Newsletter 11/2012. Introduzione. Definizione ROA e Laser. Codroipo, lì 11 ottobre 2012 Prot. 5712LM

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1 Codroipo, lì 11 ottobre 2012 Prot. 5712LM Newsletter 11/2012 Introduzione Per quanto riguarda il rischio fisico, le radiazioni ottiche artificiali (ROA) ed i laser rappresentano uno dei fattori di rischio più rilevanti sia per la molteplicità dei settori di applicazione delle stesse sia per i gravi effetti sanitari dovuti ad un eventuale esposizione. Nei paragrafi a seguire daremo le definizioni di ROA e laser riportando alcuni esempi della loro applicazione. Successivamente illustreremo i rischi per la salute e la sicurezza relativi alle sorgenti laser ed i principali interventi di prevenzione e protezione da attuare per eliminare e ridurre il rischio stesso. Data l ampiezza dell argomento, esso sarà suddiviso in due newsletter tra loro successive. Definizione ROA e Laser La radiazione ottica comprende componenti dello spettro elettromagnetico di lunghezza d onda minore dei campi elettromagnetici (trattati al Capo IV del Titolo VII del D.Lgs. 81/2008) e maggiore di quelle delle radiazioni ionizzanti (trattate dal D.Lgs. 230/1995 e s.m.). L intervallo delle lunghezze d onda delle ROA è compreso tra 100 nm e 1mm (con le bande spettrali degli infrarossi, del visibile e dell ultravioletto) mentre l energia è compresa tra 10( 3) e 12 ev. ECONSULTING del dott. Luciano Martinelli Via Roma, 15 int Codroipo (UD) Tel Fax C.F. MRTLCN68R31C817V P.IVA E.mail:info@studioeconsulting.eu Web Site: Posta elettronica certificata: info@pec.studioeconsulting.eu

2 2 Le sorgenti di radiazioni ottiche possono, inoltre, essere classificate in coerenti e non coerenti. Le prime emettono radiazioni in fase fra di loro (i minimi ed i massimi delle radiazioni coincidono), mentre le seconde emettono radiazioni sfasate. I L.A.S.E.R (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) sono sorgenti di radiazioni ottiche artificiali coerenti, mentre tutte le altre sono non coerenti. I laser sono dispositivi che emettono radiazioni ottiche di un'unica lunghezza d onda, direzionali e di elevata intensità. La lunghezza d onda è determinata principalmente dal materiale attivo impiegato e può trovarsi sia nell infrarosso, sia nel visibile, sia nell ultravioletto. Le applicazioni negli ambienti di lavoro delle sorgenti laser sono molteplici e si ritrovano in diversi settori produttivi: Applicazioni mediche e mediche per uso estetico; Applicazioni per solo uso estetico; Telecomunicazioni, informatica; Lavorazioni di materiali (taglio, saldatura, marcatura e incisione); Metrologia e misure; Applicazioni nei laboratori di ricerca; Beni di consumo (lettori CD e bar code ) e intrattenimento (laser per discoteche e concerti ). Principali rischi correlati a ROA e Laser L esposizione alle radiazioni ottiche artificiali è causa di rischi per la salute, con particolare riguardo agli occhi (possibili lesioni alla congiuntiva, alla cornea, al cristallino, alla retina) e sulla cute (possibili eritemi, bruciature, tumori). La tipologia di effetti dell esposizione è associata alla lunghezza d onda della radiazione incidente, mentre la gravità e la probabilità che questi effetti si verifichino dipendono dall intensità della radiazione. Le sorgenti laser generano radiazioni di elevatissima intensità, per questo motivo i danni per la salute conseguenti all esposizione ai laser possono risultare estremamente gravi, amplificati e irreversibili. La luce generata dal laser, diversamente dalle sorgenti non coerenti che irradiano in tutte le direzioni, è diretta assialmente e concentrata già alla sua origine. Quando un raggio laser colpisce l occhio, la luce viene focalizzata dal cristallino sulla

3 3 retina in modo puntiforme. Un laser di pochi millesimi di watt (alcuni mw) di potenza può quindi causare lesioni oculari, mentre una lampada da 100 watt risulta innocua. Le lesioni alla retina sono particolarmente gravi in quanto le cellule sensoriali distrutte non possono più rigenerarsi. Oltre ai rischi per la salute dovuti all esposizione alle ROA ed in particolare ai laser vi sono dei rischi indiretti quali: rischio di incendio o esplosione innescati dalle sorgenti stesse o dai fasci di radiazione, rischio di abbagliamento e accecamento temporaneo causato dall esposizione a laser di classe 2 o a radiazione secondaria (emissione di luce non coerente da alcuni materiali a causa di temperature elevate nel punto di lavorazione provocate da laser di elevata potenza.), rischi di natura elettrica (i laser lavorano in alta tensione, interventi non appropriati possono avere conseguenze mortali), rischio chimico dovuto ai vapori e fumi tossici contenenti sostanze in parte cancerogene prodotti dalla lavorazione dei materiali con apparecchiature laser. Alcuni soggetti risultano particolarmente sensibili agli effetti dovuti all esposizione ai Laser ed alle radiazioni ottiche artificiali in genere, essi quindi potrebbero essere esposti ad un rischio significativo anche a valori di esposizione inferiori ai valori limite stabiliti per legge. I soggetti esposti maggiormente al rischio a causa della loro suscettibilità individuale sono: Donne in gravidanza; Minorenni; Albini e individui di foto tipo 1; Portatori di malattie del collagene; Soggetti in trattamento cronico o ciclico con farmaci fotosensibilizzanti (per es. antibiotici, antinfiammatori non steroidei, diuretici, ipoglicemizzanti ecc ); Soggetti affetti da alterazioni dell iride (colobomi, aniride) e della pupilla (midriasi, pupilla tonica); Soggetti portatori di drusen (corpi colloidi); Lavoratori che abbiano lesioni cutanee maligne o pre-maligne; Lavoratori affetti da xeroterma pigmentosus; Soggetti epilettici per esposizione a luce visibile intermittente; Lavoratori affetti da patologie cutanee foto indotte o foto aggravate.

4 4 Classi Laser e rischio correlato Il potenziale di rischio può variare di molto secondo l apparecchio e le condizioni d uso, esso quindi deve poter essere immediatamente identificato. Per questo motivo la norma internazionale sui laser stabilisce che ogni apparecchio deve essere attribuito ad una specifica classe. Tipo di laser Pericolo Principali caratteristiche e requisiti di sicurezza Classe 1 nessuno Nessuna misura necessaria, il laser è innocuo in condizioni normali di esercizio. Classe 1M basso Innocuo nelle normali condizioni di esercizio, pericoloso per le persone che utilizzano strumenti ottici; mettere in guardia le persone che potrebbero usare ottiche di osservazione. Classe 2 basso Innocuo se l esposizione è momentanea; non osservare direttamente il raggio laser, non direzionarlo verso le persone. Classe 2M basso Innocuo se l esposizione è momentanea, pericolo per le persone che utilizzano strumenti ottici; non osservare direttamente il raggio laser, non direzionarlo sulle persone, mettere in guardia le persone che potrebbero usare ottiche di osservazione. Classe 3R medio Limitatamente pericoloso; non osservare direttamente il fascio laser, non direzionarlo verso le persone, uso consentito alle sole persone autorizzate e qualificate, supporto del tecnico sicurezza laser. Classe 3B medio Raggio diretto pericoloso per gli occhi, radiazione diffusa non pericolosa; delimitare la zona di utilizzazione con barriere architettoniche, controllare gli accessi, dichiarare la presenza di laser all entrata; supporto del tecnico sicurezza laser, uso consentito solo a personale qualificato e formato; indossare occhiali di protezione. Classe 4 alto Raggio pericoloso per occhi e pelle, possono produrre riflessioni pericolose, rischio di incendio; stesse precauzioni che per la classe 3B.

5 5 La nuova classificazione dei laser prevede sette classi e ad ogni classe corrisponde un indice di pericolo in funzione del quale si attuano specifici interventi di prevenzione e protezione. Termineremo la presente trattazione nella successiva newsletter dando precisi ragguagli circa gli obblighi legislativi in capo al datore di lavoro ed a chi mette in commercio e utilizza un apparecchio laser. Cordiali saluti dott. Luciano Martinelli Approfondimento documentale e stesura dei testi ad opera di Dora Matteazzi Argomenti correlati: newsletter 04/2010 inerente il rischio di esposizione alle radiazioni Ottiche Artificiali Fonti consultate per la stesura della presente newsletter: Opuscolo informativo sui laser, edizione 2007 Attenzione: raggio laser Autore: Bruno J. Müller; Misure di sicurezza da adottare in laboratori in cui siano presenti laser (estratto dalla norma CEI EN ); Decreto Legislativo 81/2008 Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro, Indicazioni operative Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi id lavoro delle Regioni e delle Provincie autonome. Il presente elaborato è stato redatto utilizzando il font Sprang eco sans il cui utilizzo intensivo comporta un contenimento del 20% nel consumo annuale di toner (fonte consultata D.Lgs 196/03 (T.U. sul corretto trattamento dei dati e sulla tutela della privacy): secondo quanto previsto da tale disposto normativo in qualsiasi momento potrete non ricevere più circolari/comunicati da parte dello scrivente Studio rispedendo la presente comunicazione e scrivendo "CANCELLA" in oggetto.

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