Provincia di Imperia
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- Roberta Blasi
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1 Regione Liguria Provincia di Imperia Assessorato alla Formazione Professionale, Sviluppo occupazionale e Servizi per l impiego Settore Politiche attive per il lavoro, Formazione professionale, Servizi sociali DIRITTO / DOVERE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROCEDURA DI SELEZIONE DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI TRIENNALI DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE 2005/2008 P.O.R. OBIETTIVO /2006 MISURA C2 Delibera di Giunta Provinciale n. 550 del 12/10/2005 FONDO SOCIALE EUROPEO MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI REGIONE LIGURIA Sito Internet: Provincia di Imperia - Percorsi triennali di formazione professionale Pagina 1 di 10
2 INDICE 1. Riferimenti normativi Pag Finalità e caratteristiche del progetto Pag Tipologie formative Pag Metodologie didattiche adottate Pag Destinatari delle azioni Pag Soggetti proponenti Pag Monitoraggio ed accompagnamento Pag Risorse disponibili Pag Parametri di costo applicabili Pag Procedure di selezione e valutazione dei progetti Pag Modalità per la presentazione dei progetti Pag. 9 Pagina 2 di 10
3 1. RIFERIMENTI NORMATIVI Le presenti disposizioni trovano riferimento sulle seguenti fonti normative e programmatiche: Regolamento (CE) N. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali che disciplinano l insieme dei fondi strutturali, ne definiscono gli ambiti d azione, le forme di coordinamento, gli obiettivi prioritari e le attività ammesse oltre che le procedure di programmazione e attuazione, modificato con Regolamento (CE) n. 1105/2003 del Consiglio del 26 maggio 2003; Regolamento (CE) N. 1784/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 che definisce i compiti, il campo di applicazione e le attività finanziabili dal Fondo Sociale Europeo nell ambito degli obiettivi nn. 1, 2 e 3; Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004 che modifica il Regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai fondi strutturali e che revoca il regolamento (CE) n. 1145/2003; Regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda i sistemi di gestione e di controllo dei contributi concessi nell ambito dei fondi strutturali, modificato con Regolamento (CE) n. 2355/2002 della Commissione del 27 dicembre 2002; Programma Operativo della Regione Liguria (POR) Ob. 3 - FSE , approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C(2000)2072 del 21 settembre 2000, e successiva presa d atto da parte del Consiglio Regionale con provvedimento n. 58 del 30/10/2001 e modificato a seguito della revisione di metà periodo ai sensi dell art. 14 comma 2 del regolamento (CE) n. 1260/99 con decisione n. C(2004)2020 del 1 luglio 2004; Complemento di Programmazione ob approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n del , validato dal Comitato di Sorveglianza ob. 3 della Regione Liguria nella seduta del 23/24 novembre 2000 e modificato in sede di revisione di metà periodo del P.O.R. con deliberazione della Giunta Regionale n. 871 del 6 agosto 2004, previa validazione del Comitato di Sorveglianza Ob. 3 della Regione Liguria nella seduta del 22/23 giugno 2004; Disposizioni attuative azioni Fondo Sociale Europeo POR Obiettivo 3 anno 2005/2006 approvate con deliberazione della Giunta Regionale n del 23/12/2004; Legge regionale 5 novembre 1993 n. 52 recante Disposizioni per la realizzazione di politiche attive del lavoro e successive modifiche ed integrazioni; Programma triennale dei servizi per l impiego, delle politiche formative e del lavoro della Regione Liguria per gli anni , approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 6 del 10 febbraio 2004; Legge 17 maggio 1999 n. 144 e, in particolare, l art. 68 concernente l obbligo di frequenza ad attività formative; Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Legge n. 53 del 28 marzo 2003 (Norme generali sull istruzione e sui livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale); Decreti legislativi n. 76/05 e 77/05, applicativi della legge n. 53/03; Protocollo d intesa con Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR) e con Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali (MPLS) per la Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di Istruzione e di Formazione approvato con d.g.r. n. 981 del 13/09/2002 e sottoscritto formalmente il 24/11/2002; Accordo Quadro tra MIUR, MPLS, Regioni, Province Autonome di Trento e Bolzano, Province, Comuni e Comunità Montane, sottoscritto in Conferenza Unificata il 19 giugno 2003; Accreditamento sedi formative, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 965 del 6/8/2003 e successive modificazioni e integrazioni; Piano annuale delle politiche formative e del lavoro 2005 della Provincia di Imperia, relativamente al P.O.R. Obiettivo 3, approvato con delibera di Consiglio Provinciale n. 5 del 11/4/2005; Disposizioni attuative del Piano annuale delle Politiche formative e del lavoro 2005 relativamente al P.O.R. Obiettivo 3, approvate con delibera di Giunta Provinciale n. 230 del 11/5/2005; Pagina 3 di 10
4 Deliberazione Giunta Regionale n. 766 del 8/7/2005 Individuazione dei soggetti attuatori dell iniziativa regionale sperimentale Percorsi di qualificazione professionale 2005/2008 ; Deliberazione Giunta Regionale n. 767 del 8/7/2005, in cui si autorizzano le Province ad attivare un massimo di 3 Percorsi di qualificazione professionale ; Deliberazione Giunta Regionale n del 7/10/2005 avente ad oggetto Autorizzazione all avvio delle attività corsuali delle Province della Spezia, Imperia e Savona Percorsi di qualificazione professionale 2005/ FINALITÀ E CARATTERISTICHE DEL PROGETTO I Percorsi triennali di qualificazione professionale sono rivolti ai giovani che nel corso degli anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005 hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado. La Provincia di Imperia aderisce ai principi espressi nella Deliberazione Giunta Regionale n. 767/2005, nella prospettiva di gestire, dall anno formativo , la totalità di tali percorsi nel territorio di riferimento, fatte salve le innovazioni che dovessero essere introdotte dall approvazione del Decreto legislativo sul secondo ciclo o da altre modifiche alle norme vigenti. Al momento attuale la Provincia, con il presente documento, recepisce i contenuti dell iniziativa regionale sperimentale Percorsi di qualificazione professionale 2005/2008, al fine di conformare ad essi i percorsi a titolarità provinciale. Il percorso formativo permette all allievo di conseguire: una qualifica professionale con buone prospettive di occupabilità; la possibilità di prosecuzione in percorsi di diploma professionale di istruzione e formazione tecnica superiore. I progetti ammessi ai Percorsi di qualificazione professionale dovranno avere le seguenti caratteristiche: durata triennale; mirare ad una formazione culturale ampia dei giovani, in riferimento alle aree/comunità professionali interessate, attraverso forme di interazione tra istruzione e formazione professionale; consentire il conseguimento di una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e corrispondente al secondo livello europeo (decisione del Consiglio 85/368/CEE). Gli obiettivi ed i contenuti da sviluppare nei Progetti saranno conseguentemente: Obiettivi generali del processo formativo L azione formativa dovrà mirare alla crescita ed alla valorizzazione della persona umana come elemento centrale del processo di apprendimento e dovrà perseguire: l aumento della libertà e della responsabilità nelle scelte relative ai percorsi formativi e alle opzioni di vita; il successo formativo conforme alle disposizioni di ogni persona; la coscienza di ciascuno circa la propria identità come persona e come cittadino; l'agevolazione dell'inserimento nella vita produttiva nel rispetto delle singole potenzialità; la continuità del processo di formazione lungo tutto il corso della vita. A tal fine dovranno essere sviluppate le capacità, le conoscenze, le abilità e le competenze che consentano l effettiva partecipazione al mondo del lavoro. L elevazione del livello culturale dovrà essere perseguito mediante il potenziamento delle capacità di partecipare ai valori della cultura, del lavoro, della civiltà e della convivenza sociale e di contribuire al loro sviluppo. In particolare si dovrà operare affinché ogni giovane possieda una rappresentazione adeguata della realtà anche nei suoi connotati culturali e scientifici. Pagina 4 di 10
5 Si dovrà operare affinché ogni giovane giunga a possedere i requisiti per intervenire nella realtà in cui vive, assumendo un ruolo lavorativo attivo dotato di competenze operative di processo, e sapendo utilizzare in autonomia le tecniche e le metodologie previste. Le attività dovranno essere coerenti nel senso del risultato, mentre il percorso sarà definito autonomamente dai Soggetti Attuatori con gli obiettivi relativi alle competenze di base, così come definiti nel Documento tecnico per l avvio del percorso articolato di partenariato istituzionale a livello nazionale in raccordo con il livello regionale per la definizione degli standard formativi, di cui all art. 4 dell Accordo quadro sancito in Conferenza unificata il 19 giugno 2003 tra il Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane. Obiettivi formativi relativi alle competenze di base Gli obiettivi formativi relativi alle competenze di base vengono articolati in quattro aree: area dei linguaggi; area scientifica; area tecnologica; area storico socio economica. Tali obiettivi fanno riferimento ad una accezione di competenze di base più ampia di quella tradizionalmente utilizzata nella formazione professionale, in quanto non sono concepiti solo con riferimento all occupabilità delle persone ma anche al fine di garantire i pieni diritti di cittadinanza, a partire dal possesso di un quadro culturale di formazione di base. Le divisioni tra le aree non coincidono necessariamente con la più tradizionale articolazione scolastica delle discipline, ma esprimono gli obiettivi da raggiungere e non il percorso da compiere. Il raggiungimento degli obiettivi relativi alle competenze di base deve essere infatti costruito sui centri di interesse dei giovani, legati allo sviluppo della persona, al contesto di riferimento, allo sviluppo delle competenze professionali. Per quanto concerne gli obiettivi formativi riferiti alle competenze professionali, i Soggetti Attuatori sono tenuti a garantire la coerenza anche qui nel senso del risultato, mentre il percorso sarà definito autonomamente dai Soggetti Attuatori mediante il Repertorio di classificazione delle aree e delle figure professionali da cui debbono trarre la denominazione iniziale dei percorsi, che potranno successivamente differenziarsi per figure professionali, secondo lo schema di seguito indicato. 3. TIPOLOGIE FORMATIVE Al fine di impostare il lavoro su una base metodologica e contenutistica già consolidata, i percorsi di nuova attivazione dovranno privilegiare un profilo formativo di area professionale entro cui progressivamente delineare i percorsi di indirizzo. Questo comporta l adozione iniziale di denominazioni a banda larga, mentre l indirizzo verrà specificato nel corso dell attività formativa (con la possibilità di mirare anche a più figure relative alla stessa comunità professionale per lo stesso gruppo classe) e comunque all inizio del terzo anno del percorso formativo. L articolazione dei percorsi prevede, pertanto, 3 (tre) anni formativi, della durata di ore ciascuno, così distinte: percorso comune al gruppo-classe nella misura di 900 ore annue; interventi personalizzati nell ambito dei Laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti (LARSA), con frequenza obbligatoria, nella misura di 150 ore annue. Pagina 5 di 10
6 Il primo anno si caratterizza per l orientamento attivo entro il settore di riferimento. Durante il primo anno formativo è prevista pertanto una congrua attività di accoglienza, orientamento e formazione di base, con possibilità di modifiche dell area professionale di riferimento. Sempre a partire dal primo anno formativo, si dovranno avviare tutti i laboratori che consentano la concretizzazione delle opzioni metodologiche previste con particolare riferimento alle attrezzature ed alle tecniche necessarie. Il secondo anno mira al rafforzamento del patrimonio di conoscenze, abilità, competenze e capacità personali e prevede uno stage di supporto all apprendimento. Il terzo anno mira al completamento formativo ed all autonomia della persona in riferimento al ruolo professionale. La qualifica rappresenta il riferimento prioritario del progetto sia in senso professionale sia pedagogico. Essa è concepita non come somma di componenti, bensì in una visione integrale ed unitaria del processo formativo. È previsto uno stage di validazione. Il percorso triennale prevede la seguente ripartizione percentuale della struttura didattica: area scienze umane (14%) area scientifica (13%) area professionale (33%) stage (17%) laboratorio di recupero e sviluppo degli apprendimenti LARSA (14%) laboratorio di sviluppo delle capacità personali (9%). 4. METODOLOGIE DIDATTICHE ADOTTATE Le metodologie previste privilegiano la didattica attiva e l apprendimento dall esperienza, centrata sulle competenze e sul profilo educativo, culturale e professionale del destinatario. Ciò significa realizzare il più possibile Laboratori di apprendimento (personali, sociali, professionali) specificati in compiti che richiedono una integrazione delle diverse discipline o aree formative coinvolte. Questo al fine di realizzare un approccio amichevole che valorizza l esperienza dei giovani e conduce in modo induttivo verso traguardi di sapere soddisfacenti, orientati a compiti concreti, valutati sulla base di specifici prodotti. I formatori si impegnano a mirare l azione educativa in riferimento ad obiettivi formativi significativi e motivanti per gli allievi, nella forma dei Piani Personalizzati degli Studi che ogni gruppo docente è chiamato a realizzare strutturandoli in Unità di Apprendimento (UA). In ingresso ed in itinere dovranno essere attivate azioni di riconoscimento dei crediti formativi comunque acquisiti, in via formale e non. È prevista l attivazione di un Laboratorio di sviluppo delle capacità personali con il fine di potenziare la coscienza di sé, la relazione e comunicazione, il rapporto con il contesto, la gestione dei compiti e dei problemi, il metodo di apprendimento, il lavoro cooperativo, in una prospettiva interdisciplinare. Infine, nell ambito dei percorsi dovrà essere obbligatoriamente adottato un modello di portfolio/libretto formativo tramite il quale documentare la progressione dell allievo in ogni fase, consentendogli di svolgere un ruolo di corresponsabilità nella conduzione del processo formativo che lo riguarda. L applicazione e l osservanza di tali indicazioni sarà monitorata dalla Provincia attraverso incontri periodici di monitoraggio. Pagina 6 di 10
7 5. DESTINATARI DELLE AZIONI I giovani in possesso del Diploma di Scuola Secondaria di Primo Grado conseguito negli anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005. N allievi standard: 18, fino ad un massimo di 22 allievi per corso, senza ulteriori aggravi economici per l amministrazione. Sono possibili ingressi lungo il percorso di nuovi candidati, dopo opportuna verifica delle capacità, conoscenze, abilità e competenze, a seguito della quale il Direttore del soggetto attuatore potrà riconoscere i crediti formativi inserendo il soggetto in questione nel percorso formativo prescelto. Nel rispetto di tali criteri, gli ingressi sono possibili anche nel secondo e terzo anno. 6. SOGGETTI PROPONENTI Centri Provinciali di Formazione Professionale - Enti di Formazione Professionale che hanno ottenuto l accreditamento per la macrotipologia Attività riferita all obbligo formativo ai sensi della deliberazione della Giunta Regionale n. 965 del 6/8/2003 e successive modificazioni ed integrazioni. La presentazione delle proposte è peraltro riservata ai soggetti che, avendo partecipato all avviso di procedura di selezione dei progetti di cui alla D.G.R del 23/12/2004, e pur avendo raccolto iscrizioni in numero adeguato non abbiano avuto alcun progetto ammesso al finanziamento. A tal fine dovrà essere presentata una versione aggiornata e adeguata dei progetti non approvati o non finanziati e l elenco delle iscrizioni con dati anagrafici completi. L intento è di non sovrapporre la programmazione provinciale a quella regionale, ma di agire in una prospettiva di sistema, garantendo prioritariamente le esigenze formative ed educative già espresse dai ragazzi e dalle loro famiglie rispetto all offerta predisposta per l anno , a seguito della procedura di selezione attivata con la Deliberazione Giunta Regionale n.1661 del 23/12/2004. È necessario che i soggetti di cui sopra siano in regola con gli adempimenti per la certificazione della spesa (Reg. C.E. 438/2001 e successive modifiche), qualora abbiano ricevuto finanziamenti sulla base del Piano annuale 2002 (requisito di ammissibilità richiesto per tutti i tipi di soggetto proponente). Inoltre, il soggetto proponente dovrà attestare e descrivere la capacità realizzativa, per ciascun corso proposto, in particolare: adeguatezza dei locali, in relazione sia allo svolgimento delle attività didattiche e formative, sia al rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, di prevenzione incendi e di infortunistica; adeguatezza didattica, con particolare riferimento alla disponibilità di laboratori, con relativa strumentazione per le aree professionali nelle quali il soggetto attuatore intende operare; adeguatezza tecnologica, con particolare riferimento alla tipologia delle attrezzature e strumenti rispondenti all evoluzione tecnologica; disponibilità di attrezzature e strumenti ad uso sia collettivo che individuale. Il soggetto proponente dovrà in fase di presentazione del progetto indicare la sede operativa presso cui sarà attuato il corso. Tale sede non può essere variata in fase di erogazione, se non previo parere favorevole della Provincia. I Centri/Enti dovranno inoltre esplicitare le eventuali partnership attivate, con particolare riferimento alle eventuali collaborazioni con le istituzioni scolastiche. Pagina 7 di 10
8 7. MONITORAGGIO ED ACCOMPAGNAMENTO Lungo tutto il percorso formativo la Provincia attiverà un opportuno coordinamento con il Gruppo di lavoro regionale preposto alle attività di monitoraggio ed accompagnamento al fine di: contribuire allo sviluppo della sperimentazione formativa triennale; monitorare in forma sistemica le attività formative; accompagnare lo svolgimento delle attività formative con azione promozionali di sensibilizzazione, predisposizione di report di monitoraggio e valutazione. 8. RISORSE DISPONIBILI Per la realizzazione dell iniziativa provinciale Percorsi triennali di qualificazione professionale , è stimata, relativamente alla prima annualità 2005/2006, la cifra complessiva di ,corrispondente all attuazione di n. 2 corsi, così suddivisa: Bilancio Regionale 2005, P.O.R. Ob /2006 Asse C Misura C2, risorse appositamente assegnate dalla Regione Liguria con delibera di Giunta n del 7/10/ PARAMETRI DI COSTO APPLICABILI Costo ora allievo 7,25 Il servizio mensa è valutato 1/ora. Per approfondimenti sulle voci di costo ammissibili, fare riferimento alle Disposizioni attuative del Piano annuale delle Politiche formative e del lavoro 2005 relativamente al P.O.R. Obiettivo 3, approvate con delibera di Giunta Provinciale n. 230 del 11/5/ PROCEDURE DI SELEZIONE E VALUTAZIONE DEI PROGETTI Le procedure di selezione dei progetti sono state individuate, tenendo conto della tipologia degli interventi, nel rispetto della normativa vigente, comunitaria, nazionale e regionale. Si fa ricorso a una procedura aperta di selezione dei progetti in accordo con i principi di parità di trattamento, di trasparenza e di proporzionalità. La valutazione dei progetti da ammettere a finanziamento è di competenza del Settore Politiche attive per il lavoro - Formazione professionale; allo scopo è stato costituito un apposito nucleo di valutazione, che la Provincia di Imperia ha formalmente individuato con Provvedimento Dirigenziale n. i del 25/5/2005. Il sistema di valutazione garantirà la massima trasparenza, obiettività ed omogeneità della valutazione, posizionando le domande presentate, sulla base del punteggio acquisito da ciascuna di esse, in apposite graduatorie, diverse per ciascuna tipologia progettuale. La valutazione delle domande è articolata in: istruttoria normativa; istruttoria di merito; istruttoria tecnico-organizzativa; istruttoria tecnico-pedagogica; istruttoria economica. Gli esiti della valutazione dei progetti presentati saranno sottoposti all approvazione degli organi competenti entro 60 giorni dalla data di scadenza del relativo bando, a meno che il numero e la complessità dei progetti pervenuti non giustifichi tempi più lunghi. Le attività che non risulteranno finanziabili con le risorse a bando, sia perché riferite a domande non accolte, sia perché poste in zona di graduatoria non attivabile, non acquisiscono alcun titolo preferenziale per l approvazione in bandi successivi. Pagina 8 di 10
9 11. MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI I progetti dovranno essere presentati in copia originale e su floppy-disk (o CD Rom) entro la scadenza indicata. La richiesta di finanziamento dovrà essere presentata in regola con la vigente normativa in materia di imposta di bollo e firmata dal legale rappresentante dell organismo presentatore o da un suo delegato, allegando fotocopia di un documento valido d identità. Ciascun progetto deve essere presentato in busta chiusa, recante in alto a sinistra l indicazione del soggetto proponente e la dicitura Percorsi triennali di qualificazione professionale Gli Organismi formativi dovranno allegare l ipotesi di piano di utilizzo dei formatori, coordinatori/tutor, nonché dei locali e delle attrezzature utilizzate per la gestione dei corsi. Dovranno essere trasmessi alla Provincia copia dell'atto costitutivo e dello statuto del soggetto proponente / capofila dell A.T.I./A.T.S., se non già agli atti dell Amministrazione Provinciale. In caso di documentazione già agli atti, il soggetto proponente / capofila dell A.T.I./A.T.S. dovrà dichiarare la attuale validità di quanto già depositato all Amministrazione, ovvero comunicare le variazioni intervenute. Dovrà essere inoltre allegata la dichiarazione di consenso, ai sensi del D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003. La mancata presentazione di tutta o di parte della documentazione richiesta comporterà l esclusione del progetto dalla valutazione. I Progetti possono essere presentati con le seguenti modalità: consegna a mano: entro le ore del 28/10/2005. La consegna va effettuata presso Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Imperia Viale Matteotti 147 Imperia spedizione tramite servizio postale: i progetti devono pervenire entro il 28/10/2005 (non fa fede il timbro postale) al seguente indirizzo Provincia di Imperia Settore Politiche attive per il lavoro, Formazione professionale, Servizi sociali Viale Matteotti IMPERIA (IM) Pagina 9 di 10
10 Si ricorda che la presentazione di progetti in base al presente Avviso costituisce, da parte del proponente, accettazione di tutte le norme contenute nelle stesse e negli allegati da compilare, nonché di quelle contenute nei provvedimenti e nei documenti di riferimento, emessi dalle autorità regionali, nazionali e comunitarie. Per quanto non espressamente indicato nel presente documento si applicano le Disposizioni attuative del Piano annuale delle Politiche formative e del lavoro 2005 relativamente al P.O.R. Obiettivo 3, approvate con delibera di Giunta Provinciale n. 230 del 11/5/2005, che si intendono integralmente richiamate nel presente avviso per farne parte integrante e sostanziale. Ogni chiarimento in merito alle presenti Disposizioni potrà essere richiesto a: Provincia di Imperia Settore Politiche attive per il lavoro, Formazione professionale, Servizi sociali Piazza Roma Imperia Tel IL DIRIGENTE Dott.ssa Adele DE FELICE L ASSESSORE Francesco CASTAGNINO Pagina 10 di 10
1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
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