A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel"
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- Michelangelo Paoletti
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2 La tutela della non autosufficienza in provincia di Trento Quadro normativo di riferimento: L.P. 12/07/1991 n. 14 L.P. 28/05/1998 n. 6 L.P. 24/07/2012 n. 15 Direttive Provinciali in materia di R.S.A.
3 Contenuti: L.P. 14/91 definisce il sistema di finanziamento in conto capitale e in conto esercizio L.P. 6/98 definisce i servizi a favore della non autosufficienza L.P. 15/2012 istituisce l assegno di cura Direttive PAT definisce parametri e finanziamento RSA
4 I servizi alla non autosufficienza: RESIDENZIALI Residenza Sanitaria Assistenziale Casa soggiorno per anziani
5 I servizi alla non autosufficienza: residenziali Art. 16 Residenza sanitaria assistenziale La residenza sanitaria assistenziale (R.S.A.) è una struttura nella quale in forma residenziale sono organizzati servizi sociosanitari integrati a prevalente valenza sanitaria, gestita da soggetti pubblici o privati. Essa risponde a bisogni, richiedenti trattamenti continui, di anziani non autosufficienti, non curabili a domicilio, nonché di persone non autosufficienti o con gravi disabilità fisiche o psichiche.
6 I servizi alla non autosufficienza: residenziali Art. 14 Casa di soggiorno per anziani La casa di soggiorno è una struttura residenziale volta ad assicurare condizioni abitative idonee per anziani autosufficienti per i quali risulti in parte compromessa la capacità di condurre una vita autonoma o che ne facciano comunque espressa richiesta.
7 I servizi alla non autosufficienza: SEMIRESIDENZIALI Servizi di sollievo per le famiglie Centro Servizi Centro Diurno Alloggi protetti
8 I servizi alla non autosufficienza: semiresidenziali Art. 10 bis Servizi di sollievo per le famiglie I servizi di sollievo accolgono in forma residenziale, per periodi temporanei, anziani, persone non autosufficienti o con gravi disabilità al fine di sollevare le famiglie dall'attività di assistenza e cura. Inoltre possono accogliere persone che fruiscono d'interventi di assistenza domiciliare o di servizi semiresidenziali.
9 I servizi alla non autosufficienza: semiresidenziali Art. 11 Centro di servizi Il centro di servizi è una struttura semiresidenziale a carattere diurno la cui attività concorre con altri servizi, e in particolare con l'assistenza domiciliare, a favorire la permanenza dell'anziano nel proprio ambiente e ad evitare il ricorso al collocamento in strutture residenziali.
10 I servizi alla non autosufficienza: semiresidenziali Art. 12 Centro diurno Il centro diurno è una struttura in cui sono erogati in forma semiresidenziale servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a favore di persone anziane non autosufficienti o con gravi disabilità al fine di favorire il più possibile la loro permanenza nel proprio ambiente di vita e di sostenere le famiglie di appartenenza.
11 I servizi alla non autosufficienza: semiresidenziali Art. 13 Alloggi protetti Gli alloggi protetti sono unità abitative autonome, singole o plurime, collocate in una medesima struttura, destinate ad anziani del tutto o in parte autosufficienti e a persone esposte al rischio di emarginazione.
12 I servizi alla non autosufficienza: AMBULATORIALI Punto prelievi Servizio di fisioterapia Servizio odontoiatrico Servizio podologico
13 Evoluzione della non autosufficienza Fino al 2001 (Case di Riposo) modello di valutazione della non autosufficienza BINA. Tale modello prevedeva un livello di autosufficienza e 4 livelli di non autosufficienza al quale era collegato un differente finanziamento Dal 2001 accreditamento RSA, avvento U.V.M., livello unico di non autosufficienza (scheda di valutazione S.V.M.), introduzione NAFA, tariffa sanitaria e parametri del personale
14 I profili della scheda BINA Livello di autosufficienza 1 Livello di non autosufficienza BINA 2 Livello di non autosufficienza BINA 3 Livello di non autosufficienza BINA 4 Livello di non autosufficienza BINA
15 I profili della S.V.M. Cod. Profilo 1 Lucido, autonomo 2 Lucido, in parte dipendente 3 Lucido, deambula assistito 4 Lucido, non deambulante ma autonomo 5 Lucido, gravemente dipendente (SANITARIO) 6 Confuso, deambulante, autonomo 7 Confuso, deambulante 8 Confuso, deambula assistito 9 Confuso, allettato e/o in carrozzina 11 Confuso o stuporoso, totalmente dipendente 12 Lucido, con elevata necessità cure sanitarie (SANITARIO) 13 Deambulante con elevata necessità di cure sanitarie (SANITARIO) 14 Lucido, allettato, con elevata necessità di cure sanitarie (SANITARIO) 15 Confuso o stuporoso, dipendente, con elevata necessità di cure sanitarie (SANITARIO) 16 Problemi comportamentali prevalenti, discreta autonomia (DEMENZA) 17 Problemi comportamentali, dipendente (DEMENZA)
16 Il livello di non autosufficienza al 31 dicembre ,55% 13,84% 8,93% 5,36% 4,46% 0,00% 6,70% 8,04% 3,57% 8,04% 0,00% 0,00% 1,79% 6,25% 8,48%
17 Evoluzione della non autosufficienza Con gravi problemi comportamentali Ad alto fabbisogno assistenziale 11,79% 13,15% 11,90% 9,43% 12,68% 9,92% 15,73% 9,77% 21,37% 8,35% 29,72% Confusi/stuporosi, totalmente dipendenti 39,62% 34,27% 35,94% 38,66% 35,75% Confusi, autonomi e/o parzialmente autonomi 12,74% 18,31% 26,15% 21,12% 17,95% Lucidi, autonomi e/o parzialmente autonomi 26,42% 21,60% 16,10% 14,72% 16,60%
18 Andamento popolazione residente oltre i 65 anni Popolazione anziana (> 65 anni) Italia % sul totale 20,3% 22,5% 26,1% PAT % sul totale 19,3% 21,6% 24,5% Non autosufficienti Δ % 21,9% 21,3% rispetto al ,9% rispetto al 2011 Posti letto R.S.A % 36,4%
19 La R.S.A. eroga: a) assistenza sanitaria medica e infermieristica generale e specialistica e trattamenti riabilitativi per il mantenimento e il miglioramento dello stato di salute e del grado di autonomia della persona; b) riattivazione psico-sociale e prevenzione della sindrome da immobilizzazione; c) assistenza alla persona nello svolgimento delle attività della vita quotidiana; d) attività sociali
20 Tipologia di posti letto (p.l.) P.l. base: soggetti non autosufficienti, non curabili a domicilio P.l. sollievo: P.l. urgenza: soggetti non autosufficienti, normalmente assistiti in ambito familiare, per esigenze temporanee dei componenti delle famiglie stesse; soggetti dimessi dalle divisioni ospedaliere non immediatamente assistibili a domicilio e che necessitano di convalescenza e riabilitazione soggetti in situazione di emergenza e di bisogno socio-sanitario in attesa della predisposizione di un idoneo progetto assistenziale P.l. NAFAdemenze: per demenze gravi e/o disturbi del comportamento P.L. NAFA sanitario: con elevata necessità sanitaria P.L. NAMIR: soggetti in stato vegetativo o a minima responsività
21 R.S.A.: i parametri Assistenza medica: Assistenza specialistica: Assistenza infermieristica (24/ore su 24): Assistenza riabilitativa: Assistenza generica alla persona: Coordinamento: 2 minuti al giorno ogni p.l. base, 4 minuti al giorno ogni p.l. di nucleo 422 ore annue 1 IP ogni 10 p.l., 1 IP aggiunto ogni 10 p.l.da nucleo (5% parametro coperto da OSS) 1 FT ogni 50 p.l., 1 FT aggiunto ogni 12 p.l. NAMIR (20% parametro coperto da psicologo) 1 OSS ogni 2,3 p.l. e 1 OSS ogni 1,5 p.l. nucleo 1 Coordinatore fino a 119 p.l., 2 oltre i 119 p.l. Animazione: 1 AN ogni 60 p.l. Assistenza psicologica: 2,5 ore settimana ogni 4 p.l. NAMIR
22 Tipologia di prestazione Parametro 2013 (A) Minutaggio teorico per p.l. giornaliero (X) Budget 2013 (B) Differenza (B-A) Minutaggio effettivo 2012 (Y) per p.l. giornaliero Differenza (Y-X) Differenza (Y-X) % Assistenza medica 36,83 ore/sett.l i 2,20 45 ore/sett.l i 8,17 ore/sett.l i 3,78 + 1, ,8% Assistenza generica 92,03 117,41 126,33* 120,83 34,3 28,80 140, , ,3% Assistenza infermieristica 21,1 26, ,12 7,90 4,02 29,42 + 2,5 + 9,3% Assistenza riabilitativa Coordinamento dei servizi Attività di animazione 4,02 5,13 4,5 0,48 5,09-0,04-0,8% 2 2, ,18 + 0, ,7% 3,35 4,27 6,33 2,98 7,16 + 2, ,7% TOTALE 158,48 188, , %
23 Tariffa sanitaria ed altre forme di finanziamento: tariffa sanitaria 2013 P.l. base: p.l. nucleo demenze: P.l. nucleo sanitario: P.l. NAMIR: Ausili per incontinenza: Fornitura farmaci: 74,66 al giorno 106,60 al giorno 119,09 al giorno 131,31 al giorno 1,37 al giorno 1,25 al giorno Fornitura materiale sanitario: 0,96
24 2 R.S.A.: Il modello organizzativo dell APSP di Pergine Valsugana 1 piano: 30 p.l. 2 piano: 40 p.l. RSA Via Pive n. 150 p.l. 4 nuclei modulari autonomi e indipendenti 3 piano: 39 p.l. 4 piano: 30 p.l. 1 nucleo Alzheimer dedicato (11 p.l.) RSA Via Marconi n. 73 p.l. 3 nuclei modulari autonomi e indipendenti 1 piano: 24 p.l. 3 piano: 25 p.l. 4 piano: 24 p.l.
25 2 R.S.A.: Il modello organizzativo dell APSP di Pergine Valsugana stanze singole: 20 RSA Via Pive n. 150 p.l. stanze doppie: 50 stanze triple: 10 RSA Via Marconi n. 73 p.l. stanze singole: 35 stanze doppie: 19
26 Il modello organizzativo dell APSP di Nuclei eterogenei Pergine Valsugana non c è una suddivisione degli Ospiti per patologia eccetto il nucleo Alzheimer
27 Ogni nucleo è dotato di Risorse umane Tecnologiche Organizzative E spazi dedicati
28 COSA È L Assegno di cura per prendersi cura L assegno di cura è un intervento assistenziale che viene erogato per favorire la permanenza delle persone non autosufficienti nel proprio domicilio. L assegno di cura integra l indennità di accompagnamento.
29 A CHI È DIRETTO L Assegno di cura per prendersi cura Può fare richiesta dell assegno di cura la persona che: è riconosciuta invalida e beneficia dell indennità di accompagnamento o ha i requisiti per beneficiarne è residente nella Provincia di Trento da almeno 3 anni è in possesso dei requisiti di condizione economica del nucleo familiare determinati attraverso la dichiarazione ICEF è riconosciuta non autosufficiente attraverso una valutazione medico assistenziale effettuata da medici e infermieri del Distretto sanitario e da assistenti sociali dei Servizi sociali.
30 COSA È NECESSARIO FARE L Assegno di cura per prendersi cura Per beneficiare dell assegno di cura è necessario presentare domanda ad un Patronato, ad uno Sportello di assistenza e informazione al pubblico della Provincia, o ad APAPI e presentare la dichiarazione ICEF. Qualora sussistano i requisiti economici, la persona sarà chiamata per effettuare la valutazione medico assistenziale che accerta il livello di non autosufficienza e il bisogno di assistenza.
31 COME SI UTILIZZA L ASSEGNO DI CURA L Assegno di cura per prendersi cura L assegno di cura può essere utilizzato secondo modalità regolamentate e necessariamente correlate all assistenza alla persona non autosufficiente.
32 GLI IMPORTI DELL ASSEGNO DI CURA L Assegno di cura per prendersi cura L importo dell assegno è variabile e tiene conto del livello di non autosufficienza della persona e dei requisiti di condizione economica. Può variare tra un importo minimo di 80,00 e un importo massimo di 800,00 mensili.
33 Prospettive future Individuazione e definizione nuclei dedicati per particolari patologie (SLA, stati vegetativi, ) Eliminazione stanze triple Integrazione RSA con i servizi al territorio Incentivo p.l. sollievo Incremento assistenza medica
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