Aristotele non dà mai una definizione di logica, né precisa (esplicitamente) mai che ruolo occupi nella classificazione del sapere.

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1 La logica aristotelica Logica come strumento delle scienze Logica come scienza del corretto ragionare La struttura del sapere Che cos è la logica? Aristotele non dà mai una definizione di logica, né precisa (esplicitamente) mai che ruolo occupi nella classificazione del sapere. Il termine λογικός significa che riguarda il λόγος, non necessariamente logico nel senso moderno. L idea moderna di logica è quella di una teoria generale dell inferenza. Riflessione sul corretto funzionamento dello strumento con cui si espongono argomenti filosofici.

2 Aristotele definirebbe ciò che chiamiamo oggi logica con il termine analitica (ἀναλυτική, da ἀναλύω) Quali sono le opere logiche? Le opere aristoteliche considerate logiche sono: 1. Categorie: predicati generalissimi del reale in senso logico e ontologico. 2. De interpretatione: teoria della proposizione e del giudizio e relazioni tra proposizioni. 3. Analitici primi: teoria del sillogismo. 4. Analitici secondi: teoria della dimostrazione e della conoscenza scientifica. 5. Topici: altre questioni di teoria della dimostrazione e inferenza probabile. 6. Elenchi sofistici (appendice dei Topici): fallacie logiche. Norma e descrizione Logica come operazione che verte a: Obiettivo descrittivo Analizzare il funzionamento delle parti del discorso. Obiettivo normativo Individuare le regole della corretta composizione del discorso. La logica come strumento Queste opere in età ellenistica sono raggruppate sotto il nome di Organon. Il ruolo della logica sembra essere proprio quello di strumento. Il carattere formale della logica Ciò che differenzia la logica dalle altre discipline è il suo carattere formale, che le conferisce il ruolo di strumento al servizio delle altre discipline. Formale significa letteralmente che si basa sulla forma, prescindendo dal contenuto. La formalità conferisce alla logica universalità di applicazione, cioè il ruolo di strumento universale per le diverse scienze. Le parti del ragionamento Discorso e proposizioni L oggetto della logica è la forma del discorso. Il discorso è composto di proposizioni (πρότασις).

3 Ogni discorso è poi significativo, non già alla maniera di uno strumento naturale, bensì, secondo quanto si è detto, per convenzione. Dichiarativi sono, però, non già tutti i discorsi, ma quelli in cui sussiste un enunciazione vera oppure falsa. Tale enunciazione non sussiste certo in tutti: la preghiera, ad esempio, è un discorso, ma non risulta né vera né falsa. Prescindiamo dunque dagli altri discorsi, dal momento che l indagine al riguardo è più pertinente alla retorica o alla poetica. Il discorso dichiarativo spetta invece alla presente considerazione. (De Interpretatione, 4, 17a) ἔστι δὲ λόγος ἅπας μὲν σημαντικός, οὐχ ὡς ὄργανον δέ, ἀλλ' ὥσπερ εἴρηται κατὰ συνθήκην ἀποφαντικὸς δὲ οὐ πᾶς, ἀλλ' ἐν ᾧ τὸ ἀληθεύειν ἢ ψεύδεσθαι ὑπάρχει οὐκ ἐν ἅπασι δὲ ὑπάρχει, οἷον ἡ εὐχὴ λόγος μέν, ἀλλ' οὔτ' ἀληθὴς οὔτε ψευδής. οἱ μὲν οὖν ἄλλοι ἀφείσθωσαν, ῥητορικῆς γὰρ ἢ ποιητικῆς οἰκειοτέρα ἡ σκέψις, ὁ δὲ ἀποφαντικὸς τῆς νῦν θεωρίας. Enunciati, dichiarazioni, proposizioni Distinzioni contemporanee Enunciato (Sentence) una qualunque stringa completa e corretta di espressioni di un linguaggio (formula ben formata, fbf ) Dichiarazione (Statement) ciò che si dice quando un enunciato dichiarativo è pronunciato o scritto (aspetto pragmatico) Proposizione (Proposition) ciò che è comune a un insieme di enunciati dichiarativi sinonimi o ciò che si esprime attraverso l enunciato (per alcuni contenuto mentale). Che cos è un ragionamento? Un ragionamento è un insieme strutturato di enunciati finalizzato alla giustificazione, tramite ragioni, di una tesi. Sfumature di significato Inferenza Termine che appartiene all ambito logico e sottolinea la relazione di necessità logica che esiste tra le premesse e la conclusione. Si inferisce una conclusione da alcune premesse già date. Argomentazione Termine utilizzato in un ambito filosofico più ampio che indica una serie di enunciati organizzati in un discorso che è in grado di fornire un fondamento per una conclusione. Prova Insieme di premesse vere che mostrano che la conclusione, già data, è vera. Aristotele si interessa dei ragionamenti inferenziali, cioè quei ragionamenti che preservano la verità dalle premesse alla conclusione. Formalmente si dice

4 che un inferenza è valida quando è riconducibile a una conseguenza logica. Cosa sono le categorie? RIPARTENDO DA PLATONE Platone Arte dell'acquisire impadronendosi di nascosto di esseri animati che nuotano e che stanno sempre nell'acqua, effettuata a percussione, con l amo, colpendo dal basso verso l'alto. = Pesca con la lenza? = Demolizione di un muro?? = Fulmine? Le idee A e B comunicare, o si mescolano, fra di loro: «qualche A è B» ma anche «qualche B è A». ARRIVANDO AD ARISTOTELE Bisogna vedere se il genere non si predica nell'ambito del ciò che qualcosa è, ma come accidente, nello stesso modo in cui si predica il bianco della neve, o dell'anima si predica ciò che si muove da se stesso. E infatti la neve non è ciò che è come bianco, e per questo il bianco non è genere della neve, né l'anima è tale in quanto ciò che si muove da se stesso, ma accade ad essa, come accidente, di muoversi, nello stesso modo in cui accade al vivente di muoversi spesso e di essere camminante. E ancora "ciò che si muove" non sembra qui indicare un ciò che è di qualcosa, ma o qualcosa che fa qualcosa o subisce qualcosa. E parimenti anche il bianco; non indica infatti ciò che è la neve, ma l'essere essa di una certa qualità. Cosicché né l'uno né l'altro si predicano nell'ambito del ciò che qualcosa è,

5 mentre il genere si predica nell'ambito del ciò che qualcosa è (Top. IV, l, 120b ) bianco neve cigno per dirla in generale, nell'ambito della medesima divisione che vale per la specie deve esserci il genere; se infatti la specie è l'essere di qualcosa, lo è anche il genere e se la specie è essere di una certa qualità, anche il genere è essere di una certa qualità. Per esempio, se il bianco è un essere di una certa qualità, lo è anche il colore. Parimenti anche negli altri casi (Top. IV, I, 121a 7 sgg.) Le categorie sono i generi più ampi delle predicazioni, secondo i quali vengono definite le cose. Delle cose dette secondo nessun collegamento ciascuna significa o esistenza o di una quantità o di una qualità o in relazione a qualcosa o in un luogo o in un tempo o giacere o avere o fare o subire. Ed è esistenza (per fare un caso) ad esempio «uomo», «cavallo»; di una quantità per esempio «di due cùbiti», «di tre cùbiti»; di una qualità per esempio «bianco», «grammatico»; in relazione a qualcosa per esempio «doppio»,

6 «maggiore»; in un luogo ad esempio «nel liceo», «in piazza»; in un tempo ad esempio «ieri», «un anno fa»; giacere per esempio «è disteso», «siede»; avere per esempio «è calzato», «è armato»; fare per esempio «tagliare», «bruciare»; subire per esempio «venir tagliato», «venir bruciato». (Categorie, b 25-2 a 4) La priorità della sostanza La sostanza è la categoria prioritaria, perché presupposta da tutte le altre. Risponde alla domanda: che cosa? Sostanze prime e seconde I termini ascrivibili alla categoria di sostanza possono essere: Sostanze prime Fungono solo da soggetto Sostanze seconde Fungono da soggetto e da predicato Le sostanze prime sono i soggetti ultimi sia della categoria di sostanza sia di tutte le altre categorie. Il valore delle categorie Le categorie hanno un duplice valore: Ontologico Corrispondenza con gli enti (sostanze) e le caratteristiche(sostanziali e accidentali) degli enti. Logico-linguistico Distinzione tra soggetto e predicato e analogia con le categorie grammaticali