Angelo Tantazzi. Presidente di Borsa Italiana

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1 Angelo Tantazzi Presidente di Borsa Italiana

2 Signor Presidente della Repubblica, Signor Presidente del Consiglio, Autorità, Signore e Signori, è per me un onore e un piacere porgere il benvenuto a quanti partecipano a questa giornata di celebrazione della fondazione della Borsa, che avete inteso onorare con la Vostra presenza. Duecento anni fa, il 15 febbraio 1808, hanno avuto luogo le prime negoziazioni della Borsa di Milano, istituita da pochi giorni nel fervore del rinnovamento napoleonico. Questa giornata rappresenta allo stesso tempo un occasione per celebrare un passato importante e per guardare al futuro con l attenzione imposta dalle accelerazioni, spesso tumultuose, che caratterizzano la finanza e l innovazione finanziaria. Il ruolo effettivo della Borsa si articola in forme che si modificano col variare del contesto storico, economico e istituzionale. Anche in Italia, nel corso degli anni, la Borsa ha svolto funzioni diverse. Pur non avendo l obiettivo di essere esaustivo, alcuni brevi cenni riguardanti la storia della Borsa nel nostro Paese mi paiono utili per tratteggiare gli aspetti che l hanno caratterizzata e il ruolo autonomo che essa ha svolto nella storia economica d Italia. In Italia, la Borsa di Milano viene formalmente istituita con decreto del 16 gennaio 1808 dal Viceré Eugenio Napoleone. Le contrattazioni ufficiali iniziano lunedì 15 febbraio 1808, nella sede provvisoria del Monte di Pietà. L attuale configurazione di Borsa Italiana, costituita come società per azioni, data dal 1 gennaio La Borsa, nella sua funzione di strumento di allocazione efficiente delle risorse finanziarie, è uno dei motori dello sviluppo economico del Paese e in questi suoi 200 anni di vita ha ricoperto, in più di un occasione, una funzione fondamentale. In altri momenti invece il Paese non è riuscito a utilizzare pienamente le opportunità positive offerte dal mercato dei capitali in complementarietà con il sistema bancario. All inizio del Ventesimo secolo il mercato azionario si presenta come altamente rappresentativo della realtà industriale del Paese: le società quotate sono il 70% del capitale azionario emesso in Italia e il sistema delle banche miste facilita l accesso delle imprese al mercato dei capitali. Anche gli anni del secondo dopoguerra costituiscono un periodo favorevole e tra il 1947 e il 1953 circa il 54% degli aumenti di capitale delle imprese italiane transita dalla Borsa, anche se il 200 ANNI DI BORSA ITALIANA 3

3 numero totale delle società quotate non cresce significativamente. Nel periodo più recente l onda lunga, che ha visto la quotazione di medie imprese operanti nei settori tipici dell industria italiana, iniziata a metà degli anni Novanta e tuttora in atto, rappresenta un ulteriore momento di crescita del listino e della sua capacità di rappresentare il tessuto produttivo del Paese. Il ruolo e la storia della Borsa sono sempre stati caratterizzati da una forte valenza politica e di relazione con le istituzioni. L agire della Borsa come mercato regolamentato è intrinsecamente associato con il concetto di bene pubblico che genera esternalità positive, consentendo un efficiente incontro fra domanda e offerta nell impiego del risparmio. Nello stesso tempo, i servizi offerti dalle società di gestione del mercato sono assimilabili a quelli erogati da società con finalità privatistiche. L equilibrio tra connotazione pubblica e privata ha privilegiato l uno o l altro aspetto in modo differenziato nelle varie fasi storiche. Il valore pubblicistico della Borsa è apparso marcato quando, a partire dal 1991, con l importante contributo delle Autorità, delle Camere di Commercio e del Comitato Direttivo degli Agenti di Cambio, si è proceduto alla centralizzazione degli scambi presso il Sistema Telematico Nazionale, alla chiusura delle Borse locali e all istituzione del Consiglio di Borsa. La privatizzazione della società di gestione del mercato azionario, in forza della quale dal 1998 il mercato borsistico è organizzato e gestito da Borsa Italiana, vede invece prevalere il connotato di servizio privato, inquadrato in un contesto di separazione dei compiti di gestione e vigilanza. Normativa, regolamentazione e tecnologia sono cruciali per lo sviluppo del mercato. Fino a un passato recente la storia della Borsa in Italia pare caratterizzata da un contesto normativo non sufficientemente adeguato a far compiere al mercato dei capitali il necessario salto di qualità: un accelerazione positiva si osserva solo a partire dagli anni Novanta del Ventesimo secolo. La prima legislazione specifica sulle Borse, dopo i decreti napoleonici, risale al 1913 quando viene disciplinata in modo organico l attività di intermediazione mobiliare e viene introdotta la riserva di attività per la negoziazione in favore dei soli agenti di cambio. Solo a sessant anni di distanza il legislatore torna a intervenire con una normativa specifica per il settore, colmando il ritardo che separa l Italia dagli altri centri finanziari più sviluppati: nel 1974 viene istituita la Consob e vengono introdotte forme di controllo contabile sulle società quotate. Nel 1985 viene data alla Consob l attuale configurazione di authority indipendente e nel 1991 la legge sulle SIM rivoluziona e ANNI DI BORSA ITALIANA

4 professionalizza l attività degli intermediari; seguono la disciplina dell insider trading e, nel 1992, quella delle offerte pubbliche. Nel 1996 viene recepita la Direttiva sui Servizi d Investimento che avvia il processo di integrazione del mercato finanziario europeo. Nell anno successivo vengono definite le modalità di privatizzazione delle società di gestione dei mercati regolamentati. Nel 1998 l intera disciplina viene razionalizzata nel Testo Unico della Finanza, che raccoglie in un corpo unico gli interventi legislativi precedenti. Nei primi anni del nuovo millennio infine si definisce a livello comunitario il Piano d Azione sui Servizi Finanziari che trova la sua più recente applicazione in Italia con l entrata in vigore dal novembre 2007 della normativa MiFID, intesa a modificare in modo sostanziale la relazione tra Borse e intermediari e gli obblighi degli intermediari verso la clientela. Le scelte di politica economica hanno condizionato lo sviluppo del mercato borsistico. La costituzione dell IRI negli anni Trenta porta alla cancellazione dal listino di pressoché tutti i titoli bancari: bisogna aspettare il 1956, con la quotazione di Mediobanca, e l inizio degli anni Settanta perché le banche tornino a essere rappresentate in Borsa. Negli anni Sessanta la nazionalizzazione dell industria elettrica porta alla cancellazione dal listino di numerose società del settore. L espansione delle partecipazioni statali e la pratica del finanziamento pubblico attraverso il conferimento dei fondi di dotazione contribuiscono ulteriormente a marginalizzare la Borsa. Le privatizzazioni degli anni Novanta danno, invece, nuovo vigore al mercato azionario. Circa la metà dell attuale capitalizzazione delle società italiane quotate riguarda imprese che sono state oggetto di operazioni di privatizzazione. Il collocamento di importanti imprese a precedente controllo pubblico ha avvicinato numerosi piccoli investitori al mercato azionario. Nello sviluppo normativo degli ultimi vent anni è possibile individuare una linea unificante, che ha progressivamente portato a separare i compiti di disciplina e controllo da quelli di sviluppo del mercato. I risultati conseguiti sono ampiamente positivi: il mercato italiano, anche grazie all azione convinta delle Autorità e dei suoi partecipanti, ha saputo colmare la distanza che lo separava dai mercati dei principali partner economici europei. Ulteriori passi restano da fare per la crescita del numero di società quotate e per la partecipazione degli investitori istituzionali nazionali, ma significativi successi sono stati raggiunti nelle aree della liquidità, della completezza degli strumenti offerti, dell apertura internazionale, dell integrazione e dell efficienza dei servizi di trading e post-trading. 200 ANNI DI BORSA ITALIANA 5

5 L integrazione di Borsa Italiana con il London Stock Exchange, che si è concretizzata nel corso del 2007 ed è ora in piena fase attuativa, rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e un punto di partenza ed è un nuovo importante passo con il quale la Borsa può continuare a contribuire allo sviluppo del sistema economico e finanziario italiano. I mercati finanziari stanno vivendo in questi mesi una fase di particolari turbolenze. Le vicende che dall estate dello scorso anno li hanno interessati riguardano la parte meno regolamentata e trasparente dei mercati. Molti degli strumenti finanziari oggi sotto esame sono scambiati al di fuori dei mercati regolamentati e l intero processo di percezione e di distribuzione del rischio avviene in condizioni di opacità. Le Borse sono strutturalmente orientate alla trasparenza. Consentono la negoziazione di strumenti finanziari standardizzati, con caratteristiche chiare e definite; offrono ai soggetti autorizzati la possibilità di fornire e ottenere in modo rapido elevati volumi di liquidità con piena trasparenza di prezzi e quantità, assicurando la diffusione in tempo reale delle informazioni sull evoluzione degli scambi. Le strutture di post-trading garantiscono la riduzione del rischio di controparte e assicurano il regolamento efficiente dei trasferimenti tra azioni e contante. Preme sottolineare come le vicende attuali riconfermino il grande e positivo ruolo dei mercati regolamentati sotto i diversi profili ora ricordati. I mercati regolamentati infatti hanno continuato a funzionare, e a funzionare bene, anche nei momenti più acuti della crisi. Di recente si sono infittite le discussioni di governi e autorità di controllo dei mercati sulla necessità di addivenire a forme di trasparenza rafforzate per quanto riguarda i mercati finanziari, gli strumenti oggetto di contrattazione e la qualità dell informazione disponibile agli investitori. Proprio quegli elementi che da tempo contraddistinguono i mercati regolamentati. Vi ringrazio nuovamente per aver voluto qualificare questa giornata di apertura delle celebrazioni con la Vostra autorevole partecipazione ANNI DI BORSA ITALIANA

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