ANFOR (Francia); BSI (Regno Unito); BSI DIN (Germania); DIN UNI (Italia); UNI CEN (Europa). CEN A COSA SERVONO QUESTE NORME?
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- Franca Colombo
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1 Le norme volontarie sono emesse da Enti di Normazione, questi sono nazionali o europei: ANFOR (Francia); BSI (Regno Unito); BSI DIN (Germania); DIN UNI (Italia); UNI CEN (Europa). CEN A COSA SERVONO QUESTE NORME?
2 Le Norme si propongono come obiettivo di: Semplificare gli scambi internazionali Migliorare l economicità di produzione attraverso l unificazione dei prodotti, processi, metodi di controllo Facilitare la comunicazione tecnica per mezzo dell unificazione dei simboli e della terminologia Garantire la sicurezza delle persone e dell ambiente Difendere gli interessi dei consumatori e della collettività
3 Tra le categorie di norme che disciplinano l attività della produzione alimentare ci sono quelle: - Obbligatorie: regole fissate giuridicamente, stabilite da direttive e regolamenti comunitari e da leggi nazionali. Devono essere obbligatoriamente rispettate e mirano a garantire la tutela della salute del consumatore. Per il rispetto di tali norme le imprese sono controllate dagli organi istituzionali. - Volontarie: insiemediregolechemirano a dimostrare ai clienti come le imprese si dotino di criteri organizzativi e/o di particolari e specifici disciplinari di produzione. La conformità a tali norme deve essere certificata da enti terzi di certificazione specializzati ed accreditati, le cui capacità sono costantemente tenute sotto controllo. La certificazione può riguardare il sistema (organizzazione aziendale) o uno o più prodotti. - Es. ISO 9001 = norma volontaria HACCP = norma obbligatoria
4 Sistema Nazionale per l Accreditamento degli Organismi di Certificazione SINCERT DANIMARCA DANAK AUSTRIA BMWA BELGIO BELCERT FILLANDIA FINAS REP.. CECA CAI FRANCIA CONFRAC IRLANDA NAB ENTI DI ACCREDITAMENTO EUROPEO PER LA CERTIFICAZIONE GERMANIA DAR ITALIA SINCERT OLANDA RVA PORTOGALLO IPQ SVEZIA GRECIA SWEDAC ESYD REGNO UNITO SVIZZERA UKAS SAS NORVEGIA NA SPAGNA ENAC
5 Sistema Nazionale di Accreditamento dei Laboratori SINAL DANIMARCA DANAK AUSTRIA BMWA BELGIO BELTEST REP.. CECA CAI FILLANDIA FINAS FRANCIA CONFRAC IRLANDA NAB ENTI DI ACCREDITAMENTO EUROPEO (LABORATORI) GERMANIA DAR ITALIA SINAL OLANDA RVA PORTOGALLO IPQ SVEZIA GRECIA SWEDAC ELOT REGNO UNITO SVIZZERA UKAS SAS NORVEGIA NA SPAGNA ENAC
6 La ISO, International Standard Organization, è un organizzazione internazionale cui aderiscono gli Enti di Normazione di oltre 130 paesi. Il suo scopo è quello di migliorare, tramite la definizione di norme tecniche, l economicità della produzione, la commerciabilità e la sicurezza dei prodotti, dei processi e dei servizi, al fine di promuovere lo sviluppo degli scambi nel mercato globale. Emette standard di riferimento internazionali in base ai quali le aziende possono misurarsi o meglio farsi misurare da Enti esterni professionalmente qualificati. Emette norme in tutti i settori escluso quello elettrico Riferimento mondiale per la qualità dell organizzazione aziendale ed il rapporto con il consumatore.
7 CEN = Comitato Europeo di Normazione - ente normatore europeo UNI = Ente nazionale italiano di normazione (unificazione) - norme italiane. Elabora e diffonde norme, concede il marchio UNI ai prodotti conformi alle norme dell ente. Promuovere e facilitare gli scambi di prodotti e servizi e la collaborazione tra paesi diversi
8 Le norme della serie ISO 9000 sono il più straordinario sistema di efficacia del sistema internazionale di standardizzazione. Fanno parte del linguaggio commerciale e gestionale di ogni attività e di ogni tipo di azienda. 1987: prima serie delle norme ISO 9000 (recepite in Italia nelle norme UNI EN 29000) 1994: revisione delle norme con pochi cambiamenti (recepita nelle norme UNI EN ISO serie 9000) La famiglia delle ISO 9000 risulta composta da 3 norme principali
9 1 - UNI EN ISO 9000:2000, Sistemi di gestione per la qualità - Fondamenti e Terminologia È la norma sulle nozioni fondamentali e la terminologia. In essa tutto il lessico della qualità è precisato e standardizzato 2 - UNI EN ISO 9001:2000, Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti In questa norma sono elencati e descritti i requisiti fondamentali di un SGQ che devono essere rispettati per conseguire la certificazione 3 - UNI EN ISO 9004:2000, Sistemi di gestione per la qualità - Linee Guida per il Miglioramento delle Prestazioni In questa norma sono sviluppati con sistematicità gli elementi costitutivi del sistema: - Responsabilità della direzione - Gestione delle risorse - Attività e procedure operative - Misurazioni, analisi e ispezioni L APPLICAZIONE DI TALI NORME PERMETTE DI OTTENERE LA CERTIFICAZIONE PER I SISTEMI DI QUALITA AZIENDALE
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11 Principali cambiamenti tra le norme dell edizione 1994 e le Vision 2000 Riduzione dei modelli del SQ da tre (ISO9001/2/3) ad uno (9001:2000) Struttura su 4 elementi fondamentali: - maggiore enfasi alla responsabilità della gestione - gestione delle risorse - gestione dei processi. Tutta l attività è vista come un insieme di processi integrati - misura, analisi e miglioramento Enfasi data alla gestione dei processi e al cliente Minore enfasi alle procedure documentate Più attenzione al miglioramento continuativo Maggiore chiarezza sul ruolo dei vertici aziendali Considerazioni sui requisiti legislativi e regolamentari Monitoraggio della soddisfazione del cliente Indicazioni sull efficacia dell addestramento Misurazioni estese al sistema di gestione, ai processi e/o al servizio
12 VISION (UNI EN ISO 9000:2000) = visione aziendale, mappa immaginaria disegnata dall organizzazione per comunicare a tutti i suoi membri quale è la direzione da intraprendere, dove concentrare gli sforzi e quali obiettivi raggiungere. Ogni organizzazione, attività è una rete di processi interdipendenti, che lavorano insieme per raggiungere l obiettivo del sistema. La norma Vision 2000 definisce PROCESSO insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita, pianificati ed eseguiti in condizioni controllate I processi sono sia quelli direttamente connessi alla realizzazione del prodotto (fabbricazione, vendita, approvigionamento, controllo ecc.) sia quelli definiti di supporto (attività di gestione delle risorse, analisi, misurazioni ecc.)
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15 Certificazione di conformità = attesta (garantisce) che un azienda produttrice ha in atto un sistema qualità coerente (conforme) con le norme di riferimento stabilite. Certificazione di prodotto: un prodotto è conforme alle norme in termini di: composizione, modalità di produzione e utilizzazione, trattamenti, conservazione, procedure di trasporto, metodi di controllo. Certificazione di impresa: capacità dell impresa a produrre in condizioni qualitative conformi agli standard. La certificazione di conformità può riguardare molte cose diverse: anche i dati analitici, le persone che svolgono attività ispettive, organismi di ispezione, enti pubblici che rilasciano attestati ecc.
16 SISTEMI DI CERTIFICAZIONE Con la certificazione del Sistema di gestione per la Qualità un azienda ottiene una specie di diploma di idoneità che attesta la sua capacità di produrre in maniera affidabile, tenendo sotto controllo gli elementi critici del processo produttivo. La certificazione rende il sistema riconoscibile in qualunque parte del mondo (UNI EN ISO 9001:2000) Gli organismi di certificazione sono una terza parte indipendente che rilascia alle imprese i certificati di conformità alle norme (evidenza documentata). Per poterlo fare devono a loro volta aver ottenuto l accreditamento da organismi di livello superiore. Gli organismi di certificazione devono avvalersi di auditor (valutatori) certificati
17 La norma UNI CEI EN 45020:1998 definisce la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità come l atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un sistema di gestione per la qualità è conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La certificazione non attesta la qualità di un prodotto o di un sistema ma la sua conformità ad una norma
18 La certificazione può riguardare: Le caratteristiche di un prodotto Un sistema processo-prodotto I dati analitici Persone che svolgono attività ispettive Organismi di ispezione Enti pubblici che rilasciano attestati Le norme della serie EN definiscono le condizioni strutturali e funzionali che devono essere soddisfatte dagli organismi di certificazione
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20 Quali caratteristiche deve avere un organismo di certificazione Imparzialità: deve essere terzo fra fornitore e cliente e non deve avere relazioni di interesse, di collaborazione o di consulenza con le aziende certificate. Competenza: in tema di norme volontarie e di leggi, ma anche nel settore produttivo oggetto di certificazione. Solo un organismo competente può attestare l efficacia del sistema e garantire così il cliente. Anche gli organismi di accreditamento devono possedere requisiti tecnici ed organizzativi stabiliti da norme, devono vigilare sugli istituti di certificazione garantendone l obiettività, la competenza e la trasparenza
21 SINCERT Sistema Nazionale per l Accreditamento degli Organismi di Certificazione Costituito in Italia nel 1991, assicura che tutte le attività di verifica vengano effettuate prima di accreditare un organismo di certificazione. Affinché le certificazioni abbiano valenza internazionale sono necessari accordi di mutuo riconoscimento fra gli organismi di accreditamento nazionali. A questo scopo i rappresentanti degli organismi di accreditamento hanno costituito l EAC (European Accreditation Certification). SINAL = Sistema Nazionale di Accreditamento dei Laboratori. Scopo: creare una rete di laboratori che operi in base alle norme EN 45000
22 SINCERT accredita gli: Organismi di certificazione dei sistemi di gestione aziendale Organismi di certificazione di prodotti Organismi di certificazione di personale Organismi di ispezione - al 31 ottobre 2005 operano sotto accreditamento SINCERT 111 organismi di Certificazione e Ispezione. Le certificazioni di sistemi di gestione rilasciate sono circa
23 Sviluppo di standard e ruoli dagli Enti di normazione alle aziende LA SCALA DELLA CERTIFICAZIONE
24 La certificazione di prodotto nel comparto agroalimentare Mentre la certificazione di sistema garantisce il cliente commerciale quella di prodotto garantisce prioritariamente il consumatore
25 Il risultato della certificazione di prodotto è un MARCHIO o un segno di conformità che viene posto sull etichetta del prodotto ed indica la sua conformità ad una norma o disciplinare o altro documento normativo. Un marchio per essere tale deve: - avere contenuti di specificità rilevanti - tali contenuti devono essere compresi dal consumatore e produrre vantaggio competitivo per le aziende che lo adottano, deve quindi essere efficace. Il disciplinare di riferimento di un marchio deve essere approvato da un autorità in grado di garantire gli intereressi ed i diritti di tutte le parti in causa: produttori, commercianti, consumatori.
26 PRODOTTI TIPICI Per favorire la promozione della qualità alimentare e la difesa delle tradizioni alimentari, l Unione Europea ha prodotto tre schemi di certificazione di prodotto con tre regolamenti: 1. Reg. CEE 2082/92: attestazioni di specificità (STG) dei prodotti agricoli ed alimentari 2. Reg. CEE 2081/92: criteri di designazione e certificazione per protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari (IGP, DOP) 3. Reg. CEE 2092/91, integrato dal reg. CE n. 1804/99: metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e derrate alimentari
27 1. Le Attestazioni di specificità (STG) sono attribuite a prodotti agricoli o alimentari con caratteristiche specifiche ottenuti: - utilizzando materie prime tradizionali - aventi una composizione tradizionali - tramite un metodo di produzione o trasformazione tradizionale 2. La Denominazione di Origine Protetta (DOP) designa un prodotto: - originario di quella zona, regione o paese - le cui caratteristiche derivano dall ambiente geografico - tutte le fasi produttive avvengono nell area geografica delimitata 3. La Indicazione Geografica Protetta (IGP) designa un prodotto: - originario di quella zona, regione o paese - le cui qualità/reputazione/caratteristiche possano essere ricondotte all origine geografica - almeno una fase produttiva avviene nell area geografica delimitata
28 Loghi che identificano in etichetta i prodotti DOP e IGP La istituzione di una DOP o IGP segue una procedura codificata che comprende le tappe indicate in tabella Logo che identifica in etichetta i prodotti biologici
29 DISCIPLINARI DI PRODUZIONE Un marchio di qualità ha lo scopo di creare un vantaggio competitivo per le aziende che lo adottano, segnalando al consumatore che il prodotto possiede caratteristiche che lo differenziano in meglio dagli altri prodotti dello stesso tipo. Un marchio di qualità è un marchio di specificità, garantita al consumatore. La specificità deve essere misurabile e controllabile e conforme a standard o specifiche. Di conseguenza il disciplinare di un marchio di qualità o specificità o conformità deve possedere tre caratteristiche: 1. definire in maniera chiara e precisa quali sono gli elementi che caratterizzano il prodotto 2. definire il sistema di controllo degli elementi che si intendono garantire 3. essere flessibile e contenere un meccanismo di miglioramento continuo
30 CONTENUTI DI UN DISCIPLINARE Copertina: titolo, data di omologazione, logo del marchio Indice Capitolo 1: scopo del marchio, filosofia che lo ispira; esatta definizione dei prodotti e delle filiere cui il marchio si riferisce; condizioni di utilizzazione del logo. Capitolo 2: specifiche che devono avere i prodotti per essere ammessi all uso del marchio, nonché i metodi da utilizzare per le verifiche Capitolo 3: condizioni che devono essere soddisfatte dai processi tecnologici e dalle aziende aderenti al marchio. Metodi relativi a verifiche delle conformità, controllo e registrazioni. Capitolo 4: metodo che si intende seguire per garantire la tracciabilità (visibilità e trasparenza) del sistema. Capitolo 5: precisa il ruolo delle aziende nell autocontrollo e dell organismo terzo di certificazione Capitolo 6: informazioni relative all organismo di gestione del marchio.
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