Gallerie IL CUNICOLO DI AICA: Il progetto è articolato in tre fasi: la prima fase riguarda l elaborazione IL PRIMO PASSO VERSO MONACO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gallerie IL CUNICOLO DI AICA: Il progetto è articolato in tre fasi: la prima fase riguarda l elaborazione IL PRIMO PASSO VERSO MONACO"

Transcript

1 La Galleria di Base del Brennero costituisce la parte centrale e sicuramente più impegnativa dell asse ferroviario Monaco di Baviera-Verona, facente parte del collegamento TEN n 1 Berlino-Palermo Ferrovie & Metropolitane IL CUNICOLO DI AICA: IL PRIMO PASSO VERSO MONACO Angelo Lombardi* Francesco Franzè** Stefano Fuoco*** Federico Pasquali**** Luigi Rausa**** Enrico Maria Pizzarotti***** La realizzazione della galleria, congiuntamente alle linee di accesso Sud e Nord, è di fondamentale rilevanza trasportistica, economica e ambientale, in quanto costituisce la premessa infrastrutturale indispensabile per trasferire su ferrovia importanti quote di traffico merci che oggi utilizzano la strada. Il progetto può quindi determinare le condizioni per una riduzione dell inquinamento atmosferico e acustico creando i presupposti per una migliore vivibilità di un territorio sensibile come quello alpino. Il promotore dell opera è la BBT SE amministrata da Konrad Bergmeister ed Ezio Facchin. Il progetto è articolato in tre fasi: la prima fase riguarda l elaborazione del progetto preliminare, la seconda fase riguarda l approfondimento del progetto a livello definitivo, la terza fase la realizzazione dell opera. La seconda fase, in corso di completamento, prevede, tra le altre attività, lo sviluppo del progetto tecnico della galleria, comprensivo di tutti gli impianti di attrezzaggio ferroviario, di sicurezza e di tutte le opere accessorie necessarie nonché l approfondimento delle indagini geologiche e idrogeologiche. Particolare impulso allo sviluppo del progetto è stato dato dalla decisione assunta dai Governi italiano e austriaco, a Maggio 2005, di anticipare il programma di realizzazione dei cunicoli esplorativi. Figura 1 - Corografia generale 106

2 Da allora sono stati raggiunti fondamentali risultati che hanno consentito di ottenere le autorizzazioni per la realizzazione dei cunicoli in territorio italiano, di appaltare e di ultimare la preparazione di tre aree di cantiere in Italia e in Austria nonché di avviare, ad Agosto 2007, il primo lotto di lavori attinenti alla realizzazione del cunicolo Aica Mules (10,5 km) e della finestra di Mules (1,8 km). La sezione circolare di ciascuna galleria ha un raggio di 4,05 m. La scelta della sezione trasversale scaturisce dalle dimensioni della sagoma cinematica dei treni, dalla sezione libera minima necessaria per ridurre la resistenza all avanzamento di convogli veloci, dallo spazio occupato dai vani per gli impianti tecnici e relativi cablaggi, dal tipo di sovrastruttura ferroviaria. La sezione della galleria è conforme alle sagome UIC-GC e STI-TAV e consente di rispettare i requisiti richiesti per la circolazione della massima sagoma ferroviaria. Figura 3 - Vista prospettica del sistema galleria Una peculiarità specifica del sistema prescelto, degna di particolare menzione, è rappresentata dalla realizzazione di un cunicolo in posizione sottostante alle due gallerie ferroviarie, avente diametro di circa 6 m. La collocazione prescelta per il cunicolo pilota è tra le sezioni delle due gallerie principali, a una quota di circa 12 m inferiore, tale quindi da non interferire con la realizzazione delle opere connesse alle gallerie principali (per esempio, i cunicoli trasversali di collegamento) (Figura 4). Figura 2 - Profilo delle pendenze L inquadramento generale La Galleria di Base del Brennero si sviluppa per una lunghezza di circa 55 km (Figura 3); i portali del tunnel sono ubicati nei pressi delle stazioni di Innsbruck e di Fortezza. La galleria è inoltre interconnessa con l esistente galleria di circonvallazione merci di Innsbruck. Il programma di esercizio stabilito per la configurazione finale è di almeno 400 treni/giorno, di cui oltre 300 merci. La pendenza massima della galleria è inferiore all 8, in direzione Nord-Sud, e del 5 in direzione Sud-Nord, quindi nettamente al di sotto del 12,5, valore determinato dalla Direttiva europea relativa alle STI (Specifiche Tecniche di Interoperabilità). Ciò consentirà, con l entrata in esercizio della galleria, una forte riduzione della pendenza rispetto all esistente linea di valico, permettendo così un transito attraverso il Brennero di treni merci più pesanti e veloci. Infatti, il tracciato attuale sulle due rampe del valico ha pendenze del 26 che limitano in modo determinante velocità e massimali di carico dei treni circolanti e non consentono un efficiente movimentazione secondo i moderni standard ferroviari (Figura 2). La galleria permetterà inoltre una riduzione del percorso complessivo tra Fortezza e Innsbruck di circa 20 km e una drastica riduzione del tempo di percorrenza, che passerà dagli attuali 80 minuti circa della linea esistente ai 20 minuti circa della nuova linea. La configurazione del tunnel prevede due gallerie principali a singolo binario collegate tra loro ogni 333 m tramite cunicoli trasversali di collegamento. L interasse tra le gallerie è compreso tra i 40 e i 70 m, in dipendenza delle caratteristiche geomeccaniche dell ammasso roccioso attraversato. Figura 4 - Vista prospettica della sezione trasversale 107

3 Il cunicolo, quindi, oltre ad assolvere l insostituibile funzione di indagine geognostica a scala reale in asse al tracciato delle gallerie principali, durante le fasi di costruzione e di esercizio della Galleria di Base del Brennero svolgerà altre importantissime funzioni, tra le quali: una via di trasporto sotterranea dei materiali di scavo e di approvvigionamento dei materiali di costruzione in alternativa alla viabilità stradale; il preconsolidamento dell ammasso roccioso delle gallerie principali in anticipo allo scavo, ove necessario; il drenaggio selettivo delle acque. Le ricadute ambientali conseguenti sono state decisive per l accettabilità del progetto, tanto da divenire prescrizioni vincolanti nell ambito della procedura di VIA. Logistica di costruzione e aspetti ambientali Premessa Durante la fase realizzativa un opera di queste dimensioni può determinare importanti ripercussioni di carattere ambientale. Proprio per questo motivo tale aspetto è stato oggetto di ampia discussione e concertazione a livello locale prima di maturare una soluzione definitiva del concetto di cantierizzazione. La logistica di costruzione è stata quindi affrontata, sin dai primi approcci progettuali, con particolare attenzione e ha costituito un preciso vincolo che ha volutamente condizionato lo sviluppo progettuale e la scelta del sistema (tracciato, posizione del cunicolo, ubicazione delle finestre e dei depositi, funzioni attribuite ai cantieri, viabilità, ecc.). In fase progettuale è stato mantenuto un continuo contatto tra la Committenza, la parte propositiva e progettuale, le Amministrazioni competenti e le popolazioni coinvolte, con molteplici occasioni di scambio di informazioni e di partecipazione pubblica. Ciò ha consentito di arrivare a scelte anche delicate ma, per quanto possibile, sempre condivise, in particolare con l Amministrazione Provinciale che ha competenza primaria in materia ambientale. Logistica di costruzione e obiettivi della progettazione sotto il profilo costruttivo e ambientale Obiettivo della progettazione è stato quello, tra l altro, di organizzare un concetto di cantierizzazione che consenta uno sviluppo razionale ed economico della complessa attività di costruzione e, parallelamente, individui idonee soluzioni per ridurre il più possibile le ricadute negative di carattere ambientale derivanti dal progetto. Nella definizione complessiva della logistica di costruzione, è stato inoltre considerato, coerentemente alla pianificazione delle attività e alle prescrizioni VIA, la contestuale realizzazione della galleria di base e del lotto prioritario funzionale adiacente tra Fortezza e Ponte Gardena (linea di accesso Sud). Per questo motivo, nella definizione delle aree di cantiere, sono state individuate soluzioni che consentono la realizzazione delle due opere in modo coordinato e sinergico, concentrando le aree principali di cantiere e di deposito in un unica zona. Le prescrizioni relative alla procedura di valutazione di impatto ambientale del progetto preliminare, elaborate della Provincia Autonoma di Bolzano e confermate dal CIPE, per la particolare attenzione ed enfasi attribuita agli aspetti della logistica di costruzione dimostrano in maniera chiara la centralità di questo aspetto della progettazione, aldilà dei temi puramente ingegneristici. La realizzazione di un opera delle dimensioni di questa galleria comporta la necessità di prevedere una serie di accessi laterali (finestre) per consentire la contemporanea esecuzione dei lavori da più fronti (Figura 5). In territorio italiano sono state individuate le seguenti aree di cantiere: zona di imbocco della finestra di accesso laterale di Vizze; zona di imbocco della finestra di accesso laterale di Mules; zona del sottoattraversamento del fiume Isarco; zona stazione di Fortezza; zona di imbocco del cunicolo esplorativo di Aica, ovvero zone Unterplattner-Hinterigger, e zona di Forch-finestra di accesso Aica-Varna. I flussi del materiale di scavo Per meglio comprendere le scelte effettuate sulla logistica di costruzione è necessario rappresentare, seppur schematicamente, i flussi di materiali di scavo che si estrarranno da ogni zona di cantiere nelle due configurazioni significative della realizzazione dell opera: fase cunicoli esplorativi e fase gallerie principali. La fase cunicoli esplorativi è caratterizzata dall assenza di collegamento in sotterraneo dei diversi cantieri. Pertanto, per la realizzazione di ogni tratta di cunicolo sono stati individuati depositi di adeguata capacità nelle adiacenze degli imbocchi o comunque collegati mediante nastri, in modo da evitare trasporti dei materiali con mezzi stradali. Figura 5 - L ubicazione delle aree di cantiere in territorio italiano 108

4 Figura 6 - Schema dei flussi di materiale per la realizzazione dei cunicoli esplorativi Nella fase di realizzazione delle gallerie principali, durante la quale è peraltro attesa la maggior parte di materiali di scavo, il cunicolo assumerà la funzione di via di trasporto sotterraneo sia per lo smarino sia per l approvvigionamento dei materiali di costruzione, riducendo drasticamente l utilizzo della viabilità ordinaria. Come si evince dagli schemi riportati di seguito (Figure 6 e 7), nei quali i colori identificano il punto di attacco da cui sarà estratto il marino delle tratte evidenziate, i cantieri che assumeranno maggiore importanza nella gestione del marino e di approvvigionamento dei materiali di costruzione, sono quello di Unterplattner-Hinterriger (AICA - Val di Riga), ove è ubicata l area di deposito principale in territorio italiano Figura 7 - Lo schema dei flussi di materiale complessivo per la costruzione del Tunnel di Base e della prima parte del lotto prioritario Fortezza-Ponte Gardena (accesso Sud) Figura 8 - Il quadro di insieme dell area di cantiere Unterplattner, Hinterrigger e Forch per la realizzazione del Tunnel di Base e della prima tratta della galleria Scaleres (accesso Sud) 109

5 (Figura 8), e quello di Mules, da dove saranno eseguiti la maggior parte degli scavi. Fa eccezione al concetto generale della logistica, il cantiere della zona di sottoattraversamento di Fortezza per il quale, non essendo collegato al cunicolo, è stata sviluppata una soluzione specifica sempre nel rispetto dei requisiti di base imposti. Descrizione delle principali scelte operate per la ottimizzazione della logistica di costruzione La zona principale di cantiere ma soprattutto di deposito del materiale provvisorio e definitivo è costituita dalle aree Unterplattner e Hinterrigger ed è ubicata in corrispondenza dell uscita del cunicolo esplorativo. L idea progettuale di sviluppare il tracciato del cunicolo verso quest area è determinante per la logistica di costruzione in quanto consente di attribuire al cunicolo, oltre alla indispensabile e primaria funzione di prospezione geologica, le funzioni di trasporto del marino e di drenaggio. Per la realizzazione della prima tratta della galleria Scaleres (linea di accesso Sud) è stata individuata l area Forch, ubicata nelle adiacenze dell area Hinterrigger. Entrambe le aree saranno preliminarmente oggetto di coltivazione di inerti sia per soddisfare le esigenze del mercato locale sia allo scopo di creare i volumi necessari per accogliere i materiali non riutilizzabili provenienti dagli scavi senza alterare significativamente la morfologia dei luoghi. La vicinanza delle suddette aree ne rende possibile il collegamento reciproco, sfruttando le grandi possibilità di sinergia pur mantenendo l autonomia funzionale dei due cantieri. L elevata estensione di tali aree consente quindi, in estrema sintesi, la possibilità si sviluppare le attività principali di cantiere e di deposito della parte italiana della galleria di base (circa 25 km) e di una tratta significativa della galleria Scaleres (circa 15 km), in condizioni realizzative ottimali in una delle rare zone dell area molto defilate dal punto di vista paesaggistico. L area di cantiere di Vizze-Prati è a servizio di un lotto che prevede essenzialmente l esecuzione della finestra laterale e del posto multifunzione ubicato quest ultimo in corrispondenza del punto di innesto con le gallerie principali. Le funzioni attribuite al cantiere sono meno impegnative rispetto agli altri imbocchi perché la sua collocazione è meno performante sotto il profilo dei collegamenti. La sua esecuzione risulta comunque indispensabile per realizzare il posto multifunzione e garantire gli standard di sicurezza dell opera in fase di esercizio. L area di Mules-Genauen 2 è a servizio di un lotto molto impegnativo che prevede, oltre all esecuzione della finestra laterale, l esecuzione di tratti di galleria molto lunghi con la presenza anche di tre o più fronti di scavo contemporanei. Il collegamento tra le diverse aree è garantito da una viabilità dedicata, non interferente con la viabilità ordinaria, e mediante un nastro trasportatore per lo smarino che collega l area di imbocco con il deposito. La soluzione di progetto prevede inoltre il collegamento mediante nastro del deposito di Genauen 2 con la stazione di Le Cave, ubicata a poche centinaia di metri, per il trasporto su ferrovia del materiale di scavo (Figura 9). Figura 9 - L ubicazione dell area di cantiere di Mules-Genauen 2 L area di cantiere di Fortezza-Prà di Sopra è a servizio della realizzazione della parte terminale della galleria di base (gli ultimi 6 km circa) che comprendono sia la zona di sottoattraversamento del fiume Isarco sia i tratti di interconnessione alla linea ferroviaria esistente. Considerato che in questa zona non è presente il cunicolo, è stato necessario sviluppare una configurazione autarchica della logistica di costruzione, individuando adeguate aree di cantiere e un ulteriore e adiacente area di deposito, idonea ad accogliere il materiale di scavo di pertinenza. In aggiunta, mediante il ripristino di accessi temporanei all autostrada ubicati nelle vicinanze, può essere garantito l approvvigionamento dei materiali di costruzione senza interferire con i centri abitati limitrofi. Anche in questo caso, la presenza di una cava precedentemente coltivata consente di allocare il materiale da depositare senza alterare la morfologia dei luoghi e senza generare trasporti su strada. La configurazione e i provvedimenti previsti, pur in assenza del cunicolo, rendono pertanto il cantiere di Fortezza di fatto autonomo senza nessuna interferenza con l esterno (Figura 10). Figura 10 - L area di deposito di Fortezza-Prà di Sopra 110

6 Osservazioni conclusive Le scelte operate sono state quelle di ridurre al minimo il numero di aree di cantiere e concentrarle in zone dove i collegamenti stradali con le infrastrutture stradali fossero già assicurati. Inoltre si è cercato di posizionarle in ambienti già antropizzati o quanto meno al di fuori da centri abitati e in zone meno sensibili rispetto al resto del territorio. L individuazione della conca della Val di Riga (Unterplattner-Hinterrigger-Forch) quale area principale per le attività di deposito temporaneo e definitivo e per le attività di cantiere si è rivelata fondamentale sotto il profilo ambientale. Ciò ha permesso di sviluppare l intero concetto logistico del cantiere per la costruzione della parte italiana del tunnel di base e della prima tratta del lotto prioritario della linea di accesso Sud, con una organizzazione molto innovativa ed efficiente che ha il suo punto di forza nell utilizzo del cunicolo come via di trasporto sotterranea, grazie alla originale configurazione di sistema prescelto. Anche la scelta progettuale per il sottoattraversamento del fiume Isarco, con l individuazione del deposito in un area preliminarmente interessata da coltivazione di inerti e la realizzazione di accessi alla rete autostradale dedicati, ha consentito di creare un cantiere autonomo, senza interferenze con i centri abitati adiacenti di Fortezza e di Mezzaselva. Un altra scelta importante e strategica nell ambito del cantiere di Mules è stata quella di prevedere il trasporto su ferrovia del materiale in esubero proveniente dallo scavo delle gallerie dalla stazione di Le Cave, che determina un notevole alleggerimento delle funzioni attribuite all area di Unterplattner-Hinterrigger nonché una maggiore affidabilità complessiva del sistema della logistica di costruzione. Aspetti legati alla sicurezza in fase di esercizio Il concetto di sicurezza della Galleria di Base del Brennero si riferisce a un sistema galleria complesso. Nella configurazione finale, il sistema si presenta composto da due canne a semplice binario collegate mediante cunicoli trasversali aventi interasse di 333 m e da tre posti multifunzione. Dal punto di vista della sicurezza, il sistema è valorizzato in particolare dai posti multifunzione. Essi sono dotati di fermate di emergenza aventi lunghezza pari a 450 m e cunicoli pedonali di collegamento ogni 90 m, di posti di comunicazione e, nel caso del posto multifunzione di Steinach, di un ulteriore binario di precedenza per ogni canna. Per la sicurezza in galleria rivestono particolare importanza le caratteristiche del materiale rotabile e la distanza tra le fermate di emergenza. La corretta definizione di detti elementi determina le condizioni essenziali affinché un treno passeggeri, in caso di incendio, possa raggiungere una fermata di emergenza in condizioni di sicurezza. Il criterio per la definizione della distanza tra i posti multifunzione della Galleria di Base del Brennero si ispira, coerentemente a quanto stabilito delle specifiche di interoperabilità TSI-SRT (Technical Specification for Interoperability - Safety in railway tunnels ), alla capacità della carrozza incendiata di proseguire la corsa per 15 minuti a una velocità minima di 80 km/h. Le procedure di sicurezza prevedono provvedimenti che, in linea di principio, impediscono l accesso in galleria di un treno con un principio di incendio. Nel caso l incendio si sviluppi all interno della galleria e il treno non riesca a proseguire la marcia fino all esterno, possono verificarsi le seguenti due casistiche opportunamente procedurizzate al fine di garantire un esodo sicuro delle persone presenti nel treno incendiato. L evacuazione dalle fermate di emergenza Se il treno incidentato raggiunge la fermata di emergenza, i passeggeri si recano negli appositi locali protetti dove possono sostare. Questi locali sono muniti di un sistema separato di ventilazione grazie al quale l aria fresca arriva dall esterno attraverso le gallerie di accesso; l evacuazione avviene per mezzo di un treno idoneo nella fermata d emergenza della canna incontaminata (Figure 11 e 12). Figura 11 - La ventilazione nel caso di incendio di un treno in un posto multifunzione Figura 12 - Autosoccorso ed evacuazione nelle fermate di emergenza dei posti multifunzione L evacuazione da un punto qualsiasi della galleria Qualora il treno incidentato si fermi in un punto qualsiasi della galleria, l autosoccorso avviene attraverso i cunicoli trasversali. Il sistema di ventilazione stabilisce un regime di sovrappressione all interno della canna incontaminata. Figura 13 - Ventilazione nel caso di incendio di un treno in un punto qualsiasi della galleria di base 111

7 Figura 14 - Autosoccorso ed evacuazione in un punto qualsiasi della galleria di base L evacuazione avviene per mezzo di un treno idoneo nella canna incontaminata (principio treno soccorre treno ) (Figura 13). Considerazioni conclusive In caso di incendio, la fase di autosoccorso è decisiva per la sopravvivenza dei passeggeri del treno incidentato. Se il treno si arresta in corrispondenza della fermata di emergenza, le simulazioni condotte hanno dimostrato che i passeggeri possono raggiungere la zona protetta della fermata entro 5 minuti (valore medio stimato) mentre nel caso di arresto in un punto qualsiasi della galleria, il raggiungimento della zona protetta, costituita dalla canna opposta, può avvenire entro 16 minuti (valore medio stimato) dal momento in cui hanno abbandonato il treno incidentato. Le procedure simulate per il caso di incendio dimostrano che le fermate d emergenza presentano condizioni ottimali per l autosoccorso. Le simulazioni eseguite per l individuazione dei tempi delle procedure di soccorso hanno fornito i seguenti risultati: i passeggeri possono mettersi in salvo da soli nel giro di pochi minuti in una zona protetta (fermata d emergenza o canna incontaminata), dove restano fino al momento dell evacuazione; i servizi di soccorso possono raggiungere il luogo dell incidente in circa ed essere evacuati dalla galleria in tempo utile (circa 90 ). Programma di esecuzione Le fasi di suddivisione delle lavorazioni L esecuzione dei lavori si suddivide in quattro fasi: la fase di preparazione delle aree di cantiere, la fase esplorativa, la fase dell opera grezza e la fase di attrezzaggio. Nella prima fase, è prevista l esecuzione dei lavori relativi alla realizzazione della viabilità di accesso, alla preparazione delle aree di cantiere e delle opere di imbocco, affinché possano essere iniziati puntualmente i lavori di scavo delle gallerie e/o dei cunicoli. Nella fase esplorativa è prevista l esecuzione del cunicolo esplorativo per acquisire ulteriori informazioni sulle condizioni idrogeologiche e geologiche e soprattutto sul comportamento dell ammasso roccioso. Figura 15 - Schema delle metodologie di avanzamento; tratto a Sud del Confine di Stato 112

8 Nella terza fase, che accorpa le lavorazioni relative all opera grezza, occorre portare a termine tutti gli interventi necessari alla costruzione delle gallerie e di tutte le opere accessorie e funzionali alla realizzazione del sistema di gallerie. Nella quarta fase si realizzeranno le sovrastrutture ferroviarie, gli impianti elettrici e quant altro inerente all attrezzaggio tecnologico. Metodologie di scavo In generale l attività che comporta il maggior dispendio temporale nella costruzione di una linea ferroviaria in sotterraneo è quella relativa allo scavo delle gallerie (concentrata nella terza fase di suddivisione delle lavorazioni). Lo scavo è condizionato, in particolare, dalle previsioni geologiche e geotecniche delle zone da attraversare e dalle tecnologie di scavo adottate. Devono essere valutate, da un lato, le esperienze maturate nell ambito di progetti paragonabili e, dall altro, la disponibilità di metodologie innovative. Nella progettazione della galleria di base, si è considerata la possibilità di eseguire gli scavi sia con metodologie tradizionali, sia con avanzamento meccanizzato. Dati i notevoli vantaggi che derivano dall adozione di tecnologie di scavo meccanizzate, che garantiscono uno scavo non invasivo e caratterizzato da notevoli produzioni in avanzamento, sono stati fatti notevoli sforzi al fine di prevedere il maggior utilizzo di questo tipo di tecnologia a discapito dello scavo in tradizionale. Questo ha portato alla realizzazione di un cronoprogramma che prevede di scavare più del 70% del cunicolo esplorativo e delle gallerie principali con tecnologie di scavo meccanizzate, prevedendo di scavare in tradizionale solamente le zone geologicamente e idrogeologicamente più critiche (Figura 15). L inquadramento geologico Data la notevole estensione, la galleria di base attraversa numerosi ammassi diversi, come si evince dal profilo geologico. In generale, la qualità degli ammassi attraversati è buona e il loro comportamento risulta scadente solamente all interno di zone particolari, circoscritte, ricche di strutture di faglia o che presentano elevati valori del carico idraulico in asse alla galleria (Figura 16). Figura 16 - Il profilo geologico del Tunnel di Base 113

9 Il cunicolo pilota di Aica Il cunicolo Aica ha una lunghezza totale di m dall imbocco Sud, situato nel comune di Aica, all asse della camera di smontaggio della TBM, che sarà raggiunta dalla finestra laterale di Mules; la copertura massima è pari a m. Il progetto esecutivo prevede lo scavo con metodi tradizionali dei primi 150 m del cunicolo, così da superare una prima tratta con materiale di scarsa qualità geomeccanica e creare uno spazio utile per l assemblaggio della TBM nella sua configurazione minima di funzionamento, vista l esiguità dello spazio nel piazzale antistante l imbocco. La parte principale del cunicolo è scavata per mezzo di una TBM; il diametro di scavo minimo previsto è pari a 6 m, eventualmente aumentabili da parte dell Appaltatore. Il progetto esecutivo prevede la sistematica installazione di un concio di base prefabbricato, e solo in un secondo tempo (comunque prima della messa in esercizio del Tunnel di Base del Brennero) il completamento del rivestimento definitivo del cunicolo. In Figura 17 è rappresentata la configurazione interna del cunicolo durante le fasi di scavo dei tunnel di linea, quando si è previsto il traffico di convogli di servizio allo scavo in due direzioni. Dal punto di vista geomeccanico-progettuale le caratteristiche salienti dell opera sono le seguenti: circa il 90% dello scavo interesserà rocce con qualità geomeccaniche da discrete a buone (Classe II e III secondo Bieniawski); approssimativamente il 10% dello scavo interesserà ammassi rocciosi di qualità peggiore, a tratti molto scadente. Nella tratte con materiali di caratteristiche migliori le criticità sono essenzialmente legate al rischio che si abbiano rotture fragili (colpi di montagna - rockburst) dell ammasso in relazione alle alte coperture in gioco. In queste tratte è quindi prevista la messa in opera di rivestimenti di prima fase costituiti da betoncino proiettato armato con rete metallica, centine in acciaio e bullonature attive, necessarie a fornire confinamento all ammasso in assenza di deformazioni. Stante il legame dimostrato da numerose esperienze pregresse tra il rischio di rotture fragili e la frequenza delle emissioni acustiche dell ammasso, per modulare l intensità dei presidi nelle tratte potenzialmente critiche è previsto il monitoraggio delle emissioni acustiche in continuo. Nelle zone più disturbate si prevedono invece situazioni di rischio potenziale legate alle notevoli venute d acqua (si noti a tal proposito che all imbocco Aica si prevede una portata di picco al momento del raggiungimento della finestra di Mules pari a 320 l/s) e alle convergenze del cavo. Dove si riscontrino situazioni di rischio potenziale legate a forti convergenze per lunghezze apprezzabili, la fresa installerà un rivestimento in conci prefabbricati. Nelle tratte di lunghezza più limitata si installerà, invece, un rivestimento di prima fase costituito da betoncino proiettato armato con rete metallica, centine deformabili e chiodature autoperforanti profonde. Per conoscere le condizioni dell ammasso in anticipo rispetto allo scavo e per ottenere una ricostruzione geologica in continuo, pur utilizzando una fresa scudata, sono previsti per la TBM le seguenti dotazioni: una o più finestre di ispezione/accesso al fronte per l osservazione e classificazione regolare dello stesso; finestre negli scudi che consentano l osservazione sistematica diretta delle pareti della galleria; due perforatrici in grado di eseguire fori di prospezione sistematici in avanzamento con registrazione dei dati di perforazione; una carotatrice in grado di prelevare sistematicamente campioni eseguendo carotaggi radiali a intervalli regolari lungo la galleria; un sistema di misura e di registrazione dei parametri operativi di scavo. E inoltre previsto l utilizzo in continuo dei seguenti sistemi di prospezione indiretta: un sistema di indagine geosismica a rifrazione per l indagine sistematica dell ammasso sia davanti al fronte del tunnel e sia nell intorno dello stesso, laddove verranno in un secondo tempo scavate le gallerie di linea; un sistema geoelettrico per l indagine continua di una porzione di roccia della lunghezza di almeno due diametri dal fronte in grado di eseguire l elaborazione automatica di un profilo geologico in avanzamento; un sistema di indagine sismica tomografica tridimensionale. Recentemente è iniziato lo scavo della prima parte del cunicolo con metodi tradizionali (Figura 18) e a breve si prevede l inizio del montaggio della TBM. Figura 17 - La sezione architettonica del cunicolo durante le fasi di scavo dei tunnel di linea Figura 18 - L imbocco del cunicolo di Aica 114

10 Il cunicolo di Unterplattner Il cunicolo Unterplattner ha la funzione di collegare l area di cantiere di Unterplattner con quella di Hinterrigger, dove verrà messo a dimora buona parte del materiale di risulta degli scavi del cunicolo Aica. Grazie alla realizzazione di questo cunicolo, il materiale di risulta potrà essere portato nell area di stoccaggio definitivo sfruttando lo stesso sistema di smarino che lo preleverà dalla coda dello scudo, senza incidere sulla viabilità ordinaria. Si veda in Figura 19 il tracciato del cunicolo. Figura 20 - La sezione architettonica del cunicolo di servizio di Unterplattner Figura 19 - Fotopiano di progetto con indicazione del tracciato Il cunicolo ha lunghezza totale di circa 360 m e una copertura massima poco superiore a 60 m. In Figura 20 è rappresentata la configurazione interna del cunicolo in esercizio. In corrispondenza di entrambi gli imbocchi, in considerazione della presenza di spessori significativi di detrito, sono previste paratie berlinesi. Lo scavo in sotterraneo avverrà con metodi tradizionali in rocce che, tranne una breve tratta all imbocco lato Hinterrigger, saranno di qualità geomeccanica mediamente discreta, il cui scavo richiederà senz altro l utilizzo di esplosivo. L unico elemento di criticità legato alla realizzazione dell opera è rappresentato proprio dall utilizzo di esplosivo nella tratta di sottopasso della Statale della Val Pusteria, dove lo scavo passerà a circa 60 m dalla spalla di un viadotto. Sul manufatto è previsto un monitoraggio delle vibrazioni che permetterà di definire, all avvicinarsi dello scavo, la quantità massima di esplosivo utilizzabile in ogni fase della volata. Il cunicolo sarà rivestito in un unica fase, immediatamente dopo lo scavo, con betoncino proiettato fibrorinforzato, localmente armato con centine reticolari. Sul fondo del cunicolo sarà poi realizzata una soletta di completamento che alloggerà il sistema di smaltimento delle acque e i binari sui quali correranno i convogli provenienti da Aica. La discenderia di Mules La discenderia di Mules è una delle quattro finestre per attacco intermedio previste lungo il tracciato del Tunnel di Base del Brennero. E una galleria naturale di lunghezza pari a 1,8 km circa e che raggiunge una copertura massima superiore ai m. La discenderia ha una pendenza dell 8,5% circa, sviluppata a partire dalla quota ap- Figura 21 - La rappresentazione planimetrica della galleria di accesso Mules 115

11 prossimativa di 870 m s.l.m. all imbocco, fino all intersezione con il Tunnel di Base, alla quota indicativa di 720 m s.l.m.. Per permettere l intersezione con il sistema di gallerie che costituisce il Tunnel di Base (gallerie principali e cunicolo di prospezione), il tracciato della discenderia si biforca in prossimità del Tunnel di Base stesso. La realizzazione della discenderia permette di ottimizzare e di semplificare la successione delle lavorazioni finalizzate alla costruzione del Tunnel di Base, perché offre un punto di accesso al Tunnel stesso lungo la sua estensione, garantendo la possibilità di scavare contemporaneamente tratte di tunnel diverse, grazie all apertura di più fronti di scavo (Figura 21). Figura 22 - La sezione discavo adottata per la discenderia, con indicazione della sagoma delle parti più ingombranti delle frese trasportate attraverso la discenderia. La discenderia sarà interamente scavata all interno del Granito di Bressanone, il cui comportamento geomeccanico è generalmente piuttosto buono, come si evince dai valori dell indice RMR riportati nel profilo geomeccanico (Figura 23) Il rivestimento di prima fase della galleria è stato dimensionato in modo da garantire il sostegno del cavo per tutta la durata delle lavorazioni per le quali la discenderia funge da supporto logistico. Lo spazio lasciato libero all interno della galleria, rivestita con il solo rivestimento di prima fase, è sufficiente a permettere il trasporto delle parti più ingombranti delle frese che saranno utilizzate per l esecuzione degli scavi della Galleria di Base (Figura 22). Quando la discenderia non sarà più utilizzata per il trasporto di mezzi così ingombranti, essa sarà rivestita in maniera definitiva. La sezione d intradosso è di tipo policentrico e garantisce la realizzazione di una superficie interna libera superiore ai 50 m 2. Al fine di scavare l intera galleria efficacemente e in sicurezza, si prevede di utilizzare sezioni di scavo differenziate in dipendenza dalle condizioni geomeccaniche locali dell ammasso attraversato. In ogni caso tutte le sezioni di scavo e di consolidamento prescrivono l installazione di ancoraggi in calotta. Il rivestimento di prima fase sarà garantito dall applicazione di spessori variabili di calcestruzzo spruzzato armato con rete elettrosaldata. Nelle sezioni di scavo e di consolidamento più pesanti, saranno posate centine di tipo reticolare o in profilati metallici a omega deformabili. In generale non si prevedono problemi di instabilità al fronte di scavo. Data l incertezza insita nella definizione delle condizioni geologiche e idrogeologiche dell ammasso attraversato, derivante dalle elevate coperture raggiunte, lo scavo della discenderia sarà interrotto lungo l estensione della stessa per permettere l esecuzione di indagini in avanzamento e l installazione di drenaggi atti a ridurre il carico idraulico effettivo alla quota del tunnel. * Dottore Responsabile Autorizzazioni e Appalti di BBT SE ** Ingegnere del Settore Progettazione di BBT SE *** Ingegnere Direttore Tecnico della SWS Engineering SpA **** Ingegnere Direttore Tecnico della P.R. Engineering Srl ***** Ingegnere Direttore Tecnico di Pro Iter Srl Figura 23 - Il profilo geomeccanico dell ammasso attraversato dalla discenderia 116

Il tracciato di progetto

Il tracciato di progetto Il progetto alta velocità ferroviaria Brennero - Verona nella Provincia di Bolzano Il tracciato di progetto Traforo di base Lotti 1 e 2 Lotto 5 Tratte di completamento www.notavbrennero.eu, febbraio 2013

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

Sempre più vicini, sempre più veloci Maurizio Quaranta. Il valico del Brennero è una via di trasporto. La Galleria di Base del Brennero

Sempre più vicini, sempre più veloci Maurizio Quaranta. Il valico del Brennero è una via di trasporto. La Galleria di Base del Brennero s u o s l u o l & o s & o t s t o t s t u o s l u o l o La Galleria di Base del Brennero Sempre più vicini, sempre più veloci Maurizio Quaranta Questi i due più tangibili presupposti alla ciclopica opera

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

La ferrovia ad alta velocità Brennero - Verona, a Trento. Tracciato e impatti sul territorio

La ferrovia ad alta velocità Brennero - Verona, a Trento. Tracciato e impatti sul territorio La ferrovia ad alta velocità Brennero - Verona, a Trento Tracciato e impatti sul territorio www.notavbrennero.info 3.12.2014 Il quadro progettuale complessivo 2003-2014 Tracciatototale circa 218-219 km

Dettagli

S-574 Progettazione, costruzione e primi riscontri di una fresa idonea ad operare in ambienti grisutosi

S-574 Progettazione, costruzione e primi riscontri di una fresa idonea ad operare in ambienti grisutosi S-574 Progettazione, costruzione e primi riscontri di una fresa idonea ad operare in ambienti grisutosi Prof. P. Berry (a), Ing. A. Selleri (b) (a) Università di Bologna (b) Spea ingegneria Europea S.p.A.

Dettagli

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE Docente: Ing. Marinella Giunta Le linee possono essere a semplice

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO STRABUS Aspetti generali (1) Il servizio STRABUS permette di analizzare e valutare lo stato

Dettagli

Scheda Tecnica Galleria La Franca (GA403-GN402-GA404)

Scheda Tecnica Galleria La Franca (GA403-GN402-GA404) Scheda Tecnica Galleria La Franca (GA403-GN402-GA404) La galleria La Franca si compone di due canne, una per ciascun senso di marcia, con carreggiata composta da due corsie di 3,75 m con banchina in destra

Dettagli

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI Il Gruppo Veneto Banca è la dodicesima realtà bancaria italiana per masse amministrate. Banca popolare nata nel 1877,

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

Aggiornamento progetto AlpTransit e collegamento Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa

Aggiornamento progetto AlpTransit e collegamento Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa Aggiornamento progetto AlpTransit e collegamento Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa Dr. Adriano Cavadini Presidente Associazione svizzera Alta Capacità Lugano-Milano già Consigliere nazionale Il Corridoio

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE D.Lgs 494/96 e s.m.i. DPR 222/03 Contenuti minimi Piani di Sicurezza - L organizzazione del cantiere è di pertinenza del Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Progettazione

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO (articolo 70 della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22 articolo 64 della

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile 1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

Il RAPPORTO COMUNE è diviso in due parti

Il RAPPORTO COMUNE è diviso in due parti Il RAPPORTO COMUNE è diviso in due parti 1 Parte Le circostanze della catastrofe a) il tunnel del Monte Bianco nel 1999 b) consegne di sicurezza e regolamento di circolazione c) organizzazione della sicurezza

Dettagli

Progetti strategici per il Territorio Snodo di Jesi Messa in sicurezza e riqualificazione SS76

Progetti strategici per il Territorio Snodo di Jesi Messa in sicurezza e riqualificazione SS76 Progetti strategici per il Territorio Snodo di Jesi Enrico Pastori TAVOLO TECNICO ALLARGATO Jesi, 19 novembre 2009 Indice della presentazione Stato di fatto Obiettivi del progetto Descrizione del progetto

Dettagli

Gli impianti idroelettrici di pompaggio: nuovi protagonisti sulla scena del mercato elettrico?

Gli impianti idroelettrici di pompaggio: nuovi protagonisti sulla scena del mercato elettrico? Trasporto e stoccaggio dell energia: come diventare smart Milano 11 luglio 2011 Gli impianti idroelettrici di pompaggio: nuovi protagonisti sulla scena del mercato elettrico? Clara Risso Direttore Fonti

Dettagli

PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica

PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica ALLEGATO F PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica Appalto n. 1649 - S.P. n. 29 del Colle di Cadibona. Lavori di adeguamento del tracciato stradale

Dettagli

COMUNICATO STAMPA I CANTIERI RENDERANNO NECESSARI NUOVI PERCORSI DI ENTRATA ED USCITA PER GLI UTENTI DELLA METROPOLITANA

COMUNICATO STAMPA I CANTIERI RENDERANNO NECESSARI NUOVI PERCORSI DI ENTRATA ED USCITA PER GLI UTENTI DELLA METROPOLITANA COMUNICATO STAMPA DAL 10 APRILE 2010 INIZIANO ALLA STAZIONE TERMINI I LAVORI INTERNI AL NODO DI SCAMBIO TRA LE LINEE A E B DELLA METROPOLITANA ALLA FINE DEL 2012 IL NODO DI SCAMBIO SARÀ RESTITUITO ALLA

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA...

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... INDICE 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... 2 1.1 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONE PER LA STESURA DEL PSC... 2 1.2 I CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO... 2 1.3 IL

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST

8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST Tavola 8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST - Flussi di traffico sulla rete viaria locale. Fascia oraria 7:30 8:30. Veicoli equivalenti Pagina 135/145 Tavola 8.11: CONFRONTO SCENARIO

Dettagli

1.2.3. Accessibilità ciclabile e pedonale del territorio

1.2.3. Accessibilità ciclabile e pedonale del territorio 1.2.3. Accessibilità ciclabile e pedonale del territorio La percorribilità pedonale degli spazi pubblici non risulta essere ottimale, soprattutto dal punto di vista della continuità. Numerose sono le strade

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA»

«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA» «VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA» SISTEMI DI INFORMAZIONE I sistemi di informazione sono apparati costituiti da strumentazione connessa

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

Newsletter n.83 Gennaio 2011

Newsletter n.83 Gennaio 2011 Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Trento, 15 gennaio 2016 Protocollo d Intesa - Conferenza stampa pag. 1

PROTOCOLLO D INTESA. Trento, 15 gennaio 2016 Protocollo d Intesa - Conferenza stampa pag. 1 PROTOCOLLO D INTESA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Amministrazioni pubbliche territoriali e locali Socie di Autostrada del Brennero S.p.A. Trento, 15 gennaio 2016 Intesa - Conferenza

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Nella tratta relativa al Lotto 5, sono presenti due gallerie naturali: - galleria Monte Domini - galleria Sappanico. Galleria Monte Domini

Nella tratta relativa al Lotto 5, sono presenti due gallerie naturali: - galleria Monte Domini - galleria Sappanico. Galleria Monte Domini Nella tratta relativa al Lotto 5, sono presenti due gallerie naturali: - galleria Monte Domini - galleria Sappanico Galleria Monte Domini Le tratte in sotterraneo della galleria Monte Domini risultano

Dettagli

Studio sui trasporti pubblici nella Svizzera italiana. Fermata Piazza Grande a Locarno

Studio sui trasporti pubblici nella Svizzera italiana. Fermata Piazza Grande a Locarno Studio sui trasporti pubblici nella Svizzera italiana Fermata Piazza Grande a Locarno ATA - Sezione della Svizzera italiana 11. Analisi di fattibilità d una fermata Locarno Piazza Grande 11.1 Situazione

Dettagli

Bologna, 24 marzo 2011 IL PASSANTE AV DI BOLOGNA

Bologna, 24 marzo 2011 IL PASSANTE AV DI BOLOGNA Bologna, 24 marzo 2011 IL PASSANTE AV DI BOLOGNA Nodo di Bologna: situazione attuale Traffico attuale 780 treni/g 80.000 passeggeri/g 2 Nodo di Bologna: situazione a fine lavori (dicembre 2013) Traffico

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

RELAZIONE TECNICA VV.F

RELAZIONE TECNICA VV.F VAR. MET.: DERIVAZ. PER MARATEA DN 250 (10 ) - 75 bar L = 508 m RELAZIONE TECNICA VV.F 3 Nov. 12 Emissione per permessi con inserita P.E. Faragasso Lupinacci Barci 2 Giu. 12 Variato tracciato Inserita

Dettagli

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0

Dettagli

Urbino Futuro Srl. Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia. Inquadramento. Introduzione. Descrizione intervento.

Urbino Futuro Srl. Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia. Inquadramento. Introduzione. Descrizione intervento. Urbino Futuro Srl Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia INDICE: Inquadramento Introduzione Descrizione intervento Relazione Dati dimensionali Elaborati grafici illustrativi Rendering

Dettagli

OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e

OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e CONVEGNO VENERDÌ 6 MARZO 2015 OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e 10 ma edizione dello SWOMM Scientific Workshop on Mountain Mobility and Transport La montagna nella legislazione

Dettagli

Programma Infrastrutture Strategiche

Programma Infrastrutture Strategiche Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Programma Infrastrutture Strategiche 6 Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Programmare il Territorio le Infrastrutture le Risorse Giugno 2008

Dettagli

Il progetto alta velocità sulla tratta ferroviaria Brennero - Verona

Il progetto alta velocità sulla tratta ferroviaria Brennero - Verona Il progetto alta velocità sulla tratta ferroviaria Brennero - Verona L opera più GRANDE, INUTILE, COSTOSA, DEVASTANTE mai concepita in Alto Adige, Trentino, Provincia di Verona Cantiere galleria finestra

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

Progettazione: CONSORZIO RAETIA DEI BY PASSS

Progettazione: CONSORZIO RAETIA DEI BY PASSS Committente: Progettazione: CONSORZIO RAETIA PROGETTO PRELIMINARE CALCOLI PRELIMINARI DELL IMPIANTO DI SOVRAPPRESSIONE DEI BY PASSS I N D I C E 1. OGGETTO 1 2. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO 1 3. METODOLOGIA

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento

Dettagli

Alessandro BAIETTO, Paolo PERELLO (GDP Consultants) Torino, 14-15 Ottobre 2015. Italian DHI Conference 2015

Alessandro BAIETTO, Paolo PERELLO (GDP Consultants) Torino, 14-15 Ottobre 2015. Italian DHI Conference 2015 Modelli di flusso sotterraneo nell ambito della progettazione di tunnel - casi di applicazione relativi alla Galleria di Base del Brennero, alle Gallerie dell AC/AV Milano-Genova Terzo Valico dei Giovi

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale

Dettagli

Comune di Siena SERVIZIO LAVORI PUBBLICI

Comune di Siena SERVIZIO LAVORI PUBBLICI Comune di Siena SERVIZIO LAVORI PUBBLICI ATTO DIRIGENZIALE N 1501 DEL01/10/2015 OGGETTO: RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE LIMITROFE ALLA STAZIONE LAVORI DI REALIZZAZIONE DELL USCITA PEDONALE DEL SOTTOPASSO

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE

RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE Permesso di costruire Centro-Video-Gioco-Sport FABBRICATO: COMMERCIALE-DIREZIONALE RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE Il fabbricato oggetto dell attuale presentazione per il rilascio del permesso

Dettagli

La presente Variante V2R0 interessa prevalentemente il tracciato di nuova costruzione e consiste sostanzialmente in:

La presente Variante V2R0 interessa prevalentemente il tracciato di nuova costruzione e consiste sostanzialmente in: Premessa Il presente studio interessa la Variante V2R0 - maggio 2010 del progetto preliminare delle tratte di completamento nel territorio della Provincia di Trento, inserite nel progetto di potenziamento

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

RISPARMIATE PIU DEL 50% NEI COSTI DI LOGISTICA FERROVIARIA

RISPARMIATE PIU DEL 50% NEI COSTI DI LOGISTICA FERROVIARIA 40 ANNI SUL MERCATO! RISPARMIATE PIU DEL 50% NEI COSTI DI LOGISTICA FERROVIARIA LOCOTRATTORI STRADA-ROTAIA ZEPHIR, MODERNI ED EFFICIENTI PER OPERARE NEI PIAZZALI DI MOVIMENTAZIONE FERROVIARIA TECNOLOGIA

Dettagli

INDICE 1. PREMESSE... 1 2. STATO DI FATTO... 1

INDICE 1. PREMESSE... 1 2. STATO DI FATTO... 1 INDICE 1. PREMESSE... 1 2. STATO DI FATTO... 1 3. STATO DI PROGETTO... 2 3.1 VIABILITA AUTORIMESSA MARCO POLO...3 3.2 VIABILITA PARCHEGGIO SPEEDY PARK...4 3.3 VIABILITA ZONA DARSENA...5 3.4 SEZIONI TIPO

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

CREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE.

CREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE. www.systab.it CREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE. Le crepe nei muri sono un sintomo da non trascurare, spesso legato ad un cedimento del terreno

Dettagli

IL PIANO REGOLATORE GENERALE

IL PIANO REGOLATORE GENERALE DOSSIER TORINO Lo sviluppo dell aeroporto di Torino Caselle è regolato da un Piano Regolatore Generale (Master Plan), definito dalla Società di gestione nel 1986, che individua le aree su cui devono essere

Dettagli

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08) PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata a nord degli abitati di Porotto e Cassana, nel Comune di Ferrara, confina a nord

Dettagli

REALIZZAZIONE TOMBE GIARDINO

REALIZZAZIONE TOMBE GIARDINO REALIZZAZIONE TOMBE GIARDINO (con Prime indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza) INDICE Premessa pag. 2 Inquadramento urbanistico 2 Requisiti del progetto e descrizione dell intervento: 2 Valutazione

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

PROGETTO DI UN NUOVO PERCORSO CICLABILE E PEDONALE IN VIA VITTORIO VENETO A BOLZANO

PROGETTO DI UN NUOVO PERCORSO CICLABILE E PEDONALE IN VIA VITTORIO VENETO A BOLZANO RELAZIONE TECNICA PROGETTO DI UN NUOVO PERCORSO CICLABILE E PEDONALE IN VIA VITTORIO VENETO A BOLZANO A cura dell Ufficio Mobilità del Comune di Bolzano Ripartizione 5. Pianificazione e Sviluppo del 1.

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI DINO BOGAZZI Direttore Qualità e Organizzazione Consorzio Cooperative Costruzioni e Vicepresidente Settore Costruzioni AICQ 1. Premessa Il

Dettagli

SCHEDA TECNICA. Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria

SCHEDA TECNICA. Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria SCHEDA TECNICA Autostrada A3 SalernoReggio Calabria Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo1/a delle norme CNR/80Macrolotto 3 Parte 3 dal Km 173+900 al

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire:

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire: ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO Normativa di riferimento: art. 186 del D.Lgs. 152/06 D.G.R.V. N. 2424 del 08/08/2008 art. 20, comma 10-sexies del D.L. 29/11/2008 n. 185 La gestione

Dettagli

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del Cortile delle Carrozze nel complesso della Venaria Reale. Il cortile attualmente è occupato da un cantiere per la sistemazione

Dettagli

Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese. Collegamento tra la Stazione Centrale di Bologna e la Fiera SFM 6. Elementi di fattibilità.

Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese. Collegamento tra la Stazione Centrale di Bologna e la Fiera SFM 6. Elementi di fattibilità. Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese Collegamento tra la Stazione Centrale di Bologna e la Fiera SFM 6 Elementi di fattibilità Ottobre 2011 Collegamento tra la Stazione Centrale di Bologna e la

Dettagli

E inoltre da sottolineare il ruolo che Lanzo ha svolto e tuttora svolge come punto di riferimento per le

E inoltre da sottolineare il ruolo che Lanzo ha svolto e tuttora svolge come punto di riferimento per le IDEA GUIDA Questo progetto prende avvio dalla volontà di due enti, ilcomuneelaparrocchiadis.pietroin Vincoli, che intendono secondo profili differenti, ma convergenti su un unico fine, valorizzare uno

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della

Dettagli

LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO: LE NORMATIVE PER LA SICUREZZA

LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO: LE NORMATIVE PER LA SICUREZZA LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO: LE NORMATIVE PER LA SICUREZZA Domenico Savoca Regione Lombardia Direzione Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile Struttura Cave e Miniere OBIETTIVI

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO

CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO con il patrocinio di: Politecnico di Bari Ordine degli Architetti della Provincia di Taranto Ordine degli Ingegneri della Provincia di

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli