Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella Analisi di 235 casi e revisione della letteratura

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella Analisi di 235 casi e revisione della letteratura"

Transcript

1 Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella Analisi di 235 casi e revisione della letteratura ANDREA BALLARIN,ZENO FRANCHINI,CARMELO D ATRI,ROBERTO MARCHI,UMBERTO TEDESCHI Chirurgia Generale I - Ospedale Civile Maggiore - Verona Corrispondenza a: Dott. Umberto Tedeschi - Chirurgia Generale I - Piazzale Stefani, Verona Riassunto La biopsia del linfonodo sentinella (BLNS) nel carcinoma della mammella si è rapidamente e precocemente diffusa nella pratica clinica. Attualmente esistono ancora pochi studi prospettici randomizzati, il tasso di falsi negativi è variabile e non è ancora noto il suo ruolo sulla prognosi. L obiettivo di questo lavoro è la valutazione degli elementi della metodica del linfonodo sentinella che rimangono ancora non ben definiti, alla luce della letteratura e della nostra casistica. Da settembre 1999 fino a luglio 2005, sono state considerate 235 pazienti sottoposte allo studio del linfonodo sentinella. In 143 casi abbiamo utilizzato il radiotracciante, in 89 il radiotracciante associato a colorante vitale, in 3 il colorante. La procedura è stata eseguita in 224 casi in un tempo unico con esame estemporaneo del linfonodo sentinella (LNS). Le percentuali di identificazione ottenute sono del 97.9% con il radiotracciante, 100% con la metodica combinata e del 66.7% con il colorante vitale. Il LNS è risultato positivo in 52 casi; in 26 casi l esame estemporaneo ha correttamente predetto la positività del definitivo e in 172 ne ha correttamente predetto la negatività. Analizzando i dati e la letteratura vengono discusse indicazioni e metodo di esecuzione della BLNS. Parole chiave: carcinoma mammario, linfonodo sentinella Summary Sentinel lymph-node biopsy for breast cancer. Analysis of 235 cases and review of the literature. A. Ballarin, Z. Franchini, C. D Atri, R. Marchi, U. Tedeschi Sentinel lymph-node biopsy for breast cancer has been rapidly adopted in clinical practice. At the present time few prospective randomised studies exist, the false negative rate is variable and its role with regard to prognosis is not well known. Introduzione Lo studio del linfonodo sentinella (LNS) nel carcinoma della mammella è una tecnica che,nel giro di pochi anni,si è rapidamente e precocemente diffusa nella pratica clinica.nello stesso momento,e con la medesima rapidità,si è osservata un evoluzione delle sue indicazioni e delle modalità di esecuzione. Questa rapida diffusione è legata anche al fatto che spesso è la paziente a richiedere l applicazione della procedura,indotta dai mezzi di informazione di massa,in modo talvolta non corretto.bisogna però considerare che,attualmente,è stato pubblicato un solo studio prospettico randomizzato che ne definisce l attendibilità 1 e di un secondo studio prospettico in corso,il National Surgical Adjuvant Breast and Bowel Project (NSABP) B-32, 583

2 Chirurgia Italiana vol. 58 n. 5 pp sono stati presentati i risultati preliminari nel novembre Inoltre,il tasso di falsi negativi riportati negli studi che confrontano la biopsia del LNS con la linfoadenectomia ascellare completa è variabile e il ruolo che hanno questi falsi negativi nell influenzare la prognosi delle pazienti non è ancora definito,in quanto non sono ancora disponibili i risultati a lungo termine di studi clinici randomizzati tuttora in corso. La variabilità di dati può essere spiegata dal fatto che attualmente non esiste un univoco e ben preciso ordine di condotta.tuttavia,numerosi studi osservazionali sulle recidive linfonodali ascellari dopo biopsia del LNS risultato negativo hanno dimostrato che tale metodica risulta affidabile se condotta con indicazioni e metodi corretti 3-9 (Tab.I). L obiettivo di questo lavoro è la valutazione degli elementi della metodica del LNS che rimangono ancora non ben definiti,alla luce della letteratura e della casistica della Chirurgia Generale I dell Ospedale Civile Maggiore di Verona,al fine di nica.l età media è di 58 anni con un range da 31 a 84 anni.la media delle dimensioni del tumore primitivo,considerando l istotipo infiltrante,risulta di 13.3 mm di diametro con range da 4 a 30 e mediana di 12 mm.suddividendo il numero delle pazienti in relazione alla dimensione del tumore,si ottiene che 17 avevano un tumore minore o uguale a 5 mm,76 tra 6 e 10 mm,87 tra 11 e 20 mm e 23 tra 21 e 30 (Tab.II).Considerando i carcinomi in situ l estensione media risulta di 20 mm (5-75 mm). La sede della malattia a livello mammario è descritta nella Tab.II. In 9 casi la neoplasia è risultata essere multicentrica o multifocale. Per quanto riguarda l istotipo delle lesioni,153 sono stati i casi di carcinoma duttale infiltrante di cui 42 associati a rilevante (maggiore del 40%) componente in situ; 18 i casi di carcinoma lobulare infiltrante, 12 di carcinoma tubulare,5 di mucinoso e 2 di midollare.trentadue sono i carcinomi duttali in situ e 13 altri istotipi (Tab.II). Si sono considerati i seguenti criteri di esclusione: una pregressa chirurgia che possa alterare le connessioni linfatiche tra mammella e cavo ascellare,quali ampie asportazioni di tessuto mammario (maggiori di un quadrante) e interventi sulle strutture linfonodali ascellari o che prevedano un incisione ascellare (per esempio mastoplastica),una pregressa radioterapia a livello ascellare o mammario e una chemioterapia primaria.sono state escluse anche pazienti in gravidanza,accertata o presunta,e in allattamento (Tab.III). In tutte le pazienti arruolate si è valutata la negatività per metastasi dei linfonodi ascellari sia all esame obiettivo sia alla valutazione ecografica.nei casi dubbi si è prodefinire quale sia il modus operandi attualmente più corretto. Materiali e metodi A partire da settembre 1999 fino a luglio 2005,256 pazienti sono state sottoposte a biopsia del LNS presso la Chirurgia Generale I dell Ospedale Civile Maggiore di Verona. Al fine di apprendere la metodica, 21 di questi 256 casi sono stati eseguiti,prima di utilizzare routinariamente la procedura,procedendo allo svuotamento ascellare di principio dopo l identificazione e l asportazione del LNS.In 4 di questi casi il LNS è risultato essere metastatico.non si sono riscontrati casi di positività ascellare a fronte di un sentinella negativo; il tasso di falsi negativi è risultato quindi nullo.la percentuale di identificazione ottenuta è risultata del 95.2%,non essendo stato reperito il linfonodo in 1 solo caso. Esclusi i 21 casi per acquisizione della metodica,235 sono quindi le pazienti avviate allo studio del LNS con criteri di applicazione cli- The aim of this study was to evaluate the elements of sentinel lymph-node biopsy that have yet to be clearly defined, by reference to the literature and our own experience. From September 1999 to July 2005, we considered 235 consecutive patients undergoing sentinel lymph-node biopsy. We used the radioactive tracer in 143 cases, and the radiotracer combined with vital blue dye in 89 cases. Vital blue dye was used alone in only 3 cases. In 224 cases the sentinel lymph-node biopsy was performed in a single session, using frozen sections to evaluate the sentinel node. The identification rate obtained was 97.9% with the radiotracer, 100% with the combined procedure and 66.7% with vital blue alone. The sentinel node proved positive in 52 cases. The frozen sections correctly predicted the positive result of the definitive histopathological analysis in 26 cases and correctly predicted a negative result in 172. We discuss the indications and methods of sentinel lymph-node biopsy, analysing our own data and those reported in the literature. Key words: breast cancer, sentinel lymph node Chir Ital 2006; 58, 5:

3 Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella Tab. I. Recidive linfonodali ascellari dopo biopsia del linfonodo sentinella risultato negativo. Autore Numero Periodo medio Recidive linfonodali pazienti di follow-up ascellari (%) (mesi) Badgwell DB (24-43) 0 (0) Giard S (0.1) Jeruss JS (1-98) 2 (0.3) Kokke MC (24-54) 1 (0.9) Langer I (12-64) 1 (0.7) Veronesi U (24-84) 3 (0.3) Zavagno G (0) Totale (0.2) Tab. II. Caratteristiche delle pazienti. Numero pazienti % Età anni anni anni anni oltre 71 anni Diametro < 6 mm del tumore 6-10 mm (infiltranti) mm mm Sede Quadranti esterni del tumore Quadranti interni Piano sagittale superiore Piano sagittale inferiore Area centrale Multicentrico/multifocale Istotipo Duttale infiltrante Lobulare infiltrante Tubulare Mucinoso Midollare Altri Duttale in situ puro microinfiltrante ceduto a una valutazione citologica tramite agoaspirato ecoguidato (Tab.III). Prima della biopsia del LNS 47 pazienti sono state sottoposte a Mammotome,27 a una tumorectomia, 7 a entrambe le procedure e 4 a tumorectomia seguita poi da un allargamento della pregressa exeresi perché la lesione neoplastica coinvolgeva o giungeva in prossimità dei margini. Il giorno precedente l intervento di asportazione del LNS,232 pazienti sono state sottoposte a iniezione a livello mammario,in sede intradermica sulla proiezione cutanea del tumore,di tracciante radioattivo e successiva linfoscintigrafia.solo in 3 casi di carcinoma duttale in situ (CDIS) all inizio della nostra esperienza non è stato utilizzato il tracciante radioattivo,ma solo il colorante vitale. Il radiotracciante utilizzato è costituito da microparticelle di albumina umana colloidale (Nanocoll ) marcata con Tc99m.La dose somministrata è di MBq in cc di volume.la sede di iniezione utilizzata è quella intra-subdermica in corrispondenza della proiezione cutanea della neoplasia se essa è palpabile.nei casi di lesioni non palpabili,la neoplasia è stata centrata con polvere di carbone e il tracciante iniettato in sede intrasubdermica in corrispondenza del punto di ingresso della traccia.nelle lesioni multicentriche/multifocali la via di somministrazione scelta è quella sub-periareolare. L acquisizione linfoscintigrafica iniziava entro 3-5 minuti dall iniezione.è stato così identificato il numero di linfonodi captanti e l ordine di captazione in caso di linfonodi sentinella multipli. Al momento dell induzione dell anestesia,in 92 pazienti sono stati 585

4 Chirurgia Italiana vol. 58 n. 5 pp Tab. III. Criteri di esclusione delle pazienti. Pregressa radioterapia sulla mammella o cavo ascellare Chemioterapia primaria (solo protocolli sperimentali) Pregressa biopsia ampia con escissione anche cutanea al quadrante supero-esterno Pregressi interventi ai linfonodi dell ascella Pregressi interventi con incisione ascellare (per esempio mastoplastica) Presenza di metastasi ai linfonodi ascellari evidenziate clinicamente ed ecograficamente (nei casi dubbi: conferma con citologia ecoguidata) Gravidanza o allattamento Il LNS è stato identificato e asportato in 231 casi su 235,con una perdioattività maggiore del 10% rispetto al più caldo,i linfonodi colorati e qualunque linfonodo sospetto per dimensione o consistenza identificato alla palpazione dell ascella.in accordo con la letteratura,abbiamo riservato l esame estemporaneo al massimo ai primi 3 linfonodi asportati e nei rari casi in cui ne sono stati rimossi altri,questi ultimi sono stati esaminati con metodica standard all esame definitivo. All inizio della nostra esperienza l intervento di ricerca e asportazione del LNS è stato sempre effettuato in anestesia generale,con esame estemporaneo del/i linfonodo/i asportato/i (224 casi).successivamente,nei casi a basso rischio per macrometastasi e,comunque,nei casi in cui l intervento a livello mammario era stato già effettuato e l esame istologico escludeva fattori di rischio,si è scelta la procedura in anestesia locale con esame istologico definitivo del LNS.Inoltre, nel nostro Centro,sono giunte 8 pazienti che erano state studiate presso gli ospedali di Villafranca e di Isola della Scala in cui,per motivi organizzativi,non è possibile effettuare la ricerca e lo studio del LNS. Queste pazienti hanno eseguito la sola biopsia del LNS in anestesia locale con valutazione istologica definitiva presso il nostro Centro e iniettati 2-3 cc di colorante vitale (Patent Blue V) in sede sub-periareolare.in 3 di questi 92 casi,come si è detto,il colorante vitale è stato l unico tracciante utilizzato; nei rimanenti 89 casi il colorante è stato, dunque,utilizzato in combinazione con il radiotracciante. L intervento inizia identificando, tramite la sonda rivelatrice (Neoprobe 2000 ),a cute integra,il punto di maggiore emissione a livello ascellare. In quella sede si pratica un incisione di circa 2 cm,sulla guida della sonda ci si approfonda nell adipe ascellare fino all identificazione del linfonodo emittente.se il colorante vitale ha raggiunto lo stesso linfonodo,la sua identificazione viene facilitata visivamente.il linfonodo viene asportato avendo cura di legare i linfatici afferenti ed efferenti e,dopo l asportazione,si controlla se vi sono ulteriori foci di emissione nell ascella,in quel caso la procedura viene ripetuta al fine di asportare il successivo linfonodo.se la radioattività misurata risulta inferiore al 10% della captazione del linfonodo più caldo,la procedura termina.viene definito primo LNS quello più caldo e la numerazione continua in relazione al grado di emissione.sono stati asportati,quindi,tutti i linfonodi con rahanno proseguito l iter terapeutico nella sede iniziale. A livello mammario sono state effettuate 27 mastectomie e 208 interventi conservativi.in caso di riscontro di metastasi all esame istologico,si è eseguita la linfoadenectomia ascellare completa dei tre livelli di Berg. Lo studio anatomopatologico del LNS è stato condotto seguendo il protocollo GIVOM (Gruppo Interdisciplinare Veneto di Oncologia Mammaria) 10.Per l esame istologico estemporaneo al criostato,i linfonodi con diametro minore o uguale a 0.5 cm sono stati tagliati macroscopicamente in 2 parti lungo l asse maggiore dalla capsula all ilo,mentre da quelli di dimensioni maggiori sono state ottenute sezioni ogni 2-3 mm.per ogni campione ottenuto sono state esaminate 2 sezioni,eseguite con il criostato a intervalli di 40 μ.per la valutazione definitiva,dall inclusione in paraffina si sono ottenute 2 sezioni consecutive dello spessore di 5 μ,eseguite a 3 livelli a 40 μ di distanza uno dall altro.una delle due sezioni ottenute a ogni livello è stata colorata con ematossilina-eosina.le rimanenti sezioni sono state utilizzate per l analisi immunoistochimica con anticorpi anticitocheratine AE1/AE3 per la ricerca di micrometastasi e di cellule tumorali isolate (CTI). In caso di linfoadenectomia ascellare,i linfonodi sono stati esaminati con metodica standard: i linfonodi con diametro minore o uguale 5 mm sono stati inclusi in toto,mentre quelli di maggiori dimensioni sono stati sezionati.sono stati analizzati solo 2 livelli per ogni inclusione. Risultati 586

5 Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella centuale di identificazione globale del 98.3%.Considerando le diverse metodiche le percentuali sono così suddivise:utilizzando il solo colorante vitale l identificazione si è ottenuta in 2 casi su 3 (66.7%),con il tracciante radioattivo in 140 casi su 143 (97.9%),con la combinazione delle due metodiche tale percentuale sale al 100% (89 casi identificati su 89).Ponendo l attenzione sulla procedura combinata,è stata valutata la concordanza delle due metodiche nell identificazione del LNS,definita come casi in cui le due procedure hanno identificato lo stesso linfonodo in rapporto ai casi in cui sia il colorante vitale sia il radiotracciante sono migrati a livello dei linfonodi ascellari.il valore ottenuto è di 96.6% (86/89).I casi discordanti osservati sono stati,infatti,3 (Tab.IV). Il numero medio di linfonodi identificati e asportati è di 1.66 (range:1-4).in 112 pazienti (112/235,47.6%) è stato identificato e asportato più di un LNS.In 27 di questi 112 casi con linfonodi sentinella multipli sono stati trovati linfonodi metastatici.in 4 di questi 27 casi (14.8%) il linfonodo metastatico non era il primo. Complessivamente,in 52 casi è stata riscontrata una positività del LNS,con una percentuale rispetto al totale di 22.5%.Nove pazienti sono state sottoposte all intervento in anestesia locale richiedendo solo l esame istologico definitivo,in 2 di queste pazienti è stato necessario ricorrere alla linfoadenectomia in un secondo tempo (22.2%). In 222 casi il LNS è stato analizzato con esame istologico estemporaneo,che in 26 casi ha correttamente predetto la positività del definitivo e in 172 ne ha correttamente predetto la negatività.in 24 pazienti,invece,è risultato falsamente ne- Tab. IV. Tasso di identificazione con i diversi traccianti. Tracciante Numero Non identificati % identificazione Blue Patent V Nanocoll-Tc99m Combinata (concordanza 96.6%) Totale 235 gativo alla luce del definitivo; la linfoadenectomia ascellare in queste pazienti è stata,quindi,eseguita in un secondo momento. Considerando questi falsi negativi al congelatore,in 4 casi si trattava di macrometastasi,in 15 di micrometastasi e in 3 di CTI.Nei rimanenti 2 casi è risultato positivo un linfonodo non captante.il tasso di falsi negativi relativo all esame estemporaneo è risultato del 48% (24/50) (Tab.V). Il riscontro di micrometastasi si è osservato in ben 20 pazienti su 52 casi di positività del LNS (38.5%). Abbiamo completato lo svuotamento in 17 di queste 20 pazienti. In 2 casi tale procedura non è stata effettuata per rifiuto delle pazienti e in 1 caso per motivi legati all età.i casi osservati di CTI sono invece 3. Prendendo in considerazione le 32 pazienti con diagnosi preoperatoria di carcinoma intraduttale che sono poi state sottoposte alla metodica,la diagnosi è risultata di carcinoma microinvasivo in 9 casi. Nei casi di CDIS,il LNS è risultato micrometastatico in una sola delle pazienti con la forma intraduttale pura e l esame del successivo svuotamento ascellare non ha evidenziato altre metastasi. La procedura di ricerca e asportazione del LNS è stata ben tollerata da tutte le pazienti;sono state osservate 2 complicanze:un caso di sanguinamento postoperatorio,risolto con l emostasi in sala operatoria,e un caso di malattia di Mondor.Questa patologia consiste in una tromboflebite delle vene superficiali della mammella e della parete toracica e è descritta dopo chirurgia Tab. V. Risultati dell analisi istopatologica dei linfonodi sentinella. Ai 222 casi in tabella, vanno aggiunti, per ottenere il totale di 235 pazienti, 9 casi in cui non è stato effettuato l esame estemporaneo e 4 casi in cui il LNS non è stato identificato. Negativi Positivi Totali all estemporaneo all estemporaneo Negativi al definitivo Positivi al definitivo Totali

6 Chirurgia Italiana vol. 58 n. 5 pp mammaria o in conseguenza a traumi della parete toracica.si manifesta con dolore,senso di tensione a livello mammario,dove si apprezza palpatoriamente e visivamente un solco cutaneo simile a una corda che si risolve spontaneamente nel giro di 2-8 settimane 11. Il follow-up delle pazienti,condotto in collaborazione con il Registro Tumori di Patologia Mammaria di Verona,prevedeva una visita a scadenza semestrale con ecografia del cavo ascellare e,una volta all anno,l esame era completato da una mammografia e da un radiogramma del torace. Delle 235 pazienti considerate,131 sono quelle operate prima del settembre 2003; di queste,117 hanno un follow-up compreso tra 24 e 60 mesi,con una media di 38 mesi.novantasei sono i casi nei quali si era dimostrata la negatività del LNS, mentre 21 sono state sottoposte a svuotamento ascellare. Nel gruppo delle 96 pazienti,dopo biopsia del LNS risultato negativo, non si è osservata alcuna recidiva locoregionale,mentre in 1 caso si è osservata la comparsa,a distanza di 41 mesi,di metastasi ossee. Considerando le rimanenti 21 pazienti,sottoposte a linfoadenectomia ascellare completa,si è osservata 1 recidiva regionale a livello ascellare dopo 28 mesi,trattata con l asportazione chirurgica e radioterapia sul cavo.in questo caso il numero di linfonodi asportati con lo svuotamento era adeguato (13 linfonodi negativi su 13) e le caratteristiche del tumore erano: T1c (20 mm),g2,con invasione angiolinfatica.in 1 caso si è osservata la comparsa di una neoplasia alla mammella controlaterale a 13 mesi dall intervento.infine,1 caso ha sviluppato metastasi multiple dopo 23 mesi. 588 Discussione Il trattamento del carcinoma mammario ha subito enormi cambiamenti nell arco dell ultimo secolo e in particolare nell ultimo quarantennio.questi cambiamenti sono stati una diretta conseguenza del mutare delle teorie patogenetiche e fisiopatologiche che stanno alla base di questa malattia. Considerando l ultima di queste teorie,descritta da Hellman 12,che vede il cancro della mammella come uno spettro di malattie con una tendenza alla metastasizzazione che aumenta in relazione alla dimensione e alla progressione del tumore,una linfoadenectomia ascellare completa,quando il cavo ascellare è indenne,risulta essere un sovratrattamento.tra le varie metodiche,alternative allo svuotamento ascellare,proposte per lo studio dei linfonodi ascellari,lo studio del LNS è ormai accettato come valido e attendibile.questo risulta vero,però,solamente se si applica questa tecnica utilizzando precise indicazioni ed eseguendola in modo corretto e non prima di aver percorso un adeguata curva di apprendimento 13. Nella casistica presentata,i casi di biopsia del LNS seguiti da svuotamento ascellare di principio sono 21,tutti eseguiti utilizzando il radiotracciante.per quanto riguarda specificamente il chirurgo,infatti,la curva di apprendimento,consigliata in letteratura,varia,indicativamente,tra i 20 e i 60 casi e appare importante la verifica del tasso di identificazione del sentinella e del tasso di falsa negatività raggiunti in questa fase,che dovrebbero essere rispettivamente maggiore del 90% e minore o uguale al 5% 13, La percentuale di identificazione ottenuta prima di iniziare la nostra esperienza è del 95.2%,con un tasso di falsi negativi nullo. La percentuale di casi in cui si evidenziano linfonodi positivi ascellari aumenta proporzionalmente all aumentare delle dimensioni tumorali,rimanendo limitata a circa il 30% nei tumori fino a 2 cm (T1) e raggiungendo il 60 % nei T3; per questo motivo all aumentare delle dimensioni tumorali,in una frazione sempre minore di pazienti sarà possibile,eseguendo la metodica del LNS,evitare una linfoadenectomia ascellare completa.inoltre,il tasso di falsi negativi relativi allo studio del LNS aumenta nei tumori di maggiori dimensioni Per questi motivi,all inizio della nostra esperienza abbiamo utilizzato come indicazione il limite di 3 cm,come consigliato nella Consensus Conference di Philadelphia 13,in seguito abbiamo limitato la biopsia del LNS ai tumori inferiori ai 2 cm. Nella nostra casistica,infatti,la media delle dimensioni tumorali è di 13,3 mm e il maggior numero di pazienti (212/235 corrispondenti al 90.2 %) aveva un tumore inferiore o uguale a 2 cm. Agli esordi dell applicazione della metodica del LNS,la presenza di una neoplasia multicentrica (MC) era considerata una controindicazione,sulla base della convinzione che lesioni in quadranti diversi della mammella potessero essere drenati verso linfonodi diversi nel cavo ascellare,rendendo la metodica inaffidabile.alla luce di recenti studi,che dimostrano come il deflusso linfatico di tutta la mammella convogli dapprima nel plesso subareolare di Sappey e da qui si diriga alla catena linfonodale ascellare,è nato il concetto di LNS della mammella e non del tumore Sulla base di queste premesse anatomofisiologiche,in 9 casi di MC abbia-

7 Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella casi in cui il trattamento del tumore primitivo ha richiesto una mastectomia o un estesa demolizione del quadrante supero-esterno,in quanto,qualora si rilevasse una microinfiltrazione all istologico,la metodica non sarebbe più applicabile 50. Con queste premesse,sono state sottoposte a biopsia del LNS 32 pazienti con CDIS:in 9 casi era presente microinvasività,i restanti 23 erano intraduttali puri.la scelta di sottoporre alla metodica le pazienti con istotipo puro è stata determinata dalla necessità di eseguire, per l estensione della lesione,una mastectomia in 10 casi,in 4 casi un ampia quadrantectomia del quadrante supero-esterno e nei rimanenti casi per la presenza di caratteristiche istologiche (dimensioni,grading,comedonecrosi) sfavorevoli.in nessuno dei 9 tumori microinvasivi,il LNS è risultato positivo,mentre in 1 caso dei 23 definiti puri (4.35%),ma con caratteristiche di rischio per microinvasione, si è riscontrata una micrometastasi linfonodale nel sentinella seguita dalla negatività dei linfonodi derivanti dal successivo svuotamento ascellare.in letteratura sono presenti studi che hanno dimostrato incidenze di metastasi linfonodali in presenza di CDIS puro che vanno dallo 0% al 3% Per questo motivo consideriamo un sovratrattamento l applicazione della biopsia del LNS a tutti i casi di CDIS,ritenendola,invece,corretta in presenza di probabile o dimostrata microinvasività. Per la ricerca del LNS,abbiamo utilizzato il colorante vitale eseguendo la metodica combinata (doppio tracciante) in 89 casi e come unico tracciante,all inizio dell esperienza,solamente in 3 casi; raffrontato alla metodica con radiotracciante esso presenta alcuni limella laddove le connessioni con i linfatici ascellari sono più dirette; in assenza di dati certi,in questi casi particolari,resta consigliabile procedere direttamente alla linfoadenectomia ascellare completa. L applicazione della metodica ai casi di CDIS è sempre stata oggetto di discussione; in realtà,almeno teoricamente,non trattandosi di un carcinoma invasivo,lo studio dei linfonodi ascellari non sarebbe indicato in questi casi.il vero problema consiste nel fatto che è difficile documentare una sicura assenza di microinvasione stromale.sono state individuate alcune caratteristiche del CDIS che si correlano con una maggiore percentuale di microinvasione e che possono essere considerate probabili indicatori di microinvasività:massa tumorale maggiore di 3-5 cm,microcalcificazioni estese,grading elevato e istotipo comedo L atteggiamento mantenuto,nell ambito della casistica qui esposta,è il seguente:nelle pazienti in cui vi è una diagnosi preoperatoria di un piccolo carcinoma intraduttale,l intervento chirurgico si è limitato al trattamento del tumore primitivo.l utilizzo a tappeto della biopsia del LNS in questi casi rappresenterebbe un sovratrattamento ed esporrebbe alla limitazione di non poter più utilizzare questa metodica nel caso di un successivo tumore infiltrante omolaterale e al rischio di eseguire la biopsia linfonodale in un certo numero di casi nei quali non è necessaria.la biopsia del LNS come secondo intervento è stata,quindi, riservata ai casi in cui l esame istologico del pezzo operatorio del tumore ha dimostrato una componente microinfiltrante,un grading elevato o la presenza di necrosi comedonica.la biopsia del LNS in prima battuta è stata eseguita nei mo applicato la metodica iniettando il tracciante in sede sub-periareolare.la percentuale di identificazione ottenuta è stata del 100% e la frazione di linfonodi sentinella positivi nel gruppo MC è risultata del 22.2% (2/9),sovrapponibile a quella osservata nei tumori unifocali (22.5%).Il tasso di falsi negativi nei tumori MC non sembra correlato alla multicentricità,bensì alla dimensione del focus neoplastico maggiore Analogamente alla presenza di multicentricità,anche una pregressa asportazione del tumore primitivo costituiva una classica controindicazione alla biopsia del LNS.Nei casi da noi analizzati,34 avevano subito una precedente tumorectomia,altri 4 alla tumorectomia si è aggiunto un intervento di allargamento della pregressa escissione che,in 1 caso ha condotto a eseguire una quadrantectomia supero-interna.in tutti i casi,comunque,è stato possibile individuare il LNS ottenendo un tasso di identificazione del 100%.Il numero medio di linfonodi sentinella asportati è di 1.7.In 11 di questi 38 casi (28.9%),il LNS è risultato positivo e,di questi 11,9 non dimostravano positività nel successivo svuotamento ascellare. Come nel caso dei multicentrici e multifocali,la metodica non sembra perdere di attendibilità;quanto emerso nella nostra esperienza è infatti supportato da studi recenti presenti in letteratura La somministrazione del tracciante,in questi casi,può essere eseguita sia in sede intra-subdermica ai lati della cicatrice,sia in sede subareolare Non esistono invece,attualmente,studi che valutino l affidabilità della metodica dopo ampie demolizioni,comprendenti lo strato cutaneo,in particolare del quadrante supero-esterno della mam- 589

8 Chirurgia Italiana vol. 58 n. 5 pp miti.innanzitutto,la tecnica è meno standardizzata,maggiormente legata alla soggettività dell operatore;non permette di avere un segnale che indica esattamente la posizione del LNS e,in secondo luogo, di misurare la captazione dello stesso linfonodo.inoltre,è strettamente legata ai tempi di esecuzione: se l incisione ascellare viene praticata troppo presto rispetto all iniezione,si corre il rischio di sezionare i collettori linfatici tributari del LNS e quindi impedirne la colorazione; d altro canto,se si attende troppo prima dell incisione,si possono trovare molti linfonodi colorati anche a valle del sentinella,rendendone difficile l individuazione e costringendo all asportazione di un numero eccessivo di linfonodi, non esistendo una soglia sotto la quale il linfonodo non possa essere considerato sentinella.tramite una revisione della letteratura sull affidabilità dei traccianti,abbiamo recentemente analizzato la percentuale di identificazione del LNS ottenibile con l utilizzo dei due diversi traccianti e della loro combinazione.ci siamo basati sui dati della letteratura più recente (dal 2000 a oggi) che riguardano in totale 6944 procedure 22,26,28, Nei casi esaminati le percentuali di identificazione medie risultano, nel caso del colorante vitale, dell 87.9 % ( %) e salgono al 94.4% (84-100%) con l utilizzo del radiotracciante.se dai valori percentuali di questi ultimi studi eliminiamo i casi in cui il tracciante è stato iniettato in sede intraparenchimale,metodica che si è dimostrata avere una minore capacità di identificazione del LNS 69-72,i valori medi di identificazione arrivano a 89.3% ( %) e 95.8% (93-100%),rispettivamente per il colorante e il radiotracciante.l uso 590 da si identifica esattamente il punto dove iniziare la ricerca del LNS e il colorante vitale ne facilita il prelievo poiché lo evidenzia anche visivamente; dopo l asportazione, con la sonda,è possibile misurare la radiazione residua che indica l eventuale necessità di proseguire la ricerca di ulteriori linfonodi. Confermando quanto osservato nella nostra esperienza,in letteratura vari studi hanno evidenziato casi di positività in linfonodi meno radioattivi rispetto al primo nel 15-26% La rimozione del solo linfonodo con il maggior numero di conte esporrebbe,quindi,a un significativo aumento del tasso di falsi negativi che arriva fino al 15.4% 77,78.Il problema è quindi definire quanti linfonodi sia ragionevole asportare al fine di non perdere in sensibilità.nei 4 casi di linfonodi multipli con metastasi al linfonodo diverso da primo,abbiamo riscontrato la positività nel secondo in 3 casi e nel terzo in 1 caso,nessuna positività è mai stata riscontrata nel quarto linfonodo.alcuni Autori,infatti,hanno dimostrato un accuratezza del 97-98% rimuovendo solo i primi 2 linfonodi 78,i primi 3 79,80 o i primi 4 81 linfonodi radioattivi.il problema si pone anche dal punto di vista dell esame istologico perché applicare la valutazione con il protocollo per il LNS a un gran numero di linfonodi,risulta essere una procedura troppo lunga e dispendiosa,soprattutto se eseguita come esame estemporaneo.sulla base degli studi prima citati e della nostra esperienza,è ragionevole applicare la valutazione specifica del LNS ai primi 3 linfonodi utilizzando invece la procedura standard per i linfonodi successivi 80. L introduzione dello studio del LNS con un protocollo molto più approfondito e,soprattutto,con l utidel radiotracciante si è quindi dimostrato costantemente più efficace dei coloranti in termini di capacità di identificazione del LNS. Usando le due metodiche in combinazione le percentuali di identificazione raggiunte sono ancora superiori:tale valore sale a 95.8% (89-100%) e raggiunge il 97.3% (94-100%) se non consideriamo l iniezione intraparenchimale.sempre considerando la procedura combinata è importante valutare la concordanza delle due metodiche nell identificazione del linfonodo, questa variabile risulta essere inversamente proporzionale ai casi in cui il colorante e il radiotracciante hanno identificato nello stesso soggetto linfonodi non coincidenti.nella nostra casistica la concordanza è risultata del 96.6%; in letteratura,nei casi esaminati,il valore di concordanza percentuale media è di 93.32%,con un range variabile da 72.9 a 100%.Quindi l associazione delle due metodiche permette di ottenere una maggiore percentuale di identificazione e,in una frazione non trascurabile di casi (circa 4%) quelli cioè di non coincidenza, permette di asportare sia il linfonodo caldo sia quello colorato,considerabili entrambi come possibili sentinella,che altrimenti sarebbero lasciati in loco.questo può diminuire i limiti di identificazione di ciascun metodo di ricerca e quindi il numero di falsi negativi della metodica nel suo complesso,rendendo la procedura combinata più accurata.uno studio prospettico multicentrico 73 ha inoltre verificato la riduzione significativa dei falsi negativi e,quindi,una maggiore accuratezza con metodica combinata. L utilizzo di entrambi i traccianti, infine,possiede un ulteriore vantaggio di tipo pratico 73 : con la son-

9 Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella lizzo delle tecniche di immunoistochimica ha portato all individuazione di micrometastasi e CTI che non venivano evidenziate con le tecniche standard.nella nostra esperienza,in 1 solo caso (5.9%),in presenza di micrometastasi,l esame istologico dopo linfoadenectomia ascellare ha dimostrato la presenza di altri 2 linfonodi interessati da macrometastasi.in questa paziente il tumore primitivo era un carcinoma duttale infiltrante di 10 mm,g3,con invasione linfovascolare presente e un indice di replicazione (ki 67) del 50%.In letteratura, la frequenza con cui,in presenza di micrometastasi al sentinella,si riscontrano metastasi in altri linfonodi ascellari oscilla tra il 5% e il 30% ; le percentuali più alte sono riferite da Autori che hanno applicato le indagini di immunoistochimica anche ai linfonodi dello svuotamento ascellare.sono stati inoltre evidenziati alcuni fattori predittivi di interessamento linfonodale nel resto dell ascella in presenza di micrometastasi: le dimensioni del tumore 82,84,85,il suo grading 85,le dimensioni della micrometastasi 87,la presenza di invasione linfovascolare 84,87 e il numero di linfonodi sentinella negativi 83,86.Alcuni Autori propongono di soprassedere alla linfoadenectomia di completamento,soprattutto se vi sono fattori predittivi favorevoli 83,84,88,89,mentre altri sostengono la necessità di farla comunque 85,86,90.Non vi sono comunque, attualmente,dati certi in grado di permettere l astensione allo svuotamento ascellare nelle pazienti con micrometastasi al LNS.In 3 casi abbiamo riscontrato delle CTI nel LNS e,in accordo con la letteratura, la procedura non è stata completata con l asportazione dei linfonodi dell ascella. Il mancato riconoscimento di micrometastasi al LNS è la causa più frequente di falsa negatività all esame estemporaneo Per questo motivo la discussione sulle micrometastasi introduce anche un problema di tipo organizzativo:la scelta di eseguire o meno l esame istologico estemporaneo sul LNS.Tramite una revisione della letteratura recente,si è dimostrato che il rischio di falsi negativi all estemporaneo,se non si effettuano indagini di immunoistochimica al congelatore,metodica lunga e costosa,non è trascurabile e varia dal 24% al 42% 91,94.Tale rischio è legato essenzialmente alla presenza di micrometastasi nei linfonodi asportati, quindi il tasso di falsi negativi all estemporaneo è ridotto se vi sono macrometastasi.per questo motivo, negli ultimi casi trattati,l esame al congelatore è stato riservato a quelle pazienti che presentavano all esame del T,dopo biopsia o Mammotome,fattori di rischio T1c (15-20 mm),con invasione angiolinfatica per macrometastasi.tra i 24 casi di falsa negatività dell esame estemporaneo da noi osservati,in ben 15 tale negatività era dovuta alla presenza di micrometastasi e in 3 al riscontro di CTI (18/24,75%).Gli svantaggi legati all esecuzione dell intervento in un tempo unico,utilizzando quindi l esame al congelatore,consistono essenzialmente, in primo luogo,nel rischio di incorrere in falsi negativi e quindi dover eseguire in un secondo tempo una linfoadenectomia ascellare e,in secondo luogo,nell avere costi più elevati.con l utilizzo delle tecniche di immunoistochimica al congelatore,le percentuali di falsa negatività all estemporaneo scendono al 5.5% 95,ma con un decisivo impatto sui tempi di esecuzione di tale metodica (40-50 minuti) e sui costi troppo elevati.questi svantaggi rendono improponibile una sua applicazione su vasta scala.bisogna comunque considerare che, nella nostra esperienza,che risulta in linea con i dati della letteratura 96,una linfoadenectomia ascellare differita legata alla falsa negatività dell esame estemporaneo è stata effettuata nel 10.8% (24/222) dei casi.l utilizzo dell intervento in due tempi,senza esame al congelatore,ha il vantaggio di poter eseguire la metodica in regime di day surgery,in anestesia locale e con costi assai più contenuti. L evidente svantaggio è costituito dalla necessità,in caso di positività del LNS,di eseguire un secondo intervento differito e in anestesia generale,con conseguente disagio per la paziente.al momento non esiste,dunque,un indicazione precisa all utilizzo o meno del congelatore.una proposta potrebbe essere quella di sottoporre all intervento in due tempi le pazienti con un rischio aumentato di micrometastasi al LNS,che sarebbero fonte di falsa negatività utilizzando il congelatore.queste pazienti sarebbero individuate nei casi con tumori di dimensioni ridotte e senza presenza di infiltrazione linfovascolare a livello del tumore primitivo. 591

10 Chirurgia Italiana vol. 58 n. 5 pp Bibliografia 1. Veronesi U, Paganelli G, Viale G, Luini A, Zurrida S, Galimberti V, Intra M, Veronesi P, Robertson C, Maisonneuve P, Renne G, De Cicco C, De Lucia F, Gennari R. A randomized comparison of sentinel-node biopsy with routine axillary dissection in breast cancer. N Engl J Med 2003; 349: Lyman GH, Giuliano AE, Somerfield MR, Benson AB 3 rd, Bodurka DC, Burstein HJ, Cochran AJ, Cody HS 3 rd, Edge SB, Galper S, Hayman JA, Kim TY, Perkins CL, Podoloff DA, Sivasubramaniam VH, Turner RR, Wahl R, Weaver DL, Wolff AC, Winer EP; American Society of Clinical Oncology. American Society of Clinical Oncology guideline reccomendations for sentinel lymph node biopsy in early stage breast cancer. J Clin Oncol 2005; 23(30): Badgwell BD, Povoski SP, Abdessalam SF, Young DC, Farrar WB, Walker MJ, Yee LD, Zervos EE, Carson WE 3 rd, Burak WE Jr. Patterns of recurrence after sentinel lymph node biopsy for breast cancer. Ann Surg Oncol 2003; 10: Giard S, Chauvet MP, Houpeau JL, Baranzelli MC, Carpentier P, Fournier C, Belkacemi Y, Bonneterre J. Sentinel node biopsy without systematic axillary dissection: study about 1000 procedures. Gynecol Obstet Fertil 2005; 33: Jeruss JS, Winchester DJ, Sener SF, Brinkmann EM, Bilimoria MM, Barrera E Jr, Alwawi E, Nickolov A, Schermerhorn GM, Winchester DJ. Axillary recurrence sentinel node biopsy. Ann Surg Oncol 2005; 12: Kokke MC, Jannink I, Barneveld PC, van der Linden JC, Gelderman WA, Wissing JC, Bosscha K. Incidence of axillary recurrence in 113 sentinel node negative breast cancer patients: a 3-year followup study. Eur J Surg Oncol 2005; 31: Langer I, Marti WR, Guller U, Moch H, Harder F, Oertli D, Zuber M. Axillary recurrence rate in breast cancer patients with negative sentinel lymph node (SLN) or SLN micrometastases: prospective analysis of 150 patients after SLN biopsy. Ann Surg 2005; 241: Veronesi U, Galimberti V, Mariani L, Gatti G, Paganelli G, Viale G, Zurrida S, Veronesi P, Intra M, Gennari R, Rita Vento A, Luini A, Tullii M, Bassani G, Rotmensz N. Sentinel node biopsy for breast cancer: early results in 953 patients with negative sentinel node biopsy and no axillary dissection. Eur J Cancer 2005; 41: Zavagno G, Carcoforo P, Franchini Z, Renier M, Barutta L, De Salvo GL, Maravegias K, Capitanio G, Nitti D, Lise M. Axillary recurrence after negative sentinel lymph node biopsy without axillary dissection: a study on 479 breast cancer patients. Eur J Surg Oncol 2005; 31: Zavagno G, Busolin R, Bozza F, Ramoscello S, Griggio L, Montesco MC, Valsecchi M, Capitanio G, Casara D, Dalla Pozza S, Bonazza A, Rossi CR, Meggiolaro F, Lise M. Sentinel node biopsy in breast cancer. Breast 2000; 9: Mayor M, Buron I, de Mora JC, Lazaro TE, Hernandez-Cano N, Rubio FA, Casado M. Mondor s disease. Int J Dermatol 2000; 39: Hellman S. Karnovsky memorial lecture: natural history of small breast cancers. J Clin Oncol 1994; 12: Schwartz GF, Giuliano AE, Veronesi U and the Consensus Conference Committee. Proceedings of the Consensus Conference on the role of sentinel lymph node biopsy in carcinoma of the breast, April 19-22, 2001, Philadelphia, PA, USA. Breast J 2002; 8: Sanidas EE, De Bree E, Tsiftsis DD. How many cases are enough for accreditation in sentinel lymph node biopsy in breast cancer? Am J Surg 2003; 185: Tafra L. The learning curve and sentinel node biopsy. Am J Surg 2001; 182: Clarke D, Newcombe RG, Mansel RE and the ALMANAC Trialists Group. The learning curve in sentinel node biosy: the ALMANAC experience. Ann Surg Oncol 2004; 11: Euhus DM, Peters GN, Leitch AM, Saboorian H, Mathews D, Erdman W, Anglin B, Huth J. Validating the performance of the mammary sentinel lymph node team. J Surg Oncol 2002; 79: Cox CE, Bass SS, Boulware D, Ku NK, Berman C, Reintgen DS. Implementation of new surgical technology: outcome measures for lymphatic mapping of breast carcinoma. Ann Surg Oncol 1999; 6: Giuliano AE. Sentinel lymph node biopsy for breast cancer; not yet the standard of care. N Engl J Med 1998; 339: Cody HS 3 rd, Hill AD, Tran KN, Brennan MF, Borgen PI. Credentialing for breast lymphatic mapping: how many cases are enough? Ann Surg 1999; 229: O Hea BJ, Hill AD, El-Shirbiny AM, Yeh SD, Rosen PP, Coit DG, Borgen PI, Cody HS 3 rd. Sentinel lymph node biopsy in breast cancer: initial experience at Memorial Sloan-Kettering Cancer Center. J Am Coll Surg 1998; 186: Bauer TW, Spitz FR, Callans LS, Alavi A, Mick R, Weinstein SP, Bedrosian I, Fraker DL, Bauer TL, Czerniecki BJ. Subareolar and peritumoral injection identify similar sentinel nodes for breast cancer. Ann Surg Oncol 2002; 9: Grant RN, Tabah EJ, Adair FE. The surgical significance of the subareolar plexus in cancer of the breast. Surgery 1953; 33: Klimberg VS, Rubio IT, Henry R, Cowan C, Colvert M, Korourian S. Subareolar versus peritumoral injection for location of the sentinel lymph node. Ann Surg 1999; 229: Linehan DC, Hill AD, Akhurst T, 592

11 Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella Yeung H, Yeh SD, Tran KN, Borgen PI, Cody HS 3 rd. Intradermal radiocolloid and intraparenchimal blue dye injection optimize sentinel node identification in breast cancer patients. Ann Surg Oncol 1999; 6: Tuttle TM, Colbert M, Christensen R, Ose KJ, Jones T, Wetherille R, Friedman J, Swenson K, McMasters KM. Subareolar injection of 99mTc facilitates sentinel lymph node identification. Ann Surg Oncol 2002; 9: Roumen RMH, Geuskens LM, Valkenburg JGH. In search of the true sentinel node by different injection techniques in breast cancer patients. Eur J Surg Oncol 1999; 25: Zavagno G, Meggiolaro F, Rossi CR, Casara D, Pescarini L, Marchet A, Denetto V, Baratella P, Lise M. Subareolar injection for sentinel node biopsy in breast cancer. Eur J Surg Oncol 2002; 28: Borgstein PJ. Functional lymphatic anatomy for sentinel node biopsy in breast cancer; echoes from the past and the periareolar blue method. Ann Surg 2000; 232: Maza S. Peritumoral versus subareolar administration of technetium-99m nanocolloid for sentinel lymph node detection in breast cancer: preliminary results of a prospective intra-individual comparative study. Eur J Nucl Mol Imaging 2003; 30: Nathanson SD. Pathways of lymphatic drainage from the breast. Ann Surg Oncol 2001; 8: Tanis PJ. Anatomy and physiology of lymphatic drainage of the breast from the prospective of sentinel node biopsy. J Am Coll Surg 2001; 192: Zavagno G, Rubello D, Franchini Z, Meggiolaro F, Ballarin A, Casara D, Denetto V, Marchet A, Rampin L, Polico C, Nitti D, Mariani G, Italian Study Group on Radioguided Surgery and ImmunoScintigraphy. Axillary sentinel lymph nodes in breast cancer: a single lymphatic pathway drains the entire mammary gland. Eur J Surg Oncol 2005; 31: Fernandez K. Is sentinel lymphadenectomy accurate in multifocal and multicentric breast cancer? Ann Surg Oncol 2002; 9: S16-S Goyal A, Newcombe RG, Mansel RE, Chetty U, Ell P, Fallowfield L, Kissin M, Sibbering M, ALMANAC Trialists Group. Sentinel lymph node biopsy in patients with multifocal breast cancer. Eur J Surg Oncol 2004; 30: Jin Kim H, Heerdt AS, Cody HS 3 rd, Van Zee KJ. Sentinel lymph node drainage in multicentric breast cancer. Breast J 2002; 8: Kumar R, Jana S, Heiba SI, Dakhel M, Axelrod D, Siegel B, Bernik S, Mills C, Wallack M, Abdel-Dayem HM. Retrospective analysis of sentinel node localization in multicentric palpable and non palpable breast cancer. J Nucl Med 2003; 44: Kumar R, Potenta S, Alavi A. Sentinel lymph node biopsy in multifocal and multicentric breast cancer. J Am Coll Surg 2004; 198: Mertz L, Mathelin C, Marin C, Gairard B, Chenard MP, Brettes JP, Bellocq JP, Constantinesco A. Subareolar injection of Tc99m-sulphur colloid for sentinel node identification in multifocal invasive breast cancer. Bull Cancer 1999; 86: Ozmen V, Muslumanoglu M, Cabioglu N, Tuzlali S, Ilhan R, Igci A, Kecer M, Bozfakioglu Y, Dagoglu T. Increased false negative rates in sentinel lymph node biopsies in patients with multi-focal breast cancer. Breast Cancer Res Treat 2002; 76: Schrenk P, Wayand W. Sentinel-node biopsy in axillary lymph-node staging for patients with multicentric breast cancer. Lancet 2001; 357: Tousimis E, Van Zee KJ, Fey JV, Hoque LW, Tan LK, Cody HS 3 rd, Borgen PI, Montgomery LL. The accuracy of sentinel lymph node biopsy in multicentric and multifocal invasive breast cancer. J Am Coll Surg 2003; 197: Wong SL, Edwards MJ, Chao C, Tut- tle TM, Noyes RD, Carlson DJ, Laidley AL, McGlothin TQ, Ley PB, Brown CM, Glaser RL, Pennington RE, Turk PS, Simpson D, McMasters KM, University of Louisville Breast Cancer Study Group. The effect of prior breast biopsy method and concurrent definitive breast procedure on success and accuracy of sentinel lymph node biopsy. Ann Surg Oncol 2002; 9: Haigh PI, Hansen NM, Qi K, Giuliano AE. Biopsy method and excision volume do not affect success rate of subsequent sentinel lymph node dissection in breast cancer. Ann Surg Oncol 2000; 7: Miner TJ, Schriver CD, Jaques DP, Maniscalco-Theberge ME, Krag DN. Sentinel lymph node biopsy for breast cancer: the role of previous biopsy on patient eligibility. Am Surg 1999; 65: Luini A, Galimberti V, Gatti G, Arnone P, Vento AR, Trifiro G, Viale G, Rotmensz N, Fernandez JR, Gilardi D, Paganelli G. The sentinel node biopsy after previous breast surgery: preliminary results on 543 patients treated at the European Institute of Oncology. Breast Cancer Res Treat 2005; 89: Klauber-DeMore N, Tan LK, Liberman L, Kaptain S, Fey J, Borgen P, Heerdt A, Montgomery L, Paglia M, Petrek JA, Cody HS, Van Zee KJ. Sentinel lymph node biopsy: is it indicated in patient with high-risk ductal carcinoma-insitu and ductal carcinoma-in-situ with microinvasion? Ann Surg Oncol 2000; 7: King TA, Farr GH Jr, Cederbom GJ, Smetherman DH, Bolton JS, Stolier AJ, Fuhrman GM. A mass on breast imaging predicts coexisting invasive carcinoma in patients with a core biopsy diagnosis of ductal carcinoma in situ. Am Surg 2001; 67: Zunzunegui RG, Chung MA, Oruwari J, Golding D, Marchant DJ, Cady B. Casting-type calcifications with invasion and high-grade ductal carcinoma in situ: a more aggressive disease? Arch Surg 2003; 138: Zavagno G, Carcoforo P, Marconato 593

12 Chirurgia Italiana vol. 58 n. 5 pp R, Franchini Z, Scalco G, Burelli P, Pietrarota P, Lise M, Mencarelli R, Capitanio G, Ballarin A, Pierobon ME, Marconato G, Nitti D. Role of axillary sentinel lymph node biopsy in patients with pure ductal carcinoma in situ of the breast. BMC Cancer 2005; 5: Kelly TA, Kim JA, Patrik R, Grundfest S, Crowe JP. Axillary lymphnode metastases in patients with a final diagnosis of ductal carcinoma in situ. Am J Surg 2003; 186: Intra M, Veronesi P, Mazzarol G, Galimberti V, Luini A, Sacchini V, Trifiro G, Gentilini O, Pruneri G, Naninato P, Torres F, Paganelli G, Viale G, Veronesi U. Axillary sentinel lymph node biopsy in patients with pure ductal carcinoma in situ of the breast. Arch Surg 2003; 138: Farkas EA, Stolier AJ, Tng SC, Bolton JS, Fuhrman GM. An argument against routine sentinel node mapping for DCIS. Am Surg 2004; 70: Trisal V, Qian D, Wagman LD. Axillary recurrence in DCIS: is axillary lymphadenectomy warranted? Am Surg 2004; 70: Meyer-Rochow GY, Martin RC, Harman CR. Sentinel node biopsy in breast cancer: a validation study and comparison of blue dye alone with triple modality localization. ANZ J Surg 2003; 73: Lauridsen MC, Garne JP, Sorensen FB, Melsen F, Lernevall A, Christiansen P. Sentinel lymph node biopsy for breast cancer. Experience with the combined use of dye and radioactive tracer at Aarhus University Hospital. Acta Onc 2004; 43: Martin RC, Derossis AM, Fey J, Yeung H, Yeh SD, Akhurst T, Heerdt AS, Petrek J, VanZee KJ, Montgomery LL, Borgen PI, Cody HS 3 rd. Intradermal isotope injection is superior to intramammary in sentinel node biopsy for breast cancer. Surgery 2001; 130: McMasters KM, Wong SL, Martin RC 2 nd, Chao C, Tuttle TM, Noyes RD, Carlson DJ, Laidley AL, McGlothin TQ, Ley PB, Brown CM, Glaser RL, Pennington RE, Turk PS, Simpson D, Cerrito PB, Edwards MJ, University of Louisville Breast Cancer Study Group. Dermal injection of radioactive colloid is superior to peritumoral injection for breast cancer sentinel lymph node biopsy: results of a multiinstitutional study. Ann Surg 2001; 233: Gipponi M, Bassetti C, Canavese G, Catturich A, Di Somma C, Vecchio C, Nicolo G, Schenone F, Tomei D, Cafiero F. Sentinel lymph node as a new marker for therapeutic planning in breast cancer patients. J Surg Onc 2004; 85: Reitsamer R, Peintinger F, Rettenbacher L, Prokop E, Sedlmayer F. Subareolar subcutaneous injection of blue dye versus peritumoral injection of technetiumlabeled human albumin to identify sentinel lymph nodes in breast cancer patients. World J Surg 2003; 27: Pelosi E, Bello M, Giors M, Ala A, Giani R, Bussone R, Bisi G. Sentinel lymph node detection in patients with early-stage breast cancer: comparison of periareolar an subdermal/peritumoral injection techniques. J Nucl Med 2004; 45: Chagpar A, Martin RC 3 rd, Chao C, Wong SL, Edwards MJ, Tuttle T, McMasters KM. Validation of subareolar and periareolar injection techniques for breast sentinel lymph node biopsy. Arch Surg 2004; 139: Beitsch PD, Clifford E, Whitworth P, Abarca A. Improved lymphatic mapping technique for breast cancer. Breast J 2001; 7: Donahue EJ. Sentinel node imaging and biopsy in breast cancer patients. Am J Surg 2001; 182: D Eredità G, Ferrarese F, Cecere V, Massa ST, de Carne F, Fabiano G. Subareolar injection may be more accurate than other techniques for sentinel lymph node biopsy in breast cancer. Ann Surg Oncol 2003; 10: Kern KA. Concordance and validation study of sentinel lymph node biopsy in breast cancer using subareolar injection of blue dye and technetium 99m sulphur colloid. J Am Coll Surg 2002; 195: Shimazu K, Tamaki Y, Taguchi T, Takamura Y, Noguchi S. Comparison between periareolar and peritumoral injection of radiotracer for sentinel lymph node biopsy in patients with breast cancer. Surgery 2002; 131: Pelosi E, Baiocco C, Ala A, Gay E, Bello M, Varetto T, Giani R, Bussone R, Bisi G. Lymphatic mapping in early stage breast cancer: comparison between periareolar and subdermal injection. Nucl Med Commun 2003; 24: Mariani G, Erba P, Villa G, Gipponi M, Manca G, Boni G, Buffoni F, Castagnola F, Paganelli G, Strauss HW. Lymphoscintigraphic and intraoperative detection of the sentinel lymph node in breast cancer patients: the nuclear medicine perspective. J Surg Oncol 2004; 85: Lin KM, Patel TH, Ray A, Ota M, Jacobs L, Kuvshinoff B, Chung M, Watson M, Ota DM. Intradermal radioisotope is superior to peritumoral blue dye or radioisotope in identifying breast cancer sentinel nodes. J Am Coll Surg 2004; 199: Chakera AH, Friis E, Hesse U, Al-Suliman N, Zerahn B, Hesse B. Factors of importance for scintigraphic non-visualisation of sentinel nodes in breast cancer. Eur J Nucl Med Mol Imaging 2005; 32: Eroglu A, Mudun A, Berberoglu K, Asoglu O, Ozmen V, Muslumanoglu M, Bozfakioglu Y, Yavuz E, Tuzlali S, Cantez S. Comparison of subdermal and peritumoral injection techniques of lymphoscintigraphy to determine the sentinel lymph node in breast cancer. Clin Nucl Med 2004; 29: Martin RC 2 nd, Edwards MJ, Wong SL, Tuttle TM, Carlson DJ, Brown CM, Noyes RD, Glaser RL, Vennekotter DJ, Turk PS, Tate PS, Sardi A, Cerrito PB, McMasters KM. Practical guidelines for optimal gamma probe detection of sentinel lymph nodes in breast cancer: results of a multi-institutional study. Surgery 2000; 128: Martin RCG, Fey J, Yeung H, Borgen PI, Cody 3 rd HS. Highest isotope count does not predict sentinel node positivity 594

13 Lo studio del linfonodo sentinella nel carcinoma della mammella in all breast cancer patients. Ann Surg Oncol 2001; 8: Quan ML, Mc Cready D, Temple DJ, McKinnon JG. Biology of lymphatic metastases in breast cancer: lessons learned from sentinel node biopsy. Ann Surg Oncol 2002; 9: Camp ER, Cendan JC, Feezor R, Lind DS, Wilkinson E, Copeland EM. The hottest sentinel lymph node is not always the positive node. Am Surg 2004; 70: Wong SL, Edwards MJ, Chao C, Tuttle TM, Noyes RD, Carlson DJ, Cerrito PB, McMasters KM. Sentinel lymph node biopsy for breast cancer: impact of the number of sentinel nodes removed on the false-negative rate. J Am Coll Surg 2001; 192: Kennedy RJ, Kollias J, Gill PG, Bochner M, Coventry BJ, Farshid G. Removal of two sentinel nodes accurately stages the axilla in breast cancer. Br J Surg 2003; 90: Mc Carter MD, Yeung H, Fey J, Borgen PI, Cody 3 rd HS. The breast cancer patient with multiple sentinel nodes: when to stop? J Am Coll Surg 2001; 192: Dabbs DJ, Johnson R. The optimal number of sentinel lymph nodes for focused pathologic examination. Breast J 2004; 10: Goyal A, Newcombe RG, Mansel RE. Clinical relevance of multiple sentinel nodes in patients with breast cancer. Br J Surg 2005; 92: Reynolds C, Mick R, Donohue JH, Grant CS, Farley DR, Callans LS, Orel SG, Keeney GL, Lawton TJ, Czerniecki BJ. Sentinel lymph node with metastasis: can axillary dissection be avoided in some patients with breast cancer? J Clin Oncol 1999; 17: Zavagno G, De Salvo GL, Bozza F, Scalco G, Marconato R, Valletta S, Racano C, Burelli P, Nitti D, Lise M. Number of metastatic sentinel nodes as predictor of axillary involvement in patients with breast cancer. Breast Cancer Res Treat 2004; 86: Carcoforo P, Bergossi L, Basaglia E, Soliani G, Querzoli P, Zambrini E, Pozza E, Feggi L. Prognostic and therapeutic impact of sentinel node micrometastasis in patients with invasive breast cancer. Tumori 2002; 88: S4-S den Bakker MA, van Weeszenberg A, de Kanter AY, Beverdam FH, Pritchard C, van der Kwast TH, Menke-Pluymers M. Non-sentinel lymph-node involvement in patients with breast cancer and sentinel node micrometastasis; too early to abandon axillary clearance. J Clin Pathol 2002; 55: Leidenius MH, Vironen JH, Riihela MS, Krogerus LA, Toivonen TS, von Smitten KA, Heikkila PS. The prevalence of non-sentinel node metastases in breast cancer patients with sentinel node micrometastases. Eur J Surg Oncol 2005; 31: Schrenk P, Konstantiniuk P, Wolfl S. Prediction of non-sentinel lymph node status in breast cancer with a micrometastatic sentinel node. Br J Surg 2005; 92: Liang WC, Sickle-Santanello BJ, Nims TA. Is a complete axillary dissection indicated for micrometastases in the sentinel lymph node? Am J Surg 2001; 182: Fournier K, Schiller A, Perry RR, Laronga C. Micrometastasis in the sentinel lymph node of breast cancer does not mandate completing axillary dissection. Ann Surg 2004; 239: Giard S, Baranzelli MC, Robert D, Chauvet MP, Robin YM, Cabaret V, Carpentier P, Dugrain MP, Fournier Ch. Surgical implication of sentinel node with micrometastatic disease in invasive breast cancer. Eur J Surg Oncol 2004; 30: Weiser MR, Montgomery LL, Susnick B, Tan LK, Borgen PI, Cody HS. Is routine intraoperative frozen-section examination of sentinel lymph nodes in breast cancer worthwhile? Ann Surg Oncol 2000; 7: Cserni G. Metastases in axillary sentinel lymph node in breast cancer as detected by intensive histopathological work-up. J Clin Pathol 1999; 52: Cserni G. A model for determining the optimum histology of sentinel lymph nodes in breast cancer. J Clin Pathol 2004; 57: Veronesi U, Paganelli G, Galimberti V, Viale G, Zurrida S, Bedoni M, Costa A, de Cicco C, Geraghty JG, Luini A, Sacchini V, Veronesi P. Sentinel-node biopsy to avoid axillary dissection in breast cancer with clinically negative lymph nodes. Lancet 1997; 349: Veronesi U, Paganelli G, Viale G, Galimberti V, Luini A, Zurrida S, Robertson C, Sacchini V, Veronesi P, Orvieto E, De Cicco C, Intra M, Tosi G, Scarpa D. Sentinel lymph node biopsy and axillary dissection in breast cancer: results in a large series. J Natl Cancer Inst 1999; 91: Chao C, Wong SL, Ackermann D, Simpson D, Carter MB, Brown CM, Edwards MJ, McMasters KM. Utility of intraoperative frozen section analysis of sentinel lymph node in breast cancer. Am J Surg 2001; 182:

14 SOCIETÀ ITALIANA DI CHIRURGIA 108 CONGRESSO Roma ottobre 2006 Hotel Cavalieri Hilton Presidente Prof. Giuseppe Cucchiara

La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma. Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it

La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma. Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma duttale in situ: : si,no, forse Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it Definizione Il carcinoma duttale in situ della mammella è una

Dettagli

II MEETING DI SENOLOGIA TERRITORIALE La. Senologia tra Territorio Ospedale e Università

II MEETING DI SENOLOGIA TERRITORIALE La. Senologia tra Territorio Ospedale e Università II MEETING DI SENOLOGIA TERRITORIALE La Senologia tra Territorio Ospedale e Università Centro Congressi Hotel Sakura Torre del Greco (Napoli) - 13-15 15 Maggio 2004 La Tecnica del Linfonodo Sentinella:

Dettagli

IL NUOVO CORSO DELLA TERAPIA LOCO-REGIONALE DEL CARCINOMA MAMMARIO: L ESPERIENZA DI VICENZA

IL NUOVO CORSO DELLA TERAPIA LOCO-REGIONALE DEL CARCINOMA MAMMARIO: L ESPERIENZA DI VICENZA IL NUOVO CORSO DELLA TERAPIA LOCO-REGIONALE DEL CARCINOMA MAMMARIO: L ESPERIENZA DI VICENZA DR. L. ROTUNNO Unità Operativa Chirurgia Generale Iª I - Vicenza Prof. G. Ambrosino Fino al 1998 la chirurgia

Dettagli

VIENE DEFINITA SULLA BASE DI UN INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO PREOPERATORIO CONDIVISA A LIVELLO MULTIDISCIPLINARE CON LA DONNA

VIENE DEFINITA SULLA BASE DI UN INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO PREOPERATORIO CONDIVISA A LIVELLO MULTIDISCIPLINARE CON LA DONNA LA STRATEGIA CHIRURGICA VIENE DEFINITA SULLA BASE DI UN INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO PREOPERATORIO CONDIVISA A LIVELLO MULTIDISCIPLINARE CON LA DONNA IMAGING MICROISTOLOGIA TUMORE EREDO FAMILIARE CLINICA

Dettagli

Il linfonodo sentinella: esperienza dell Ospedale S. Chiara

Il linfonodo sentinella: esperienza dell Ospedale S. Chiara : esperienza dell Ospedale S. Chiara Mariella Bonzanini; Davide Donner; Daniela Cazzolli; Bruno Zani Trento 19 novembre 2009 1 Criteri di eligibilità 2002-2005 Ca infiltrante (diagnosi Mx e FNAB) unifocale,

Dettagli

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013. Torino 7 novembre 2013. Anatomia Patologica. Isabella Castellano

PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013. Torino 7 novembre 2013. Anatomia Patologica. Isabella Castellano PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013 Torino 7 novembre 2013 Anatomia Patologica Isabella Castellano Dipartimento di Scienze Mediche Università di Torino Anatomia

Dettagli

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,

Dettagli

Chirurgia oncoplastica nel trattamento del cancro mammario: una nuova filosofia

Chirurgia oncoplastica nel trattamento del cancro mammario: una nuova filosofia Chirurgia oncoplastica nel trattamento del cancro mammario: una nuova filosofia E dopo la diagnosi? la paura La mastectomia! Lo spettro della mastectomia ha, per anni, allontanato la donna dalla diagnosi

Dettagli

I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M. CLASSIFICAZIONE CLINICA (prima del trattamento -preoperatoria)

I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M. CLASSIFICAZIONE CLINICA (prima del trattamento -preoperatoria) I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M A cura del Dott. G.Antonini RIASSUNTO La classificazione della Unione Internazionale Contro il Cancro ha proposto una classificazione in base alle dimensioni

Dettagli

Risultati della chirurgia per cancro gastrico

Risultati della chirurgia per cancro gastrico Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Dir. prof. F. Caracciolo Risultati della chirurgia per

Dettagli

Requisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della mammella

Requisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della mammella SIAPEC PIEMONTE Concordanza e uniformità di refertazione diagnostica nelle anatomie patologiche della Regione Piemonte Requisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della mammella Statement

Dettagli

11 Incontro di Oncologia ed Ematologia

11 Incontro di Oncologia ed Ematologia 11 Incontro di Oncologia ed Ematologia Sestri Levante, 18 maggio 2013 Maria Sironi C è ancora un ruolo per la citologia da agoaspirato con ago sottile nella diagnostica dei noduli mammari? 1 mm Quali tecniche

Dettagli

Il Linfonodo Sentinella nel Tumore della Tiroide

Il Linfonodo Sentinella nel Tumore della Tiroide Il Linfonodo Sentinella nel Tumore della Tiroide M. Grosso - G. Boni Centro Regionale di Medicina Nucleare Università di Pisa INTRODUZIONE (I) La rimozione del Linfonodo Sentinella (LS) si basa sul concetto

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Questo testo intende fornire in maniera semplice utili informazioni su un tema di particolare importanza

Dettagli

Neoplasie della mammella - 1

Neoplasie della mammella - 1 Neoplasie della mammella - 1 Patologia mammaria FIBROADENOMA CISTI ASCESSO ALTERAZIONI FIBROCISTICHE NEOPLASIA NEOPLASIA RETRAZIONE CUTANEA Carcinoma mammario Incidenza per 100.000 donne Western Europe

Dettagli

CARCINOMA DELLA MAMMELLA

CARCINOMA DELLA MAMMELLA CARCINOMA DELLA MAMMELLA TRATTAMENTO LOCO REGIONALE e ADIUVANTE NEOPLASIE INTRAEPITELIALI DELLA MAMMELLA Neoplasia Lobulare Intraepiteliale (LIN 2-3) Nessun trattamento (dopo la diagnosi) Resezione mammaria

Dettagli

S.C. di Chirurgia Generale ed Oncologica Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova

S.C. di Chirurgia Generale ed Oncologica Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova S.C. di Chirurgia Generale ed Oncologica Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova Linfonodo sentinella: indicazioni consolidate ed emergenti C. Pedrazzoli Seminario di studio: la qualità nel trattamento

Dettagli

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara) Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

Linfonodo sentinella. AJCC (6th edition 2002) Micrometastasi e ITC. Assenza di metastasi linfonodali

Linfonodo sentinella. AJCC (6th edition 2002) Micrometastasi e ITC. Assenza di metastasi linfonodali Dieci anni di linfonodo sentinella: un primo bilancio L. Mazzucchelli Istituto cantonale di patologia, Locarno Seno Forum 2010, Lugano Linfonodo sentinella Le metastasi linfonodali sono il fattore prognostico

Dettagli

Neoplasie della mammella - 2

Neoplasie della mammella - 2 Neoplasie della mammella - 2 Fattori prognostici Numero di N+ : >3 Età e stato menopausale Diametro di T Invasione linfatica e vascolare Tipo istologico Grading Recettore per Estrogeni/Progesterone Amplificazione

Dettagli

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US

Dettagli

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 17 07.05.2014 Riporto perdite e imposte differite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Il meccanismo del riporto delle perdite ex art.

Dettagli

La qualità del trattamento e follow-up Casi particolari: gravidanza,menopausa, contraccezione, immunodepressione

La qualità del trattamento e follow-up Casi particolari: gravidanza,menopausa, contraccezione, immunodepressione La qualità del trattamento e follow-up Casi particolari: gravidanza,menopausa, contraccezione, immunodepressione GISCI Riunione operativa gruppo di lavoro di 2 livello Napoli 11 dicembre 2006 ADOLESCENTI

Dettagli

E.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore, L.E. Trodella, L. Poggesi, R.M. D Angelillo, E. Iannacone, L.Trodella!

E.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore, L.E. Trodella, L. Poggesi, R.M. D Angelillo, E. Iannacone, L.Trodella! Il trattamento stereotassico delle lesioni surrenaliche in pazienti oligometastatici affetti da NSCLC: una promettente arma per il controllo locale di malattia?! E.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore,

Dettagli

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia

Dettagli

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights 16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored

Dettagli

Stefano Burlizzi. Unità Operativa di Ginecologia Ospedale A. Perrino Brindisi

Stefano Burlizzi. Unità Operativa di Ginecologia Ospedale A. Perrino Brindisi Riv. It. Ost. Gin. - 2007 - Vol. 14 - Organizzazione di una Breast Unit: L esempio della Campania S. Burlizzi pag. 660 Organizzazione di una breast unit: l esempio della Campania Stefano Burlizzi Unità

Dettagli

PROTOCOLLO DI UTILIZZAZIONE

PROTOCOLLO DI UTILIZZAZIONE PROTOCOLLO DI UTILIZZAZIONE DEL LINFONODO SENTINELLA NEL CARCINOMA MAMMARIO 2 Copia del protocollo è disponibile al sito www.istitutoncologicoveneto.it COMPONENTI DEL PANEL Acerbi Anna Balestrieri Nicola

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Dott.ssa Rosangela Trezzi ESAME MACROSCOPICO

Dott.ssa Rosangela Trezzi ESAME MACROSCOPICO Dott.ssa Rosangela Trezzi ESAME MACROSCOPICO DESCRIZIONE MACROSCOPICA Accurata e Completa Succinta Ben organizzata Standardizzata Importanza INFORMAZIONI ESSENZIALI ALLA DIAGNOSI DOCUMENTAZIONE INTERPRETAZIONE

Dettagli

Gentile signora, Carlo Lusenti

Gentile signora, Carlo Lusenti Gentile signora, I programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell utero sono in corso nella nostra regione dal 1996, rappresentando un elemento

Dettagli

Carcinoma della prostata: INCIDENZA

Carcinoma della prostata: INCIDENZA Outcomes in Localized Prostate Cancer: National Prostate Cancer Registry of Sweden Follow-up Study JNCI - J Natl Cancer Inst. 2010 Jul 7;102(13):919-20 Trento, 13/11/2010 Di cosa si tratta? E' uno studio

Dettagli

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani

TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente

Dettagli

Circolare N.62 del 10 Aprile 2013

Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 IMU e IRPEF, obblighi dichiarativi e figli a carico Gentile cliente con la presente intendiamo informarla su alcuni aspetti in materia di IMU e IRPEF, con particolare

Dettagli

La Risonanza Magnetica della Mammella

La Risonanza Magnetica della Mammella La Risonanza Magnetica della Mammella - in 15 minuti - Dr Renzo Taschini Centro Oncologico Fiorentino RM Mammella : i requisiti 1- TECNOLOGIA Magnete ad elevato campo (1.5T o 3T) Elevata risoluzione spaziale

Dettagli

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola FOLLOW-UP NELLE PATOLOGIE NEOPLASTICHE DEL COLON Felice Cosentino PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI J Bond, Polyp Guideline, The Am J of Gastroent.,

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

ESPERIENZA REGIONE PIEMONTE ( formazione)

ESPERIENZA REGIONE PIEMONTE ( formazione) Convegno Nazionale GISMa 2009 Workshop multidisciplinare dell equipe diagnosticoterapeutica Monitoraggio degli indicatori di qualità ESPERIENZA REGIONE PIEMONTE ( formazione) Rita Bordon CPO Piemonte Francesca

Dettagli

ESPERIENZA SULLE BIOPSIE VACUUM-ASSISTED ASSISTED E LORO INDICAZIONI

ESPERIENZA SULLE BIOPSIE VACUUM-ASSISTED ASSISTED E LORO INDICAZIONI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE MEDICO-CHIRURGICHE SEZIONE DI RADIODIAGNOSTICA CATTEDRA DI RADIOLOGIA DIRETTORE: PROF. G. GANDINI RISULTATI DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING

Dettagli

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara

Dettagli

MA...CI SONO TRATTAMENTI CONSERVATIVI CHE DANNO ESITI ESTETICI CHE SONO PEGGIORI UNA MASTECTOMIA

MA...CI SONO TRATTAMENTI CONSERVATIVI CHE DANNO ESITI ESTETICI CHE SONO PEGGIORI UNA MASTECTOMIA I PICCOLI TUMORI SONO CURABILI CON TRATTAMENTI CONSERVATIVI E IN ITALIA GLI INDICATORI RELATIVI SONO BUONI PER TUTTI MA...CI SONO TRATTAMENTI CONSERVATIVI CHE DANNO ESITI ESTETICI CHE SONO PEGGIORI UNA

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura

Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura Cos è uno screening Strategia di indagini diagnostiche generalizzate, utilizzate per identificare una malattia in una popolazione standard

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore del polmone Adele Caldarella Frequenza del tumore del polmone in Italia AIRTum AIRTum Mortalità per tumore del polmone AIRTum

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico C. Cocco 1, B. Caruso 1, E. Fiorio 2 1 Laboratorio Analisi (sede di BT) 2 Oncologia (sede di BT), AOUI,

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

metodi, tecniche, farmaci

metodi, tecniche, farmaci G Chir Vol. 27 - n. 11/12 - pp. 436-441 Novembre-Dicembre 2006 metodi, tecniche, farmaci L iniezione subareolare per la biopsia del linfonodo sentinella nei tumori multipli della mammella G. D EREDITÀ,

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Modulo 2 Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Istotipi Eventuale meno sottotitolo frequenti Carcinoma neuroendocrino a grandi cellule Neoplasia maligna a grandi cellule caratterizzata da un pattern

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

Classificazione del carcinoma mammario

Classificazione del carcinoma mammario Classificazione del carcinoma mammario Carcinoma mammario invasivo Carcinoma più frequente della donna: 1 su 9 Rischio aumentato con l étà Def.: Lesione epiteliale maligna invasiva derivata dalla unità

Dettagli

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in

Dettagli

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO Cetuximab può ridurre la massa tumorale per permettere la resezione delle metastasi, anche, in pazienti inizialmente non resecabili,

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

La chirurgia del Carcinoma Differenziato della Tiroide

La chirurgia del Carcinoma Differenziato della Tiroide La chirurgia del Carcinoma Differenziato della Tiroide Sottotitolo: Il Buono, il Brutto e il Cattivo Dott. Michele Minuto U.O.S. Chirurgia Endocrina (Chirurgia 1) IRCCS A.O.U. San Martino-IST L epidemiologia

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito

Dettagli

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI C.Mosci; F.Nasciuti Centro Specialistico di Oncologia Oculare Ente Ospedaliero Ospedali Galliera - Genova carlo.mosci@galliera.it XXVI RIUNIONE S.O.N.O.

Dettagli

Screening per il tumore della mammella Ruolo dei medici di medicina generale. Riportare al singolo paziente le evidenze dei grandi numeri

Screening per il tumore della mammella Ruolo dei medici di medicina generale. Riportare al singolo paziente le evidenze dei grandi numeri Screening per il tumore della mammella Ruolo dei medici di medicina generale Riportare al singolo paziente le evidenze dei grandi numeri Prevenzione:due direttrici parallele Gli studi di popolazione Health

Dettagli

XIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009. R. Sunseri 2,N. Romano 2.

XIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009. R. Sunseri 2,N. Romano 2. XIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009 Sottotipi di carcinoma della mammella identificati con markers immunoistochimici: dati del Registro Tumori

Dettagli

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,

Dettagli

coin lesion polmonare

coin lesion polmonare coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta

Dettagli

NUMERO 2 ANNO - 1988

NUMERO 2 ANNO - 1988 ANNO - 1988 NUMERO 2 N Atti del it èongt"sso Internazionale di Flebolinfologia- - i CongÍe"so delta Società ltaliana di Flebolinfologia. it Conti"sso detla Società ltaliana di Medicina Estetica Î óónéresso

Dettagli

i criteri di valutazione

i criteri di valutazione La fattibilità economica dei progetti: i criteri di valutazione 14.XII.2011 I criteri di fattibilità del progetto La convenienza di un investimento t immobiliare per il promotore può avvenire attraverso

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Prepararsi e sapere preparare all adozione Il punto sulle esperienze dei corsi per le coppie candidate all adozione

Prepararsi e sapere preparare all adozione Il punto sulle esperienze dei corsi per le coppie candidate all adozione Enti Autorizzati alle prese con il Protocollo Regione Emilia Romagna Già dalla firma del protocollo regionale gli EE.AA hanno mostrato le più diverse posizione: si andava dai contrari ad ogni costo fino

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Best Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico...

Best Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico... Best Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico... 1140 pts PSA >4 ng/ml - PSA density >0.15 - PSA velocity >0.75 ng/ml/y no previous biopsy 659 pazienti 23 aa follow up RP -11% mortalità

Dettagli

Equivalenza economica

Equivalenza economica Equivalenza economica Calcolo dell equivalenza economica [Thuesen, Economia per ingegneri, capitolo 4] Negli studi tecnico-economici molti calcoli richiedono che le entrate e le uscite previste per due

Dettagli

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore dell ovaio Adele Caldarella Tumore dell ovaio in Italia 9 tumore più frequente nel sesso femminile 2.9% delle diagnosi tumorali

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA S. PIERO

SCUOLA DELL INFANZIA S. PIERO ISTITUZIONE SCOLASTICA AUTONOMA DI AGLIANA SCUOLA DELL INFANZIA DI S. PIERO SCUOLA DELL INFANZIA S. PIERO Insegnanti: Cioli Elvira Gabellini Roberta Innocenti Daniela M.Laura IL TRENO DEI COMPLEANNI PRESENTAZIONE:

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

COLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV -

COLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV - COLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV - La TC spirale multistrato consente di ottenere un volume di dati dell intero addome in una unica

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Sinossi dei disegni di studio

Sinossi dei disegni di studio Sinossi dei disegni di studio di intervento osservazionali serie di casi trasversale ecologici individuali quasisperimentali sperimentali (RCT) coorte caso-controllo Studi caso-controllo Il punto di partenza

Dettagli