) Eventuale sporgenza massima del carico e tolleranza minima. (2) Altezza con soluzione su corrente. Sotto, la figura 6 rappresenta la collocazione dei profilati direttamente al suolo per ridurre l'altezza I. Figura 6 14
15 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO 2. Profondità della scaffalatura La profondità della scaffalatura (quota X) sarà quella che si ottiene sommando le misure di tutti i pallet, più una tolleranza variabile in funzione del numero di pallet e del sistema costruttivo (figura 7). Se si collocano dei ferma-pallet, tale misura sarà maggiore poiché si avrà bisogno di uno spazio di 300 mm circa tra i due pallet. La pendenza che deve avere non dovrà essere minore del 3,4% né maggiore del 3,7%. Nei disegni seguenti si rappresentano due esempi della profondità della scaffalatura, ambedue con pallet di profondità mm, il primo senza ferma-pallet e il secondo con ferma-pallet (figure 7 e 9). Esempio senza ferma-pallet (pendenza minima del 3,4% e massima del 3,7%) Figura 7 Profondità pallet x numero di pallet (1.200x8) mm minimo = mm X Esempio con ferma-pallet (pendenza minima del 3,4% e massima del 3,7%) Nel particolare a destra si nota la tolleranza necessaria tra due pallet per consentire l'azionamento del fermo (figura 8). 300 mm Figura Figura 9 Profondità pallet x numero di pallet (1.200 x 8) = mm X X X 15
16 Usi Sistema tradizionale È il sistema più utilizzato: il pallet entra nella corsia di carico e scivola per gravità sui rulli fino al lato opposto, in corrispondenza della corsia di scarico. I mezzi di elevazione utilizzati sono diversi: carrelli contrappesati, retrattili, trilaterali, bilaterali, transelevatori, ecc. Push-back La merce viene caricata e scaricata dalla stessa corsia. Il primo pallet viene depositato nella prima ubicazione di ogni tunnel; con il carrello si inserisce il secondo pallet, che spinge quello precedente in modo da occuparne la posizione, e così via. Naturalmente, l'ultimo pallet a entrare è il primo a uscire (sistema LIFO). 16
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19 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO Combinazioni Ciascuna delle soluzioni precedenti può essere combinata con operazioni di picking come quelle indicate qui di seguito. In queste due illustrazioni si installano livelli dinamici in una direzione che permettono di alimentare posti di picking, anch'essi dinamici ma in senso contrario. I pallet dei livelli superiori vengono inseriti in quelli inferiori di picking. Nella figura 10 si alimenta una sola postazione di picking dinamica e se ne può collocare una di picking statico nel lato opposto della corsia. Figura 10 Nella seconda soluzione (figura 11) ci sono postazioni di picking dinamico su entrambi i lati della corsia. Figura 11 19
20 Usi Livelli dinamici con entrata e uscita dalla stessa corsia che alimentano livelli di picking posizionati nella parte inferiore. La parte superiore delle scaffalature nel lato della corsia di picking deve essere protetta con reti anticaduta. Come nei disegni precedenti, i pallet dei livelli superiori vengono inseriti in quelli inferiori. Livelli dinamici con entrata e uscita da entrambi i lati che alimentano i livelli inferiori di picking. In questo caso, le casse vengono estratte dai pallet e inserite in livelli dinamici per casse. 20
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23 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO Postazioni di picking per pallet in vari piani, alimentate con pallet provenienti dal magazzino di riserva. In questa soluzione il mezzo di elevazione è un elevatore a colonna, e l'addetto alla preparazione degli ordini deposita la merce su un carrello. Questa soluzione è simile a quella precedente, ma in questo caso i mezzi di elevazione utilizzati sono trasloelevatori e la merce preparata viene depositata su nastri trasportatori. Naturalmente, oltre agli usi descritti, se ne possono avere molti altri eseguendo combinazioni diverse. 23
24 Adattamenti Rulli ripartiti Quando le macchine di movimentazione dispongono di montanti rigidi (impilatori, elevatori a colonna o trasloelevatori) può essere necessario che i rulli siano ripartiti all'entrata e all'uscita dei tunnel. Pallet perimetrali Rulliere adattate per collocare sia pallet perimetrali sia europallet movimentati dal lato largo per agevolare il picking. Mezzi pallet In certi casi, anche i mezzi pallet possono essere immagazzinati in scaffalature a gravità. Fermo intermedio Fermo per il 2º pallet, adattato per essere inserito tra pallet intermedi e ridurre così la pressione in tunnel molto lunghi. 24
25 SISTEMA PORTAPALLET DINAMICO Fermi per picking Un dispositivo blocca l'avanzamento del secondo pallet quando si estrae il primo. Si sblocca a mano, tirando una maniglia. Contenitori metallici Le scaffalature a gravità possono essere adattate per lo stoccaggio di contenitori. Contenitori speciali Questo adattamento permette di immagazzinare pallet o contenitori speciali dotati di ruote per essere manovrati a mano fuori dalla scaffalatura. Livelli a raso per transpallet Sono frequenti nelle zone di produzione o di spedizione. 25
26 Magazzino autoportante con sistema dinamico Come le altre scaffalature per portapallet, anche le scaffalature dinamiche possono costituire un edificio integrale o autoportante. Le scaffalature reggono, oltre ai carichi immagazzinati, anche le capriate e gli arcarecci dell'edificio su cui sono fissati i pannelli di chiusura. 26
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28 Magazzini automatici con scaffalature dinamiche Le scaffalature dinamiche possono essere servite da trasloelevatori funzionanti in modo completamente automatico. Il sistema informatico di gestione del magazzino manda gli opportuni comandi ai sistemi delle macchine, che li eseguono senza bisogno dell'intervento umano. L'estrazione può essere effettuata con trasloelevatori o con carrelli più convenzionali, che ricevono i comandi tramite apparecchiature a radiofrequenza. Il reparto tecnico di Mecalux studierà la soluzione ottimale per le vostre esigenze. 28
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30 BOLOGNA - MECALUX MILANO S.r.l. Via Musolesi, Casalecchio di Reno Tel Fax MILANO - MECALUX MILANO S.r.l. Via Benaco, San Giuliano Milanese Tel Fax PADOVA - MECALUX MILANO S.r.l. Vicolo Tiziano Aspetti, Padova Tel Fax ROMA - MECALUX MILANO S.r.l. Via Pontecorvo, Monterotondo Scalo Tel Fax Argentina, Belgio, Brasile, Cile, Francia, Germania, Messico, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica cecca, Spagna, Stati Uniti italia@mecalux.com / MK /08
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