Governance Gestione locale per la sostenibilità

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1 Capitolo 1/2 Governance Gestione locale per la sostenibilità Aalborg Commitment 1 Ci impegniamo a rafforzare i nostri processi decisionali tramite una migliore democrazia partecipatoria. Lavoreremo quindi per: 1. sviluppare ulteriormente la nostra visione comune e a lungo termine per una città sostenibile. 2. incrementare la partecipazione e la capacità di sviluppo sostenibile nelle comunità locali e nelle amministrazioni comunali. 3. invitare tutti i settori della società locale a partecipare attivamente ai processi decisionali. 4. rendere le nostre decisioni chiare, motivate e trasparenti. 5. cooperare concretamente con i confinanti, le altre città e le altre sfere di governo. Aalborg Commitment 2 Ci impegniamo a mettere in atto cicli di gestione efficienti, dalla loro formulazione alla loro implementazione e valutazione. Lavoreremo quindi per: 1. rafforzare l Agenda 21 Locale o altri processi locali di sostenibilità, garantendo che abbiano un ruolo centrale nelle amministrazioni locali. 2. elaborare una gestione integrata per la sostenibilità, basata sul principio di precauzione e in linea con la Strategia Tematica Urbana dell Ue in corso di elaborazione. 3. fissare obiettivi e tempi certi nell ambito degli Aalborg Commitments e prevedere e attuare una revisione periodica degli Aalborg Commitments. 4. assicurare che le tematiche della sostenibilità siano al centro dei processi decisionali urbani e che l allocazione delle risorse sia basata su concreti criteri di sostenibilità. 5. cooperare con la Campagna delle Città Europee Sostenibili e i suoi network per monitorare i progressi nel conseguimento dei nostri obiettivi di sostenibilità. 18

2 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Capitolo 1/2 INDICATORI SELEZIONATI CRITICITÀ TENDENZA NEL TEMPO 1/2.1 Agenda 21 Locale 1/2.2 Volontariato 1/2.3 Trasparenza e partecipazione 1/2.4 Partecipazione elettorale BOX: IL BILANCIO SOCIALE DELLA PROVINCIA DI MILANO BOX: PIANO DI PARTECIPAZIONE DEL PROCESSO DI ADEGUAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) In sintesi Puntare sull innovazione dei sistemi di governo locale In provincia di Milano le infrastrutture sociali e istituzionali necessarie per l attuazione dei primi due obiettivi individuati dal movimento europeo della sostenibilità locale, sono sicuramente solide. Per garantire governance territoriale e buona capacità di gestione sostenibile delle politiche provinciali serve infatti un tessuto sociale pro-attivo e istituzioni locali capaci di attivare e valorizzare le dinamiche partecipative. La presenza diffusa di reti di volontariato sociale (quasi 1.200, 3 ogni abitanti) e la buona partecipazione agli appuntamenti elettorali (quasi l 87% nel 2006) sono indicatore di un buon equilibrio tra fiducia nelle istituzioni e capacità progettuale della società civile. La diffusione delle esperienze di Agenda 21 locale (nel 2006 la Provincia ha censito più di 80 Comuni coinvolti) sono il segnale di una volontà crescente dei Comuni di aprirsi al dialogo con i propri cittadini. Una volontà analoga la dimostrano la buona accessibilità alle informazioni che la Provincia garantisce ai suoi cittadini tramite l URP e il suo sito web e l avvio di prime esperienze (si vedano i Box in fondo al capitolo) di Bilancio sociale e di organizzazione di Forum partecipati nei processi di pianificazione territoriale provinciale (il PTCP) e di pianificazione strategica. Questo Rapporto di Sostenibilità (così come il rapporto EcoSistema Metropolitano pubblicato nella sua seconda edizione annuale a giugno 2007) sono lo strumento coerente con gli obiettivi di Aalborg non solo perchè producono e condividono l informazione con i Comuni e i cittadini della provincia, ma perché si configurano come strumenti fondamentali per la definizione e la gestione di politiche integrate di sostenibilità, offrendo a Comuni e Provincia la base informativa per dotarsi di obiettivi di miglioramento e per controllare nel tempo, in rapporto a questi target, l efficacia delle proprie politiche. La scommessa da giocare nei prossimi anni riguarda quindi la piena ed efficace integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale nelle politiche e nelle azioni quotidiane delle amministrazioni locali. Bisogna cioè finalizzare i percorsi partecipati di Agenda 21 all orientamento effettivo dei processi decisionali (usando le Agenda 21 per dare corpo alle Valutazioni Ambientali Strategiche dei Piani di Governo del Territorio) ed è tempo di diffondere e consolidare in modo permanente nelle amministrazioni pubbliche veri sistemi di gestione ambientale integrata (EMAS e non solo). 19

3 Capitolo 1/2 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Gli indicatori in dettaglio Tavola 3 Distribuzione sul territorio provinciale di processi comunali e sovracomunali A21 Fonte: Provincia di Milano, Indagine sull attuazione dei processi di Agenda 21 locale nella Provincia di Milano, novembre 2006 Tavola 1 Distribuzione sul territorio provinciale di processi sovracomunali A21 1/2.1 Agenda 21 Locale L Agenda 21 Locale rappresenta uno strumento innovativo, promosso nel 1992 dalle Nazioni Unite, per la definizione partecipata, con l intera comunità locale, di piani di azione per uno sviluppo più sostenibile dei propri territori. Nell indagine sull attuazione dei processi di Agenda 21 locale nella provincia di Milano (pubblicata a novembre del 2006) ben 81 Comuni hanno dichiarato di aver attivato processi di Agenda 21 locali, di cui 33 a livello comunale e 11 sovracomunale (coinvolgendo 59 Amministrazioni). Analizzando i processi di Agenda 21 locale avviati in provincia rispetto al livello di sviluppo delle tre fasi più importanti (redazione di un Rapporto sullo Stato dell Ambiente, attivazione di un Forum partecipativo, stesura di un Piano d Azione), si evidenzia che la maggior parte delle Agende 21 comunali e sovracomunali nella provincia di Milano si trovano ancora in una fase iniziale. Nessuna Agenda 21 comunale e solo una sovracomunale sono, infatti, giunte alla fase di monitoraggio del Piano d Azione; sono una decina i Piani d Azione approvati o in fase di stesura; sono 11 i Forum comunali e 3 sovracomunali attivati per favorire la partecipazione dei cittadini e dei soggetti rappresentativi della comunità locali. Fonte: Provincia di Milano, Indagine sull attuazione dei processi di Agenda 21 locale nella Provincia di Milano, novembre

4 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Capitolo 1/2 1/2.2 Volontariato Organizzazioni di volontariato iscritte al Registro regionale - Anno 2007 Il Terzo Settore rappresenta in Lombardia un importante realtà che raccoglie numerose organizzazioni di volontariato no profit. Nel 1993 è stato istituito il Registro Regionale del Volontariato e dal settembre 2001 sono attive le Sezioni Provinciali del Registro. Il Registro è articolato in 3 sezioni: area sociale (suddivisa in assistenziale e sanitaria); area civile (che raggruppa protezione dei diritti della persona; tutela e valorizzazione dell ambiente; protezione del paesaggio e della natura; tutela e miglioramento della qualità della vita); area culturale (che riunisce tutela e valorizzazione della cultura del patrimonio storico ed artistico; educazione permanente; attività di animazione ricreativa turistica e sportiva). A fine marzo 2007 risultano iscritte in provincia di Milano organizzazioni di volontariato, pari a 3 ogni abitanti, con una netta prevalenza di quelle sociali che rappresentano l 85% del totale. In numeri assoluti, ovviamente, la maggioranza (916) delle organizzazioni di volontariato hanno sede nell area di Milano; in rapporto al numero di abitanti, invece vi è una lieve prevalenza dell area Brianza con 3,3 organizzazioni ogni residenti. Oltre al Registro Regionale del Volontariato, dal 1998 è stato istituito anche il Registro regionale (e i Registri provinciali) delle Associazioni senza scopo di lucro che raccoglie le associazioni che operano in campo sociale, culturale, ambientale, internazionale o ricreativo. A questo registro sono iscritte, in provincia di Milano, 270 associazioni, prevalentemente di tipo culturale. Fonte: Provincia di Milano, Direzione Centrale Affari sociali Fonte: Provincia di Milano, Direzione Centrale Affari sociali 21

5 Capitolo 1/2 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Ufficio Relazioni con il Pubblico e Forum: utilizzo dei siti web - Provincia di milano Ufficio Relazioni con il Pubblico e Forum: messaggi inviati - Provincia di milano 1/2.3 Trasparenza e partecipazione L Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) è il principale strumento attivato dalla Provincia di Milano per favorire la comunicazione, il dialogo e l ascolto tra l Amministrazione e i cittadini, oltre che per fornire informazioni sulle attività e sui servizi della Provincia. Per favorire la partecipazione diretta dei cittadini, oltre ad una capillare rete di uffici dell URP dislocati nei principali Comuni della provincia, sono stati apertii uno sportello telematico (all interno del sito web della Provincia) e un Forum online suddiviso in quattordici tematiche. Il numero di pagine visitate in un anno del sito web dell URP è cresciuto notevolmente: da circa a del 2003 a quasi del Ancora maggiore l incremento degli accessi al sito del Forum (a cui si accede anche dal sito della rete civica di Milano) che nel 2006 hanno superato quota I messaggi inviati ai due punti di ascolto sono circa un migliaio all anno. Fonte: Provincia di Milano, Uffi cio Relazioni con il Pubblico Fonte: Provincia di Milano, Uffi cio Relazioni con il Pubblico 22

6 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Capitolo 1/2 La provincia di Milano a confronto 1/2.4 Partecipazione elettorale L esercizio del diritto di voto può essere considerato il livello minimo di partecipazione alla vita civile e politica di una società. Un forte astensionismo può quindi rappresentare la manifestazione di disinteresse e distacco nei confronti della politica. L Italia, tradizionalmente, si è caratterizzata per un alta partecipazione elettorale che si è mantenuta negli anni Novanta con l introduzione del sistema elettorale maggioritario, con percentuali di votanti che, sebbene in calo, sono rimaste tra l 80% e l 85% degli aventi diritto. I votanti in provincia di Milano, come in Lombardia, sono sempre stati più numerosi della media nazionale. Così è stato anche per le ultime cinque elezioni politiche: nella provincia di Milano la percentuale di votanti è oscillata tra il 91,4% del 1992 e l 85,9% del Nelle ultime elezioni, nel 2006, c è stata una lieve risalita, con una partecipazione dell 86,8%. Partecipazione elettorale: percentuale dei votanti alle elezioni politiche Camera dei deputati, sistema proporzionale Fonte: Ministero dell Interno 23

7 Capitolo 1/2 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Il Bilancio sociale della Provincia di Milano 1 Il Bilancio sociale è un importante strumento per rendere conto ai cittadini/e di come una amministrazione pubblica investe le proprie risorse, in un ottica di trasparenza e maggiore comprensibilità, per coinvolgere progressivamente sulle scelte dell Ente i vari attori presenti sul territorio. La Provincia di Milano ha previsto una delega specifica, con lo scopo di incrementare la partecipazione dei cittadini e rendere più efficiente la macchina amministrativa. Realizzare un Bilancio Sociale richiede tempi lunghi per radicare una cultura di rendicontazione sociale. Prepararlo non significa solo scrivere un documento corposo o fare comunicazione, ma coinvolgere progressivamente interlocutori interni ed esterni. Il coinvolgimento interno in Provincia di Milano è avvenuto per gradi: si è scelto di iniziare su due aree pilota (cultura e territorio/sostenibilità ambientale) e con una specifica rendicontazione sociale su Monza e Brianza. La Direzione Generale, il Comitato di Direzione, Programmazione e Controllo, Comunicazione, Organizzazione e Formazione, Personale, Progetto Strategico dell Ente, Cultura e Pianificazione Territoriale sono stati coinvolti nel progetto, che in seguito interesserà tutte le direzioni. Agli interlocutori esterni è stato dato ascolto in vari focus group con alcuni portatori di interesse dei due ambiti pilota. Per il futuro si pensa di creare informazione e formazione verso tutti i Comuni della Provincia e diffondere la cultura della rendicontazione sociale; metteremo così a disposizione le buone prassi attive sul territorio, coinvolgendo enti che hanno già un Bilancio Sociale e chi vuole sapere come attuarlo. Il primo documento del Bilancio Sociale della Provincia di Milano verrà pubblicato a maggio Al momento i Comuni della provincia dotati di Bilancio sociale sono una quindicina, ma in molti sono interessati ad avviare questo processo o lo hanno già avviato. Rimane ancora però da lavorare sulla omogeneità dei prodotti, che al momento si tramutano spesso in eventi di richiamo in campagna elettorale. 24

8 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Capitolo 1/2 Piano di partecipazione del Processo di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale (PTCP) 2 La scommessa di governare in maniera più moderna e innovativa e più efficiente, integrato e capace di maggiore consenso della popolazione e degli attori sociali, è stata tentata in questi due anni e mezzo di mandato amministrativo esplicandosi attraverso un programma di lavoro sistematico applicato a tutti gli strumenti di pianificazione e governo territoriale della Provincia. Tutto è iniziato nel 2005 con la sperimentazione del metodo partecipativo su un Piano d area, quello dell Adda-Martesana, giunto al livello più maturo di elaborazione tra i Piani d area dell area milanese. L idea è stata quella di organizzare una consultazione strutturata dei cittadini e delle associazioni sui principi strategici del piano, sino a quel momento individuati solo da un lavoro tecnico-politico di esperti con il tavolo degli amministratori dei Comuni. Si sono succeduti oltre a un Forum iniziale e a uno finale plenari, tre incontri tematici serali ripetuti in tre aree del territorio dell Adda-Martesana. Il risultato della consultazione è riassunto in un agenda fitta di suggerimenti e in un atlante di progetti strategici. Durante i Forum le sale erano gremite di cittadini che esprimevano punti di vista di alta qualità e competenza. Il secondo passo, più ambizioso, è stato quello di applicare lo stesso metodo partecipativo al processo di adeguamento del PTCP alla legge regionale 12 del 2005, la quale, tra l altro, invita le amministrazioni provinciali a sottoporre i propri Piani Territoriali di Coordinamento (PTCP) alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e a un processo di consultazione partecipativa. Si tratta, questa volta, di intervenire con un processo di consultazione su uno strumento cogente, diversamente dai Piani d area, quale è il PTCP. Nel processo di adeguamento del PTCP alla legge 12 si è deciso di mantenere immutati i cinque macrobiettivi strategici del piano vigente e di affrontare invece la revisione del sistema degli obiettivi, classificandoli in tematiche e individuando per ciascuno di essi un sistema di azioni e di indicatori. Buona parte di questo lavoro di revisione è stato realizzato a tavolino dai tecnici, con una ricostruzione analitica delle opportunità, dei vincoli e delle competenze, sulla base dei dati forniti dalle operazioni di monitoraggio del Piano Territoriale di Coordinamento, e con un ri-orientamento degli obiettivi in funzione dei contenuti del processo di adeguamento. Il processo di consultazione si è aperto invece sulla valutazione strategica di alcuni obiettivi e della loro realizzazione. L arco temporale in cui il processo si è sviluppato è quello compreso tra la fine di settembre 2006, in cui si è tenuto il primo Forum plenario iniziale, il periodo tra novembre 2006 e marzo 2007 con i tre workshop tematici e il maggio 2007 con il Forum plenario finale. L obiettivo di questo lavoro è stato quello di raccogliere punti di vista realmente rappresentativi del territorio, quali quelli delle associazioni di categoria, delle associazioni ambientaliste, delle parti sociali e delle aziende produttive presenti sul territorio, altrimenti non raggiungibili nella prassi istituzionale ordinaria, instaurando così sia con i Comuni sia con i vari soggetti territoriali un rapporto di collaborazione e di proposta. D altra parte, i partecipanti, oltre a contribuire con apporti utili alla loro missione, hanno ricevuto informazioni sui processi territoriali alla scala vasta. Infatti, durante il forum iniziale e i workshop tematici, è stato presentato il lavoro di adeguamento, con contributi politici e tecnici inediti che, oltre ad avere un taglio strategico d area vasta, riescono a compendiare la pianificazione territoriale con il governo di temi estremamente lontani tra loro, in un ottica di integrazione. 25 Nota1 Box elaborato da Provincia di Milano - Assessorato agli affari generali, diritti dei cittadini, tutela dei consumatori, bilancio sociale, casa, protezione civile, integrazione sociale per le persone in carcere o ristrette nelle libertà Nota2 Box elaborato da Provincia di Milano Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio

9 Capitolo 1/2 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Nel corso dei workshop tematici i partecipanti sono stati guidati nel percorso di conoscenza del lavoro tecnico-politico di adeguamento del PTCP. La consultazione si è concentrata su alcuni informazioni e dati con un approfondimento progressivo nei tre incontri, ovvero partendo da elementi generali per arrivare all analisi di elementi di dettaglio. Nel primo incontro si è partiti con l approfondimento delle visioni del futuro territoriale della provincia rispetto ai macrobiettivi del PTCP e con un approfondimento sugli obiettivi del piano, sulla base delle percezioni di coerenza e di priorità che hanno espresso i partecipanti. Le discussioni sono ottenute con domande di supporto e con discussioni guidate da facilitatori, con il metodo dei Focus Group. Nel secondo incontro la priorità degli obiettivi è stata contestualizzata rispetto alle competenze e alle reali capacità di intervento del piano, a volere sottolineare che non tutti gli obiettivi indicati possono essere suscettibili di modifica o di integrazione. Su questa base si è continuato con la valutazione delle azioni associate agli obiettivi prioritari. Ai partecipanti è stato chiesto quali siano le azioni ritenute prioritarie, quali le azioni a loro parere da integrare e infine quali pro e contro intravedono per ogni azione. 26

10 Governance/Gestione locale per la sostenibilità Capitolo 1/2 Definizione degli indicatori e fonti dei dati 27

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