REGIONANDO 2000 REGIONE VENETO AZIENDA ULSS 18 ROVIGO SOSTEGNO ALLA RELAZIONE MADRE - BAMBINO NEL 1 ANNO DI VITA

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1 REGIONANDO 2000 REGIONE VENETO AZIENDA ULSS 18 ROVIGO SOSTEGNO ALLA RELAZIONE MADRE - BAMBINO NEL 1 ANNO DI VITA La nascita di un figlio rappresenta per il sistema familiare l ingresso in una nuova fase del suo ciclo vitale che comporta la riorganizzazione di spazi, tempi, ruoli, regole non solo al suo interno ma anche nei confronti del contesto sociale. La coppia assume un ruolo nuovo, quello genitoriale, che la trova spesso impreparata e sola ad affrontare le varie funzioni che esso comporta, impreparazione e solitudine che sfociano in ansie, paure, incomprensioni, disagio psicologico. da molti anni i Servizi sono impegnati nei Corsi di preparazione alla nascita che, nell ottica della prevenzione al possibile disagio familiare, in particolare alla relazione genitori-figli, rappresentano una prima modalità di contatto con le coppie - genitori. manca alla famiglia nucleare quel sostegno parentale tipico dell era passata che fungeva sia da modello che da contenitore di ansie e dubbi, pronto ad intervenire in caso di difficoltà. E ormai riconosciuto che, se adeguatamente sostenuti tutti i genitori possono acquisire fiducia nelle proprie capacità di accudimento e di accompagnamento nella crescita del proprio figlio. molti sono i Servizi che in vario modo si occupano della maternità e paternità: è necessario orientare la famiglia per un loro funzionale utilizzo creando una rete di sostegno che consenta di procedere a corretti e precoci invii. inoltre, vista l importanza riconosciuta alla relazione madre-bambino nel 1 anno di vita ai fini di un adeguato sviluppo psicologico, si ritiene necessario: potenziare l attività di prevenzione con l obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di coppie per fornire loro un sostegno strutturato e mirato capace di sostenerle nella relazione genitori - bambino nel 1 anno di vita. attivare interventi di prevenzione dei disturbi emotivi della prima infanzia. cogliere il disagio psichico nel momento in cui inizia a manifestarsi con segnali ancora deboli. OBIETTIVO GENERALE 1. Prevenire i disturbi emotivi della prima infanzia attraverso l ascolto - sostegno alla relazione mamma - bambino nel 1 anno di vita e l aumento di azioni integrate tra Servizi sanitari, servizi sociale, privato sociale e volontariato. 2. Migliorare la qualità della relazione madre - bambino nel primo anno di vita attraverso l apporto coordinato e sinergico dei Servizi di Età Evolutiva e Consultorio Familiare (Ser.T., Ostetricia, Pediatria, Pediatri di libera scelta, Ser.T., Asili Nido, Volontariato);

2 3. Potenziare il ruolo dei Servizi nell area della relazione madre-bambino coinvolgendo la figura paterna; 4. Favorire l aggregazione e il sostegno di nuclei familiari con i figli 0-1 anno per la valorizzazione della risorsa famiglia nella funzione educativa. OBIETTIVO SPECIFICO 1. Aumentare le competenze relazionali e le informazioni riguardo gli indicatori di rischio, degli adulti che si occupano di minori nel primo anno di vita: Pediatri, Operatori dei Servizi, Insegnanti di Asili Nido, promuovendo una formazione congiunta tra operatori dell assistenza sanitaria sociale ed educativa. 2. Aumentare la comunicazione e la sinergia operativa tra i Servizi di Età Evolutiva e Consultorio Familiare e i reparti di Pediatria, Ostetricia, i Medici di Famiglia, i Pediatri di libera scelta, i Servizi Sociali dei Comuni, le Associazioni di Volontariato (Caritas, Movimento per la vita), al fine di cogliere ed inviare il disagio psicologico precocemente. 3. Aumentare il numero delle donne prese in carico dalle strutture pubbliche e dai CC.FF. nell area della procreazione. 4. Attivare e verificare costantemente tutte le modalità operative atte a sostenere le relazioni e a permettere la loro evoluzione. AZIONI CORSO DI FORMAZIONE Corso di formazione per Pediatri, Operatori, Volontari (Caritas, Centro di aiuto per la vita), Insegnanti del Nido, personale paramedico, Reparti di Pediatria, Ostetricia, sulla relazione madre - bambino. Il Corso fornirà gli elementi necessari: per la conoscenza delle tappe evolutive della relazione madre - bambino per l osservazione della relazione madre - bambino ai fini della rilevazione precoce del disagio psichico, troppo spesso valutato solo se legato a malattie fisiche; ad un adeguato approccio con i genitori e con i loro vissuti Inoltre il percorso di formazione si costituirà come uno spazio concreto in cui Pediatri, Operatori sociali e sanitari, Volontari per la primissima infanzia, non solo avranno la possibilità di lavorare insieme sugli indicatori di rischio, ma anche sulla conoscenza delle reciproche competenze, ponendo i presupposti per l attivazione sia di una rete di rilevamento precoce del disagio che di strategie operative integrate. In sostanza ai soggetti istituzionali e territoriali che parteciperanno al Corso, sarà offerta la possibilità non solo di apprendere una cultura comune, riguardo l approccio con i genitori ed il sostegno della relazione genitori - bambini, ma anche di avviare, in seguito alla inevitabile conoscenza reciproca che il Corso produrrà o intensificherà, contatti e canali di lavoro che favoriranno la discussione multiprofessionale dei casi e l interpretazione degli interventi spesso erogati in scollegamento o in sovrapposizione tra i Servizi, i Pediatri, le Associazioni di Volontariato, ecc...

3 BABY PARTY ED INCONTRI POST PARTUM Ad un mese dal parto le madri ed i padri verranno invitati ad un incontro di conoscenza e verifica rispetto all esperienza vissuta ed in atto. GRUPPI CON I GENITORI Se una società vuole veramente proteggere i bambini - diceva Bowbly - cominciare con l occuparsi dei genitori. Si ritiene di primaria importanza: deve restituire competenza ai genitori, aiutandoli a gestire autonomamente le proprie risorse e responsabilità nel rapporto con i figli; realizzare interventi preventivi, in continuum con le attività di preparazione al parto, che accompagnino il bambino nel suo percorso di sviluppo. Sono previsti incontri periodici di gruppo con i genitori di bambini di età 0-1 anno, tenuti da psicologi, N.P.I., Educatori del Servizio di Età Evolutiva, Consultori Familiare o da Pediatri, su tematiche o argomenti riguardanti: la funzione genitoriale l allattamento, i ritmi sonno veglia, lo svezzamento giochi e giocattoli la crescita dei sentimenti e dei desideri Nel gruppo, i genitori, avranno la possibilità di vivere un esperienza di sostegno, di accompagnamento verso: il confronto tra le aspettative del bambino sognato e quello reale i propri sensi di colpa, i timori ed incertezze la consapevolezza di vissuti che il nuovo ruolo di genitori può riattivare nei riguardi dei ricordi, fantasie, conflitti del proprio passato infantile Si individua l Asilo Nido, come sede per lo svolgimento dei gruppi, o altra sede, purché favorisca l identificazione degli incontri, come incontri di sostegno offerto a tutti i genitori a rischio o con evidenti problematiche. SUPERVISIONE Si prevede la supervisione da parte di un esperto, sia dei percorsi del progetto, che degli eventuali casi a rischio che dovessero evidenziarsi. MESSA IN RETE DI TUTTI I SERVIZI DEL TERRITORIO (Rep. Di Ostetricia, di Pediatria, Pediatri di libera scelta, Asili Nido, Servizi sociali comunali, Età Evolutiva - Handicap, N.P.I., Consultori familiari, ecc.). Si intende organizzare incontri con i vari responsabili dei Servizi sopraccitati al fine di creare i presupposti per una collaborazione sistematica. Si propongono protocolli d intesa che individuino un percorso ottimale all interno della rete sia in caso di gravidanza e postpartum normali, sia nel caso si presentino problemi o ci sia necessità di integrare vari apporti specialistici. E necessario altresì elaborare un protocollo operativo relativo all attività e al ruolo dei pediatri di libera scelta e ai rapporti con i Servizi territoriali dell U.L.S.S.

4 Verranno individuati, per i vari Servizi, gli operatori direttamente coinvolgibili nel progetto. VISITA DOMICILIARE L intervento viene attuato sia come continuum rispetto al corso di preparazione alla nascita che come primo approccio di educazione alla salute rivolto alle famiglie. La visita domiciliare effettuata dall ostetrica o A.S.V. nella prima settimana dopo la dimissione della madre e della durata di circa due ore è mirata a: controllare lo stato di salute della madre attraverso l osservazione dei fenomeni locali e generali; aumentare le conoscenze della donna circa l allattamento e alle cure del neonato; favorire la messa in campo delle risorse individuali e di coppia nella relazione madrebambino. BANCA DELLA DISPONIBILITÀ Si intende informare, censire e mobilitare il volontariato organizzato e non, definendone gli ambiti di collaborazione riguardo le tematiche di sostegno alla coppia e al bambino in modo da poter contare su una assunzione di responsabilità da parte del territorio in caso di richieste di collaborazione da parte dei Servizi. PUBBLICAZIONE Creazione di depliant, manifesti e pieghevoli atti a pubblicizzare il progetto. BABY PARTY RISORSE ESISTENTI Psicologo, Assistente Sociale, Ostetricia o A.S.V., Educatore e/o Addetto all assistenza, Consultorio Familiare e Servizio di Età Evolutiva. GRUPPO GENITORI Psicologi Età Evolutiva e Consultorio Familiare, N.P.I., Educatori del Servizio di Età Evolutiva, collaborazioni con esperti e Pediatri. MESSA IN RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI Operatori dei Servizi di Età Evolutiva e Consultori Familiari. VISITA DOMICILIARE Ostetricia o A.S.V. del Servizio di Consultorio Familiare.

5 SEDI Distretti Socio - Sanitari n. 1 e n. 2 Responsabili: Dr.ssa Silvana Milanese Resp. Dipartimento Famiglia, Infanzia e Adolescenza Dr.ssa Emma Zorzato Responsabile Dipartimento Adulti - Anziani ulss18.mark@archimedia.it web:

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