Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

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1 Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

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3 Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica La demenza è uno stato causato da un coinvolgimento patologico del cervello. Nel caso delle demenze cosiddette primarie la malattia cerebrale risulta di natura cronica e progressiva, con la presenza di un disturbo di diverse funzioni corticali superiori, includenti la memoria, il pensiero, l orientamento, la comprensione, la capacità di calcolo e di apprendimento, il linguaggio, la critica e il giudizio. Lo stato di coscienza è vigile. Le alterazioni della sfera cognitiva sono comunemente accompagnate, e talora precedute, da un deterioramento nel controllo delle emozioni, nel comportamento sociale o nella motivazione, con una ricaduta negativa sulla vita sociale, lavorativa o familiare del soggetto. 1

4 Le cause di demenza ai fini sistematici possono essere suddivise secondo l organo primitivamente leso nel processo patologico (demenze primarie vs secondarie), secondo il tipo di danno biologico (forme degenerative, vascolari, metaboliche ), oppure secondo la sede prevalente del danno anatomico cerebrale (demenza corticale vs sottocorticale). 2

5 Dati Epidemiologici Nel complesso è affetto da demenza oggi circa il 5% della popolazione over 65 anni, ma addirittura il 30% degli over 85. L incidenza è compresa tra l 1 e il 5 per mille della popolazione generale, e tra l 1% e il 24% negli anziani e negli ultraottantenni. Le demenze identificate più comuni sono: la malattia di Alzheimer (60-75%) la demenza vascolare (15-20%) la demenza frontotemporale (7-20%) la demenza con i corpi di Lewy (2-10%) altre (5-20%) (il morbo di Parkinson, la malattia di Creutzfield-Jacob, la paralisi sopranucleare progressiva). 3

6 Il Mild Cognitive Impairment (MCI) o compromissione cognitiva lieve. Questo concetto è stato introdotto per definire quella che potrebbe essere la fase di transizione fra l invecchiamento normale e la demenza. Si riferisce comunemente a quanto rilevabile in una popolazione di soggetti anziani che non sono compromessi nel loro funzionamento quotidiano ma che hanno un subclinico ed isolato deficit cognitivo e sono potenzialmente a rischio di sviluppare la Malattia di Alzheimer (Petersen et al., 1999; Petersen et al., 2001). È importante sottolineare però che non tutti i soggetti con compromissione cognitiva lieve (MCI) svilupperanno necessariamente demenza. I pazienti con MCI hanno un deficit di memoria rilevabile mediante test, che si può accompagnare anche ad un lieve deficit in altre funzioni cognitive quali il linguaggio, le abilità visuo-spaziali, le funzioni esecutive, le capacità di ragionamento. Nel corso del tempo si è osservato che tali deficit possono essere variabilmente associati fra loro producendo diverse tipologie di MCI: a-mci multiple domain (MCI con deficit di memoria più altre funzioni cognitive) 4

7 non a-mci single domain (MCI con una funzione cognitiva non memoria) non a-mci multiple domain ( MCI con più funzioni cognitive non memoria) Per quanto riguarda le demenze, ed ancor di più nel caso dell MCI, prima ancora di stabilire un trattamento farmacologico, è importante intervenire sulla qualità della vita del paziente cercando di rimuovere tutte le condizioni che possono acuirne lo stato di depressione e di disturbo psichico. L OMS, molti medici e le associazioni dei malati concordano infatti sul fatto che l effetto principale delle demenze, prima ancora che clinico, sia quello di alterare la qualità della vita del paziente e, di conseguenza, della sua famiglia. 5

8 Obiettivo L obiettivo prioritario degli interventi terapeutici previsti in questo progetto è la prevenzione della potenziale perdita di autonomia nel soggetto con compromissione cognitiva lieve (MCI), attraverso terapie e attività che favoriscono il mantenimento delle capacità fisiche, cognitive, affettive e relazionali dell anziano e, laddove necessario e possibile, l eventuale recupero funzionale. Si intendono promuovere interventi che aiutino i soggetti con MCI a migliorare la qualità della vita attraverso un piano articolato di azioni ed interventi secondo un approccio metodologico multidisciplinare incentrato sulla persona. Destinatari I destinatari del progetto sono i soggetti appartenenti alla popolazione sammarinese che presentano una compromissione cognitiva lieve e che, dopo un iniziale screening neuropsicologico e neuroradiologico, risultano affetti da MCI. 6

9 Prospettive Si vuole favorire la diagnosi precoce in modo da prevenire e ritardare gli effetti della perdita della memoria e della demenza, assicurando piani individualizzati di assistenza. 7

10 Pianificazione Individuazione dei soggetti Nella fase iniziale i soggetti che afferiranno a visita dal medico di medicina generale riferendo disturbi mnesici (rilevabili attraverso uno strumento standardizzato, possibilmente autosomministrato) saranno inviati presso la UOS di Neurologia per essere sottoposti ad una prima valutazione neurologica, a studio neuro-radiologico e a valutazione neuropsicologica di base: - valutazione neurologica con somministrazione del Mini Mental State Examination (MMSE) e delle scale di valutazione dell autonomia (che nel caso dell MCI, per definizione, dovrebbero risultare normali) - Risonanza Magnetica Cerebrale vengono esclusi dal progetto terapeutico i pazienti con demenze di altra natura, cerebrovascolare, dismetabolica, endocrina, alcolica, ecc. Somministrazione di batterie di test psicologici I soggetti che presenteranno segni di deficit cognitivo saranno sottoposti a valutazione neuropsicologica più 8

11 approfondita utilizzando una batteria di test neuropsicologici indaganti specifiche funzioni cognitive, affettive e percezione della propria salute fisica ed emotiva. Programma d intervento terapeutico I soggetti verranno divisi in due gruppi: un primo gruppo comprenderà i soggetti che partecipano a laboratorio neuropsicologico, il secondo costituirà il gruppo di controllo. Laboratorio: 48 sedute della durata di 60 minuti ciascuna, con cadenza bisettimanale. Il programma comprenderà attività volte al miglioramento dello stato cognitivo, emotivo, comportamentale e gestionale dell anziano. I componenti del gruppo avranno un ruolo attivo all interno del contesto di trattamento. Tutti i pazienti verranno rivalutati con la somministrazione di scale ad intervalli di tempo prestabiliti. Membri dell equipe di lavoro Neurologo, medico di medicina generale, psicologo, neuropsicologo. 9

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