TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine
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- Aurelia Gori
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1 TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine Legame tra decisioni di finanziamento a lungo e breve termine e prospetto fonti-impieghi (Brealey, Meyers, Allen, Sandri: cap. 3) Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti aziendali
2 Temi del corso 1. Analisi e pianificazione finanziaria 2. Pianificazione finanziaria a breve termine 3. Il criterio del VAN per la valutazione degli investimenti 4. Alcuni criteri alternativi per la valutazione degli investimenti aziendali 5. Introduzione al costo del capitale Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti aziendali
3 Contenuti della lezione Legame tra le decisioni di finanziamento a lungo e a breve termine Tema 1: Analisi e pianificazione finanziaria Natura dei fabbisogni finanziari: tesoreria e circolante persistenti vs tesoreria e circolante volatili Il principio del matching Prospetto fonti-impieghi di fondi (rendiconti finanziari)
4 Contenuti della lezione Decisioni di finanziamento a lungo e a breve termine Tema 1: Analisi e pianificazione finanziaria Natura dei fabbisogni finanziari: tesoreria e circolante persistenti vs tesoreria e circolante volatili Il principio del matching Prospetto fonti-impieghi di fondi (rendiconti finanziari)
5 Fabbisogno finanziario Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Euro Anno 1 cumulato Anno 2 A B C Fabbisogno finanziario cumulato Tempo Le linee A, B e C rappresentano alternative di finanziamento a lungo termine. o o o Strategia A: Surplus di cassa permanente. Strategia B: Disponibilità di cassa a breve termine per parte dell anno e fabbisogno di finanziamenti a breve per la parte rimanente. Strategia C: Fabbisogno permanente di finanziamenti a breve.
6 Contenuti della lezione Decisioni di finanziamento a lungo e a breve termine Tema 1: Analisi e pianificazione finanziaria Natura dei fabbisogni finanziari: tesoreria e circolante persistenti vs tesoreria e circolante volatili Il principio del matching Prospetto fonti-impieghi di fondi (rendiconti finanziari)
7 Tesoreria e Circolante: Persistenti vs Volatili Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Perché pianificare? Lo scopo è di valutare ex ante: 1.sul piano quantitativo: la compatibilità dei fabbisogni finanziari con la dimensione dell autofinanziamento i limiti di fido concessi dalle banche la possibilità di accedere a fonti di finanziamento non bancarie 2.sul piano qualitativo: la combinazione delle fonti che risulta rispondente alla natura del fabbisogno finanziario e alle condizioni di equilibrio finanziario
8 I fabbisogni finanziari di Breve Termine Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Possono essere classificati a seconda della propria natura: 1. Fabbisogni di CCN strutturale: fabbisogni che l azienda ha in condizioni (di prezzo, di quantità vendute, ecc..) medio-normali. Rappresentano il CCON legato al funzionamento ordinario del business 2. Fabbisogni di CCN volatile: dovuti al funzionamento dell azienda in casi di anomalia di mercato (es. raddoppio dei prezzi delle materie prime, ecc..). Rappresentano il fabbisogno di CCN che può esistere nel momento in cui l attività diverge dai livelli normali ma nei limiti di quello che poteva avvenire (livello atteso). Possono avere segno + o intorno alle aspettative aziendali. 3. Fabbisogni di tesoreria o di elasticità per cassa/finanziaria: derivano da situazioni contingenti NB: le categorie di cui sopra non sono GIURIDICHE bensì legate al tipo di fabbisogno (e quindi al modo in cui funziona l azienda e a come si finanzia)
9 I fabbisogni finanziari di BT Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Problema 1: Come tarare la RACCOLTA? Le possibilità sono molteplici. Vediamone alcune: Negoziare un fido tarato sul fabbisogno strutturale ma con opzioni di espansione (es. fido indicizzato al costo della materia prima) Negoziare un fido tarato sul fabbisogno strutturale + volatile Negoziare un fido tarato sul fabbisogno strutturale + volatile + su una % di imprevisti (es. attraverso un impegno al rifinanziamento degli imprevisti da parte degli azionisti)
10 I fabbisogni finanziari di BT Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Problema 2: Come SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE? E necessario capire se un fabbisogno sia permanente oppure no Esiste un problema di ASIMMETRIE INFORMATIVE: se un imprenditore non è in grado di spiegare al finanziatore la componente volatile del finanziamento soffrirà sempre di un sottodimensionamento delle linee di fido Nella prassi comune si osserva un incremento del rapporto tra CCN e CIMM: segno che c è meno attenzione alla gestione/controllo del circolante e più attenzione alla tecnologia, agli impianti, ecc..
11 Contenuti della lezione Decisioni di finanziamento a lungo e a breve termine Tema 1: Analisi e pianificazione finanziaria Natura dei fabbisogni finanziari: tesoreria e circolante persistenti vs tesoreria e circolante volatili Il principio del matching Prospetto fonti-impieghi di fondi (rendiconti finanziari)
12 Costi diretti e indiretti del finanziamento dei fabbisogni correnti Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Negoziare gli strumenti di finanziamento implica dei costi per l azienda: DIRETTI: sono i costi di apertura e utilizzo dei servizi/prodotti negoziati con la banca (tassi di interesse) INDIRETTI: sono i costi che l azienda sostiene nel caso in cui abbia negoziato strumenti di finanziamento insufficienti con la banca, che le causano la perdita di affari profittevoli e la realizzazione di ulteriori margini dalla propria attività
13 Il principio del matching Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Pianificare serve anche all azienda per simulare le strategie di finanziamento ottimali. Esistono due strategie: ouna esterna: migliorare il mix di prodotti finanziari al fine di minimizzarne il costo complessivo. I costi di transazione sono infatti alti nella negoziazione di prestiti a breve termine necessari per coprire i deficit di cassa. Le imprese possono aumentare il loro valore adottando una politica che minimizzi tali costi Principio del matching: i fabbisogni a breve devono essere finanziati con debiti a breve, ouna I fabbisogni interna: a lungo possibilità con debiti di modificare a lungo termine. la politica del CCN attraverso la negoziazione di differenti dilazioni di pagamento da parte di clienti e fornitori o attraverso un efficiente gestione del magazzino. Si può infatti affermare che la prima fonte di finanziamento sta proprio all interno dell azienda, ovvero nella sua capacità di controllare lo svolgimento del ciclo di acquisto-trasformazione-vendita.
14 Contenuti della lezione Decisioni di finanziamento a lungo e a breve termine Tema 1: Analisi e pianificazione finanziaria Natura dei fabbisogni finanziari: tesoreria e circolante persistenti vs tesoreria e circolante volatili Il principio del matching Prospetto fonti-impieghi di fondi (rendiconti finanziari)
15 Capitale circolante Ciclo operativo Cassa Crediti commerciali Materie prime Prodotti finiti Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti aziendali
16 Variazioni di cassa e CCN Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Esempio - Materassi Flexo Attività Passività e cap. netto Attività correnti 4 5 Passività correnti Cassa 4 5 Debiti bancari Titoli negoziabili 0 5 Debiti comm.li Scorte Totale passività corr. Crediti comm.li Debiti a lungo termine Totale attività correnti Capitale netto Attività fisse Investimenti lordi Amm.ti Attività fisse nette Totale attività Tot. Passività e netto
17 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo Conto economico Tema 1: Analisi e pianificazione finanziaria Vendite 350 Costi operativi 321 Ammortamenti -4 EBIT 25 Interessi -1 Reddito lordo 24 Imposte al 50% - 12 Reddito netto 12 Assumendo che: o dividendi = 1 milione o utili non distribuiti = 11 milioni
18 Variazioni di cassa e CCN Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Esempio - Materassi Flexo Fonti Emissione di obbligazioni a lungo termine Riduzione scorte Incremento debiti comm.li Flusso di cassa operativo Reddito netto Ammortamenti Totale fonti Impieghi Rimborso di prestiti bancari a breve Investimenti in attività fisse Acquisto titoli negoziabili Incremento crediti comm.li Dividendi Totale impieghi Incremento del saldo di cassa
19 Variazioni di cassa e CCN Corso di: FINANZA Corso di: AZIENDALE GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione degli investimenti aziendali Esempio - Materassi Flexo La Flexo ha utilizzato cassa per i seguenti impieghi: o Distribuzione 1 milione in dividendi. o Restituzione 5 milioni di prestiti bancari a breve termine. o Investimento di 14 milioni. o Acquisto di 5 milioni di titoli negoziabili. o Incremento dei crediti commerciali di 5 milioni.
20 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo: Stati patrimoniali sintetici Capitale Circolante Netto Attività fisse: investimenti lordi Ammortamenti Attività fisse nette Totale attività Debiti a lungo termine 5 12 Capitale netto Passività a lungo termine e capitale Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti aziendali
21 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo: Fonti e Impieghi Fonti: Emissione di obbligazioni a lungo termine 7 Flusso di cassa operativo: Reddito netto 12 Ammortamenti 4 23 Impieghi: 15 Investimenti in attività fisse 14 Dividendi 1 Incremento del capitale circolante netto 8 Lezione 2: Redditività e Rendiconto Finanziario Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti aziendali
22 Parole chiave Fabbisogno finanziario di breve termine Fabbisogno finanziario di lungo termine Fabbisogno strutturale Fabbisogno volatile Costi diretti e indiretti del finanziamento Principio del matching Prospetto fonti - impieghi Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti aziendali
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