Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa
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- Albano Fabiani
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1 Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa A seguito della stesura del protocollo operativo, approvato dal Direttivo della Comunità Montana Valle Seriana Superiore con Delibera n. 27 del 03/03/2008, il Comitato Tecnico Orientativo, istituito nell ambito della co-progettazione, è chiamato ad elaborare il regolamento del servizio di Assistenza Domiciliare Minori, al fine di declinare, in modo specifico, le procedure operative che sottendono l organizzazione del servizio. Art.1 Il presente regolamento definisce gli aspetti organizzativi e funzionali del servizio Assistenza Domiciliare Minori (di seguito ADM). Art.2 Definizione e finalità del servizio L Assistenza Domiciliare Minori consiste in un percorso educativo di accompagnamento temporaneo svolto da un equipe multidisciplinare nei confronti di minori e del loro nucleo familiare. Il Servizio agisce nell area del disagio familiare con la finalità di salvaguardare lo sviluppo della personalità di minori, di potenziare e/o attivare risorse nelle famiglie a rischio di emarginazione al fine di evitare, dove possibile, l allontanamento del minore dal proprio nucleo familiare. Art.3 Destinatari del servizio Sono destinatari dell intervento i minori e i loro nuclei familiari multiproblematici, residenti nell ambito territoriale della Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve. Art.4 Accessibilità al servizio Si possono individuare alcuni criteri di accessibilità al servizio, in funzione delle seguenti peculiarità familiari: - Difficoltà dei genitori ad esercitare il proprio ruolo educativo nei confronti dei figli. - Gravi condizioni psico-patologiche dei genitori (presenza di alcolismo, tossicodipendenza, patologie psichiatriche..). - Gravi carenze sociali, economiche e culturali tali da determinare isolamento sociale della famiglia e conseguente emarginazione dei minori. - Presenza nel nucleo familiare di minori soggetti a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria Minorile e/o a procedura penale. Art.5 Modalità di attivazione del servizio - L attivazione del servizio ADM avviene su proposta formulata dagli operatori (assistente sociale e psicologo) del servizio Tutela Minori dell ambito territoriale Valle Seriana Superiore e di Scalve a seguito di predisposizione di un progetto indicante gli obiettivi dell intervento, la durata e la frequenza. - La richiesta deve essere inoltrata alla Commissione ADM - ufficio Servizi Sociali della Comunità Montana Valle Seriana Superiore su apposito modulo. La commissione ADM è composta da: Referente della Comunità Montana Valle seriana Superiore. Rappresentante ASL (Azienda Sanitaria Locale). Operatori del servizio tutela minori. Assistente sociale del Comune di residenza del minore. 1
2 Coordinatore del servizio ADM e/o educatore referente per il caso. - La commissione ADM, entro massimo un mese dalla ricezione della domanda, valuta il Progetto relativo al minore al fine di stabilire l attivabilità del servizio e l ordine di priorità rispetto ai progetti pervenuti. - La Comunità Montana comunica per scritto l esito della valutazione agli operatori di riferimento, informa il coordinatore del servizio ADM e il Comune di residenza del minore (Sindaco, Assessore Servizi Sociali e Assistente Sociale). - Con la comunicazione di attivazione del progetto, alla coop. sociale Sottosopra del servizio vengono inviati anche il progetto di intervento e la relazione di presentazione del caso predisposti dagli operatori della Tutela Minori. - La cooperativa comunica alla Comunità Montana il nominativo dell educatore che seguirà il minore e il relativo codice di riferimento. - Gli operatori della Tutela e l educatore presentano il progetto alla famiglia, specificando le prestazioni e le modalità di svolgimento del servizio. Alla famiglia viene richiesta la condivisione e l adesione al progetto attraverso la sottoscrizione dello stesso su apposita modulistica. - L educatore, entro un massimo di tre mesi dall avvio del progetto, presenta al servizio Tutela Minori e alla famiglia un progetto educativo più dettagliato a seguito di ulteriori elementi conoscitivi acquisiti durante gli interventi al domicilio della famiglia. Art.6 Progettazione e verifica Il servizio tutela minori, in quanto titolare del progetto, è chiamato a: - Verificare mensilmente l andamento del progetto con l educatore e il coordinatore del servizio ADM. - Garantire un incontro di verifica con le famiglie, almeno ogni due mesi. - A cadenza annuale, a conclusione del progetto, o a seguito di opposizione della famiglia, presentare alla Commissione ADM una relazione di aggiornamento su ogni singola situazione. La commissione ADM, a cadenza annuale, al termine del progetto, o a seguito di opposizione della famiglia, verifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Art.7 Modalità di chiusura del progetto Il progetto di assistenza domiciliare può concludersi per: - Raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto. - Scadenza temporale del progetto. - Opposizione della famiglia e/o mancanza di collaborazione. In tutti e tre i casi, per la chiusura di un progetto ADM si deve tener conto delle seguenti procedure: - Gli operatori del servizio tutela minori verificano l andamento del progetto e valutano l ipotesi di chiusura dello stesso, dandone comunicazione alla Commissione ADM. - La Commissione ADM verifica il progetto in chiusura, al fine di individuare forme di riorientamento nel rispetto del progetto di vita del soggetto. La Commissione inoltre stabilisce la data di chiusura del progetto, dandone comunicazione all assistente sociale comunale, agli operatori del servizio tutela minori, al coordinatore del servizio e alla famiglia. - Gli operatori del servizio tutela minori incontrano la famiglia, al fine di condividere verifica e valutazione del progetto in chiusura. Art.8 Personale 2
3 Il personale è composto da educatori e da un coordinatore del servizio, con comprovata esperienza nell ambito dei servizi per minori. Art.9 Programmazione e formazione Mensilmente sono previsti incontri di supervisione degli educatori, sia a livello individuale, che di gruppo, condotti dal coordinatore del servizio, o da un consulente esterno. Inoltre, per tutti gli educatori sono garantite e previste almeno 10 ore di formazione da svolgersi nel corso dell anno, al di fuori dell orario di servizio. Art.10 Organizzazione del servizio - Il servizio è garantito per tutto l anno solare e si articola, di norma, dalle 8.30 alle 19.00, salvo casi particolari, dal Lunedì alla Domenica. - Ogni progetto prevede un monte-ore non inferiore alle 4 e non superiore alle 12 ore settimanali, indicativamente per un periodo complessivo di due anni consecutivi, eventualmente prorogabili. - Gli operatori del servizio tutela minori svolgono una funzione di monitoraggio e supervisione del progetto individuale di ogni minore. Le attività si svolgono sia al domicilio del minore che in esterno, da personale qualificato e sono finalizzate a realizzare un progetto educativo con il minore e con la famiglia nel rapporto con il proprio figlio e nello svolgimento delle proprie funzioni genitoriali e finalizzate all osservazione, alla vigilanza e al controllo. Tali attività si articolano in: Gestione della quotidianità: rivolta alla cura di sé, all igiene personale, al riordino di spazi vissuti dal minore, allo svolgimento dei compiti e a tutto ciò che può favorire l acquisizione di una maggiore autonomia ed integrazione sociale del minore e del suo nucleo familiare e all assunzione di responsabilità, relativa anche all esperienza scolastica. Attività ludico ricreative: realizzate nel tempo libero e programmate sia con il singolo minore che con un gruppo di coetanei. Art.11 Organizzazione visite protette Il servizio denominato Visite Protette consiste in progetti realizzati da educatori del servizio ADM, con compiti di tutela, controllo e mediazione. Il servizio è attivato dagli operatori del servizio tutela minori per propria iniziativa, o su Richiesta/Decreto del Tribunale Ordinario, Penale o per i Minorenni. Quando non viene declinata dal Tribunale, l organizzazione (numero di ore, cadenza degli accessi, luoghi e soggetti coinvolti) viene definita dagli operatori del servizio tutela minori, di concerto con gli altri eventuali operatori coinvolti. Per quanto riguarda l attivazione, la verifica e la chiusura del servizio Visite Protette, qualora non vengano disposte dall Autorità Giudiziaria, si applicano le medesime procedure previste negli articoli precedenti del presente regolamento (Artt. 5, 6 e 7). Le visite protette devono essere realizzate presso una struttura adeguata (definita dagli operatori del servizio Tutela). Art.12 Assenze Il servizio tutela minori provvede, qualora la famiglia comunichi l assenza del minore, ad informare di tale assenza il coordinatore del servizio ADM. In caso di assenza non comunicata, l operatore ne dà tempestiva informazione all assistente sociale del servizio tutela minori per eventuali verifiche sul progetto in corso. Art.13 Approvazione del regolamento 3
4 Il presente regolamento è approvato dalla Comunità Montana Valle Seriana Superiore previo parere dell Assemblea dei Sindaci del Distretto Socio Sanitario Valle Seriana Superiore e Val di Scalve; analoga procedura verrà seguita per le eventuali modifiche. Art.14 Modulistica Mod. A: Domanda di attivazione del servizio Mod. B: Consenso della famiglia al progetto educativo di ADM Il presente regolamento è a disposizione di chiunque voglia prenderne visione. 4
5 MOD. A RICHIESTA D APPROVAZIONE PROGETTO DI A.D.M. Al Responsabile Servizi Sociali Comunità Montana V.S.S. Sig.ra Santi M. Cristina Alla Commissione A.D.M. Servizi Sociali Comunità Montana V.S.S. Con la presente si richiede l approvazione del progetto di A.D.M. per Nome e cognome.., nato a. residente a in via..n. Ai fini della valutazione del progetto da parte della Commissione A.D.M., si allega la relazione sociale relativa al soggetto e nucleo familiare. Distinti saluti. L Assistente Sociale Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell art. 616 c.p., che ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003. MOD. B CONSENSO ED IMPEGNO DELLA FAMIGLIA PER L ATTUAZIONE DEL SERVIZIO A.D.M. I sottoscritti residenti a in via tel. in qualità di (grado di parentela) 5
6 CONDIVIDONO IL PROGETTO EDUCATIVO A favore di.... proposto dall équipe competente OBIETTIVI DELL INTERVENTO ATTIVITA SVOLTE DALL EDUCATORE PROFESSIONALE Frequenza dell intervento a domicilio N giorni a settimana.. N ore a settimana N ore mensili.. Durata prevista dell intervanto : dal.. al. IMPEGNO DELLA FAMIGLIA La famiglia si impegna a: mantenere costante il rapporto con l équipe competente; partecipare agli incontri di verifica con ogni accompagnare il minore sostenere il costo per... altro ( da precisare)... L assistente Sociale L educatore Professionale.. Data.. I famigliari.. Si informa che il trattamento dei dati forniti con la compilazione del presente modulo sarà svolto dal personale incaricato dall ufficio nel rispetto della vigente normativa in materia di privacy e comunque nell ambito delle finalità istituzionali dell Amministrazione(dlgs 196/2003). Il trattamento avverrà con modalità di gestione cartacea ed informatizzata. 6
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