COMUNE DI PARMA REGOLAMENTO DI ACCESSO AL SERVIZIO A CASA MIA
|
|
- Orazio Ruggeri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNE DI PARMA REGOLAMENTO DI ACCESSO AL SERVIZIO A CASA MIA Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 129/31 in data 28/12/2010
2 CAPITOLO I PARTE GENERALE TITOLO I PRINCIPI E DEFINIZIONI Art.1 Principi e finalità pag.4 Art 2- Ambito di applicazione pag 4 Art.3- Definizioni pag 4 TITOLO II Descrizione del Servizio di Teleassistenza Art.4 Beneficiari del servizio pag.5 Art 5- Telesoccorso/Telesorveglianza pag 5 Art.6- Telecontrollo pag 6 Art.7 Gestione eventi critici pag 7 Art 8- Servizi integrativi pag 7 TITOLO III Ulteriori servizi estesi a tutta la popolazione anziana o disabile. Art.9 Telecompagnia pag 8 Art 10 Servizio di Primo intervento socio-assistenziale nei giorni prefestivi e festivi pag 8 CAPITOLO II MODALITA DI ATTIVAZIONE FRUIZIONE E PAGAMENTO DEL SERVIZIO TITOLO I Facilitazione per l accesso al Servizio Art.11 Numero Verde pag 9 Art 12- Servizio di custodia chiavi pag.9 Art.13- Altre facilitazioni per l utenza pag 10 TITOLO II Attivazione del servizio Art.14 Attivazione del servizio pag.10 Art 15- Stipula del contratto tra gestore ed utente pag 11 Art.16- Disattivazione o sospensione del servizio pag 12 Art.17 Attivazione del servizio tramite PAI pag.12 Art 18- Manutenzione delle apparecchiature del telesoccorso pag 12 CAPITOLO III DISPOSIZIONI PER AGEVOLAZIONEDEL CANONE TITOLO I Requisiti per la richiesta di agevolazione economica per il servizio di Teleassistenza (voucher) Art.19 attribuzione del Canone pag.13 Art 20- Agevolazioni economiche (voucher di servizio) pag 13 2 di 17
3 Art.21- Requisiti per l accesso alle agevolazioni economiche pag 14 Art.22- Domanda di ammissione al buono di servizio pag 14 Art.23- Determinazione del buono di Servizio(voucher) per il servizio di Teleassistenza pag 14 TITOLO III Disposizioni per agevolazioni della tariffa per l accesso domiciliare in caso di eventi critici. Art.24 Determinazione della tariffa pag.15 TITOLO IV Disposizioni per agevolazioni della tariffa per l accesso domiciliare in caso di eventi critici. Art 25- Carta del servizio pag 16 Art.26- Utilizzo dei dati personali pag 16 Art.27 Controlli pag.16 TITOLO V Disposizioni per agevolazioni della tariffa per l accesso domiciliare in caso di eventi critici. CAPITOLO IV DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art 28- Norme transitorie pag 17 Art.29 Disposizioni finali pag 17 3 di 17
4 CAPITOLO I PARTE GENERALE TITOLO I PRINCIPI E DEFINIZIONI Art.1 Principi e finalità 1. Il Comune di Parma è impegnato a promuovere ed incentivare il benessere sociale della comunità, potenziando e sviluppando servizi, con particolare riguardo agli interventi per il sostegno e la cura delle persone anziane e disabili, finalizzati prioritariamente ad assicurare loro la permanenza nel proprio abituale ambiente di riferimento. 2. Il Comune di Parma istituisce il servizio di teleassistenza denominato A Casa mia al fine di favorire la permanenza il più a lungo possibile nel proprio domicilio delle persone anziane, adulte con patologie assimilabili a quelle geriatriche e disabili, conservando una buona qualità della vita in sicurezza e mantenendo le proprie relazioni più significative. Art.2 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di erogazione dei servizi di Teleassistenza A casa mia. 2. I servizi di Teleassistenza A casa mia possono essere liberamente fruiti da tutti i cittadini residenti nel Comune di Parma che ne facciano richiesta, limitatamente alla propria abitazione principale I servizi di Teleassistenza A casa mia comprendono: a) Servizio di Telesoccorso b) Servizio di Telecontrollo c) Servizio di Telesorveglianza d) Servizio di Telecompagnia e) Gestione degli eventi critici presso il domicilio 2. Il presente regolamento disciplina, inoltre, le modalità di attivazione e svolgimento del servizio di pronto intervento assistenziale nei giorni prefestivi festivi. Art.3 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si intende: a) Canone quota mensile da corrispondere al soggetto gestore che eroga il servizio richiesto sulla base di un apposito contratto. b) Centrale Operativa. la sede ove viene presidiata lo stato di criticità delle persone, attraverso un collegamento con le abitazioni degli utenti del Servizio, tutti i giorni dell anno. c) Centrale domiciliare.il dispositivo collegata ad una rete telefonica fissa e/o con tecnologia cellulare, in grado di inviare i segnali d allarme alla Centrale Operativa 4 di 17
5 d) Gestore si intende la società a cui il Comune di Parma ha affidato il servizio A Casa mia, mediante procedura di gara, fino al e) ISEE indicatore della situazione economica equivalente f) Operatore domiciliare si intende l OSS g) OSS operatore socio sanitario h) PAI Progetto Assistenziale Individualizzato definito dall Assistente Sociale Responsabile del Caso, dopo un percorso di valutazione dei bisogni (sociali, assistenziali, relazionali e sanitari) e delle possibili soluzioni, anche avvalendosi del Medico di Medicina Generale e di altri Servizi (Infermiere, Dipartimento Salute Mentale, ecc.). Nel progetto, condiviso con l interessato e/o la sua famiglia, vengono evidenziati gli interventi previsti per il raggiungimento degli obiettivi/risultati individuati. i) Struttura Competente:la struttura istituzionalmente dedicata alla funzione dei Servizi Sociali secondo quanto definito dal regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi j) Utente soggetto che beneficia dell erogazione del servizio di teleassistenza. k) Voucher: beneficio economico sotto forma di buono di servizio rilasciato dal Comune di Parma ad utenti in possesso di predeterminati requisiti. TITOLO II -- DESCRIZIONE DEL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA Art. 4 Beneficiari del servizio 1. Possono usufruire del servizio di teleassistenza tutti i cittadini residenti nel Comune di Parma che ne facciano richiesta diretta al Gestore, a cui va corrisposto il canone mensile stabilito dal presente Regolamento 2. La richiesta di attivazione del servizio di teleassistenza può essere inoltre effettuata dall Assistente Sociale Responsabile del caso per le persone in condizioni di elevata fragilità per le quali il servizio di teleassistenza risulti particolarmente idoneo a garantire la permanenza al domicilio in condizioni di maggiore sicurezza. 3. Il Servizio di teleassistenza può essere attivato, alle condizioni di cui al presente Regolamento, esclusivamente nella propria abitazione principale. I cittadini residenti ultrasessantacinquenni e/o invalidi al 100% possono richiedere l attivazione del servizio anche presso un domicilio temporaneo purché ubicato all interno del territorio comunale. 4. Il servizio può essere esteso ad altri Comuni del territorio provinciale, ed in particolare a quelli del Distretto di Parma, sulla base della stipula di un rapporto convenzionale con l Amministrazione Comunale di Parma. 5. Il Gestore potrà consentire l attivazione del servizio anche ai cittadini domiciliati nel Comune di Parma e privi del requisito della residenza, a condizioni di libero mercato. Art. 5 Telesoccorso /Telesorveglianza 1. Il servizio di telesoccorso si basa su di un collegamento telefonico tra una centrale domiciliare installata presso l abitazione dell utente e la Centrale Operativa deputata alla ricezione e gestione dei segnali di allarme che possono essere lanciati tramite un apposito telecomando, dato in dotazione al beneficiario del Servizio. 5 di 17
6 2. Il servizio di telesorveglianza prevede anche l installazione di alcuni dispositivi ambientali (rilevatore gas, rilevatore monossido di carbonio, rilevazione di movimento, rilevatore allagamento, rilevatore temperatura) presso l abitazione dell utente atti a segnalare alcune particolari condizioni di potenziale pericolo. 3. Il servizio di telesoccorso e telesorveglianza garantisce, attraverso la Centrale operativa, la ricezione 24 ore su 24 tutti i giorni dell anno e la presa in carico, entro 30 secondi, dei segnali di chiamata provenienti dalle centrali domiciliari a seguito di impulso lanciato degli utenti stessi con la pressione del pulsante del telecomando o trasmesso dai sensori ambientali. 4. Le segnalazioni di allarme sono gestite sulla base di uno specifico protocollo operativo, che prevede: a) contatto viva voce con l utente e verifica delle condizioni in essere; b) attivazione dei referenti indicati nella scheda utente; c) attivazione del servizio di emergenza sanitaria (118), nel minor tempo possibile; d) sorveglianza dell evento fino alla sua conclusione; e) la Centrale Operativa attiva i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, Iren SpA o altri soggetti deputati ad intervenire in situazioni di emergenza; f) per l accesso rapido all abitazione il servizio di teleassistenza metterà a disposizione dei soccorritori le chiavi dell appartamento se consegnate dall utente secondo le modalità di cui all art.11; g) qualora la situazione non abbia caratteristiche di urgenza la Centrale Operativa tranquillizza l utente, avvisa i referenti indicati nella scheda utente, mantiene monitorata la situazione, h) nel caso in cui l allarme rivesta un carattere di emergenza di tipo non sanitario, e non sia possibile l intervento di familiari, potrà essere valutata la possibilità di inviare un operatore socio-assistenziale presso l abitazione al fine di prestare l aiuto necessario. Art. 6 Telecontrollo 1. Il servizio di telecontrollo consiste in un programma pianificato di chiamate che la Centrale Operativa effettua all utente, al fine di mantenere un costante contatto, utile sia per accertarne lo stato di benessere psico-fisico che per verificare la buona funzionalità delle apparecchiature di telesoccorso / telesorveglianza. 2. Giorni e orari delle telefonate sono concordati tra il Gestore e l utente, nel rispetto delle esigenze ed abitudini di vita di quest ultimo. La programmazione delle chiamate, di norma bisettimanali, di telecontrollo deve avvenire nel momento di sottoscrizione del contratto (art.15). 3. Ai fini del corretto funzionamento del sistema di Telesoccorso è obbligatorio concordare con il gestore almeno una chiamata alla settimana. 6 di 17
7 Art. 7 Gestione degli eventi critici a domicilio 1. Il servizio di gestione degli eventi critici a domicilio è riservato a tutti gli utenti del servizio di teleassistenza di cui all art Il servizio di gestione degli eventi critici al domicilio consiste in un intervento presso l abitazione dell utente da parte di un operatore domiciliare con qualifica OSS 3. Il servizio può essere attivato dalla Centrale Operativa esclusivamente nei seguenti casi: a) l utente ha attivato l allarme di telesoccorso. L operatore della centrale operativa verifica che l evento non necessita di un intervento di emergenza sanitaria, ma di un intervento a carattere socio assistenziale. Dopo averne verificato l urgenza e l indisponibilità di persone di riferimento che possano recarsi al domicilio, viene attivato un operatore OSS che si reca presso l abitazione dell utente. b) l anziano non risponde alle chiamate di monitoraggio di telecontrollo concordate. In tal caso l addetto alla Centrale Operativa, dopo aver raccolto informazioni presso le persone di riferimento, se non riscontra la rintracciabilità dell anziano, deve attivare l operatore domiciliare.. 4. l operatore domiciliare attivato dalla Centrale Operativa deve intervenire al domicilio dell utente entro 30 minuti. 5. Eventuali interventi dell operatore domiciliare addebitabili unicamente al non rispetto delle condizioni sottoscritte dall utente nel contratto o delle norme del presente regolamento sono totalmente a carico dell utente. Art. 8 Servizi Integrativi 1. I servizi base di cui agli (Artt.5 6 e 7) possono essere integrati da altri servizi, resi disponibili agli utenti dal Gestore sulla base di un integrazione del canone mensile. 2. I servizi addizionali disponibili sono quelli autorizzati dal Comune di Parma, e possono consistere sia in altri dispositivi che vanno ad arricchire la dotazione tecnologica base (ad esempio ulteriori sensori per la segnalazione di condizioni di allarme) o servizi finalizzati al sostegno della domiciliarità. 3. La fornitura di tali servizi è vincolata alla sottoscrizione di un integrazione contrattuale tra il Gestore e l utente, che riporti in modo chiaro l importo aggiuntivo da riconoscere al Gestore. 4. L utente può in qualunque momento chiedere l interruzione dell erogazione dei servizi aggiuntivi senza alcun onere o penale. 7 di 17
8 TITOLO III ULTERIORI SERVIZI ESTESI A TUTTA LA POPOLAZIONE ANZIANA O DISABILE Art. 9 Telecompagnia 1. La Telecompagnia consiste in un contatto telefonico finalizzato a garantire ad una persona anziana e sola un rapporto amicale, cordiale, un opportunità di relazione, uno stimolo al mantenimento delle proprie capacità comunicative. 2. Il Comune di Parma promuove, in collaborazione con associazioni di volontariato e/o associazioni di promozione sociale, il servizio di Telecompagnia estendendolo, nei limiti delle disponibilità di bilancio, a tutti i cittadini anziani over 65 anni indipendentemente che gli stessi siano allacciati o meno al servizio di A casa Mia. 3. La richiesta di attivazione del servizio può essere effettuata dal cittadino o suo famigliare presso il Front-Office dei Poli sociali territoriali. 4. Tutti gli utenti del servizio A casa mia potranno farne richiesta tramite il Gestore, al momento della sottoscrizione del contratto o in un momento successivo. Art. 10 Servizio di Primo intervento socio-assistenziale nei giorni prefestivi e festivi 1. Il servizio di primo intervento domiciliare nei giorni prefestivi e festivi è un servizio reso disponibile per garantire un pronto intervento di aiuto a tutta la popolazione ultrasessantacinquenne, adulta con patologie assimilabili a quelle geriatriche e disabili residente nel Comune di Parma. 2. Il servizio garantisce l intervento di un operatore domiciliare nel caso in cui la persona si ritrovi improvvisamente, in un giorno prefestivo o festivo, senza l indispensabile assistenza. 3. Il servizio può essere attivato esclusivamente dalla Polizia Municipale o dalle Forze dell Ordine tramite un apposito numero telefonico messo a disposizione dal Gestore del servizio di teleassistenza h 24 per accogliere le segnalazioni provenienti da tali figure istituzionali in merito alla richiesta di intervento di un operatore domiciliare. 4. Il servizio deve essere erogato quando si verificano entrambe le seguenti condizioni: 1. persone che si trovino improvvisamente in giorno festivo o prefestivo senza l indispensabile assistenza per un evento imprevedibile accorso alla persona che ne garantiva la cura 2. persone sole che non hanno alcun altro familiare o assistente privato che possa prendersene cura 5. Il gestore è tenuto a fornire assistenza alla persona sola sino alla risoluzione dell emergenza e comunque per un massimo di 72 ore. La Struttura Competente provvederà entro questo intervallo di tempo a verificare la situazione e, se necessario, a definire un progetto assistenziale individualizzato. 6. Il Costi del Servizio di Primo intervento socio-assistenziale nei giorni prefestivi e festivi sono a totale carico del Comune di Parma. 8 di 17
9 CAPITOLO II MODALITA DI ATTIVAZIONE, FRUIZIONE E PAGAMENTO DEL SERVIZIO TITOLO I FACILITAZIONI PER L ACCESSO AL SERVIZIO Art.11 Numero Verde 1. Il Gestore istituisce un numero verde attivo nell arco diurno dei giorni feriali dal lunedì al venerdì per almeno 48 ore settimanali a disposizione della cittadinanza e degli utenti con le seguenti funzioni: a) Fornire informazioni sul Servizio A casa mia del Comune di Parma b) Accogliere le domande di attivazione c) Accogliere le comunicazioni degli utenti relative alla corretta e continuativa fruizione del servizio. Art. 12 Servizio di custodia chiavi 1. Il Gestore garantisce, all interno del territorio comunale, un punto di custodia delle chiavi degli appartamenti degli utenti, accessibile nelle 24 ore da parte degli operatori autorizzati per gli interventi di gestione eventi critici. 2. La custodia delle chiavi sarà garantita in condizioni di massima sicurezza e nel rispetto della tutela della privacy. 3. Il servizio di custodia chiavi consente un più rapido accesso dell operatore domiciliare alla abitazione dell utente in caso di richieste di assistenza e/o necessità di pronto intervento. 4. Il Gestore prende in custodia le chiavi, di norma, al momento dell intervento di attivazione del servizio di Telesoccorso presso l abitazione dell utente. 5. Le chiavi possono essere direttamente consegnate o ritirate presso il punto di custodia negli orari di apertura al pubblico. Il ritiro può essere effettuato solo dalla persona che ha stipulato il contratto di attivazione o da persona munita di delega scritta accompagnata da fotocopia del documento del delegante. 6. Qualora l utente non intenda avvalersi di tale servizio, dovrà indicare il recapito di un famigliare che ha in custodia le chiavi. 7. La mancata consegna delle chiavi da parte del cittadino utente non consente l attivazione del servizio gestione eventi critici a domicilio. 8. Qualora la mancata disponibilità delle chiavi renda necessario l intervento di un apriporta per consentire l accesso all abitazione, i relativi costi saranno a carico del cittadino. 9 di 17
10 Art.13 Altre facilitazioni per l utenza 1. Il Gestore garantisce una sede nel territorio comunale aperta al pubblico in orario diurno ove l utente o suo famigliare può recarsi per avere informazioni, per la sottoscrizione del contratto, per il pagamento del canone. 2. Il Gestore rende disponibile un indirizzo di posta elettronica per chi desideri richiedere e ricevere informazioni per via telematica. 3. Informazioni e formulari per l attivazione del servizio saranno disponibili su Internet. TITOLO II ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO Art.14 Attivazione del servizio 1. L attivazione del servizio avviene tramite richiesta diretta al Gestore attraverso il numero verde dedicato. 2. Al momento della richiesta di attivazione il cittadino dovrà indicare: a) le proprie generalità e quelle del beneficiario del servizio se diverso dal richiedente. b) se dispone del voucher comunale oppure se si farà carico interamente del canone, c) l indirizzo dove il servizio dovrà essere attivato e il proprio recapito telefonico 3. Per l attivazione del servizio è richiesta una normale utenza telefonica fissa. Se l utente non dispone di utenza telefonica fissa dovrà precisarlo al Gestore che al medesimo costo fornirà apparecchiatura basata su tecnologia cellulare. 4. L attivazione del servizio deve avvenire entro 10 giorni dalla richiesta. Il gestore fisserà un appuntamento con l utente e/o i suoi famigliari per l installazione della centrale domiciliare. 5. Il gestore provvederà a verificare se vi siano le condizioni per l attivazione del servizio (presenza di linea telefonica fissa o possibilità di utilizzare la linea cellulare). 6. Qualora l attivazione sia possibile, il gestore chiede all utente di sottoscrivere il contratto nel quale sono precisati i servizi da erogare e le condizioni economiche per l utilizzazione dello stesso 7. Al momento dell attivazione del servizio devono essere concordati le modalità e i tempi i delle chiamate per il telecontrollo. 8. Il tecnico incaricato dal Gestore provvederà a: a) installare i dispositivi previsti dal contratto, e collegarli con la centrale operativa. b) collaudare le apparecchiature e al loro effettivo c) istruire l utente al corretto utilizzo del dispositivo di chiamata 10 di 17
11 9. Il servizio di telesoccorso sarà immediatamente disponibile. Art.15 Stipula del contratto tra Gestore ed Utente 1. Per l attivazione del servizio l utente dovrà stipulare il contratto con il Gestore. 2. Il Contratto sarà valido solo se stipulato sulla base del modello autorizzato dal Comune di Parma. 3. Il Contratto potrà prevedere, su esplicita richiesta, ulteriori servizi opzionali rispetto al pacchetto base, offerti dal Gestore e a totale carico dell utente. I servizi opzionali, così come le quote di canone aggiuntive, dovranno essere riportate nel contratto in modo chiaro e ben evidente. 4. Il contratto deve contenere almeno le seguenti informazioni essenziali: a) dati anagrafici dei contraenti; b) oggetto del servizio da erogare con le specifiche caratteristiche; c) decorrenza del contratto e tempi di attivazione dei servizi; d) condizioni di funzionamento del servizio; e) costi del servizio a carico dell utente, al netto dell eventuale contributo riconosciuto dal Comune di Parma, e modalità di pagamento; f) impegni del Gestore; g) impegni dell utente; h) modalità di sospensione del servizio su richiesta dell utente i) modalità di recesso da parte dell utente con conseguente disattivazione del servizio 5. Contestualmente al contratto sarà predisposta una scheda tecnica relativa all utente contenente le seguenti informazioni: a) riferimenti da attivare in caso di bisogno; b) nominativo del medico di famiglia; c) nominativi degli eventuali specialisti che hanno in cura la persona d) informazioni sulla situazione abitativa; e) informazioni sociosanitarie f) ogni altra informazioni utile per la conoscenza del beneficiario. 6. Nel contratto deve essere definita la modalità di accesso nell alloggio dell utente tramite l utilizzo delle chiavi depositate e custodite dal Gestore oppure da altro soggetto scelto ed indicato formalmente dall utente. 7. Il contratto deve necessariamente contenere il consenso dell utente a ricevere le chiamate di telecontrollo. Di norma dovranno essere concordate due telefonate settimanali, stabilendo giorni ed orari delle telefonate programmate. Quando non vi sia la disponibilità dell utente, deve essere concordata almeno una chiamata settimanale. 8. L utente deve sottoscrivere il consenso al trattamento dei dati personali e sensibili da parte del gestore del servizio. 11 di 17
12 Art. 16 Disattivazione o sospensione del servizio 1. L utente, trascorsi almeno tre mesi dall attivazione, può in qualunque momento dare disdetta del servizio, ed in questo caso la disattivazione dovrà essere effettuata entro 10 giorni dalla richiesta. Dal momento della disattivazione, il canone non sarà più corrisposto. 2. L utente, in caso di ricovero ospedaliero o allontanamento dal domicilio, può richiedere una sospensione temporanea del servizio per un periodo massimo di tre mesi. Nel periodo di sospensione, il canone non è dovuto. 3. Le richieste di disattivazione o sospensione degli utenti di cui ai precedenti commi 1,2, degli devono essere effettuate in forma scritta. 4. Il ritiro del dispositivo è totalmente a carico del gestore. 5. Nel caso di cambiamento di residenza all interno del Comune di Parma, il trasferimento del servizio di teleassistenza è senza oneri a carico dell utente. Art. 17 Attivazione del servizio tramite PAI 1. Il servizio di teleassistenza potrà essere attivato anche dall assistente sociale responsabile del caso quando è previsto nel PAI (progetto assistenziale individualizzato). 2. Le condizioni economiche sono le medesime previste per il servizio attivato su richiesta diretta dell interessato, salvo provvedimento dirigenziale predisposto sulla base della relazione dell assistente sociale che disponga diversamente. 3. Nel caso di servizio attivato dall assistente sociale responsabile del caso, il Gestore farà riferimento ad esso informandolo di ogni evento significativo registrato nei contatti con l assistito. 4. La disattivazione del servizio, nel caso non si renda più necessario, sarà compito dell assistente sociale Art. 18 Manutenzione delle apparecchiature del telesoccorso 1. Il Gestore garantisce una pronta e costante assistenza e la dovuta manutenzione delle attrezzature hardware e software, al fine di garantire la costante funzionalità del sistema. 2. La manutenzione ordinaria è a totale carico del Gestore. In caso di funzionalità compromessa dovrà essere effettuata la riparazione o la sostituzione entro un massimo di gg. 1 lavorativo (sabato compreso) dalla rilevazione della difettosità dell apparecchio. 3. Qualora il danno non sia imputabile all utente, la riparazione o sostituzione dell apparecchiatura dovrà essere completamente gratuita. 12 di 17
13 CAPITOLO III DISPOSIZIONI PER AGEVOLAZIONI DEL CANONE TITOLO I REQUISITI PER LA RICHIESTA DI AGEVOLAZIONE ECONOMICA PER IL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA (VOUCHER) Art.19 Attribuzione del canone 1. Ai cittadini del Comune di Parma, il gestore applica il canone mensile previsto nel tariffario comunale per l abbonamento al modulo base del servizio. 2. I costi a cui l utente è tenuto a partecipare comprendono: a) canone mensile di abbonamento da corrispondersi direttamente al gestore del servizio, b) quote per accessi domiciliari da corrispondersi per ogni intervento effettuato presso l abitazione dell utente secondo le modalità di cui all art.24. Art.20 Agevolazioni economiche (Voucher di servizio) 1. L Amministrazione Comunale prevede l erogazione di benefici economici sotto forma di voucher (buoni di servizio) rilasciati dal Comune a utenti in possesso di predeterminati requisiti 2. Il voucher deve essere utilizzato per acquisire il servizio A casa Mia presso il soggetto Gestore legittimato dal Comune di Parma., e consente di usufruire del servizio ad un canone agevolato. 3. Modalità e tempi di assegnazione del voucher sono definiti secondo quanto previsto nella specifica disciplina procedimentale approvata della Giunta Comunale. 4. Il voucher è nominativo, non è cedibile a terzi e deve essere utilizzato entro i 30 giorni successivi all assegnazione, pena la decadenza. 13 di 17
14 Art. 21 Requisiti per l accesso alle agevolazioni economiche 1. Il voucher per ottenere il servizio di teleassistenza A casa mia ad un canone agevolato può essere richiesto dai cittadini in possesso dei seguenti requisiti: a) Residenza nel Comune di Parma b) Età uguale o superiore a sessantacinque anni, oppure con invalidità al 100% c) Possesso di attestazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a ,00 comprovante la condizione economica del nucleo familiare come previsto dalla vigente normativa. Fanno parte del nucleo familiare i soggetti componenti la famiglia anagrafica ai sensi dell Art.4 del DPR del 30 maggio 1989 e successive modifiche e integrazioni. TITOLO II MODALITA PER LA RICHIESTA DI AGEVOLAZIONE ECONOMICA PER IL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA (VOUCHER) E IMPORTI Art. 22 Domanda di ammissione al buono di servizio (voucher) 1. Gli aventi diritto possono presentare domanda di ammissione al buono di servizio (voucher), utilizzando un apposito modulo predisposto dalla Struttura Competente 2. Alla stessa deve essere accompagnata l attestazione della condizione economica equivalente. 3. Le modalità di gestione dell istruttoria per la concessione e assegnazione del buono di servizio saranno determinate dalla specifica disciplina procedimentale approvata della Giunta Comunale. 4. Gli utenti che avranno diritto ad un canone agevolato, ricevono dal Comune un buono di servizio in cui verrà indicata l entità del contributo assegnato che utilizzeranno presso il gestore 5. L utente è tenuto a presentare al gestore il buono di servizio. Il Gestore darà alla Struttura Competente comunicazione della data di attivazione del servizio. Art. 23 Determinazione del buono di servizio (voucher) per il servizio di teleassistenza 1. Le agevolazioni consistono nella compartecipazione del Comune al pagamento del canone secondo le modalità di seguito descritte. a) ISEE da 0,00 a 7.000,00: voucher pari all 80% del canone mensile. b) ISEE da 7.000,01 a ,00 voucher pari al 50% del canone mensile c) ISEE da ,01 a ,00 voucher pari al 30% del canone mensile 14 di 17
15 2. In ogni caso, il Comune si riserva di non concedere immediatamente l agevolazione, in dipendenza dei limiti e dei vincoli posti dal proprio Bilancio. In tal caso, l utente richiedente viene posto in lista d attesa per la concessione effettiva dell agevolazione. 3. In caso di formazione di lista d attesa, viene predisposta una graduatoria mensile che tiene conto del criterio di ordine cronologico di presentazione della domanda. 4. Nel caso in cui si formino liste d attesa particolarmente lunghe, la Giunta Comunale potrà determinare procedure di assegnazione dei voucher basate su bando annuale o biennale adottando i seguenti criteri di priorità: a) Beneficiari che vivono soli nella propria abitazione b) Beneficiari con invalidità al 100% c) età del beneficiario 5. Qualora le disponibilità di bilancio lo consentano e il numero dei richiedenti l agevolazione tariffaria sia tale da non generare liste d attesa significative, l Amministrazione Comunale può prorogare la validità del voucher anche oltre la validità dell attestazione ISEE per le persone in condizione non lavorativa. TITOLO III - DISPOSIZIONI PER AGEVOLAZIONI DELLA TARIFFA PER IL L ACCESSO DOMICILIARE IN CASO DI EVENTI CRITICI Art. 24 Determinazione della tariffa 1. Il Comune di Parma interviene economicamente a favore degli utenti relativamente al costo degli interventi domiciliari del servizio di gestione eventi critici a domicilio. 2. Tutti gli utenti del servizio di teleassistenza A casa mia hanno diritto ad un accesso gratuito per ciascun anno solare. 3. Per tutti gli altri accessi l utente versa una compartecipazione che cresce gradualmente con il numero degli accessi richiesti:nell arco dell anno solare Primo accesso gratuito. Secondo accesso: l'utente compartecipa al 30% del costo dell intervento Terzo accesso: l'utente compartecipa al 50 % del costo dell intervento Quarto accesso: l'utente compartecipa al 75% del costo dell intervento Dal quinto accesso in poi: accesso l'utente paga il 100 % del costo di intervento. 4. Le tariffe sono definite annualmente nel tariffario comunale sulla base del costo contrattuale del servizio arrotondato all unità. 15 di 17
16 TITOLO IV ULTERIORI SPECIFICHE RELATIVE AL SERVIZIO DI TELEASSISTENZA Art. 25 Carta del servizio 1. Entro il primo anno di funzionamento del servizio di Teleassistenza A casa mia sarà predisposta una carta del servizio che pubblicizzerà gli standard di qualità del servizio, le modalità per raccogliere la soddisfazione degli utenti, le procedure per formulare proposte e suggerimenti oppure trasmettere reclami. Art. 26 Utilizzo dei dati personali 1. Ai fini di un monitoraggio costante del servizio, il Gestore è tenuto a registrare le seguenti informazioni: a) data, ora e motivo della chiamata in entrata da parte dell utente b) data e ora delle chiamate programmate e loro esito. c) tipo di intervento realizzato (attivazione del 118, dell operatore domiciliare etc.) 2. Il personale tecnico dei servizi sociali potrà accedere ai dati delle persone in carico al fine di monitorare la corretta gestione del servizio. 3. Tutte le informazioni relative ai beneficiari ed utenti del servizio di teleassistenza A casa mia sono trattate nel rispetto delle vigenti norme in materia di tutela dei dati personali 4. ( D. Lgs. 196/2003 e successive modificazioni), per l erogazione del servizio di assistenza e per le emissioni delle fatture di addebito Art. 27 Controlli 1. Relativamente alle autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà (con particolare riferimento alla Dichiarazione Sostitutiva Unica sottoscritta ai fini del calcolo del valore I.S.E.E. del nucleo familiare) su cui si basa la domanda di ammissione al voucher, il Comune si riserva la facoltà di effettuare controlli, in ogni momento, secondo le modalità previste dagli artt. 71 e successivi del DPR 445/2000 e da ogni altra legge speciale in materia, oltre che da eventuale specifica regolamentazione comunale sui controlli. L attività di controllo viene svolta consultando direttamente gli archivi di Amministrazioni (quali ad es. Agenzia delle Entrate, Agenzia del Territorio, INPS, etc.) che certificano dati inerenti alla condizione economico-patrimoniale del nucleo familiare relativamente al quale sono state sottoscritte le dichiarazioni sostitutive. 2. Il Comune nell ambito dell attività di controllo sopra descritta si riserva la facoltà di richiedere la presentazione di documenti necessari per verificare la corrispondenza al vero delle dichiarazioni sottoscritte (ad es. copia di atti di compravendita immobiliare, contratti di affitto, compravendita di quote. 3. Qualora dai controlli effettuati emerga la non corrispondenza di quanto dichiarato con quanto viene accertato, il dichiarante, nel rispetto dei principi in materia di partecipazione al procedimento amministrativo, decadrà dall agevolazione concessa sulla base delle dichiarazioni rivelatesi non veritiere, fatte salve tutte le norme penali in materia. 16 di 17
17 Nel caso in cui il richiedente abbia ottenuto il riconoscimento del voucher in base a dichiarazioni rivelatesi non veritiere, il Comune di Parma procederà al recupero delle somme corrisposte sulla base delle stesse. CAPITOLO IV DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art. 28 Norme transitorie 1. Il servizio A casa Mia sostituisce il servizio comunale di Telesoccorso e A casa Sicuri che cessa pertanto di funzionare al momento del completamento del passaggio al nuovo servizio degli utenti già in carico. Il passaggio di tali utenti al servizio di teleassistenza A casa mia è realizzato gradualmente a partire dal momento in cui inizia il suo effettivo funzionamento ed è comunque condizionato al consenso degli utenti stessi. 2. Tutti coloro che alla data del 30 novembre 2010 risultano essere utenti del servizio A casa sicuri o del servizio di telesoccorso, potranno fruire, se lo desiderano, gratuitamente del servizio A casa mia fino al , fatta eccezione per gli interventi dell operatore domiciliare la cui compartecipazione al costo da parte del utente è definita all art.24 del presente regolamento Art. 29 Disposizioni finali 1. Il presente Regolamento disciplina compiutamente il servizio di teleassistenza garantito dal Comune di Parma ai suoi cittadini e abroga il Regolamento di accesso al servizio A casa sicuri approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 60/15 in data 05/05/ di 17
NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE RELATIVE AL RILASCIO BUONO DI SERVIZIO PER L ACCESSO AI SERVIZI DI TELEASSISTENZA A CASA MIA
COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE RELATIVE AL RILASCIO BUONO DI SERVIZIO PER L ACCESSO AI SERVIZI DI TELEASSISTENZA A CASA MIA di cui al Regolamento approvato con Deliberazione di Consiglio
DettagliREGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato
DettagliBANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014
INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013
DettagliREGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI
REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di
DettagliREGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE ANZIANA DEI COMUNI DI BRISIGHELLA, CASOLA VALSENIO E RIOLO TERME
COMUNE DI RIOLO TERME Provincia di Ravenna REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE ANZIANA DEI COMUNI DI BRISIGHELLA, CASOLA VALSENIO E RIOLO TERME Approvato con
DettagliARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO
INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliRegolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito.
Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito. APPROVATO CON DELIBERAZIONE COMUNALE N 46 DEL 11-05-2009
DettagliCOMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio
DettagliComune di Grado Provincia di Gorizia
Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra
DettagliCittà di Roncade Provincia di Treviso
Città di Roncade Provincia di Treviso REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI SU MUTUI PER ACQUISTO, COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE DELLA PRIMA CASA Approvato con Delibera di Consiglio Comunale
DettagliCRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI
CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato
Dettagli17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ART. 1 OGGETTO e FINALITA Il presente documento disciplina
DettagliCOMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE
COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del /29.11.2013 INDICE GENERALE
DettagliRegolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.
Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,
DettagliREGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE ART.1 FINALITA DEL SERVIZIO Il Comune promuove il benessere dei propri cittadini, in particolare di quelli più svantaggiati, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliCOMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia
COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia 1. Principi generali I seguenti criteri disciplinano, all
DettagliPiano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare
Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico
DettagliCOMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano
COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano Regolamento per il servizio di assistenza domiciliare Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 83 del 30.09.1997 1/6 SOMMARIO : ARTICOLO 1 - FINALITA DEL
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEGNO DI CURA PER PERSONE ANZIANE NON-AUTOSUFFICIENTI ASSISTITE IN FAMIGLIA.
, AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEGNO DI CURA PER PERSONE ANZIANE NON-AUTOSUFFICIENTI ASSISTITE IN FAMIGLIA. (Delibera di Giunta Regionale n 6 del 09.01.2012) ANNO
DettagliCRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE
42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI
SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla
DettagliBUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5
BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 CRITERI PER L EROGAZIONE Finalità dell intervento L erogazione del Buono Sociale da parte dei Comuni del Distretto n. 5 si configura come servizio consolidato per
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE
UNIONE COMUNI DEL BASSO VICENTINO _Alonte, Asigliano Veneto, Orgiano, Pojana Maggiore_ REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE Approvato con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI
SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per
DettagliREGOLAMENTO DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE E DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI E SOCIOSANITARIE
REGOLAMENTO DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE E DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI E SOCIOSANITARIE I N D I C E Art. 1 Oggetto Art. 2 Ambito di applicazione Art. 3 Determinazione della quota di compartecipazione
Dettagli* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011.
Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST in base alla Convenzione stipulata il 16.10.1998 tra il Ministero del Commercio con l Estero (ora Ministero dello Sviluppo Economico) e la SIMEST CIRCOLARE
DettagliComune di Azzanello Provincia di Cremona
Comune di Azzanello Provincia di Cremona Regolamento del servizio di assistenza domiciliare prestato dal Comune di Azzanello Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 28.10.1996. INDICE
DettagliCOMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)
COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 9 dell 11.02.2004 ART. 1 OGGETTO E RIFERIMENTI
DettagliArt. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione
Regolamento di applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente per le prestazioni sociali agevolate. Approvato con deliberazione di C.C. n. 50 del 30.11.2007 Art. 1 Premessa Il presente
DettagliLEGGE 68/99 ART 9 COMMA 5: AVVIAMENTO NUMERICO E A SELEZIONE TRAMITE CHIAMATA CON AVVISO PUBBLICO
LEGGE 68/99 ART 9 COMMA 5: AVVIAMENTO NUMERICO E A SELEZIONE TRAMITE CHIAMATA CON AVVISO PUBBLICO Premesse: La Legge 68/99 recante Norme per il diritto al lavoro dei disabili, prevede che la maggior parte
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO
Dettagli# $ % & '& ( ) * ' ( + &,. ' & & /& 0 1 ' & 5 6-1 ' 6 7 5 ' & & * * %++)%#(!$%"' #, )-(+. % ' &
COMUNE DI ORBETELLO Provincia di Grosseto!" # $ % ( ) * ( +!" #!$% (, -*,. / 0 1 2 *! ($ ) ( ( $ 2. 3 * # * 4 %# 5 6-1 6 7 5 * * %++)%#(!$%" #, )-(+. %, ( * 7 8. 4 4 9 8. / / " *6 6 4 ) : ; < 5 2= 6 +
DettagliFondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL
REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE ANTICIPAZIONI DI CUI ALL ART. 27 DELLO STATUTO DEL FOPEN 1. BENEFICIARI Come previsto dal D.Lgs 124/93 e successive modifiche hanno titolo a richiedere l anticipazione
DettagliARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE
I.S.E.E. Comune di Caselette ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI Il presente regolamento è finalizzato all individuazione delle condizioni economiche richieste per l accesso alle prestazioni comunali agevolate,
DettagliAllegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.67 del 14/12/2015
Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.67 del 14/12/2015 CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA QUOTA DI COMPARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI DISABILI, MINORI E ADULTI, AL COSTO DEI SERVIZI
DettagliBANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma
per l erogazione di contributi per il potenziamento e Quali sono i possibili motivi che possono determinare l esclusione della domanda di ammissione presentata per il Bando? I possibili motivi che possono
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA
COMUNE DI LONATE POZZOLO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 30/03/2016, divenuta esecutiva in data 29/04/2016
DettagliCOMUNE DI MORBEGNO REGOLAMENTO INERENTE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) (Provincia di Sondrio)
APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. DEL 21 )J2O1a REGOLAMENTO INERENTE DOMICILIARE (S.A.D.) IL SERVIZIO DI ASSISTENZA (Provincia di Sondrio) COMUNE DI MORBEGNO Art. 3 Finalità Art, 2
DettagliRIAPERTURA TERMINI TIPOLOGIA B)
Comune di Morcone prot. n. 4139/13 del 09.04.2013 RIAPERTURA TERMINI TIPOLOGIA B) AVVISO PUBBLICO DELL AMBITO TERRITORIALE B4 PER L ATTRIBUZIONE DI VOUCHER SOCIALI A FINALITA MULTIPLA (Regolamento approvato
DettagliMODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI
MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità
DettagliCOMUNE DI CASTELFRANCO VENETO
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa
DettagliCONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA
CONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA REGOLAMENTO CONSORTILE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Il funzionamento tecnico-amministrativo del Consorzio è retto, oltre che dalle disposizioni
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliCOMUNE DI BRUSAPORTO Provincia di Bergamo
COMUNE DI BRUSAPORTO Provincia di Bergamo Regolamento Comunale per l accesso al Servizio di Trasporto di cittadini anziani, disabili o in situazioni di particolare disagio o necessità 1 Indice Articolo
DettagliComune di Molinella REGOLAMENTO DEI SERVIZI DOMICILIARI
Comune di Molinella REGOLAMENTO DEI SERVIZI DOMICILIARI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 93 del 22/12/2014 INDICE 1. I servizi domiciliari nel Sistema integrato sociale, socio-sanitario
DettagliBANDO A SPORTELLO (DAL 16.03.2015 AL 30.10.2015 O FINO AD ESAURIMENTO FONDI)
INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 2883 DEL 12/12/2014 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI DISABILITA E NON AUTOSUFFICIENZA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2014. ULTERIORI
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
ALLEGATO 1 Criteri di partecipazione per la realizzazione di un programma sperimentale di sport terapia per persone con disabilita. D.G.R. 28/68 del 24/06/2011 L Assessorato dell Igiene e Sanità e dell
DettagliAZIONI DI CONTRASTO ALLA POVERTA PROGRAMMA 2012 - ANNUALITA 2013
AVVISO PUBBLICO AZIONI DI CONTRASTO ALLA POVERTA PROGRAMMA 2012 - ANNUALITA 2013 IL RESPONSABILE DEL in attuazione della deliberazione della Giunta Regionale n.19/04 dell 08/05/2012 e delle linee guida
DettagliI.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora.
REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE IL PRESIDENTE Alfredo CORAZZA IL DIRETTORE Dott. Michele GUGLIOTTA INDICE Art.1 - Premessa Art.2 - Oggetto e finalità Art.3 - Destinatari
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MOTORIA PERMANENTE
Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 11 del 3.2.2005 REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MOTORIA PERMANENTE ART. 1) OGGETTO 1) Il presente Regolamento
DettagliAllegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità
Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli
DettagliCITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI
CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 52 del 29/09/2008
DettagliBANDO CONTRIBUTO COMUNALE PER AFFITTO ANNO 2015
COMUNE DI CORTE FRANCA (Provincia di Brescia) BANDO CONTRIBUTO COMUNALE PER AFFITTO ANNO 2015 In esecuzione della Deliberazione di Giunta Comunale n. 187 del 15/12/2015 è indetto nel limite di spesa per
DettagliREGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI.
REGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI. 1. OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina l inserimento di anziani non autosufficienti in strutture protette
DettagliPROVINCIA DI LUCCA COMUNE DI CAMPORGIANO BANDO DI CONCORSO PUBBLICO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO A.S. 2011/2012
\ PROVINCIA DI LUCCA COMUNE DI CAMPORGIANO BANDO DI CONCORSO PUBBLICO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO A.S. 2011/2012 Vista la L.R. 32 del 26.7.02 Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia
DettagliCOMUNE DI SORI PROVINCIA DI GENOVA. Certificato ISO 14001 AREA SOCIALE
COMUNE DI SORI PROVINCIA DI GENOVA Certificato ISO 14001 AREA SOCIALE BANDO PER L EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI DEL FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO ALL ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE Il presente bando
DettagliBANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo settembre 2015 giugno 2016
Area Distretto e Ufficio di Piano A S L L e c c o Premesso che: BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE Periodo settembre 2015 giugno 2016 La D.g.r. n. 1081 del 12/12/2013
DettagliCOMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA
COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola
DettagliIL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
6 BANDO PER INTERVENTI A FAVORE DI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI ANNO ACCADEMICO 2014/2015. Art. 1 OGGETTO DEL CONCORSO Al fine di rimuovere gli ostacoli che impediscono agli studenti diversamente abili
DettagliPROTOCOLLO DISCIPLINARE PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZIO CIVICO COMUNALE
COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari PROTOCOLLO DISCIPLINARE PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZIO CIVICO COMUNALE 1 COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari PROTOCOLLO PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZIO CIVICO
DettagliI dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel
APPROVATO CON DELIBERAZIONE N.2002/67 DEL 3/12/2002 I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel raccoglitore
DettagliCONVENZIONE COMUNE CAF BONUS TARIFFA SOCIALE
ALL.B CONVENZIONE COMUNE CAF BONUS TARIFFA SOCIALE Richiesta della tariffa sociale per la fornitura di energia elettrica e gas sostenuta dai clienti domestici disagiati, ai sensi del decreto interministeriale
DettagliArt.1- Oggetto Il servizio consiste nella consegna giornaliera al domicilio degli utenti di un pasto a pranzo.
REGOLAMENTO PER IIL FUNZIIONAMENTO DEL SERVIIZIIO PASTII A DOMIICIILIIO DELL AMBIITO TERRIITORIIALE DII DALMIINE Approvatto con D..C.. C.. n.. 26 dell 8..09..2014 Art.1- Oggetto Il servizio consiste nella
DettagliTITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliBANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO
BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO 1. Finalità dell intervento Con il presente bando la Provincia di Varese ha come obiettivo la qualificazione
DettagliFAC SIMILE da non allegare alla domanda di adesione. La Convenzione verrà successivamente trasmessa in duplice copia per la sottoscrizione
CONVENZIONE PER L ATTIVITÀ DI COMPILAZIONE, GESTIONE DELLE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE UNICHE E TRASMISSIONE DELLE ATTESTAZIONI ISEE/ISEEU (AI SENSI DEL D.LGS. 109/98 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI)
Dettagli********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;
Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi
DettagliCOMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI
REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 08/04/2014 Articolo 1 Campo di intervento
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento
DettagliBANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo Gennaio 2015 Giugno 2015
Area Distretto e Ufficio di Piano A S L L e c c o Premesso che: BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE Periodo Gennaio 2015 Giugno 2015 La D.g.r. n. 1081 del 12/12/2013
DettagliCOMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Approvata con delibera di CC n. 50 del 22.12.2009 CAPO I NORME GENERALI ART. 1 Oggetto
DettagliACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA
ACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA OGGETTO Il presente regolamento disciplina l erogazione di voucher per finanziare interventi
DettagliALLEGATO 1 TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI DIVERSI A DOMANDA INDIVIDUALE IN VIGORE DAL 01/01/2010.
ALLEGATO 1 alla deliberazione di Giunta Comunale n. 184 del 10/12/2009 TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI DIVERSI A DOMANDA INDIVIDUALE IN VIGORE DAL 01/01/2010. CENTRO DIURNO Come stabilito all art. 14 del
DettagliPIANO PERSONALIZZATO AI SENSI DELLA LEGGE 162/98 PROGRAMMA 2013
Allegato 1 DD DOMANDA DI PRESENTAZIONE PIANO PERSONALIZZATO AI SENSI DELLA LEGGE 162/98 PROGRAMMA 2013 Al Signor Sindaco del Comune di CAGLIARI Il/La sottoscritto/a nato/a a il residente a Via n Tel. Cell.
DettagliREGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO
REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI
DettagliCOMUNE DI GROSSETO. Art. 1 Oggetto
COMUNE DI GROSSETO BANDO DI CONCORSO PER CAMBI DI ALLOGGIO ALL INTERNO DEL PATRIMONIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. ( DELIBERAZIONE G.R.T. N 789 DEL 7.7.97 E D.D. N 1778 DEL 18.10.2004 ). Art. 1 Oggetto
DettagliCITTÀ DI CLUSONE. Provincia di Bergamo. Ambito Territoriale n 9, Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve
CITTÀ DI CLUSONE Provincia di Bergamo Ambito Territoriale n 9, Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve CRITERI PER L EROGAZIONE DEL VOUCHER SOCIO-EDUCATIVO ED ASSISTENZIALE PER L ACQUISTO DI PRESTAZIONI
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 5 BASSA FRIULANA REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO Art.1: Principi e
Dettaglic. valore dell ISEE del nucleo familiare superiore ad 30.000 - quota di compartecipazione: /h 18,89;
ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE MAGLIE AVVISO PUBBLICO PER L AMMISSIONE AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD) INTEGRAZIONE GRADUATORIA Con deliberazione del Coordinamento
DettagliMODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA
MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159 Nuove modalità di calcolo dell
DettagliDISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A
Automobile Club d Italia DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A La finalità del presente regolamento è quella di disciplinare la concessione di mutui edilizi agevolati
DettagliREGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI
REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività
DettagliCARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche
CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE Notizie Operative ed Informazioni Pratiche 15/04/2014 ESTRATTO notizie operative ed informazioni pratiche numeri utili Relativi al servizio di Assistenza
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma
DettagliREGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)
REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) Art.1 - Oggetto Il presente Regolamento disciplina, ai
DettagliPROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L ACQUISTO, COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E RECUPERO PRIMA CASA.
COMUNE DI SANT URBANO PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L ACQUISTO, COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E RECUPERO PRIMA CASA. Allegato alla Delibera di Consiglio
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI
CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008
DettagliBUONO SOCIALE. Via Turati 2/b - 22036 Erba (C0) - P. IVA 02984610135 - Tel. 031 6474525 - Fax 031 6474539 - ufficiodipiano@consorzioerbese.
BUONO SOCIALE CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DEL BUONO SOCIALE A FAVORE DI PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI ASSISTITE A DOMICILIO DAI FAMILIARI O CON ASSISTENZA INFORMALE Art. 1 Finalità: Il buono sociale
DettagliArticolo 1. (Definizioni) 1. Ai fini del presente provvedimento si intende per:
ALLEGATO A alla delibera 514/07/CONS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONDIZIONI ECONOMICHE AGEVOLATE, RISERVATE A PARTICOLARI CATEGORIE DI CLIENTELA, PER I SERVIZI TELEFONICI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Articolo
DettagliCOMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO CIVICO
COMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto ALLEGATO ALLA DELIBERA DI C.C. N 43 bis DEL 30/11/2006 REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO CIVICO CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 IL SERVIZIO CIVICO L Amministrazione
DettagliCOMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE Provincia di Forlì-Cesena Il Sindaco
MISURE STRAORDINARIE DI CONTRASTO ALLA CRISI ECONOMICA E DI SOSTEGNO AL REDDITO DEI LAVORATORI TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI Le misure di sostegno al reddito prendono spunto da quelle previste al vigente
DettagliSCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso
SCHEDA SOCIALE Allegato C alla Delib.G.R. n. 48/46 del 11.12.2012 (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto
DettagliDISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A
Automobile Club d Italia DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI EDILIZI AGEVOLATI P R E M E S S A La finalità del presente regolamento è quella di disciplinare la concessione di mutui edilizi agevolati
DettagliCOMUNE DI CARLINO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS BEBE PER I FIGLI SUCCESSIVI AL PRIMO PROVINCIA DI UDINE
COMUNE DI CARLINO PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS BEBE PER I FIGLI SUCCESSIVI AL PRIMO APPROVATO con deliberazione del C.C. n. 38 del 08/11/2012 AFFISSO all albo pretorio dal
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
REGOLAMENTO SERVIZIO PASTI A DOMICILIO Pagina 1 di 7 Indice ART. 1 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO...3 ART. 2 QUANDO VIENE EROGATO IL SERVIZIO PASTI...3 ART. 3 MODALITA DI ACCESSO E AMMISSIONE AL SERVIZIO...3
Dettagli