APPROFONDIAMO ADESSO GLI STRUMENTI CHE L'IMPRESA CAMPUS HA A DISPOSIZIONE PER LA COPERTURA DEI TASSI E IN PARTICOLARE: F.R.A. I.R.
|
|
- Raffaele Papa
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 APPROFONDIAMO ADESSO GLI STRUMENTI CHE L'IMPRESA CAMPUS HA A DISPOSIZIONE PER LA COPERTURA DEI TASSI E IN PARTICOLARE: F.R.A. I.R.S
2 F.R.A IL FORWARD RATE AGREEMENT E IL CONTRATTO TRAMITE IL QUALE LE PARTI SI IMPEGNANO A VERSARE O A RISCUOTERE, AD UNA DATA PRESTABILITA, UN IMPORTO MONETARIO DETERMINATO IN BASE ALL ANDAMENTO DI UN TASSO DI RIFERIMENTO. CONTRATTO A TERMINE SU TASSI DI INTERESSE IMPORTO MONETARIO = differenza tra interesse prodotto da un tasso variabile (non conosciuto a To) e quello prodotto da un tasso fisso concordato a To, entrambi calcolati con riferimento ad un capitale nozionale.
3 COMPONENTI DEL F.R.A. DATA CONTRATTUALE (deal date); TASSO CONTRATTUALE, OSSIA TASSO FISSO PREDETERMINATO (itf); CAPITALE NOZIONALE (C); TASSO VARIABILE DI RIFERIMENTO (itv) Es: Euribor; DATA DI RILEVAZIONE DEL TASSO DI RIFERIMENTO (fixing date); DATA DI LIQUIDAZIONE ( settlement date); DATA DI SCADENZA DEL CONTRATTO ( maturity date)
4 E uso definire: COMPRATORE DEL F.R.A. COLUI CHE PAGA FISSO E INCASSA VARIABILE. Dove: (itv itf) x C x gg/360 itv = tasso variabile di riferimento itf = tasso fisso contrattuale C = Capitale nozionale gg = durata del FRA ( es: 3 mesi, 6 mesi, 1 anno etc..)
5 E uso definire: VENDITORE DEL F.R.A. COLUI CHE PAGA VARIABILE E INCASSA FISSO. Dove: (itf itv) x C x gg/360 itv = tasso variabile di riferimento itf = tasso fisso contrattuale C = Capitale nozionale gg = durata del FRA ( es: 3 mesi, 6 mesi, 1 anno etc..)
6 DATA DI LIQUIDAZIONE DEL F.R.A. LIQUIDAZIONE ANTICIPATA (differenziale liquidato 2 giorni dopo il fixing) LIQUIDAZIONE POSTICIPATA (differenziale liquidato alla scadenza naturale del contr.) Nella prassi è più utilizzata la liquidazione anticipata del contratto Necessario attualizzare il flusso monetario oggetto di scambio al tasso di interesse di mercato.
7 ESEMPIO DI LIQUIDAZIONE DI UN F.R.A. Il 1 gennaio viene stipulato un FRA con le seguenti caratteristiche: Fixing date: 1 aprile Maturity date: 1 giugno Capitale nozionale: Tasso fisso contrattuale: 3,5% Tasso variabile: Euribor a 3 mesi Liquidazone posticipata F.R.A. (3,6) o F.R.A. in three for six
8 Se al 1 aprile Euribor a 3 mesi = 3,8% Compratore riceve = (3,8% - 3,5%) x x 90/360 = (0,038-0,035 x x 0,25) = 750,00 Il venditore, ovviamente, paga l'importo di 750
9 Se al 1 aprile Euribor a 3 mesi = 3,0% Venditore riceve = (3,5% - 3,0%) x x 90/360 = (0,035-0,030 x x 0,25) = 1.250,00 Il compratore, ovviamente, paga l'importo di 1.250
10 UTILIZZO DEL F.R.A. A COPERTURA DI UN'OPERAZIONE DI INDEBITAMENTO OBJ: BLOCCARE A To IL TASSO DI UN FINANZIAMENTO PREVISTO IN UN PERIODO FUTURO. Es: l'azienda Alfa il 1 gennaio sa che deve raccogliere fondi per 1 milione di Euro da lì a 3 mesi. La durata del fabbisogno finanziario è di 3 mesi. Ipotizziamo che Il tasso di indebitamento per l'azienda è pari all'euribor a 3 mesi. L'azienda decide di coprirsi comprando il F.R.A. (3, 6 ) dell'esempio precedente.
11 Se dopo 3 mesi (1 aprile) Euribor a 3 mesi = 3,8% L'azienda: RICEVE per F.R.A. 750,00 PAGA PER IL FINANZIAMENTO 9.500,00 ( x 0,038 x 90/360) COSTO EFFETTIVO DELL'INDEBITAMENTO = 8.750, ossia Tasso = 3,50%
12 Se dopo 3 mesi (1 aprile) Euribor a 3 mesi = 3,0% COSTO F.R.A ,00 PAGA PER IL FINANZIAMENTO 7.500,00 ( x 0,030 x 90/360) COSTO EFFETTIVO DELL'INDEBITAMENTO = 8.750, ossia Tasso = 3,50%
13 I.R.S. L INTEREST RATE SWAP E UNO STRUMENTO DERIVATO CHE SI SOSTANZIA IN UN CONTRATTO TRA DUE OPERATORI CHE SI IMPEGNANO A SCAMBIARSI IMPORTI MONETARI AVENTI NATURA DI INTERESSI IN CORRISPONDENZA DI PERIODI TEMPORALI DIFFERENTI SULLA BASE DI UNO SCHEMA DEFINITO. IL SOTTOSTANTE DELL IRS E' PERTANTO UN DEPOSITO NOZIONALE. NEGOZIATO OTC TRAMITE INTERMEDIARI FINANZIARI AUTORIZZATI. ESTREMA FLESSIBILITA DELLO STRUMENTO VARIE FORME CONTRATTUALI, ANCHE MOLTO COMPLESSE. LA FORMA PIU SEMPLICE E IL
14 PLAIN VANILLA SWAP PREVEDE CHE UNA PARTE DEL CONTRATTO EFFETTUI PAGAMENTI A TASSO FISSO E RICEVA DALLA CONTROPARTE FLUSSI A TASSO VARIABILE. IL PAGAMENTO, DI NORMA, AVVIENE SOLO SU BASI DIFFERENZIALI. CHI CHI Incassa fisso Lungo sul fisso e e Paga variabile Corto sul variabile Incassa variabile Lungo sul variabile e e Paga fisso Corto sul fisso
15 SCHEMA DELL OPERAZIONE DI IRS IMPRESA A T.V T.F INTERMEDIARIO FINANZIARIO T. V T.F IMPRES AB
16 SPECIFICHE CONTRATTUALI IRS Data di stipula del contratto ( trade date) Capitale Nozionale (notional principal amount) Data di inizio contratto (effective date) Data di scadenza (termination date) Date di pagamento (payment date) Periodicità dei pagamenti Parametro di indicizzazione ( per pagamento a tasso variabile) Tasso fisso
17 UTILIZZO IRS PLAIN VANILLA (per imprese industriali) MODIFICARE L ESPOSIZIONE AL RISCHIO DEL PROPRIO INDEBITAMENTO ossia trasformare costo del finanziamento da variabile a fisso e viceversa anche su periodi lunghi
18 L'impresa CAMPUS, alla luce di quanto abbiamo detto, sceglierà come strumento di copertura dai rischi di tasso un I.R.S. Infatti il FRA è poco adatto per finanziamenti a medio e lungo termine
19 Ipotizziamo che la nostra impresa il 31 dicembre 2007 abbia negoziato il finanziamento a 3 anni alle seguenti condizioni: tasso: EURIBOR SEMESTRALE + 1% SPREAD importo: rimborso: unica soluzione a scadenza pagamento interessi: semestrali posticipati scadenza prestito: 31/12/2010 L'impresa negozierà con la banca un I.R.S, assumendo una posizione corta sul fisso e lunga sul variabile, ossia pagherà alla banca il tasso fisso concordato e riceverà il tasso variabile di riferimento concordato. In realtà verranno liquidati, come sappiamo, solo i flussi differenziali
20 COPERTURA: L IMPRESA CAMPUS NEGOZIA CON LA BANCA UN IRS ALLE SEGUENTI CONDIZIONI: Data di stipula: 1 gennaio 2008 Capitale nozionale: Data inizio contratto: 1 luglio 2008 Data di scadenza: 31/12/2010 Data di pagamento: sem. posticipato Parametro di indicizzazione: Euribor semestrale Tasso fisso: 4,3% (2,15% semestrale) stipula del cont. Ril. 1 tasso var. Rilev. 2 tasso e liquid. 1 flusso 0 6 mese 12 mese
21 ANALISI FLUSSI DATA HP EURIB TASSO COSTO FLUSSO DA SWAP COSTO EFF. TASSO A 6 MESI INDEBITAM. INDEBITAM. INDEBITAM. EFFETTIVO 01/01/08 4,20 5,20 = = 01/07/08 4,30 5, = ,20 01/01/09 4,35 5, ( ) = ,30 01/07/09 4,40 5, ( ) = ,30 01/01/10 4,45 5, ( ) = ,30 01/07/10 4,50 5, ( ) = ,30 31/12/10 = = ( ) = ,30 5,30% = TASSO FISSO DELL' IRS ( 4,30%) + SPREAD
22 CONDIZIONI PER UNA COPERTURA EFFICACE IMPORTO DEL DEBITO = VALORE NOZIONALE IRS VALORE NOZIONALE FISSO PER FINANZIAMENTI CON RIMBORSO A SCADENZA. VALORE NOZIONALE SCALARE PER FINANZIAMENTI CON PIANI DI RIMBORSO SCADENZA IRS = SCADENZA FINANZIAMENTO TASSO DI RIFERIMENTO IRS = TASSO SUL FINANZIAMENTO
23 CONDIZIONI PER UNA COPERTURA EFFICACE IRS ON MARKET (tasso fisso in linea con tassi forward di riferimento per la durata del contratto) FAIR VALUE ALL EMISSIONE AL NETTO DELLE COMMISSIONI DELL INTERMEDIARIO = 0
24 CONTABILIZZAZIONE DERIVATI SECONDO I PRINCIPI INTERNAZIONALI (IAS 32 e IAS 39): DERIVATI ASSIMILABILI AD ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE; TUTTE LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA' FINANZIARIE SI ESPONGONO NELLO STATO PATRIMONIALE; IN LINEA GENERALE IL CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI DERIVATI E DI TUTTE LE ALTRE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE HELD FOR TRADING E' IL FAIR VALUE.
25 LE OPERAZIONI DI COPERTURA: L'HEDGE ACCOUNT In caso di utilizzo di derivati a copertura, lo IAS 39 permette l'applicazione di specifiche metodologie di contabilizzazione sia dello strumento di copertura che dell'elemento coperto, ma solo se si RISPETTANO CONDIZIONI E REGOLE MOLTO PRECISE In caso contrario CONTABILIZZAZIONE SEPARATA TRA DERIVATO E STRUMENTO COPERTO
26 TIPOLOGIE DI COPERTURA PREVISTE DALLO IAS 39 FAIR VALUE HEDGE CASH FLOW HEDGE COPERTURA DI INVESTIMENTO ESTERO
27 REGOLE PER APPLICAZIONE DELL'HEDGE ACCOUNT Alla data di stipula del contratto, documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi di gestione del rischio della direzione e della strategia di copertura; Copertura efficace Flussi di cassa della copertura devono avere un'alta correlazione inversa rispetto ai flussi di cassa dell'operazione che si deve coprire (rapporto tra 85% e 125% ) L'efficacia della copertura può essere valutata attendibilmente.
28 SE LE REGOLE SUINDICATE SONO RISPETTATE MISURAZIONE DEL DERIVATO A FAIR VALUE EFFETTI DELLA VARIAZIONE DELLO STRUMENTO DI COPERTURA SI SOSPENDONO A PATRIMONIO NETTO SINO AL MOMENTO IN CUI L'EFFETTO DELLA TRANSAZIONE COPERTA SI MANIFESTA A CONTO ECONOMICO
29 ES: 30/6/05 : INDEBITAMENTO A TV PER 10 ML DURATA = 3 ANNI TASSO = EURIBOR 6 MESI; PAG. SEMEST. IRS A COPERTURA IMPRESA INCASSA EURIBOR A 6 MESI E PAGA T.F. AL 7,5% EURIBOR 1/7 31/12/05 = 6% EURIBOR 1/1 30/06/06 = 7% FAIR VALUE AL 31/12/2005 PRIMA DEL PAG. DIFF. = ( ) DOPO PAG. DIFFERE. = ( ) Al 31/12/2005 interessi sul debito = Flusso di cassa in uscita sul derivato =
30 SCRITTURE Dare Avere 30/06/05 Cassa a Debito 10 ml 10 ml 31/12/05 P. N. a Derivato Derivato a Cassa Perdita a P.N Interessi a Cassa Stato Patrimoniale al 31/12/2005 Cassa ,00 Debiti Derivato passivo Patrimonio Netto Conto Economico Inter. Passivi Perdita deriv
31 PER LE IMPRESE CHE NON SONO TENUTE A REDIGERE I BILANCI SECONDO I PRINCIPI IAS Dlgs 394/2003 (recepimento Dir. 65/2001/CE): Non ha innovato i principi di redazione del bilancio civilistico (i derivati costituiscono degli IMPEGNI che vanno nei conti d'ordine) Dovranno indicare nella nota informativa al bilancio, per ciascuna categoria di strumenti finanziari derivati: il fair value e informazioni sulla loro natura ed entità MAGGIORE ATTENZIONE DI IMPRENDITORI E PROFES- SIONISTI ALLA COMPRENSIONE E ALL'USO DEGLI STRUMENTI DERIVATI E MAGGIORE TRASPARENZA DEI BILANCI
IAS 39: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La contabilizzazione dei derivati di negoziazione (speculativi) e di copertura. Esempi e scritture contabili relative all «interest rate swap» (Irs). di Alessio Iannucci
DettagliGestione del rischio tasso
CAPIRE E GESTIRE I RISCHI FINANZIARI Gestione del rischio tasso Dott. Corso Pecori Giraldi 25 ottobre 2011 - Sala Convegni S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Rischio tasso nei clienti dei PB
DettagliNota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008
Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 1 Obiettivi delle Operazioni Swap. Le operazioni Swap sottoscritte dal Comune di Campi Bisenzio, del tipo Interest Rate Swap Plain Vanilla,
DettagliFinanziamenti a medio termine e rischio tasso di interesse
Finanziamenti a medio termine e rischio tasso di interesse Milano 12 marzo Fondazione Ambrosianeum Via delle Ore 3 Un Azienda ha la necessità di finanziare la sua attività caratteristica per un importo
DettagliStrumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39
Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina
DettagliNota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008
Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 1 Obiettivi delle Operazioni Swap. Le operazioni Swap sottoscritte dal Comune di Campi Bisenzio, del tipo Interest Rate Swap Plain Vanilla,
DettagliCONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi
Torino, 22 novembre 2013 CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi INTEREST RATE SWAP Gli strumenti finanziari che vengono utilizzati a copertura
DettagliFORWARD RATE AGREEMENT
FORWARD RATE AGREEMENT Il Forward Rate Agreement (F.R.A.) è un contratto su tassi di interesse in base al quale due controparti si impegnano a scambiare ad una data futura prestabilita un certo ammontare
DettagliGli strumenti di finanza derivata a copertura dei rischi finanziari di impresa
Gli strumenti di finanza derivata a copertura dei rischi finanziari di impresa Francesca Querci Università di Genova Strumenti derivati e copertura dei rischi finanziari d impresa nel nuovo contesto di
DettagliLA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DEGLI ENTI PUBBLICI
LA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DEGLI ENTI PUBBLICI A cura di Gian Nereo Mazzocco Verona, 11 febbraio 2006 La ristrutturazione del debito In base al D.M. 1.12.2003 n. 389 sono consentite le seguenti operazioni:
DettagliGli strumenti derivati di copertura
Gli strumenti derivati di copertura 1 Gli strumenti finanziari derivati La normativa È contenuta nell articolo 2426 c.2 del codice civile come modificato dal D.Lgs. 139/2015 2 Classi di strumenti finanziari
DettagliPROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2
Processo per la determinazione dei prezzi degli Strumenti Finanziari - SINTESI - I N D I C E PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 1.- Fasi di applicazione del modello...2
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliMercati e strumenti derivati (2): Swap e Opzioni
Mercati e strumenti derivati (2): Swap e Opzioni A.A. 2008-2009 20 maggio 2009 Agenda I contratti Swap Definizione Gli Interest Rate Swap Il mercato degli Swap Convenienza economica e finalità Le opzioni
DettagliGli strumenti derivati di copertura
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI GENOVA Convegno Gli strumenti derivati di copertura Genova, 13 maggio 2010 Auditorium Confindustria Dott. Marcello Pollio ODCEC Genova Studio
DettagliI DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS. Federica Miglietta Bari, luglio 2014
I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS Federica Miglietta Bari, luglio 2014 GLI STRUMENTI DERIVATI Gli strumenti derivati sono così denominati perché il loro valore deriva dal prezzo di una attività sottostante,
DettagliMatteo Trotta, Vice-Direttore Ufficio Studi e Ricerche Consultique
Matteo Trotta, Vice-Direttore Ufficio Studi e Ricerche Consultique OBIETTIVO DERIVATI La copertura dai rischi finanziari L attività di impresa è caratterizzata da una serie di rischi finanziari, principalmente
DettagliPrincipi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 21/02/2011
Principi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 21/02/2011 Dott. PAOLO VITALI Università degli Studi di Bergamo Anno accademico 2010/2011 Bergamo, 21 febbraio 2011 Indice degli
DettagliGli strumenti derivati per la gestione dell'indebitamento e la copertura del rischio di tasso. 22 Gennaio 2003
Gli strumenti derivati per la gestione dell'indebitamento e la copertura del rischio di tasso. 22 Gennaio 2003 Agenda Premessa L analisi delle passività come presupposto La diversificazione La riduzione
DettagliIndice dei contenuti. La nuova Organizzazione della CDP. I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali. Appendice Lista Contatti
Indice dei contenuti La nuova Organizzazione della CDP La gestione separata e la gestione ordinaria Le innovazioni 2005 I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali Prestito Flessibile di Scopo Fondo
DettagliTitoli indicizzati Definizioni Prezzo di un CCT. Titoli indicizzati. Flavio Angelini. Università di Perugia
Titoli indicizzati Flavio Angelini Università di Perugia Titoli indicizzati Tra i principali titoli indicizzati del mercato monetario ci sono: Mutui a Tasso Variabile, Obbligazioni a Tasso Variabile, Forward
DettagliRISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.
RISOLUZIONE N. 58/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 06 marzo 2003 OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.
DettagliI contratti di interest rate swap Aspetti finanziari e legali evidenziati dall analisi di casi pratici
Studio Gallone I contratti di interest rate swap Aspetti finanziari e legali evidenziati dall analisi di casi pratici Scaletta Argomenti Gli strumenti finanziari derivati: definizioni Pagina 3 Diffusione
DettagliStrumento finanziario derivato. Contratto derivato su tassi d interesse
Scheda Prodotto Interest Rate Swap (IRS) ed IRS Multifase (IRSM) IMPORTANTE: Le caratteristiche del prodotto sotto riportato hanno pura finalità informativa e non riportano né approfondiscono tutti gli
DettagliLa valutazione dei crediti secondo lo IAS 39: Il criterio del costo ammortizzato
La valutazione dei crediti secondo lo IAS 39: Il criterio del costo ammortizzato Costo Ammortizzato Il costo ammortizzato è il valore a cui l attività/passività finanziaria è stata valutata alla rilevazione
DettagliRISOLUZIONE N. 56/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 56/E Roma, 22 giugno 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Articolo 6, comma 9, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446
DettagliLA RAPPRESENTAZIONE CONTABILE DEI DERIVATI: UN INTRODUZIONE. Guido Modugno
LA RAPPRESENTAZIONE CONTABILE DEI DERIVATI: UN INTRODUZIONE Guido Modugno Programma dell intervento 1. Il quadro generale : le fonti 2. Il trattamento contabile secondo i principi internazionali: a. Un
DettagliDefinizione strumenti finanziari
I criteri di valutazione secondo gli IAS 39 Definizione strumenti finanziari Lo IAS 39 definisce lo strumento finanziario come un qualsiasi contratto che dà origine ad una attività finanziaria per un impresa
DettagliI contratti derivati nelle gestioni assicurative. Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di. Mario Parisi.
Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di Economia Mario Parisi I contratti derivati nelle gestioni assicurative 1 I derivati e le assicurazioni L assunzione di posizioni
DettagliIAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi L introduzione degli International Financial Reporting Standards
DettagliDOCUMENTI ARISTEIA. documento n. 20 I forward rate agreement
DOCUMENTI ARISTEIA documento n. 20 I forward rate agreement Maggio 2003 I FORWARD RATE AGREEMENT DOCUMENTO ARISTEIA N. 20 I FORWARD RATE AGREEMENT SOMMARIO: 1. Introduzione 2. Aspetti generali sui Forward
DettagliRILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale
RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale 1. Modalità di rilevazione delle quote di OICR Q. In merito al trattamento delle quote di OICR sono fornite indicazioni
Dettagli7. CONTABILITA GENERALE
7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore
DettagliCONTABILITA GENERALE
CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all
DettagliI derivati Contabilità, bilancio e fisco
I derivati Contabilità, bilancio e fisco Milano,20/10/2005 Dr. Marco Rubini 1 Indice dell intervento Contabilizzazione di alcuni derivati di copertura e di quelli speculativi; Novità della nota integrativa
Dettagli( ) i. è il Fattore di Sconto relativo alla scadenza (futura) i-esima del Prestito
DURATA FINANZIARIA CORRISPONDENTE AL TASSO FINANZIARIAMENTE EQUIVALENTE Il calcolo della Durata Finanziaria Corrispondente (DFC) al Tasso Finanziariamente Equivalente del Prestito () ha come obiettivo
Dettagliunità didattica n. 7 LE OPZIONI SU TASSI DI INTERESSE: CAPS E FLOORS SDA Bocconi School of Management Danilo
Danilo unità didattica n. 7 LE OPZIONI SU TASSI DI INTERESSE: CAPS E FLOORS Definizione Modalità di utilizzo Elementi di valutazione: valore minimo e valore temporale Relazione di parità Copyright SDA
DettagliPrestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223)
MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Banca di Imola SPA a Tasso Variabile Media Mensile Il seguente
DettagliIl materiale didattico di seguito riportato, disponibile online, sostituisce il paragrafo 23.5.2
Il materiale didattico di seguito riportato, disponibile online, sostituisce il paragrafo 23.5.2 Vaalore della call/azione al 15 marzo 2014 Ipotizziamo di aver acquistato 1 azione FIAT al prezzo di 5,5.
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliCoperture plain vanilla e coperture esotiche: opportunità e rischi
Coperture plain vanilla e coperture esotiche: opportunità e rischi Prof. Manuela Geranio, Università Bocconi Prof. Giovanna Zanotti, Università Bocconi Assolombarda, 1 Aprile 2008, Milano Agenda I. Obiettivi
DettagliCorso di Economia degli Intermediari Finanziari
Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Alcuni strumenti finanziari particolari Alcuni strumenti proposti nel panorama internazionale Gli strumenti ai quali faremo riferimento sono: i financial
DettagliIAS 32 Financial Instruments: Disclosure and presentation. IAS 39 Financial Instruments: Recognition and measurement
IAS 32 Financial Instruments: Disclosure and presentation IAS 39 Financial Instruments: Recognition and measurement 1 Argomenti trattati 1) 1) Principali contenuti 2) 2) IAS 32 Financial Instruments: Disclosure
DettagliStrumenti finanziari derivati. A cura dello Studio Battaini, Corso Sempione 15, Gallarate e-mail : infocsp@tin.it. Sommario
Strumenti finanziari derivati A cura dello Studio Battaini, Corso Sempione 15, Gallarate e-mail : infocsp@tin.it Sommario 1 Quadro generale... 2 2 Definizione e tipologie... 2 3 Rappresentazione in bilancio
DettagliRischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici
Rischi in Finanza Rischi puri Rischi finanziari Rischi sistematici Rischi non sistematici Rischi non sistematici I rischi non sistematici sono rischi specifici Tipologie di rischi specifico più frequenti:
DettagliPrincipi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 18/02/2015
Principi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 18/02/2015 Dott. PAOLO VITALI Università degli Studi di Bergamo Anno accademico 2014/2015 Crediti non performing e derivati Bergamo,
DettagliScheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000
Caratteristiche principali del Prestito Obbligazionario Scheda prodotto Denominazione Strumento Finanziario Tipo investimento Emittente Rating Emittente Durata Periodo di offerta Data di Godimento e Data
DettagliCONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE
CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE Prof. Giovanni Frattini Dal cap. 5 Il bilancio pubblico - L introduzione dei principi contabili
DettagliLa gestione e la ristrutturazione del debito. Luca Buccoliero Marco Meneguzzo Università Bocconi Milano
La gestione e la ristrutturazione del debito 1 Evoluzione nella gestione del debito: Dalla semplice amministrazione del rimborso del debito, stabilendo piano ammortamento, quote capitale, interessi passivi,
DettagliCONVIENE L ACCORDO MUTUI? UNA VALUTAZIONE DI MERCATO
CONVIENE L ACCORDO MUTUI? UNA VALUTAZIONE DI MERCATO di Flavio Angelini e Stefano Herzel nelmerito.com E' ormai opinione diffusa che l'intesa tra l'abi e il governo sulla rinegoziazione dei mutui, atta
Dettagli1 - Informazioni sui contenuti fondamentali dei contratti.
Comune di Prato - Relazione al rendiconto della gestione 2011 Allegato alla relazione tecnica del responsabile dei servizi finanziari Nota sui derivati allegata al bilancio ai sensi dall art. 62 del d.l.
DettagliMUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE SCHEDA INFORMATIVA SINTETICA
CASSA RURALE DI PERGINE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Soc. Coop. Sede legale in Pergine Valsugana, Piazza Gavazzi, n. 5 Sede amministrativa in Pergine Valsugana, Piazza Gavazzi, n. 5 - e-mail info@cr-pergine.net
DettagliStrumenti finanziari derivati Cenni di analisi e contabilizzazione
Strumenti finanziari derivati Cenni di analisi e contabilizzazione Verona, 14/03/2006 Dr. Marco Rubini 1 Indice dell intervento Rischi finanziari a cui è sottoposta l azienda e modalità di copertura; Criteri
DettagliIl leasing in Nota integrativa
Fiscal Adempimento La circolare di aggiornamento professionale N. 18 19.05.2014 Il leasing in Nota integrativa Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Nota integrativa Le operazioni di leasing
DettagliI FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE
I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE A cura di Leopoldo Noventa 1 Che cosa sono? I finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese operanti nella Regione Veneto sono finanziamenti erogati
DettagliFUNZIONE CORPORATE DESK
FUNZIONE CORPORATE DESK UFFICIO VERONA (+39) 045 8042 102 UFFICIO BERGAMO (+39) 035 350 500 UFFICIO NOVARA (+39) 0321 662 790 UFFICIO MODENA (+39) 059 588 575 25 agosto 2006 STRATEGIE DI COPERTURA DAL
DettagliNUOVA FINANZA PER PMI. Pafinberg S.r.l Via Taramelli, 50 24121 Bergamo Tel: 035 271974 Fax: 035 224607 www.pafinberg.com info@pafinberg.
NUOVA FINANZA PER PMI Credito Adesso La migliore soluzione per anticipare i contratti e finanziare il fabbisogno di capitale circolante CREDITO ADESSO Caratteristiche dell intervento A chi si rivolge?
DettagliLe Scelte Finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08
Le Scelte Finanziarie 1 Tasso Interno di Rendimento Consideriamo un operazione finanziaria (t 0 =0): 0 x 0 t 1 t 2 t m...... x 1 x 2 x m Posto: x = x0, x1,, xm { } si definisce tasso interno di rendimento
DettagliI tassi interni di trasferimento
Slides tratte da: Andrea Resti Andrea Sironi Rischio e valore nelle banche Misura, regolamentazione, gestione AGENDA TIT unici e TIT multipli La determinazione dei tassi interni di trasferimento Le caratteristiche
DettagliAnalisi dell andamento del Debito -31/12/2003 31/12/2005-
Dipartimento II Servizio 6 GESTIONE DEL DEBITO MONITORAGGIO INVESTIMENTI Analisi dell andamento del Debito -31/12/2003 31/12/2005- 1. Introduzione Obiettivo del Report è produrre l analisi del debito al
DettagliFoglio Comparativo Mutui Versione: 04/07/2011
FOGLIO COMPARATIVO DEI MUTUI PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE Documento contenente informazioni generali sulle diverse tipologie di mutui offerti alla clientela privata INFORMAZIONI SULLA BANCA
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliIntroduzione al Corporate Financial Risk Management. Lorenzo Faccincani
Introduzione al Corporate Financial Risk Management Lorenzo Faccincani 1 Il Corporate Financial Risk Management Il Corporate Financial Risk Management può essere definito come il complesso delle attività
DettagliFinanziamento ordinario a medio/lungo termine
Finanziamento ordinario a medio/lungo termine Descrizione Finanziamento classico a medio/lungo termine, di durata compresa tra 5 e 10 anni, che consente di programmare l'esborso attraverso rate, normalmente
DettagliIndebitamento sottostante
Indebitamento sottostante Copertura Specifica Copertura Generica Alta correlazione con sottostante Bassa correlazione con sottostante Annullamento rischio di mercato (es. tasso) Persistono rischi di mercato
DettagliTUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 gennaio 2011
TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! valide al 1 gennaio 2011 Questo documento, predisposto ai sensi delle disposizioni di trasparenza di Banca d Italia, elenca tutti i prodotti di mutuo offerti da CheBanca! 1.
DettagliNOTA INFORMATIVA OPERAZIONI DI FINANZA DERIVATA (SWAP)
NOTA INFORMATIVA OPERAZIONI DI FINANZA DERIVATA (SWAP) Art. 62 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sostituito dall art. 3 comma 1 della legge
Dettagli1) MUTUO GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE A TASSO FISSO
Questo documento redatto secondo le disposizioni vigenti in materia di Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti - riepiloga
DettagliI crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS
IAS-IFRS E NON PERFORMING LOANS Verona, 9 giugno 2006 I crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS Andrea Lionzo Università degli Studi di Verona andrea.lionzo@univr.it 1 Indice 1. I fondamenti
DettagliGli interventi di finanza derivata della Regione Calabria
Gli interventi di finanza derivata della Regione Calabria Il quadro normativo La materia è disciplinata a livello statale dall art. 41 della legge 28 dicembre 2001 n. 448 e dal relativo regolamento attuativo
DettagliL Innovazione Finanziaria negli Enti Locali. Gestione del debito tra efficienza e sostenibilità
L Innovazione Finanziaria negli Enti Locali Gestione del debito tra efficienza e sostenibilità Intervento nell ambito del Ciclo di Seminari Glocus - FareFuturo L Innovazione nei Territori Roma, 23 ottobre
DettagliDOCUMENTI ARISTEIA. documento n. 13 Gli Swap nella gestione dei rischi
DOCUMENTI ARISTEIA documento n. 13 Gli Swap nella gestione dei rischi Febbraio 2003 GLI SWAP NELLA GESTIONE DEI RISCHI DOCUMENTO ARISTEIA N. 13 GLI SWAP NELLA GESTIONE DEI RISCHI SOMMARIO: 1. Introduzione
DettagliRISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI
RISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI Marco Carbone Tavola rotonda TopLegal 23/ 09/ 2010 ARGOMENTI TRATTATI
DettagliBongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI
Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI 1 Indice Definizione di contratto finanziario Contratti finanziari bilaterali e multilaterali Contratto di debito Contratto di partecipazione Contratto assicurativo Contratto
Dettagli7. FINANZIAMENTI E BUSINESS PLAN
7. FINANZIAMENTI E BUSINESS PLAN Prof. Valter Mainetti Amministratore Delegato SORGENTE SGR S.p.A. Parma, 24-25 Marzo 2014 MP-MS 1 1 Indice Strategie di Finanziamento Il Business Plan 2 Strategie di finanziamento
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
Dettagli2.2.7 Strumenti finanziari - fair value e gestione dei rischi
114 2.2.7 Strumenti finanziari - fair value e gestione dei rischi 2.2.7.1 Gerarchia del fair value 2. Bilancio consolidato Le tabelle di seguito forniscono una ripartizione delle attività e passività per
DettagliTUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 luglio 2010
TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! valide al 1 luglio 2010 Questo documento, predisposto ai sensi delle disposizioni di trasparenza di Banca d Italia, elenca tutti i prodotti di mutuo offerti da CheBanca! 1. Mutui
DettagliBILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013
NOME: BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 COGNOME: N. DI MATRICOLA: Utilizzando lo spazio sottostante a ciascun quesito: 1) Il candidato, dopo avere brevemente spiegato
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliDinamica indebitamento
2.7 DINAMICA E COSTO DELL INDEBITAMENTO, STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La tabella sottostante riporta l indebitamento globale del Comune, suddiviso per soggetto finanziatore e tipologia di contratto, con
DettagliIntroduzione al Corporate Financial Risk Management gli strumenti derivati OTC
Introduzione al Corporate Financial Risk Management gli strumenti derivati OTC Strumenti OTC per la gestione del rischio di tasso e di cambio Copyright SDA Bocconi 2007 Prof. Michele Rutigliano 1 Strumenti
DettagliSCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA
BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi Opzione Vendita Divisa Struttura Cilindrica
DettagliCassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5
Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5 INFORMAZIONI EUROPEE SUL CREDITO AI CONSUMATORI 1. Identità e contatti del finanziatore/intermediario del Finanziatore Indirizzo Telefono Email Fax to web CASSA LOMBARDA
DettagliIstituto Statale Istruzione Secondaria Superiore Piedimonte Matese. Prof.ssa A. Malinconico 1
Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore Piedimonte Matese 1 Rendimento, tassi di interesse, commissioni Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore Piedimonte Matese 25 febbraio 2016 Prof.ssa
DettagliBilancio - Corso Avanzato
Università di Roma Tre - M. TUTINO 101 Università di Roma Tre - M. TUTINO 102 Università di Roma Tre - M. TUTINO 103 Università di Roma Tre - M. TUTINO 104 Università di Roma Tre - M. TUTINO 105 Università
DettagliCaratteristiche e rischi tipici comuni a tutte le tipologie di mutui ipotecari
INFORMAZIONI GENERALI SULLE DIVERSE TIPOLOGIE DI MUTUI IPOTECARI (Decreto legge n. 185/08 Misure per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa) Informazioni sulla Banca CASSA DI RISPARMIO DI
DettagliIAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa
IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY
DettagliI TIPI DI MUTUO E I LORO RISCHI
FOGLIO COMPARATIVO DEI MUTUI CONTENENTE INFORMAZIONI GENERALI SULLE DIVERSE TIPOLOGIE DI MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE (documento redatto ai sensi delle Disposizioni
DettagliIAS 18: Ricavi. Determinazione dei ricavi
IAS 18 Ricavi Determinazione dei ricavi Il ricavo deve essere determinato in base al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla
DettagliL UTILIZZO DEI DERIVATI A COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI DELLE IMPRESE
L UTILIZZO DEI DERIVATI A COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI DELLE IMPRESE SI E' MOLTO PARLATO NEGLI ULTIMI ANNI DI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI SONO STATI UTILIZZATI DA AZIENDE ANCHE DI PICCOLE DIMENSIONI
DettagliBANCHE DI CREDITO COOPERATIVO FVG Liberi Professionisti
BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO FVG Liberi Professionisti OPERATIVITA A BREVE TERMINE I finanziamenti a breve termine sono regolati a tasso variabile, pari all Euribor maggiorato dei seguenti spread: Spread
DettagliSCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA
BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi opzione acquisto divisa struttura
DettagliABCD. Università degli Studi di Palermo. IAS 39: Gli strumenti finanziari e l hedging accounting
Università degli Studi di Palermo Corso di Economia degli Intermediari finanziari Prof. Francesco Faraci IAS 39: Gli strumenti finanziari e l hedging accounting Raffaele Mazzeo 9 dicembre 2003 IAS 39:
DettagliOrganizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia
Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Sistema di rilevazione: economicità, bilancio, indici di bilancio Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Agenda delle prossime lezioni Equilibrio
DettagliPrestito Obbligazionario T.V. 01/02/08 01/02/11 130^ emissione (Codice ISIN IT0004322027)
MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Cassa di Risparmio di Ravenna SPA a Tasso Variabile Il seguente
DettagliTEMI SPECIALI DI BILANCIO MODULO II
TEMI SPECIALI DI BILANCIO MODULO II Lezione 12 IAS 21: Effetti delle variazioni cambi delle valute estere: Marco Rossi Senior Manager Deloitte & Touche S.p.A. marrossi@deloitte.it Facoltà di Economia anno
DettagliIL BILANCIO DI ESERCIZIO
IL BILANCIO DI ESERCIZIO CHE COS E UN BILANCIO Il bilancio è un insieme di documenti che illustrano la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell impresa a tutti i soggetti interessati. CHI
DettagliLe tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing
Le tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing Metodologie di tipo finanziario per la valutazione di convenienza Requisiti base di una metodologia finanziaria di valutazione:
DettagliAssolombarda e Mediocredito Italiano
AGGIORNATO AL 8 LUGLIO 2010 Assolombarda e Mediocredito Italiano Pag. 1. Riequilibrio Finanziario Finanziamento a medio termine finalizzato al sostegno di programmi di riequilibrio finanziario delle imprese,
Dettagli