La condivisione del rischio e la sua ripartizione su ampia scala
|
|
- Adriano Mantovani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La condivisione del rischio e la sua ripartizione su ampia scala Kreps: "Microeconomia per manager" 1
2 ARGOMENTI DI QUESTA LEZIONE Questa lezione fornisce la principale motivazione economica dell esistenza dei mercati azionari, assicurativi e a termine. L idea fondamentale è che se si assume un rischio e lo si suddivide in parti, distribuendole a un numero elevato di persone (cioè se si cartolarizza il rischio), si abbatte considerevolmente l avversione al rischio dei singoli soggetti che lo sostengono. Kreps: "Microeconomia per manager" 2
3 Esistono tuttavia forze contrastanti che impediscono la completa condivisione del rischio; le principali sono la selezione avversa e il comportamento opportunistico (o azzardo morale). Anche nel caso in cui i rischi siano ampiamente ripartiti, il valore di ogni quota di rischio dipende dalla rischiosità che si aggiunge al portafoglio complessivo del singolo investitore. Per un dato rischio e una popolazione fissa di investitori, si pone il problema dell efficienza allocativa del rischio. Kreps: "Microeconomia per manager" 3
4 ESEMPIO: Consideriamo una scommessa che prevede i premi ugualmente probabili e Il valore atteso è , ma la probabilità di una perdita e le dimensioni della stessa sono considerevoli. Di conseguenza, molte persone avverse al rischio la rifiuterebbero. Supponiamo di offrire questa scommessa a Jan MBA, che massimizza la propria utilità attesa ed è caratterizzato dalla seguente funzione di utilità U ( x) = 12,5859 7,4267e 0, x Kreps: "Microeconomia per manager" 4
5 Jan calcola l utilità attesa della scommessa: 1. il premio corrisponde al livello di utilità: U(50.000) = 12,5859 7,4267e 0, ; 2. il premio corrisponde al livello di utilità: U( ) 0; quindi la scommessa ha utilità attesa pari a Eu = 0, ,5 0 = 5 corrispondente all incirca all equivalente certo di CE Kreps: "Microeconomia per manager" 5
6 L equivalente certo di un guadagno aleatorio è quello ammontare monetario (CE) che, se ricevuto con certezza, è indifferente per il soggetto alla scommessa stessa: U(CE) = Eu 12,5859 7,4267e 0, CE =5. Risolvendo questa espressione per CE, otteniamo CE = 1005,2. 5. Se, invece, Jan non gioca la scommessa, ottiene il premio sicuro di 0, cui corrisponde l utilità U(0) = 5, Pertanto Jan preferisce non giocare la scommessa. Kreps: "Microeconomia per manager" 6
7 Supponiamo invece che la scommessa preveda i premi ugualmente probabili di 500 e 250 (un centesimo dei premi originali). L utilità attesa di Jan è ora pari a 5,1785, corrispondente al certo equivalente 123,516. Jan accetterebbe volentieri questa versione ridimensionata della scommessa originale. Perché? U(VMA) = < Eu(scommessa) = 5,1785 VMA = 125 > CE = 123, 516 Kreps: "Microeconomia per manager" 7
8 Quindi Jan pur non essendo propenso a giocare da solo l intera scommessa, sarebbe contento di giocarne una quota pari all 1 per cento. Come potrebbe liquidare il restante 99 per cento del rischio? Kreps: "Microeconomia per manager" 8
9 Una possibilità è trovare un gruppo di persone che, se caratterizzati approssimativamente dalla sua stessa avversione al rischio, sarebbero contenti di accettare ciascuno una piccola quota della scommessa. Ma Jan dovrebbe distribuire il 99% del rischio? Non sarebbe meglio se ne tenesse una quota maggiore? Se Jan decide di distribuire porzioni di questa scommessa, fa i propri migliori interessi tenendone il 43,8 per cento circa, che gli fornisce il certo equivalente di Kreps: "Microeconomia per manager" 9
10 Poiché distribuendo porzioni di questa scommessa Jan regala un bene prezioso, un alternativa migliore sarebbe quella di vendere le porzioni di rischio. Se, per esempio, potesse trovare 99 persone caratterizzate dalla sua stessa funzione di utilità, potrebbe vendere a ciascuna l 1 percento della scommessa ad un valore non superiore al loro equivalente certo (123,516). Se fissa il prezzo di una quota dell 1 percento a 123, qualsiasi persona caratterizzata dalla sua stessa funzione di utilità sarebbe disposta a pagare questo prezzo, rimanendo con un equivalente certo di 0,516. Kreps: "Microeconomia per manager" 10
11 In questo modo Jan può ottenere un buon guadagno vendendo 99 azioni a 123 l una, ottiene un guadagno netto di = ; aggiungendo il suo certo equivalente ( 123,516) per la quota dell 1 per cento che tiene per sé, nel complesso egli ottiene ,516. Se pensate che stava per rifiutare la scommessa!! Kreps: "Microeconomia per manager" 11
12 Conclusione generale sui rischi di piccola entità Normalmente un soggetto avverso al rischio ha un equivalente certo che è inferiore al VMA della scommessa. Consideriamo tuttavia una percentuale β inferiore al 100 per cento (es. 98%). A prescindere dall avversione al rischio di un individuo, esiste una piccola frazione α tale per cui, se gli offriamo la quota α della scommessa, egli sarà disposto a pagare α β VMA della scommessa. Kreps: "Microeconomia per manager" 12
13 Spieghiamo questa idea con la scommessa di Jan MBA. Jan propone a qualche soggetto avverso al rischio: «Ti vendo una piccola quota della mia scommessa pari ad α. Ma in cambio ti chiedo un prezzo». Una quota α ha il valore monetario atteso pari a α; poiché Jan non è avido è disposto a vendere la quota al β per cento di α. Secondo l affermazione precedente, avendo l obiettivo di recuperare il β per cento del VMA dell azione venduta, Jan può trovare una quota α maggiore di zero per la quale il soggetto sarà disposto a pagare il β per cento di α. Kreps: "Microeconomia per manager" 13
14 Le dimensioni di α dipendono da diversi fattori: 1. maggiore è il rischio della scommessa iniziale, minore dovrà essere α. 2. più β si approssima al 100 per cento, minore dovrà essere α. 3. maggiore è l avversione al rischio della persona cui l azione viene venduta, minore dovrà essere α. Tuttavia, avendo stabilito β, Jan può vendere una parte della sua scommessa a un soggetto avverso al rischio per ottenere la percentuale β del valore monetario atteso dell azione. Kreps: "Microeconomia per manager" 14
15 In un mondo affollato di potenziali investitori Jan può vendere la sua scommessa quota dopo quota, sino a venderla interamente. Jan si ritroverà con una somma pari a β volte il valore monetario atteso dell intera scommessa. Man mano che β si approssima a uno, Jan deve vendere azioni di dimensioni sempre minori a un numero sempre maggiore di persone. In teoria, tuttavia, può recuperare l intero valore monetario atteso della scommessa. Kreps: "Microeconomia per manager" 15
16 La cartolarizzazione per diletto e quella a scopo di lucro Generalizzando l esempio di Jan MBA: quando gli individui avversi al rischio si trovano dinnanzi a un rischio considerevole, possono migliorare la loro posizione suddividendo il rischio in parti da vendere ad altri soggetti, in modo da condividerlo. Kreps: "Microeconomia per manager" 16
17 Ignorando per ora i costi di transazione associati al processo di cartolarizzazione del rischio, la teoria suggerisce che qualsiasi scommessa ripartita in questo modo tra un numero elevato di persone assume per il proprietario originale un valore pari quasi al valore monetario atteso. Tale affermazione è vera anche se il proprietario è avverso al rischio. L originale avversione al rischio è infatti ininfluente, perché alla fine né il proprietario né alcun altra persona sosterranno una parte considerevole del rischio. Kreps: "Microeconomia per manager" 17
18 I mercati finanziari sono una manifestazione di come si utilizza la condivisione per sconfiggere l avversione al rischio. Quando i rischi prevedono premi attesi negativi, nascono i mercati assicurativi. ESEMPIO: Una persona possiede una casa a rischio di incendio. L abitazione può andare distrutta, per una perdita di , oppure non bruciare; la probabilità di bruciare è pari a 0,001 in qualsiasi dato anno. Il VMA di questa scommessa per il proprietario è 0, ,999 0 = 200. Kreps: "Microeconomia per manager" 18
19 Se il proprietario è avverso al rischio, il suo equivalente certo è un valore negativo molto maggiore. Acquistando un assicurazione, il proprietario paga un premio, per esempio 300 l anno, affinché la compagnia assicurativa si assuma il rischio della perdita di nel caso che si verifichi un incendio. La compagnia è disposta a sostenere tale rischio in cambio del premio in virtù della sua quasi neutralità al rischio, pertanto il premio la compensa abbondantemente del rischio che assume. La compagnia assicurativa è quasi neutrale al rischio perché lo ripartisce tra un numero elevato di azionisti. Kreps: "Microeconomia per manager" 19
20 Una ulteriore forma di condivisione del rischio riguarda i mercati a termine. ESEMPIO: Nel mercato a termine del grano, si può acquistare o vendere grano che verrà consegnato dopo qualche mese. Un cerealicoltore il cui raccolto sia ancora da mietere è soggetto a due tipi di rischi: 1. i rischi riguardanti direttamente il raccolto; 2. i rischi riguardanti il valore che il raccolto assumerà quando verrà venduto. Kreps: "Microeconomia per manager" 20
21 Il mercato a termine offre l opportunità di assicurarsi contro questo secondo tipo di rischio, consentendo al cerealicoltore di vendere una parte del raccolto in anticipo a un prezzo prefissato. Tale mercato consente anche agli acquirenti di grano di acquistare in anticipo assicurandosi contro il rischio di un aumento dei prezzi. Kreps: "Microeconomia per manager" 21
22 I concetti elaborati finora sembrano portarci alle seguenti conclusioni 1. I rischi dovrebbero essere ripartiti in misura tale da impedire che un individuo avverso al rischio ne sostenga una porzione considerevole. 2. Il valore di ogni scommessa per il giocatore iniziale coincide esattamente con il VMA, in quanto è questo il valore che la scommessa assume nel mercato una volta che viene cartolarizzata e distribuita. Kreps: "Microeconomia per manager" 22
23 Esistono comunque una serie di motivi per cui il rischio non può essere sempre ripartito su larga scala Due delle ragioni principali sono costituite dai problemi di selezione avversa e comportamento opportunistico (moral hazard) Kreps: "Microeconomia per manager" 23
24 Selezione avversa La selezione avversa è il fenomeno per cui, in un mercato caratterizzato da informazione asimmetrica (condizione in cui un informazione rilevante non è condivisa da tutti le persone facenti parte del processo economico), la parte meno informata si trova a trattare proprio con le persone sbagliate (cioè prende una selezione avversa dei soggetti più informati). I would never join a club that would be willing to let me in Groucho Marx Kreps: "Microeconomia per manager" 24
25 La selez. avversa spesso avvia un circolo vizioso: Gli acquirenti, non conoscendo la qualità del bene che stanno acquistando, sono disposti a pagare un prezzo per un bene di qualità media. Ma se il prezzo di equilibrio per la media di tutta la popolazione non è sufficientemente elevato da indurre i possessori dei beni di qualità superiore a venderli, allora il bene venduto fa parte della selezione avversa. Se il prezzo diminuisce, anche i proprietari dei beni di qualità intermedia iniziano a ritirare i loro articoli, peggiorando la selezione avversa. Il prezzo diminuisce ancora e la selezione avversa diventa ancora più avversa. Kreps: "Microeconomia per manager" 25
26 Un esempio: Il mercato dei bidoni Immaginate che venga messa in vendita una varietà di auto usate, alcune in buone condizioni, altre in condizioni accettabili, altre veri bidoni. Le auto usate valgono per gli acquirenti un prezzo compreso tra 1000 e 3000 e ogni prezzo è ugualmente probabile. Supponete che un auto che vale x per un acquirente vale x 200 per il proprietario attuale (venditore). L offerta di automobili per ogni possibile prezzo è finita, mentre il numero dei potenziali acquirenti è di dimensioni molto maggiori. Kreps: "Microeconomia per manager" 26
27 Se la qualità di un automobile fosse nota sia all acquirente sia al venditore, allora l uguaglianza di domanda e offerta implica che le auto che valgono x per gli acquirenti verrebbero vendute esattamente a tal prezzo, in quanto la concorrenza tra gli acquirenti farebbe salire il prezzo a tale livello e ogni venditore sarebbe disposto a venderla per incassare i 200 di valore aggiuntivo. Kreps: "Microeconomia per manager" 27
28 Ma gli acquirenti non conoscono la qualità di un auto usata, mentre i venditori sono informati. Gli acquirenti quindi sono disposti a pagare per la qualità media delle auto presenti sul mercato. Ciò implica che: i proprietari portano sul mercato le auto del valore compreso tra 1000 e 3000; il valore medio delle auto presenti nel mercato ammonta a 2000 e questo è il prezzo stabilito dal mercato. A questo punto entra in gioco la selezione avversa. Kreps: "Microeconomia per manager" 28
29 Se qualcuno ha un auto usata che per lui vale più di 2000, ritira la sua auto dal mercato. 1. Ne consegue che se il prezzo di mercato si attesta a 2000, le uniche automobili in vendita sono quelle che valgono per i compratori tra i 1000 e i Il valore medio di questo insieme di automobili ammonta tuttavia a 1600, pertanto il prezzo scende a questo livello. 3. I proprietari delle automobili che per loro valgono più di 1600 ritirano le loro auto dal mercato. Kreps: "Microeconomia per manager" 29
30 4. Ora le uniche automobili in vendita sono quelle il cui valore per gli acquirenti è compreso tra 1000 e Pertanto il prezzo di mercato scende a Ora le auto di valore superiore a 1400 per i venditori escono dal mercato, che si riduce alle auto con valore per i compratori compreso tra 1000 e Ne consegue una riduzione del prezzo a Quindi ulteriori auto vengono ritirate dal mercato e il prezzo scende nuovamente. Kreps: "Microeconomia per manager" 30
31 Continuando il ragionamento alla fine giungerà sul mercato una percentuale minima di tutte le auto usate, anche se gli acquirenti valutano ogni auto usata 200 in più rispetto ai proprietari (i venditori). Inoltre la percentuale che giunge sul mercato non è casuale: si vendono solo le auto peggiori (dei bidoni ). La selezione avversa crea quindi un effetto perverso in cui il prodotto cattivo scaccia quello buono. Kreps: "Microeconomia per manager" 31
32 Nella realtà non giungiamo a situazioni tanto sfavorevoli: l acquirente o il venditore possono intraprendere azioni per segnalare la qualità oppure effettuare una cernita delle auto. Il fenomeno tuttavia esiste, ed è particolarmente negativo quando i compratori non riescono facilmente a conoscere il valore del bene che stanno acquistando; il valore che i potenziali acquirenti attribuiscono all oggetto è prossimo al valore attribuito dai potenziali venditori. Kreps: "Microeconomia per manager" 32
33 Azzardo morale Un ulteriore importante motivo per cui è difficile diffondere i rischi su ampia scala è costituito dai problemi di comportamento opportunistico (o azzardo morale). L azzardo morale (moral hazard) è una forma di opportunismo post-contrattuale, causata dalla non osservabilità di certe azioni, che permette agli individui di perseguire i loro interessi a spese della controparte. Kreps: "Microeconomia per manager" 33
34 In termini generali, ci sono due tipologie di asimmetrie informative: Caratteristiche nascoste: Una delle due parti coinvolte in una transazione è informata privatamente su circostanze di cui la controparte non è a conoscenza (danno luogo alla selezione avversa) Azioni nascoste: Azioni compiute da una delle parti che hanno stipulato un accordo economico, senza che la controparte possa osservarle (danno luogo all azzardo morale). Kreps: "Microeconomia per manager" 34
35 Situazioni di azzardo morale si presentano quando 1. le azioni di una parte influenzano il benessere altrui, 2. gli interessi delle parti divergono in una certa misura e 3. le azioni scelte dalla prima parte non sono completamente controllabili. Kreps: "Microeconomia per manager" 35
36 ESEMPI: Una compagnia assicurativa vende una polizza che assicura uno stabilimento contro gli incendi e si domanda se il proprietario, ora che è assicurato, si preoccuperà di non lasciare in giro stracci unti. Un impresa che produce grandi attrezzature impiega un agente di vendita per trattare con i clienti. L impegno profuso nella vendita avviene fuori della supervisione della direzione generale del produttore, che si chiede se gli agenti si impegnino adeguatamente nella vendita del prodotto. Kreps: "Microeconomia per manager" 36
37 L allocazione efficiente del rischio Consideriamo 4 individui: John, Paul, George e Ringo I quattro si trovano dinnanzi alla seguente lotteria congiunta : con probabilità 0,1; con probabilità 0,2; con probabilità 0,3; con probabilità 0,4. Questa lotteria risulta da una iniziativa imprenditoriale associata cui essi partecipano oppure dalla somma di lotterie giocate individualmente da ciascuno di loro. Kreps: "Microeconomia per manager" 37
38 I quattro decidono di formare un sindacato per la condivisione del rischio, in base al quale condividono i proventi derivanti dalla loro lotteria congiunta. Quale regola di allocazione del rischio dovrebbero stabilire i quattro individui? Possiamo sperare che stabiliscano una regola di allocazione efficiente: tale per cui non esistono altre regole che rendano ciascuno almeno altrettanto soddisfatto, e un soggetto strettamente più soddisfatto rispetto alla regola in questione. In generale, quando tutte le parti sono avverse al rischio può risultare difficile trovare regole di allocazione efficiente. Kreps: "Microeconomia per manager" 38
39 Consideriamo un caso semplice: Ringo è neutrale al rischio Supponiamo che Ringo sia neutrale al rischio e che gli altri siano strettamente avversi al rischio. In questo caso, qualsiasi regola di allocazione efficiente del rischio offre a John, George e Paul quote costanti a prescindere dall esito della lotteria, mentre Ringo assorbe tutto il rischio. Kreps: "Microeconomia per manager" 39
40 In altri termini, secondo qualsiasi schema di allocazione efficiente: John ottiene una quantità fissa di denaro y J Paul ottiene una quantità fissa di denaro y P George ottiene una quantità fissa di denaro y G Ringo ottiene il denaro rimanente: y J y P y G con probabilità 0,1; y J y P y G con probabilità 0,2; y J y P y G con probabilità 0,3; y J y P y G con probabilità 0,4. Kreps: "Microeconomia per manager" 40
41 Qualsiasi schema che non offra le tre quote fisse attribuendo tutto il rischio a Ringo non è efficiente. Perché? Consideriamo una qualsiasi regola di allocazione del rischio che preveda che John sostenga parte del rischio: offriamo a John un pagamento pari al VMA della sua quota a prescindere dall esito della lotteria prelevando tale somma da Ringo; contemporaneamente offriamo a Ringo la vecchia quota di John in aggiunta a qualsiasi somma avesse prima, cui sottraiamo il VMA della quota di John che abbiamo offerto a quest ultimo. Kreps: "Microeconomia per manager" 41
42 Poiché Ringo è neutrale al rischio, questo cambiamento non influisce sulla sua utilità attesa complessiva: perde il VMA del rischio aggiuntivo che sostiene, con un guadagno netto nullo (per Ringo: VMA = scommessa). La situazione di George e di Paul rimane inalterata. John invece è più soddisfatto in quanto sostituisce una scommessa col suo VMA; poiché è strettamente avverso al rischio, ha una preferenza stretta per il VMA di qualsiasi scommessa rispetto al gioco della scommessa stessa. Kreps: "Microeconomia per manager" 42
43 E se nessuna delle parti è neutrale al rischio? Generalizziamo la situazione: il sindacato per la condivisione del rischio conta I membri; la funzione di utilità di ogni i è U i ; tutti sono avversi al rischio; U i è strettamente crescente e differenziabile; poiché U i è concava, ' è non crescente; U i poiché U i è strettamente crescente, U i ' è strettamente positiva in tutti i suoi argomenti. Kreps: "Microeconomia per manager" 43
44 Ipotizziamo che questo sindacato possegga un iniziativa imprenditoriale caratterizzata dai premi complessivi Y 1 ; Y 2 ; ; Y N con le rispettive probabilità di occorrenza p 1 ; p 2 ; ; p N dove gli apici indicano i premi. Kreps: "Microeconomia per manager" 44
45 Una regola di allocazione del rischio per il sindacato è una serie di numeri { y n } i con i = 2,, I (i pedici indicano i membri del sindacato) e n = 1,, N (gli apici indicano i premi), n dove y i è la quota o premio n destinato al membro i, n e il premio totale ammonta a Y La somma delle quote dovrebbe essere pari al totale, quindi I n n = y i = Y per ogni n. i 1 Kreps: "Microeconomia per manager" 45
46 Una regola di allocazione è efficiente se e solo se, per ogni i e j compresi tra 1 e I e per ogni m e n compresi tra 1 e N { } y n i U U i i '( '( y y n i m i ) ) = U U j j '( '( y y n j m j ) ) Kreps: "Microeconomia per manager" 46
47 Perché? Si tratta della logica dei valori soggettivi usata per descrivere il comportamento del consumatore: Consideriamo l impatto marginale sull obiettivo (massimizzare l utilità attesa di i) e l impatto marginale sul vincolo (mantenere l utilità attesa di j a un dato livello costante) secondo la logica dei valori soggettivi, il rapporto di questi due impatti marginali nello stato n dovrebbe uguagliare il rapporto di tali impatti nello stato m, restituendoci esattamente la regola del rapporto dopo aver semplificato le probabilità al numeratore e al denominatore. Kreps: "Microeconomia per manager" 47
48 In altre parole, una regola di allocazione efficiente si trova lungo la curva dei contratti che è l insieme delle allocazioni che eguagliano il saggio marginale di sostituzione degli individui. Lungo tale curva le curve di indifferenza degli individui sono tangenti tra loro e quindi soddisfano la condizione seguente: SMS i = SMS j Kreps: "Microeconomia per manager" 48
49 Riepilogo Se ripartite il rischio di una scommessa distribuendone una piccola porzione a ciascuno di molti diversi individui avversi al rischio, ogni porzione poiché rappresenta solamente una piccola quantità di rischio assume per il suo possessore un valore quasi pari al suo valore monetario atteso (VMA). Il valore della scommessa quindi è quasi prossimo alla somma dei valori monetari attesi delle diverse porzioni, ossia corrisponde proprio al valore monetario atteso della scommessa iniziale. Kreps: "Microeconomia per manager" 49
50 Esistono buoni motivi per cui è difficile diffondere tutti i rischi su ampia scala. Due delle ragioni principali sono costituite dai problemi di selezione avversa e da quelli di comportamento opportunistico. Il problema generale dell efficienza allocativa del rischio (ossia il problema di distribuire una data scommessa in modo efficiente tra un dato gruppo di persone) è piuttosto complesso. Tuttavia, quando una delle parti è neutrale al rischio e le altre sono strettamente avverse, è piuttosto semplice ripartire il rischio in modo efficace: la parte neutrale se lo assume tutto. Kreps: "Microeconomia per manager" 50
La condivisione del rischio e la sua ripartizione su ampia scala
La condivisione del rischio e la sua ripartizione su ampia scala 1 ARGOMENTI DI QUESTA LEZIONE Questa lezione propone esplora due problemi fondamentali: Se esiste un rischio in una transazione chi lo deve
DettagliESERCITAZIONE 1. 15 novembre 2012
ESERCITAZIONE 1 Economia dell Informazione e dei Mercati Finanziari C.d.L. in Economia degli Intermediari e dei Mercati Finanziari (8 C.F.U.) C.d.L. in Statistica per le decisioni finanziarie ed attuariali
DettagliScelte in condizioni di rischio e incertezza
CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni
DettagliEdited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.
In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13 Domanda 1 (Problema 3. dal Cap. 11 del Libro di Testo) Curva di offerta degli stereo portatili
DettagliINFORMAZIONE ASIMMETRICA
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 INFORMAZIONE ASIMMETRICA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliEsercitazione 23 maggio 2016
Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione
DettagliL INFORMAZIONE ASIMMETRICA
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 L INFORMAZIONE ASIMMETRICA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
Dettagli= 8.000 + 2.000 = 5.000.
Esercizio 1 Consideriamo il mercato delle barche usate e supponiamo che esse possano essere di due tipi, di buona qualità e di cattiva qualità. Il valore di una barca di buona qualità è q = 8000, mentre
DettagliLa scelta in condizioni di incertezza
La scelta in condizioni di incertezza 1 Stati di natura e utilità attesa. L approccio delle preferenza per gli stati Il problema posto dall incertezza riformulato (state-preference approach). L individuo
DettagliCAPITOLO 10 I SINDACATI
CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione
DettagliIndustrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa]
Industrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa] Lezion4 - Selezione avversa, screening e segnalazione Asimmetrie informative pre-contrattuali e selezione avversa
DettagliGli strumenti di base della Finanza
27 Gli strumenti di base della Finanza ECONOMIA FINANZIARIA L Economia Finanziaria studia le decisioni degli individui sulla allocazione delle risorse e la gestione del rischio VALORE ATTUALE Con il termine
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliIl mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria
Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Esercizio 1 Ci sono 2000 individui ciascuno con funzione di utilità Von Neumann-Morgestern
DettagliScelte in condizione di incertezza
Scelte in condizione di incertezza Tutti i problemi di decisione che abbiamo considerato finora erano caratterizzati dal fatto che ogni possibile scelta dei decisori portava a un esito certo. In questo
DettagliCapitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica
Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica
DettagliSCREENING E MERCATI ASSICURATIVI
SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante
DettagliIntroduzione all informazione asimmetrica. Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale;
Introduzione all informazione asimmetrica Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale; Informazione imperfetta Virtualmente ogni transazione economica
DettagliEsercizi di Ricerca Operativa II
Esercizi di Ricerca Operativa II Raffaele Pesenti January 12, 06 Domande su utilità 1. Determinare quale è l utilità che un giocatore di roulette assegna a 100,00 Euro, nel momento che gioca tale cifra
DettagliRichiami di teoria della domanda di moneta
Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale
DettagliCapitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza ECONOMIA DELL INFORMAZIONE L informazione è un fattore importante nel processo decisionale di consumatori e imprese Nella realtà,
DettagliTEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile
Esercitazione TEMPO E RISCHIO Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile Un capitale - spostato nel futuro si trasforma in montante (capitale iniziale più interessi), - spostato nel
DettagliMICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza
MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare
DettagliCAPITOLO 22. Informazioni nascoste, segnalazione e cernita
CAPITOLO 22 Informazioni nascoste, segnalazione e cernita Le informazioni nascoste e la selezione avversa Le informazioni nascoste dalla parte acquirente: le assicurazioni e l esecuzione dei contratti
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliCorso di Politica Economica
Corso di Politica Economica Lezione 7: Informazione incompleta Francesca Severini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica
DettagliLe scelte del consumatore in condizione di incertezza (cap.5)
Le scelte del consumatore in condizione di incertezza (cap.5) Che cos è il rischio? Come possiamo indicare le preferenze del consumatore riguardo al rischio? C è chi acquista assicurazione (non ama il
DettagliLe ragioni dell intervento pubblico
Le ragioni dell intervento pubblico 1. COME VALUTARE GLI ESITI DEL MERCATO PRIVATO E DELL INTERVENTO PUBBLICO (L OTTIMO SOCIALE) 2. QUANDO IL MERCATO REALIZZA L OTTIMO SOCIALE 3. QUANTO IL MERCATO FALLISCE
Dettagli004722 - Economia pubblica - II anno
Corso di laurea di primo livello in Economia aziendale CLEA nuovo ordinamento 004722 - Economia pubblica - II anno 8 crediti, 60 ore insegnamento a.a. 2011-12 Stefano Toso e Alberto Zanardi Lezione 7 Carenze
DettagliBlanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari
Capitolo IV. I mercati finanziari 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea,
DettagliCapitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza 23.1: Introduzione In questo capitolo studiamo la scelta ottima del consumatore in condizioni di incertezza, vale a dire in situazioni tali che il consumatore
DettagliInformazione e mercati competitivi. Lezione 29. Infomazione asimmetrica. Infomazione asimmetrica. Infomazione asimmetrica.
Lezione 9 Informazione Asimmetrica Informazione e mercati competitivi Mercati perfettamente competitivi: tutti gli agenti sono pienamente informati circa i beni scambiati e sul funzionamento del mercato.
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 Problemi del Coordinamento 3 Coordinamento Un coordinamento consiste in accordo preventivo con il quale 2 o più attori uniscono i propri
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
Dettagli3. Asimmetrie informative
Lezione seconda parte seconda Beni pubblici e altre cause di fallimento del mercato 1 3. Asimmetrie informative 3.1 rischio 3.2 assicurazione 3.3 asimmetrie informative 2 1 3.1 rischio Una situazione rischiosa
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
DettagliEsercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla
Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015 Domande a risposta multipla 1) Il primo teorema dell economia del benessere sostiene che: a) L equilibrio competitivo dipende dal potere contrattuale
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliCapitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke
Capitolo 7 Efficienza e scambio Pareto-efficienza L efficienza in senso economico ha una definizione ristretta che prende il nome da un economista italiano (Vilfredo Pareto) una allocazione è efficiente
DettagliEconomia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1
Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il
DettagliCapitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza ECONOMIA DELL INFORMAZIONE L informazione è un fattore importante nel processo decisionale di consumatori e imprese Nella realtà,
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliRischio, assicurazione e asimmetrie informative
Rischio, assicurazione e asimmetrie informative RISCHIO Nei mercati reali non c è perfetta certezza e informazione La presenza di rischio modifica le condizioni di scelta degli individui Si crea una divergenza
Dettagli5 Risparmio e investimento nel lungo periodo
5 Risparmio e investimento nel lungo periodo 5.1 Il ruolo del mercato finanziario Il ruolo macroeconomico del sistema finanziario è quello di far affluire i fondi risparmiati ai soggetti che li spendono.
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliLezione 1 Introduzione
Lezione 1 Introduzione Argomenti Cosa è l Economia politica I principi fondamentali dell Economia politica Cosa studia l Economia politica Perché studiare l Economia politica 1.1 COSA È L ECONOMIA POLITICA
DettagliLezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliIl razionamento del credito
Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Razionamento del credito Razionamento
DettagliCalcolo del valore attuale e principi di valutazione delle obbligazioni
CAPITOLO 2 Calcolo del valore attuale e principi di valutazione delle obbligazioni Semplici PROBLEMI 1. a. Negativo; b. VA = C 1 /(1 + r); c. VAN = C 0 + [C 1 /(1 + r)]; d. r è la remunerazione a cui si
DettagliLe obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie
Le obbligazioni: misure di rendimento Tassi d interesse, elementi di valutazione e rischio delle attività finanziarie Economia degli Intermediari Finanziari 29 aprile 2009 A.A. 2008-2009 Agenda 1. Il calcolo
DettagliEquivalenza economica
Equivalenza economica Calcolo dell equivalenza economica [Thuesen, Economia per ingegneri, capitolo 4] Negli studi tecnico-economici molti calcoli richiedono che le entrate e le uscite previste per due
DettagliMacroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.
acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al
DettagliEsercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI
Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI
DettagliI mercati assicurativi
I mercati NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo e
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.
DettagliDipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014
Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa
DettagliLa Concorrenza Monopolistica
La Concorrenza Monopolistica Caratteristiche Molteplicità di imprese Libertà di entrata (entreranno imprese finché vi sarà possibilità di profitti positivi). L entrata di nuove imprese favorisce i consumatori
DettagliÈ importante la struttura finanziaria?
CAPITOLO 17 È importante la struttura finanziaria? Semplici PROBLEMI 1. Si noti che il valore di mercato di Copperhead supera di molto il suo valore contabile: Valore di mercato Azioni (8 milioni di azioni
DettagliIstituzioni di Economia
Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliCorso di Politica Economica
Corso di Politica Economica Lezione 18: Informazione incompleta (moral hazard) David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica
DettagliESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA OPZIONI. Matematica finanziaria Dott. Andrea Erdas Anno Accademico 2011/2012
ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA 1 OPZIONI 2 LE OPZIONI Le opzioni sono contratti che forniscono al detentore il diritto di acquistare o vendere una certa quantità del bene sottostante a una certa
DettagliPolitica economica: Lezione 16
Politica economica: Lezione 16 II canale: M - Z Crediti: 9 Corsi di laurea: Nuovo Ordinamento (DM. 270) Vecchio ordinamento (DM. 590) Politica Economica - Luca Salvatici 1 Tipi di beni Beni di ricerca
DettagliESERCITAZIONE 8: GIOCHI SEQUENZIALI, ASIMMETRIE INFORMATIVE ED ESTERNALITA
MICRECNMI CLE.. 003-004 ssistente alla didattica: Elena rgentesi ESERCITZINE 8: GICHI SEUENZILI, SIMMETRIE INFRMTIVE E ESTERNLIT Esercizio : Giochi sequenziali e minacce credibili Si consideri un mercato
DettagliL avversione al rischio e l utilità attesa
L avversione al rischio e l utilità attesa Kreps: "Microeconomia per manager" 1 ARGOMENTI DI QUESTA LEZIONE In questa lezione introdurremo il modello dell utilità attesa, che descrive le scelte individuali
DettagliIndice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,
DettagliDispensa 4. June 11, 2009
Dispensa 4 June 11, 2009 1 Il mercato dei bidoni Il problema della selezione avversa è dovuto al fatto che l agente detiene informazioni private (delle quali il principale non è a conoscenza) prima della
DettagliASIMMETRIA INFORMATIVA
ASIMMETRIA INFORMATIVA Equilibrio domanda offerta Il prezzo e la quantità di mercato di un certo bene dipendono dall interazione fra domanda e offerta La domanda indica la disponibilità ad acquistare un
DettagliEsercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA
Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.
DettagliAsimmetria delle informazioni
Asimmetria delle informazioni Definizione L informazione spesso non è diffusa identicamente tra i due lati del mercato Vantaggio informativo della domanda: mercato assicurativo Vantaggio informativo dell
DettagliElementi di economia Economia dell informazione
Elementi di economia Economia dell informazione Dott.ssa Michela Martinoia michela.martinoia@unimib.it Corso di laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale A.A. 2014/15 Informazione completa Significa
DettagliValutazione degli investimenti aziendali
Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 7 e 8
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 7 e 8 Domanda 1 Dite quale delle seguenti non è una caratteristica di un mercato perfettamente competitivo:
DettagliTesto alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea
Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Funzionamento di un mercato ben organizzato Nel Pitgame i giocatori che hanno poche informazioni private interagiscono
DettagliMicroeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore.
Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Dott. Giuseppe Francesco Gori Domande a risposta multipla ) Se nel mercato
Dettagli13.4 Risposte alle domande di ripasso
86 Capitolo 13 13.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Il modello di Cournot è incentrato sull ipotesi che ciascuna impresa consideri costante il livello attuale di output delle concorrenti. Il modello
DettagliIl razionamento del credito
Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Razionamento del credito Razionamento
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23. Dott.ssa Rossella Greco
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 4. dal Cap. 21 del Libro di Testo) a) Gregorio,
DettagliCapitolo 26: Il mercato del lavoro
Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo
DettagliProprietà contratti e potere
Proprietà contratti e potere Le istituzioni formali e informali Definiscono le regole dello scambio Possono risolvere i problemi di free riding Hanno effetti redistributivi 1) Definiscono e difendono i
DettagliFallimenti del mercato: Il monopolio
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza
Dettagli1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti
MICRO ECONOMIA Analisi della Domanda e dell Offerta 1. Motivazioni 2. Definizione di Mercati Competitivi 3. La Funzione di Domanda di Mercato 4. La Funzione di Offerta di Mercato 5. Equilibrio e sue caratteristiche
DettagliMONOPOLIO, MONOPOLISTA
Barbara Martini OBIETTIVI IL SIGNIFICATO DI MONOPOLIO, IN CUI UN SINGOLO MONOPOLISTA È L UNICO PRODUTTORE DI UN BENE COME UN MONOPOLISTA DETERMINA L OUTPUT ED IL PREZZO CHE MASSIMIZZANO IL PROFITTO LA
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliMassimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI
Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del
DettagliLa valutazione degli investimenti reali
Teoria della Finanza Aziendale La valutazione degli investimenti reali 5 1-2 Argomenti Dai valori mobiliari agli investimenti reali Analisi dei progetti di investimento Determinazione dei flussi di cassa
DettagliTraduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari
Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001 NOTA. La presente traduzione non sostituisce in alcun modo il regolamento originale del gioco; il presente documento è
DettagliCAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO
CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO 1-1. Quante ore allocherà un individuo alle attività di tempo libero se le sue curve di indifferenza tra consumo e beni sono concave verso l origine? Il lavoratore o lavorerà
DettagliRISCHIO E CAPITAL BUDGETING
RISCHIO E CAPITAL BUDGETING Costo opportunità del capitale Molte aziende, una volta stimato il loro costo opportunità del capitale, lo utilizzano per scontare i flussi di cassa attesi dei nuovi progetti
DettagliSvalutazione delle immobilizzazioni materiali per perdite di valore
Svalutazione delle immobilizzazioni materiali per perdite di valore di Paolo Moretti Le perdite di valore per le immobilizzazioni materiali, disciplinate dallo IAS 16 «Immobili, impianti e macchinari»,
Dettagli