Se la sussidiarietà diventa un voucher
|
|
- Raffaele Bevilacqua
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Voucher universale: ragioni e obiettivi della proposta Perché istituire un voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia? Quali sono i risultati attesi della riforma? di Roberto Cicciomessere 10 giugno 2014, Percorsi secondo welfare Se la sussidiarietà diventa un voucher E possibile una nuova frontiera del principio di sussidiarietà nel nostro Paese: è quella di concepire attraverso l istituzione di un voucher universale una nuova forma di sostegno per i servizi alla persona e alla famiglia. Concretamente si tratta di dare vita a un sistema di agevolazioni fiscali che riconosca il ruolo svolto dalle famiglie, ma anche dalle imprese, attraverso il welfare aziendale, a favore delle categorie deboli: il sostegno ai figli, l assistenza agli anziani e ai diversamente abili. Ciò si potrà tradurre in minori costi della socialità pubblica e in una maggiore efficienza dei servizi in questione. Milioni di famiglie italiane sono interessate direttamente da questi problemi e attraverso il sistema proposto, sperimentato con successo in altri Paesi europei, potrebbero uscire dal regime di difficoltà nel quale sono costrette a vivere. Oltre ai loro effetti economici, le ripercussioni positive riguardano la condizione femminile, la professionalità dei servizi da assicurare, la creazione di occupazione regolare in un mercato segnato spesso da precarietà e lavoro nero. Insomma l avvio di un meccanismo virtuoso, anche a fronte di proiezioni demografiche che indicano nel progressivo invecchiamento della popolazione una delle maggiori emergenze sociosanitarie dei prossimi anni. Come realizzare questo progetto? L Istituto Sturzo ha dato vita a un gruppo di lavoro che ha elaborato le linee di una proposta di legge in materia, dal titolo Istituzione del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia (scarica il testo). La proposta di legge, affidata ora al dibattito politico parlamentare perché possa produrre il necessario risultato legislativo per la sua attuazione, è stata promossa da deputati e senatori di tutti i gruppi politici, da persone che operano nell associazionismo sociale, nelle organizzazioni cattoliche e laiche e da movimenti femministi. Proponiamo di seguito una sintesi che illustra le caratteristiche del progetto. Le donne in Italia: una grande risorsa non ancora pienamente utilizzata Nel nostro Paese gran parte del lavoro di cura e di sostegno ai membri della famiglia è erogato dai familiari stessi o è quasi interamente a loro carico quando assumono assistenti familiari o utilizzano strutture esterne. In particolare sono le donne che si prendono cura dei bambini, dei genitori anziani non autosufficienti e delle persone disabili dovendo così svolgere un doppio lavoro, adattarsi a lavorare part-time oppure rinunciare del tutto alla propria professione. L inadeguatezza di servizi di cura per l infanzia e per le persone non autosufficienti e l alto costo dei servizi sostitutivi del lavoro domestico e di cura dei bambini e degli anziani rendono spesso non conveniente lavorare quando il salario atteso non copre queste spese. La crisi economica ha ulteriormente aggravato la difficoltà di conciliare il lavoro con la necessità per le famiglie di sostenere il welfare informale che grava sui bilanci familiari con una spesa che raggiunge mediamente quasi 700 euro al mese. Di conseguenza, mentre nei paesi europei più sviluppati si è affermata una relazione positiva fra fecondità e occupazione femminile (i paesi dove si fanno più figli sono quelli dove più donne lavorano), in Italia la maternità continua a essere il principale motivo della decisione di non lavorare o di abbandonare il lavoro e la principale causa di discriminazione sui luoghi di lavoro e persino di licenziamento.
2 La bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro ha anche effetti diretti sulla crescita perché una grande risorsa non è ancora pienamente utilizzata. La Banca d Italia stima che se l occupazione femminile raggiungesse l obiettivo europeo del 60 per cento, il PIL crescerebbe del 7%. Il maggiore reddito delle donne contribuirebbe non solo al benessere familiare ma anche al gettito fiscale e previdenziale, nonché alla domanda di servizi di cura. In questo modo l occupazione femminile attiva un circolo virtuoso che genera, oltre al reddito, anche occupazione e imprenditoria aggiuntiva. L assistenza agli anziani non autosufficienti non può più essere delegata alle reti familiari Le profonde trasformazioni demografiche che si registrano in Italia calo della natalità, allungamento della vita, invecchiamento della popolazione e aumento dei flussi migratori hanno forti ricadute sul tessuto sociale, sullo sviluppo economico e sulla salute dei cittadini più anziani. Solo le persone con difficoltà nelle funzioni motorie, sensoriali o nelle attività essenziali della vita quotidiana sono quasi 4 milioni (dati 2011) e di queste più della metà ha limitazioni funzionali gravi: quasi il 17 per cento non riceve alcun tipo di sostegno considerando congiuntamente l assistenza sanitaria domiciliare e l 8 per cento è assistito da badanti. Il progressivo invecchiamento della popolazione e l aumento delle persone non autosufficienti ha e avrà ancor più nel futuro una forte incidenza sulla tenuta del sistema di welfare che potrà contare sempre meno sulla rete estesa delle coperture familiari e sul welfare fai da te a cui il nostro welfare pubblico ha progressivamente delegato quote sempre più consistenti di assistenza. Creare occupazione regolare attraverso un mercato sociale dei servizi alla persona e alla famiglia mediante l utilizzo dei voucher Le criticità determinate dalla difficile conciliazione tra maternità e lavoro e dall invecchiamento della popolazione possono essere superate promuovendo un moderno mercato sociale dei servizi alla persona e alla famiglia che sia esso stesso fonte di crescita dell occupazione, di emersione del lavoro nero e di generazione di maggiore gettito per sostenerlo dal punto di vista finanziario. La Commissione europea ha infatti invitato gli Stati membri a sfruttare il potenziale di occupazione offerto dai servizi per la persona e la famiglia al fine di contribuire al miglioramento del benessere dei bambini, degli anziani e delle persone disabili. Questi servizi contribuiscono a una migliore conciliazione tra la vita lavorativa e quella personale, alla creazione di opportunità lavorative per le persone relativamente poco qualificate e al miglioramento della qualità dell assistenza. La Commissione ha anche indicato nel sistema dei voucher lo strumento più efficace per sostenere la crescita dei servizi alla persona e per promuovere l emersione del lavoro nero tanto diffuso in questo settore in tutti i paesi europei: ma può aver successo solo se la famiglia è messa nella condizione di pagare solo una parte del prezzo di mercato legale del servizio pari a quello del mercato nero, mentre le autorità pubbliche devono coprire la differenza fra il prezzo legale e quello in nero. Se si rispettassero questi vincoli, la Commissione avverte che, a fronte del costo dell intervento pubblico, lo Stato recupererebbe risorse attraverso la crescita delle imposte e dei contributi di sicurezza sociale dei lavoratori emersi dal lavoro nero, nonché attraverso la riduzione degli assegni di disoccupazione connessi alla creazione di nuova occupazione e per ulteriori fattori esterni connessi all aumento dell occupazione femminile. Di conseguenza il calcolo del costo effettivo
3 dell intervento pubblico deve essere il saldo fra il minor gettito determinato dalle agevolazioni fiscali a favore della famiglia e le nuove entrate fiscali e contributive determinate dall emersione dei lavoratori non regolari. Promuovere il welfare aziendale per rendere sostenibile un sistema di protezione sociale basato sulla sussidiarietà Per far fronte al problema della difficile conciliazione tra l esigenza di contenere la spesa pubblica e di rendere sostenibile il sistema di welfare pubblico da una parte e quella di tutelare i nuovi e maggiori rischi che derivano dall invecchiamento della popolazione, dall aumento delle spese sanitarie e dalla maggiore mobilità e flessibilità del mercato del lavoro dall altra, è necessario che si diffondono iniziative che mobilitano risorse private, prefigurando così un welfare plurale che arricchisca in maniera sussidiaria quello dello Stato, coinvolgendo attori economici e sociali quali imprese, sindacati, fondazioni, assicurazioni, terzo settore e enti locali. Una delle componenti di questo nuovo pilastro della protezione sociale è il welfare aziendale che può farsi carico di una serie di bisogni dei lavoratori che non possono essere soddisfatti dal welfare state, che vanno dalla difficoltà di conciliazione fra responsabilità lavorative e familiari al sostegno del potere d acquisto dei lavoratori più svantaggiati o con molte persone a carico. Il nuovo welfare aziendale rappresenta anche uno strumento di contrattazione nel quale si realizza uno scambio virtuoso fra miglioramento del benessere e del reddito dei lavoratori e una maggiore efficienza produttiva dell impresa, la riduzione dell assenteismo e la migliore qualità dei prodotti. Per dare la possibilità anche alle piccole e medie imprese di poter utilizzare le agevolazioni fiscali già esistenti a favore del welfare aziendale, è necessario che l erogazione di servizi e benefit a favore dei dipendenti possa essere effettuata anche con il voucher universale, sgravando in questo modo l azienda dalle incombenze organizzative e amministrative, e che questo strumento benefici delle stesse agevolazioni. Gli obiettivi e le agevolazioni della proposta di legge La proposta di legge per l istituzione del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia si propone di: favorire la costruzione di un sistema di servizi alla persona e alla famiglia più efficiente, di qualità e con costi sostenibili che faciliti la conciliazione fra vita privata e attività professionale al fine di contribuire alla crescita dell occupazione femminile; rendere sostenibile un moderno e più equo sistema di welfare a favore dell infanzia e delle persone non autosufficienti, basato sui principi della sussidiarietà, attraverso la responsabilizzazione, il coinvolgimento e la valorizzazione di tutti i soggetti pubblici e privati del settore sociale e delle imprese al fine di mobilitare risorse aggiuntive a quelle pubbliche; promuovere la crescita dell occupazione regolare e migliori condizioni di lavoro nel comparto degli household services, considerato dalla Commissione europea il settore con il più elevato potenziale di aumento dell occupazione e del valore aggiunto, anche a causa dell invecchiamento della popolazione e alla maggiore domanda dei servizi di cura dell infanzia da parte delle lavoratrici e dei lavoratori; far emergere il lavoro nero così diffuso fra i collaboratori domestici e gli assistenti personali, soprattutto quelli immigrati, anche per consentire il recupero di risorse aggiuntive
4 da destinare ai servizi attraverso il maggior gettito contributivo determinato dall aumento dell occupazione regolare nel comparto dei servizi alla persona; adottare un sistema universale e standardizzato di voucher per il pagamento dei servizi alla persona da parte delle famiglie, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche che sia flessibile, facile da utilizzare e che sia stato già sperimentato con risultati positivi in altri paesi. La proposta di legge introduce agevolazioni fiscali innanzitutto a favore delle famiglie che utilizzano il voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia. L agevolazione fiscale prevista tiene conto che in Italia il costo del lavoro per un collaboratore familiare assunto regolarmente è superiore di circa un terzo a quello assunto in nero perché alla retribuzione netta occorre aggiungere la tredicesima, i contributi sociali, il TFR e le ferie. Di conseguenza si propone sia per le colf che per le badanti, cosi come per l acquisto di servizi erogati da strutture pubbliche o private, solo se pagati con il voucher, una detrazione fiscale pari al 33 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente, per un importo massimo che va da 6 mila a 8 mila euro all anno in relazione alla presenza di bambini e di persone disabili o di anziani non autosufficienti. Per quanto riguarda i voucher erogati dalle imprese a favore dei propri dipendenti, non si prevede alcuna norma aggiuntiva, ma s interviene semplicemente stabilendo che le agevolazioni fiscali già previste a favore delle misure di welfare aziendale si applicano anche quando i benefit sono erogati dal datore di lavoro attraverso il voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia. Inoltre, la proposta di legge prevede: che il voucher sia nominativo e non possa essere ceduto o utilizzato per l acquisto di servizi diversi da quelli previsti dalla proposta di legge; l istituzione dell albo nazionale dei collaboratori domestici e degli assistenti personali per le persone non autosufficienti, consultabile sulla rete Internet al fine di filtrare le candidature richiedendo alcuni requisiti che escludano le persone con precedenti penali e di offrire alle famiglie la possibilità di selezionare le candidature per il colloquio; che il sistema telematico di amministrazione del voucher debba consentire ai datori di lavoro e ai lavoratori di gestire tutte le operazioni e le incombenze amministrative esclusivamente online; la creazione di un apposito sportello presso i servizi per il lavoro al quale possano rivolgersi sia i collaboratori disoccupati che le famiglie che cercano personale domestico; la certificazione della qualità dei servizi offerti dalle imprese, organizzazioni non a scopo di lucro e associazioni abilitate a erogare servizi alla persona e alla famiglia, attraverso il riconoscimento di un marchio di qualità. I tre pilastri del sistema del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia Il sistema del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia definito con questa proposta di legge, che s ispira al modello di successo del Chèque emploi service universel (CESU), realizzato in Francia, a quello dei Childcare Vouchers del Regno Unito e ai Titres-services pour les services et emplois de proximité del Belgio, si basa sostanzialmente su tre pilastri (Figura 1), ciascuno dei quali contribuisce in diversa misura a ridurre il costo dei servizi per la famiglia attraverso un unico titolo di credito: 1. le famiglie che acquistano a costo agevolato i servizi; 2. le imprese che erogano a costi agevolati prestazioni di welfare aziendale ai propri dipendenti o le banche in favore dei propri clienti;
5 3. le amministrazioni regionali e locali che erogano servizi alla persona a favore di persone bisognose e svantaggiate o servizi di conciliazione ai destinatari delle politiche del lavoro attraverso i servizi pubblici e privati del lavoro. Il flusso per l utilizzazione del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia e il ruolo dei soggetti della filiera definito dalla proposta di legge è relativamente semplice: i voucher emessi dalle società concessionarie sono acquistati dalle famiglie o sono ricevuti dai dipendenti delle imprese e dai destinatari dei servizi di protezione sociale, per acquistare servizi di cura dei bambini, degli anziani non autosufficienti o delle persone con disabilità. I voucher possono essere finanziati o cofinanziati dalle imprese a favore dei propri dipendenti nell ambito delle misure di welfare aziendale, dalle banche e assicurazioni a favore dei propri clienti, dalle amministrazioni regionali e locali per l erogazione delle prestazioni sociali o dagli operatori pubblici e privati per i servizi di conciliazione a favore delle donne coinvolte in percorsi di ricollocamento. I servizi sono resi da lavoratori, imprese, asili nido, centri per anziani o associazioni e organizzazioni del terzo settore e di volontariato accreditati. I voucher vengono pagati alle imprese, organizzazioni e associazioni che hanno reso le prestazioni da parte delle società emettitrici, mentre i dipendenti (collaboratori domestici e assistenti personali) possono riscuotere i voucher presso istituti bancari convenzionati. Figura 1 I tre pilastri del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia La sostenibilità finanziaria del sistema del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia L elemento decisivo di sostenibilità finanziaria del sistema basato sul voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia è rappresentato, come è stato sottolineato anche dalla
6 Commissione europea, dal saldo tra il minor gettito determinato dalle agevolazioni fiscali a favore delle famiglie e delle imprese e il maggior gettito soprattutto contributivo e fiscale determinato dall emersione del lavoro non regolare e da altri fattori come l aumento degli occupati nel settore dei servizi alla persona, la creazione di nuove imprese in questo settore, l aumento delle donne occupate, la crescita degli anziani non autosufficienti che possono restare più lungo a casa in alternativa ai servizi di assistenza residenziali. Tale saldo consente di contenere in una dimensione accettabile gli oneri a carico della finanza pubblica per l istituzione del voucher universale.
VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI
C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione
DettagliAZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO
AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali
Dettagli«FAMILY ANGELS intende promuovere azioni positive volte a:
«FAMILY ANGELS intende promuovere azioni positive volte a: Rispondere ai bisogni di conciliazione dei tempi di vita e lavoro proponendo forme di autorganizzazione; Favorire la richiesta di flessibilità
DettagliSistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione
A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione
DettagliCERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care
CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO
DettagliMicrocredito Etico - Sociale ravennate e imolese. Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione
Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione La Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, il Credito Cooperativo ravennate e imolese e le Associazioni
DettagliProgetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia
Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte
DettagliIstituzione del voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia
Bozza di lavoro, ver. 0.4 del 4 giugno 2013 (Roberto Cicciomessere) Disegno di legge d iniziativa popolare, a norma dell articolo 71, secondo comma, della Costituzione e degli articoli 48 e 49 della legge
DettagliNascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!
DettagliMarcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015
La sanità nel welfare che cambia Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015 La sostenibilità del sistema Spesa pubblica per
DettagliSUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE
SUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE Porre al centro i bisogni della persona e della famiglia Disegnare e coordinare in una prospettiva sussidiaria Politiche integrate che promuovano opportunità, risposte e soluzioni
DettagliINDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO
INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e
DettagliLe Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012
Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia
DettagliSCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliIII Conferenza Europea dei Servizi alla Persona
III Conferenza Europea dei Servizi alla Persona Un Piano Nazionale per lo sviluppo dei SAP in Italia Mario Conclave Italia Lavoro I fenomeni in corso in Italia Fenomeni di medio lungo periodo, che spingono
DettagliL analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona
L analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona Focus sulla VALLE CAMONICA Socialis, Università degli Studi di Brescia Brescia, 10 dicembre 2014 1 Premessa
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le politiche della famiglia Roma, 1 ottobre 2009 Piano In risposta alla pronuncia della Corte di giustizia delle comunità europee del 13 novembre
DettagliCOMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).
COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliChe cosa è l Affidamento?
Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale
Dettagliampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51
ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.
DettagliLe politiche di cura per gli anziani
Le politiche di cura per gli anziani Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n.9 Definizione di lavoro di cura La cura, come attività
DettagliLa previdenza in Europa
La previdenza in Europa Dati tratti da: «LEGISLAZIONE STRANIERA. MATERIALI DI LEGISLAZIONE COMPARATA» Camera dei Deputati, giugno 2013 Una premessa Le pensioni, in Italia come negli altri paesi europei,
DettagliI mutamenti del Welfare State. Genova, 7 Luglio 2015 1
I mutamenti del Welfare State 1 Il Welfare State Nel Welfare State gli unici due attori sono il governo e il mercato. La caratteristica principale del Welfare State è che il mercato produce ricchezza ma
DettagliIl welfare sussidiario: un vantaggio per aziende e dipendenti.
Il welfare sussidiario: un vantaggio per aziende e dipendenti. Francesca Rizzi, Roberta Marracino, Laura Toia - McKinsey & Company In un contesto in cui i vincoli di finanza pubblica rappresentano una
DettagliIndagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act
CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
DettagliI Fondi Sanitari: aspetti legali
I Fondi Sanitari: aspetti legali Roma, 30 ottobre 2015 Relatore: Avv. Giuseppe Monaciello Il quadro normativo 2 I tre pilastri della sanità In Italia, al pari della previdenza, il sistema sanitario si
DettagliWELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA
Associazione Italiana per l Previdenza e Assistenza Complementare Giornata Nazionale della Previdenza Milano, Palazzo Mezzanotte 15 maggio 2015 WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Indice Di cosa
DettagliLa riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:
Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie
DettagliProblema Assistenza Anziani Cronici e Non Autosufficienti
Problema Assistenza Anziani Cronici e Non Autosufficienti La sanità integrativa è una realtà destinata a crescere in Italia per ragioni strutturali che metteranno sottopressione soprattutto alcuni settori
DettagliFirenze, giugno 2014 LE SFIDE DEL WELFARE. La sostenibilità di un modello di copertura universale contro il rischio di non autosufficienza
Firenze, giugno 2014 LE SFIDE DEL WELFARE La sostenibilità di un modello di copertura universale contro il rischio di non autosufficienza Il modello attuale Molti attori coinvolti, non sempre fra loro
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliCorso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13
Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 LA Elisa Bocchialini Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia Agenda Il sistema previdenziale italiano La previdenza complementare
DettagliRaccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente
Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Preambolo Si intende per familiare assistente un membro della famiglia che si prende cura in via principale,
DettagliLe prospettive di sviluppo dei white jobs in Italia
DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ATTIVE, I SERVIZI PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE Le prospettive di sviluppo dei white jobs in Italia Servizi sanitari, sociali e alla persona: i settori economici con
DettagliLe prospettive di sviluppo dei white jobs in Italia
Le prospettive di sviluppo dei white jobs in Italia Servizi sanitari, sociali e alla persona: i settori economici con il potenziale di occupazione più elevato (29 luglio 2014, ver. 1.2) Azione di Sistema
DettagliIdee e proposte dall ASP Giovanni XXIII
ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del
DettagliComunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085
Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 29 maggio 2012 Il Rapporto annuale dell Inps viene presentato, nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, per la quarta volta. Questa edizione restituisce l
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE
PROWELFARE / ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE Iniziano i nostri approfondimenti sulla ricerca promossa dalla Commissione Europea per mappare la situazione in diversi Stati
DettagliIL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA PER GLI ANZIANI TRA RISPOSTE PUBBLICHE E PRIVATE
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Facoltà di Sociologia Corso di Laurea Specialistica in Scienze per le Politiche Sociali e del Terzo Settore IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA PER GLI ANZIANI
DettagliImprese sociali e politiche di welfare: l esperienza della cooperazione sociale italiana
Imprese sociali e politiche di welfare: l esperienza della cooperazione sociale italiana Carlo Borzaga Incontro bilateriale Italia/Albania su Il modello cooperativo italiano come strumento di sviluppo
DettagliDisabilità e condizione sociale
1 Organizzazione dei Servizi Sociali Anziani Scienze filosofiche e dell educazione Prof. Mauro Serio 2 Disabilità e condizione sociale 3 Il lavoro di cura lavoro di cura svolto da un familiare, quindi
DettagliLEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA
LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del
Dettagli92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini
92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini Gazzetta ufficiale n. L 123 del 08/05/1992 pag. 0016-0018 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 31 marzo 1992 sulla
DettagliStudio di un progetto di welfare integrativo
Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare PREVIDENZA E ASSISTENZA: PROPOSTE PER UN APPROCCIO INTEGRATO Studio di un progetto di welfare integrativo Attuario Attuario Indice Di
DettagliLE POLITICHE DI WELFARE FAMILIARE IN EUROPA 1
LE POLITICHE DI WELFARE FAMILIARE IN EUROPA 1 ITALIA GERMANIA SPAGNA FRANCIA GRAN CERDITI DI CURA I contributi figurativi per malattia del bambino sono utili per il diritto e per la misura di tutte le
DettagliPRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007
PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007 a cura dell Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio (ottobre 2009) Premessa L apporto
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia
DettagliManifesto dei diritti dell infanzia
Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione
DettagliCaratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare
Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare 1 I destinatari Lavoratori dipendenti, privati e pubblici Quadri Lavoratori autonomi Liberi professionisti
DettagliIl bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo
Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Napoli ha l obiettivo di sintetizzare le
Dettaglidi Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati
15 Febbraio 2013, ore 12:22 La circolare n. 5 di Assonime Consorzi per l internazionalizzazione: le regole per IVA e imposte dirette Il D.L. n. 83/2012 ha istituito la figura dei consorzi per l internazionalizzazione,
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)
CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
Dettagliproposta di legge n. 460
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 460 a iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Romagnoli, Zaffini presentata in data 18 novembre 2014 ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DEL SOSTEGNO
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliGestione diretta: I programmi comunitari
Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS
DettagliPratiche di conciliazione in Accor Services Italia/Edenred
Pratiche di conciliazione in Accor Services Italia/Edenred Moms@Work: la mamma come risorsa per le aziende 24 giugno 2010 Direzione Risorse Umane La nostra missione Azienda solidale e responsabile, partner
DettagliLa salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda.
La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. Ambienti di lavoro sani e sicuri Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi www.healthy-workplaces.eu INVITO
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliGaranzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo.
Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo. Sonia Di Naccio Coordinatrice Impresa Donna Roma, 8 ottobre 2014 Garanzia Giovani in Abruzzo La Regione Abruzzo dispone di
DettagliRegolamento su iniziative di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) GIOVANI
Regolamento su iniziative di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) GIOVANI Linee guida Regolamento concernente i requisiti delle iniziative di lavoro di pubblica utilità nonché i criteri e le modalità di sostegno
DettagliServizi alle imprese
Servizi alle imprese CONFEMI S.r.l. è una società del sistema Confesercenti che si propone come partner affidabile per soluzioni outsourcing nelle aree dell amministrazione e contabilità, pianificazione
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme
DettagliIl marchio di genere
Il marchio di genere Iniziative intraprese ai fini della RSI Assessorato al Welfare I Piano di azione Famiglie al futuro II Piano di azione Famiglie al futuro Marchio Famiglie al futuro Bozza Linee guida
DettagliProposta Fondo Sanitario per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane
Proposta Fondo Sanitario per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane Aprile 2016 Il contesto normativo (1/5) 2 Nozioni generali sui Fondi sanitari integrativi I Fondi Sanitari integrativi sono forme mutualistiche
DettagliLINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA
Milano Milano LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA La legge 328/00 attribuisce agli enti locali, alle regioni ed allo Stato il compito di realizzare la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema
DettagliL INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI
L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI a cura di Giovanni Chessa e Alice Ciani Centro Studi sull Economia Immobiliare di
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliSPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT
SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Rete telematica e servizi di supporto ICT La rete telematica regionale LEPIDA ed il SISTEMA a rete degli SUAP come esempi di collaborazione fra Enti della PA per
DettagliSoluzioni per il Welfare I Buoni Servizi
Soluzioni per il Welfare I Buoni Servizi EDENRED in sintesi Edenred, leader mondiale delle carte e dei buoni di servizio, sviluppa e gestisce soluzioni per promuovere il benessere delle persone e le performance
DettagliNel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari
L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare
DettagliApprendistato di alta formazione e ricerca
Apprendistato di alta formazione e ricerca Irene Crimaldi IMT Istituto Alti Studi Lucca Irene Crimaldi (IMT Lucca) Apprendistato di alta formazione e ricerca 24/01/2014 1 / 17 Finalità - Promuovere la
DettagliORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche
Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter
DettagliRuolo della famiglia nella gestione della disabilità
Associazione Culturale G. Dossetti MALATTIE RARE E DISABILITA Palazzo Marini Camera dei Deputati Roma,1 Dicembre 2006 Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità Anna Maria Comito Presidente COFACE-Handicap
DettagliRealizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati
L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale
DettagliEuropa 2020, salute e sociale
Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.
DettagliCircolare N.181 del 11 Dicembre 2013
Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Accordi di prepensionamento. L istituto ed i benefici Gentile cliente, con la presente desideriamo fornirle alcuni chiarimenti circa l istituto del prepensionamento
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliSINTESI CONFERENZA STAMPA VOUCHER CAMERA DEI DEPUTATI Mercoledì 11 giugno 2014
SINTESI CONFERENZA STAMPA VOUCHER CAMERA DEI DEPUTATI Mercoledì 11 giugno 2014 E stata presentata oggi alla Camera dei Deputati, nel corso di una conferenza stampa, la proposta di legge per l istituzione
DettagliSgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro
a Tutti i Clienti Loro sedi Oggetto: Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro Tra la fine del 2014 e l inizio del 2015 sono state introdotte importanti
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
DettagliLa gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il.
La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il. REPERIMENTO UTILIZZO dei mezzi monetari necessari al perseguimento dei fini istituzionali
DettagliL. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.
L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
Dettagli