FABBISOGNO PRESTAZIONI SERVIZIO DI CURE DOMICILIARI E METODOLOGIA UTILIZZATA

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1 1 FABBISOGNO PRESTAZIONI SERVIZIO DI CURE DOMICILIARI E METODOLOGIA UTILIZZATA

2 Indice 1. Normativa regionale 2. Le Cure Domiciliari nell ASL NA 1 Centro 3. Modello organizzativo unico per le Cure Domiciliari 3.1 Percorso 4. Cure Domiciliari di I Livello Protocollo d Intesa ASL NA 1 Centro e Comune di Napoli 5. Cure Domiciliari di II - III Livello e TDCP 6. Congruità dei flussi informativi 7. Analisi dei dati di attività 8. Fabbisogno cure domiciliari I II III livello e TDCP 8.1 Individuazione target utenti 8.2 Analisi utenti/accessi (Decreto n.1/2013) 8.3 Fabbisogno presunto di accessi 2

3 1. Normativa regionale La Regione Campania con la Delibera n. 41 del 14/02/2011 avente ad oggetto Approvazione del documento recante linee di indirizzo, profili e standard in materia di servizi domiciliari: il sistema dei servizi domiciliari in Campania ha disciplinato compiutamente tutto il settore dell assistenza domiciliare in ambito regionale individuando tre tipologie di cure: 1. cure domiciliari di tipo prestazionale 2. cure domiciliari integrate di primo e di secondo livello 3. cure domiciliari integrate di terzo livello e cure domiciliari palliative per malati terminali Ai sensi della citata delibera i profili di cura si qualificano per livelli differenziati attraverso: a. la natura del bisogno; b. l intensità, definita con l individuazione di un coefficiente (CIA); c. la complessità in funzione del case mix e dell impegno delle figure professionali coinvolte nel PAI (valore GEA); d. la durata media (GdC) in relazione alle fasi temporali: intensiva, estensiva e di lungo assistenza, e le fasce orarie di operatività; e. il tipo di prestazioni domiciliari per profilo professionale. Con il Decreto Commissariale n.1 del 7/01/2013 la Regione ha approvato il documento recante Sistema di tariffe per profili di cure domiciliari della Regione Campania, che costituisce un orientamento e un indirizzo per la definizione di un appropriato percorso di Cure Domiciliari. In tale documento, in relazione ai tre diversi livelli di Assistenza Domiciliare ed alle Cure Palliative per malati terminali indicati dalla Delibera n.41/2011, vengono individuati complessivamente 12 profili di cura (tre per ogni livello di cure domiciliari e cure palliative per malati terminali), caratterizzati da una complessità assistenziale differente ed articolata in bassa, media ed alta complessità. I dodici profili di cura sono derivati da un analisi di 4 caratteristiche di complessità: la patologia, l autosufficienza, la necessità assistenziale e le condizioni sociali (tabella 1 allegato Decreto Commissariale n.1/2013). A ciascun profilo corrisponde una necessità di assistenza sanitaria e sociosanitaria, che si concretizza in uno specifico fabbisogno assistenziale (tabella 2 allegato Decreto Commissariale n.1/2013) Le Cure Domiciliari nell ASL NA 1 Centro Il modello organizzativo della nostra Azienda si caratterizza per una governance centralizzata, con un ruolo forte della ASL sia nella programmazione che nell erogazione dei servizi. Anche laddove l erogazione è affidata al Terzo Settore (I livello) è, comunque, l ASL, che detiene il controllo su modalità e tempi dell erogazione. Le Cure Domiciliari nella nostra Azienda sono distinte, alla luce della Delibera regionale 41/2011 e della Delibera aziendale n.1257 del 9/07/2012 in: - Cure domiciliari di I livello: ADI: Assistenza Domiciliare Integrata. Si caratterizza per la integrazione tra i due sistemi di assistenza domiciliare:

4 o sanitario (ASL Distretto Sanitario) o socio assistenziale (Comune di Napoli) - Cure domiciliari di II, III livello e Cure palliative: ADG: Assistenza Domiciliare Geriatrica, rivolta a pazienti ultrasessantacinquenni che richiedono un livello assistenziale specialistico, erogata da equipe composte da geriatri ed infermieri, afferenti alla UOC Tutela della Salute degli Anziani; ADO: Assistenza Domiciliare Ospedaliera, rivolta a pazienti affetti da patologie respiratorie o cronico-degenerative di particolare complessità ed ai pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica, con necessità di terapia intensiva, erogata da equipe afferenti alle U.O.C. di Anestesia e Rianimazione dei P.O. S. Paolo, P.O. Loreto Mare e P.O. San Giovanni Bosco ; NAD: Nutrizione Artificiale Domiciliare, trattamento per pazienti che necessitano di nutrizione parenterale od enterale, erogato da un equipe dedicata afferente alla U.O.C. di Anestesia e Rianimazione del P.O. San Gennaro ; TDCP: Terapia del Dolore e Cure Palliative, rivolta a pazienti terminali, erogata da parte di equipe (formate da personale dedicato) Modello organizzativo unico per le Cure Domiciliari Il modello organizzativo unico adottato dall ASL NA1 Centro ha preso in considerazione la forte esigenza di integrazione fra le risposte di tutte le tipologie di assistenza domiciliare sia in senso trasversale (raccordando le prestazioni erogate dai diversi livelli di assistenza domiciliare, al fine di coniugare appropriatezza ed efficacia con l economicità in quanto alcune prestazioni sono svolte da equipe altamente specialistiche ed altre vengono affidate ad altre tipologie di cure a costi inferiori senza creare barriere, che porterebbero ad un incremento di spesa se le prestazioni venissero affidate ad un unico livello) sia longitudinale (garantendo continuità dell assistenza nelle fasi di passaggio da un servizio ad un altro, in relazione al bisogno). Il modello organizzativo deve promuovere i seguenti obiettivi: garantire il rispetto del programma di presa in carico globale e della continuità assistenziale, assicurando la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti e perseguendo il recupero o la conservazione delle residue capacità di autonomia monitorare costantemente ed in modo continuativo le condizioni cliniche del paziente in modo da assicurare, tempestivamente, eventuali modifiche del programma terapeutico ed assistenziale, riducendo il numero di accessi impropri al servizio di Emergenza/Urgenza potenziare gli interventi di tipo domiciliare in continuità con gli indirizzi regionali e implementare il numero di utenti per raggiungere l obiettivo pari al 3,5 % della popolazione residente ultrasessantacinquenne (6502 utenti/ ultra65enni), mediante sia l aumento delle ore disponibili di operatori dedicati alle cure domiciliari,

5 sia l appropriatezza delle prestazioni alla luce del Decreto n.1/2013 e la corretta alimentazione dei flussi informativi NSIS specifici delle Cure Domiciliari SIAD. 3.1 Percorso CRITERI DI ACCESSO Condizioni necessarie per accedere ai servizi di cure domiciliari risultano essere: - il consenso informato del paziente, - la disponibilità della famiglia indispensabile in tutte le tipologie di cure domiciliari, - la presenza di un contesto familiare ed abitativo adeguato - residenza/domicilio nella ASL NA1 Centro Cure Domiciliari I Livello Accedono al Servizio di Cure Domiciliari di I livello (ex ADI) pazienti con criticità non specifiche, ma con bisogno di continuità assistenziale e di interventi programmati che si articolano su più giorni settimanali e che necessitano di prestazioni mediche anche specialistiche, infermieristiche e riabilitative e di assistenza sociale, rese al domicilio, in forma integrata. Cure Domiciliari II Livello Al Servizio di Assistenza Domiciliare Geriatrica (ADG) accedono: 1. i pazienti affetti da lesioni da decubito e ulcere di varia natura in condizione di non autosufficienza, di fragilità, di complessità clinica e con patologie in atto o esiti delle stesse che necessitano di cure erogabili a domicilio. 2. i pazienti affetti da demenza/alzheimer, mediante l intervento di assistenza domiciliare specificamente indirizzata a pz con deficit cognitivo in fase avanzata di patologia. Cure Domiciliari III Livello e Cure Domiciliari Palliative per Malati Terminali Al Servizio di Nutrizione Artificiale Domiciliare (NAD) accedono i pazienti adulti, che necessitano di nutrizione parenterale od enterale domiciliare. Al Servizio Assistenza Domiciliare exospedaliera (ADO) accedono pazienti in stato vegetativo persistente, stati di coscienza minima, affetti da patologie respiratorie croniche che necessitano di ventilazione meccanica, con encefalopatie metaboliche in ventilazione meccanica e pazienti affetti da SLA e distrofia muscolare. Al Servizio Terapia del Dolore e Cure Palliative (TDCP) accedono pazienti affetti da patologie terminali, oncologici e non, o che necessitano di cure palliative. MODALITA DI ACCESSO Per le Cure Domiciliari di I II III Livello e TDCP la richiesta di assistenza domiciliare può essere effettuata da uno qualsiasi dei nodi della rete formale (MMG/PLS, Unità Operative distrettuali/ospedaliere, Servizio Sociale), mediante un apposito strumento standardizzato, la proposta d accesso, che viene trasmessa alla P.U.A.T. di residenza del cittadino per la valutazione dell UVI. VALUTAZIONE E PRESA IN CARICO 5

6 Per le Cure Domiciliari di I Livello l Unità di Valutazione Integrata (U.V.I.), con competenze multidisciplinari, effettua la valutazione domiciliare multidimensionale delle condizioni sociali, sanitarie e di autosufficienza del paziente e dei bisogni assistenziali dello stesso e del nucleo familiare, verifica la presenza delle condizioni di eleggibilità, elabora il progetto socio-sanitario personalizzato, che deve essere condiviso con il paziente e con il nucleo familiare e da essi sottoscritto, individua i care manager, verifica e aggiorna l andamento del progetto personalizzato. L UVI è coordinata da un Coordinatore Sanitario (nominato dal Direttore del Distretto) e da un Coordinatore Sociale (individuato tra le assistenti sociali dei Centri Servizi Sociali circoscrizionali rientranti nell UTB), che devono assicurare un azione coerente ed equilibrata dell UVI. L Unità di Cura Territoriale (UCT) è il pool multiprofessionale degli operatori, pubblici e del terzo settore costituito da infermieri, tecnici della riabilitazione e assistenti domiciliari e dei servizi tutelari che in ogni singola UTB provvede all assistenza domiciliare. Per le Cure Domiciliari di II, III e TDCP è l equipe competente specialistica che effettua la valutazione ed, in caso di eleggibilità, procede alla presa in carico, elabora il progetto individuale personalizzato (PAI), verifica e aggiorna l andamento dello stesso. La documentazione viene trasmessa al Coordinatore Sanitario UVI ( che deve, opportunamente, coincidere con il Referente Distrettuale delle Cure Domiciliari) per l indispensabile registrazione ed autorizzazione del caso presso la PUAT. Il passaggio in UVI è fondamentale per identificare nella PUAT il punto unico di monitoraggio e di valutazione della quantità/qualità di tutti i servizi erogati (presa in carico del paziente dal I al III Livello di Cure Domiciliari) attraverso la convergenza dei flussi informativi (Delibera di Giunta Regionale n.790 del 21/12/2012, Progetto Regionale POAT). DIMISSIONE La dimissione viene comunicata dai diversi servizi alla PUAT distrettuale entro 48 ore dalla stessa, avendo cura di specificare il motivo della dimissione e la data della fine della presa in carico. 4. Cure Domiciliari di I Livello Protocollo d Intesa ASL NA 1 Centro e Comune di Napoli Alla luce del Protocollo d Intesa sull Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) siglato il 15/01/2003 tra l ASL NA 1 ed il Comune di Napoli, l Azienda ha svolto un ruolo di partner nell ambito delle gare di app delle cure domiciliari indette dal Comune nel periodo dal 1 maggio 2005 al 31 marzo Dal 1 aprile 2012 i due Enti hanno concordato in merito alle cure domiciliari di I livello quanto segue: 6

7 - l ASL NA 1 Centro assicura le sottoelencate prestazioni attraverso una propria gara di app: l assistenza infermieristica l assistenza riabilitativa l assistenza tutelare (OSS) (attività compartecipata al 50%) - il Comune di Napoli assicura le sottoelencate prestazioni attraverso una propria gara di app: l assistenza socioassistenziale (O.S.A.) le attività della Porta Unica d'accesso Territoriale (di seguito P.U.A.T.) e del Sistema Informativo delle Prestazioni Socio-Sanitarie per adempiere ai debiti informativi ASL e Comune nei confronti dei diversi Enti di riferimento. (assistente sociale ed impiegato d'ordine) (attività compartecipata al 50%). 5. Cure Domiciliari di II, III Livello e TDCP Per le Cure Domiciliari di II, III e TDCP, l equipe competente specialistica è costituita da medici specialisti dipendenti e/o medici specialisti ambulatoriali, dietisti, psicologi ed infermieri dipendenti. Tenuto conto della necessità di garantire, ai sensi della DGRC n. 41/2011 e del Decreto Commissario ad Acta n.1/2013, la presenza di operatori socio sanitari e di terapisti della riabilitazione senza gravare sulle cure domiciliari I livello, si rende necessario la definizione del fabbisogno di queste due figure professionali anche per le Cure Domiciliari di II, III e TDCP Congruità dei flussi informativi L ultimo Capitolato di app del Comune di Napoli Servizio Politiche di Inclusione Sociale Città solidale ha previsto all Articolo 15 SISTEMA INFORMATIVO DELLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE che la P.U.A.T., deve svolgere, anche, attività di supporto al Servizio Programmazione Sociale, al Servizio Politiche di Inclusione Sociale, alle UOC e Distretti Sanitari dell'asl NA1 Centro e ai singoli Uffici servizi sociali per le attività di valutazione e monitoraggio dei servizi, comprese quelle richieste dalla Regione o da altri Enti. In Regione Campania sono in vigore due sistemi informativi: uno sociale (S.I.S.) e uno sanitario (NSIS), che nascono con l obiettivo di adempiere agli obblighi informativi stilati dal Ministero della Salute. Il Sistema Informativo Sanitario sviluppato dal Ministero della Salute e denominato NSIS (Nuovo Sistema Informativo Sociale) misura il livello di erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e l appropriatezza delle prestazioni erogate. Il Protocollo d Intesa del 23/3/2005 e successivamente il Patto per la Salute del 2006 hanno ribadito l utilizzo del NSIS, inserendo il conferimento dei dati al Sistema Informativo Sanitario fra gli adempimenti a cui sono tenute le Regioni. Gli Uffici Regionali dell Assessorato alla Sanità, tenuto conto dei flussi ministeriali, hanno definito un sistema di monitoraggio socio-sanitario denominato LEA SOCIO-SAN, che comprende ed esplicita i tracciati ministeriali.

8 Il Ministero della Salute ha stipulato altresì con il Dipartimento della Funzione Pubblica, Ente Inter, una Convenzione per la gestione del Progetto Operativo di Assistenza Tecnica (POAT Salute) cofinanziato con Fondi FESR e rivolto alle Regioni in Obiettivo Convergenza, tra cui la Regione Campania. Obiettivo generale del Programma Operativo di Assistenza Tecnica è quello di elevare la capacità amministrativa e di governance delle Regioni in Obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), per l attuazione e la valorizzazione di tutte quelle linee di intervento che, riconducibili al settore salute, concorrono in modo rilevante allo sviluppo socio-economico dei territori. Il modello FLS21 del NSIS costituisce, al momento la fonte informativa attraverso la quale si rileva e si misura il richiamato obiettivo di Servizio. 7. Analisi dei dati di attività Il Dipartimento delle Fragilità è stato delegato nell aprile del 2012 dalla Direzione Aziendale alla stesura del nuovo Accordo sull organizzazione delle cure domiciliari di I livello con il Comune di Napoli. Sulla base dei dati di attività in possesso (anno 2014) si è rilevato che il numero dei Piani Assistenziali Individuali (PAI) erogati a pazienti in cure Domiciliari I livello (ADI) ha subito un incremento rispetto ai dati di attività del Nella Tabella 1 si riportano i casi trattati, nel 2014, in cure domiciliari I livello. Tabella 1. Periodo di analisi anno 2014 cure domiciliari I livello DISTRETTO Anno 2014 Casi trattati di cui anziani Casi trattati di cui a malati terminali Casi trattati Totale* DSB DSB DSB DSB DSB DSB DSB DSB DSB DSB Totale * casi trattati totali comprendono casi >65 anni, malati terminali e casi < 65 anni non malati terminali 8

9 Nel 2014, sulla base dei dati trasmessi dai Responsabili delle diverse tipologie di cure domiciliari, risultano presi in carico un totale di 4783 casi, di cui 3297 utenti ultrasessantacinquenni e 558 pazienti con necessità di terapia palliativa (Tabella 2). Tabella 2 periodo di analisi anno 2014 cure domiciliari I,II III livello DISTRETTO Anno 2014 Casi trattati di cui anziani Casi trattati di cui a malati terminali Casi trattati Totale* Cure Dom I livello NAD Cure Dom II livello-adg Cure Dom III livello TDCP Totale * casi trattati totali comprendono casi >65 anni, malati terminali e casi < 65 anni non malati terminali La Tabella 3, invece, riporta l impegno di ciascuna figura professionale (infermieri, terapisti della riabilitazione ed Operatori Socio-Sanitari) nell assistenza domiciliare di I livello, suddiviso per Distretto Sanitario. Tabella 3. Impegno di ciascuna figura professionale per Distretto Sanitario cure domiciliari I livello Periodo di analisi anno 2014 DISTRETTO INFERMIERI N. ACCESSI FISIOTERAPISTI N. ACCESSI OSS N. ACCESSI DSB DSB DSB DSB DSB DSB DSB DSB

10 DSB DSB Totale Fabbisogno cure domiciliari I livello per il triennio Individuazione Target utenti Il numero complessivo di pazienti da prendere in carico viene definito seguenti riferimenti normativi e considerazioni: alla luce dei - il Decreto n. 18 del del Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010), relativamente alle cure domiciliari, fissa gli indicatori e gli standard assistenziali minimi e, nello specifico, per quanto concerne i pazienti > 65anni individua un parametro pari al 4,0 % della popolazione anziana residente in Campania. La Regione ha elaborato un Piano di Intervento di cura agli anziani, assegnando gli obiettivi programmatici alle AA.SS.LL per la realizzazione del sistema di cure domiciliari e, sulla base dei dati disponibili delle 7 AA.SS.LL, ha individuato per l anno 2015 un target finale n. anziani in ADI/ popolazione >65 anni del 3,55% (nota Regione Campania prot del 29/04/2015) (Tabella 4). Tabella 4. Decreto n. 18 del ASL Napoli 1 Pop > 65 aa media Casi trattati > 65 aa Baseline S06 al Centro città di Napoli anno 2014 in Cure Domiciliari anno Casi da trattare > 65 aa entro 2015 Casi da trattare > 65 aa nel triennio 3,5% Target S06 Regione Campania Decreto n.18 del 21/03/ ,8 % 2,06% ,0 % 10 - La nostra Azienda, che nel 2008 registrava un numero di anziani in cure domiciliari pari all 0,7%, pur mostrando un costante aumento negli ultimi anni (rispettivamente 1715 anziani nel 2010, 1956 nel 2011, 2866 nel 2012, 2827 nel 2013 e 3297 nel 2014) di pazienti assistiti a domicilio, non ha ancora raggiunto il target obiettivo. - Il modello di rilevazione ministeriale FLS 21, con il quale sono stati conferiti i dati 2014, ha registrato un totale di 3297 pazienti ultrasessantacinquenni in cure domiciliari di I, II e III livello, di cui 1791 in carico in cure domiciliari di I livello. Il raggiungimento del 4.0% di utenti >65 aa in cure domiciliari rappresenta un obiettivo per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario per la Regione

11 Campania con l assegnazione proporzionale (nota Regione Campania prot del 29/04/2015) per le AA.SS.LL. ( il target finale n. anziani in ADI/popolazione >65 anni da conseguire entro l anno 2015 è pari al 3,55% per la Campania e proporzionalmente risulta del 4,16% per ASL AV, 4,51% per ASL BN, 2,53% per ASL CE, 2,06% per ASL NA1Centro, 6,23% per ASL NA2Nord, 2,94% per ASL NA3Sud, 3,81% per ASL SA). Pertanto, risulta opportuno porsi come obiettivo da raggiungere almeno il 3,5% della popolazione anziana nel triennio (Tabella 4). - Il rapporto tra gli anziani (3297), trattati in cure domiciliari di I livello e quelli di II e III livello risulta rispettivamente del 54% (1791 casi) e 46% (1506 casi). Pertanto applicando la medesima proporzione per il raggiungimento del target del 3,5% ne deriva quanto segue (Tabella 5): ASL NA 1 Centro Tabella 5. Target utenti > 65 anni Pop>64aa Casi trattati Media > 65 aa ASL Target S06 > 65 aa 3.5 % Incremento casi in carico > 65 aa (3.5%) in 3 anni Incremento casi in carico > 65 aa (3.5%) per anno I livello ,3 (54%) (54%) II e III livello (46%) (46%) Totale ,3 A questo numero di utenti ultrasessantacinquenni del I livello va aggiunta la quota di soggetti di età inferiore ai 65 aa. Il numero di casi con età inferiore a 65 aa nel 2014 risulta essere pari a 928 utenti nei 3 livelli di cura, di cui 562 casi in cure domiciliari I livello. Tenuto conto che il numero di utenti con età inferiore a 65 anni, trattati in cure domiciliari I livello, risulta estremamente variabile negli ultimi 3 anni (576 casi nel 2012, 347 nel 2013 e 562 nel 2014), si ritiene opportuno effettuare una media ponderale sui 3 anni di osservazione. Pertanto, essendo l incremento pari a 67 casi/anno e partendo dal numero di utenti presi in carico nel 2014 (562), si prevede un totale di prese in carico, nel triennio, pari a 763 casi (Tabella 6) Quindi, al fine di dimensionare la domanda ed il numero complessivo di pazienti da prendere in carico in cure domiciliari di I livello, alla fine del triennio, si prevede l arruolamento totale (soggetti ultrasessantacinquenni più soggetti di età inferiore ai 65 anni) di circa casi il I anno, il II anno e il III anno (Tabella 6). Tabella 6. Cure Domiciliari I livello Target Utenti > 65 aa e <65 aa ASL NA 1 Centro Casi totali >65 aa Casi totali < 65 aa Casi totali (utenti > 65 aa + 11

12 I anno ( ) II anno ( ) III anno ( ) 629 (562+67) 696 (629+67) 763 (696+67) utenti < 65 aa) Al fine di dimensionare la domanda ed il numero complessivo di pazienti da prendere in carico in cure domiciliari di II livello, alla fine del triennio, si prevede un incremento (soggetti ultrasessantacinquenni) di circa 341 casi (23%) sui 1485 dell incremento previsto per i casi del II e III livello di cure domiciliari (Tabella 7). Tabella 7. Cure Domiciliari II livello Target Utenti > 65 aa ASL NA 1 Centro Incremento 341 casi >65 aa in 3 anni Numero di utenti > 65 aa Casi totali >65 aa I anno II anno III anno Per le cure domiciliari di III livello, alla fine del triennio, l incremento previsto è di 15 utenti con età > 65 anni e 19 con età < 65 anni (Tabella 8), per le Cure Palliative è di 137 (incremento del 30% nella programmazione aziendale) (Tabella 9), mentre per la NAD è di complessivi 1129 casi. Tabella n. 8. Cure Domiciliari di III livello Target utenti > 65 aa e < 65 aa. ASL Napoli 1 Centro Incremento 15 casi >65 in 3 anni Numero di utenti > 65 aa I anno 5 17 (12+5) II anno 5 22 (17+5) III anno 5 27 (22 +5) Incremento 19 casi < 65 aa in 3 anni Numero di utenti < 65 aa 6 94 (88+6) (94+6) (100+7) Casi totali (utenti > 65 aa + utenti < 65 aa)

13 Tabella n. 9. Cure Palliative Target utenti : terminali ASL Napoli 1 Centro Incremento Numero di utenti Casi totali 137 casi in 3 anni I anno II anno III anno Analisi Utenti/Accessi (Decreto n 1/2013) Tenuto conto del numero di pazienti previsto per anno in cure domiciliari I livello, dell individuazione dei 3 profili di cura per livello di assistenza, della distribuzione del numero di utenti per profilo (45% profilo, 40% profilo e 15% profilo ) e del criterio di assorbimento di risorse impegnate nell assistenza (frequenza settimanale di interventi necessari alla realizzazione dei piani assistenziali), si riporta il numero massimo di accessi per figura professionale ai sensi del Decreto n. 1/2013, calcolato sul massimo stabilito per ciascuna figura professionale per profilo (Tabella 10). Tabella 10. Cure Domiciliari I livello Accessi infermieri, terapisti riabilitazione, OSS ANNO target casi n. acc. max infermiere/ mese per utente (Decreto n.1/2013) n. accessi totali anno infermiere n.acc. max ter. riab./ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno ter. riab. n.acc.max OSS/ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno OSS I anno 2993 profilo profilo profilo Totale II anno 3633 profilo profilo profilo

14 Totale III anno 4274 profilo profilo profilo Totale Tenuto conto della necessità di garantire la presenza di operatori socio sanitari e di terapisti della riabilitazione anche nell ambito delle cure domiciliari di II, III livello e TDCP, ai sensi della Delibera Regionale n.41/2011 e del Decreto Commissariale n.1/2013, si riporta il fabbisogno complessivo, in via presuntiva, di accessi di terapisti della riabilitazione e di operatori socio sanitari per la durata dell app (3 anni), suddiviso per anno in cure domiciliari II-III livello e Cure Palliative (tabelle 11,12e13). La distribuzione del numero di utenti per profilo (45% profilo, 40% profilo e 15% profilo ) risulta calcolato alla stregua del I livello di cure domiciliari, mentre per il criterio di assorbimento di risorse impegnate nell assistenza (frequenza settimanale di interventi necessari alla realizzazione dei piani assistenziali) è stato preso in considerazione il numero massimo di accessi per terapisti della riabilitazione e OSS ai sensi del Decreto n. 1/2013, calcolato sul massimo stabilito per ciascuna figura professionale per profilo. Tabella 11. Cure Domiciliari II livello Accessi terapisti della riabilitazione e OSS ANNO target casi n.acc. max ter. riab./ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno ter. riab. n.acc.max OSS/ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno OSS I anno 466 profilo profilo profilo Totale II anno

15 profilo profilo profilo Totale III anno 693 profilo profilo profilo Totale Tabella 12. Cure Domiciliari III livello Accessi terapisti della riabilitazione e OSS ANNO target casi n.acc. max ter. riab./ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno ter. riab. n.acc.max OSS/ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno OSS I anno 111 profilo profilo profilo Totale II anno 122 profilo profilo profilo

16 Totale III anno 134 profilo profilo profilo Totale Tabella 13. Cure Palliative accessi terapisti della riabilitazione e OSS ANNO target casi n.acc. max ter. riab./ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno ter. riab. n.acc.max OSS/ mese per utente (Decreto n.1/2013) n.accessi totali anno OSS I anno 502 profilo profilo profilo Totale II anno 548 profilo profilo

17 profilo Totale III anno 594 profilo profilo profilo Totale Fabbisogno presunto di accessi La definizione del fabbisogno di accessi ai fini della gara di app da indire per le cure domiciliari di I-II-III livello e Cure Palliative deve tener conto delle analisi sinora effettuate: - target utenti del 3,5% da raggiungere in 3 anni (Tabella 5) - rapporto target utenti /numero di accessi massimo per figura professionale ai sensi del Decreto n. 1/2013 (Tabella ) - numero di accessi per figura professionale registrato nell ultimo anno nel servizio di cure domiciliari I livello (ai sensi della Delibera aziendale n. 594/2012 e successive proroghe) (Tabella 3) - rapporto percentuale del numero di accessi, erogati nell ultimo anno, suddiviso per figure professionali. Tale rapporto evidenzia una maggiore necessità di accessi infermieristici (57.7%) rispetto a quelli effettuati dagli OSS (36.9%) e dai terapisti della riabilitazione (5.4%) (Tabella 13) Pertanto, tenuto conto di tutto quanto rappresentato, del numero di accessi infermieristici calcolati ai sensi del Decreto n.1/2013 (Tabella ) e del mantenimento del rapporto percentuale (rispettivamente 57.7, 36.9 e 5.4%) tra le tre figure professionali, si ritiene che il fabbisogno di accessi (infermieristici, OSS e terapisti della riabilitazione), in via presuntiva, da richiedere per tutta la durata dell app sia il seguente (Tabella 13): Tabella 13. Cure Domiciliari I II III livello e Cure Palliative- Fabbisogno accessi Cure Domiciliari I livello Operatori percentuale di accessi erogati per fig.professionale (attività pregressa) 2993 utenti (I anno) 3633 utenti (II anno) 4274 utenti (III anno) Infermiere 57,7% T. Riabilitazione 5,4 %

18 Logopedista OSS 36,9 % Cure Domiciliari II livello percentuale di accessi erogati per fig.professionale (attività pregressa I Livello) 466 utenti (I anno) 580 utenti (II anno) 693 utenti (III anno) Infermiere 57,7% / / / T. Riabilitazione 5,4 % Logopedista OSS 36,9 % Cure Domiciliari III livello percentuale di accessi erogati per fig.professionale (attività pregressa I Livello) 111 utenti (I anno) 122 utenti (II anno) 134 utenti (III anno) Infermiere 57,7% / / / T. Riabilitazione 5,4 % Logopedista OSS 36,9 % Cure Palliative percentuale di accessi erogati per fig.professionale (attività pregressa I Livello) 502 utenti (I anno) 548 utenti (II anno) 594 utenti (III anno) Infermiere 57,7% / / / T. Riabilitazione 5,4 % Logopedista OSS 36,9 % In definitiva, nella Tabella 14, si riporta il fabbisogno degli accessi totali di infermieri, terapisti della riabilitazione, OSS in Cure Domiciliari e TDCP. 18

19 Tabella 14. Cure Domiciliari I- II- III livello e Cure Palliative- Fabbisogno accessi Totali Operatori percentuale di accessi erogati per fig.professionale (attività pregressa in Cure Domiciliari I livello) n. accessi (I anno) n. accessi (II anno) n. accessi (III anno) Infermiere 57,7% T. Riabilitazione 5,4 % Logopedista OSS 36,9 % In conclusione, se ai 3511 anziani in Cure Domiciliari di I livello previsti entro il 2017 (Target utenti 3,5%), si aggiungono gli utenti in Cure Domiciliari di II e III livello, l Azienda prenderà in carico circa ultrasessantacinquenni alla fine del triennio

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